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'''ESTERI''' '''PALESTINA'''

Hamas presenta il governo monocolore
 
Il premier palestinese Ismail Haniyeh, incaricato da Hamas, ha consegnato al presidente palestinese Mahmud Abbas la lista dei 24 ministri scelti dal Movimento vincitore delle elezioni per il nuovo governo. Fra i ministri ci saranno due esponenti dell'ala dura di Hamas, Mahmud Zahar, che secondo la stampa dovrebbe andare agli Esteri, e lo sceicco Saed Saim, che dovrebbe avere gli Interni. Mentre Omar Abdul Razeq, un professore universitario detenuto in Israele fino a pochi giorni fa, dovrebbe assumere la responsabilità delle Finanze. Dopo tre settimane di trattative con le altre formazioni politiche palestinesi, Hamas ha dovuto rassegnarsi a presentare al presidente un governo monocolore, non riuscendo a fare aderire al proprio progetto politico nessun altro movimento. Abu Mazen ha annunciato che sottoporrà la lista dei ministri e il programma del governo al comitato esecutivo dell'Olp. Una manovra imprevista, di cui non è chiara la finalità, se cioè miri a guadagnare tempo o a premere su Hamas per ottenere un cambiamento del programma politico del governo.


Intanto a Gaza un gruppo di circa 25 uomini armati ha brevemente occupato questa mattina la principale centrale elettrica di Gaza. I militanti, tutti membri di Fatah, la fazione del leader palestinese Mahmoud Abbas, chiedevano lavoro, oppure il pagamento di stipendi arretrati. Forze di sicurezza hanno cercato di contrastarli, chiamando anche rinforzi, e in una breve sparatoria vi sono stati due feriti fra i poliziotti. I militanti hanno poi lasciato la centrale, principale fornitore di energia elettrica per tutta la Striscia di Gaza.


'''IRAQ'''

In occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra (costata finora la vita a 35mla ew forse più civili iracheni e 2.300 soldati Usa), il generale George Casey, comandante delle forze Usa in Iraq ha dichiarato che l'occupazione del paese da parte statunitense durerà per almeno altri due anni.

Intanto il New York Times ha scoperto una nuova Abu Ghraib: si tratta di Camp Nama, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. E' il centro di detenzione gestito dalle forze speciali Usa della Task Force 6-26 impegnate nella caccia ad al-Zarqawi. Nella base c'è una 'stanza nera' dove i prigionieri vengono torturati con gli stessi metodi disumani utilizzati ad Abu Ghraib. Fuori, all'ingresso, un cartello inquietante: "Niente sangue, niente irregolarità", come dire: per evitare scandali, non lasciate segni evidenti delle vostre torture.


'''BIELORUSSIA'''
  
Secondo la Commissione Elettorale Centrale bielorussa - composta da fedelissimi dell' "ultimo dittatore d'Europa" - le elezioni presdienziali di ieri sono state stravinte dal presidente in carica Aleksandr Lukashenko con l'82,6 per cento dei voti, mentre il principale candidato delle opposizioni, Aleksandr Milinkevic, si è fermato al 6 per cento. Contro i "brogli" a favore del dittatore Lukashenko, le opposizioni capeggiate da Milinkevic hanno organizzato ieri sera una prima manifestazione di protesta in piazza Oktiabrskaia. Vi hanno partecipato sette-ottomila persone e tutto si è svolto senza incidenti, sotto una bufera di neve, malgrado Lukashenko avesse minacciato di fucilare quanti avrebbero osato contestare i risultati della chiamata alle urne. Ma nel tardo pomeriggio di oggi è prevista in piazza Oktiabrskaia una nuova e più massiccia maniefstazione di protesta che potrebbe non essere tollerata dal regime. Ora si attende il responso degli osservatori europei dell'Osce che daranno il loro giudizio sulle elezioni: appare scontato che si tratterrà di un giudizio estremamente negativo.
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Sono stati rimessi in liberta' per mancanza di indizi 4 dei 34 giovani arrestati a Milano, dopo gli scontri avvenuti in corso Buenos Aires in occasione di un presidio attuato per protestare contro una manifestazione della Fiamma Tricolore.

