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'''Sommario'''
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'''COREA DEL NORD: ESPLOSIONE NUCLEARE SOTTERRANEA'''

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero dal Consiglio di Sicurezza una nuova risoluzione per ulteriori sanzioni, dopo quella dello scorso mese di luglio che vietava di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang. Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si ''oppone risolutamente'' al test nucleare di Pyongyang e ''spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni''. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test ''un atto imperdonabile''.
Fonti governative di Pyongyang hanno difeso il test definendolo necessario per la difesa del Paese contro gli Stati Uniti, che vorrebbero un cambio di regime: devono capire che non possono sottovalutare la Corea del Nord. Ad ogni modo, il governo dichiara di volere la denuclearizzazione della penisola coreana, non provocare una guerra o una corsa agli armamenti.

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'''NOTIZIE BREVI''' '''FAME NEL MONDO: ANCORA DECINE DI PAESI IN CRISI ALIMENTARE'''

Conflitti, crisi umanitarie ma anche iniquità sociale e maltempo sono i motivi per cui le popolazioni di quaranta paesi in Africa, Asia e America Latina non hanno sufficiente cibo e necessitano di aiuti alimentari internazionali. Lo sostiene la Fao, l’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, nel rapporto presentato oggi dal titolo ‘Crop Prospect and Food situation report 2006’. Nonostante i buoni raccolti in alcuni paesi in via di sviluppo – si legge nel documento - la produzione mondiale di cereali è calata del 1,6% e le scorte sono in via di esaurimento; questo potrebbe portare a seri problemi se il raccolto del 2007 non si rivelerà abbondante al punto da rimediare al deficit. Sul piano dell’emergenza alimentare, il rapporto sottolinea le gravi situazioni in Darfur (Sudan occidentale) a causa della mancanza di sicurezza, e in Somalia, dovuta anche alla siccità (che nei primi mesi dell’anno ha coinvolto diversi paesi del Corno d’Africa). Il gran numero di sfollati interni e rifugiati rende ancora prioritaria l’assistenza alimentare in Ciad, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia e Sierra Leone; non dissimile è la situazione nella Repubblica democratica del Congo e in Burundi. In paesi come Burkina Faso, Guinea Bissau, Mali, Mauritania e Niger, invece, il documento della Fao evidenzia che il problema riguarda non tanto la produzione quanto l’accesso al cibo per le categorie più deboli. Questa difficoltà si ripete anche in Angola, dove, nonostante la crescita economica, ancora 800.000 persone non hanno abbastanza cibo. In Asia il problema principale è dato dalle inondazioni e dalla siccità (Corea del Nord, India, Pakistan, Nepal, Cina) che hanno compromesso notevoli estensioni di coltivazioni, ma anche ai conflitti come in Iraq e in Afghanistan. In America Latina continuano ad aver bisogno di aiuto le popolazioni rurali più povere di El Salvador e Guatemala, che ancora non si sono ripresi dai danni causati dagli uragani abbattutisi nel 2005; così come restano esposte alla fame le popolazioni povere di Haiti, Nicaragua e Honduras.
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'''IRAQ: NUMEROSE LE VITTIME DEGLI SCONTRI ARMATI'''

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti. Almeno 13 persone sono state uccise e 46 ferite oggi a Baghdad, quando un'autobomba è esplosa in un affollato mercato nella zona nord orientale della città. Secondo la polizia l'autobomba, parcheggiata su un lato della strada del mercato Shalal, nel quartiere di Shaab, è esplosa mentre i negozianti erano stavano per terminare la loro giornata di digiuno di ramadan. Un'autobomba è esplosa questa mattina ad un posto di blocco della polizia irachena a Tal Afarm a420 chilometri a nord-ovesta dalla capitale, Bagdhad. Un agente è morto e altri 12 sono rimasti feriti. Sabato scorso, Tal Afar è stato teatro di un attentato avvenuto con le stesse modalità contro un altro posto di controllo iracheno, costato la vita a 14 persone. I 1.200 uomini di una nuova unità della polizia irachena della regione di Kut a175 chilometri a sud di Baghdad si sono ammalati e tre sono morti dopo aver consumato un pasto. La notizia è stata diffusa dal loro comandante che non ha escluso l'ipotesi di un avvelenamento deliberato. Secondo il colonnello, 60 soldati sono stati ricoverati in ospedale. "Non sappiamo se sia stato un problema legato all'acqua o al cibo".
Amer al Hashimi, fratello del vice presidente della repubblica irachena, generale del disciolto esercito del regime di Saddam Hussein, è stato assassinato questa mattina da un commando che ha fatto irruzione nella sua casa a Baghdad, secondo quanto diffuso poco fa l'emittente Tv al Iraqiya. Gli uomini armati, secondo quanto ha riferito l'agenzia Nina, hanno ucciso alcune delle sue guardie del corpo e ne hanno sequestrate altre. La stessa fonte afferma inoltre che gli uomini del commando indossavano divise della polizia e sono arrivati a bordo di auto apparentemente del ministero dell'Interno. Amer al Hashemi, svolgeva attività di consigliere alla presidenza della Repubblica. Suo fratello Tarek al Hasemi, leader del Partito islamico, massima formazione politica sunnita, è vice presidente dell'Iraq dall'aprile del 2006. Pochi giorni prima della sua nomina, suo fratello Mahmoud venne ucciso e, pochi giorni dopo, anche sua sorella Mayssun.


'''PALESTINA: NUOVO ATTACCO ISRAELIANO A GAZA'''

Un raid aereo è stato compiuto questa mattina dall’aviazione israeliana sul campo per rifugiati di Khan Yunis, nella striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che obiettivo dell’attacco era l’abitazione di un membro di Hamas. Secondo le informazioni in circolazione fino a questo momento, il raid non avrebbe provocato vittime né feriti, dal momento che la casa sarebbe stata abbandonata dai suoi occupanti prima dell’intervento dell’aviazione. Due palestinesi, invece, sono stati uccisi ieri nella zona di Nablus, in Cisgiordania, dall’esercito israeliano. Un militante delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è stato ucciso in un attacco a Balata, un campo per rifugiati nei pressi di Nablus, che ha causato anche il ferimento di altri due miliziani. Mentre un civile è stata ammazzato dai soldati israeliani, mentre tentava di attraversare un check-point militare nei pressi di Nablus.


'''AFGHANISTAN: STRAGE DI TALEBANI, MA FORSE SONO CIVILI DISARMATI'''

Secondo il bilancio diffuso oggi dal ministro della Difesa e dalla polizia nazionale, oltre 50 presunti guerriglieri talebani sarebbero stati uccisi nelle ultime 48 ore nel sud del paese, dove i ribelli avrebbero sequestrato due operai pachistani. Secondo il portavoce dei ribelli, invece, sarebbero stati uccisi solo cinque talebani, mentre altri tre sarebbero stati feriti.
Fonti giornalistiche e delle ong locali hanno più volte denunciato che, dopo bombardamenti di villaggi, le forze governative e statunitensi mettono dei fucili accanto alle vittime civili e le fotografano, per "provare" che erano combattenti talebani.


