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ESTERI

PALESTINA

L'esercito israeliano ha compiuto stanotte un raid aereo contro la casa di un militante palestinese delle Bigate dei Martiri di Al Aqsa nel campo profughi di Jabalya, Striscia di Gaza, compiendo, in contemporanea, un'incursione terrestre nel nord della Striscia con numerosi mezzi blindati. Almeno due persone sono rimaste ferite nell'attacco. Sempre stanotte, ma in Cisgiordania, un palestinese è stato ucciso da agenti della sicurezza preventiva palestinese a Bir Zeit, un sobborgo di Ramallah, fuori dalla caserma dove un gruppetto di persone si era radunato per protestare contro l'arresto di un congiunto.

LIBANO - ISRAELE

Durante l'ultima guerra in Libano, i telespettatori israeliani hanno ritenuto più convincente e affidabile il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che non i portavoce del loro stesso Paese. E' la sorprendente conclusione di un sondaggio del professor Udi Lebel, docente all'Università Ben Gurion. Ai sei gruppi di partecipanti al sondaggio, il professor Lebel ha mostrato le registrazioni televisive dei portavoce delle due parti in conflitto. Ha poi chiesto loro di indicare chi fosse più credibile, e chi desse un maggior senso di sicurezza rispetto alla prosecuzione della guerra: la maggior parte di loro ha indicato Hezbollah. "Siamo in una situazione veramente pazzesca", ha dichiarato il Professor Lebel in un'intervista rilasciata domenica alla radio statale israeliana. "Una situazione senza precedenti. Il pubblico aspettava impazientemente i discorsi di Nasrallah, che ha contraddetto più di una volta i portavoce israeliani e il ministro della Difesa: è stato il primo ad annunciare decessi dei soldati israeliani e le tristi circostanze in cui sono avvenuti"."Questa non è la prima volta che una madre affranta apprende della morte di suo figlio dai comunicati di Hezbollah, che mostrano un quadro completamente diverso da quello che l'esercito israeliano e i suoi portavoce avevano dipinto."

IRAQ - USA

I soldati Usa Raymond Girouard, William Hunsaker, Corey Claggett e Juston Graber - sotto processo militare per l'uccisione di tre prigionieri iracheni durante una battaglia - rischiano l'esecuzione dopo che la corte marziale ha riconosciuto a loro carico "circostanze aggravanti". Secondo il procuratore militare, colonnello James Daniel, il 9 maggio a Tikrit, nel corso dell'operazione "Triangolo di Ferro", i quattro soldati uccisero senza giustificazione i tre iracheni che avevano fatto prigionieri e minacciarono di morte un loro commilitone che voleva denunciarli ai superiori. L'ultima esecuzione di un soldato Usa è avvenuta nel 1961 a Fort Leavenworth, in Kansas, durante le primissime fasi della guerra del Vietnam.

Le autorità di Baghdad hanno dato ieri la notizia dell’arresto del vice di Al-Masri, che in giugno ha preso il posto Abu Musab Zarqawi. Ritenuto il numero due di Al Qaida in Iraq, Hamed Juma Faris Al-Saidi, è stato ucciso in un’offensiva della coalizione.

AFGHANISTAN

La preannunciata offensiva 'Medusa' lanciata sabato mattina dalle forze Isaf-Nato canadesi contro i villaggi controllati dai talebani nel distretto di Panjwayi, una trentina di chilometri a ovest di Kandahar, ha causato finora 200 morti tra i ribelli, 4 tra i soldati Isaf e un imprecisato numero di vittime civili. Le forze Isaf-Nato hanno impiegato l'artiglieria pesante e l'aviazione per bombardare i centri abitati dei quali venerdì sera era stata ordinata dai comandi Isaf l'evacuazione. Nel frattempo continuano le polemiche sull'aereo militare britannico caduto sabato nella stessa provincia: morti 14 soldati. La Royal Air Force (Raf) nega che siano stati i talebani ad abbatterlo e afferma che il Nimrod MR2 è caduto per colpa di un cortocircuito che ha scatenato un incendio a bordo del velivolo.

