Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
14,03
Gli aerei israeliani dovranno bombardare dieci edifici a più piani nei sobborghi meridionali di Beirut, roccaforte di Hezbollah, per ogni nuovo razzo a lunga gittata che colpirà il porto settentrionale di Haifa, terza città dello Stato ebraico per importanza. Lo ha reso noto la radio dell'Esercito, secondo cui l'ordine all'Aviazione è stato impartito personalmente dal capo dello stato maggiore interforze, generale Dan Halutz; questi ha fatto in particolare riferimento alla zona di Dahaya della capitale libanese, dove maggiore è la concentrazione di militanti e sostenitori del Partito di Dio.
- 17:57 "Giù palazzi Beirut", polemiche in Israele
Desta già polemiche in Israele l'ordine che sarebbe stato impartito dal capo di Stato maggiore, generale Dan Halutz, di rispondere ad attacchi di razzi su Haifa con la distruzione di edifici nel rione Dahya di Beirut. L'Associazione per i diritti civili in Israele ha inviato una lettera al ministro della difesa, Amir Peretz, affinchè chiarisca a Halutz che "la vendetta non può giustificare azioni militari".
- 18:53 Israele: abbattimento palazzi Beirut non è ritorsione
Il portavoce militare israeliano ha smentito stasera "in maniera categorica" che il capo di stato maggiore generale Dan Halutz abbia mai emesso l'ordine di abbattere edifici nel rione sciita Dahya di Beirut in ritorsione ad attacchi di razzi a Haifa. "Si tratta di una notizia totalmente infondata" ha detto il portavoce alla televisione commerciale israeliana Canale 10, che aveva espresso perplessità sulla sua opportunità.
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
CONTINUA OFFESIVA ISRAELIANA NEL SUD DEL LIBANO E A GAZA
Proseguono gli scontri tra soldati israeliani e guerriglieri di Hezbollah tra la città meridionale Bing Jbeil e il villaggio di Marun al-Ras: il gruppo sciita ha ammesso l’uccisione di due suoi militanti e riferito di aver danneggiato cinque carri armati dell’esercito israeliano ferendo diversi soldati, mentre non si ha ancora conferma della morte di due militari israeliani diffusa dalla tv ‘al-Jazira’. Negli scontri, due guerriglieri Hezbollah, i primi dall’inizio della crisi, sarebbero stati catturati dall’esercito di Tel Aviv, mentre sono due le vittime nell’elicottero israeliano precipitato stamani in circostanze ancora da chiarire. Intanto continuano i bombardamenti dell’aviazione israeliana: quattro i morti e 20 i feriti, tutti civili libanesi, nei pressi del villaggio di Safad al-Battikh, a cinque chilometri a nord da Bint Jbeil. Un altro civile è rimasto ucciso e 10 sono stati feriti nel villaggio di Hallusiyeh, a nord del porto di Tiro, da un missile aria-terra. Sono invece circa 80 i razzi lanciati oggi dagli Hezbollah dal Libano meridionale verso varie località dell’Alta Galilea – Kiriat Shmona, Nahariya, Haifa, Kiryat Shmona e Acre – ferendo circa 30 persone. Con almeno 17 israeliani uccisi dai razzi e 19 soldati morti negli scontri, sono almeno 36 le vittime israeliane, mentre sul fronte libanese i morti sono almeno 384, tra cui 20 soldati e 11 militanti di Hezbollah. Sono invece 600.000 gli sfollati secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms/Who), 750.000 – ossia il 20% della popolazione – secondo il ministero delle Finanze. Intanto le difficoltà militari che l'esercito israeliano incontra fanno preoccupare anche gli inglesi e gli americani, che adesso scoprono un'improvvisa preoccupazione per la sorte dei civili libanesi. Si è detta “preoccupata per la situazione umanitaria” anche il segretario di stato Usa Condoleeza Rice, recatasi a sorpresa a Beirut per quella che lei stessa ha definito “un’importante dimostrazione di appoggio”. Incontrando il primo ministro libanese Fouad Sinora e il presidente del