'''CENTRAFRICA: ANCORA SCONTRI NEL NORD, CIVILI IN FUGA'''

Un numero imprecisato di civili – forse migliaia stando alle poche testimonianze per ora disponibili – ha abbandonato case e villaggi nel nord del paese nelle ultime settimane per sfuggire a nuovi scontri tra forze governative e ribelli. Lo riferiscono operatori umanitari nella capitale Bangui, citati dall’agenzia di informazione dell’Onu ‘Irin News’, anche se mancano dettagli sul numero di persone coinvolte. I combattimenti sarebbero avvenuti nei pressi di Ouandago, non lontano dalla città di Kaga-Bandoro. Fonti della MISNA nei giorni scorsi avevano riferito – via telefono – di scontri nella zona di Batangafo, distante un centinaio di chilometri da questa località. Un portavoce dell’esercito ha confermato il coinvolgimento dell’esercito in combattimenti contro “bande armate” nei quali venerdì scorso sarebbe stato ucciso un sottufficiale; un altro era stato colpito a morte all’inizio della settimana. Gli scontri sono iniziati intorno al 20 settembre, quando le forze governative hanno lanciato una nuova offensiva contro il sedicente Esercito popolare per la restaurazione della repubblica e della democrazia (Arpd), che sarebbe attivo nel nord-est del Centrafrica. Da mesi in tutta la zona settentrionale si verificano scontri tra esercito e bande armate, alcune organizzate in movimenti ribelli, che hanno costretto finora provocato una grave crisi umanitaria.


'''THAILANDIA: NUOVO GOVERNO E VITTIME DELLE ALLUVIONI'''

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo.
Intanto 39 persone sono morte e altre 138.mila si sono ammalate a causa dei virus diffusi dalle recenti alluvioni che, da quando ad agosto è iniziata la stagione delle piogge a oggi, hanno colpito 43 delle 76 province del paese causando problemi a circa 1 milione e 800.000 persone. Stamani inoltre sono stati rinvenuti sette corpi senza vita in un villaggio tribale collinare nel distretto Fang della provincia settentrionale di Chiang Mai, dove 1.200 residenti hanno perso le loro abitazioni e tre risultano dispersi. I danni ammontano a 220 milioni di baht (4,6 milioni di euro): sono state distrutte circa 7.200 abitazioni, 2.300 strade, 262.000 ettari di coltivazioni e piantagioni di riso, 17.000 vivai di gamberi e pesce. Sono tuttora 22 le province inondante e in almeno 16, inclusa la capitale Bangkok e i suoi dintorni, permane lo stato di crisi.


'''RUSSIA: UNA TAGLIA PER TROVARE GLI ASSASSINI DELLA GIORNALISTA'''

Gli editori della Novaja Gazeta, tra i quali anche Michail Gorbachev, offrono 25 milioni di rubli (circa 780mila euro) a chi potrà dare informazioni che conducano agli assassini di Anna Politkovskaja. Lo riporta un comunicato pubblicato oggi sulla prima pagina della versione online del giornale. ''Fino a quando Novaja Gazeta esisterà, la morte di Anja non sarà stata vana. Quest'omicidio è una minaccia ai valori fondamentali della nostra società'', continua il comunicato. Intanto, nessun messaggio di cordoglio è ancora arrivato dal Cremlino, mentre intellettuali e capi di stato da tutto il mondo continuano a condannare l'accaduto.


'''MONDO: MOLTI I GIORNALISTI UCCISI'''

Al primo posto è la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile.
Il caso più grave degli ultimi tre mesi, e passato completamente sotto silenzio, proviene dalla remota Guyana. L'8 d'agosto, una banda armata ha assaltato la sede del quotidiano “Kaieteur News”. Quando si sono allontanati hanno lasciato cinque morti. In Colombia due giornalisti radiofonici, lavoravano su denunce di corruzione, sono morti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. In Venezuela, Jesús Flores Rojas, è stato ammazzato a pistolettate il 23 agosto.
Un altro giornalista radiofonico è stato ucciso con cinque colpi di pistola il 10 settembre.
Il 28 di agosto nel Salvador, Douglas Hernández, 26 anni, stava investigando a El Congo, quando -è la versione ufficiale- è stato vittima del fuoco incrociato tra poliziotti e presunti delinquenti. Nella Repubblica Dominicana negli ultimi tre mesi sono stati assassinati due giornalisti. In Messico, il nove agosto è stato trovato il cadavere del direttore della rivista “Dos Caras, Una Verdad”. Stava lavorando su casi di omicidi non risolti dalla polizia nello stato di Chihuahua e il suo corpo presentava evidenti segni di tortura. Ci sono anche i sequestri, i ferimenti, gli attentati, per non parlare delle minacce personali e alle famiglie che rendono arduo il lavoro informativo.


'''SRI LANKA: NON SI FERMA IL CONFLITTO TRA ESERCITO E RIBELLI TAMIL'''

Continuano gli scontri tra soldati cingalesi e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria Tamil’ (Ltte) nella penisola settentrionale di Jaffna. Secondo un comunicato dell’esercito, i ribelli ieri avrebbero attaccato le linee difensive militari di Muhamalai lungo l’enclave governativa, uccidendo quattro soldati e ferendone altrettanti. I ribelli, dal loro canto, sostengono di aver risposto a un’offensiva contro insediamenti civili lanciata sabato notte dalle forze speciali cingalesi già responsabili dell’uccisione di 10 lavoratori dello scorso 18 settembre.


'''ONU: VOTATO DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE'''

Il ministro degli Esteri della Corea del Sud Ban Ki-moon sara' il prossimo Segretario Generale delle Nazioni Unite. Lo ha deciso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ora la nomina dovra' essere ratificata dall'Assemblea Generale.
 

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'''Siparietto'''
'''APRILIA: IERI IN MIGLIAIA CONTRO IL TURBOGAS''' (Indy)

Almeno 5.000 manifestanti (dati della Questura) e con un solo obiettivo: dire no alla realizzazione della turbogas. Manifestazione pienamente riuscita, ieri ad Aprilia. Blocchi e disagi per il traffico sulla Pontina e la Nettunense. La rete dei cittadini, che organizza la protesta, dichiara: «Non ci fermeremo». Piantati simbolicamente dieci alberi, il 19 consiglio regionale. Tradite gli impegni dei politici del centrosinistra con i cittadini: Ecco cosa diceva Marrazzo durante la campagna elettorale (da un'intervista di Gianfranco Compagno del "Pontino"):
Intervistatore: Allora parliamo di scavalcamento dell'ente locale e di riduzione delle autonomie locali. Come giudica le richieste della costruzione di una centrale a turbogas in zona Campo di Carne, nelle vicinanze di un centro abitato, e il Corridoio Tirrenico?
Marrazzo: Si tratta di due questioni molto delicate e che avranno un fortissimo impatto ambientale. Nel caso della centrale a turbogas il rischio è ancora più grave: riguarda la salute dei cittadini. Malattie all'apparato respiratorio, danni all'agricoltura, aumento della temperatura di circa 3 gradi nella zona circostante, con inevitabili squilibri del microclima.

'''COSENZA: RIPRENDE IL PROCESSO AL SUD RIBELLE''' (Indy)

Dopo diversi mesi di pause e rinvii, il processo al "sud ribelle" riprende domani 10 ottobre alle ore 10.00, nell'aula di Corte d'Assise del Tribunale di Cosenza, con la 21. udienza, dedicata ai testi dell'accusa: Mario MONDELLI, era all'epoca dirigente di polizia a Cuneo aggregato a Genova, al vertice di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'episodio dell'incendio del blindato; Alfredo CANTAFORA, capo della digos di Cosenza da diversi anni; Eugenio ASTORINO, ispettore della digos di Cosenza.


'''NAPOLI: PROTESTANO CONTRO LA DISCARICA DI PONTICELLI, LA POLIZIA LI DISPERDE''' (Indy)

La notte scora la polizia ha aggredito i cittadini di Ponticelli che protestavano contro la decisione del nuovo Commissario Straordinario, Bertolasio, di scaricare tutti i rifiuti di Napoli nell'area dell'ex depuratore.
Ancora una volta la preiferia Est di Napoli viene scelta, dalle istituzioni, come discarica dove accantonare veleni tossici senza nessuna seria protezione ambientale per la popolazione. Queste sono le scelte della regione governata da Bassolino e della sindaca di Napoli Jervolino.... dopo le promesse elettorali di lavoro, difesa del territorio e nuova qualità della vita.


