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'''Iraq. Abu Ghraib, gli Usa chiudono il carcere degli orrori'''

Abu Ghraib, il carcere degli orrori di Baghdad, chiude i battenti. Lo ha annunciato il comando delle forze alleate in Iraq precisando che la prigione cesserà di operare tra due, massimo tre mesi. Sarà sostituita da una nuova struttura nei pressi del quartier generale americano di Camp Cropper.

Le foto dell'orrore che fecero il giro del mondo nell'aprile 2004 sono diventate il simbolo degli abusi contro i prigionieri in Iraq. Secondo le associazioni umanitarie internazionali, però, Abu Ghraib è solo la punta dell'iceberg di un comportamento diffuso.

La prigione di Abu Ghraib è situato nella omonima città, alle porte di Baghdad. Si estende su di una superficie di circa 115 ettari, con ventiquattro torri di guardia. Le celle misurano approssimativamente 4x4 metri e possono occupare fino a quaranta detenuti ciascuna. Le carceri su territorio iracheno, benchè formalmente sottoposte alla giurisdizione irachena, sono sotto il controllo della coalizione internazionale.
 
Nell'aprile del 2004 fu un rotocalco televisivo americano, 60 Minutes, a diffondere la storia di abusi ed umiliazioni ai danni dei reclusi di Abu Ghraib. Sui media di tutto il mondo circolarono le immagini degli abusi. Al termine dell'inchiesta interna dell'esercito statunitense sugli abusi ai prigionieri iracheni del carcere di Abu Ghraib, condotta dal generale Antonio Taguba, vennero incriminati sei militari americani: i sergenti Ivan "Chip" Frederick e Javal Davis, i caporali Charles Graner, Megan Ambhul, Sabrina Harman e Jeremy Sivits ed il soldato semplice Linndye England.
Attualmente vi sono rinchiusi circa 4.500 detenuti, che verranno trasferiti a Camp Cropper, il centro di detenzione nei pressi dell'aeroporto di Baghdad dove e' rinchiuso anche Saddam Hussein.

Un convoglio miltare americano e' stato investito dall'esplosione di una mina nella parte orientale di Baghdad. A darne notizia e' stata una fonte del ministero dell'Interno iracheno citata dalla Xinhua: l'esplosione avvenuta alle 10 locali lungo la via Qanat, nel distretto di Zaiyuonah, ha distrutto un tank statunitense, ha precisato la fonte.

'''SICCITÀ: RISCHIO DI CATASTROFE UMANITARIA PER CARESTIA NEL SUD'''

“Potrebbe verificarsi la più grave crisi umanitaria di portata storica”: se continuerà a non piovere, nel sud del paese potrebbero morire 12.000 somali ogni mese, prevede Nicholas Haan, capo consulente tecnico dell’Unità d’analisi della sicurezza alimentare in Somalia (Fsau), istituita dall’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). “L’area meridionale della Somalia è ad alto rischio di carestia e, per ‘alto rischio’ – ha chiarito Haan – intendiamo che le probabilità che questo accada superano il 50%. Se le nostre previsioni sono corrette, la carestia sarebbe comparabile a quella già vista in Somalia tra il ’93 e il ’94”, quando perirono centinaia di migliaia di somali. Si parla “tecnicamente” di carestia, ha precisato Haan, quando ogni giorno muoiono 4 abitanti ogni 10.000. Nelle aree della Somalia colpite dalla prolungata siccità, invece, secondo i dati elaborati dall’agenzia, potrebbero morire sino a 12.000 somali ogni mese. Negli ultimi 15 anni di guerra civile e anarchia, nel paese del Corno d’Africa è mancato ogni tipo di assistenza statale e su una popolazione di 10 milioni di abitanti sono almeno 1,7 milioni i somali oppressi dalla siccità. Uno scenario simile si osserva anche in altre zone dell’Africa centrale e orientale: secondo le stime dell’Onu, in queste aree almeno 6,25 milioni di persone necessitano di immediati aiuti alimentari.

