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Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
STRISCIA DI GAZA: ISRAELE OCCUPA MILITARMENTE EX-COLONIE EBRAICHE
Si sta svolgendo a pisa una prima manifestazione per la palestina e contro l'occupazione militare dell'esercito israeliano.
CORRISPONDENZA
STRISCIA DI GAZA, ALTO BILANCIO VITTIME PER INCURSIONI ISRAELIANE
È di almeno 14 vittime il bilancio di due attacchi effettuati oggi dall’aviazione e dalle forze di terra israeliane sulle comunità palestinesi di Beit Lahia e Gaza, entrambe nel nord della Striscia di Gaza. L’episodio più grave è l’ultimo in ordine cronologico. Almeno otto palestinesi sono rimasti uccisi, tra cui un civile, e una ventina d’altri sono rimasti feriti a Beit Lahia in seguito al lancio di un missile e di due granate contro un presunto covo di estremisti armati. Altre sei persone (cinque miliziani e un civile) sono rimaste vittime di un attacco a Gaza, successivo al lancio di un’operazione di conquista territoriale di alcune aree intorno alla città. Nel frangente, un paio di soldati israeliani sarebbero rimasti feriti dai colpi sparati dai palestinesi. Orientativamente, il numero delle vittime della Seconda Intifada, iniziata nel settembre 2000, dovrebbe essere salito – secondo l’ultimo conteggio – ad almeno 5.149 morti, in gran parte palestinesi.
CORRISPONDENZA
colombia: ESECUZIONI ARBITRARIE, MANDATI DI ARRESTO PER 18 SOLDATI
Avrebbero ucciso almeno 29 civili, facendoli passare per guerriglieri morti in combattimenti con l’esercito: questa l’accusa rivolta a 18 soldati – ma quelli sotto inchiesta sarebbero un centinaio - in servizio nel dipartimento nordoccidentale di Antioquia, raggiunti da mandati di arresto emessi dalla magistratura militare. Ad annunciare il provvedimento è stato il vice-ministro della Difesa, Hernán Sanín. In totale, i casi di esecuzioni arbitrarie segnalati negli ultimi quattro anni nella stessa regione sarebbero almeno 300, ma nessuno sarebbe stato preso finora in considerazione dalla giustizia militare. “Si tratta di uccisioni presentate dalle autorità come risultati delle offensive contro la guerriglia. Le vittime sono state vestite in uniformi ribelli per occultare episodi che ancora non conosciamo o simulare scontri armati” ha detto la responsabile dell’ufficio colombiano dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani Carmen Rosa Villa. Secondo alcune organizzazioni non governative, le presunte violazioni sono il risultato delle pressioni esercitate dai comandi militari sui soldati, costretti a presentare rendiconti giornalieri che dimostrino l’esito positivo della lotta contro la guerriglia. Un’ipotesi avvalorata anche da cinque alti ufficiali impegnati nelle operazioni contro le Farc in corso nel sud del paese, in alcune testimonianze rilasciate recentemente al quotidiano ‘El Tiempo’. Lo stesso giornale nei giorni scorsi ha rivelato che l’esercito colombiano perde ogni giorno 17 uomini per defezioni dovute alle “crescenti pressioni nella lotta alla guerriglia e alle difficoltà proprie del conflitto interno”.
UCCISO DA PROIETTILI UN MIGRANTE MORTO A MELILLA
Almeno uno dei tre migranti che hanno perso la vita lunedì scorso nella vallata di Melilla sarebbe stato ucciso da colpi d’arma da fuoco. Lo rendono noto, contraddicendo i referenti autoptici sulle altre due vittime emessi dall’ospedale marocchino di Nador, le autorità spagnole, precisando che nel cadavere dell’uomo precipitato dall’alto nell’enclave spagnola, presumibilmente un cittadino nigeriano, vi erano “molteplici frammenti metallici” in quasi tutti gli organi e le estremità superiori. Questo starebbe a dimostrare che qualcosa di metallico è esploso nelle carni dell’uomo, provocandone la caduta e certamente la morte. Gli inquirenti spagnoli non parlano direttamente di proiettili sparati dall’esercito marocchino, ma già nell’ottobre 2005 i soldati di Rabat uccisero almeno 14 persone che tentavano illegalmente di superare la rete di recinzione che divide l’enclave spagnola di Melilla dal Marocco. Sia il governo di Madrid che quello locale di Melilla, dunque, per ragioni diplomatiche non hanno apertamente addossato la colpa della morte dell’uomo a Rabat, sebbene abbiano tenuto a precisare che “non vi sono responsabilità della guardia civile”, che quindi non avrebbe sparato contro i migranti irregolari.