'''S. GIULIANO (MI): I LAVORATORI DELLA GENIA IN LOTTA''' (Indy)

E’ cominciata la mobilitazione pubblica dei netturbini di S.Giuliano, comune dell’hinterland sud-est di Milano. La vertenza che si è aperta con lo sciopero del 7 ottobre e l’avvio di un presidio permanente in piazza Italia, si basa sulla richiesta di reintegro immediato dei 5 lavoratori interinali licenziati il 30 settembre, alla scadenza del loro 4° contratto (in nove mesi). A fronte di un bilancio che si avvia ad essere pesantemente in rosso (si parla di € 400.000) l’azienda decide di tagliare 5 posti di lavoro e di aumentare i carichi di lavoro dei lavoratori restanti.
La denuncia pubblica del Comitato di Lotta - aderente alla Confederazione Unitaria di Base - con sciopero, presidi, volantinaggi, conferenze stampa, speakeraggio nei quartieri, ha scatenato un notevole polverone e sta coinvolgendo la città e costringendo organismi istituzionali a schierarsi. Ma non solo. Ha fatto emergere il vero nocciolo del problema: la GENIA, pur essendo un’azienda a totale proprietà comunale, si regge su una vera e propria rete composta da 5 consigli di amministrazione totalmente fuori dal controllo di qualsiasi organismo pubblico, ad eccezione del Sindaco, sig. Marco Toni, eletto col sostegno di una coalizione di centro-sinistra. Un Consiglio d’amministrazione di cui cominciano a trapelare gli effettivi compensi che, probabilmente superano la cifra di € 500.000 annui. In poche parole: il comune incassa le tasse degli abitanti, la GENIA mangia soldi, i lavoratori subiscono, i cittadini non hanno il servizio.
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'''NOTIZIE BREVI''' '''COREA DEL NORD'''

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero esercitare pressioni affinchè il Consiglio di Sicurezza elabori una nuova risoluzione che preveda ulteriori sanzioni contro il governo di Pyonyang, dopo quella dello scorso mese di luglio che prevedeva il divieto per tutti i paesi Onu di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang.
Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Un funzionario del ministero dell'Unificazione ha detto che Seul aveva in programma l'invio di 4mila tonnellate di cemento per domani, ma ha deciso di rinviarlo viste le attuali circostanze.
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si ''oppone risolutamente'' al test nucleare di Pyongyang e ''spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni''. ''Migliorare la stabilità dell'Asia nordorientale è nell'interesse di tutte le parti'', ha aggiunto il governo di Pechino. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test ''un atto imperdonabile''.
Dopo il test nord coreano, fonti vicine al governo hanno ribadito l'impegno di Pyongyang, ha difeso il test definendolo necessario e aggiungendo: ''E' utile per la difesa del Paese, ha detto, gli Stati Uniti vorrebbero un cambio di regime. Ma ora, non possono sottovalutare la Corea del Nord o affermare che stiamo bluffando. Ad ogni modo, il test ha come obiettivo la denuclearizzazione della penisola coreana, non provocare una guerra o una corsa agli armamenti''.
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'''PALESTINA'''

Un raid aereo è stato compiuto questa mattina dall’aviazione israeliana sul campo per rifugiati di Khan Yunis, nella striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che obiettivo dell’attacco era l’abitazione di un membro di Hamas. Secondo le informazioni in circolazione fino a questo momento, il raid non avrebbe provocato vittime né feriti, dal momento che la casa sarebbe stata abbandonata dai suoi occupanti prima dell’intervento dell’aviazione. Due palestinesi, invece, sono stati uccisi ieri nella zona di Nablus, in Cisgiordania, dall’esercito israeliano. Un militante delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è stato ucciso in un attacco a Balata, un campo per rifugiati nei pressi di Nablus, che ha causato anche il ferimento di altri due miliziani. Mentre un civile è stata ammazzato dai soldati israeliani, mentre tentava di attraversare un check-point militare nei pressi di Nablus.

'''IRAQ'''

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti.

Amer al Hashimi, fratello del vicepresidente dell'Iraq, è stato assassinato oggi. La notizia è riportata dalla televisione satellitare araba al-Jazeera. Tareq al Hashimi, fratello della vittima è il vice-presidente iracheno arabo-sunnita è anche il leader del partito islamico iracheno.

Buona parte della forza di polizia di Baghdad e' fuori combattimento per un'intossicazione alimentare che ha colpito 1.200 agenti. Tre poliziotti sono morti dopo aver consumato alla mensa il pasto serale che chiude la giornata di digiuno per il ramadan, ma il comandante locale ha escluso che si sia trattato di un avvelenamento deliberato.

'''AFGHANISTAN'''

Secondo il bilancio diffuso oggi dal ministro della Difesa e dalla polizia nazionale, oltre 50 presunti guerriglieri talebani sarebbero stati uccisi nelle ultime 48 ore nel sud del paese, dove i ribelli avrebbero sequestrato due operai pachistani. Secondo il portavoce dei ribelli, invece, sarebbero stati uccisi solo cinque talebani, mentre altri tre sarebbero stati feriti. La Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) guidata dalla Nato, considera i ribelli una “reale minaccia” nonostante lo scorso mese il numero degli attacchi sia diminuito.

'''SUDAN'''

Sarebbe di 77 feriti il bilancio dello scontro a fuoco scoppiato ieri tra militari governativi e miliziani del Sudan's rebel Justice and Equality Movement (Jem), nei pressi del confine tra il Sudan e il Ciad. La battaglia è avvenuta nella regione del Darfur, tra uno dei gruppi armati che non ha firmato l'accordo di pace e i militari, nei pressi di uno dei tanti campi profughi che ospitano più di 200mila sfollati.

'''SOMALIA'''

Bur Hakaba, villaggio a circa 60 chilometri a est di Baidoa in Somalia, sarebbe stato conquistato dalla truppe etiopi. A Baidoa ha sede il governo federale di transizione, spodestato e messo in minoranza dall'Unione delle Corti Islamiche (Uci). Lo ha annunciato il leader della milizia islamica della citta'.

'''THAILANDIA'''

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo.

Intanto 39 persone sono morte e altre 138.mila si sono ammalate a causa dei virus diffusi dalle recenti alluvioni che, da quando ad agosto è iniziata la stagione delle piogge a oggi, hanno colpito 43 delle 76 province del paese causando problemi a circa 1 milione e 800.000 persone. Stamani inoltre sono stati rinvenuti sette corpi senza vita in un villaggio tribale collinare nel distretto Fang della provincia settentrionale di Chiang Mai, dove 1.200 residenti hanno perso le loro abitazioni e tre risultano dispersi. I danni ammontano a 220 milioni di baht (4,6 milioni di euro): sono state distrutte circa 7.200 abitazioni, 2.300 strade, 262.000 ettari di coltivazioni e piantagioni di riso, 17.000 vivai di gamberi e pesce. Sono tuttora 22 le province inondante e in almeno 16, inclusa la capitale Bangkok e i suoi dintorni, permane lo stato di crisi.

'''VENEZUELA'''

Decine di migliaia di persone sono scese per le strade della capitale venezuelana Caracas per manifestare a favore del principale candidato d'opposizione di destra Manuel Rosales, che fronteggerà Hugo Chavez alle prossime elezioni presidenziali di dicembre. I manifestanti hanno inoltre chiesto, senza ottenerlo, un referendum per destituire Chavez ed estrometterlo dalla competizione elettorale. La manifestazione di protesta è la più grande mai vista nel Paese dal 2004.