'''PORTO RICO'''

A 55 studiosi cubani di filosofia, economia e altre scienze, che avrebbero dovuto partecipare la settimana prossima al ‘Congresso da Associação de Estudos Latino-americanos’ (AEL) organizzato a san Juan, capitale di Porto Rico (isola dei Caraibi in regime di commonwealth con gli Stati Uniti), Washington ha negato il visto, in base a una legge del 1985 che vieta l’ingresso negli Stati Uniti a “impiegati del governo di Cuba e ai membri del Partito comunista cubano”. Altrettanto era accaduto qualche settimana fa per una dirigente governativa boliviana, molto vicina al presidente Evo Morales, diretta in Florida. Negli ultimi tempi, a Porto Rico si sono intanto svolte ripetute manifestazioni indipendentiste anti-americane.

'''Ripresi i colloqui Hamas-al Fatah'''

Sono ripresi ieri sera ai piu' alti livelli i colloqui tra Hamas e al-Fatah in vista della formazione di un governo palestinese di coalizione. A guidare l'esecutivo sara' il movimento radicale. Il presidente dell'Autorita' palestinese, Abu Mazen, dirigente di al-Fatah, e il primo ministro designato, Ismail Haniyeh, di Hamas, si sono incontrati a Gaza. Abu Mazen si e' detto disponibile a concedere due settimane supplementari (oltre alle tre ordinarie) ad Hamas per costituire un governo.

'''PAKISTAN: CAMION SALTA IN ARIA SU UNA MINA, E' STRAGE'''

Un camion su cui viaggiavano gli invitati ad un matrimonio è saltato in aria su una mina nel Sud-Ovest del Pakistan, nella provincia del Balucistan. Un portavoce provinciale di almeno 26 morti e sette feriti, in maggioranza donne e bambini.

L'esplosione è avvenuta a Rahini, circa 300 km a est del capoluogo provinciale Quetta, ha detto il portavoce del governo del Balucistan, Raziq Bugti. Il Balucistan, regione ricca di risorse naturali e in particolare di grandi riserve di gas, è teatro di sporadici disordini a causa delle richieste di alcune tribù locali di beneficiare di parte di queste ricchezze.

'''Londra, morto John Profumo'''

E' morto a 91 anni John Profumo, l'ex ministro britannico protagonista di un celebre scandalo di sesso e spie in piena Guerra fredda. Profumo venne costretto alle dimissioni nel 1963 per la sua relazione con una ragazza squillo che si intratteneva nello stesso tempo con l'addetto militare dei sovietici a Londra. Il ministro confesso' di aver mentito al parlamento riguardo alla relazione. Profumo proveniva da una famiglia aristocratica emigrata dalla Sardegna in Gran Bretagna.
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'''IRAQ: GOVERNO, IPOTESI DI COMPROMESSO CON PIU' POTERI A TALABANI E ALLAWI VICE PREMIER'''

Maggiori poteri al presidente della repubblica Jalal Talabani e la nomina dell'ex premier, Iyyad Allawi, come vice primo ministro del prossimo governo iracheno, con delega all'Economia. Sarebbe questa, secondo il giornale iracheno 'al-Zaman', la soluzione emersa dalla mediazione in corso tra la lista dell'alleanza curda e quella dell'alleanza sciita per giungere alla definzione del nuovo esecutivo iracheno. Il nodo della crisi passa per un ridimensionamento della figura del primo ministro come unica soluzione per accontentare il premier uscente Ibrahim al-Jaafari ed i suoi detrattori.
Sulla figura di Jaafari si è infatti concentrata la crisi politica dopo che la lista curda e quella sunnita avevano chiesto un nome nuovo per la guida del governo considerando il leader del partito 'al-Dawa' come troppo schierato e inadatto per guidare un esecutivo di unità nazionale. Nel corso delle trattative, che hanno visto da un lato gli sciiti mantenere la loro posizione in favore di Jaafari e dell'altra le liste curde, laiche e sunnite ostili alla riconferma del premier sciita, si sarebbe giunti ad una soluzione di compromesso. La quadratura del cerchio sembra trovata, ma l'ultima decisione spetta al diretto interessato al-Jaafari che non ha ancora espresso la sua opinione in merito.