MESSICO LEGGERO VANTAGGIO PER CALDERÓN
Col 98% delle schede scrutinate, il candidato conservatore Felipe Calderón, del ‘Partido de Acción Nacional’ (Pan), è in leggero vantaggio su Andrés Manuel López Obrador col 35,6% delle preferenze contro il 35,5% del rivale di sinistra. Nonostante il ridotto scarto, già emerso nel conteggio preliminare dei voti espressi alle presidenziali di domenica scorsa, Calderón si è detto certo di poter ottenere la vittoria ricordando che i suffragi che mancano ancora all’appello provengono dai distretti settentrionali, secondo le proiezioni favorevoli al Pan. Amlo, come è chiamato popolarmente l’ex-sindaco di Città del Messico, non si è ancora dato per sconfitto, ma in attesa di una conferenza stampa convocata oggi dal ‘Partido de la Revolución Democrática’ (Prd), si è rinchiuso nel suo quartier generale. L’Istituto federale elettorale (Ife) potrebbe rendere noti già oggi i risultati definitivi; a partire da quel momento, i partiti avranno tre giorni di tempo per presentare eventuali impugnazioni di fronte al Tribunale elettorale messicano (Tepjf), unico organismo abilitato a proclamare il nuovo presidente. La corte, formata da cinque magistrati, potrà in caso di necessità analizzare i ricorsi fino al 1° settembre e rendere noto il nome del vincitore al più tardi entro il 6 settembre. Il successore di Vicente Fox entrerà in carica il 1° dicembre.
Sansalvador
Due poliziotti sono morti e altri 10 sono rimasti feriti in scontri con gli studenti a San Salvador. Le violenze sono cominciate quando la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere i giovani che stavano protestando contro l'aumento dei prezzi dei trasporti. Questi ultimi, infatti, hanno risposto sparando in aria e attaccando le auto di pattuglia. Dieci persone sono state arrestate. Per ora non vi è notizia di feriti fra gli studenti, anche se un impiegato dell'università della capitale è stato colpito al petto da un proiettile. Il portavoce del rettorato ha detto che le forze dell'ordine hanno sparato sul complesso universitario da un elicottero, ma la polizia respinge l'accusa. Secondo il governo le rivolte sarebbero state fomentate dal Fronte per la liberazione nazionale Farabundo Marti, che prima di entrare nell'arena politica ha condotto una guerra civile per dodici anni.
cina e india riaprono i collegamenti
Valico tra Tibet e Sikkim venne sbarrato per guerra del '62 (ANSA) - PECHINO, 6 LUG - Cina ed India hanno ristabilito i collegamenti via terra con la riapertura del passo di Nathu La, sulle montagne del Tibet. Importante punto di passaggio sulla Via della Seta, il passo e' situato a 4.545 metri di altezza e separa la Regione Autonoma del Tibet dal Sikkim, il principato annesso all' India nel 1975. Il passo di Nathu La era chiuso dal 1962, quando Cina ed India si affrontarono in una sanguinosa guerra di confine.
ITALIA
PERQUISIZIONI A PADOVA E MILANO NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA BORGHEZIO Perquisizioni questa mattina a alcuni attivisti del movimento di padova, nell'ambito dell'indagine della procura di Torino relativa ai fatti della contestazione a Borghezio avvenuta sul treno di ritorno della manifestazione torinese del 17 dicembre contro il Tav. su quel treno i manifestanti si imbattereno nella sgradevole presenza dell'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, che doveva andare a un comizio alla Martesana e si è presentato alla stazione di Torino Porta Nuova per prendere l'interregionale per Milano. Gli uomini della polizia ferroviaria hanno provato a convincerlo a non prendere quel treno. Lui non ne ha voluto sapere: «Sono un libero cittadino», e si è messo in uno scompartimento di prima classe. Allora la Polfer ha deciso di farlo accompagnare da due agenti in borghese. Prima di lasciare Torino il treno si è fermato a Porta Susa. Lì sono saliti centinaia di manifestanti provenienti dalla manifestazione: qualcuno di essi ha riconosciuto Borghezio e lo ha vivacemente contestato con un leggero contatto fisico. Per quei fatti oggi le perquisizioni, come ci racconta uno dei compagni perquisiti. Anche a Milano stamattina alle ore 5,30 poliziotti si sono presentati a casa di 2 compagni del centro sociale Vittoria, con mandati di perquisizione per ritrovare e sequestrare materiale inerente all'inchiesta Borghezio. oltre alla perquisizione, terminata senza alcun sequestro, sono stati notificati degli avvisi di garanzia per rapina, lesioni e altri vari di reati. CORRISPONDEZA ennesime vittime del lavoro. Due oparie, una di 49 anni e l'altra di 15 lavoravano in una fabbrica di materassi, allestita in un garage,nel salernitano. Le operaie insieme ad altri dieci dipendenti imbottivano materassi per due euro l'ora. Ieri sono morte asfisiate nello sgabuzzino dell'azienda che non era dotata di uscite di sicurezza ed è bastato un corto circuito a provocare un incendio e le morti.