parlamento Nabih Berri, alleato del capo degli Hezbollah, la Rice ha anche sollecitato un “cessate-il-fuoco” ma alle “condizioni giuste”. Il primo ministro britannico Tony Blair ha auspicato “entro i prossimi giorni” un piano per la cessazione delle ostilità: “Quello che sta accadendo in Libano – ha detto – è una catastrofe. Sta danneggiando quel paese e la sua fragile democrazia”. Anche il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit e l’ambasciatore della Siria all’Onu Bashar Jàafari hanno ribadito la necessità di “un cessate il fuoco immediato” e di “una pace vera”, mentre il ministro degli Esteri finlandese e presidente di turno dell’Unione Europea, Erkki Tuomioja, si recherà in Medio Oriente il 27 e 28 luglio. Nella Striscia di Gaza – il cosiddetto ‘fronte interno’ dell’offensiva israeliana – oggi, cinque palestinesi – tra cui un bambino – sono stati uccisi dalle cannonate dei carri armati israeliani: una donna di 60 anni e il nipote di 11 hanno perso la vita a Sudania, mentre tre palestinesi sono morti a Bet Lahiya. Alla vigilia della visita della Rice a Ramallah e del suo incontro con il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, l’ha definita “persona non grata”, mentre diversi attivisti stanno organizzato “un giorno di sciopero generale e di collera popolare” perché “i crimini, i massacri e il terrorismo organizzato dallo stato, praticati dal governo israeliano, sono commessi col sostegno e il semaforo verde americano”.
AFGHANISTAN: ATTACCHI TALEBANI IN VISTA MISSIONE NATO
L'offensiva talebana in Afghanistan e' continuata oggi con diversi attacchi in particolare nel sud, dove la Nato prendera' la prossima settimana il comando delle operazioni militari, finora assunte dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. Un attacco a Kandahar ha avuto come obiettivo un convoglio della coalizione: sono rimasti feriti tre soldati, due della forza multinazionale e un afghano. Kandahar, nel sud, e' l'ex roccaforte del passato regime dei Talebani. Sabato scorso vi era era gia' stato perpetrato un duplice attentato suicida, costato la vita a sei afghani e a due soldati canadesi della coalizione multinazionale guidata dagli Usa. Nel distretto sudoccidentale di Farah un motociclista kamikaze si e' fatto esplodere e un soldato afghano e' rimasto ferito quando sulla scena della deflagrazione si e' scatenato un conflitto a fuoco tra talebani ed esercito. Sempre a Farah centinaia di militanti talebani hanno tentato un assalto con razzi e granate a una stazione di polizia. Secondo la polizia, che ha respinto l'assalto, nel campo talebano vi sarebbero state gravi perdite. Vicino a Farah, nella provincia di Ghor, due dipendenti locali dell'agenzia internazionale umanitaria World Vision sono stati uccisi nel corso di un attacco talebano.
Iraq: 10 morti in diversi attacchi
Dieci persone sono state uccise e diverse decine sono rimaste ferite nel corso di diversi attacchi oggi in Iraq. Lo riferiscono fonti della polizia. L'attentato piu' sanguinoso e' stato perpetrato in un quartiere orientale di Mosul, una citta' a maggioranza curda situata 370 km a nord di Baghdad, dove una persona alla guida di un'autobomba si e' fatta esplodere contro una pattuglia di militari iracheni. Il bilancio e' di quattro soldati uccisi e cinque feriti.
Kosovo-Serbia: summit senza svolta
Si sono chiusi senza una vera svolta a Vienna i colloqui fra i dirigenti di Belgrado e di Pristina sul futuro status del Kosovo. I colloqui sono stati un 'buon inizio' ma non hanno segnato - come del resto era previsto - una svolta nell'agenda politica: Pristina rimane della sua posizione di volere l'indipendenza, e Belgrado si oppone. L'incontro ha comunque contribuito a rasserenare, spiegano serafiche le fonti uffuciali, il clima fra serbi e kosovari.
