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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

RAVENNA, città medaglia d’oro per la Resistenza : 4 giovani antifascisti sono stati processati oggi per aver cantato “Bella Ciao” al presidio commemorativo di morti partigiani in via Narsete. Il 4 dicembre 2003 veniva invitato Berselli (esponente di Alleanza Nazionale) a partecipare alla cerimonia e di fatto le forze dell’ordine impedivano ai 4 giovani di prendere parte alla commemorazione (alla quale non parteciparono i famigliari delle vittime, per protestare contro la scomoda e provocatoria presenza di Berselli). Oltre ad essere isolati dalle forze dell’ordine dal presidio partigiano e quindi vietato loro di partecipare i 4 giovani antifascisti sono stati denunciati per “manifestazione non autorizzata”…..

IRAQ: DUBBI E MISTERI SU SEQUESTRO 50 GUARDIE PRIVATE NUOVI MASSACRI, SALE A 36 LA MEDIA DELLE VITTIME QUOTIDIANE Altro, Standard È di almeno 10 vittime civili il bilancio provvisorio di una giornata di violenze nella capitale irachena Baghdad. L’episodio più grave si è verificato intorno alle 9,15 locali, al passaggio di un convoglio militare iracheno nel quartiere occidentale di Amariya: 6 persone hanno perso la vita, tra cui un bambino. Altri 4 civili sono morti in due diversi attentati sempre a Baghdad, mentre complessivamente i feriti sono stati una ventina, almeno secondo le fonti ospedaliere. Questi nuovi episodi di violenza si inseriscono in una giornata in cui è stato registrato l’ennesimo fallimento per la nomina del nuovo esecutivo iracheno, quando ormai il nuovo Parlamento è stato eletto da quasi tre mesi (il voto si è svolto il 15 dicembre 2005), ma non ha ancora potuto svolgere una sola sessione di lavori. A proposito delle vittime civili, nel comunicato inviato oggi ai mezzi d’informazione dall’ ‘Iraq Body Count’ - un’organizzazione che si occupa di tenere il conto delle vittime civili in Iraq monitorando la stampa nazionale e internazionale – sarebbe salito a oltre 30.000 il numero dei morti dall’inizio dell’invasione Usa (maggio 2003). Secondo l’organizzazione, tra il 20 marzo 2005 e il 1° marzo 2006 sarebbero morte in Iraq 12.617 persone documentate; la media giornaliera di vittime sarebbe in questo periodo di 36, superiore a quella del periodo 20 marzo 2004-19 marzo 2005 (11.312 morti per una media di 31 al giorno) e del periodo 1° maggio 2003-19 marzo 2004 (6.331 morti, 20 al giorno). “È la dimostrazione che violenza chiama violenza” ha commentato parlando con la ‘Bbc’ il cofondatore dell’ ‘Iraq Body Count’, John Sloboda. Complessivamente, secondo la conta tenuta dall’associazione, nel periodo compreso tra il 1° maggio 2003 e il 1° marzo 2006 sarebbero morti in Iraq non meno di 30.260 persone. [LL] Riaperto per cinque ore il valico commerciale con la striscia di Gaza Tel Aviv, 9 marzo - Israele ha riaperto per cinque ore il valico commerciale di Karni, tra la striscia di Gaza e il territorio dello Stato ebraico, dopo che è rimasto chiuso ufficialmente dal 21 febbraio scorso per motivi di sicurezza, motivazione che ha suscitato molta perplessità presso l'Anp. Oggi è stato consentito l'ingresso nel territorio palestinese di autocarri carichi di generi alimentari e medicinali, ma non hanno potuto attraversare il valico le merci provenienti da Gaza e diretti in Israele o destinati all'export. La Corte Suprema russa ha dichiarato legale la risoluzione del governo per la costruzione di un oleodotto dalla Siberia orientale all'oceano Pacifico, respingendo le richieste delle associazioni per la natura. Queste considerano la risoluzione non completa, avventata e contraria alle leggi. I difensori sostengono invece che non vi saranno danni ambientali. L'oleodotto porterà ogni anno 80 milioni di tonnellate di greggio ai mercati asiatici.