TURCHIA

Sono due i morti, un civile e un poliziotto, uccisi ieri sera nella città turca di Van, nell'est curdo del paese, dall'esplosione di una bomba piazzata in un cestino dell'immondizia di un parco, che a quell'ora - le 21 - era frequentato soprattutto da famiglie di funzionari del governo. L'attentato è stato subito attribuito dalle autorità locali ai separatisti curdi che fanno riferimento al Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan, fuorilegge), anche se ancora non c'é stata nessuna rivendicazione. L'attentato di stasera giunge dopo una serie di attacchi compiuti negli ultimi giorni soprattutto in località turistiche della Turchia: i morti erano già stati 3, decine i feriti decine. Tutti erano stati rivendicati dal Tak, organizzazione separatista diversa dal Pkk, ma da alcuni ritenuta collaterale. Dagli anni '80 la lotta separatista tra Pkk e governo ha causato la morte di oltre 30 mila persone.

SUDAN

Dal 28 agosto, in diverse località del Nord Darfur , tra cui Kukul e Gabr al-Kafud , sarebbero ripresi scontri sui quali, secondo un portavoce dell’Unione Africana (UA), sono tuttora in corso accertamenti della stessa missione UA. Nel frattempo, il consiglio dei ministri di Khartoum ha chiesto all’UA di lasciare il Darfur il 30 settembre, data in cui scadrà il mandato, sottolineando che la missione ha ripetutamente affermato di non essere in grado di svolgere il suo compito. Giovedì scorso il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva deciso il dispiegamento di truppe dell'Onu in sostituzione di quelle dell'UA, un’iniziativa a cui Khartoum si dice finora contrario. Il governo sudanese ha ribadito più volte che intende occuparsi della sicurezza della regione senza apporti esterni, nonostante le costanti e crescenti pressioni esercitate soprattutto da Washington sia sul Palazzo di Vetro sia sull’intera comunità internazionale. Il conflitto in Darfur cominciato nel 2003 ha causato, secondo stime correnti, decine di migliaia di morti e oltre due milioni di profughi.

RUSSIA -CECENIA

Violenti scontri sono avvenuti la notte scorsa a Kondopoga, città a nord della Russia fra nazionalisti appartenenti ai gruppi di destra e immigrati, in maggioranza ceceni. I nazionalisti si sono dati appuntamento per le strade della città per chiedere l'espulsione degli immigrati, a loro giudizio colpevoli dei reati commessi in città. Negli scontri, durante i quali i nazionalisti si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, hanno perso la vita due persone.

MIGRAZIONI

Con i 1200 migranti ‘clandestini’ dell'Africa sub-sahariana giunti tra sabato e domenica alle Isole Canarie a bordo di otto diverse imbarcazioni, sono più di 20.000 gli irregolari approdati nell’arcipelago spagnolo dall’inizio dell’anno. E’ ormai una "catastrofe umanitaria" ha detto Paulino Rivero della Coalizione Canaria, Soltanto in agosto gli arrivi hanno superato le 5.000 persone, un numero maggiore dell’intero anno precedente. I migranti provengono soprattutto dal Senegal e dalla Mauritania. Alfredo Perez Rubalcaba, ministro dell’Interno spagnolo, aveva già previsto nei giorni scorsi che, nonostante la mobilitazione militare decisa da Madrid e dall’ Europa, con l’impiego di radar e di navi, e malgrado le intese con i paesi africani e l’impegno dell’Unione Europea, l'esodo dall'Africa non si sarebbe interrotto. Il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos gli aveva fatto eco sottolineando che la strada scelta per affrontare il problema non avrebbe dato risultati. La Spagna ha ora deciso di convocare entro il mese in corso un vertice dei ministri europei dell'Interno. L’ondata migratoria verso le Canarie è cominciata dopo l’innalzamento del 'muro' che circonda le enclave spagnole di Ceuta e Melilla ed è incoraggiata e alimentata da organizzazioni criminali che ricavano enormi proventi dal trasporto dei clandestini effettuato in termini tali da aver già provocato centinaia di vittime.

ITALIA


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