Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

POLONIA Le Donne Polacche rompono il silenzio!

Circa 60 persone hanno manifestato il 14 novembre davanti al Parlamento Polacco a Varsavia, chiedendo l'abrogazione della legge anti-aborto. In presenza dei media, una decina di donne tenevano dei cartelli sui quali si leggeva "Io ho abortito". Le organizzatrici hanno annunciato che altre manifestazioni avranno luogo ogni settimana. L'obiettivo principale di questa manifestazione era un "coming out" collettivo perchè le donne possano finalmente riconoscere pubblicamente di aver abortito. Questo tipo di azione ha già avuto luogo negli anni Settanta in paesi come la Francia e la Germania. Il collettivo "Pro Scelta 2006", che organizza questa azione, spera che il tabù sarà infranto anche in Polonia, e che delle personalità conosciute avranno il coraggio di dire a voce alta "io ho abortito". Lunedi' scorso il settimanale di sinistra "Trybuna Robotnicza" ha pubblicato il Manifesto e i nomi di quelle che riconoscono "Si', ho abortito". Costoro si assumono dei rischi. Rischiano la loro reputazione, il loro lavoro, la loro libertà, come hanno fatto, in Francia, ad esempio, personalità come Catherine Deneuve, Jeanne Moreau, Marguerite Duras, Françoise Sagan e Marina Vlady, e in Germania Romy Schneider, che ebbero questo coraggio nonostante rischiassero 3 anni di prigione.

QUESTE DONNE CORAGGIOSE HANNO BISOGNO DEL NOSTRO SOSTEGNO. Potete inviarlo a prochoice@listy.zwiazek.pl, magostr@o2.pl, oppure a wnowicka@federa.org

IRAQ - SULEMANYA - Le donne curde, schiave di una tradizione arcaica, tentano il suicidio dandosi fuoco L’ospedale di Emergency di Sulimanya ha iniziato la sua attività nel 1996. Nelle sue stanze sono state soccorse e curate migliaia di vittime delle guerre che si sono succedute, quasi senza interruzione, da quella fra Iraq e Iran, alla repressione dei curdi da parte del regime di Saddam, agli scontri fra diverse fazioni di curdi stessi, sino a quella attuale che sta devastando l’Iraq. In questo ospedale l’unità grandi ustionati si prende cura ogni giorno di numerosi casi . infatti, insieme a quella delle mine che continuano a mietere vittime, quella delle ustioni è l’altra grave emergenza di questa zona. Non solo perché l’uso diffuso di cucine e stufe primitive a cherosene provoca frequenti incidenti domestici, ma anche per un fenomeno che colpisce molte donne, che tentano il suicidio cospargendosi di combustibile e dandosi fuoco. . “La causa di questi suicidi - ci spiega un medico – sta nella arretratezza nella quale è costretta a vivere la popolazione delle zone rurali. Arretratezza che penalizza soprattutto le donne. Prive di qualsiasi diritto, totalmente dipendenti dalla volontà dei padri o dei mariti. L’amore per un ragazzo non accettato dal padre, i maltrattamenti di un marito, l’essere rimaste incinta per un rapporto extra matrimoniale. Da noi (come in troppe altre parti del mondo, aggiungiamo noi) l’aborto è considerato un crimine ed è impossibile ricorrervi. Spesso una donna non vede altra via di uscita se non quella di uccidersi dandosi fuoco. Non penso che questo sistema tremendo di tentare di darsi la morte sia anche un segno di protesta, piuttosto semplicemente di grande disperazione che diventa vergogna quando il suicidio non riesce. Mai nessuna delle donne che arrivano qui, o una delle loro famiglie, ammette il tentato suicidio. Dichiarano tutte di essersi bruciate per incidenti domestici. Ma noi riconosciamo per esperienza i tentati suicidi: ustioni che arrivano a riguardare dal 65 fino al 95 percento del corpo non ci si possono procurare scaldando il latte”.

OAXACA Agenti della polizia federale preventiva hanno caricato o con lacrimogeni al peperoncino la marcia pacifica convocata dal coordinamento di donne di Oaxaca in data 19 novembre. La manifestazione era in solidarietà con una donna di 48 anni, per protestare sull’ aggressione sessuale che ha subito da parte di agenti della polizia che a un posto di blocco l’ avevano pesantemente molestata.