Uno studente di 20 anni è stato ferito nel corso degli scontri verificatisi ieri di fronte all'Università Nazionale contro il Trattato di libero commercio. L'episodio si è verificato quando un centinaio di studenti incappucciati si sono scontrati con la polizia, che ha ferito gravemente il giovane studente. I manifestanti protestavano anche contro la rielezione presidenziale, la discriminazione delle donne e le elezioni previste questo fine settimana.

A ventiquattr'ore dal sequestro di massa di decine di guardie private irachene, resta un mistero come tanto uomini addestrati e armati si siano fatti rapire da un gruppo di miliziani senza reagire, ne' sparare un colpo. Dopo la conferma del ministero dell'Interno che nessun ordine di arresto era stato spiccato contro una cinquantina di dipendente di una compagnia di vigilanza, si infittisce il mistero sul sequestro, compiuto da uomini travestiti da membri delle forze speciali della polizia irachena. I dipendenti della Al-Rawafed si trovavano nella sede centrale della societa' nel quartiere di Zayuna, una zona elegante a sud-est di Baghdad, ed erano perlopiu' ex ufficiali dell'esercito di Saddam impiegati nella protezione della compagnia telefonica Iraqna. E' stato arrestato un quarto soldato britannico coinvolto nel pestaggio di giovani iracheni mostrato di recente in un video. Altri tre militari erano stati arrestati nei giorni scorsi. Secondo un portavoce della polizia militare britannica, 'le indagini stanno procedendo in modo soddisfacente'. Sale il bilancio delle vittime degli attacchi di oggi a Bagdad: 8 morti, fra cui un bambino e una donna, e 10 feriti. Al passaggio di una convoglio militare iracheno, è esplosa una bomba che ha ucciso dei passanti, fra i quali un bambino; mentre uomini armati hanno aperto il fuoco nei pressi della Zona Verde, colpendo altri civili, fra cui una donna. Attentanto contro la polizia in Turchia Una bomba e' esplosa oggi a Van (est della Turchia) uccidendo due persone e ferendone altre tre. Secondo quanto riferito da fonti della sicurezza, l'ordigno e' stato lanciato contro una vettura della polizia municipale parcheggiata davanti a un centro sportivo cittadino. Continua lo sciopero dei lavoratori petroliferi in Ecuador La compagnia nazionale dell'energia dell'Ecuador ha affermato che riprenderà parte della produzione di petrolio, nonostante i lavoratori continuino lo sciopero. I militari hanno usato gas lacrimogeni per far allontanare la folla dai campi petroliferi della Petroecuador e hanno arrestato un leader della protesta. Gli scioperanti, che chiedono che siano pagati i salari arretrati, continueranno lo sciopero iniziato lunedì. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in tre province, poste sotto il controllo militare, e ha sospeso la libertà di movimento. Bomba annunciata ed esplosa senza feriti nei paesi baschi Una bomba annunciata da una telefonata è esplosa sulla strada fra Bilbao e Santander nel paese Basco dove oggi e' in atto uno sciopero generale, ma non ci sono feriti. Lo sciopero e' stato convocato da Batasuna per protesta contro il divieto a dimostrazioni pubbliche dopo la morte in carcere di due detenuti baschi. L'ordigno e' stato annunciato con una telefonata alla societa' di soccorso stradale. La mobilitazione è comunque iniziata di buon'ora, con barricate di fuoco su diverse strade e ferrovie. Secondo informazioni del Dipartimento degli Interni del Governo Autonomo Basco, sono state tre le strade interrotte con barricate di pneumatici incendiati Altre barricate di fuoco si segnalano nella stazione ferroviaria di Atxuri (Bilbao) ed a Loiola (Gipuzkoa). Ieri sera due persone sono state arrestate dalla Polizia Autonoma Basca mentre con del silicone stavano sigillando gli ingressi di diverse banche a Bilbao. Proteste anti ONU in Sudan Intense proteste ieri a Khartoum dove alcune migliaia di persone hanno manifestato contro l’eventualità che le truppe di ‘peacekeeping’ sotto l’egida dell’Unione Africana dispiegate nella regione del Darfur - dove da tre anni è in corso un conflitto interno - siano sostituite da ‘caschi blu’ delle Nazioni Unite. Le proteste giungono mentre sono in corso a Bruxelles colloqui preparatori tra rappresentanti delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’Unione Africana (Ua) per decidere se chiedere all’Onu di prendere il controllo dell’operazione in Darfur. I dimostranti hanno gridato slogan intimidatori contro gli “stranieri” (i caschi blu, appunto); analoghe dure parole sono state pronunciate dai soldati dell’esercito riuniti in una manifestazione dal ministro della difesa, sempre nella capitale. FRANCIA: SCIOPERO STUDENTI ATENEI Proteste in 38 universita', niente lezioni alla Sorbona (ANSA) - PARIGI, 9 MAR - Gli studenti universitari francesi protestano contro il contratto di primo impiego approvato nei giorni scorsi dal Parlamento francese. Saltano le lezioni all'ateneo della Sorbona dopo l'assemblea notturna da parte degli studenti che ha prodotto anche atti vandalici. Il movimento di protesta nelle universita', legato a quello piu' ampio di protesta per la legislazione sul lavoro varata dal governo, si sta allargando rapidamente e ieri sera erano 38 su 84 le universita' in sciopero. ITALIA Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica ferrarese è intervenuta nei confronti degli organi d’informazione con l’invio di una comunicazione fax indirizzata ai direttori dei giornali locali e nazionali che hanno seguito la vicenda, non ancora del tutto chiarita, annunciando l’apertura di un procedimento penale in cui vengono ipotizzati, in maniera generica e senza l’indicazione dell’articolo sotto accusa, i reati di diffamazione a mezzo stampa e offese rivolte all’autorità inquirente. Nella nota della Procura vengono, inoltre, richieste, con cortese sollecitudine, copie di tutti i giornali che riportano notizie sull’infausta vicenda che ha portato alla morte del giovane Federico Aldrovandi, le generalità dei giornalisti autori dei servizi e quelle del direttore responsabile.

