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'''In primo Piano''' | '''ECUADOR: IL PRESIDENTE GONZALEZ PROCLAMA IL 25 MARZO “GIORNO DEL BAMBINO NON NATO”''' |
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'''Editoriale''' | “Giorno del bambino non nato”, così Alfredo Palacios Gonzalez, presidente dell’Ecuador, ha stabilito che si chiamerà la giornata dedicata ai bambini non nati. La giornata che il decreto emesso ha fissato per il 25 marzo, vuole sottolineare che anche il concepito deve essere considerato come un bambino, pertanto gli deve essere assicurato e riconosciuto il diritto alla vita, riconoscendogli espressamente la sua dignità di persona soggetta di diritti. Il decreto precisa inoltre che “E' un obbligo dello Stato, proteggere e garantire la vita di ogni essere umano, dal suo concepimento”. Inoltre, il 23 maggio scorso, il Tribunale Costituzionale dellìEcuador ha proibito la vendita della ‘pillola del giorno dopo’. |
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'''NOTIZIE BREVI''' | |
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'''ESTERI''' | '''MESSICO: Marcos denuncia alla ONG i peccati commessi contro le e gli abitanti di Atenco''' |
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'''ITALIA''' | Ecco i crimini che i media e la classe politica hanno commesso contro le/gli abitanti di Ateneo, elencate dal subcomandante Marcos davanti alla Commissione Civile Internazionale di Osservazione per i Diritti Umani. Il primo "è il tradimento" della negoziazione che era in corso, e che ha segnato l’inizio dell'attacco. Il secondo crimine è avvenuto "quando i media abbandonano il loro compito di informare e si trasformano in istigatori della violenza". "L'attacco con migliaia di effettivi" è stato il terzo crimine. Un attacco illegale. Il modello è quello usato dalle forze statunitensi in Iraq. "Quando ai poliziotti si ordina di attaccare, ci sono cose che sono 'loro permesse'. Possono saccheggiare, per questo si portano preservativi e sacchi, per quello che ruberanno, per le cose che si prenderanno, donne comprese. Siccome sanno che ci sono analisi per scoprire il DNA, si proteggono con il preservativo. Il saccheggio ed lo stupro di guerra sono norma nella polizia del Messico. I cosiddetti 'eccessi' sono metodo". La differenza questa volta "è che si è saputo", ha sottolineato Marcos. Il quarto crimine: la violenza dal 4 maggio contro quattro settori della popolazione: donne, minori, anziani e giovani. Il quinto "è la legittimazione dell'illegalità. Con il pretesto dello stato di diritto si legittima l'attacco illegale. Non c'è stato alcun procedimento legale. Si sono presi ostaggi e si sono costruiti reati. Siccome si è visto che la gente di Atenco è la vittima, non la polizia, si è commesso il sesto crimine. "La classe politica reagisce secondo un calcolo politico, elettorale e mediatico. Non ci sono considerazioni etiche né legali. La destra parla e la sinistra tace, quasi con maggiore eloquenza". Così si arriva, secondo Marcos, al settimo crimine, "che sta per compiersi: l'oblio". |
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'''Siparietto''' | '''Donne nei Mass Media. I risultati del Global Media Monitoring Project 2005''' Dopo 10 anni dal primo monitoraggio del Progetto di monitoraggio dei mass-media i risultati del 2005 hanno mostrato, a livello nazionale e internazionale, il permanere di ampi spazi di discriminazione delle donne nell’ambito dell’informazione di stampa, radio e televisione. Se molte sono le donne giornaliste che hanno accesso alla conduzione dei telegiornali (53% donne vs 47% di uomini, a livello internazionale; 59% donne vs 41% di uomini, a livello nazionale), ancora poche sono le reporter (37% donne vs 63% di uomini a livello internazionale; 41% donne vs 59% di uomini, a livello nazionale) e pochissime le donne che fanno notizia (solo il 21% dei protagonisti delle notizie è donna, a livello internazionale, e il 14% a livello nazionale). |
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Gr 19:30
Sommario
ECUADOR: IL PRESIDENTE GONZALEZ PROCLAMA IL 25 MARZO “GIORNO DEL BAMBINO NON NATO”
“Giorno del bambino non nato”, così Alfredo Palacios Gonzalez, presidente dell’Ecuador, ha stabilito che si chiamerà la giornata dedicata ai bambini non nati. La giornata che il decreto emesso ha fissato per il 25 marzo, vuole sottolineare che anche il concepito deve essere considerato come un bambino, pertanto gli deve essere assicurato e riconosciuto il diritto alla vita, riconoscendogli espressamente la sua dignità di persona soggetta di diritti. Il decreto precisa inoltre che “E' un obbligo dello Stato, proteggere e garantire la vita di ogni essere umano, dal suo concepimento”. Inoltre, il 23 maggio scorso, il Tribunale Costituzionale dellìEcuador ha proibito la vendita della ‘pillola del giorno dopo’.