PALESTINA Nuova aggressione israeliana nella notte alla striscia di Gaza. Unità militari hanno invaso un quartiere di Gaza città, assassinando due persone, tra cui un membro di Hamas e una donna di settant'anni, entrambi morti a seguito di colpi sparati da carri armati. Almeno altre tre persone, tutti civili, risultano ferite. In scontri a Beit Lahiya, nel nord della striscia di Gaza, un'incursione israeliana è stata fermata da combattenti palestinesi: un carro armato delle forze di invasione è stato colpito, ferendo due militari aggressori. In risposta agli attacchi israeliani, il braccio armato di Hamas ha lanciato due razzi sulla città di Sderot, ferendo gravemente un israeliano. Sono 449 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane dal 4 maggio scorso. Per la terza volta in tre giorni scudi umani palestinesi sono riusciti a sventare il bombardamento di case di Gaza. Secondo il sito Palestine-Info (vicino a Hamas), centinaia di persone, fra fra cui donne e bambini, hanno fatto da scudo a una casa che doveva essere rasa al suolo, e il raid non e' avvenuto. Nei giorni precedenti, erano stati impediti raid israeliani contro le abitazioni di due altri miliziani a Jabalya e a Beit Lahya.

LIBANO ucciso Pierre Gemayel, Ministro dell’ industria del governo libanese. Il politico cristiano e antisiriano, Pierre Gemayel, ministro dell’Industria nel governo libanese, è stato ucciso in un agguato.

Si tratta dell’ennesimo episodio di assassinio di un personaggio pubblico che si opponeva all’influenza siriana sul Libano. Un omicidio che, indipendentemente da chi siano gli autori, potrebbe fare precipitare la già precaria situazione del Paese, particolarmente ora che il governo di Beirut è orfano della componente sciita. Recentemente infatti sei ministri del governo libanese, vicini a Hezbollah hanno dato le dimissioni, lasciando al potere un governo che non rappresenta più la componete sciita, maggioritaria nel Paese. La notizia dell’omicidio è volata di bocca in bocca e molta gente è già scesa in strada per manifestare la propria rabbia contro il regime siriano, ma non solo. Mentre da più parti si punta già il dito contro la Siria, alcune voci accusano il governo antisiriano al potere”.

MESSICO Il candidato della sinistra alle elezioni presidenziali messicane del 2 luglio scorso López Obrador, sconfitto dal conservatore Calderón con uno scarto dello 0,58% dei voti, dopo avere denunciato per mesi di essere stato vittima di “brogli” si è auto-proclamato ieri “presidente legittimo” del Messico di fronte a una folla di sostenitori, secondo alcune fonti della stampa nazionale 100.000, riuniti nella storica piazza dello Zócalo a Città del Messico.

STATI UNITI In Iraq gli Stati Uniti sono 'in un certo modo in trappola, nel senso che non possono restare, ma non possono partire', ha detto Kofi Annan. Le modalita' della partenza dovranno essere ottimali, nel senso che non dovranno condurre ad un ulteriore deterioramento della situazione, ha detto a Ginevra il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, in una conferenza stampa. Certo è, aggiungiamo noi che in quella che KOfi Annan definisce trappola ci si son messi da soli, e di vantaggi ne hanno avuti!!! . CONGO Oltre duemila civili avrebbero già abbandonato la zona di Bolobo, circa 300 chilometri a nord di Kinshasa, per cercare riparo nella Confinante Repubblica del Congo, dopo la morte di almeno 8 civili in scontri che hanno coinvolto le comunità Nunu e Tende. Lo ha detto un portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati secondo cui gli incidenti avrebbero coinvolto sostenitori dei due candidati al ballottaggio presidenziale del 29 ottobre, vinto dal capo di Stato uscente Joseph Kabila contro il suo ex-vicepresidente Jean-Pierre Bemba, che ha presentato ricorso alla Corte Suprema.

IRAQ L'Iraq e la Siria hanno ristabilito relazioni diplomatiche dopo una rottura che durava da 25 anni. Lo hanno annunciato i capi della diplomazia dei due paesi in una conferenza stampa a Baghdad. Il ministro degli esteri iracheno, Hoshyar Zebari ha detto che i due paesi coopereranno in materia di sicurezza.

