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buon di h. 10.00 [[Anchor(top)]]
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per paula per il gr delle 19.30 si può risentire tina del coord. di lotta per la casa dato che oggi hanno avuto l'incontro all'assessorato e stanno ancora li.
in audio (gr) di oggi c'è la corr. di meri agg. dalla palestina che dura 3 minuti in mp3 che puoi riutilizzare per il gr.
ora tento di metterla sul sito se non ci riesco....pensaci tu.
anche massimo ieri ha fatto delle corr. che non sono sul sito chiedi a lui
baci dani
||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[#appunti Appunti e note redazionali]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[:RorFonti: Fonti]||
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= GR ore 10.00 = ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA

## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI
## Titolo:
## FONTE E DATA Fonte:
## Testo:
## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio:

=== Gr 19:30 ===

'''Sommario'''

'''In primo Piano'''

'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''

----
=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

LIBANO

Terminata stanotte la tregua di 48 ore durante la quale sono continuati i bombardamenti israeliani, nelle prossime ore l'esercito israeliano si prepara a scatenare una massiccia offensiva sul Libano del sud ma anche al confine siriano. E stamattina fonti militari libanesi riferiscono che due ponti strategici sono stati distrutti in Libano a 5 chilometri dal confine con la Siria, i ponti sono stati attaccati da caccia-bombardieri israeliani e resi inservibili.

Sarebbe di almeno 19 vittime – tra cui 4 bambini – il bilancio ancora parziale della massiccia operazione israeliana lanciata nella notte con l’aviazione e paracadutisti elitrasportati nella zona di Baalbeck, nella valle della Bekaa, circa 100 chilometri a est di Beirut. Nel villaggio di Jimayliye 12 civili sono stati uccisi; cinque di loro sono rimasti seppelliti dal crollo della loro abitazione colpita da missili israeliani; un’altra famiglia di cinque persone è morta con le medesime modalità nel villaggio di Saath. Dopo il ritiro dei ‘commandos’ israeliani, ad al-Hikme razzi israeliani hanno distrutto un edificio a tre piani, sede di un ospedale, evacuato poco prima. Le modalità sono le stesse della strage di domenica a Cana, nel sud, dove gli aerei dello Stato israeliano avevano bombardato un edificio – secondo loro base di lancia-missili Hezbollah, in realtà abitato da sfollati di altre zone – provocando 54 morti, tra cui 37 bambini.

E ancora stamattina l'esercito israeliano ha detto di aver catturato alcuni combattenti di Hezbollah, secondo fonti locali, dopo diversi bombardamenti nell'area, un elicottero israeliano è atterrato e sono cominciati scontri con le milizie di Hezbollah.

