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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

CINA-AFRICA: GLI ACCORDI DI PECHINO TASSELLO DI UNA STRATEGIA GLOBALE

A Pechino è stata ufficializzata la nascita di una vera e propria alleanza politica tra Cina e stati africani, che vuole contribuire a ricostruire il multilateralismo in politica internazionale attraverso un ruolo nuovamente centrale delle Nazioni Unite, nel cui Consiglio di Sicurezza non può mancare una rappresentanza africana. “Chiediamo ai paesi sviluppati di aumentare i programmi di sostegno allo sviluppo e di rispettare le promesse fatte in materia di riduzione del debito e di apertura dei loro mercati” si legge nella dichiarazione finale, accompagnata da un piano d’azione triennale finalizzato a rinforzare e verificare periodicamente i legami politici ed economici tra Cina e Africa in modo da valutare l’andamento dei rapporti nel 2009, quando in Egitto si terrà il nuovo vertice Cina-Africa. “Proponiamo di aumentare la cooperazione sud-sud e un nuovo dialogo tra nord e sud per promuovere uno sviluppo dell’economia globale bilanciato, coordinato e sostenibile” ha detto Hu Jintao leggendo la dichiarazione finale. La costruzione in Egitto di una fabbrica per la produzione di alluminio dal valore di un miliardo di dollari, il riammodernamento in Nigeria del collegamento ferroviario (quasi 900 chilometri di strada ferrata) tra Lagos e Kano, un progetto da 200 milioni di dollari con lo Zambia per migliorare la produzione di rame e un investimento di 60 milioni di dollari col Sudan per rafforzare l’industria tessile: sono solo alcuni degli esempi degli accordi commerciali siglati a margine del vertice Cina-Africa (per un valore totale di quasi 2 miliardi di dollari) conclusosi ieri a Pechino. Le intese – altri importanti progetti sono stati raggiunti con Sudafrica, Kenya, Liberia, Capo Verde e Ghana – confermano che le relazioni tra il gigante asiatico e il continente africano sono state solo rinsaldate da un vertice a cui non è voluto mancare nessun capo di Stato e di governo africano. Ma ormai la politica cinese verso l'Africa non è più legata solo alla ricerca di materie prime o di petrolio - il continente africano detiene la quasi totalità dei giacimenti scoperti negli ultimi anni e ancora non utilizzati e già fornisce al gigante asiatico un terzo del fabbisogno nazionale di greggio. Dall'alleanza con la Cina gli Stati africani ottengono, senza eccessive interferenze o ingerenze nelle loro politiche interne, soldi, infrastrutture e un rapporto preferenziale da utilizzare vantaggiosamente anche in sedi internazionali.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PALESTINA: PROSEGUE IL MASSACRO DI PALESTINESI DA PARTE ISRAELIANA

Un furgoncino che trasportava alcuni studenti è stato colpito nel nord della Striscia di Gaza da un razzo sparato da un velivolo israeliano contro miliziani che pare preparassero il lancio di un razzo verso il vicino Neghev. Lo riferiscono fonti locali secondo cui nel furgoncino ha trovato la morte un ragazzo di 15 anni, Mahmud al-Shrafi. Fra i feriti - riferisce la agenzia di stampa Ramattan - figurano altri nove studenti di età compresa fra cinque e 13 anni. L'incidente è avvenuto mentre ha raggiunto ormai il sesto giorno l'operazione militare israeliana 'Nuvole autunnalì lanciata nel nord della striscia di Gaza, fra Beit Hanun e Beit Lahya, allo scopo di sgominare le cellule palestinesi specializzate nei lanci di razzi. L'agenzia Ramattan calcola che in questa operazione siano rimasti uccisi complessivamente 51 palestinesi e che 300 siano stati feriti. Due poliziotti palestinesi sono rimasti feriti questa mattina in Cisgiordania dall'artiglieria israeliana. Lo riferiscono fonti della sicurezza palestinese. I due poliziotti, feriti in modo non grave, sono state raggiunti dai colpi dell'esercito israeliano che stava operando presso il campo dei rifugiati di Askar a Nablus nel nord della Cisgiordania. Secondo la medesima fonte un attivista dei martiri di al-Aqsa, gruppo armato di al-Fatah, è stato arrestato dai soldati israeliani durante l'operazione. Interrogato dall'Afp un portavoce militare ha spiegato che i soldati si sono scontrati con gruppo di palestinesi armati a Nablus e hanno aperto il fuoco contro di loro ferendone due.