'''COLOMBIA'''

Un mediatore tra il governo della Colombia e la guerriglia delle Farc ha proposto di coinvolgere la Comunita' di Sant'Egidio.Il mediatore e' incaricato di favorire un accordo, in vista di uno scambio tra ostaggi e ribelli detenuti. In dichiarazioni al quotidiano El Tiempo de Bogota', l'ex ministro colombiano Alvaro Leyva ha auspicato la partecipazione alle trattative dell'ong americana Center for International Policy e della Comunita' di Sant'Egidio, di Roma.

'''GIORNALISTA RUSSA UCCISA'''

Gli editori della Novaja Gazeta, tra i quali anche Michail Gorbachev, offrono 25 milioni di rubli (circa 780mila euro) a chi potrà dare informazioni che conducano agli assassini di Anna Politkovskaja. Lo riporta un comunicato pubblicato oggi sulla prima pagina della versione online del giornale. ''Fino a quando Novaja Gazeta esisterà, la morte di Anja non sarà stata vana. Quest'omicidio è una minaccia ai valori fondamentali della nostra società'', continua il comunicato. Intanto, nessun messaggio di cordoglio è ancora arrivato dal Cremlino, mentre intellettuali e capi di stato da tutto il mondo continuano a condannare l'accaduto.

'''ALTRI E ALTRE GIORNALISTI UCCISI'''

Al primo posto è la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile.
Il caso più grave degli ultimi tre mesi, e passato completamente sotto silenzio, proviene dalla remota Guyana. L'8 d'agosto, una banda armata ha assaltato la sede del quotidiano “Kaieteur News”. Quando si sono allontanati hanno lasciato cinque morti.
In Colombia due giornalisti radiofonici, lavoravano su denunce di corruzione, sono morti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. In Venezuela, Jesús Flores Rojas, è stato ammazzato a pistolettate il 23 agosto.
Un altro giornalista radiofonico è stato ucciso con cinque colpi di pistola il 10 settembre.
Il 28 di agosto nel Salvador, Douglas Hernández, 26 anni, stava investigando a El Congo, quando -è la versione ufficiale- è stato vittima del fuoco incrociato tra poliziotti e presunti delinquenti.
Nella Repubblica Dominicana negli ultimi tre mesi sono stati assassinati due giornalisti.
In Messico, il nove agosto è stato trovato il cadavere del direttore della rivista “Dos Caras, Una Verdad”. Stava lavorando su casi di omicidi non risolti dalla polizia nello stato di Chihuahua e il suo corpo presentava evidenti segni di tortura.
Ci sono anche i sequestri, i ferimenti, gli attentati, per non parlare delle minacce personali e alle famiglie che rendono arduo il lavoro informativo.


'''SRI LANKA'''

Continuano gli scontri tra soldati cingalesi e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria Tamil’ (Ltte) nella penisola settentrionale di Jaffna. Secondo un comunicato dell’esercito, i ribelli ieri avrebbero attaccato le linee difensive militari di Muhamalai lungo l’enclave governativa, uccidendo quattro soldati e ferendone altrettanti. I ribelli, dal loro canto, sostengono di aver risposto a un’offensiva contro insediamenti civili lanciata sabato notte dalle forze speciali cingalesi già responsabili dell’uccisione di 10 lavoratori dello scorso 18 settembre.

'''GRAN BRETAGNA'''

Potrebbero entrare in vigore oggi le nuove misure d'emergenza messe a punto dal ministro dell'Interno britannico, John Reid, per far fronte al sovraffollamento delle carceri. Da alcune indiscrezioni, è emerso che Reid avrebbe rispolverato un programma del 2002, che prevedeva un prolungamento fino a sei mesi della permanenza degli imputati nelle stazioni di polizia.
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'''AGRIGENTO'''

Una palazzina e' crollata questa mattina, intorno alle 7.30, in via Spoto, nel centro storico di Agrigento. Sul posto si sono recate squadre di vigili del fuoco che stanno cercando di appurare se tra le macerie dell'edificio - che secondo le prime notizie sarebbe disabitato - ci siano delle persone. Un analogo crollo si era verificato lo scorso 20 settembre, sempre nell'agrigentino, a Torre di Gaffe, a Licata, interessando una palazzina apparentemente disabitata: tra le macerie, pero', venne ritrovato vivo un operaio rumeno, successivamente deceduto.
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'''COREA DEL NORD'''

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero esercitare pressioni affinchè il Consiglio di Sicurezza elabori una nuova risoluzione che preveda ulteriori sanzioni contro il governo di Pyonyang, dopo quella dello scorso mese di luglio che prevedeva il divieto per tutti i paesi Onu di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang.
Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Un funzionario del ministero dell'Unificazione ha detto che Seul aveva in programma l'invio di 4mila tonnellate di cemento per domani, ma ha deciso di rinviarlo viste le attuali circostanze.
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si ''oppone risolutamente'' al test nucleare di Pyongyang e ''spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni''. ''Migliorare la stabilità dell'Asia nordorientale è nell'interesse di tutte le parti'', ha aggiunto il governo di Pechino. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test ''un atto imperdonabile''.

'''IRAQ'''

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti.

Amer al Hashimi, fratello del vicepresidente dell'Iraq, è stato assassinato oggi. La notizia è riportata dalla televisione satellitare araba al-Jazeera. Tareq al Hashimi, fratello della vittima è il vice-presidente iracheno arabo-sunnita è anche il leader del partito islamico iracheno.

Buona parte della forza di polizia di Baghdad e' fuori combattimento per un'intossicazione alimentare che ha colpito 1.200 agenti. Tre poliziotti sono morti dopo aver consumato alla mensa il pasto serale che chiude la giornata di digiuno per il ramadan, ma il comandante locale ha escluso che si sia trattato di un avvelenamento deliberato.

'''SUDAN'''

Sarebbe di 77 feriti il bilancio dello scontro a fuoco scoppiato ieri tra militari governativi e miliziani del Sudan's rebel Justice and Equality Movement (Jem), nei pressi del confine tra il Sudan e il Ciad. La battaglia è avvenuta nella regione del Darfur, tra uno dei gruppi armati che non ha firmato l'accordo di pace e i militari, nei pressi di uno dei tanti campi profughi che ospitano più di 200mila sfollati.

'''THAILANDIA'''

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo.
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'''AGRIGENTO'''

Una palazzina e' crollata questa mattina, intorno alle 7.30, in via Spoto, nel centro storico di Agrigento. Sul posto si sono recate squadre di vigili del fuoco che stanno cercando di appurare se tra le macerie dell'edificio - che secondo le prime notizie sarebbe disabitato - ci siano delle persone. Un analogo crollo si era verificato lo scorso 20 settembre, sempre nell'agrigentino, a Torre di Gaffe, a Licata, interessando una palazzina apparentemente disabitata: tra le macerie, pero', venne ritrovato vivo un operaio rumeno, successivamente deceduto.
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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

COREA DEL NORD: ESPLOSIONE NUCLEARE SOTTERRANEA

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero dal Consiglio di Sicurezza una nuova risoluzione per ulteriori sanzioni, dopo quella dello scorso mese di luglio che vietava di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang. Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si oppone risolutamente al test nucleare di Pyongyang e spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test un atto imperdonabile. Fonti governative di Pyongyang hanno difeso il test definendolo necessario per la difesa del Paese contro gli Stati Uniti, che vorrebbero un cambio di regime: devono capire che non possono sottovalutare la Corea del Nord. Ad ogni modo, il governo dichiara di volere la denuclearizzazione della penisola coreana, non provocare una guerra o una corsa agli armamenti.