Intanto il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha dichiarato che Israele continuerà a combattere contro i guerriglieri dell'Hezbollah finché nel Libano meridionale non si sarà dispiegato un contingente internazionale d'interposizione "forte". Olmert ha sottolineato che il contingente dovrà essere composto da "unita' da combattimento" e investito di un mandato che comprenda tra l'altro il potere d'imporre l'attuazione della risoluzione numero 1559 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che esige il disarmo delle milizie dell'Hezbollah. Il premier israeliano dimentica di elencare le decine e decine di risoluzioni delle Nazioni Unite che Israele si riufiuta di applicare, e dimentica altresì che la risoluzione 1559 prevede il disarmo delle milizie libanesi DOPO l'abbandono di Israele di TUTTO il territorio libanese, abbandono non ancora compiuto in quanto le truppe israeliane occupano ancora l'altura delle fattorie di Sheba interritorio libanese. Inoltre queste affermazioni si scontra con la posizione dell'Unione Europea approvata ieri a Bruxelles che, al contrario, precede che una forza d'interposizione non si insedierà finché non si realizzerà il cessate il fuoco.
Line 12: Line 45:
'''dal mondo''' '''ESTERI'''
Line 14: Line 47:
''palestina'' '''PALESTINA'''
Line 16: Line 49:
Visite alle case occupate dall&#8217;esercito israeliano nella Citta&#8217;
Vecchia per controllare la scorta di cibo e acqua in possesso delle
famiglie e per assicurarsi che queste ricevessero cure mediche
adeguate. L&#8217;IDF nega l&#8217;accesso a 2 case.
Dr Sabar dell&#8217;UPMRC (Union of Palestinian Medical Relief Commettee) ha
visitato oggi una casa occupata in Basha Street, che fu occupata anche
durante la prima incursione ad aprile. Centoquindici persone sono
rinchiuse in tre appartamenti al primo piano, 4-5 famiglie in ogni
appartamento. Non gli e&#8217; permesso di parlare e sono tenuti nel
completo silenzio. Le porte degli appartamenti sono chiuse a chiave e
bisogna chiedere perche&#8217; aprano di tanto in tanto per la circolazione
dell&#8217;aria.
Ieri e&#8217; stato negato l&#8217;accesso ad un ambulanza ad una donna in
condizioni critiche. Nella stessa giornata di ieri una donna incinta a
dovuto gridare ed insistere per ottenere assistenza medica.
La casa e&#8217; stata occupata la notte di giovedi&#8217;.
Almeno 160 palestinesi - tra cui 30 bambini e ragazzi con eta' inferiore a 16 anni - sono morti, ed altri 600 sono rimasti feriti, dall'inizio dell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Lo comunica il ministero della Salute palestinese, precisando che la piu' giovane delle vittime civili e' un bimbo di appena 7 mesi d'eta'.
Line 33: Line 51:
Un uomo arrestato ieri e rilasciato, oggi ha avuto cure mediche. Aveva
piaghe e ferite sulla parte superiore delle gambe e sui glutei. I
soldati lo hanno costretto a stare seduto per dieci ore su un cumulo
di pietre
'''IRAQ'''
Line 38: Line 53:
I negozi sono ancora chiusi e c&#8217;e&#8217; carenza di latte per I bambini. The
UPMRC oggi ha distribuito cibo e medicinali.
Tre persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a Bagdad, dopo l'esplosione di tre ordigni nascosti sul ciglio di una strada. Le bombe sono state fatte esplodere vicino a un gruppo di lavoratori che cercava impiego. L'esercito Usa, intanto, ha reso noto che un soldato americano è rimasto ucciso ieri in combattimento nella provincia di Al Anbar, nell'ovest dell'Iraq.
Line 41: Line 55:
Molte superfici stradali sono distrutte e polverizzate dai tank. I
rifiuti sono lasciati marcire per le strade e la puzza di carne in
decomposizione all&#8217;interno dei negozi e&#8217; insopportabile.
  '''AFGHANISTAN'''
Line 45: Line 58:
Oggi nella Citta&#8217; Vecchia e&#8217; stato rotto il coprifuoco e la gente e&#8217;
scesa in strada: la presenza dei soldati e&#8217; diminuita in quest&#8217;area.
Comunque, ci sono ancora tank intorno alle strade del centro, pronti a
sparare per ricordare il coprifuoco.
Le persone intrappolate a Nablus dalla notte dell&#8217;incursione non
possono ancora tornare a casa per la presenza dell&#8217;IDF intorno alla
citta&#8217;.
Un'autobomba è esplosa questa mattina a Kabul ferendo un passante. Un portavoce del ministero dell'Interno, Yousef Stanezai, ha detto che la polizia stava seguendo un'automobile sospetta quando l'attentatore si è fatto saltare in aria.
Line 53: Line 60:
Circa 8 case sono state demolite nei villaggi nell&#8217;area circostante. 2
palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani nella stessa zona.
'''CONGO'''
Line 56: Line 62:
Alle ore 19.30 nel campo profughi di Balata, 4 palestinesi sono stati
feriti. Sono diversi giorni che l&#8217;esercito israeliano circonda il
campo.
Malgrado ripetuti inviti a non diffondere alcun tipo di risultati parziali in attesa che la Commissione elettorale indipendente (Cei) termini il conteggio delle schede, circolano risultati “ufficiosi” sulle elezioni di domenica. In particolare dal quartier generale di Jean-Pierre Bemba, il businessman ed ex-capo ribelle che negli ultimi tre anni ha ricoperto l’incarico di vicepresidente, ha diffuso un dettagliato conteggio di tutte le 9 province dell’ex-Zaire e della circoscrizione della capitale Kinshasa: al ballottaggio – previsto per il 29 ottobre – arriverebbero lo stesso Bemba (auto-accreditato del 43%) e il presidente uscente Joseph Kabila, che avrebbe ottenuto circa il 34% dei suffragi a livello nazionale, mentre non vi è alcun accenno agli altri 30 candidati.
I risultati dei 49.746 seggi, si legge in un comunicato, “stanno per essere inviati ai 62 centri locali di registrazione della Cei, dove si procederà alla raccolta dei dati prima della pubblicazione”. Parlando alla MISNA, un responsabile del coordinamento di osservatori elettorali che riunisce 24 reti della società civile di tutto il Congo – ieri aveva deplorato le “pericolose manipolazioni della volontà popolare” dei candidati che diffondono risultati parziali.

'''MESSICO'''

I sostenitori di Andres Manuel Lopez Obrador, candidato di sinistra alle elezioni presidenziali del 2 luglio scorso, hanno bloccato il traffico di Città del Messico per il secondo giorno consecutivo. Con lo stesso Obrador, i manifestanti hanno dormito all'aperto e occupato il principale viale della capitale messicana, Reforma, per chiedere il riconteggio dei voti. Obrador contesta la vittoria di Felipe Calderon, candidato di centro-destra, perché secondo lui ci sarebbero stati brogli durante la consultazione elettorale.