MESSICO: Marcos denuncia alla ONG i peccati commessi contro le e gli abitanti di Atenco
Ecco i crimini che i media e la classe politica hanno commesso contro le/gli abitanti di Ateneo, elencate dal subcomandante Marcos davanti alla Commissione Civile Internazionale di Osservazione per i Diritti Umani. Il primo "è il tradimento" della negoziazione che era in corso, e che ha segnato l’inizio dell'attacco. Il secondo crimine è avvenuto "quando i media abbandonano il loro compito di informare e si trasformano in istigatori della violenza". "L'attacco con migliaia di effettivi" è stato il terzo crimine. Un attacco illegale. Il modello è quello usato dalle forze statunitensi in Iraq. "Quando ai poliziotti si ordina di attaccare, ci sono cose che sono 'loro permesse'. Possono saccheggiare, per questo si portano preservativi e sacchi, per quello che ruberanno, per le cose che si prenderanno, donne comprese. Siccome sanno che ci sono analisi per scoprire il DNA, si proteggono con il preservativo. Il saccheggio ed lo stupro di guerra sono norma nella polizia del Messico. I cosiddetti 'eccessi' sono metodo". La differenza questa volta "è che si è saputo", ha sottolineato Marcos. Il quarto crimine: la violenza dal 4 maggio contro quattro settori della popolazione: donne, minori, anziani e giovani. Il quinto "è la legittimazione dell'illegalità. Con il pretesto dello stato di diritto si legittima l'attacco illegale. Non c'è stato alcun procedimento legale. Si sono presi ostaggi e si sono costruiti reati. Siccome si è visto che la gente di Atenco è la vittima, non la polizia, si è commesso il sesto crimine. "La classe politica reagisce secondo un calcolo politico, elettorale e mediatico. Non ci sono considerazioni etiche né legali. La destra parla e la sinistra tace, quasi con maggiore eloquenza". Così si arriva, secondo Marcos, al settimo crimine, "che sta per compiersi: l'oblio".
Donne nei Mass Media. I risultati del Global Media Monitoring Project 2005
Dopo 10 anni dal primo monitoraggio del Progetto di monitoraggio dei mass-media i risultati del 2005 hanno mostrato, a livello nazionale e internazionale, il permanere di ampi spazi di discriminazione delle donne nell’ambito dell’informazione di stampa, radio e televisione. Se molte sono le donne giornaliste che hanno accesso alla conduzione dei telegiornali (53% donne vs 47% di uomini, a livello internazionale; 59% donne vs 41% di uomini, a livello nazionale), ancora poche sono le reporter (37% donne vs 63% di uomini a livello internazionale; 41% donne vs 59% di uomini, a livello nazionale) e pochissime le donne che fanno notizia (solo il 21% dei protagonisti delle notizie è donna, a livello internazionale, e il 14% a livello nazionale).
Gr 13:00
Iran
L'Alto rappresentante dell'Unione Europea, Javier Solana, è giunto ieri sera a Teheran, dove incontrerà oggi le alte cariche dello Stato per convincerle a trattare la delicata questione nucleare e sospendere l'arricchimento dell'uranio. Solana porta in Iran quello che e’ stato deifinito una sorta di pacchetto di offerte messo a punto da Gran Bretagna, Francia e Germania e approvato lo scorso venerdì da Vienna e da Stati Uniti, Russia e Cina. Se l'Iran rinuncia all'arricchimento in proprio dell'uranio, gli verrà permesso di entrare nell'Organizzazione mondiale del commercio e gli saranno revocate le sanzioni commerciali adesso in vigore. Questo permetterebbe a Teheran di acquistare da "Boeing" e "Airbus" pezzi di ricambio e componenti per rinnovare l'obsoleta flotta aerea. Potrà anche acquistare tecnolgia Usa per il rilancio dell'agricoltura. Nel pacchetto anche contributi per piani energetici a scopo civile. Nell'offerta Ue sono presenti anche misure deterrenti: se l'Iran non accetta, scatta la risoluzione dell'Onu, preludio di nuove sanzioni internazionali, che né Russia né Cina potrebbero questa volta contrastare.
MO
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) fisserà tra poche ore la data di un referendum sul 'piano di pace' presentato dai leader detenuti in Israele in seguito al fallimento dei negoziati interpalestinesi. Lo ha annunciato l'ufficio di Abu Mazen. Hamas rimane contrario e cerca di impedire il referendum, una istituzione secondo il premier islamico Ismail Haniyeh non prevista dalla costituzione. Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri ha accusato Abu Mazen di volere attuare "una specie di putsch" contro la legittimità del governo di Hamas, conquistata alle politiche di gennaio.
Turchia: esplosione in base militare
Una persona è rimasta uccisa e altre tre sono rimaste ferite nell'esplosione avvenuta in una base militare nella provincia occidentale turca di Sakarya. Lo riferiscono fonti ufficiali. Al momento non si dispone diulteriori dettagli.
Siria: detenuti politici in sciopero della fame
Come annunciato nei giorni scorsi, 14 attivisti ed intellettuali siriani inizieranno sabato prossimo uno sciopero della fame per protestare contro il loro arresto e le difficili condizioni in cui versano durante la loro detenzione. Si tratta dei detenuti politici del penitenziario di Adra (ad est di Damasco), che hanno annunciato di volersi astenere dal cibo per una settimana.