Editoriale

FAME NEL MONDO: ANCORA DECINE DI PAESI IN CRISI ALIMENTARE

Conflitti, crisi umanitarie ma anche iniquità sociale e maltempo sono i motivi per cui le popolazioni di quaranta paesi in Africa, Asia e America Latina non hanno sufficiente cibo e necessitano di aiuti alimentari internazionali. Lo sostiene la Fao, l’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, nel rapporto presentato oggi dal titolo ‘Crop Prospect and Food situation report 2006’. Nonostante i buoni raccolti in alcuni paesi in via di sviluppo – si legge nel documento - la produzione mondiale di cereali è calata del 1,6% e le scorte sono in via di esaurimento; questo potrebbe portare a seri problemi se il raccolto del 2007 non si rivelerà abbondante al punto da rimediare al deficit. Sul piano dell’emergenza alimentare, il rapporto sottolinea le gravi situazioni in Darfur (Sudan occidentale) a causa della mancanza di sicurezza, e in Somalia, dovuta anche alla siccità (che nei primi mesi dell’anno ha coinvolto diversi paesi del Corno d’Africa). Il gran numero di sfollati interni e rifugiati rende ancora prioritaria l’assistenza alimentare in Ciad, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia e Sierra Leone; non dissimile è la situazione nella Repubblica democratica del Congo e in Burundi. In paesi come Burkina Faso, Guinea Bissau, Mali, Mauritania e Niger, invece, il documento della Fao evidenzia che il problema riguarda non tanto la produzione quanto l’accesso al cibo per le categorie più deboli. Questa difficoltà si ripete anche in Angola, dove, nonostante la crescita economica, ancora 800.000 persone non hanno abbastanza cibo. In Asia il problema principale è dato dalle inondazioni e dalla siccità (Corea del Nord, India, Pakistan, Nepal, Cina) che hanno compromesso notevoli estensioni di coltivazioni, ma anche ai conflitti come in Iraq e in Afghanistan. In America Latina continuano ad aver bisogno di aiuto le popolazioni rurali più povere di El Salvador e Guatemala, che ancora non si sono ripresi dai danni causati dagli uragani abbattutisi nel 2005; così come restano esposte alla fame le popolazioni povere di Haiti, Nicaragua e Honduras.

ESTERI

IRAQ: NUMEROSE LE VITTIME DEGLI SCONTRI ARMATI

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti. Almeno 13 persone sono state uccise e 46 ferite oggi a Baghdad, quando un'autobomba è esplosa in un affollato mercato nella zona nord orientale della città. Secondo la polizia l'autobomba, parcheggiata su un lato della strada del mercato Shalal, nel quartiere di Shaab, è esplosa mentre i negozianti erano stavano per terminare la loro giornata di digiuno di ramadan. Un'autobomba è esplosa questa mattina ad un posto di blocco della polizia irachena a Tal Afarm a420 chilometri a nord-ovesta dalla capitale, Bagdhad. Un agente è morto e altri 12 sono rimasti feriti. Sabato scorso, Tal Afar è stato teatro di un attentato avvenuto con le stesse modalità contro un altro posto di controllo iracheno, costato la vita a 14 persone. I 1.200 uomini di una nuova unità della polizia irachena della regione di Kut a175 chilometri a sud di Baghdad si sono ammalati e tre sono morti dopo aver consumato un pasto. La notizia è stata diffusa dal loro comandante che non ha escluso l'ipotesi di un avvelenamento deliberato. Secondo il colonnello, 60 soldati sono stati ricoverati in ospedale. "Non sappiamo se sia stato un problema legato all'acqua o al cibo". Amer al Hashimi, fratello del vice presidente della repubblica irachena, generale del disciolto esercito del regime di Saddam Hussein, è stato assassinato questa mattina da un commando che ha fatto irruzione nella sua casa a Baghdad, secondo quanto diffuso poco fa l'emittente Tv al Iraqiya. Gli uomini armati, secondo quanto ha riferito l'agenzia Nina, hanno ucciso alcune delle sue guardie del corpo e ne hanno sequestrate altre. La stessa fonte afferma inoltre che gli uomini del commando indossavano divise della polizia e sono arrivati a bordo di auto apparentemente del ministero dell'Interno. Amer al Hashemi, svolgeva attività di consigliere alla presidenza della Repubblica. Suo fratello Tarek al Hasemi, leader del Partito islamico, massima formazione politica sunnita, è vice presidente dell'Iraq dall'aprile del 2006. Pochi giorni prima della sua nomina, suo fratello Mahmoud venne ucciso e, pochi giorni dopo, anche sua sorella Mayssun.

PALESTINA: NUOVO ATTACCO ISRAELIANO A GAZA

Un raid aereo è stato compiuto questa mattina dall’aviazione israeliana sul campo per rifugiati di Khan Yunis, nella striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che obiettivo dell’attacco era l’abitazione di un membro di Hamas. Secondo le informazioni in circolazione fino a questo momento, il raid non avrebbe provocato vittime né feriti, dal momento che la casa sarebbe stata abbandonata dai suoi occupanti prima dell’intervento dell’aviazione. Due palestinesi, invece, sono stati uccisi ieri nella zona di Nablus, in Cisgiordania, dall’esercito israeliano. Un militante delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è stato ucciso in un attacco a Balata, un campo per rifugiati nei pressi di Nablus, che ha causato anche il ferimento di altri due miliziani. Mentre un civile è stata ammazzato dai soldati israeliani, mentre tentava di attraversare un check-point militare nei pressi di Nablus.

AFGHANISTAN: STRAGE DI TALEBANI, MA FORSE SONO CIVILI DISARMATI

Secondo il bilancio diffuso oggi dal ministro della Difesa e dalla polizia nazionale, oltre 50 presunti guerriglieri talebani sarebbero stati uccisi nelle ultime 48 ore nel sud del paese, dove i ribelli avrebbero sequestrato due operai pachistani. Secondo il portavoce dei ribelli, invece, sarebbero stati uccisi solo cinque talebani, mentre altri tre sarebbero stati feriti. Fonti giornalistiche e delle ong locali hanno più volte denunciato che, dopo bombardamenti di villaggi, le forze governative e statunitensi mettono dei fucili accanto alle vittime civili e le fotografano, per "provare" che erano combattenti talebani.

CENTRAFRICA: ANCORA SCONTRI NEL NORD, CIVILI IN FUGA

Un numero imprecisato di civili – forse migliaia stando alle poche testimonianze per ora disponibili – ha abbandonato case e villaggi nel nord del paese nelle ultime settimane per sfuggire a nuovi scontri tra forze governative e ribelli. Lo riferiscono operatori umanitari nella capitale Bangui, citati dall’agenzia di informazione dell’Onu ‘Irin News’, anche se mancano dettagli sul numero di persone coinvolte. I combattimenti sarebbero avvenuti nei pressi di Ouandago, non lontano dalla città di Kaga-Bandoro. Fonti della MISNA nei giorni scorsi avevano riferito – via telefono – di scontri nella zona di Batangafo, distante un centinaio di chilometri da questa località. Un portavoce dell’esercito ha confermato il coinvolgimento dell’esercito in combattimenti contro “bande armate” nei quali venerdì scorso sarebbe stato ucciso un sottufficiale; un altro era stato colpito a morte all’inizio della settimana. Gli scontri sono iniziati intorno al 20 settembre, quando le forze governative hanno lanciato una nuova offensiva contro il sedicente Esercito popolare per la restaurazione della repubblica e della democrazia (Arpd), che sarebbe attivo nel nord-est del Centrafrica. Da mesi in tutta la zona settentrionale si verificano scontri tra esercito e bande armate, alcune organizzate in movimenti ribelli, che hanno costretto finora provocato una grave crisi umanitaria.

THAILANDIA: NUOVO GOVERNO E VITTIME DELLE ALLUVIONI

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo. Intanto 39 persone sono morte e altre 138.mila si sono ammalate a causa dei virus diffusi dalle recenti alluvioni che, da quando ad agosto è iniziata la stagione delle piogge a oggi, hanno colpito 43 delle 76 province del paese causando problemi a circa 1 milione e 800.000 persone. Stamani inoltre sono stati rinvenuti sette corpi senza vita in un villaggio tribale collinare nel distretto Fang della provincia settentrionale di Chiang Mai, dove 1.200 residenti hanno perso le loro abitazioni e tre risultano dispersi. I danni ammontano a 220 milioni di baht (4,6 milioni di euro): sono state distrutte circa 7.200 abitazioni, 2.300 strade, 262.000 ettari di coltivazioni e piantagioni di riso, 17.000 vivai di gamberi e pesce. Sono tuttora 22 le province inondante e in almeno 16, inclusa la capitale Bangkok e i suoi dintorni, permane lo stato di crisi.

RUSSIA: UNA TAGLIA PER TROVARE GLI ASSASSINI DELLA GIORNALISTA

Gli editori della Novaja Gazeta, tra i quali anche Michail Gorbachev, offrono 25 milioni di rubli (circa 780mila euro) a chi potrà dare informazioni che conducano agli assassini di Anna Politkovskaja. Lo riporta un comunicato pubblicato oggi sulla prima pagina della versione online del giornale. Fino a quando Novaja Gazeta esisterà, la morte di Anja non sarà stata vana. Quest'omicidio è una minaccia ai valori fondamentali della nostra società, continua il comunicato. Intanto, nessun messaggio di cordoglio è ancora arrivato dal Cremlino, mentre intellettuali e capi di stato da tutto il mondo continuano a condannare l'accaduto.

MONDO: MOLTI I GIORNALISTI UCCISI

Al primo posto è la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile. Il caso più grave degli ultimi tre mesi, e passato completamente sotto silenzio, proviene dalla remota Guyana. L'8 d'agosto, una banda armata ha assaltato la sede del quotidiano “Kaieteur News”. Quando si sono allontanati hanno lasciato cinque morti. In Colombia due giornalisti radiofonici, lavoravano su denunce di corruzione, sono morti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. In Venezuela, Jesús Flores Rojas, è stato ammazzato a pistolettate il 23 agosto. Un altro giornalista radiofonico è stato ucciso con cinque colpi di pistola il 10 settembre. Il 28 di agosto nel Salvador, Douglas Hernández, 26 anni, stava investigando a El Congo, quando -è la versione ufficiale- è stato vittima del fuoco incrociato tra poliziotti e presunti delinquenti. Nella Repubblica Dominicana negli ultimi tre mesi sono stati assassinati due giornalisti. In Messico, il nove agosto è stato trovato il cadavere del direttore della rivista “Dos Caras, Una Verdad”. Stava lavorando su casi di omicidi non risolti dalla polizia nello stato di Chihuahua e il suo corpo presentava evidenti segni di tortura. Ci sono anche i sequestri, i ferimenti, gli attentati, per non parlare delle minacce personali e alle famiglie che rendono arduo il lavoro informativo.

SRI LANKA: NON SI FERMA IL CONFLITTO TRA ESERCITO E RIBELLI TAMIL

Continuano gli scontri tra soldati cingalesi e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria Tamil’ (Ltte) nella penisola settentrionale di Jaffna. Secondo un comunicato dell’esercito, i ribelli ieri avrebbero attaccato le linee difensive militari di Muhamalai lungo l’enclave governativa, uccidendo quattro soldati e ferendone altrettanti. I ribelli, dal loro canto, sostengono di aver risposto a un’offensiva contro insediamenti civili lanciata sabato notte dalle forze speciali cingalesi già responsabili dell’uccisione di 10 lavoratori dello scorso 18 settembre.

ONU: VOTATO DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE

Il ministro degli Esteri della Corea del Sud Ban Ki-moon sara' il prossimo Segretario Generale delle Nazioni Unite. Lo ha deciso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ora la nomina dovra' essere ratificata dall'Assemblea Generale.

ITALIA

APRILIA: IERI IN MIGLIAIA CONTRO IL TURBOGAS (Indy)

Almeno 5.000 manifestanti (dati della Questura) e con un solo obiettivo: dire no alla realizzazione della turbogas. Manifestazione pienamente riuscita, ieri ad Aprilia. Blocchi e disagi per il traffico sulla Pontina e la Nettunense. La rete dei cittadini, che organizza la protesta, dichiara: «Non ci fermeremo». Piantati simbolicamente dieci alberi, il 19 consiglio regionale. Tradite gli impegni dei politici del centrosinistra con i cittadini: Ecco cosa diceva Marrazzo durante la campagna elettorale (da un'intervista di Gianfranco Compagno del "Pontino"): Intervistatore: Allora parliamo di scavalcamento dell'ente locale e di riduzione delle autonomie locali. Come giudica le richieste della costruzione di una centrale a turbogas in zona Campo di Carne, nelle vicinanze di un centro abitato, e il Corridoio Tirrenico? Marrazzo: Si tratta di due questioni molto delicate e che avranno un fortissimo impatto ambientale. Nel caso della centrale a turbogas il rischio è ancora più grave: riguarda la salute dei cittadini. Malattie all'apparato respiratorio, danni all'agricoltura, aumento della temperatura di circa 3 gradi nella zona circostante, con inevitabili squilibri del microclima.

COSENZA: RIPRENDE IL PROCESSO AL SUD RIBELLE (Indy)

Dopo diversi mesi di pause e rinvii, il processo al "sud ribelle" riprende domani 10 ottobre alle ore 10.00, nell'aula di Corte d'Assise del Tribunale di Cosenza, con la 21. udienza, dedicata ai testi dell'accusa: Mario MONDELLI, era all'epoca dirigente di polizia a Cuneo aggregato a Genova, al vertice di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'episodio dell'incendio del blindato; Alfredo CANTAFORA, capo della digos di Cosenza da diversi anni; Eugenio ASTORINO, ispettore della digos di Cosenza.

NAPOLI: PROTESTANO CONTRO LA DISCARICA DI PONTICELLI, LA POLIZIA LI DISPERDE (Indy)

La notte scora la polizia ha aggredito i cittadini di Ponticelli che protestavano contro la decisione del nuovo Commissario Straordinario, Bertolasio, di scaricare tutti i rifiuti di Napoli nell'area dell'ex depuratore. Ancora una volta la preiferia Est di Napoli viene scelta, dalle istituzioni, come discarica dove accantonare veleni tossici senza nessuna seria protezione ambientale per la popolazione. Queste sono le scelte della regione governata da Bassolino e della sindaca di Napoli Jervolino.... dopo le promesse elettorali di lavoro, difesa del territorio e nuova qualità della vita.