ITALIA
DISCUSSIONE SUL PROVVEDIMENTO DI INDULTO
Approda alla Camera questo pomeriggio il provvedimento sull'indulto.Secondo le previsioni del Governo è già previsto che passi velocemente anche al dibattito in Senato in maniera tale che prima di Ferragosto, 13 mila detenuti potrebbero lasciare le prigioni. Ma lo scontro in aula si annuncia molto duro: "L'indulto si può fare a favore dei disperati che sono in carcere, non a favore dei furbetti del quartierino, del quartierone della politica. Cercherò di scongiurare una soluzione di questo genere" ha detto il Ministro dei Trasporti e leader dell'IDV Antonio Di Pietro. Poi rassicura sulle sorti del Governo: "Noi dell'Italia dei Valori non abbiamo mai detto che sfiduceremo il governo; piuttosto abbiamo detto che lo appoggeremo dall'esterno ma mai che lo sfiduceremo perché abbiamo fatto un patto con gli elettori". Chi potrà usufruire del provvedimento e chi invece no?
- Sentiamo Vittorio Antonini dell'associazione Papillon
Tre cadaveri di extracomunitari recuperati al largo di Gela
Tre cadaveri sono stati recuperati nel pomeriggio nel mare di Gela, in provincia di Caltanissetta. I corpi sono di due uomini e di una donna, e tutti, a un primo esame, sarebbero extracomunitari, forse immigrati morti durante una traversata del Canale di Sicilia e sospinti dalla corrente fino a Gela.
Sempre nella giornata di oggi, un gommone con a bordo una ventina di persone è stato intercettato da una motovedetta dei carabinieri, a ridosso di Punta Sottile lungo le coste di Lampedusa. Anche in questo caso, a dare l'allarme è stato un diportista. Il gommone, che ha eluso tutti i controlli nel Canale di Sicilia, è stato scortato nel porto, e gli immigrati sono stati sbarcati per le operazioni di identificazione e le visite mediche.
E ancora, a sud di Lampedusa, a 37 miglia dalla costa dell'isola, una barca con 27 migranti a bordo è stata intercettata dalla nave "Libra", della Marina militare. A bordo c'erano, fra gli altri, due bambini, quattro uomini e una donna (l'unica del gruppo), tutti in precarie condizioni di salute.
PROTESTA DEI LAVORATORI DELLE POSTE ITALIANE
Cobas Poste e Acea (associazione per i consumi etici e alternativi) hanno chiesto al Tar del Lazio di ripristinare la tariffa per la posta ordinaria, 0,45 euro, cancellata da un decreto del ministro delle Comunicazioni dello scorso 19 maggio. Un provvedimento che, indica un comunicato, "per chi in passato usava la posta ordinaria" ha comportato aumenti "in rapporto agli scaglioni di peso dal 17 al 66%". Il ricorso è stato presentato al Tar il 18 giugno: chiede l'annullamento del decreto, ed è accompagnato da una richiesta di sospensione cautelare.
Stefano Ancona responsabile Lombardia Cobas Poste
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ISRAELE-LIBANO: INTENSI COMBATTIMENTI NEL SUD
Da Gerusalemme giunge una prima apertura al dislocamento di una forza di interposizione della Nato. A poche ore dalla visita del Segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, il premier israeliano, Ehud Olmert, ha dichiarato infatti che "Israele è pronto ad accettare l'invio di una forza militare formata dagli Stati dell'Unione europea, una volta stabilito il mandato". In giornata, anche il ministro della Difesa, Amir Peretz, si era ieri detto favorevole al "dispiegamento di una forza internazionale di interposizione a guida Nato, oppure con la partecipazione di forze dell'Alleanza Atlantica, nella parte libanese del confine con Israele". In Medio Oriente, comunque, si continua a sparare. Altre forze di terra israeliane son penetrate nella notte in Libano e nuove incursioni aeree hanno distrutto nove piattaforme per il lancio di razzi nella zona di Tiro.
La Rice a Beirut Condoleezza Rice è giunta a Beirut per la prima tappa della sua missione diplomatica in Medio Oriente, una visita-lampo in Libano che originariamente non era prevista. Il segretario di Stato Usa è arrivata a bordo di un elicottero militare da Cipro. Rice, che dopodomani sarà a Roma per l'attesa conferenza internazionale sul Libano, incontrerà innanzi tutto Fouad Siniora, il premier libanese; dovrebbe avere un colloquio anche con il presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri.
