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'''Israele: Gay Pride senza incidenti'''

Si e' concluso senza seri incidenti il Gay Pride di Gerusalemme, svolto, dopo aspre polemiche, allo stadio dell'Universita'. Secondo quanto riferito dalla polizia di Gerusalemme, circa quattromila persone hanno partecipato al raduno, protetto da tremila poliziotti. I dirigenti ultra-ortodossi hanno rinunciato a organizzare manifestazioni di protesta. Durante la manifestazione ci sono stati solo alcuni incidenti senza gravi conseguenze nel centro della citta'.

'''Militari Usa tornano in Sud America'''

Le Forze Armate Usa torneranno ad addestrare i militari di 11 nazioni dell'America Latina, attivita' che era stata sospesa nel 2002. Lo ha deciso il presidente George W. Bush, preoccupato che le recenti vittorie elettorali della sinistra in America Latina possano essere il segno di una crisi di influenza degli Usa nella regione.L'addestramento era stato sospeso in tutti i Paesi del mondo che non promettevano l'immunita' ai soldati,ma la Casa Bianca ha ora revocato il bando per 21 Stati.

'''Ruanda: genocidio, suora condannata'''

Una suora cattolica e' stata condannata a 30 anni per aver svolto un ruolo attivo nel genocidio del '94 in Ruanda. Theophister Mukabibi - informa Radio Nairobi - e' stata condannata a 30 anni di prigione per aver collaborato ad una strage di tutsi da parte degli hutu avvenuta all'interno dell'ospedale di Butare, dove prestava servizio. La condanna e' stata emessa dalle corti ruandesi, che hanno piu' volte accusato la chiesa cattolica di complicita' nel genocidio.

'''PRIMO MINISTRO HANIYEH NON ESCLUDE DIMISSIONI'''

Di fronte all’alternativa tra l’“assedio” alla popolazione palestinese e il ruolo di primo ministro, il capo del governo Ismail Haniyeh si è detto oggi disponibile a farsi da parte per “porre fine alle sofferenze” del suo popolo. L’eventuale rinuncia alla guida dell’esecutivo di unità nazionale è stata accennata parlando ai fedeli in una moschea della Striscia di Gaza. Haniyeh ha fatto riferimento all’embargo posto dalle potenze occidentali che si oppongono alla leadership di Hamas – peraltro democraticamente eletta dai palestinesi – per l’ostinato rifiuto di riconoscere lo Stato di Israele. Il premier ha auspicato che l’atteso governo di unità nazionale con al-Fatah – il partito del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) – possa essere costituito entro tre settimane. Da mesi le due parti sono protagoniste da un lato di altalenanti colloqui politici e dall’altro di violenti scontri che hanno più volte fatto temere un conflitto civile palestinese. Malgrado le critiche a livello internazionale da parte di organizzazioni della società civile, Usa ed Europa hanno imposto sanzioni all’Autorità nazionale palestinese dopo la presa di potere del movimento Hamas a marzo scorso, mentre Israele ha aumentato le tasse doganali. Da un paio di giorni circolano voci non confermate su una possibile rosa di nomi indicata ad Abu Mazen per l’incarico del nuovo primo ministro in alternativa ad Haniyeh, esponente di spicco di Hamas. I colloqui con al-Fatah e altri partiti politici palestinesi sono stati sospesi fino a settimana prossima dopo la strage di civili compiuta mercoledì dall’esercito israeliano a Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza, dove 19 civili dello stesso gruppo famigliare sono stati uccisi nelle loro abitazioni da colpi di cannone

'''KASHMIR: ESPLOSIONE IN MOSCHEA, BAMBINI TRA LE VITTIME'''

Quattro bambini sono morti e 60 persone sono rimaste ferite per l’esplosione avvenuta oggi all’interno di una moschea nel Jammu e Kashmir, stato federato indiano da 16 anni teatro di un conflitto indipendentista. Secondo testimoni, tre ignoti avrebbero lanciato una granata nell’edificio sacro pieno di fedeli nel villaggio di Tahab, nel distretto di Pulwana una cinquantina di chilometri a sud della capitale estiva, Srinagar. Le vittime, che secondo altre fonti sono 5, hanno tutte tra i 10 e 12 anni; anche tra i feriti gran parte sono bambini e bambine presenti con i genitori alla preghiera del venerdì. La polizia attribuisce l’attentato - uno dei più gravi in un anno secondo alcuni complessivamente meno cruento dei precedenti - al gruppo ribelle islamico Hizbul Mujahideen, la principale tra le formazioni che combattono per la secessione del territorio kashmiro dall’India. In un comunicato, però, l’organizzazione ribelle ha respinto ogni accusa e puntato invece il dito contro i servizi segreti indiani. La giornata è stata segnata da un secondo attentato: poche ore dopo l’esplosione della moschea, ignoti hanno lanciato una granata nel centro di Srinagar, nei pressi di un centro fieristico dove stava per essere inaugurata una mostra alla presenza di autorità locali, uccidendo due poliziotti e tre civili. Le nuove violenze colpiscono pochi giorni prima della attesissima ripresa del dialogo diplomatico tra India e Pakistan. I segretari degli esteri delle due nazioni rivali si incontreranno il 14 e 15 novembre prossimo a New Delhi allo scopo di dare nuovo impulso ai negoziati, sospesi dopo l’attentato di Mumbai lo scorso 11 luglio. Ci si attende che l’argomento principale dei colloqui di New Delhi sia l’annosa disputa sul Kashmir, territorio himalayano dal 1947 contesto dalle due nazioni.
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'''PROTESTA DEI LAVORATORI PRECARI DELL'ISTAT'''