'''Pakistan, camion esplode su una mina 26 morti, andavano a un matrimonio'''

Un camion su cui viaggiavano gli invitati ad un matrimonio è saltato in aria su una mina nel Sud-Ovest del Pakistan, nella provincia del Balucistan. Un portavoce provinciale di almeno 26 morti e sette feriti, in maggioranza donne e bambini.

L'esplosione è avvenuta a Rahini, circa 300 km a est del capoluogo provinciale Quetta, ha detto il portavoce del governo del Balucistan, Raziq Bugti.

Il Balucistan, regione ricca di risorse naturali e in particolare di grandi riserve di gas, è teatro di disordini a causa delle richieste di alcune tribù locali di beneficiare di parte di queste ricchezze.

'''Iraq: denuncia detenuto australiano'''

 Un australiano 23enne, detenuto da 18 mesi in una prigione segreta in Iraq senza incriminazione, ha denunciato torture mentali e fisiche. Ai funzionari dell'ambasciata austrialiana, il giovane ha detto di essere tuttora minacciato dalle autorita' carcerarie. E' stato arrestato nel settembre 2004, dal membri del Puk curdo che controllano la regione. E 263 medici chiedono all'Ordine dei medici americani sanzioni contro i colleghi che nutrirebbero a forza i prigionieri nella base di Guantanamo.

'''Francia: università Sorbona occupata, momenti di tensione'''

Le aule della Sorbona a Parigi restano chiuse. Dopo la decisione degli studenti di aderire allo sciopero di protesta contro la legislazione del lavoro voluta da Dominique de Villepin gli edifici che ospitano le Università di Parigi I, IV e V sono bloccati e alcune aule sono anche occupate da un gruppo di studenti che vi hanno trascorso la notte. Il rettore ha deciso di chiudere gli accessi per evitare incidenti.

Alcune centinaia di studenti si sono accampati da ieri sera davanti all'edificio principale della Sorbona e sono controllati da uno schieramento di agenti della gendarmeria. Qualche momento di tensione si è avuto durante la notte e alcune vetrine sono state rotte da gruppetti isolati di studenti.

'''Turchia: Mehmet Tarhan, anarchico e obiettore di coscienza, liberato!'''

Oggi, 9 marzo 2006, l'anarchico omosessuale e obiettore di coscienza, Mehmet Tarhan, è stato liberato in seguito ad una decisione della Corte di Cassazione Militare di Ankara.

Mehmet era stato rinchiuso nel carcere militare di Sivas sin dall'aprile del 2005, condannato a 4 anni di carcere dalla corte militare di prima istanza. Dopo la decisione della corte di cassazione di liberarlo, Mehmet è stato portato all'ufficio di reclutamento ed è stato rilasciato in serata.

Circa un mese fa la Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato la Turchia a pagare €11.000 per aver violato Articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani (che riguarda la proibizione dei trattamenti degradanti) nel caso di un altro obiettore di coscienza, Osman Murat Ülke. Ci si aspettava infatti che la decisione avrebbe avuto un impatto anche sul caso di Mehmet Tarhan.

La lotta di Mehmet Tarhan è stata sostenuta dagli antiautoritari, dagli anarchici, dagli omosessuali e dagli antimilitaristi sia in Turchia che all'estero. Sono state organizzate delle campagne in oltre 15 paesi, inclusa una giornata di solidarietà internazionale.

B.Ö.