Rice a Gerusalemme: cessate il fuoco Nel corso del suo viaggio verso il Medio Oriente Rice ha lanciato un appello "urgente" per il cessate il fuoco, pur ammonendo che qualsiasi accordo dovrà cominciare con una soluzione delle cause del conflitto. Il Segretario di Stato ha anche lamentato che siano sopravvalutate le non eccellenti relazioni degli Usa con la Siria, ed ha nel contempo espresso la disponibilità di Washington ad operare con Damasco, per risolvere la crisi.
Cade elcottero, Hezbollah ne rivendica l'abbattimento Il movimento sciita Hezbollah ha rivendicato l'abbattimento di un elicottero israeliano nel Sud del Libano, precipitato oggi in prossimità della frontiera con il Libano, dove dall'alba sono in corso nuovi intensi scontri a terra con i miliziani sciiti di Hezbollah. L'impatto al suolo è avvenuto nella Galilea settentrionale, tra le località di Dalton e Rehaniya.
Scontri a Bint Jbel: 2 morti e 17 feriti E' salito a due morti e 17 feriti il bilancio delle perdite di questa mattina tra le forze israeliane, secondo quanto ha riferito l'emittente televisiva libanese NewTv. Sin dalle prime ore del mattino pesanti combattimenti sono in corso nella zona tra lo strategico villaggio di Marun al Ras, da ieri sotto il controllo israeliano, e la cittadina di Bint Jbeil, a sei o sette km a Nord del confine. Fonti israeliane hanno riferito che nei combattimenti nove soldati di Tsahal sono rimasti feriti.
GAZA: RAID AEREO NELLA NOTTE CONTRO DEPOSITO ARMI
Mentre l’esercito israeliano “espande la sua presenza nel sud del Libano”, come stamani titola l’edizione on line di un noto quotidiano di Tel Aviv, proseguono le operazioni anche nei territori palestinesi con l’aviazione che durante la notte ha condotto un raid su Gaza. Secondo fonti concordi, due elicotteri hanno lanciato alcuni missili contro due edifici nei pressi del campo profughi di Shati, non lontano dalla città di Gaza. I primi bilanci riferiscono di danni, ma di nessun ferito, visto che poco prima dell’attacco una telefonata aveva avvisato dell’imminente azione gli abitanti dei palazzi per evitare vittime civili. Nelle ultime tre settimane, le operazioni militari condotte dall’esercito israeliano nei territori (Gaza e Cisgiordania) hanno portato alla morte di almeno 115 palestinesi, quasi tutti civili. Quasi contemporaneamente un carro armato israeliano ha sparato, nella cittadina di Beit Lahiya a nord di Gaza, vicino a un piccolo ospedale, causando qualche danno all’edificio ma nessun ferito. Sul fronte israeliano, invece, la stampa riferisce che un missile Qassam, sparato dalla Striscia di Gaza, ha raggiunto la città di Sderot (Negev occidentale) senza causare danni né feriti. Sempre secondo la stampa, ieri nove razzi Qassam sono caduti nel sud di Israele provenienti dalla zona di Gaza.
EMERGENZA ALIMENTARE, A RISCHIO UN MILIONE DI persone
Sono almeno un milione gli abitanti del Malawi che nei prossimi mesi rischiano di dover affrontare una vera emergenza alimentare, nonostante il buon raccolto di mais di quest’anno. Lo riferisce il principale quotidiano del paese, Nation, citando il rapporto di una Commissione governativa (Malawi vulnerable assessment committee, Mvac). Secondo lo studio, nonostante gli ultimi raccolti, un alto numero di persone resta a rischio denutrizione, mentre urgono provvedimenti d’emergenza per almeno 150.000 cittadini che versano in condizioni preoccupanti. La commissione governativa ha sottolineato che la siccità ha colpito varie zone del paese e che il peggioramento delle condizioni economiche rischia di minare seriamente la possibilità di approvvigionamento di cibo della gente. Secondo lo studio servono 13 milioni di dollari, equivalenti a quasi 58.000 tonnellate di mais, per scongiurare la crisi.