'''CUBA'''

La televisione cubana ha emesso un comunicato, a quanto dichiarato scritto in prima persona da Fidel Castro, in cui il 'lider maximo' assicura che si trova in condizioni stabili. Il testo, che non contiene dati concreti sullo stato di salute di Fidel, è stato letto da un giornalista nel programma 'Mesa Redonda'. Si tratta della seconda nota ufficiale dopo che la televisione, ieri, ha emesso un comunicato che informava del passaggio di poteri al fratello Raul. "Posso dire che è una situazione stabile, però un'evoluzione reale ha bisogno di tempo. Il massimo che posso dire è che la situazione si manterrà stabile, ma non posso emettere nessun verdetto", recita il testo ufficiale, dove Castro precisa che si sente "perfettamente bene" d'animo e che l'importante è "che nel paese tutto vada avanti per il meglio".
Line 61: Line 74:
GERUSALEMME - L'esercito israeliano ha interdetto totalmente ai palestinesi a partire da oggi la circolazione automobilistica nelle cinque citta' principali del nord della Cisgiordania. Lo ha detto un portavoce militare specificando che il provvedimento riguarda le citta' di Nablus, Tulkarem, Kalkiliya, Ramallah e Jenin. ''In seguito all'ultima ondata di attentati - ha specificato il portavoce - i cui autori provenivano dal nord della Cisgiordania, e' stato deciso di interdire totalmente la circolazione automobilistica nelle cinque principali citta' di questa regione, tranne che per le emergenze mediche ed umanitarie''.
UCCISI DA SOLDATI ISRAELIANI DUE MILITANTI BRIGATE AL-AQSA Stando a quanto riferito sul sito Internet del quotidiano indipendente 'Yedioth Ahronoth', le autorita' israeliane si appresterebbero a espellere dalla Cisgiordania un fratello e una sorella di Ayouri; i due sarebbero deportati nella Striscia di Gaza per sospetto coinvolgimento in attivita' terroristiche, in pratica per non aver denunciato il congiunto malgrado fossero a conoscenza della sua militanza. La vicenda dei due giovani, una tra quelle che stanno suscitando violente polemiche anche in seno all'opinione pubblica ebraica, e' adesso al vaglio di una speciale commissione presideuta da un giudice militare; qualora fosse in concreto applicato il provvedimento, gia' approvato a livello governativo e di vertici militari, gli interessati avranno comunque la possibilita' di fare ricorso alla Corte Suporema d'Israele. Le espulsioni di familiari degli uomini-bomba, e piu' in generale di estremisti palestinesi, nelle intenzioni dei promotori avrebbero una finalita' piu' deterrente che punitiva, per scoraggiare questi ultimi dal portare a compinento i loro propositi.
'''CAUCASO'''
Line 64: Line 76:
MO: ISRAELE, POSSIBILE REVOCA CITTADINANZA A DUE ARABI
Il ministro dell'interno israeliano Eli Ishai ha informato due arabi dell'intenzione di privarli della cittadinanza israeliana e un altro arabo della decisione di revocargli il permesso di residenza nel paese. La misura, che rientra nel quadro della lotta al terrorismo, non ha precedenti ed e' stata motivata col fatto che tre arabi hanno operato contro la sicurezza dello stato. Intervistato oggi dalla radio pubblica, Ishai ha detto: ''Questa mossa crea un precedente ma e' la situazione stessa in cui viviamo che non ha precedenti. Non si puo' ammettere che un cittadino israeliano sia complice di attacchi terroristici e abbia le mani sporche del sangue di concittadini''. ''Stiamo combattendo una guerra per la nostra vita e le nostre case - ha continuato Ishai - e forse persone che hanno deciso di agire contro lo stato ci penseranno due volte se sapranno che rischiano di perdere la cittadinanza''. I due arabi israeliani sono Hassan Kamal Obeid, residente in Libano dove e' sospettato di svolgere un ruolo importante nelle file dei guerriglieri islamici Hezbollah, e Haned Abu Kishak, in prigione per attivita' terroristiche per conto di Hamas. Il terzo, Saadi Surfa, che rischia di perdere la sua residenza permanente, e' in prigione in Israele per terrorismo e rapporti con gruppi che Israele considera terroristici. Tutti e tre sono stati informati per lettera dell'intenzione del ministero di procedere contro di loro e hanno adesso 30 giorni di tempo per sollevare le loro obiezioni ed eventualmente appellarsi all' Alta Corte di Giustizia. La decisione del ministro dell'interno sembra incontrare le obiezioni del consigliere giuridico del governo anche perche' potrebbe non reggere all'esame dell'Alta Corte di Giustizia e al parere favorevole dei responsabili del servizio di sicurezza. Il ministro degli esteri Shimon Peres ha criticato Ishai affermando che israeliani che agiscono contro lo stato possono essere puniti ma non possono essere privati della cittadinanza. Il deputato arabo israeliano Ahmed Tibi ha affermato che la mossa di Ishai ''e' parte di un assalto generale contro la popolazione araba del paese.
Decine di volontari russi stanno affluendo dalle regioni russe meridionali verso l'autoproclamata repubblica indipendentista d'Abkazia, nell'ovest della Georgia, per dare man forte alle truppe separatiste abkaze in caso di conflitto armato con l'esercito georgiano. Altre centinaia di volontari, si stanno preparando a partire per "difendere - dicono - i nostri concittadini russi da un'eventuale aggressione georgiana". "Nella scorsa guerra - quella del 1992-'93 - il nostro aiuto è stato dato in maniera disorganizzata. Ma questa volta le cose andranno diversamente". La tensione tra Tbilisi e i separatisti abkazi è salita alle stelle dopo l'occupazione militare georgiana della Gola di Kodori. E anche sull'altro fronte interno, quello dell'Ossezia del Sud, la situazione appare sempre più critica.