IRAQ: CONDANNA A MORTE PER SADDAM HUSSEIN

Al termine di un processo durato poco piu' di un anno, l'ex dittatore iracheno Saddam Hussein e' stato oggi condannato a morte per crimini contro l'umanita'. In piedi, ha cercato di contrastare il giudice che annunciava la sentenza, scandendo ripetutamente ad alta voce 'Allah Akbar' (Dio e' grande), ma alla fine e' stato costretto a lasciare l'aula, mentre il giudice completava la lettura del verdetto. Su otto imputati solo uno e' stato prosciolto, un funzionario locale del partito Baath, mentre oltre a Saddam altri due sono stati condannati a morte. Due soldati della Task Force Lightning, distaccati presso la 25.a brigata dell'aviazione da combattimento, sono stati uccisi nella caduta di un elicottero nella provincia di Salaheddine oggi«, si legge nel comunicato americano.

PANAMA AL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU

«Accordo»: è la parola più ripetuta dai rappresentanti di Panama, «candidato di intesa» - dopo il ritiro di Guatemala e Venezuela - per il seggio latinoamericano non permanente al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La votazione finale si celebra domani, ma ormai non ci dovrebbero essere sorprese. I 33 membri che formano il gruppo latinoamericano e caraibico hanno già espresso il loro appoggio a Panama la scorsa settimana.

CINA: ancora morti in miniera

Ennesima sciagura mineraria in Cina. Diciassette minatori sono morti e dozzine risultano dispersi in seguito ad una esplosione in una miniera di carbone nella provincia di Shanzi, molto ricca di carbone. L'esplosione di gas è avvenuta ieri a mezzogiorno - afferma l'agenzia Xinhua -. Da ieri notte le squadre di soccorso hanno recuperato 17 corpi, mentre trenta minatori sono bloccati all'interno. La loro sorte è ancora poco chiara, ha spiegato l'agenzia semi-ufficiale Nuova Cina

NICARAGUA

Un clima di irrefrenabile entusiasmo si è impadronito oggi del popolo sandinista dopo che alcune proiezioni e i primi dati ufficiali hanno mostrato che l'ex presidente Daniel Ortega ha praticamente vinto le elezioni presidenziali svoltesi ieri in Nicaragua. Non cedono però ancora le armi gli altri candidati, che ritengono possibile un ballottaggio. I festeggiamenti sono iniziati quando Roberto Rivas, presidente del Consiglio superiore elettorale, ha letto nella notte i dati relativi al 7,22% dei voti, in base ai quali Ortega (40,85%) aveva oltre otto punti di vantaggio sul liberista dell'Aln, Eduardo Montealegre (32,68%). Un vantaggio rimasto sostanzialmente immutato anche alcune ore dopo quando le schede scrutinate erano il 14,65%, con Ortega al 40,04 e Montealegre al 33,29%.

NIGERIA

Un gruppo di militanti hanno occupato oggi un impianto petrolifero dell'Agip a Tebidaba, nel sud della Nigeria. Lo rendono noto fonti del governo nigeriano, precisando che l'impianto ha dovuto bloccare la produzione e non sarebbero stati presi ostaggi. La scorsa settimana era stato occupato un altro impianto Agip a Clough Creek. «Alcuni militanti hanno occupato l'impianto di Tebibada ed ora stiamo cercando di avviare contatti con loro» ha reso noto una esponente del governo regionale. Intanto, il ministro dell'Energia nigeriano, Edmund Daukouro, ha detto ai giornalisti a Seul, dove si trova in visita ufficiale, che dovrebbero essere rilasciati «presto» il cittadino britannico e l'americano che sono stati rapiti giovedì scorso.

INDIA: grave attentato nell'Assam

Almeno dieci persone sono morte per l'esplosione di due bombe nel nord-est dell'India. Per la polizia e' responsabile l'ULFA. Il Fronte di Liberazione dell'Assam, un movimento separatista, sono anni che semina il terrore nella zona nord orientale. Il premier indiano Singh ha condannato gli attentati, affermando che con la violenza non si raggiungono risultati. Domani il governo locale si riunisce insieme ad esponenti del governo centrale per discutere dell'escalation di violenza.

SRI LANKA: OLTRE 3.000 MORTI IN MENO DI UN ANNO DI CONFLITTO TRA TAMIL ED ESERCITO

Nonostante il cessate-il-fuoco siglato nel febbraio 2002, circa 3.300 persone sarebbero morte negli ultimi 11 mesi di combattimenti tra i ribelli indipendentisti delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) e l’esercito cingalese: secondo il bilancio diffuso dal ministro della Difesa, dopo che il governo del presidente Mahinda Rajapakse è salito al potere lo scorso novembre, dall’1 dicembre 2005 al 15 ottobre sarebbero morti 1.880 guerriglieri, 860 membri delle forze di sicurezza e 549 civili. Le Ltte, che non hanno commentato le stime, nel corso dei colloqui di Ginevra di fine ottobre avevano invece accusato le forze governative e paramilitari di aver ucciso 870 persone dal precedente round dei negoziati di febbraio. Intanto continuano i bombardamenti dell’aviazione cingalese che – secondo gli osservatori internazionali – potrebbe scatenare una catena di ritorsioni senza fine: dopo aver danneggiato il principale ospedale di Kilinochchi, oggi avrebbero totalmente distrutto una base militare delle Tigri. “La distruzione premeditata di vite civili e infrastrutture tamil potrebbe far sì che le vite civili e le infrastrutture cingalesi diventino inevitabili obiettivi” ha minacciato oggi in un comunicato la Forza di liberazione dei residenti delle zone d’alta sicurezza, un gruppo oltranzista costituito da dissidenti del Ltte, confermando i timori degli esperti.

MESSICO: ALTRA MARCIA POPOLARE CONTRO IL GOVERNATORE RUIZ

La marcia pacifica dell’Assemblea Popolare di Oaxaca (APPO - Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca) formata da migliaia di manifestanti ha percorso ieri le strade della città di Oaxaca sino a raggiungere lo Zocalo, la piazza principale, continuando a chiedere l’uscita di scena del governatore Ulises Ruiz. Questo fiume di persone, per evitare ennesimi scontri con la polizia federale che presidia la città da una settimana, ha dovuto modificare il suo percorso, evitando così i presidi della PFP (Policía Federal Preventiva).

INDONESIA: incendi uccidono mille oranghi

Strage di oranghi in Indonesia dove gli incendi e la siccita' hanno gia' ucciso un migliaio di esemplari. Le fiamme, spesso appiccate dall'uomo, hanno devastato la parte indonesiana del Borneo e privato le scimmie del cibo, spingendole ad avvicinarsi ai villaggi dove vengono uccise dai contadini. Gli oranghi muoiono di fame. Sono malati e molti di quelli che curiamo hanno ferite da machete, ha affermato Willie Smits, un ecologista della Borneo Orangutan Survival Foundation. Nel 2002 si stimava che in Indonesia vivessero circa 56mila oranghi, ma secondo gli ecologisti circa 6mila di loro muoiono ogni anno a causa dell'uomo.