ANCORA DALL’ IRAQ Continua la mattanza americana in Iraq. Almeno 5 persone, tra cui un neonato di sei mesi colpito alla testa, sono morte, e altre 50 sono rimaste ferite in un'incursione delle forze americane e irachene a Sadr City, il quartiere sciita a est di Baghdad dove si concentrano i miliziani di Moqtada al-Sadr. Lo hanno riferito fonti del ministero dell'Interno e della Sanita' iracheni. Elicotteri militari hanno colpito presunti covi della guerriglia nei pressi di un grande parcheggio. Obiettivo del raid, il secondo in due giorni, era una cellula dell'esercito del Mahdi di al-Sadr che avrebbe sequestrato e ucciso sunniti. Le forze Usa sono anche alla ricerca di un soldato americano di origine irachena rapito il 23 ottobre

GAZA: RAPITI DUE OPERATORI UMANITARI ITALIANI- Due dipendenti italiani del Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) sono stati rapiti oggi a Gaza. Lo riferisce l’edizione on-line del quotidiano israeliano Haaretz citando fonti palestinesi, le quali hanno precisato che i due sono stati catturati a Deir el-Balah nella zona centrale di Gaza. I due operatori della Croce Rossa Italiana rapiti, Gianmarco Onorato e Claudio Moroni, sono impegnati in un progetto della Mezza Luna Rossa palestinese di sostegno psicologico a mamme e bambini a Gaza, Ebron e Betlemme.

CINA

Centinaia di proteste al giorno. Non solo nelle campagne. Il regime ricorre all'esercito

NEPAL: Kumari, tra sfruttamento e tradizione Ha solo nove anni, appare occasionalmente alla finestra del suo palazzo, dove vive semi-reclusa da quando ne aveva quattro. È considerata una dea vivente, ma alla comparsa del primo ciclo mestruale ritornerà una persona normale. La tradizione delle “kumari” è però stata bollata da alcuni gruppi di attivisti alcuni come una realtà di sfruttamento minorile: hanno cominciato a inviare petizioni alla Corte Suprema nepalese per porre fine a una tradizione che “costituisce una vera e propria violazione dei diritti umani”… . Per la setta buddhista che da almeno tre secoli l'ha eletta oggetto della propria venerazione, è l'incarnazione vivente della Taleju, la dea vergine. La bambina, che assume il nome di Kumari (vergine in nepalese) è il simbolo della purezza e dell'innocenza. Scelta tra decine di fanciulle nella sottocasta degli orafi e degli argentieri, la dea-bambina deve essere 'esente da colpe' e avere una salute eccellente: nessuna malattia, nessuna ferita visibile. Inoltre, non deve avere mai sanguinato. Ma la prova più difficile è rappresentata dalla festa indù del Dashain. Durante la kalratri, la notte nera, 100 bufali vengono sacrificati alla dea Kalì. La giovane aspirante dea dovrà essere portata nel cortile del principale tempio indù, dove sono state collocate le teste dei bufali illuminate da luce di candela. Se possiederà la virtù divina, tale vista non la spaventerà. Con la pubertà, alla comparsa del primo ciclo mestruale, si corrompe la sua integrità e la dea lascia il suo corpo. La bambina torna brutalmente tra i mortali, in attesa che una nuova Kumari prenda il suo posto. La consuetudine vuole che le bambine, scelte dopo un'accuratissima selezione, al momento dell'elezione lascino la casa dei genitori, venendo completamente tagliate fuori dalla vita sociale. Le Kumari sono costrette ad abbandonare la scuola, e per il resto della loro vita non potranno lavorare.