Afghanistan: attacco suicida
Attacco suicida contro un convoglio della coalizione internazionale a guida Usa nella provincia meridionale afghana di Kandahar. Lo rende noto la polizia specificando che per il momento non si hanno notizie di eventuali vittime. L'attacco e' avvenuto sulla strada principale subito fuori la citta' di Kandahar dove sabato un doppio attacco suicida ha ucciso due soldati canadesi della coalizione e sei afghani.
Kosovo: iniziati colloqui Belgrado-Pristina a Vienna
Sono iniziati a Vienna sotto l'egida dell'Onu i colloqui al vertice fra rappresentanti serbi e kosovari per discutere il futuro status del Kosovo.
Anche se non si prevede un risultato concreto, i colloqui, di un solo giorno, sono considerati storici in quanto per la prima volta nei circa sei mesi dall'inizio dei negoziati a Vienna vi partecipano i presidenti e i premier di Serbia e del Kosovo.
Le delegazioni, composte ciascuna di 15 membri, sono guidate dai presidenti di Serbia e Kosovo, Boris Tadic e Fatmir Sejdiu, e dai premier Vojislav Kostunica e Agim Ceku. Ai colloqui partecipano anche il ministro degli esteri serbo Vuk Draskovic e il presidente del parlamento kosovaro Kole Berisha, oltre al rappresentante delle Nazioni Unite Martti Ahtisaari.
ITALIA
Poste: Cobas e consumatori al Tar
Ripristinare la tariffa per posta ordinaria a 0,45 euro. Lo chiedono al Tar Lazio, Cobas Poste e Acea,associazione consumi etici e alternativi. La tariffa era stata cancellata da un decreto del ministro delle Comunicazioni dello scorso 19 maggio. Un provvedimento che, indica un comunicato, 'per chi in passato usava la posta ordinaria' ha comportato aumenti 'in rapporto agli scaglioni di peso dal 17 al 66%'. Il ricorso, presentato al Tar il 18 giugno, chiede l'annullamento del decreto.
TRASPORTI: STUDIO GB; VOLI NOTTURNI AUMENTANO EFFETTO SERRA
I voli aerei notturni aumentano l' impatto del trasporto aereo sul clima. Queste le conclusioni alle quali e' giunta una ricerca condotta da un gruppo di meteorologi dell'Universita' di Reading secondo la quale i voli notturni aumentano ulteriormente l'effetto serra gia' provocato dalle emissioni di anidride carbonica e dagli altri gas serra. La causa di questo aumento dell'effetto serra non riguarda le emissioni di anidride carbonica degli aerei di linea, come si potrebbe pensare (che hanno un effetto molto piccolo), quanto soprattutto la formazione delle scie di vapor d'acqua condensato che si forma in coda agli aerei e che poi via via si allarga fino a formare strisce di nubi cirriformi. Queste scie (o strisce bianche che rassomigliano a nubi cirriformi) possono persistere da un'ora fino a molte ore nel cielo prima che il vapore d'acqua, condensato sotto forma di minutissimi aghetti di ghiaccio, torni allo stato gassoso. E sono proprio queste scie, secondo gli esperti che hanno pubblicato il lavoro sulla rivista Nature, che impediscono alla radiazione termica proveniente dalla superficie terrestre di andare verso lo spazio, Anzi, siccome si tratta di scie di vapor d'acqua, e il vapor d'acqua anche se condensato e' un potente gas serra, le scie assorbono la radiazione termica all' infrarosso proveniente dal suolo e la riemettono verso il basso rimandandola al suolo. In questo modo funzionano come sorgenti di radiazione termica e contribuiscono ad aumentare l'effetto serra. Di giorno un simile effetto non si verifica perche' le scie degli aeree essendo bianche riflettono la radiazione solare che viene dallo spazio, impedendo ai raggi solari di raggiungere la superficie terrestre: le scie di giorno hanno quindi un effetto esattamente opposto e cioe' sono raffreddanti atmosferici. I voli notturni in Gran Bretagna costituiscono il 22% del traffico aereo, ma contribuiscono dal 60 al 80% dell'effetto serra complessivo provocato dalle scie del traffico aereo. Inoltre, il traffico aereo notturno nei tre mesi invernali, quando piu' e' alta la probabilita' di formazione delle scie, contribuisce per circa il 50% dell'effetto serra complessivo annuale causato dalle scie del traffico aereo.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