Occupata questa mattina la sala stampa dell'Istat, che ha bloccato la produzione dei dati. I precari vogliono far durare l'occupazione per una settimana. La protesta è contro "il blocco delle assunzioni, l'assenza di soluzioni per il precariato e le scarse risorse finanziarie presenti nella manovra. comitato precari dell&#8217;Istat.

'''MOSE: CDM APPROVA A MAGGIORANZA RELAZIONE MINISTRO DI PIETRO'''

Il consiglio dei ministri ha approvato a maggioranza la relazione del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro sul progetto del Mose. I ministri Mussi, Pecoraro Scanio e Ferrero hanno votato contro. ''Abbiamo discusso - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta al termine della seduta - per mettere a punto la posizione unitaria del governo per la prossima riunione del comitato, che e' stata rinviata su richiesta del Comune di Venezia per ulteriori approfondimenti''. Nella relazione, ha spiegato Di Pietro, ''si ripercorre l'iter del progetto del Mose e si valutano le proposte alternative, esaminate da vari organismi tra i quali il Consiglio Superiore dei lavori pubblici''. Letta ha tra l'altro chiarito che il governo giudica ''non soddisfacenti'' le ipotesi alternative al Mose proposte fino ad ora dal Comune di Venezia. Quindi, nelle riunioni del Comitatone delle prossime settimane ''esprimera' un parere negativo''.

'''Azione di protesta a Roma contro il governo messicano'''

Oggi protesta di 30 attivisti di Yabasta contro la repressione in Messico.

Interrotta un'iniziativa di moda dedicata a Frida Khalo all'Accademia di Spagna a Roma organizzata in collaborazione con il governo messicano.

Corrispondenza audio (durata 1min10sec) [[attachment:061110yabasta.mp3]]
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'''Israele: Gay Pride a Gerusalemme
Ingenti misure di sicurezza per proteste ultraortodossi'''

Fra ingenti misure di sicurezza è iniziata nello stadio dell'università di Gerusalemme la manifestazione del 'Gay Pride'. Il traffico nella zona attigua alla Knesset (parlamento) è stato bloccato, per la possibilità di manifestazioni di protesta della comunità ultraortodossa.
In un'altra zona di Gerusalemme, nel 'Giardino della Campana della Liberta', decine di omosessuali e lesbiche hanno cercato di organizzare una marcia non autorizzata nell'intento di raggiungere lo stadio.
Ma la polizia è intervenuta immediatamente e ha fermato alcuni dimostranti, secondo quanto ha riferito radio Gerusalemme. Sul luogo si è sviluppato anche un diverbio con estremisti di destra che definiscono "disgustosa" la manifestazione omosessuale.

 Il nunzio vaticano in Israele ha chie-
 sto al ministro degli Esteri israeliano
 di adoperarsi perchè venga impedito il
 "Gay Pride" convocato per questa setti-
 mana a Gerusalemme.

 Nella nota vaticana si esprime "il di-
 spiacere" della Santa Sede per la con-
 vocazione del Gay Pride e si invita
 Israele a non autorizzarlo "come segno
 di rispetto per i sentimenti religiosi
 di tutti coloro che venerano la città
 santa".

'''Iraq: 150mila iracheni morti da 2003'''

Almeno 150.000 iracheni sono morti per le violenze dall'invasione delle forze anglo-americane nel marzo 2003.Lo dichiara una fonte del ministero della sanita' iracheno. 'Qualcosa come 75-80 persone in media vengono uccise ogni giorno in Iraq, per lo piu' vittime di violenze fra sciiti e sunniti', ha detto la fonte, citando cifre ufficiali del ministero. Anche gli Usa contano i loro morti: gli ultimi sono di ieri, tre soldati rimasti uccisi in due distinti episodi.

'''Afghanistan: 18 taleban uccisi in combattimento nel sud-est'''

Almeno 18 persone, indicate come ribelli taleban, sono state uccise in combattimento da soldati afghani e militari Nato dell'Isaf nel sud-est dell'Afghanistan, al confine con il Pakistan, secondo una nota diffusa oggi a Kabul dal comando Isaf.
Militari afghani, attaccati da un gruppo di 25-30 insorti con armi automatiche nella provincia di Paktita, una di quelle dove é più attiva la guerriglia dei Taleban, hanno chiesto e ottenuto la copertura aerea della forza Nato, che, secondo la nota, è "risuscita a contrattaccare". Nei combattimenti, si legge ancora, "diciotto insorti sono stati uccisi", mentre sono rimasti feriti tre soldati afghani, tre militari dell'Isaf e un interprete.

