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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

LIBANO

Il leader di Hezbollah Seyyed Hassan Nasrallah, in un'intervista concessa ad al Jazeera, ha detto che non ci sarà accordo sul rilascio dei due prigionieri di guerra israeliani senza includere nello scambio Samir Qantar, il libanese detenuto dallo Stato ebraico dal 1979, dopo aver compiuto un attacco a nome di un gruppo palestinese nel nord della Palestina, in cui tre israeliani persero la vita.

Nasrallah ha aggiunto che l'inviato dell'Onu incaricato della mediazione doveva arrivare la settimana scorsa, ma non è venuto. Ora, è atteso per la prossima: "I negoziati non sono comunque ancora iniziati". Nasrallah ha rivelato che il negoziatore è un europeo.

IRAQ

Sessanta cadaveri di persone non identificate vittime di esecuzioni - quasi tutti con le mani legate e un colpo alla nuca e molti anche con segni di tortura - sono stati rinvenuti in varie zone di Baghdad nelle sole ultime 24 ore, secondo quanto reso noto stamani dal ministero dell'interno iracheno. L'Onu un paio di mesi fa stimò che le vittime della guerra civile settaria sotterranea che coinvolge soprattutto sciiti e sunniti, fatta di esecuzioni extragiudiziali da parte di veri e propri 'squadroni della morte', sono circa 100 al giorno in Iraq. Ma quello odierno è probabilmente un ritrovamento record per un lasso di tempo di sole 24 ore e questo malgrado un forte incremento nell'ultimo mese delle misure di sicurezze nella capitale da parte dei militari iracheni e americani e della polizia.

Un'autobomba parcheggiata nei pressi dello stadio a Baghdad è esplosa uccidendo almeno tre persone e ferendone un'altra decina. Lo si apprende da fonti della polizia irachena. Un' altra autobomba e' esplosa nella parte orientale di Baghdad provocando la morte di otto persone ed il ferimento di altre 19. Secondo le fonti, obiettivo dell'attentato sarebbero gli agenti di polizia messi a protezione di un impianto per la distribuzione dell'energia elettrica.

Una giornalista irachena, Kalshan al-Bayati, è stata arrestata due giorni fa a Tikrit, l'ex feudo di Saddam Hussein, perché accusata di essere una fiancheggiatrice degli insorti. Lo ha reso noto ieri sera una fonte del Consiglio provinciale di Salaheddin, stando alla quale la donna è stata prelevata dalla sua abitazione nella notte tra domenica e lunedi. Anche il fratello è stato arrestato. Alla giornalista sono stati sequestrati materiale contenuto sul suo computer e un'auto nuova che, stando alla fonte, "é stata utilizzata in alcuni attacchi contro le forze irachene". Kalshan al-Bayati, una turcomanna sunnita di 33 anni, è una collaboratrice del quotidiano pan-arabo Al Hayat, con sede a Londra. La donna, inoltre, avrebbe legami di parentela con Atwar Bahjat, la giornalista della Tv satellitare Al Arabiya rimasta uccisa lo scorso febbraio mentre stava seguendo l'attacco al mausoleo sciita di Samarra. L'organizzazione 'Reporter senza frontiere' in un comunicato si è detta preoccupata dell'arresto ed ha chiesto alle autorità irachene l'immediato rilascio della giornalista.

Un marine accusato con altri sei marine e un marinaio di avere ucciso un civile iracheno non rischierà la pena di morte, se sarà processato davanti alla Corte Marziale. Il procedimento giudiziario s'é oggi aperto a Camp Pendleton in California con un'udienza preliminare, al termine della quale il pubblico ministero ha raccomandato di non infliggere all'imputato la pena capitale. La raccomandazione della pubblica accusa è stata formulata dopo la testimonianza di un agente speciale del Naval Criminal Investigative Service, che ha ricostruito l'interrogatorio estremamente emotivo del caporale Jerry Shumate. La decisione finale sul deferimento alla Corte Marzialedel caporale Shumate sarà presa nei prossimi giorni.

IRAN

L'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Javier Solana, e il capo negoziatore iraniano per il nucleare, Alì Larijani, si incontreranno domani per il nuovo colloquio sulla questione dell'arricchimento dell'uranio. Lo ha annunciato la portavoce di Solana. Il primo incontro, avvenuto lunedì, lascia intravedere spiragli di trattativa, contrariamente alla posizione tenuta finora dall'Iran, che si è sempre dimostrato risoluto nel continuare il suo programma nucleare, nonostante le pressioni dell'Occidente.

ISRAELE

"Abbiamo coperto interi villaggi in Libano sparando bombe a grappolo. Quello che abbiamo fatto è stato pazzesco, mostruoso". Sono queste le parole di un ufficiale israeliano intervistato dal quotidiano d'Israele Haaretz e che vanno a smentire quanto affermato dal governo di Tel Aviv, che si è sempre difeso dalle accuse di aver violato le convenzioni internazionali durante l'utlima guerra in Libano. Le ripetute denunce di Amnesty International e di Human Rights Watch e la condanna dell'Onu, che per mezzo del suo segretario generale, Kofi Annan, aveva ribadito "Anche in guerra la popolazione civile deve essere rispettata", sono dunque rimaste inascolatate.

PALESTINA

Stamane, un giovane esponente delle Brigate dei Martiri di al Aqsa, braccio armato di al Fatah, è rimasto ucciso dall'esplosione accidentale della bomba artigianale che stava personalmente mettendo a punto. Lo riferiscono fonti delle forze di sicurezza dall'Autorità Nazionale Palestinese. Si chiamava Ihab Abu Salha.

AFGHANISTAN

Un operatore umanitario del Centro dell'Onu per gli insediamenti urbani (Habitat) è stato ucciso da uomini armati mentre a bordo della sua auto si dirigeva da un villaggio verso la capitale della provincia occidentale di Farah. Negli ultimi mesi, nell’ovest del paese e in altre zone meno presidiate dalle forze di sicurezza, gli episodi di violenza si stanno intensificando man mano che i guerriglieri fuggono alla spicciolata dal sud del paese dove ieri è terminata la cosiddetta ‘Operazione Medusa’, la più vasta offensiva terrestre anti-talebana lanciata dalla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) – guidata dalla Nato che opera sotto mandato dell’Onu – che lo scorso 31 luglio ha rilevato il controllo della zona dagli Usa.

NIGERIA

Le Unioni dei lavoratori dei pozzi petroliferi nigeriani sciopereranno tre giorni contro l'insicurezza della regione del Delta del Niger. I due sindacati hanno chiesto al governo di incrementare la sicurezza dopo l'ondata di violenze degli ultimi mesi, a opera di uomini armati. Martedì un lavoratore nigeriano è stato ucciso durante un attacco a una piattaforma petrolifera. Gli analisti non prevedono, comunque, effetti sulla produzione del petrolio dovuti a questo sciopero. La Nigeria è l'ottavo paese al mondo produttore di grezzo.

SRI LANKA

Il Governo dello Sri Lanka si è detto “profondamente irritato” dalla dichiarazione dei mediatori norvegesi del processo di pace “perché non ha mai dato la sua disponibilità per colloqui senza condizioni né è stato consultato”: lo si legge in un comunicato stampa del governo di Colombo diffuso oggi da fonti di stampa locali e internazionali. Era stato Yasushi Akashi, l’inviato di pace giapponese, a riferire al termine della riunione a Bruxelles tra Norvegia, Unione Europea, Stati Uniti e Giappone – co-presidenti della conferenza dei donatori per lo Sri Lanka – che sia il governo cingalese sia i ribelli delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) erano pronti “a tornare al tavolo dei negoziati senza porre condizioni”.

ETIOPIA

Le autorita' etiopiche hanno concesso l'amnistia a 237 detenuti e una riduzione di pena ad altri 26. E' il primo provvedimento di questo tipo in 50 anni. Lo riferisce l'agenzia di stampa Ena. 'Il presidente Girma Wolde-Giorgis ha concesso un'amnistia e ridotto la pena detentiva a 263 detenuti per la prima volta in cinquant'anni', fa sapere l'agenzia. 'I prigionieri - secondo la fonte - hanno ottenuto l'amnistia o una riduzione di pena per buona condotta'.

TURCHIA

Una bomba fatta detonare a distanza ha ucciso ieri sera 11 persone, tra cui ci sette bambini, in un parco pubblico di Diyarbakir. Diyarbakir è considerato il capoluogo del sud-est curdo. La guerriglia è presente in tutta l'area, ma dopo l'attentato di ieri appare probabile che Ankara possa decidere provvedimenti estremamente severi se dovessero emergere prove che dietro all'attacco terrroristico ci siano organizzazioni curde riconducibili a quella polveriera nota come regione autonoma del Kurdistan iracheno. I feriti sono almeno 13. Lo rende noto la polizia. L'attentato non è stato finora rivendicato. Il primo bilancio, diramato durante la notte, era di sette morti.