LIBANO
Tredicesimo giorno dell'aggressione israeliana al Libano. Continuano i bombardamenti al Libano e continuano gli scontri tra militari israeliani e combattenti di Hezbollah, nel sud del Libano. E continua anche l'invasione di terra: dopo l'occupazione del villaggio di Maroun al Ras, gli israeliani stanno puntando verso la città di Bint Jbeil, ritenuta un'altra roccaforte di Hezbollah nel sud del Paese. Scontri armati sono in corso in diverse aree, l'esercito israeliano riferisce di avere distrutto nove postazioni per il lancio di razzi e ha annunciato l'ingresso in Libano di nuove forze di terra, avvenuto questa notte. Si registra la cattura di due esponenti di Hezbollah e il ferimento, in modo lieve, di alcuni soldati israeliani. Bombe israeliane hanno colpito nella notte il capo profughi palestinese di Rachidiye, non lontano da Tiro, provocando quattro feriti, tra cui un bambino. Nel frattempo continuano le trattative politiche per ottenere un cessate il fuoco. Israele ha lasciato intendere di volere almeno un'altra settimana o due di raid sul Libano, mentre il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che il lancio di razzi su Israele non si fermerà.
Difatti è ripreso anche il lancio di razzi Katyusha da parte dei miliziani libanesi di Hezbollah contro al città israeliana di Haifa. Diversi edifici sono stati colpiti. In uno di essi si è sviluppato un incendio. Ci sono diversi feriti, ma per il momento non si hanno notizie precise.
PALESTINA
Raid su Gaza. Questa mattina all'alba i caccia F16 israeliani sono tornati a bombardare la Striscia di Gaza, dove hanno colpito due edifici che, secondo il Comando militare israeliano, venivano usati come fabbriche di razzi da gruppi militanti islamici sia dalla Jihad islamica, sia da Hamas. Pare che l'esercito israeliano avesse avvisato i residenti delle due zone dell'imminente attacco.
ISRAELE
Gli organizzatori della 'Gay Parade' di Gerusalemme, prevista per il 10 agosto, hanno deciso di annullare la manifestazione a causa della guerra: lo ha riferito oggi l'edizione elettronica Ynet del quotidiano israeliano Yediot Ahronot. "Questo non e' il momento delle celebrazioni" ha spiegato 'Open House', l'associazione che gia' negli anni scorsi ha organizzato la Gay Parade a Gerusalemme - citata da Ynet - precisando che "in considerazione della situazione la Parade, che richiede particolari condizioni di sicurezza non avra' luogo" il 10 agosto. Come per le precedenti edizioni, forti polemiche si erano sviluppate nelle ultime settimane in vista della tenuta della Parade 2006 nella Citta' Santa, contestata in particolare dalle organizzazioni di ebrei ultraortodossi strettamente unite, in questa crociata, alle associazioni islamiche e cristiane.
INDIA
Polizia uccide otto guerriglieri - La polizia indiana ha annunciato di avere ucciso otto ribelli nel corso di un'operazione militare, in una località che non è stata resa nota. Ad essere uccisi sarebbero stati il capo di una cellula di ribelli e sette suoi miliziani.
ITALIA
IMMIGRAZIONE
15 migranti sbarcano a Lampedusa - Questa mattina all'alba, un'imbarcazione carica di migranti è stata individuata e soccorsa, al largo di Lampedusa, da una vedetta della marina militare italiana. Quando è stata raggiunta la barca, con quindici persone a bordo, stava per affondare. I migranti sono stati trasferiti su una scialuppa e rimorchiati sull'isola, dove verranno portati al centro di prima accoglienza per accertamenti.
Appunti e note redazionali
Servizi audio della giornata