'''Libano: Unifil pensa a creazione no-fly-zone nel Sud'''

Secondo il generale francese Alain Pellegrini, comandante della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), la creazione di una "no-Fly Zone riconosciuta a livello internazionale" nel Sud Libano potrebbe essere la soluzione alle ripetute violazioni israeliane dello spazio aereo libanese, che di recente hanno anche rischiato di causare incidenti tra caccia israeliani e forze francesi dell'Onu.
In un'intervista al quotidiano in francese L'Orient le Jour di Beirut, il generale Pellegrini ha affermato che "dieci giorni fa caccia israeliani hanno simulato due raid contro postazioni gestite dal battaglione francese (dell'Unifil) e i nostri missili erano pronti per essere lanciati quando gli aerei hanno cambiato direzione".
Ad una domanda se non non fosse un tentativo israeliano di screditare l'Unifil, che nei mesi scorsi è stata potenziata in base alla risoluzione 1701 dell'Onu che il 14 agosto ha posto fine dopo 34 giorni all'offensiva israeliana in Libano, Pellegrini ha risposto: "E' possibile. Potrebbe essere stata - ha detto - una provocazione deliberata o una iniziativa personale del pilota. Stiamo cercando di scoprire quali siano state le ragioni".
Uno scontro, ha detto il generale, potrebbe avvenire in ogni momento, se ci dovessimo sentire davvero minacciati o se qualcuno perdesse la calma. Si tratta di situazioni davvero pericolose e qualche cosa deve esser fatto per evitare che si giunga a questo punto".
Pellegrini ha quindi affermato che Hezbollah ha violato la risoluzione 1701 solo una volta la settimana scorsa, quando truppe Onu hanno identificato due membri del movimento sciita in abiti civili che avevano armi. "La questione è stata rapidamente risolta attraverso le autorità libanesi", ha aggiunto, ribadendo che l'Unifil "non è alla ricerca di armi nascoste" del movimento guidato dallo sheikh Hassan Nasrallah.
Tuttavia, ha detto, l'Unifil teme che la situazione nel Sud del Libano possa deteriorarsi a causa dei sorvoli israeliani, o a causa di attività ostili contro Israele da parte di Hezbollah o dei profughi palestinesi, o per problemi inter-libanesi.
Si tratta di un riferimento alle tensioni tra gruppi politici libanesi pro o anti siriani, che i massimi leader del Paese stanno cercando di disinnescare attraverso colloqui politici diretti. "Stiamo seguendo gli sviluppi molto da vicino", ha sottolineato il comandante dell'Unifil.

'''UCCISO AMBIENTALISTA IMPEGNATO IN DIFESA DELL’ACQUA'''

È stato ucciso a colpi di pistola da due uomini non ancora identificati Edmundo Becerra, presidente del Sistema di acqua potabile e difesa della vita e dell’ambiente di Yanacanchilla, nella regione settentrionale di Cajamarca: lo ha riferito il Coordinamento nazionale dei diritti umani (Cnddhn) esortando il governo del presidente Alan García ad aprire un’inchiesta approfondita sul movente e i responsabili del delitto. Becerra, 43 anni, si batteva al fianco dei ‘campesinos’ contro lo sfruttamento minerario di Yanacocha, il secondo giacimento d’oro al mondo, da parte del consorzio “Minera Yanacocha” costituito dalla statunitense Newmont Mining Corporation, la peruviana Minas Buenaventura e la Banca Mondiale. Era atteso ieri a Lima con una delegazione della comunità di Yanacanchilla per un incontro con funzionari del ministero dell’Energia e delle Miniere; sarebbe stata l’occasione per ribadire l’opposizione alle attività di “Minera Yanacocha” nel Cerro San Cirilo, dove distese di terre fertili sono a rischio di contaminazione ambientale. Secondo il vice-presidente del Fronte unico a difesa della vita di Cajamarca, Ivan Salas Rodriguez, il consorzio minerario aveva aumentato le pressioni contro i ‘campesinos’ che si rifiutavano di cedere le loro terre arrivando a commissionare violenze e omicidi; un’accusa seccamente smentita dal responsabile delle relazioni esterne di “Minera Yanacocha”, Ricardo Morel, che ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio di Becerra. Il 75% della popolazione del Cajamarca vive di agricoltura e allevamento e a più riprese ha denunciato la contaminazione delle terre limitrofe ai giacimenti d’oro e dei corsi d’acqua, come quelle causate da cianuro e mercurio nel 2000 e 2001. La scorsa estate i ‘campesinos’ di Combayo avevano paralizzato le attività di “Minera Yanacocha” denunciando l’inquinamento delle principali risorse idriche della zona; erano seguiti disordini e scontri con le forze dell’ordine, costati la vita a un contadino, poi conclusi con un accordo in cui la Newmont si impegnava a garantire la sicurezza dell’acqua dolce di cui si serve la popolazione di Combayo, attraverso la costruzione di cinque nuovi impianti di trattamento e di potabilizzazione dell’acqua e la distribuzione del cosiddetto ‘oro blu’ con un nuovo acquedotto.
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'''Senatore Virginia ammette sconfitta'''

Il senatore repubblicano George Allen ha ammesso la sconfitta nei confronti del democratico Jim Webb nelle elezioni in Virginia. Cio' garantisce ai democratici la maggioranza di tutto il Congresso, Camera e Senato. Intanto anche il senatore del Montana ha ammesso di esser stato battuto dal rivale democratico. La Casa Bianca sottoporra' la nomina di John Bolton come ambasciatore all'Onu alla ratifica del Senato prima del cambio della guardia in Congresso in gennaio.

'''Stephen King: mi faceva paura Bush'''

Alla domanda cosa ti fa paura l'autore Stephen King ha risposto "fino a ieri George W. Bush e il partito repubblicano". "Ero l'uomo piu' felice d'Inghilterra - ha detto il maestro dell'horror - quando ho visto i risultati". In una rara apparizione pubblica King ha parlato alla Foreign Press Association di Londra anche del suo ultimo libro 'Lisey's Story', che lui considera "il suo miglior romanzo". King ha venduto 120 mln di copie e dalle sue opere sono stati tratti 25 film.

'''ANCORA SCONTRI NAVALI TRA ESERCITO E ‘TIGRI’, UCCISO DEPUTATO TAMIL'''

Una violenta battaglia navale dal bilancio controverso è avvenuta in queste ore al largo delle coste nord—orientali dello Sri Lanka, dopo gli analoghi scontri di ieri nel mare antistante la penisola di Jaffna: per ora, avrebbe provocato l’affondamento di due imbarcazioni della marina governativa e altrettante dei ribelli delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Ltte), anche se le versioni sono discordanti. Stando a fonti governative, due barche imbottite di esplosivo con a bordo ribelli-kamikaze sarebbero state colpite a largo della città di Trincomalee. Nessuna fonte indipendente – né gli osservatori europei né gli stessi ribelli – ha tuttavia ancora confermato questa versione. Intanto oggi un deputato Tamil – la minoranza che dal 1972 lotta per l’indipendenza dei territorio nord-orientali – è stato assassinato a Colombo insieme alla sua guardia del corpo da uomini armati non identificati. Nadarajah Raviraj, dell’Alleanza nazionale Tamil (Tna), è stato colpito mentre viaggiava a bordo della sua auto ed è morto nell’ospedale della capitale. Avvocato, ex-sindaco di Jaffna – principale città Tamil nel nord – era considerato una figura di spicco; la polizia ha avviato ricerche e perquisizioni in città per individuare gli autori dell’omicidio.
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'''Tav, tracciato entro settembre 2007'''

La scelta definitiva per il tracciato della Tav Torino-Lione sara' presa tra aprile e maggio del 2007 o male che vada per settembre'. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, spiega cosi' la decisione di fissare i tempi per il lavoro della conferenza dei servizi. Tre le opzioni, 'Val di Susa, Val Sangone, oppure il quadruplicamento della linea esistente'. Se nei lavori della conferenza dei servizi non ci sara' un consenso unanime la parola passera' al Consiglio dei Ministri.

'''Fs: impennata costi alta velocita''''

I costi per realizzare la linea Alta Velocita' nell'arco di 15 anni si sono quintuplicati, al punto da indurre le imprese a rinunciare. 'Il progetto alta velocita' Torino-Napoli - ha detto l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti - aveva un costo iniziale di 12.000 miliardi di lire che in 15 anni, sono diventati 31 miliardi di euro'. Moretti ha parlato tra l'altro di un approccio diverso al project financing che puo' essere realizzato a step anche ad opera gia' avanzata.

'''Indulto, Di Pietro: amnistia mirata'''

Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, propone un'amnistia selettiva che riduca i danni provocati dall'indulto. Nel programma Telecamere ha spiegato che 'per non far fare dei processi inutili che non si concluderanno mai con conseguente spreco di risorse, sarebbe meglio fare una amnistia selettiva che si unisca all'indulto'. L'amnistia, nel progetto del ministro, non si applicherebbe ad una serie di reati specifici, come la corruzione o l'evasione fiscale.

'''Malnutriti 38% pazienti ospedali'''

Molti dei ricoverati in ospedale risultano malnutriti e questo non aiuta i processi di guarigione. E' quanto emerge da uno studio effettuato dal centro di Nutrizione Clinica del Policlinico Umberto I. I pazienti con un'assunzione calorica inferiore al 50% delle necessita' hanno in media una degenza piu' lunga di 6 giorni ed una piu' elevata mortalita'. Secondo lo studio, inoltre, solo il 37% ammette di riuscire a mangiare tutto il pranzo e tutta la cena.
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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Israele: Gay Pride senza incidenti

Si e' concluso senza seri incidenti il Gay Pride di Gerusalemme, svolto, dopo aspre polemiche, allo stadio dell'Universita'. Secondo quanto riferito dalla polizia di Gerusalemme, circa quattromila persone hanno partecipato al raduno, protetto da tremila poliziotti. I dirigenti ultra-ortodossi hanno rinunciato a organizzare manifestazioni di protesta. Durante la manifestazione ci sono stati solo alcuni incidenti senza gravi conseguenze nel centro della citta'.

Militari Usa tornano in Sud America

Le Forze Armate Usa torneranno ad addestrare i militari di 11 nazioni dell'America Latina, attivita' che era stata sospesa nel 2002. Lo ha deciso il presidente George W. Bush, preoccupato che le recenti vittorie elettorali della sinistra in America Latina possano essere il segno di una crisi di influenza degli Usa nella regione.L'addestramento era stato sospeso in tutti i Paesi del mondo che non promettevano l'immunita' ai soldati,ma la Casa Bianca ha ora revocato il bando per 21 Stati.

Ruanda: genocidio, suora condannata

Una suora cattolica e' stata condannata a 30 anni per aver svolto un ruolo attivo nel genocidio del '94 in Ruanda. Theophister Mukabibi - informa Radio Nairobi - e' stata condannata a 30 anni di prigione per aver collaborato ad una strage di tutsi da parte degli hutu avvenuta all'interno dell'ospedale di Butare, dove prestava servizio. La condanna e' stata emessa dalle corti ruandesi, che hanno piu' volte accusato la chiesa cattolica di complicita' nel genocidio.

PRIMO MINISTRO HANIYEH NON ESCLUDE DIMISSIONI

Di fronte all’alternativa tra l’“assedio” alla popolazione palestinese e il ruolo di primo ministro, il capo del governo Ismail Haniyeh si è detto oggi disponibile a farsi da parte per “porre fine alle sofferenze” del suo popolo. L’eventuale rinuncia alla guida dell’esecutivo di unità nazionale è stata accennata parlando ai fedeli in una moschea della Striscia di Gaza. Haniyeh ha fatto riferimento all’embargo posto dalle potenze occidentali che si oppongono alla leadership di Hamas – peraltro democraticamente eletta dai palestinesi – per l’ostinato rifiuto di riconoscere lo Stato di Israele. Il premier ha auspicato che l’atteso governo di unità nazionale con al-Fatah – il partito del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) – possa essere costituito entro tre settimane. Da mesi le due parti sono protagoniste da un lato di altalenanti colloqui politici e dall’altro di violenti scontri che hanno più volte fatto temere un conflitto civile palestinese. Malgrado le critiche a livello internazionale da parte di organizzazioni della società civile, Usa ed Europa hanno imposto sanzioni all’Autorità nazionale palestinese dopo la presa di potere del movimento Hamas a marzo scorso, mentre Israele ha aumentato le tasse doganali. Da un paio di giorni circolano voci non confermate su una possibile rosa di nomi indicata ad Abu Mazen per l’incarico del nuovo primo ministro in alternativa ad Haniyeh, esponente di spicco di Hamas. I colloqui con al-Fatah e altri partiti politici palestinesi sono stati sospesi fino a settimana prossima dopo la strage di civili compiuta mercoledì dall’esercito israeliano a Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza, dove 19 civili dello stesso gruppo famigliare sono stati uccisi nelle loro abitazioni da colpi di cannone

KASHMIR: ESPLOSIONE IN MOSCHEA, BAMBINI TRA LE VITTIME

Quattro bambini sono morti e 60 persone sono rimaste ferite per l’esplosione avvenuta oggi all’interno di una moschea nel Jammu e Kashmir, stato federato indiano da 16 anni teatro di un conflitto indipendentista. Secondo testimoni, tre ignoti avrebbero lanciato una granata nell’edificio sacro pieno di fedeli nel villaggio di Tahab, nel distretto di Pulwana una cinquantina di chilometri a sud della capitale estiva, Srinagar. Le vittime, che secondo altre fonti sono 5, hanno tutte tra i 10 e 12 anni; anche tra i feriti gran parte sono bambini e bambine presenti con i genitori alla preghiera del venerdì. La polizia attribuisce l’attentato - uno dei più gravi in un anno secondo alcuni complessivamente meno cruento dei precedenti - al gruppo ribelle islamico Hizbul Mujahideen, la principale tra le formazioni che combattono per la secessione del territorio kashmiro dall’India. In un comunicato, però, l’organizzazione ribelle ha respinto ogni accusa e puntato invece il dito contro i servizi segreti indiani. La giornata è stata segnata da un secondo attentato: poche ore dopo l’esplosione della moschea, ignoti hanno lanciato una granata nel centro di Srinagar, nei pressi di un centro fieristico dove stava per essere inaugurata una mostra alla presenza di autorità locali, uccidendo due poliziotti e tre civili. Le nuove violenze colpiscono pochi giorni prima della attesissima ripresa del dialogo diplomatico tra India e Pakistan. I segretari degli esteri delle due nazioni rivali si incontreranno il 14 e 15 novembre prossimo a New Delhi allo scopo di dare nuovo impulso ai negoziati, sospesi dopo l’attentato di Mumbai lo scorso 11 luglio. Ci si attende che l’argomento principale dei colloqui di New Delhi sia l’annosa disputa sul Kashmir, territorio himalayano dal 1947 contesto dalle due nazioni.

ITALIA

PROTESTA DEI LAVORATORI PRECARI DELL'ISTAT

Occupata questa mattina la sala stampa dell'Istat, che ha bloccato la produzione dei dati. I precari vogliono far durare l'occupazione per una settimana. La protesta è contro "il blocco delle assunzioni, l'assenza di soluzioni per il precariato e le scarse risorse finanziarie presenti nella manovra. comitato precari dell’Istat.

MOSE: CDM APPROVA A MAGGIORANZA RELAZIONE MINISTRO DI PIETRO

Il consiglio dei ministri ha approvato a maggioranza la relazione del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro sul progetto del Mose. I ministri Mussi, Pecoraro Scanio e Ferrero hanno votato contro. Abbiamo discusso - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta al termine della seduta - per mettere a punto la posizione unitaria del governo per la prossima riunione del comitato, che e' stata rinviata su richiesta del Comune di Venezia per ulteriori approfondimenti. Nella relazione, ha spiegato Di Pietro, si ripercorre l'iter del progetto del Mose e si valutano le proposte alternative, esaminate da vari organismi tra i quali il Consiglio Superiore dei lavori pubblici. Letta ha tra l'altro chiarito che il governo giudica non soddisfacenti le ipotesi alternative al Mose proposte fino ad ora dal Comune di Venezia. Quindi, nelle riunioni del Comitatone delle prossime settimane esprimera' un parere negativo.

Azione di protesta a Roma contro il governo messicano

Oggi protesta di 30 attivisti di Yabasta contro la repressione in Messico.

Interrotta un'iniziativa di moda dedicata a Frida Khalo all'Accademia di Spagna a Roma organizzata in collaborazione con il governo messicano.

Corrispondenza audio (durata 1min10sec) 061110yabasta.mp3

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Israele: Gay Pride a Gerusalemme Ingenti misure di sicurezza per proteste ultraortodossi

Fra ingenti misure di sicurezza è iniziata nello stadio dell'università di Gerusalemme la manifestazione del 'Gay Pride'. Il traffico nella zona attigua alla Knesset (parlamento) è stato bloccato, per la possibilità di manifestazioni di protesta della comunità ultraortodossa. In un'altra zona di Gerusalemme, nel 'Giardino della Campana della Liberta', decine di omosessuali e lesbiche hanno cercato di organizzare una marcia non autorizzata nell'intento di raggiungere lo stadio. Ma la polizia è intervenuta immediatamente e ha fermato alcuni dimostranti, secondo quanto ha riferito radio Gerusalemme. Sul luogo si è sviluppato anche un diverbio con estremisti di destra che definiscono "disgustosa" la manifestazione omosessuale.

  • Il nunzio vaticano in Israele ha chie- sto al ministro degli Esteri israeliano di adoperarsi perchè venga impedito il "Gay Pride" convocato per questa setti- mana a Gerusalemme. Nella nota vaticana si esprime "il di- spiacere" della Santa Sede per la con- vocazione del Gay Pride e si invita Israele a non autorizzarlo "come segno di rispetto per i sentimenti religiosi di tutti coloro che venerano la città santa".

Iraq: 150mila iracheni morti da 2003

Almeno 150.000 iracheni sono morti per le violenze dall'invasione delle forze anglo-americane nel marzo 2003.Lo dichiara una fonte del ministero della sanita' iracheno. 'Qualcosa come 75-80 persone in media vengono uccise ogni giorno in Iraq, per lo piu' vittime di violenze fra sciiti e sunniti', ha detto la fonte, citando cifre ufficiali del ministero. Anche gli Usa contano i loro morti: gli ultimi sono di ieri, tre soldati rimasti uccisi in due distinti episodi.

Afghanistan: 18 taleban uccisi in combattimento nel sud-est

Almeno 18 persone, indicate come ribelli taleban, sono state uccise in combattimento da soldati afghani e militari Nato dell'Isaf nel sud-est dell'Afghanistan, al confine con il Pakistan, secondo una nota diffusa oggi a Kabul dal comando Isaf. Militari afghani, attaccati da un gruppo di 25-30 insorti con armi automatiche nella provincia di Paktita, una di quelle dove é più attiva la guerriglia dei Taleban, hanno chiesto e ottenuto la copertura aerea della forza Nato, che, secondo la nota, è "risuscita a contrattaccare". Nei combattimenti, si legge ancora, "diciotto insorti sono stati uccisi", mentre sono rimasti feriti tre soldati afghani, tre militari dell'Isaf e un interprete.

Libano: Unifil pensa a creazione no-fly-zone nel Sud

Secondo il generale francese Alain Pellegrini, comandante della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), la creazione di una "no-Fly Zone riconosciuta a livello internazionale" nel Sud Libano potrebbe essere la soluzione alle ripetute violazioni israeliane dello spazio aereo libanese, che di recente hanno anche rischiato di causare incidenti tra caccia israeliani e forze francesi dell'Onu. In un'intervista al quotidiano in francese L'Orient le Jour di Beirut, il generale Pellegrini ha affermato che "dieci giorni fa caccia israeliani hanno simulato due raid contro postazioni gestite dal battaglione francese (dell'Unifil) e i nostri missili erano pronti per essere lanciati quando gli aerei hanno cambiato direzione". Ad una domanda se non non fosse un tentativo israeliano di screditare l'Unifil, che nei mesi scorsi è stata potenziata in base alla risoluzione 1701 dell'Onu che il 14 agosto ha posto fine dopo 34 giorni all'offensiva israeliana in Libano, Pellegrini ha risposto: "E' possibile. Potrebbe essere stata - ha detto - una provocazione deliberata o una iniziativa personale del pilota. Stiamo cercando di scoprire quali siano state le ragioni". Uno scontro, ha detto il generale, potrebbe avvenire in ogni momento, se ci dovessimo sentire davvero minacciati o se qualcuno perdesse la calma. Si tratta di situazioni davvero pericolose e qualche cosa deve esser fatto per evitare che si giunga a questo punto". Pellegrini ha quindi affermato che Hezbollah ha violato la risoluzione 1701 solo una volta la settimana scorsa, quando truppe Onu hanno identificato due membri del movimento sciita in abiti civili che avevano armi. "La questione è stata rapidamente risolta attraverso le autorità libanesi", ha aggiunto, ribadendo che l'Unifil "non è alla ricerca di armi nascoste" del movimento guidato dallo sheikh Hassan Nasrallah. Tuttavia, ha detto, l'Unifil teme che la situazione nel Sud del Libano possa deteriorarsi a causa dei sorvoli israeliani, o a causa di attività ostili contro Israele da parte di Hezbollah o dei profughi palestinesi, o per problemi inter-libanesi. Si tratta di un riferimento alle tensioni tra gruppi politici libanesi pro o anti siriani, che i massimi leader del Paese stanno cercando di disinnescare attraverso colloqui politici diretti. "Stiamo seguendo gli sviluppi molto da vicino", ha sottolineato il comandante dell'Unifil.

UCCISO AMBIENTALISTA IMPEGNATO IN DIFESA DELL’ACQUA

È stato ucciso a colpi di pistola da due uomini non ancora identificati Edmundo Becerra, presidente del Sistema di acqua potabile e difesa della vita e dell’ambiente di Yanacanchilla, nella regione settentrionale di Cajamarca: lo ha riferito il Coordinamento nazionale dei diritti umani (Cnddhn) esortando il governo del presidente Alan García ad aprire un’inchiesta approfondita sul movente e i responsabili del delitto. Becerra, 43 anni, si batteva al fianco dei ‘campesinos’ contro lo sfruttamento minerario di Yanacocha, il secondo giacimento d’oro al mondo, da parte del consorzio “Minera Yanacocha” costituito dalla statunitense Newmont Mining Corporation, la peruviana Minas Buenaventura e la Banca Mondiale. Era atteso ieri a Lima con una delegazione della comunità di Yanacanchilla per un incontro con funzionari del ministero dell’Energia e delle Miniere; sarebbe stata l’occasione per ribadire l’opposizione alle attività di “Minera Yanacocha” nel Cerro San Cirilo, dove distese di terre fertili sono a rischio di contaminazione ambientale. Secondo il vice-presidente del Fronte unico a difesa della vita di Cajamarca, Ivan Salas Rodriguez, il consorzio minerario aveva aumentato le pressioni contro i ‘campesinos’ che si rifiutavano di cedere le loro terre arrivando a commissionare violenze e omicidi; un’accusa seccamente smentita dal responsabile delle relazioni esterne di “Minera Yanacocha”, Ricardo Morel, che ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio di Becerra. Il 75% della popolazione del Cajamarca vive di agricoltura e allevamento e a più riprese ha denunciato la contaminazione delle terre limitrofe ai giacimenti d’oro e dei corsi d’acqua, come quelle causate da cianuro e mercurio nel 2000 e 2001. La scorsa estate i ‘campesinos’ di Combayo avevano paralizzato le attività di “Minera Yanacocha” denunciando l’inquinamento delle principali risorse idriche della zona; erano seguiti disordini e scontri con le forze dell’ordine, costati la vita a un contadino, poi conclusi con un accordo in cui la Newmont si impegnava a garantire la sicurezza dell’acqua dolce di cui si serve la popolazione di Combayo, attraverso la costruzione di cinque nuovi impianti di trattamento e di potabilizzazione dell’acqua e la distribuzione del cosiddetto ‘oro blu’ con un nuovo acquedotto.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Senatore Virginia ammette sconfitta