ITALIA

ROMA: SI MOBILITANO I LAVORATORI PRECARI DEL COMUNE (corr. ROR)

FIRENZE: LA QUOTIDIANA GUERRA SUGLI SFRATTI

Questa mattina un PICCHETTO di massa organizzato dal Movimento di Lotta per la Casa di Firenze ha impedito l'esecuzione di uno sfratto per una donna sola,di 62 anni, in Borgo Allegri n. 2, nel quartiere di Santa Croce. La scorsa settimana in Via Mannelli il Movimento aveva impedito l'esecuzione di uno sfrattato di 73 anni. Questa nuova ondata di sfratti è determinata, anche, dalla mancata applicazione della proroga degli sfratti in parlamento. Resta, però, un pesante senso di amarezza e sbigottimento nel verificare l'assenza e il vuoto istituzionale anche nei confronti dei cittadini anziani residenti da anni nella città. Nei giorni della memoria e del ricordo, dell'alluvione, appare evidente come il tragico evento naturale ha destrutturato il territorio, sconvolto interi quartieri, avviato una politica di deportazione e di sfratti che ha ridotto la città a speculazione e profitti. Solidarietà tra eguali è anche e sopratutto questo. Impedire nuove deportazioni, ricostruire vincoli di uguaglianza tra eguali,aprire una rete cittadina antisfratto. Intanto il movimento dilotta perla casa continuerà le azioni dirette e la mobilitazione per il diritto alla casa.

MILANO: 10 ANNI DI CARCERE A MOHAMMED, L'EGIZIANO

Dieci anni di reclusione sono stati inflitti a Osman Rabei, detto Mohammed l'egiziano, considerato la mente delle stragi di Madrid. E' stato riconosciuto colpevole di associazione per delinquere finalizzata al terrorismo internazionale. A Rajeh Yahya, ritenuto suo 'discepolo', sono stati inflitti cinque anni. Rabei, ritenuto una delle menti della strage di Madrid, a marzo dovra' affrontare il processo in Spagna per gli attentati alla stazione di Atocha dell'11 marzo 2004, dove morirono 192 persone. Rabei non e' stato giudicato come imputato per le stragi di Madrid, ma solo in base a fatti circostanziati avvenuti in Italia.

PALERMO

Protesta di un centinaio di forestali stamattina in piazzale Giotto a Palermo. Il sit in è terminato dopo che i rappresentanti sindacali dei manifestanti hanno ottenuto un incontro con funzionari dell'assessorato per la soluzione della vertenza. In via Ugo La Malfa, invece, davanti ai cancelli del centro meccanografico delle Poste, hanno manifestato una cinquantina di lavoratori precari che vogliono certezze sul proprio futuro perchè i loro contratti sono in scadenza.


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Il coprifuoco nella città di Beit Hanun, a nord di Gaza, è stato revocato stamane dopo sei giorni di continue attività militari. Lo ha riferito la radio militare israeliana. Un portavoce militare a Tel Aviv ha aggiunto che malgrado i combattimenti sono entrati ieri a Gaza dal valico commerciale di Karni 185 camion carichi di cibo e di forniture mediche. Ingenti quantità di combustibile sono inoltre state introdotte nella striscia dal valico di Nahal Oz, che pure è spesso oggetto di attacchi di razzi palestinesi. Proprio nelle immediate vicinanze di Nahal Oz, stamane, soldati israeliani hanno colpito due palestinesi dotati di lanciarazzi. Almeno uno è stato colpito, secondo fonti militari.

Un furgoncino che trasportava alcuni studenti è stato colpito nel nord della Striscia di Gaza da un razzo sparato da un velivolo israeliano contro miliziani impegnati a lanciare un razzo verso il vicino Neghev. Lo riferiscono fonti locali secondo cui nel furgoncino ha trovato la morte un ragazzo di 15 anni, Mahmud al-Shrafi. Fra i feriti - riferisce la agenzia di stampa Ramattan - figurano altri nove studenti di età compresa fra cinque e 13 anni. L'incidente è avvenuto mentre ha raggiunto ormai il sesto giorno l'operazione militare israeliana 'Nuvole autunnalì lanciata nel nord della striscia di Gaza, fra Beit Hanun e Beit Lahya, allo scopo di sgominare le cellule palestinesi specializzate nei lanci di razzi. L'agenzia Ramattan calcola che in questa operazione siano rimasti uccisi complessivamente 51 palestinesi e che 300 siano stati feriti

La stampa palestinese odierna conferma che Hamas ed al-Fatah sono riusciti a trovare una formula che consente la costituzione di un governo unitario. Hanno concordato che esso non sarà guidato da Ismail Haniyeh (Hamas), ma non hanno ancora stabilito la identità del nuovo premier e dei ministri. L'isolamento internazionale dell'Anp sarà rimosso con la costituzione di un nuovo governo, che sembra ormai imminente. Lo ha detto all'Ansa il portavoce del premier Ismail Haniyeh (Hamas), Ghazi Hammad. Secondo Hammad, il presidente Abu Mazen ha ricevuto in merito «precise garanzie». Il portavoce ha aggiunto che il nuovo governo sarà composto da esponenti di diverse fazioni politiche palestinese, assistiti da tecnici. Hamas ha chiesto che tutti i ministri siano riconosciuti come persone «oneste e qualificate» ha precisato Hammad. La piattaforma politica del nuovo governo ricalcherà quella del Documento dei prigionieri (detenuti in Israele) pubblicato fin dal maggio scorso, che rappresenta un minimo comune denominatore per le diverse organizzazioni palestinesi

ISRAELE

Ancora problemi per ilpercorso del Gay Pride a Gerusalemme. Si è concluso da poco l'incontro fra rappresentanti della polizia e dell'associazione omosessuale 'Open Housè sull'imminente 'World Gay Pridè del 10 novembre a Gerusalemme, mentre un secondo colloquio è previsto in giornata. Secondo quanto riferisce il quotidiano 'Yedioth Ahronoth', la polizia avrebbe proposto agli organizzatori della marcia una serie di percorsi alternativi, oltre alla possibilità di tenere l'evento conclusivo al Kiryat Haleom, il complesso nella parte ovest della città che ospita alcuni edifici istituzionali come la Knesset, il Museo Israeliano e l'università di Givaat Ram.

IRAQ

«Due soldati della Task Force »Lightning+, distaccati presso la 25.a brigata dell'aviazione da combattimento, sono stati uccisi nella caduta di un elicottero nella provincia di Salaheddine oggi«, si legge nel comunicato americano.

SIRIA

Per la Siria, la pace con Israele «è ancora una scelta strategica». Lo ha dichiarato il ministro degli esteri siriano Walid al-Muallim, citato stamani dalla stampa di Damasco. Parlando in una conferenza a Quneitra, capoluogo della regione delle Alture del Golan, occupata da Israele nel 1967, Muallim ha tuttavia aggiunto che «c'è una finestra di opportunità di pochi mesi» e che, se non verrà colta questa opportunità, «nessuno può sapere cosa succederà». Sotto le «direttive del presidente Bashar al-Assad», ha proseguito Muallim, la Siria «ha avviato una campagna diplomatica alle Nazioni Unite e intensificando i contatti con i paesi europei per allargare questa ristretta prospettiva di pace». «Sfortunatamente, nel programma dell'Amministrazione americana non figura nulla sotto il titolo pace», ha concluso il ministro degli esteri siriano.

LIBANO

Nessun ferito, ma molto spavento nella notte a Beirut per l'ennesima esplosione contro una caserma della polizia. Il sesto episodio in cinque settimane, il terzo contro una stazione delle forze di sicurezza. Un ordigno di ridotte dimensioni è esploso intorno alle 23 locali nella zona musulmana di Tariq Jdide, in prossimità dei quartieri meridionali della capitale abitati in prevalenza da sciiti. Nessuna rivendicazione è giunta per il momento e l'attacco arriva in corrispondenza con l'apertura della sessione della 'Consultazione nazionalè. Si tratta di un incontro formale tra tutti i leader politici e confessionali del paese convocato per discutere l'eventuale allargamento dell'esecutivo alle forze dell'opposizione.

PANAMA AL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU

«Accordo»: è la parola più ripetuta dai rappresentanti di Panama, «candidato di intesa» - dopo il ritiro di Guatemala e Venezuela - per il seggio latinoamericano non permanente al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La votazione finale si celebra domani, ma ormai non ci dovrebbero essere sorprese. I 33 membri che formano il gruppo latinoamericano e caraibico hanno già espresso il loro appoggio a Panama la scorsa settimana.