IMMIGRAZIONE

Human Rights Watch, la Ong di New York che difende i diritti umani, ha accusato Italia e Libia di abusi sugli emigranti africani. Le autorità dei due Paesi, secondo Hrw, avrebbero rimpatriato con la forza migliaia di cittadini stranieri, nonostante molti di loro siano costretti a subire a persecuzioni e torture nei loro paesi di provenienza. Un comportamento che la Ong considera contro i diritti umani degli immigrati.

MILANO

Nell'ambito della giornata internazionale di mobilitazione in favore degli anarchici pisani arrestati il 4/05/06, il laboratorio antispecista, organizza a MILANO, tre presidi contro industrie ed aziende coinvolte a vario titolo nello sfruttamento della terra, dell'uomo e degli animali. venerdì 15/09 ore 7.45 presidio presso la BAYER, v.le certosa 130. ci si sposta poi alle ore 9.30 presso la SYNGENTA in via Gallarate 139 POI dalle 11.00 alle 12.30 presso l'ingresso principale de LA RINASCENTE in V.le Certosa.DALLE 18.00 PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE DI SAN VITTORE E' importante partecipare numorosi a questa giornata di mobilitazione contro coloro i quali sono responsabili della distruzione della terra, contro coloro i quali finanziano e attuano una pratica inaccettabile come la vivisezione e contro coloro i quali sono responsabili dello sfruttamento e della morte di milioni di animali per mero scopo di lucro. in completo appoggio alle lotte degli anarchici pisani.


Gr 9:30

ESTERI

ISRAELE

Le pesanti polemiche che hanno investito le alte sfere dell'esercito israeliano per la conduzione della guerra in Libano hanno fattoa la loro prima vittima. Si è dimesso, oggi, il comandante della regione nord di Israele, il generale Udi Adam, protagonista dell'ultimo conflitto con il paese dei cedri. Lo ha annunciato un portavoce dell'esercito citato dalla radio militare d'Israele; le dimissioni sono state accettate dal capo di Stato maggiore Dan Halutz.

AFGHANISTAN

Jalalabad, oggi teatro della visita del presidente afgano e del primo ministro pachistano, è stata bombardata da due razzi. Per il momento non sono perventue notizie di eventuali vittime.

IRAQ

Un'autobomba parcheggiata lungo una strada nel cuore di Baghdad è stata fatta esplodere al passaggio di una pattuglia di polizia, questa mattina, nell'ora di punta: 3 morti, di cui 2 poliziotti, e dieci feriti è il bilancio, che però sembra destinato a salire. E' accaduto nella parte orientale della città, nei pressi di una caserma dei vigili urbani, a poca distanza dallo stadio nazionale.

Altro attacco nelle prime ore della mattinata sempre a Baghdad. Nella stessa zona dell'autobomba contro una pattuglia di polizia, sono state sparate tre colpi di mortaio contro il commissariato di al Rashad, nel quartiere al Jadida: un poliziotto è rimasto ucciso e altri due sono feriti. Colpi a ripetizione sono stati rivolti anche contro il vecchio aereoporto militare di al Muthanna, nel centro della capitale, sede della base dell'Esercito governativo già attaccata due giorni fa da un kamikaze, che aveva ucciso 13 reclute. Questa volta sono rimasti feriti solo 4 passanti.

Nelle ultime 24 ore, Baghdad è stata teatro di un'ondata di uccisioni senza precedenti. Le forze dell'ordine hanno raccolto una sessantina di cadaveri non ancora identificati. Le vittime sono state trovate con le mani legate e una gran parte è stata freddata con un colpo di pistola alla nuca. Qualcuna presentava segni di tortura. Secondo le stime che l'Onu ha reso ufficiali due mesi fa, circa cento persone al giorno vengono uccise in quella che è una vera e propria guerra civile. Nonostante l'incremento delle forze di sicurezza locali e Statunitensi.

PALESTINA

Stamane, un giovane esponente delle Brigate dei Martiri di al Aqsa, braccio armato di al Fatah, è rimasto ucciso dall'esplosione accidentale della bomba artigianale che stava personalmente mettendo a punto. Lo riferiscono fonti delle forze di sicurezza dall'Autorità Nazionale Palestinese. Si chiamava Ihab Abu Salha.

TURCHIA

Almeno 8 persone sono rimaste uccise e altre 14 ferite da una bomba esplosa ieri sera nella città di Diyarkabir, nel Kurdistan turco dove è da tempo attiva una lotta per l'autonomia del Kurdistan. Lo hanno reso noto fonti della polizia. L'esplosione è avvenuta in una strada nei pressi del parco di Baglar, una zona della città dove la gente la sera va a passeggiare. Tra le vittime, stando alle stesse fonti, vi sarebbero 4 bambini.


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror060913 (last edited 2008-06-26 09:51:56 by anonymous)