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'''ESTERI''' PALESTINA
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'''ITALIA''' La riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi della Lega araba, convocata d'urgenza per discutere del dramma palestinese alla luce dei massacri israeliani nella striscia di Gaza, ha lanciato un appello per una conferenza internazionale di pace con la partecipazione anche dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza per porre fine al conflitto arabo-israeliano sulla base delle risoluzioni internazionali approvate e tenendo presente il principio della terra in cambio della pace. Alla riunione ha preso parte anche il ministro degli Esteri palestinese Mahmoud al Zahar e avrebbe aderito alla richiesta.

I ministri dei paesei della lega araba hanno annunciato che, in risposta al veto americano assunta in Consiglio di sicurezza per impedire la condanna della strage israeliana commessa a Beit Hanoun, cesseranno il blocco economico finanziario imposto dal febbraio di quest'anno. Il governo del Kuwait ha immediatamente annunciato l'intenzione di inviare 30 milioni di dollari alle autorita' palestinesi.

Al Fatah ha ufficialmente nominato il presidente palestinese Abu Mazen successore di Yasser Arafat alla guida del movimento. Il Consiglio, riunito a Ramallah, in Cisgiordania, si e' pronunciato all'unanimita' e Abu Mazen ha ottenuto 132 voti a favore. Il presidente palestinese e' anche a capo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), di cui il Fatah e' il gruppo principale.

ISRAELE

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert si è recato oggi a Washington per incontrare Bush. La discussione verterà sul dossier nucleare iraniano e sui nuovi rapporti Usa-Israele in luce dei cambi avvenuti dopo le elezioni di medio termine.

SIRIA

La Siria e' pronta ad aprire un dialogo con gli Stati Uniti per portare la stabilita' in Iraq e Medio Oriente. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano, Walid Mwallem, spiegando dal Cairo che il suo Paese 'sostiene il processo politico in Iraq e si oppone a che sia versato sangue iracheno'. Secondo il giornale 'The Observer', il primo ministro inglese Tony Blair ha chiesto al presidente Usa, George W. Bush, di coinvolgere la Siria e l'Iran nel processo di pace.

IRAQ

Quattro soldati britannici sono stati uccisi a Bassora, in Iraq, quando e' stata attaccata la motovedetta a bordo della quale si trovavano. Secondo quanto ha annunciato a Londra il ministero della Difesa, la motovedetta e' stata attaccata sulle acque del fiume Shatt al Arab. Intanto 3 soldati Usa sono morti per le ferite riportate ieri in combattimenti nella provincia sunnita di Al Anbar, nell'ovest dell'iraq. Lo riferiscono oggi fonti dell'esercito statunitense.

Il partito democratico che controllera' il Congresso dal 2007, auspica che gli Usa inizino a ritirarsi dall'Iraq l'anno prossimo. Lo ha ribadito il senatore del Michigan Carl Levin, probabile futuro presidente della commissione Forze Armate. 'Abbiamo bisogno di avviare una fase di dispiegamento delle forze dell'Iraq nei prossimi 4 o 6 mesi'', ha detto Levin, ''perche' l'impegno americano non e' senza fine''. Secondo il senatore ''per l'Iraq esiste soltanto la soluzione politica'.

CINA

Almeno 24 minatori sono rimasti uccisi in un'esplosione di una miniera di carbone nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina. L'esplosione, che si e' verificata domenica sera in una miniera del distretto di Lingshi dove lavoravano 34 persone, e' stata causata da un uso improprio di esplosivi. E in un'altra esplosione avvenuta il 5 novembre, sempre nel Nord del paese, ci sono stati 35 morti, con 12 minatori ancora intrappolati.

BANGLADESH

La Lega di Awami, la principale coalizione di partiti di opposizione, ha proclamato uno sciopero dei trasporti e manifestazioni di protesta che si sono protratte fino a lunedì. Negli scontri tra polizia e manifestanti, una persona sarebbe morta e decine sarebbero rimaste ferite. Il Paese è paralizzato, con il leader dell'opposizione Sheikh Hasina che minaccia di non cessare la protesta finché il presidente della Commissione Elettorale, M.A. Aziz, non verrà rimosso dall'incarico. Il presidente Iajuddin Ahmed ha finora respinto le richieste dell'opposizione, minacciando di far intervenire l'esercito se la protesta non si placherà. In gennaio nel Paese sono previste le elezioni.

SOMALIA

L'Unione delle Corti islamiche, che da alcuni mesi controlla la capitale somala Mogadiscio e buona parte del sud del Paese, ha annunciato di aver preso possesso della città di Bandiradley, nella regione di Mudug, al confine con la regione semi-autonoma settentrionale del Puntland. Secondo fonti locali, il bilancio degli scontri sarebbe di almeno otto morti. La mossa delle Corti, che mirano a conquistare anche la parte settentrionale del Paese, arriva un giorno dopo il disconoscimento, da parte del governo di transizione di Baidoa, degli accordi presi tra le Corti e il portavoce del Parlamento per riavviare i colloqui di pace. La Somalia sta faticosamente tentando di uscire da 15 anni di guerra civile, che ha provocato circa mezzo milione di morti.

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ESTERI

ITALIA

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PALESTINA

La riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi della Lega araba, convocata d'urgenza per discutere del dramma palestinese alla luce dei massacri israeliani nella striscia di Gaza, ha lanciato un appello per una conferenza internazionale di pace con la partecipazione anche dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza per porre fine al conflitto arabo-israeliano sulla base delle risoluzioni internazionali approvate e tenendo presente il principio della terra in cambio della pace. Alla riunione ha preso parte anche il ministro degli Esteri palestinese Mahmoud al Zahar e avrebbe aderito alla richiesta.

I ministri dei paesei della lega araba hanno annunciato che, in risposta al veto americano assunta in Consiglio di sicurezza per impedire la condanna della strage israeliana commessa a Beit Hanoun, cesseranno il blocco economico finanziario imposto dal febbraio di quest'anno. Il governo del Kuwait ha immediatamente annunciato l'intenzione di inviare 30 milioni di dollari alle autorita' palestinesi.

Al Fatah ha ufficialmente nominato il presidente palestinese Abu Mazen successore di Yasser Arafat alla guida del movimento. Il Consiglio, riunito a Ramallah, in Cisgiordania, si e' pronunciato all'unanimita' e Abu Mazen ha ottenuto 132 voti a favore. Il presidente palestinese e' anche a capo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), di cui il Fatah e' il gruppo principale.

ISRAELE

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert si è recato oggi a Washington per incontrare Bush. La discussione verterà sul dossier nucleare iraniano e sui nuovi rapporti Usa-Israele in luce dei cambi avvenuti dopo le elezioni di medio termine.

SIRIA

La Siria e' pronta ad aprire un dialogo con gli Stati Uniti per portare la stabilita' in Iraq e Medio Oriente. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano, Walid Mwallem, spiegando dal Cairo che il suo Paese 'sostiene il processo politico in Iraq e si oppone a che sia versato sangue iracheno'. Secondo il giornale 'The Observer', il primo ministro inglese Tony Blair ha chiesto al presidente Usa, George W. Bush, di coinvolgere la Siria e l'Iran nel processo di pace.

IRAQ

Quattro soldati britannici sono stati uccisi a Bassora, in Iraq, quando e' stata attaccata la motovedetta a bordo della quale si trovavano. Secondo quanto ha annunciato a Londra il ministero della Difesa, la motovedetta e' stata attaccata sulle acque del fiume Shatt al Arab. Intanto 3 soldati Usa sono morti per le ferite riportate ieri in combattimenti nella provincia sunnita di Al Anbar, nell'ovest dell'iraq. Lo riferiscono oggi fonti dell'esercito statunitense.

Il partito democratico che controllera' il Congresso dal 2007, auspica che gli Usa inizino a ritirarsi dall'Iraq l'anno prossimo. Lo ha ribadito il senatore del Michigan Carl Levin, probabile futuro presidente della commissione Forze Armate. 'Abbiamo bisogno di avviare una fase di dispiegamento delle forze dell'Iraq nei prossimi 4 o 6 mesi, ha detto Levin, perche' l'impegno americano non e' senza fine. Secondo il senatore per l'Iraq esiste soltanto la soluzione politica'.

CINA

Almeno 24 minatori sono rimasti uccisi in un'esplosione di una miniera di carbone nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina. L'esplosione, che si e' verificata domenica sera in una miniera del distretto di Lingshi dove lavoravano 34 persone, e' stata causata da un uso improprio di esplosivi. E in un'altra esplosione avvenuta il 5 novembre, sempre nel Nord del paese, ci sono stati 35 morti, con 12 minatori ancora intrappolati.

BANGLADESH

La Lega di Awami, la principale coalizione di partiti di opposizione, ha proclamato uno sciopero dei trasporti e manifestazioni di protesta che si sono protratte fino a lunedì. Negli scontri tra polizia e manifestanti, una persona sarebbe morta e decine sarebbero rimaste ferite. Il Paese è paralizzato, con il leader dell'opposizione Sheikh Hasina che minaccia di non cessare la protesta finché il presidente della Commissione Elettorale, M.A. Aziz, non verrà rimosso dall'incarico. Il presidente Iajuddin Ahmed ha finora respinto le richieste dell'opposizione, minacciando di far intervenire l'esercito se la protesta non si placherà. In gennaio nel Paese sono previste le elezioni.

SOMALIA

L'Unione delle Corti islamiche, che da alcuni mesi controlla la capitale somala Mogadiscio e buona parte del sud del Paese, ha annunciato di aver preso possesso della città di Bandiradley, nella regione di Mudug, al confine con la regione semi-autonoma settentrionale del Puntland. Secondo fonti locali, il bilancio degli scontri sarebbe di almeno otto morti. La mossa delle Corti, che mirano a conquistare anche la parte settentrionale del Paese, arriva un giorno dopo il disconoscimento, da parte del governo di transizione di Baidoa, degli accordi presi tra le Corti e il portavoce del Parlamento per riavviare i colloqui di pace. La Somalia sta faticosamente tentando di uscire da 15 anni di guerra civile, che ha provocato circa mezzo milione di morti.


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