Articolo e traduzione di A-Infos

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iraq. Abu Ghraib, gli Usa chiudono il carcere degli orrori

Abu Ghraib, il carcere degli orrori di Baghdad, chiude i battenti. Lo ha annunciato il comando delle forze alleate in Iraq precisando che la prigione cesserà di operare tra due, massimo tre mesi. Sarà sostituita da una nuova struttura nei pressi del quartier generale americano di Camp Cropper.

Le foto dell'orrore che fecero il giro del mondo nell'aprile 2004 sono diventate il simbolo degli abusi contro i prigionieri in Iraq. Secondo le associazioni umanitarie internazionali, però, Abu Ghraib è solo la punta dell'iceberg di un comportamento diffuso.

La prigione di Abu Ghraib è situato nella omonima città, alle porte di Baghdad. Si estende su di una superficie di circa 115 ettari, con ventiquattro torri di guardia. Le celle misurano approssimativamente 4x4 metri e possono occupare fino a quaranta detenuti ciascuna. Le carceri su territorio iracheno, benchè formalmente sottoposte alla giurisdizione irachena, sono sotto il controllo della coalizione internazionale.

Nell'aprile del 2004 fu un rotocalco televisivo americano, 60 Minutes, a diffondere la storia di abusi ed umiliazioni ai danni dei reclusi di Abu Ghraib. Sui media di tutto il mondo circolarono le immagini degli abusi. Al termine dell'inchiesta interna dell'esercito statunitense sugli abusi ai prigionieri iracheni del carcere di Abu Ghraib, condotta dal generale Antonio Taguba, vennero incriminati sei militari americani: i sergenti Ivan "Chip" Frederick e Javal Davis, i caporali Charles Graner, Megan Ambhul, Sabrina Harman e Jeremy Sivits ed il soldato semplice Linndye England. Attualmente vi sono rinchiusi circa 4.500 detenuti, che verranno trasferiti a Camp Cropper, il centro di detenzione nei pressi dell'aeroporto di Baghdad dove e' rinchiuso anche Saddam Hussein.

Un convoglio miltare americano e' stato investito dall'esplosione di una mina nella parte orientale di Baghdad. A darne notizia e' stata una fonte del ministero dell'Interno iracheno citata dalla Xinhua: l'esplosione avvenuta alle 10 locali lungo la via Qanat, nel distretto di Zaiyuonah, ha distrutto un tank statunitense, ha precisato la fonte.

SICCITÀ: RISCHIO DI CATASTROFE UMANITARIA PER CARESTIA NEL SUD

“Potrebbe verificarsi la più grave crisi umanitaria di portata storica”: se continuerà a non piovere, nel sud del paese potrebbero morire 12.000 somali ogni mese, prevede Nicholas Haan, capo consulente tecnico dell’Unità d’analisi della sicurezza alimentare in Somalia (Fsau), istituita dall’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). “L’area meridionale della Somalia è ad alto rischio di carestia e, per ‘alto rischio’ – ha chiarito Haan – intendiamo che le probabilità che questo accada superano il 50%. Se le nostre previsioni sono corrette, la carestia sarebbe comparabile a quella già vista in Somalia tra il ’93 e il ’94”, quando perirono centinaia di migliaia di somali. Si parla “tecnicamente” di carestia, ha precisato Haan, quando ogni giorno muoiono 4 abitanti ogni 10.000. Nelle aree della Somalia colpite dalla prolungata siccità, invece, secondo i dati elaborati dall’agenzia, potrebbero morire sino a 12.000 somali ogni mese. Negli ultimi 15 anni di guerra civile e anarchia, nel paese del Corno d’Africa è mancato ogni tipo di assistenza statale e su una popolazione di 10 milioni di abitanti sono almeno 1,7 milioni i somali oppressi dalla siccità. Uno scenario simile si osserva anche in altre zone dell’Africa centrale e orientale: secondo le stime dell’Onu, in queste aree almeno 6,25 milioni di persone necessitano di immediati aiuti alimentari.

PORTO RICO

A 55 studiosi cubani di filosofia, economia e altre scienze, che avrebbero dovuto partecipare la settimana prossima al ‘Congresso da Associação de Estudos Latino-americanos’ (AEL) organizzato a san Juan, capitale di Porto Rico (isola dei Caraibi in regime di commonwealth con gli Stati Uniti), Washington ha negato il visto, in base a una legge del 1985 che vieta l’ingresso negli Stati Uniti a “impiegati del governo di Cuba e ai membri del Partito comunista cubano”. Altrettanto era accaduto qualche settimana fa per una dirigente governativa boliviana, molto vicina al presidente Evo Morales, diretta in Florida. Negli ultimi tempi, a Porto Rico si sono intanto svolte ripetute manifestazioni indipendentiste anti-americane.

Ripresi i colloqui Hamas-al Fatah

Sono ripresi ieri sera ai piu' alti livelli i colloqui tra Hamas e al-Fatah in vista della formazione di un governo palestinese di coalizione. A guidare l'esecutivo sara' il movimento radicale. Il presidente dell'Autorita' palestinese, Abu Mazen, dirigente di al-Fatah, e il primo ministro designato, Ismail Haniyeh, di Hamas, si sono incontrati a Gaza. Abu Mazen si e' detto disponibile a concedere due settimane supplementari (oltre alle tre ordinarie) ad Hamas per costituire un governo.

PAKISTAN: CAMION SALTA IN ARIA SU UNA MINA, E' STRAGE

Un camion su cui viaggiavano gli invitati ad un matrimonio è saltato in aria su una mina nel Sud-Ovest del Pakistan, nella provincia del Balucistan. Un portavoce provinciale di almeno 26 morti e sette feriti, in maggioranza donne e bambini.

L'esplosione è avvenuta a Rahini, circa 300 km a est del capoluogo provinciale Quetta, ha detto il portavoce del governo del Balucistan, Raziq Bugti. Il Balucistan, regione ricca di risorse naturali e in particolare di grandi riserve di gas, è teatro di sporadici disordini a causa delle richieste di alcune tribù locali di beneficiare di parte di queste ricchezze.

Londra, morto John Profumo

E' morto a 91 anni John Profumo, l'ex ministro britannico protagonista di un celebre scandalo di sesso e spie in piena Guerra fredda. Profumo venne costretto alle dimissioni nel 1963 per la sua relazione con una ragazza squillo che si intratteneva nello stesso tempo con l'addetto militare dei sovietici a Londra. Il ministro confesso' di aver mentito al parlamento riguardo alla relazione. Profumo proveniva da una famiglia aristocratica emigrata dalla Sardegna in Gran Bretagna.

ITALIA

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ESTERI

IRAQ: GOVERNO, IPOTESI DI COMPROMESSO CON PIU' POTERI A TALABANI E ALLAWI VICE PREMIER

Maggiori poteri al presidente della repubblica Jalal Talabani e la nomina dell'ex premier, Iyyad Allawi, come vice primo ministro del prossimo governo iracheno, con delega all'Economia. Sarebbe questa, secondo il giornale iracheno 'al-Zaman', la soluzione emersa dalla mediazione in corso tra la lista dell'alleanza curda e quella dell'alleanza sciita per giungere alla definzione del nuovo esecutivo iracheno. Il nodo della crisi passa per un ridimensionamento della figura del primo ministro come unica soluzione per accontentare il premier uscente Ibrahim al-Jaafari ed i suoi detrattori. Sulla figura di Jaafari si è infatti concentrata la crisi politica dopo che la lista curda e quella sunnita avevano chiesto un nome nuovo per la guida del governo considerando il leader del partito 'al-Dawa' come troppo schierato e inadatto per guidare un esecutivo di unità nazionale. Nel corso delle trattative, che hanno visto da un lato gli sciiti mantenere la loro posizione in favore di Jaafari e dell'altra le liste curde, laiche e sunnite ostili alla riconferma del premier sciita, si sarebbe giunti ad una soluzione di compromesso. La quadratura del cerchio sembra trovata, ma l'ultima decisione spetta al diretto interessato al-Jaafari che non ha ancora espresso la sua opinione in merito.