CHIESTI 12 ANNI PER VANNA MARCHI Sette per il convivente, 13 per la figlia Stefania (ANSA) - MILANO, 9 MAR - Dodici anni per Vanna Marchi, 13 per la figlia Stefania e 7 per il convivente della teleimbonitrice, Campana. Queste le richieste del pm. La colpevolezza dei tre e' 'accertata al di la' di ogni ragionevole dubbio', ha detto il pm Ruta nel corso della sua requisitoria al Tribunale di Milano. La figlia di Vanna Marchi, commentando la richiesta, ha detto ironicamente: Mi aspettavo la pena di morte....

ITALIA

Siparietto


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ESTERI

A ventiquattr'ore dal sequestro di massa di decine di guardie private irachene, resta un mistero come tanto uomini addestrati e armati si siano fatti rapire da un gruppo di miliziani senza reagire, ne' sparare un colpo. Dopo la conferma del ministero dell'Interno che nessun ordine di arresto era stato spiccato contro una cinquantina di dipendente di una compagnia di vigilanza, si infittisce il mistero sul sequestro, compiuto da uomini travestiti da membri delle forze speciali della polizia irachena. I dipendenti della Al-Rawafed si trovavano nella sede centrale della societa' nel quartiere di Zayuna, una zona elegante a sud-est di Baghdad, ed erano perlopiu' ex ufficiali dell'esercito di Saddam impiegati nella protezione della compagnia telefonica Iraqna.

E' stato arrestato un quarto soldato britannico coinvolto nel pestaggio di giovani iracheni mostrato di recente in un video. Altri tre militari erano stati arrestati nei giorni scorsi. Secondo un portavoce della polizia militare britannica, 'le indagini stanno procedendo in modo soddisfacente'.