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PALESTINA

Hamas presenta il governo monocolore

Il premier palestinese Ismail Haniyeh, incaricato da Hamas, ha consegnato al presidente palestinese Mahmud Abbas la lista dei 24 ministri scelti dal Movimento vincitore delle elezioni per il nuovo governo. Fra i ministri ci saranno due esponenti dell'ala dura di Hamas, Mahmud Zahar, che secondo la stampa dovrebbe andare agli Esteri, e lo sceicco Saed Saim, che dovrebbe avere gli Interni. Mentre Omar Abdul Razeq, un professore universitario detenuto in Israele fino a pochi giorni fa, dovrebbe assumere la responsabilità delle Finanze. Dopo tre settimane di trattative con le altre formazioni politiche palestinesi, Hamas ha dovuto rassegnarsi a presentare al presidente un governo monocolore, non riuscendo a fare aderire al proprio progetto politico nessun altro movimento. Abu Mazen ha annunciato che sottoporrà la lista dei ministri e il programma del governo al comitato esecutivo dell'Olp. Una manovra imprevista, di cui non è chiara la finalità, se cioè miri a guadagnare tempo o a premere su Hamas per ottenere un cambiamento del programma politico del governo.

Intanto a Gaza un gruppo di circa 25 uomini armati ha brevemente occupato questa mattina la principale centrale elettrica di Gaza. I militanti, tutti membri di Fatah, la fazione del leader palestinese Mahmoud Abbas, chiedevano lavoro, oppure il pagamento di stipendi arretrati. Forze di sicurezza hanno cercato di contrastarli, chiamando anche rinforzi, e in una breve sparatoria vi sono stati due feriti fra i poliziotti. I militanti hanno poi lasciato la centrale, principale fornitore di energia elettrica per tutta la Striscia di Gaza.

IRAQ

In occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra (costata finora la vita a 35mla ew forse più civili iracheni e 2.300 soldati Usa), il generale George Casey, comandante delle forze Usa in Iraq ha dichiarato che l'occupazione del paese da parte statunitense durerà per almeno altri due anni.

Intanto il New York Times ha scoperto una nuova Abu Ghraib: si tratta di Camp Nama, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. E' il centro di detenzione gestito dalle forze speciali Usa della Task Force 6-26 impegnate nella caccia ad al-Zarqawi. Nella base c'è una 'stanza nera' dove i prigionieri vengono torturati con gli stessi metodi disumani utilizzati ad Abu Ghraib. Fuori, all'ingresso, un cartello inquietante: "Niente sangue, niente irregolarità", come dire: per evitare scandali, non lasciate segni evidenti delle vostre torture.

BIELORUSSIA

Secondo la Commissione Elettorale Centrale bielorussa - composta da fedelissimi dell' "ultimo dittatore d'Europa" - le elezioni presdienziali di ieri sono state stravinte dal presidente in carica Aleksandr Lukashenko con l'82,6 per cento dei voti, mentre il principale candidato delle opposizioni, Aleksandr Milinkevic, si è fermato al 6 per cento. Contro i "brogli" a favore del dittatore Lukashenko, le opposizioni capeggiate da Milinkevic hanno organizzato ieri sera una prima manifestazione di protesta in piazza Oktiabrskaia. Vi hanno partecipato sette-ottomila persone e tutto si è svolto senza incidenti, sotto una bufera di neve, malgrado Lukashenko avesse minacciato di fucilare quanti avrebbero osato contestare i risultati della chiamata alle urne. Ma nel tardo pomeriggio di oggi è prevista in piazza Oktiabrskaia una nuova e più massiccia maniefstazione di protesta che potrebbe non essere tollerata dal regime. Ora si attende il responso degli osservatori europei dell'Osce che daranno il loro giudizio sulle elezioni: appare scontato che si tratterrà di un giudizio estremamente negativo.

ITALIA

Sono stati rimessi in liberta' per mancanza di indizi 4 dei 34 giovani arrestati a Milano, dopo gli scontri avvenuti in corso Buenos Aires in occasione di un presidio attuato per protestare contro una manifestazione della Fiamma Tricolore.


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