MOSCA Un alto responsabile della Chiesa ortodossa russa, il metropolita Kirill, ha affermato stasera che la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa sono alleate contro il laicismo ostile e antireligioso. Kirill, capo delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e di tutte le Russie, si è incontrato con Papa Benedetto XVI ed è considerato fautore di relazioni più strette con la Chiesa cattolica. "In Vaticano, e non solo in Vaticano ma in tutto il mondo, i cattolici comprendono che gli ortodossi sono loro alleati", ha detto il metropolita alla televisione Rossiya."E gli ortodossi stanno sempre più arrivando a comprendere che i cattolici sono loro alleati di fronte al laicismo ostile e non religioso", ha aggiunto. Kirill, uno dei più alti responsabili della Chiesa ortodossa russa ad aver incontrato Benedetto XVI dopo la sua ascesa al soglio pontificio nell'aprile 2005 (e in Vaticano si lavora per un incontro tra Papa Ratzinger e il Patriarca Alessio, capo della Chiesa ortodossa russa), ha poi condannato l' omosessualità. "Quando fu fatta la dichiarazione dei diritti umani, nessuno, nel peggiore degli incubi, avrebbe potuto immaginare una Gay Parade a Gerusalemme", ha sostenuto. Il 10 novembre scorso si è svolta nella Città santa alle tre religioni monoteistiche una manifestazione di gay, lesbiche e transessuali che ha suscitato le proteste di ambienti religiosi. Secondo il metropolita, d'altra parte, la corrente di pensiero liberale attualmente prevalente pecca di semplicismo nel porre eccessivamente l'accento sui diritti inviduali. "Certo, è affar tuo se vuoi essere un peccatore o una canaglia. Ma non puoi dire che la società non debba preoccuparsi di chi tu sia", ha detto il metropolita Kirill.

ITALIA

ATESIA: OCCUPATA DAI PRECARI ATESIA LA SEDE DEL DIRETTIVO CGIL A CORSO ITALIA

Oggi si è svolto il direttivo della Cgil con il segret. Epifani che verte sul tema della firma dell'avviso comune cioè l'accordo fra cgil-cisl-uil confindustria ed il ministro Damiano con il quale si applica l'art.178 della finanziaria che condona i padroni illegali come Atesia e costringe i lavoratori a rinunciare ai propri diritti pregressi senza applicazione del contratto a tempo indeterminato. Epifani ha dichiarato di voler incontrare i precari. ..e i precari e le precarie di atesia non se lo sono fatto ripetere due volte!!! SENTIAMO LA CORRISPONDENZA di uno di loro

CIAMPINO Una telefonata anonima al 115 ha fatto scattare il massimo grado di allerta questa mattina alle ore 8.15 annunciando la presenza di un ordigno a bordo do un aereo cargo. I POchi minuti dopo i responsabili della sicurezza hanno deciso di bloccare tutti i voli in arrivo che sono stati dirottati su fiumicino. Lo scalo è stato riaperto alle ore 10

MORTI SUL LAVORO In tutto il mondo, ogni anno ne muoiono più che in guerra. E in Italia più dei marines a Bagdad. Da tre a quattro al giorno. Se ne vanno in silenzio, nell'indifferenza. Se poi sono rumeni o moldavi o magrebini, a volte non fanno neanche statistica. Li raccolgono come sacchi e li buttano. Da Milano a Palermo i caduti sul lavoro dal 2001 sono stati più di 7 mila, gli incidenti quasi 5 milioni. E' quando comincia la settimana che il rischio è estremo, il lunedì. Verso le dieci del mattino nei campi, poco prima dell'ora di pranzo nei cantieri edili. Tanti sono ragazzini. Bambini anche. Soltanto nel 2005, in Italia, sono stati 8.530 quelli che non avevano ancora 17 anni e sono rimasti vittime di una "disgrazia" sul lavoro. Dalla perdita della falange di un dito della mano sinistra all'infermità totale. La falange di un dito vale 3 mila euro l'anno di "rendita", 250 al mese. Nel linguaggio burocratico dell'Inail l'indennizzo ha proprio quel brutto nome: rendita.

PROSTITUZIONE

Cresce in Italia la prostituzione al chiuso che non offre però garanzie di evitare di finire vittime della tratta. Se ne parlato a Giulianova (Teramo) la settimana scorsa nel corso del seminario “Prostituzione al chiuso tra autodeterminazione, sfruttamento e tratta: ricerca-intervento, promozione dei diritti, reti e comunità locali (esperienze e prospettive a confronto)”promosso dall'associazione On the Road. Al momento non abbiamo a disposizione i dati definitivi, ma appena li avremo disponibili ve li proporremo.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina