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'''pillole no tav'''

feature indymedia (molte info importanti)

http://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=2861

(riporta anche le info della mail che ci e' stata inviata)

'''firenze: trusted computing'''

'''usa- blindatura'''


USA, blindatura dei contenuti dietro l'angolo

Avanza al Congresso una nuova versione della broadcast
flag.
L'obiettivo
? rendere obbligatoria la blindatura antipirateria di
quanto trasmesso
da tutte le Tv e le radio digitali d'oltreoceano. Open
source fuori
gioco

Washington (USA) - Le emittenti televisive e
radiofoniche digitali
tremano e sono costrette ad affrontare l'ennesimo
assalto frontale dei
legislatori statunitensi: il cosiddetto broadcast flag

<http://punto-informatico.it/p.asp?id=1339594> ,
l'espediente per
blindare del tutto i contenuti digitali
<http://punto-informatico.it/p.asp?id=1372568> , ?
riaffiorato
nell'ultima proposta legislativa sulle
telecomunicazioni - la stessa
che
dovrebbe garantire la neutralit? della rete
<http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=neutralita+rete&o=0&t=4&c=Cerca>

La proposta, avanzata dal senatore Ted Stevens, ormai
noto come / zar
antipirateria / , obbligherebbe qualsiasi produttore
di hardware
audiovisivo ad implementare * tecnologie DRM
compatibili * con gli
standard dettati di volta in volta dalla FCC
<http://www.fcc.gov> ,
l'ente governativo che vigila sulle telecomunicazioni.
Lo scotto da
pagare per la violazione delle norme ? l'impossibilit?
di vendere e
produrre apparecchi in grado di * registrare programmi
audiovisivi
digitali * .

Insieme alla produzione ed all'uso di normali *
apparecchi di
registrazione * , l'eventuale approvazione del /
broadcast flag /
eliminerebbe la possibilit? di * usare software open
source per creare
emittenti digitali * , televisive o radiofoniche. I
software open
source, infatti, sono considerati "modificabili" e
quindi facilmente
aggirabili dai pirati multimediali: allo stato attuale
delle cose,
questi sistemi "insicuri" verrebbero immediatamente
messi al bando da
FCC.
Non ? la prima batosta che il mercato delle piccole
emittenti digitali
statunitensi ha dovuto subire: nei giorni scorsi ?
stata presentata
presso il parlamento americano la cosiddetta legge
anti-ripping
<http://punto-informatico.it/p.asp?id=1464262> , che
equipara ogni
emittente digitale via Internet o via satellite ad un
qualsiasi
"servizio di download", tecnicamente identico ad
iTunes
<http://Www.itunes.com> .

Oltre alle proposte di legge, negli USA avanzano anche
le * tecnologie
di blindatura * : nei giorni scorsi ha sollevato molto
rumore
<http://punto-informatico.it/p.asp?id=1460830> quella
sviluppata da
Philips <http://www.philips.com> e per la quale ?
stato richiesto un
brevetto negli States, un sistema pensato per impedire
al
telespettatore
di cambiare canale durante la pubblicit? o di saltarla
in caso di
trasmissioni registrate.


/ Tommaso Lombardi/




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mattina: pillole no tav; firenze, trusted compting

pillole no tav

feature indymedia (molte info importanti)

http://italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=2861

(riporta anche le info della mail che ci e' stata inviata)

firenze: trusted computing

usa- blindatura

USA, blindatura dei contenuti dietro l'angolo

Avanza al Congresso una nuova versione della broadcast flag. L'obiettivo ? rendere obbligatoria la blindatura antipirateria di quanto trasmesso da tutte le Tv e le radio digitali d'oltreoceano. Open source fuori gioco

Washington (USA) - Le emittenti televisive e radiofoniche digitali tremano e sono costrette ad affrontare l'ennesimo assalto frontale dei legislatori statunitensi: il cosiddetto broadcast flag

<http://punto-informatico.it/p.asp?id=1339594> , l'espediente per blindare del tutto i contenuti digitali <http://punto-informatico.it/p.asp?id=1372568> , ? riaffiorato nell'ultima proposta legislativa sulle telecomunicazioni - la stessa che dovrebbe garantire la neutralit? della rete <http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=neutralita+rete&o=0&t=4&c=Cerca>

La proposta, avanzata dal senatore Ted Stevens, ormai noto come / zar antipirateria / , obbligherebbe qualsiasi produttore di hardware audiovisivo ad implementare * tecnologie DRM compatibili * con gli standard dettati di volta in volta dalla FCC <http://www.fcc.gov> , l'ente governativo che vigila sulle telecomunicazioni. Lo scotto da pagare per la violazione delle norme ? l'impossibilit? di vendere e produrre apparecchi in grado di * registrare programmi audiovisivi digitali * .

Insieme alla produzione ed all'uso di normali * apparecchi di registrazione * , l'eventuale approvazione del / broadcast flag / eliminerebbe la possibilit? di * usare software open source per creare emittenti digitali * , televisive o radiofoniche. I software open source, infatti, sono considerati "modificabili" e quindi facilmente aggirabili dai pirati multimediali: allo stato attuale delle cose, questi sistemi "insicuri" verrebbero immediatamente messi al bando da FCC. Non ? la prima batosta che il mercato delle piccole emittenti digitali statunitensi ha dovuto subire: nei giorni scorsi ? stata presentata presso il parlamento americano la cosiddetta legge anti-ripping <http://punto-informatico.it/p.asp?id=1464262> , che equipara ogni emittente digitale via Internet o via satellite ad un qualsiasi "servizio di download", tecnicamente identico ad iTunes <http://Www.itunes.com> .

Oltre alle proposte di legge, negli USA avanzano anche le * tecnologie di blindatura * : nei giorni scorsi ha sollevato molto rumore <http://punto-informatico.it/p.asp?id=1460830> quella sviluppata da Philips <http://www.philips.com> e per la quale ? stato richiesto un brevetto negli States, un sistema pensato per impedire al telespettatore di cambiare canale durante la pubblicit? o di saltarla in caso di trasmissioni registrate.

/ Tommaso Lombardi/

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