TAGIKISTAN

Si vota oggi in Tagikistan per le elezioni presidenziali, che vedono come unico protagonista l'attuale capo dello stato Emomali Rakhmonov, dato che le opposizioni hanno preferito boicottare una campagna elettorale pesantemente condizionata. Al momento del voto, Rakhmonov ha liquidato le critiche passate e future degli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), difendendo la peculiarità della 'democrazià tagika: «Da noi non si possono applicare modelli stranieri: il Tagikistan è un paese al 99% musulmano, una cultura diversa. Imporre un modello occidentale a paesi asiatici non è corretto».

UNGHERIA

Un incendio doloso ha distrutto un centro culturale dei rom alla periferia di Budapest, secondo quanto annunciato dai vigili di fuoco. Le fiamme non hanno provocato feriti ma solo danni materiali. Il centro nazionale di informazione e di cultura, gestito dal 'Consiglio di autonomia dei rom', vuoto da alcuni giorni per restauro, ha preso fuoco all'alba di oggi. È stata distrutta la grande sala di teatro e diversi locali su due piani. Secondo i vigili, il fuoco è stato appiccato volontariamente.

MESSICO

Tre esplosioni simultanee si sono verificate nella notte ed una ha avuto come obiettivo una sede del Partito Rivoluzionario Istituzionale (Pri). Negli attacchi, che hanno avuto come obiettivi anche una banca e la sede del tribunale elettorale, non vi sono stati feriti, secondo quanto riporta l'agenzia governativa Notimex. E secondo una radio locale è stato danneggiato l'ingresso della sede centrale del Pri.

CINA

Ennesima sciagura mineraria in Cina. Diciassette minatori sono morti e dozzine risultano dispersi in seguito ad una esplosione in una miniera di carbone nella provincia di Shanzi, molto ricca di carbone. L'esplosione di gas è avvenuta ieri a mezzogiorno - afferma l'agenzia Xinhua -. Da ieri notte le squadre di soccorso hanno recuperato 17 corpi, mentre trenta minatori sono bloccati all'interno. La loro sorte è ancora poco chiara, ha spiegato l'agenzia semi-ufficiale Nuova Cina

NICARAGUA

Un clima di irrefrenabile entusiasmo si è impadronito oggi del popolo sandinista dopo che alcune proiezioni e i primi dati ufficiali hanno mostrato che l'ex presidente Daniel Ortega ha praticamente vinto le elezioni presidenziali svoltesi ieri in Nicaragua. Non cedono però ancora le armi gli altri candidati, che ritengono possibile un ballottaggio. I festeggiamenti sono iniziati quando Roberto Rivas, presidente del Consiglio superiore elettorale, ha letto nella notte i dati relativi al 7,22% dei voti, in base ai quali Ortega (40,85%) aveva oltre otto punti di vantaggio sul liberista dell'Aln, Eduardo Montealegre (32,68%). Un vantaggio rimasto sostanzialmente immutato anche alcune ore dopo quando le schede scrutinate erano il 14,65%, con Ortega al 40,04 e Montealegre al 33,29%.

NIGERIA

Un gruppo di militanti hanno occupato oggi un impianto petrolifero dell'Agip a Tebidaba, nel sud della Nigeria. Lo rendono noto fonti del governo nigeriano, precisando che l'impianto ha dovuto bloccare la produzione e non sarebbero stati presi ostaggi. La scorsa settimana era stato occupato un altro impianto Agip a Clough Creek. «Alcuni militanti hanno occupato l'impianto di Tebibada ed ora stiamo cercando di avviare contatti con loro» ha reso noto una esponente del governo regionale. Intanto, il ministro dell'Energia nigeriano, Edmund Daukouro, ha detto ai giornalisti a Seul, dove si trova in visita ufficiale, che dovrebbero essere rilasciati «presto» il cittadino britannico e l'americano che sono stati rapiti giovedì scorso.

ITALIA

PALERMO

Protesta di un centinaio di forestali stamattina in piazzale Giotto a Palermo. Il sit in è terminato dopo che i rappresentanti sindacali dei manifestanti hanno ottenuto un incontro con funzionari dell'assessorato per la soluzione della vertenza. In via Ugo La Malfa, invece, davanti ai cancelli del centro meccanografico delle Poste, hanno manifestato una cinquantina di lavoratori precari che vogliono certezze sul proprio futuro perchè i loro contratti sono in scadenza.

ROMA

Ennesimo sfratto a Roma: una signora Nadia S.,di 52 anni, pensionata e con una grave malattia, sfrattata dalla sua abitazione di via Giuliano Teatino, a Castelverde, in VIII municipio, insieme a sua figlia. La donna, che abitava in quella casa da tre anni, ha ricevuto lo sfratto per morosità. Ora andremo, con i sacchi a pelo, in municipio e ci piazzeremo là ad oltranza». ASCOLTA CORRISPONDENZA

Siparietto


Gr 9:30

PALESTINA

Un ragazzo palestinese di 16 anni e altri quattro sono rimasti feriti in seguito ad un raid aereo nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono testimoni e fonti ospedaliere. Le fonti raccontano di un missile lanciato vicino ad uno scuola bus a Beit Lahija. È rimasta ferita anche un insegnante. Le sue condizioni sono critiche.

Due poliziotti palestinesi sono rimasti feriti questa mattina in Cisgiordania dall'artiglieria israeliana. Lo riferiscono fonti della sicurezza palestinese. I due poliziotti, feriti in modo non grave, sono state raggiunti dai colpi dell'esercito israeliano che stava operando presso il campo dei rifugiati di Askar a Nablus nel nord della Cisgiordania. Secondo la medesima fonte un attivista dei martiri di al-Aqsa, gruppo armato di al-Fatah, è stato arrestato dai soldati israeliani durante l'operazione. Interrogato dall'Afp un portavoce militare ha spiegato che i soldati si sono scontrati con gruppo di palestinesi armati a Nablus e hanno aperto il fuoco contro di loro ferendone due.

NICARAGUA

Il candidato del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln), Daniel Ortega, è in testa con il 40,85% nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri in Nicaragua davanti al liberale Eduardo Montealegre che ha il 32,8%, sulla base del 7,22% dello spoglio elettorale.

CINA

Diciassette minatori morti è il bilancio di una esplosione nella miniera di carbone Jiaojiazhai, nei pressi della città cinese di Xinzhou. L'incidente è avvenuto domenica e mancano all'appello ancora 30 persone, mentre le squadre di soccorso sono potute arrivare solo a circa 500 metri dal luogo dell'esplosione. Martedì scorso 29 minatori sono rimasti uccisi nella provincia del Gansu. Sono circa 6 mila ogni anno i cinesi che perdono la vita in miniera, secondo i dati ufficiali.

INDIA

Almeno dieci persone sono morte per l'esplosione di due bombe nel nord-est dell'India. Per la polizia e' responsabile l'ULFA. Il Fronte di Liberazione dell'Assam, un movimento separatista, sono anni che semina il terrore nella zona nord orientale. Il premier indiano Singh ha condannato gli attentati, affermando che con la violenza non si raggiungono risultati. Domani il governo locale si riunisce insieme ad esponenti del governo centrale per discutere dell'escalation di violenza.

SOMALIA

In Somalia sono iniziati oggi combattimenti fra forze integraliste islamiche e truppe della semiautonoma enclave settentrionale del Puntland, che ha resistito finora all'avanzata degli integralisti della Corti islamiche. Lo hanno detto fonti islamiche a Mogadiscio. «Le truppe del Puntland ci hanno attaccato 30 minuti fa a Galinsoor», ha detto una fonte integralista islamica. Galinsoor è una città vicina al confine con la provincia del Puntland. «Non abbiamo notizie di vittime», ha aggiunto la fonte


Appunti e note redazionali

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gror061106 (last edited 2008-06-26 09:50:15 by anonymous)