S. GIULIANO (MI): I LAVORATORI DELLA GENIA IN LOTTA (Indy)

E’ cominciata la mobilitazione pubblica dei netturbini di S.Giuliano, comune dell’hinterland sud-est di Milano. La vertenza che si è aperta con lo sciopero del 7 ottobre e l’avvio di un presidio permanente in piazza Italia, si basa sulla richiesta di reintegro immediato dei 5 lavoratori interinali licenziati il 30 settembre, alla scadenza del loro 4° contratto (in nove mesi). A fronte di un bilancio che si avvia ad essere pesantemente in rosso (si parla di € 400.000) l’azienda decide di tagliare 5 posti di lavoro e di aumentare i carichi di lavoro dei lavoratori restanti. La denuncia pubblica del Comitato di Lotta - aderente alla Confederazione Unitaria di Base - con sciopero, presidi, volantinaggi, conferenze stampa, speakeraggio nei quartieri, ha scatenato un notevole polverone e sta coinvolgendo la città e costringendo organismi istituzionali a schierarsi. Ma non solo. Ha fatto emergere il vero nocciolo del problema: la GENIA, pur essendo un’azienda a totale proprietà comunale, si regge su una vera e propria rete composta da 5 consigli di amministrazione totalmente fuori dal controllo di qualsiasi organismo pubblico, ad eccezione del Sindaco, sig. Marco Toni, eletto col sostegno di una coalizione di centro-sinistra. Un Consiglio d’amministrazione di cui cominciano a trapelare gli effettivi compensi che, probabilmente superano la cifra di € 500.000 annui. In poche parole: il comune incassa le tasse degli abitanti, la GENIA mangia soldi, i lavoratori subiscono, i cittadini non hanno il servizio.


Gr 13:00

In primo Piano

COREA DEL NORD

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero esercitare pressioni affinchè il Consiglio di Sicurezza elabori una nuova risoluzione che preveda ulteriori sanzioni contro il governo di Pyonyang, dopo quella dello scorso mese di luglio che prevedeva il divieto per tutti i paesi Onu di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang. Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Un funzionario del ministero dell'Unificazione ha detto che Seul aveva in programma l'invio di 4mila tonnellate di cemento per domani, ma ha deciso di rinviarlo viste le attuali circostanze. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si oppone risolutamente al test nucleare di Pyongyang e spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni. Migliorare la stabilità dell'Asia nordorientale è nell'interesse di tutte le parti, ha aggiunto il governo di Pechino. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test un atto imperdonabile. Dopo il test nord coreano, fonti vicine al governo hanno ribadito l'impegno di Pyongyang, ha difeso il test definendolo necessario e aggiungendo: E' utile per la difesa del Paese, ha detto, gli Stati Uniti vorrebbero un cambio di regime. Ma ora, non possono sottovalutare la Corea del Nord o affermare che stiamo bluffando. Ad ogni modo, il test ha come obiettivo la denuclearizzazione della penisola coreana, non provocare una guerra o una corsa agli armamenti.

ESTERI

PALESTINA

Un raid aereo è stato compiuto questa mattina dall’aviazione israeliana sul campo per rifugiati di Khan Yunis, nella striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che obiettivo dell’attacco era l’abitazione di un membro di Hamas. Secondo le informazioni in circolazione fino a questo momento, il raid non avrebbe provocato vittime né feriti, dal momento che la casa sarebbe stata abbandonata dai suoi occupanti prima dell’intervento dell’aviazione. Due palestinesi, invece, sono stati uccisi ieri nella zona di Nablus, in Cisgiordania, dall’esercito israeliano. Un militante delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è stato ucciso in un attacco a Balata, un campo per rifugiati nei pressi di Nablus, che ha causato anche il ferimento di altri due miliziani. Mentre un civile è stata ammazzato dai soldati israeliani, mentre tentava di attraversare un check-point militare nei pressi di Nablus.

IRAQ

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti.

Amer al Hashimi, fratello del vicepresidente dell'Iraq, è stato assassinato oggi. La notizia è riportata dalla televisione satellitare araba al-Jazeera. Tareq al Hashimi, fratello della vittima è il vice-presidente iracheno arabo-sunnita è anche il leader del partito islamico iracheno.

Buona parte della forza di polizia di Baghdad e' fuori combattimento per un'intossicazione alimentare che ha colpito 1.200 agenti. Tre poliziotti sono morti dopo aver consumato alla mensa il pasto serale che chiude la giornata di digiuno per il ramadan, ma il comandante locale ha escluso che si sia trattato di un avvelenamento deliberato.

AFGHANISTAN

Secondo il bilancio diffuso oggi dal ministro della Difesa e dalla polizia nazionale, oltre 50 presunti guerriglieri talebani sarebbero stati uccisi nelle ultime 48 ore nel sud del paese, dove i ribelli avrebbero sequestrato due operai pachistani. Secondo il portavoce dei ribelli, invece, sarebbero stati uccisi solo cinque talebani, mentre altri tre sarebbero stati feriti. La Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) guidata dalla Nato, considera i ribelli una “reale minaccia” nonostante lo scorso mese il numero degli attacchi sia diminuito.

SUDAN

Sarebbe di 77 feriti il bilancio dello scontro a fuoco scoppiato ieri tra militari governativi e miliziani del Sudan's rebel Justice and Equality Movement (Jem), nei pressi del confine tra il Sudan e il Ciad. La battaglia è avvenuta nella regione del Darfur, tra uno dei gruppi armati che non ha firmato l'accordo di pace e i militari, nei pressi di uno dei tanti campi profughi che ospitano più di 200mila sfollati.

SOMALIA

Bur Hakaba, villaggio a circa 60 chilometri a est di Baidoa in Somalia, sarebbe stato conquistato dalla truppe etiopi. A Baidoa ha sede il governo federale di transizione, spodestato e messo in minoranza dall'Unione delle Corti Islamiche (Uci). Lo ha annunciato il leader della milizia islamica della citta'.

THAILANDIA

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo.

Intanto 39 persone sono morte e altre 138.mila si sono ammalate a causa dei virus diffusi dalle recenti alluvioni che, da quando ad agosto è iniziata la stagione delle piogge a oggi, hanno colpito 43 delle 76 province del paese causando problemi a circa 1 milione e 800.000 persone. Stamani inoltre sono stati rinvenuti sette corpi senza vita in un villaggio tribale collinare nel distretto Fang della provincia settentrionale di Chiang Mai, dove 1.200 residenti hanno perso le loro abitazioni e tre risultano dispersi. I danni ammontano a 220 milioni di baht (4,6 milioni di euro): sono state distrutte circa 7.200 abitazioni, 2.300 strade, 262.000 ettari di coltivazioni e piantagioni di riso, 17.000 vivai di gamberi e pesce. Sono tuttora 22 le province inondante e in almeno 16, inclusa la capitale Bangkok e i suoi dintorni, permane lo stato di crisi.

VENEZUELA

Decine di migliaia di persone sono scese per le strade della capitale venezuelana Caracas per manifestare a favore del principale candidato d'opposizione di destra Manuel Rosales, che fronteggerà Hugo Chavez alle prossime elezioni presidenziali di dicembre. I manifestanti hanno inoltre chiesto, senza ottenerlo, un referendum per destituire Chavez ed estrometterlo dalla competizione elettorale. La manifestazione di protesta è la più grande mai vista nel Paese dal 2004.

COLOMBIA

Un mediatore tra il governo della Colombia e la guerriglia delle Farc ha proposto di coinvolgere la Comunita' di Sant'Egidio.Il mediatore e' incaricato di favorire un accordo, in vista di uno scambio tra ostaggi e ribelli detenuti. In dichiarazioni al quotidiano El Tiempo de Bogota', l'ex ministro colombiano Alvaro Leyva ha auspicato la partecipazione alle trattative dell'ong americana Center for International Policy e della Comunita' di Sant'Egidio, di Roma.

GIORNALISTA RUSSA UCCISA

Gli editori della Novaja Gazeta, tra i quali anche Michail Gorbachev, offrono 25 milioni di rubli (circa 780mila euro) a chi potrà dare informazioni che conducano agli assassini di Anna Politkovskaja. Lo riporta un comunicato pubblicato oggi sulla prima pagina della versione online del giornale. Fino a quando Novaja Gazeta esisterà, la morte di Anja non sarà stata vana. Quest'omicidio è una minaccia ai valori fondamentali della nostra società, continua il comunicato. Intanto, nessun messaggio di cordoglio è ancora arrivato dal Cremlino, mentre intellettuali e capi di stato da tutto il mondo continuano a condannare l'accaduto.