Sale il bilancio delle vittime degli attacchi di oggi a Bagdad: 8 morti, fra cui un bambino e una donna, e 10 feriti. Al passaggio di una convoglio militare iracheno, è esplosa una bomba che ha ucciso dei passanti, fra i quali un bambino; mentre uomini armati hanno aperto il fuoco nei pressi della Zona Verde, colpendo altri civili, fra cui una donna.

Attentanto contro la polizia in Turchia

Una bomba e' esplosa oggi a Van (est della Turchia) uccidendo due persone e ferendone altre tre. Secondo quanto riferito da fonti della sicurezza, l'ordigno e' stato lanciato contro una vettura della polizia municipale parcheggiata davanti a un centro sportivo cittadino.

Continua lo sciopero dei lavoratori petroliferi in Ecuador

La compagnia nazionale dell'energia dell'Ecuador ha affermato che riprenderà parte della produzione di petrolio, nonostante i lavoratori continuino lo sciopero. I militari hanno usato gas lacrimogeni per far allontanare la folla dai campi petroliferi della Petroecuador e hanno arrestato un leader della protesta. Gli scioperanti, che chiedono che siano pagati i salari arretrati, continueranno lo sciopero iniziato lunedì. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in tre province, poste sotto il controllo militare, e ha sospeso la libertà di movimento.

Bomba annunciata ed esplosa senza feriti nei paesi baschi

Una bomba annunciata da una telefonata è esplosa sulla strada fra Bilbao e Santander nel paese Basco dove oggi e' in atto uno sciopero generale, ma non ci sono feriti. Lo sciopero e' stato convocato da Batasuna per protesta contro il divieto a dimostrazioni pubbliche dopo la morte in carcere di due detenuti baschi. L'ordigno e' stato annunciato con una telefonata alla societa' di soccorso stradale. La mobilitazione è comunque iniziata di buon'ora, con barricate di fuoco su diverse strade e ferrovie. Secondo informazioni del Dipartimento degli Interni del Governo Autonomo Basco, sono state tre le strade interrotte con barricate di pneumatici incendiati Altre barricate di fuoco si segnalano nella stazione ferroviaria di Atxuri (Bilbao) ed a Loiola (Gipuzkoa). Ieri sera due persone sono state arrestate dalla Polizia Autonoma Basca mentre con del silicone stavano sigillando gli ingressi di diverse banche a Bilbao.

Proteste anti ONU in Sudan

Intense proteste ieri a Khartoum dove alcune migliaia di persone hanno manifestato contro l’eventualità che le truppe di ‘peacekeeping’ sotto l’egida dell’Unione Africana dispiegate nella regione del Darfur - dove da tre anni è in corso un conflitto interno - siano sostituite da ‘caschi blu’ delle Nazioni Unite. Le proteste giungono mentre sono in corso a Bruxelles colloqui preparatori tra rappresentanti delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’Unione Africana (Ua) per decidere se chiedere all’Onu di prendere il controllo dell’operazione in Darfur. I dimostranti hanno gridato slogan intimidatori contro gli “stranieri” (i caschi blu, appunto); analoghe dure parole sono state pronunciate dai soldati dell’esercito riuniti in una manifestazione dal ministro della difesa, sempre nella capitale.

ITALIA

Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica ferrarese è intervenuta nei confronti degli organi d’informazione con l’invio di una comunicazione fax indirizzata ai direttori dei giornali locali e nazionali che hanno seguito la vicenda, non ancora del tutto chiarita, annunciando l’apertura di un procedimento penale in cui vengono ipotizzati, in maniera generica e senza l’indicazione dell’articolo sotto accusa, i reati di diffamazione a mezzo stampa e offese rivolte all’autorità inquirente. Nella nota della Procura vengono, inoltre, richieste, con cortese sollecitudine, copie di tutti i giornali che riportano notizie sull’infausta vicenda che ha portato alla morte del giovane Federico Aldrovandi, le generalità dei giornalisti autori dei servizi e quelle del direttore responsabile.

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