BAGDAD - E' di almeno tredici pellegrini morti e una quarantina di feriti il bilancio dell'attentato che si è verificato stamani nella cittadina santa sciita di Kufa, alle porte di Najaf, davanti alla moschea di Matytham al-Tammar. Un bilancio che, secondo la polizia locale, è destinato a peggiorare. Un kamikaze si è lanciato con un'autobomba contro due autobus sui quali viaggiavano i pellegrini che sono quasi tutti di origine iraniana La bomba è esplosa alle 07:30 locali (le 05:30 italiane). Secondo testimoni i due autobus hanno preso fuoco e nell'incendio sarebbero rimasti coinvolti almeno tre donne e alcuni bambini iracheni. GOVERNO E RIBELLI DELL’EST FIRMANO PROTOCOLLO PER CESSATE IL FUOCO Una delegazione militare inviata dal governo di Khartoum e una composta di capi del gruppo ribelle del Fronte Orientale (Ef – Eastern Front) hanno firmato nella località di Tessenei “un documento di azione programmatica riguardante la firma degli accordi di sicurezza e militari”: lo si apprende dal sito Internet del ministero dell’Informazione eritreo, nel quale si spiega che quelli sottoscritti sono accordi per implementare il cessate il fuoco, cominciato lo scorso 19 giugno, e avviare colloqui di pace. Alla firma hanno partecipato anche rappresentanti del governo eritreo, il cui territorio confina con quello sudanese e da anni è interessato da scorribande e scontri a fuoco tra le due parti in lotta. Il nuovo accordo, firmato alla fine di giugno ma del quale è stata data notizia solo da poco, obbliga le due parti a desistere da ogni azione o movimento al di fuori delle zone occupate militarmente al 19 giugno e indica i rappresentanti di governo e ribelli che si incontreranno prossimamente per sviluppare i programmi di pace. L’Ef controlla una vasta area lungo il confine tra Sudan ed Eritrea, occupata nel corso di molti anni di guerriglia a bassa intensità combattuta contro i militari inviati da Khartoum. Truppe e blindati dell'esercito israeliano sono entrati nella notte nella Striscia di Gaza per oltre 5 chilometri, definendo l'operazione come "la piu' ampia dell'esercito dal ritiro di Israele dalla Striscia", avvenuto quasi undici mesi fa. Lo ha comunicato la radio di Tel Aviv. Le truppe avrebbero raggiunto l'area nella quale sorgevano gli insediamenti ebraici di Dugit, Nissanit e Elei Sinai, fino ad arrivare al sito da cui ieri sera sono stati sparati razzi Qassam che hanno colpito la città di Ashkelon. CITTA' DEL MESSICO - Mentre lo spoglio dei voti va avanti con una certa lentezza, prosegue il testa a testa fra i due candidati alla presidenza del Messico, ma il leader del Partito della rivoluzione democratica (Prd, sinistra) Andres Manuel Lopez Obrador mantiene un 2,2% di vantaggio sul suo più diretto avversario, Felipe Calderon (Pan, destra). Secondo il computo dei dati relativi al 74,34% dei seggi, Lopez Obrador ha il 36,82%, mentre Calderon è al 34,60%. Tre barche cariche di clandestini sono state soccorse al largo di Lampedusa dalle motovedette della GdF e della Guardia Costiera. Il primo intervento riguarda un'imbarcazione con 43 immigrati, tra cui tre donne, intercettata a 11 miglia dall'isola. Altri 32 clandestini che si trovavano in difficolta' su un gommone che imbarcava acqua sono stati invece raccolti da un rimorchiatore. Infine una barca con una trentina di persone a bordo e' stata avvistata dalla GdF. L'obiettivo è quello di fare chiarezza su tutta la vicenda, eliminando ogni possibile causa di fraintendimento, attraverso una dettagliata analisi delle fasi di una concertazione inesistente e di una trattativa che, al contrario di quanto riportato in molte dichiarazioni a mezzo stampa, non è mai stata attinente ai temi propri della questione e dunque, di fatto, non è mai cominciata. CORRISPONDENZA Gr 9:30
ESTERI