Sgomberata Reggia
Continua l'ondata repressiva dell'ultimo anno a Torino. Dopo accoltellamenti, cariche a manifestazioni e botte ai presidi di Venaus continuano gli sgomberi in questa Torino post olimpionica. Passato il periodo di elezioni, il Sindaco Chiamparino continua nella logica degli sgomberi. Oggi, 6 giugno 2006 è toccato alla Reggia, stabile occupato mesi fa in seguito agli sgomberi dell'Alcova, Rosalia, Selva e Casotto.
ITALIA
Crolla il tetto, operai feriti Incidente ieri mattina in un capannone al Poggino. Uno degli infortunati trasferito a Roma DUE operai sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave, a causa di un infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina nell'area industriale di Viterbo, in località Poggino. I due operai stavano eseguendo degli interventi di manutenzione sul tetto in eternit di un capannone in via dell’Industria, inutilizzato da tempo, di proprietà del centro di riabilitazione Villa Buon Respiro, una struttura sanitaria del gruppo Tosinvest Sanità, quando una delle lastre di copertura ha ceduto sotto il loro peso, facendoli precipitare al suolo da un'altezza di circa 4 metri. Uno dei due operai, Gianni Troili, ha riportato gravi lesioni alla schiena ed è stato trasportato a bordo dell’eliambulanza Pegaso del 118 al San Camillo di Roma. L'altro, ferito in modo più leggero, è stato ricoverato nell'ospedale Belcolle di Viterbo. La struttura (nella foto), dopo il crollo del tetto, è stata dichiarata inagibile dai Vigili del Fuoco di Viterbo. Gli ispettori della Asl, inoltre, hanno disposto la rimozione e lo smaltimento in una discarica speciale dell'intera copertura in eternit del capannone. Sulle cause dell'infortunio sono in corso accertamenti da parte dell'ufficio del lavoro. In particolare gli ispettori dovranno valutare se l’incidente è stato provocato da cause accidentali, o se esistono delle responsabilità.
Vaticano contro i pacs
Il Vaticano, e nello specifico attraverso il Pontificio Consiglio per la Famiglia diretto dal cardinale Lopez Trujillo torna a scagliarsi contro i Pacs. Nel documento 'Famiglia e procreazione umana' si sottolinea che 'e' l'eclissi di Dio' alla radice della 'profonda crisi della verita a ispirare leggi che tendono a riconoscere coppie formate 'da omosessuali che rivendicano gli stessi diritti riservati a marito e moglie'. Siparietto
ESTERI ITALIA Iran L'Alto rappresentante dell'Unione Europea, Javier Solana, è giunto ieri sera a Teheran, dove incontrerà oggi le alte cariche dello Stato per convincerle a trattare la delicata questione nucleare e sospendere l'arricchimento dell'uranio. Solana porta in Iran quello che e’ stato deifinito una sorta di pacchetto di offerte messo a punto da Gran Bretagna, Francia e Germania e approvato lo scorso venerdì da Vienna e da Stati Uniti, Russia e Cina. Se l'Iran rinuncia all'arricchimento in proprio dell'uranio, gli verrà permesso di entrare nell'Organizzazione mondiale del commercio e gli saranno revocate le sanzioni commerciali adesso in vigore. Questo permetterebbe a Teheran di acquistare da "Boeing" e "Airbus" pezzi di ricambio e componenti per rinnovare l'obsoleta flotta aerea. Potrà anche acquistare tecnolgia Usa per il rilancio dell'agricoltura. Nel pacchetto anche contributi per piani energetici a scopo civile. Nell'offerta Ue sono presenti anche misure deterrenti: se l'Iran non accetta, scatta la risoluzione dell'Onu, preludio di nuove sanzioni internazionali, che né Russia né Cina potrebbero questa volta contrastare. MO Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) fisserà tra poche ore la data di un referendum sul 'piano di pace' presentato dai leader detenuti in Israele in seguito al fallimento dei negoziati interpalestinesi. Lo ha annunciato l'ufficio di Abu Mazen. Hamas rimane contrario e cerca di impedire il referendum, una istituzione secondo il premier islamico Ismail Haniyeh non prevista dalla costituzione. Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri ha accusato Abu Mazen di volere attuare "una specie di putsch" contro la legittimità del governo di Hamas, conquistata alle politiche di gennaio. Turchia: esplosione in base militare Una persona è rimasta uccisa e altre tre sono rimaste ferite nell'esplosione avvenuta in una base militare nella provincia occidentale turca di Sakarya. Lo riferiscono fonti ufficiali. Al momento non si dispone diulteriori dettagli. Siria: detenuti politici in sciopero della fame Come annunciato nei giorni scorsi, 14 attivisti ed intellettuali siriani inizieranno sabato prossimo uno sciopero della fame per protestare contro il loro arresto e le difficili condizioni in cui versano durante la loro detenzione. Si tratta dei detenuti politici del penitenziario di Adra (ad est di Damasco), che hanno annunciato di volersi astenere dal cibo per una settimana. Appunti e note redazionali Servizi audio della giornata [#top Torna a inizio pagina]Gr 9:30