Pakistan, camion esplode su una mina 26 morti, andavano a un matrimonio

Un camion su cui viaggiavano gli invitati ad un matrimonio è saltato in aria su una mina nel Sud-Ovest del Pakistan, nella provincia del Balucistan. Un portavoce provinciale di almeno 26 morti e sette feriti, in maggioranza donne e bambini.

L'esplosione è avvenuta a Rahini, circa 300 km a est del capoluogo provinciale Quetta, ha detto il portavoce del governo del Balucistan, Raziq Bugti.

Il Balucistan, regione ricca di risorse naturali e in particolare di grandi riserve di gas, è teatro di disordini a causa delle richieste di alcune tribù locali di beneficiare di parte di queste ricchezze.

Iraq: denuncia detenuto australiano

  • Un australiano 23enne, detenuto da 18 mesi in una prigione segreta in Iraq senza incriminazione, ha denunciato torture mentali e fisiche. Ai funzionari dell'ambasciata austrialiana, il giovane ha detto di essere tuttora minacciato dalle autorita' carcerarie. E' stato arrestato nel settembre 2004, dal membri del Puk curdo che controllano la regione. E 263 medici chiedono all'Ordine dei medici americani sanzioni contro i colleghi che nutrirebbero a forza i prigionieri nella base di Guantanamo.

Francia: università Sorbona occupata, momenti di tensione

Le aule della Sorbona a Parigi restano chiuse. Dopo la decisione degli studenti di aderire allo sciopero di protesta contro la legislazione del lavoro voluta da Dominique de Villepin gli edifici che ospitano le Università di Parigi I, IV e V sono bloccati e alcune aule sono anche occupate da un gruppo di studenti che vi hanno trascorso la notte. Il rettore ha deciso di chiudere gli accessi per evitare incidenti.

Alcune centinaia di studenti si sono accampati da ieri sera davanti all'edificio principale della Sorbona e sono controllati da uno schieramento di agenti della gendarmeria. Qualche momento di tensione si è avuto durante la notte e alcune vetrine sono state rotte da gruppetti isolati di studenti.

Turchia: Mehmet Tarhan, anarchico e obiettore di coscienza, liberato!

Oggi, 9 marzo 2006, l'anarchico omosessuale e obiettore di coscienza, Mehmet Tarhan, è stato liberato in seguito ad una decisione della Corte di Cassazione Militare di Ankara.

Mehmet era stato rinchiuso nel carcere militare di Sivas sin dall'aprile del 2005, condannato a 4 anni di carcere dalla corte militare di prima istanza. Dopo la decisione della corte di cassazione di liberarlo, Mehmet è stato portato all'ufficio di reclutamento ed è stato rilasciato in serata.

Circa un mese fa la Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato la Turchia a pagare €11.000 per aver violato Articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani (che riguarda la proibizione dei trattamenti degradanti) nel caso di un altro obiettore di coscienza, Osman Murat Ülke. Ci si aspettava infatti che la decisione avrebbe avuto un impatto anche sul caso di Mehmet Tarhan.

La lotta di Mehmet Tarhan è stata sostenuta dagli antiautoritari, dagli anarchici, dagli omosessuali e dagli antimilitaristi sia in Turchia che all'estero. Sono state organizzate delle campagne in oltre 15 paesi, inclusa una giornata di solidarietà internazionale.

B.Ö.

Articolo e traduzione di A-Infos

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gror060310 (last edited 2008-06-26 09:49:07 by anonymous)