Il senatore repubblicano George Allen ha ammesso la sconfitta nei confronti del democratico Jim Webb nelle elezioni in Virginia. Cio' garantisce ai democratici la maggioranza di tutto il Congresso, Camera e Senato. Intanto anche il senatore del Montana ha ammesso di esser stato battuto dal rivale democratico. La Casa Bianca sottoporra' la nomina di John Bolton come ambasciatore all'Onu alla ratifica del Senato prima del cambio della guardia in Congresso in gennaio.

Stephen King: mi faceva paura Bush

Alla domanda cosa ti fa paura l'autore Stephen King ha risposto "fino a ieri George W. Bush e il partito repubblicano". "Ero l'uomo piu' felice d'Inghilterra - ha detto il maestro dell'horror - quando ho visto i risultati". In una rara apparizione pubblica King ha parlato alla Foreign Press Association di Londra anche del suo ultimo libro 'Lisey's Story', che lui considera "il suo miglior romanzo". King ha venduto 120 mln di copie e dalle sue opere sono stati tratti 25 film.

ANCORA SCONTRI NAVALI TRA ESERCITO E ‘TIGRI’, UCCISO DEPUTATO TAMIL

Una violenta battaglia navale dal bilancio controverso è avvenuta in queste ore al largo delle coste nord—orientali dello Sri Lanka, dopo gli analoghi scontri di ieri nel mare antistante la penisola di Jaffna: per ora, avrebbe provocato l’affondamento di due imbarcazioni della marina governativa e altrettante dei ribelli delle Tigri per la liberazione della patria Tamil (Ltte), anche se le versioni sono discordanti. Stando a fonti governative, due barche imbottite di esplosivo con a bordo ribelli-kamikaze sarebbero state colpite a largo della città di Trincomalee. Nessuna fonte indipendente – né gli osservatori europei né gli stessi ribelli – ha tuttavia ancora confermato questa versione. Intanto oggi un deputato Tamil – la minoranza che dal 1972 lotta per l’indipendenza dei territorio nord-orientali – è stato assassinato a Colombo insieme alla sua guardia del corpo da uomini armati non identificati. Nadarajah Raviraj, dell’Alleanza nazionale Tamil (Tna), è stato colpito mentre viaggiava a bordo della sua auto ed è morto nell’ospedale della capitale. Avvocato, ex-sindaco di Jaffna – principale città Tamil nel nord – era considerato una figura di spicco; la polizia ha avviato ricerche e perquisizioni in città per individuare gli autori dell’omicidio.

ITALIA

Tav, tracciato entro settembre 2007

La scelta definitiva per il tracciato della Tav Torino-Lione sara' presa tra aprile e maggio del 2007 o male che vada per settembre'. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, spiega cosi' la decisione di fissare i tempi per il lavoro della conferenza dei servizi. Tre le opzioni, 'Val di Susa, Val Sangone, oppure il quadruplicamento della linea esistente'. Se nei lavori della conferenza dei servizi non ci sara' un consenso unanime la parola passera' al Consiglio dei Ministri.

Fs: impennata costi alta velocita'

I costi per realizzare la linea Alta Velocita' nell'arco di 15 anni si sono quintuplicati, al punto da indurre le imprese a rinunciare. 'Il progetto alta velocita' Torino-Napoli - ha detto l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti - aveva un costo iniziale di 12.000 miliardi di lire che in 15 anni, sono diventati 31 miliardi di euro'. Moretti ha parlato tra l'altro di un approccio diverso al project financing che puo' essere realizzato a step anche ad opera gia' avanzata.

Indulto, Di Pietro: amnistia mirata

Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, propone un'amnistia selettiva che riduca i danni provocati dall'indulto. Nel programma Telecamere ha spiegato che 'per non far fare dei processi inutili che non si concluderanno mai con conseguente spreco di risorse, sarebbe meglio fare una amnistia selettiva che si unisca all'indulto'. L'amnistia, nel progetto del ministro, non si applicherebbe ad una serie di reati specifici, come la corruzione o l'evasione fiscale.

Malnutriti 38% pazienti ospedali

Molti dei ricoverati in ospedale risultano malnutriti e questo non aiuta i processi di guarigione. E' quanto emerge da uno studio effettuato dal centro di Nutrizione Clinica del Policlinico Umberto I. I pazienti con un'assunzione calorica inferiore al 50% delle necessita' hanno in media una degenza piu' lunga di 6 giorni ed una piu' elevata mortalita'. Secondo lo studio, inoltre, solo il 37% ammette di riuscire a mangiare tutto il pranzo e tutta la cena.


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror061110 (last edited 2008-06-26 09:57:41 by anonymous)