ALTRI E ALTRE GIORNALISTI UCCISI

Al primo posto è la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile. Il caso più grave degli ultimi tre mesi, e passato completamente sotto silenzio, proviene dalla remota Guyana. L'8 d'agosto, una banda armata ha assaltato la sede del quotidiano “Kaieteur News”. Quando si sono allontanati hanno lasciato cinque morti. In Colombia due giornalisti radiofonici, lavoravano su denunce di corruzione, sono morti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. In Venezuela, Jesús Flores Rojas, è stato ammazzato a pistolettate il 23 agosto. Un altro giornalista radiofonico è stato ucciso con cinque colpi di pistola il 10 settembre. Il 28 di agosto nel Salvador, Douglas Hernández, 26 anni, stava investigando a El Congo, quando -è la versione ufficiale- è stato vittima del fuoco incrociato tra poliziotti e presunti delinquenti. Nella Repubblica Dominicana negli ultimi tre mesi sono stati assassinati due giornalisti. In Messico, il nove agosto è stato trovato il cadavere del direttore della rivista “Dos Caras, Una Verdad”. Stava lavorando su casi di omicidi non risolti dalla polizia nello stato di Chihuahua e il suo corpo presentava evidenti segni di tortura. Ci sono anche i sequestri, i ferimenti, gli attentati, per non parlare delle minacce personali e alle famiglie che rendono arduo il lavoro informativo.

SRI LANKA

Continuano gli scontri tra soldati cingalesi e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria Tamil’ (Ltte) nella penisola settentrionale di Jaffna. Secondo un comunicato dell’esercito, i ribelli ieri avrebbero attaccato le linee difensive militari di Muhamalai lungo l’enclave governativa, uccidendo quattro soldati e ferendone altrettanti. I ribelli, dal loro canto, sostengono di aver risposto a un’offensiva contro insediamenti civili lanciata sabato notte dalle forze speciali cingalesi già responsabili dell’uccisione di 10 lavoratori dello scorso 18 settembre.

GRAN BRETAGNA

Potrebbero entrare in vigore oggi le nuove misure d'emergenza messe a punto dal ministro dell'Interno britannico, John Reid, per far fronte al sovraffollamento delle carceri. Da alcune indiscrezioni, è emerso che Reid avrebbe rispolverato un programma del 2002, che prevedeva un prolungamento fino a sei mesi della permanenza degli imputati nelle stazioni di polizia.

ITALIA

AGRIGENTO

Una palazzina e' crollata questa mattina, intorno alle 7.30, in via Spoto, nel centro storico di Agrigento. Sul posto si sono recate squadre di vigili del fuoco che stanno cercando di appurare se tra le macerie dell'edificio - che secondo le prime notizie sarebbe disabitato - ci siano delle persone. Un analogo crollo si era verificato lo scorso 20 settembre, sempre nell'agrigentino, a Torre di Gaffe, a Licata, interessando una palazzina apparentemente disabitata: tra le macerie, pero', venne ritrovato vivo un operaio rumeno, successivamente deceduto.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

COREA DEL NORD

Il portavoce dell'Istituto di geoscienze e risorse minerarie sudocoreano, ha affermato che il test nucleare effettuato dal governo di Pyongyang questa mattina alle 10,36 (3,36 ora italiana) ha espresso un potenziale equivalente a 550 tonnellate di tritolo esploso in una sola volta. Il test nucleare sotterraneo della Corea del Nord ha fatto registrare una scossa di 3,6 gradi sulla scala Richter. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per discutere del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Gli Stati Uniti e il Giappone dovrebbero esercitare pressioni affinchè il Consiglio di Sicurezza elabori una nuova risoluzione che preveda ulteriori sanzioni contro il governo di Pyonyang, dopo quella dello scorso mese di luglio che prevedeva il divieto per tutti i paesi Onu di vendere ai nordcoreani tecnologia o attrezzature per missili o armi di distruzione di massa e di acquistare missili o altra tecnologia da Pyongyang. Il presidente sudcoreano, ha convocato una riunione d'emergenza dei suoi consiglieri di sicurezza ed ha sospeso con effetto immediato gli aiuti umanitari alla Corea del Nord. Un funzionario del ministero dell'Unificazione ha detto che Seul aveva in programma l'invio di 4mila tonnellate di cemento per domani, ma ha deciso di rinviarlo viste le attuali circostanze. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che il suo Paese si oppone risolutamente al test nucleare di Pyongyang e spera che la Corea del Nord torni ai negoziati a sei nazioni. Migliorare la stabilità dell'Asia nordorientale è nell'interesse di tutte le parti, ha aggiunto il governo di Pechino. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il test un atto imperdonabile.

IRAQ

Sarebbe di 30 morti il bilancio di una battagli scoppiata la notte scorsa a Diwaniya, nell'Iraq meridionale, tra militari dell'esercito iracheno e marines statunitensi contrapposti a miliziani sciiti fedeli all'ayatollah al-Sadr. La scintilla che ha causato il conflitto, è stata il tentativo di arresto da parte dei soldati di un leader locale sospettato di essere colluso con le azioni delle famigerate 'squadre della morte', le milizie religiose che stanno insanguinando l'Iraq. Tutte le vittime sono miliziani sciiti.

Amer al Hashimi, fratello del vicepresidente dell'Iraq, è stato assassinato oggi. La notizia è riportata dalla televisione satellitare araba al-Jazeera. Tareq al Hashimi, fratello della vittima è il vice-presidente iracheno arabo-sunnita è anche il leader del partito islamico iracheno.

Buona parte della forza di polizia di Baghdad e' fuori combattimento per un'intossicazione alimentare che ha colpito 1.200 agenti. Tre poliziotti sono morti dopo aver consumato alla mensa il pasto serale che chiude la giornata di digiuno per il ramadan, ma il comandante locale ha escluso che si sia trattato di un avvelenamento deliberato.

SUDAN

Sarebbe di 77 feriti il bilancio dello scontro a fuoco scoppiato ieri tra militari governativi e miliziani del Sudan's rebel Justice and Equality Movement (Jem), nei pressi del confine tra il Sudan e il Ciad. La battaglia è avvenuta nella regione del Darfur, tra uno dei gruppi armati che non ha firmato l'accordo di pace e i militari, nei pressi di uno dei tanti campi profughi che ospitano più di 200mila sfollati.

THAILANDIA

Surayud Chulanont, primo ministro thailandese, a tre settimane dal colpo di Stato che ha rovesciato l'ex premier Shinawatra, ha annunciato oggi la formazione di un nuovo governo. Il re Bhumibol Adulyadej, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell'esecutivo, ha dato la sua approvazione alla lista dei ministri del governo.

ITALIA

AGRIGENTO

Una palazzina e' crollata questa mattina, intorno alle 7.30, in via Spoto, nel centro storico di Agrigento. Sul posto si sono recate squadre di vigili del fuoco che stanno cercando di appurare se tra le macerie dell'edificio - che secondo le prime notizie sarebbe disabitato - ci siano delle persone. Un analogo crollo si era verificato lo scorso 20 settembre, sempre nell'agrigentino, a Torre di Gaffe, a Licata, interessando una palazzina apparentemente disabitata: tra le macerie, pero', venne ritrovato vivo un operaio rumeno, successivamente deceduto.


Appunti e note redazionali

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gror061009 (last edited 2008-06-26 09:52:16 by anonymous)