'''CECENIA'''

Altri 12 guerriglieri ceceni si sono consegnati alle forze russe oggi, portando a oltre 70 il numero dei ribelli indipendentisti che hanno accettato l'offerta di amnistia fatta quattro giorni fa dal cosiddetto Comitato Nazionale Antiterrorista russo per i guerriglieri che deporranno le armi entro il 30 settembre.
Line 68: Line 83:
''indonesia'' '''SRI LANKA'''
Line 70: Line 85:
Giacarta. Momenti di forte tensione davanti al parlamento indonesiano impegnato a discutere una serie di emendamenti costituzionali, cui si oppone un partito minore, l'Assemblea consultiva popolare. Durante una manifestazione cui hanno partecipato 4.000 decine di studenti oggi hanno cercato di fare irruzione nell'edificio, provocando l'intervento della polizia che ha fatto ricorso agli idranti. "Andate avanti con gli emendamenti, salvate le riforme", gridavano i giovani. Non ci sono stati contusi o arresti. Fra i cambiamenti in discussione, anche l'elezione diretta del presidente e del vice presidente. I ribelli delle Tigri tamil hanno attaccato alcune postazioni dell'esercito vicino al porto di Trincomalee, nell'est dello Sri Lanka. Le Tigri hanno lanciato mortai contro le basi militari, un giorno dopo l'attacco a una nave di soldati che stava entrando nel porto. Il sito filoribelle Tamilnet dice che 4 soldati sono stati uccisi nell'attacco, ma non ci sono conferme ufficiali. L'agenzia stampa Associated Press cita una fonte medica che parla di un civile ucciso e 13 feriti.

'''BRASILE'''

La compagnia brasiliana Petrobras ha annunciato oggi che costruirà nel paese almeno due impianti per importare 20 milioni di metri cubi giornalieri di gas naturale liquido, e che sta studiando la possibilità di operare in impianti di compressione di altri paesi. La Petrobras ha dichiararto di voler entrare in questo mercato non solo come cliente, ma anche eventualmente come fornitore internazionale.

'''NIGER'''

Uno sciopero generale in tutto il paese è stato indetto per oggi dalle organizzazioni e associazioni della società civile del Niger; l’iniziativa è la seconda in un mese e la terza quest’anno per denunciare “la miseria” in cui vive la popolazione e le difficoltà di accesso ai servizi sociali. Tutti i nigeriani sono invitati a “restare nelle loro case” per un giorno per “protestare in silenzio contro il malessere sociale nel paese” ha fatto sapere il Coordinamento democratico della società civile, organizzazione ombrello che riunisce le associazioni promotrici.

'''COREA DEL NORD'''

Sarebbe molto più grave di quanto finora si era temuto il bilancio delle alluvioni che hanno colpito la Corea del Nord a causa delle violente piogge luglio: secondo l’organizzazione non governativa per i diritti umani ‘Good Friends’ della Corea del Sud, con contatti nel nord, finora “sono stati contati 4.000 dispersi, ma il numero finale di vittime e dispersi potrebbe essere di 10.000”.

'''ITALIA'''

'''Siparietto'''
----
=== Gr 9:30 ===
Line 73: Line 106:
''cile''
CONDANNATI MILITARI ACCUSATI OMICIDIO DI UN SINDACALISTA NEL 1982, PENE INFERIORI AL PREVISTO
  Si è concluso con una raffica di condanne il processo di primo grado contro un gruppo di ufficiali a riposo accusati dell&#8217;omicidio del sindacalista Tucapel Jiménez, ucciso in Cile il 25 febbraio 1982. Tutti gli uomini coinvolti in questa vicenda sono legati al regime militare di Augusto Pinochet. Jimenez venne eliminato dopo che aveva diffuso un appello in cui si incitavano i lavoratori e tutte le forze sindacali a mobilitarsi contro la dittatura. Il maggiore Carlos Herrera, reo confesso dell&#8217;omicidio, è stato condannato all&#8217;ergastolo, mentre i due sottufficiali che furono a loro volta autori materiali del crimine se la sono cavata con 6 anni ciascuno. In qualità di autore intellettuale dell&#8217;assassinio dovrà trascorrere 10 anni agli arresti l&#8217;ex direttore dei servizi segreti, generale Arturo Ramsés Alvarez Scoglia, mentre altri due alti ufficiali si sono visti infliggere una pena di 8 anni. Un ex capitano e un ex funzionario della polizia segreta sono stati condannati a 3 anni di carcere come complici, mentre un ex stretto collaboratore di Pinochet, l&#8217;ex capo del controspionaggio generale Hernán Ramírez Hald, e il generale Hernán Ramírez Rurange, direttore dei servizi segreti nel 1991, quando il maggiore Herrera fuggì dal Cile, sono stati riconosciuti colpevoli di avere coperto gli autori del delitto e per questo motivo sono stati condannati a poco più di due anni. Il giudice Sergio Muñoz ha infine assolto altre quattro persone. La sentenza non ha per nulla soddisfatto i parenti della vittima e parte dell&#8217;opinione pubblica, che si attendevano una mano più pesante da parte del magistrato. L&#8217;accusa aveva chiesto l&#8217;ergastolo per tutti gli autori (materiali e intellettuali) dell&#8217;omicidio, 15 anni per i complici e 10 anni per chi aveva offerto copertura ai responsabili del crimine.
'''ESTERI'''

'''IRAQ'''

Tre persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a Bagdad, dopo l'esplosione di tre ordigni nascosti sul ciglio di una strada. Le bombe sono state fatte esplodere vicino a un gruppo di lavoratori che cercava impiego. L'esercito Usa, intanto, ha reso noto che un soldato americano è rimasto ucciso ieri in combattimento nella provincia di Al Anbar, nell'ovest dell'Iraq.

'''LIBANO'''

Scaduta stanotte la tregua di 48 ore durante la quale sono continuati i bombardamenti israeliani, nelle prossime ore l'esercito l'esercito israeliano si prepara a scatenare una massiccia offensiva sul Libano del sud ma anche al confine siriano. E stamattina fonti militari libanesi riferiscono che due ponti strategici sono stati distrutti in Libano a 5 chilometri dal confine con la Siria, i ponti sono stati attaccati da caccia-bombardieri israeliani e resi inservibili.

E ancora stamattina l'esercito israeliano ha detto di aver catturato alcuni combattenti di Hezbollah, secondo fonti locali, dopo diversi bombardamenti nell'area, un elicottero israeliano è atterrato e sono cominciati scontri con le milizie di Hezbollah.
E intanto e salito a 10 il bilancio dei civili uccisi nel raid israeliano su un villaggio vicino alla città di Baalbek, nel Libano orientale. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza libanese. Un altro civile è rimasto ucciso in un bombardamento a Hermel, nel nord del Paese. Si contano anche tre soldati dell'esercito libanese uccisi in un raid aereo israeliano nel Libano del sud. Lo hanno reso noto fonti di sicurezza libanesi.
 

'''AFGHANISTAN'''

Un'autobomba è esplosa questa mattina a Kabul ferendo un passante. Un portavoce del ministero dell'Interno, Yousef Stanezai, ha detto che la polizia stava seguendo un'automobile sospetta quando l'attentatore si è fatto saltare in aria.

'''CECENIA'''

Altri 12 guerriglieri ceceni si sono consegnati alle forze russe oggi, portando a oltre 70 il numero dei ribelli indipendentisti che hanno accettato l'offerta di amnistia fatta quattro giorni fa dal cosiddetto Comitato Nazionale Antiterrorista russo per i guerriglieri che deporranno le armi entro il 30 settembre.

'''SRI LANKA'''

I ribelli delle Tigri tamil hanno attaccato alcune postazioni dell'esercito vicino al porto di Trincomalee, nell'est dello Sri Lanka. Le Tigri hanno lanciato mortai contro le basi militari, un giorno dopo l'attacco a una nave di soldati che stava entrando nel porto. Il sito filoribelle Tamilnet dice che 4 soldati sono stati uccisi nell'attacco, ma non ci sono conferme ufficiali. L'agenzia stampa Associated Press cita una fonte medica che parla di un civile ucciso e 13 feriti.

'''NIGER'''

Uno sciopero generale in tutto il paese è stato indetto per oggi dalle organizzazioni e associazioni della società civile del Niger; l’iniziativa è la seconda in un mese e la terza quest’anno per denunciare “la miseria” in cui vive la popolazione e le difficoltà di accesso ai servizi sociali. Tutti i nigeriani sono invitati a “restare nelle loro case” per un giorno per “protestare in silenzio contro il malessere sociale nel paese” ha fatto sapere il Coordinamento democratico della società civile, organizzazione ombrello che riunisce le associazioni promotrici.
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'''dall'italia'''

''referendum''

 E' stato raggiunto l'obiettivo delle 500mila firme - necessarie per presentare un referendum abrogativo - per i sei quesiti referendari su ambiente, statuto dei lavoratori e scuola pubblica promossi da Rifondazione Comunista, Verdi e Socialismo 2000, la corrente dei Ds che fa capo a Cesare Salvi. Inoltre, anche una trentina di associazioni sindacali di base hanno aderito alla campagna fra cui Cobas, Fiom e la sinistra Cgil.
Venerdì mattina, ultima data utile, saranno depositate presso la cancelleria della Corte di Cassazione, che deciderà entro il 15 dicembre sulla legittimità delle firme, mentre sarà la Corte Costituzionale a dover decidere entro il 20 gennaio sull'ammissibilità dei quesiti.

Il primo quesito, per la sicurezza alimentare, chiede la cancellazione della norma che consente al ministero della Salute di stabilire limiti che tollerano la presenza di residui tossici negli alimenti. Il secondo quesito punta alla riduzione dell'elettrosmog con l'abolizione delle norme che impediscono ad un proprietario terriero di opporsi al passaggio di condutture elettriche aeree e sotterranee; il terzo è per l'abrogazione delle procedure e degli incentivi per l'incenerimento dei rifiuti e vuole favorire la raccolta differenziata che permette il riciclaggio. Il quarto riguarda la difesa e il rilancio della scuola pubblica e chiede l'abrogazione di una parte della legge sulla parità scolastica. Infine, i due quesiti sui diritti dei lavoratori prevedono l'estensione a tutte le aziende - anche a quelle con meno di 15 dipendenti - dell'articolo 18, che tutela il lavoratore dal licenziamento senza giusta causa e l'estensione dell'articolo 35, per consentire a tutti i lavoratori subordinati l'esercizio dei diritti democratici nei luoghi di lavoro.
'''ITALIA'''
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'''Appunti e note redazionali'''

'''Servizi audio della giornata'''
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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

LIBANO

Terminata stanotte la tregua di 48 ore durante la quale sono continuati i bombardamenti israeliani, nelle prossime ore l'esercito israeliano si prepara a scatenare una massiccia offensiva sul Libano del sud ma anche al confine siriano. E stamattina fonti militari libanesi riferiscono che due ponti strategici sono stati distrutti in Libano a 5 chilometri dal confine con la Siria, i ponti sono stati attaccati da caccia-bombardieri israeliani e resi inservibili.

Sarebbe di almeno 19 vittime – tra cui 4 bambini – il bilancio ancora parziale della massiccia operazione israeliana lanciata nella notte con l’aviazione e paracadutisti elitrasportati nella zona di Baalbeck, nella valle della Bekaa, circa 100 chilometri a est di Beirut. Nel villaggio di Jimayliye 12 civili sono stati uccisi; cinque di loro sono rimasti seppelliti dal crollo della loro abitazione colpita da missili israeliani; un’altra famiglia di cinque persone è morta con le medesime modalità nel villaggio di Saath. Dopo il ritiro dei ‘commandos’ israeliani, ad al-Hikme razzi israeliani hanno distrutto un edificio a tre piani, sede di un ospedale, evacuato poco prima. Le modalità sono le stesse della strage di domenica a Cana, nel sud, dove gli aerei dello Stato israeliano avevano bombardato un edificio – secondo loro base di lancia-missili Hezbollah, in realtà abitato da sfollati di altre zone – provocando 54 morti, tra cui 37 bambini.

E ancora stamattina l'esercito israeliano ha detto di aver catturato alcuni combattenti di Hezbollah, secondo fonti locali, dopo diversi bombardamenti nell'area, un elicottero israeliano è atterrato e sono cominciati scontri con le milizie di Hezbollah.

Intanto il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha dichiarato che Israele continuerà a combattere contro i guerriglieri dell'Hezbollah finché nel Libano meridionale non si sarà dispiegato un contingente internazionale d'interposizione "forte". Olmert ha sottolineato che il contingente dovrà essere composto da "unita' da combattimento" e investito di un mandato che comprenda tra l'altro il potere d'imporre l'attuazione della risoluzione numero 1559 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che esige il disarmo delle milizie dell'Hezbollah. Il premier israeliano dimentica di elencare le decine e decine di risoluzioni delle Nazioni Unite che Israele si riufiuta di applicare, e dimentica altresì che la risoluzione 1559 prevede il disarmo delle milizie libanesi DOPO l'abbandono di Israele di TUTTO il territorio libanese, abbandono non ancora compiuto in quanto le truppe israeliane occupano ancora l'altura delle fattorie di Sheba interritorio libanese. Inoltre queste affermazioni si scontra con la posizione dell'Unione Europea approvata ieri a Bruxelles che, al contrario, precede che una forza d'interposizione non si insedierà finché non si realizzerà il cessate il fuoco.

ESTERI

PALESTINA

Almeno 160 palestinesi - tra cui 30 bambini e ragazzi con eta' inferiore a 16 anni - sono morti, ed altri 600 sono rimasti feriti, dall'inizio dell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Lo comunica il ministero della Salute palestinese, precisando che la piu' giovane delle vittime civili e' un bimbo di appena 7 mesi d'eta'.

IRAQ

Tre persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a Bagdad, dopo l'esplosione di tre ordigni nascosti sul ciglio di una strada. Le bombe sono state fatte esplodere vicino a un gruppo di lavoratori che cercava impiego. L'esercito Usa, intanto, ha reso noto che un soldato americano è rimasto ucciso ieri in combattimento nella provincia di Al Anbar, nell'ovest dell'Iraq.

AFGHANISTAN

Un'autobomba è esplosa questa mattina a Kabul ferendo un passante. Un portavoce del ministero dell'Interno, Yousef Stanezai, ha detto che la polizia stava seguendo un'automobile sospetta quando l'attentatore si è fatto saltare in aria.

CONGO

Malgrado ripetuti inviti a non diffondere alcun tipo di risultati parziali in attesa che la Commissione elettorale indipendente (Cei) termini il conteggio delle schede, circolano risultati “ufficiosi” sulle elezioni di domenica. In particolare dal quartier generale di Jean-Pierre Bemba, il businessman ed ex-capo ribelle che negli ultimi tre anni ha ricoperto l’incarico di vicepresidente, ha diffuso un dettagliato conteggio di tutte le 9 province dell’ex-Zaire e della circoscrizione della capitale Kinshasa: al ballottaggio – previsto per il 29 ottobre – arriverebbero lo stesso Bemba (auto-accreditato del 43%) e il presidente uscente Joseph Kabila, che avrebbe ottenuto circa il 34% dei suffragi a livello nazionale, mentre non vi è alcun accenno agli altri 30 candidati. I risultati dei 49.746 seggi, si legge in un comunicato, “stanno per essere inviati ai 62 centri locali di registrazione della Cei, dove si procederà alla raccolta dei dati prima della pubblicazione”. Parlando alla MISNA, un responsabile del coordinamento di osservatori elettorali che riunisce 24 reti della società civile di tutto il Congo – ieri aveva deplorato le “pericolose manipolazioni della volontà popolare” dei candidati che diffondono risultati parziali.

MESSICO

I sostenitori di Andres Manuel Lopez Obrador, candidato di sinistra alle elezioni presidenziali del 2 luglio scorso, hanno bloccato il traffico di Città del Messico per il secondo giorno consecutivo. Con lo stesso Obrador, i manifestanti hanno dormito all'aperto e occupato il principale viale della capitale messicana, Reforma, per chiedere il riconteggio dei voti. Obrador contesta la vittoria di Felipe Calderon, candidato di centro-destra, perché secondo lui ci sarebbero stati brogli durante la consultazione elettorale.

CUBA

La televisione cubana ha emesso un comunicato, a quanto dichiarato scritto in prima persona da Fidel Castro, in cui il 'lider maximo' assicura che si trova in condizioni stabili. Il testo, che non contiene dati concreti sullo stato di salute di Fidel, è stato letto da un giornalista nel programma 'Mesa Redonda'. Si tratta della seconda nota ufficiale dopo che la televisione, ieri, ha emesso un comunicato che informava del passaggio di poteri al fratello Raul. "Posso dire che è una situazione stabile, però un'evoluzione reale ha bisogno di tempo. Il massimo che posso dire è che la situazione si manterrà stabile, ma non posso emettere nessun verdetto", recita il testo ufficiale, dove Castro precisa che si sente "perfettamente bene" d'animo e che l'importante è "che nel paese tutto vada avanti per il meglio".

CAUCASO

Decine di volontari russi stanno affluendo dalle regioni russe meridionali verso l'autoproclamata repubblica indipendentista d'Abkazia, nell'ovest della Georgia, per dare man forte alle truppe separatiste abkaze in caso di conflitto armato con l'esercito georgiano. Altre centinaia di volontari, si stanno preparando a partire per "difendere - dicono - i nostri concittadini russi da un'eventuale aggressione georgiana". "Nella scorsa guerra - quella del 1992-'93 - il nostro aiuto è stato dato in maniera disorganizzata. Ma questa volta le cose andranno diversamente". La tensione tra Tbilisi e i separatisti abkazi è salita alle stelle dopo l'occupazione militare georgiana della Gola di Kodori. E anche sull'altro fronte interno, quello dell'Ossezia del Sud, la situazione appare sempre più critica.

CECENIA

Altri 12 guerriglieri ceceni si sono consegnati alle forze russe oggi, portando a oltre 70 il numero dei ribelli indipendentisti che hanno accettato l'offerta di amnistia fatta quattro giorni fa dal cosiddetto Comitato Nazionale Antiterrorista russo per i guerriglieri che deporranno le armi entro il 30 settembre.

SRI LANKA

I ribelli delle Tigri tamil hanno attaccato alcune postazioni dell'esercito vicino al porto di Trincomalee, nell'est dello Sri Lanka. Le Tigri hanno lanciato mortai contro le basi militari, un giorno dopo l'attacco a una nave di soldati che stava entrando nel porto. Il sito filoribelle Tamilnet dice che 4 soldati sono stati uccisi nell'attacco, ma non ci sono conferme ufficiali. L'agenzia stampa Associated Press cita una fonte medica che parla di un civile ucciso e 13 feriti.

BRASILE

La compagnia brasiliana Petrobras ha annunciato oggi che costruirà nel paese almeno due impianti per importare 20 milioni di metri cubi giornalieri di gas naturale liquido, e che sta studiando la possibilità di operare in impianti di compressione di altri paesi. La Petrobras ha dichiararto di voler entrare in questo mercato non solo come cliente, ma anche eventualmente come fornitore internazionale.

NIGER

Uno sciopero generale in tutto il paese è stato indetto per oggi dalle organizzazioni e associazioni della società civile del Niger; l’iniziativa è la seconda in un mese e la terza quest’anno per denunciare “la miseria” in cui vive la popolazione e le difficoltà di accesso ai servizi sociali. Tutti i nigeriani sono invitati a “restare nelle loro case” per un giorno per “protestare in silenzio contro il malessere sociale nel paese” ha fatto sapere il Coordinamento democratico della società civile, organizzazione ombrello che riunisce le associazioni promotrici.

COREA DEL NORD

Sarebbe molto più grave di quanto finora si era temuto il bilancio delle alluvioni che hanno colpito la Corea del Nord a causa delle violente piogge luglio: secondo l’organizzazione non governativa per i diritti umani ‘Good Friends’ della Corea del Sud, con contatti nel nord, finora “sono stati contati 4.000 dispersi, ma il numero finale di vittime e dispersi potrebbe essere di 10.000”.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ

Tre persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a Bagdad, dopo l'esplosione di tre ordigni nascosti sul ciglio di una strada. Le bombe sono state fatte esplodere vicino a un gruppo di lavoratori che cercava impiego. L'esercito Usa, intanto, ha reso noto che un soldato americano è rimasto ucciso ieri in combattimento nella provincia di Al Anbar, nell'ovest dell'Iraq.

LIBANO

Scaduta stanotte la tregua di 48 ore durante la quale sono continuati i bombardamenti israeliani, nelle prossime ore l'esercito l'esercito israeliano si prepara a scatenare una massiccia offensiva sul Libano del sud ma anche al confine siriano. E stamattina fonti militari libanesi riferiscono che due ponti strategici sono stati distrutti in Libano a 5 chilometri dal confine con la Siria, i ponti sono stati attaccati da caccia-bombardieri israeliani e resi inservibili.

E ancora stamattina l'esercito israeliano ha detto di aver catturato alcuni combattenti di Hezbollah, secondo fonti locali, dopo diversi bombardamenti nell'area, un elicottero israeliano è atterrato e sono cominciati scontri con le milizie di Hezbollah. E intanto e salito a 10 il bilancio dei civili uccisi nel raid israeliano su un villaggio vicino alla città di Baalbek, nel Libano orientale. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza libanese. Un altro civile è rimasto ucciso in un bombardamento a Hermel, nel nord del Paese. Si contano anche tre soldati dell'esercito libanese uccisi in un raid aereo israeliano nel Libano del sud. Lo hanno reso noto fonti di sicurezza libanesi.

AFGHANISTAN

Un'autobomba è esplosa questa mattina a Kabul ferendo un passante. Un portavoce del ministero dell'Interno, Yousef Stanezai, ha detto che la polizia stava seguendo un'automobile sospetta quando l'attentatore si è fatto saltare in aria.

CECENIA

Altri 12 guerriglieri ceceni si sono consegnati alle forze russe oggi, portando a oltre 70 il numero dei ribelli indipendentisti che hanno accettato l'offerta di amnistia fatta quattro giorni fa dal cosiddetto Comitato Nazionale Antiterrorista russo per i guerriglieri che deporranno le armi entro il 30 settembre.

SRI LANKA

I ribelli delle Tigri tamil hanno attaccato alcune postazioni dell'esercito vicino al porto di Trincomalee, nell'est dello Sri Lanka. Le Tigri hanno lanciato mortai contro le basi militari, un giorno dopo l'attacco a una nave di soldati che stava entrando nel porto. Il sito filoribelle Tamilnet dice che 4 soldati sono stati uccisi nell'attacco, ma non ci sono conferme ufficiali. L'agenzia stampa Associated Press cita una fonte medica che parla di un civile ucciso e 13 feriti.

NIGER

Uno sciopero generale in tutto il paese è stato indetto per oggi dalle organizzazioni e associazioni della società civile del Niger; l’iniziativa è la seconda in un mese e la terza quest’anno per denunciare “la miseria” in cui vive la popolazione e le difficoltà di accesso ai servizi sociali. Tutti i nigeriani sono invitati a “restare nelle loro case” per un giorno per “protestare in silenzio contro il malessere sociale nel paese” ha fatto sapere il Coordinamento democratico della società civile, organizzazione ombrello che riunisce le associazioni promotrici.

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gror060802 (last edited 2008-06-26 09:56:05 by anonymous)