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Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
ESTERI PALESTINA La tregua stabilita tra ANP e governo israeliano tiene da 24 ore, anche se i miliziani palestinesi dei Comitati di resistenza popolare denunciano Israele di aver infranto la tregua quando stamane soldati hanno ucciso a Kabatya (Cisgiordania) uno dei loro comandanti locali, Abdul Razek Baker (22 anni), e una donna di circa 50 anni, Fatima Shreim, che cercava di soccorrerlo. Un portavoce dei Comitati di Resistenza Popolari, Abu Mujahid, ha detto alla agenzia di stampa palestinese Ramattan che «il crimine non resterà impunito». «L'uccisione del nostro compagno e della anziana donna è una chiara violazione della tregua», ha aggiunto.
Da parte sua il premier israeliano Ehud Olmert ha detto che la costituzione di un nuovo governo palestinese può rilanciare i negoziati di pace con Israele se esso accetterà le condizioni poste dal Quartetto per la rimozione dell'isolamento dell'Anp, se agirà secondo il Tracciato di pace e restituirà ad Israele il caporale Ghilad Shalit Israele sarà disposto ad incontrare immediatamente il presidente palestinese Abu Mazen, per rilanciare i negoziati su un futuro stato palestinese.
Intanto il valico di Rafah, al confine fra Egitto e Striscia di Gaza, riaprirà domani al transito in entrambe le direzioni. Lo hanno annunciato fonti palestinesi, precisando che il valico «resterà aperto domani dalle 8 del mattino alle 16 del pomeriggio ora locale per permettere il transito dei viaggiatori bloccati sulla frontiera». L'apertura dovrebbe essere confermata anche per le giornate di mercoledì e giovedì. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Ramattan, domani dovrebbe lasciare Gaza in direzione del Cairo il primo ministro Ismail Hanieyh, esponente di Hamas, atteso in Egitto per colloqui con la leadership locale sullo scambio dei prigionieri e la liberazione del soldato Shalit e sulla formazione del governo di unità nazionale. Il valico di Rafah è rimasto chiuso pressochè ininterrottamente dal 28 giugno scorso.
IRAN-IRAQ Il presidente iracheno Jalal Talabani in giornata arriverà a Teheran per dei colloqui con il suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Lo riferisce il network iraniano 'Khabar'. La visita di Talabani, inizialmente prevista per sabato scorso ma rinviata a causa della chiusura dell'aeroporto di Baghdad dovuta al coprifuoco, prevede un incontro anche con la guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei. Nell'agenda dei colloqui tra Ahmadinejad e Talabani, che sarà accompagnato da una folta delegazione del governo, tra cui i ministri degli Esteri e del Petrolio, figurano la stabilizzazione dell'Iraq e il progetto per la costruzione di un oledotto tra Bassora e il porto iraniano di Abadan. Un incontro che interrompe 25 anni di assenza totale tra i governi dei due paesi.
IRAQ Le autorità revocano il coprifuoco - Le autorità irachene hanno revocato il coprifuoco. Dopo la serie feroce di attentati che durante la settimana avevano sconvolto diverse città irachene, e causato la morte di centinaia di persone, le autorità si erano viste costrette a dichiarare il coprifuoco.
BUSH IN GIORDANIA Il Fronte Islamico d'Azione (Fia) «rifiuta e condanna» la visita del presidente Usa George W. Bush in programma mercoledì ad Amman e sollecita i giordani ad «esprimere la loro condanna con tutti i mezzi possibili». In un comunicato pubblicato stamani dalla stampa locale, il Fia - braccio politico dei Fratelli Musulmani e rappresentato in Parlamento da 15 deputati (due sono stati sospesi per aver presentato le condoglianze alla famiglia di Abu Mussab al-Zarwaqi, il defunto capo del braccio iracheno di al-Qaida - si rivolge al presidente Usa, definendolo «criminale di guerra» e dicendogli «non sei il benvenuto nella nostra capitale». Mercoledì, Bush dovrebbe incontrare ad Amman il premier iracheno Nuri al Maliki
IRAN Si è conclusa con la resa del sequestratore, un uomo armato che indossava una cintura esplosiva, la presa d'ostaggi nella scuola superiore 'Falaq' di Teheran. E' stato convinto convinto ad arrendersi e a consegnarsi agli agenti, dopo avergli rassicurato che le sue richieste saranno inviate alle autorità.
COREA DEL NORD I principali negoziatori di Stati Uniti e Corea del Nord sui progetti nucleari di Pyongyang, Christopher Hill e Kim Kyegwan, potrebbero incontrarsi nelle prossime ore a Pechino dopo un colloquio segreto avuto il mese scorso. Lo scrive oggi l'agenzia sudcoreana 'Yonhap' nel dare notizia dei contatti per un rilancio della trattativa internazionale a sei, cui partecipano le due Coreee, Usa, Cina, Russia e Giappone.
AFGHANISTAN Un attentatore suicida alla guida di un'autobomba si è fatto esplodere contro un convolgio della Nato nei pressi di Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, uccidendo due soldati dell'Isaf e ferendo un civile. Lo ha riferito Daoud Ahamdi, portavoce del governatore della provincia di Kandahar. Il maggiore Luke Knittig, portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza della Nato (Isaf), ha confermato l'attacco ma non ha precisato la nazionalità dei due militari. Nella provincia di Kandahar stazionano le truppe del contingente canadese.
BOLIVIA La Repsol risarcirà il popolo Guaranì - L'azienda petrolifera Repsol risarcirà il popolo Guaranì per i danni arrecati ai terreni dallo sfruttamento del sottosuolo. L'Assemblea de popolo Guaranì aveva inizialmente chiesto alla Repsol 40 milioni di dollari di risarcimento per poi scendere a 25. L'azienda petrolifera ispano-argentina si è impegnata a versare la cifra entro i prossimi 20 anni in modo da finanziare progetti agricoli e commerciali per la popolazione Guaranì.
VENEZUELA Hugo Chávez ha chiuso la sua campagna per le elezioni di domenica prossima radunando al centro di Caracas migliaia di sostenitori. Le previsioni gli attribuiscono un vantaggio che oscilla tra i 15 e i 20 punti percentuali (che si riducono a 6 in alcune inchieste di istituti statunitensi) sul diretto rivale Manuel Rosales, ex-governatore dello Stato petrolifero di Zúlia.
MESSICO Il governo centrale ha rivolto un “appello urgente” a tutte le parti in conflitto nello stato meridionale di Oaxaca affinché “approfittino di tutte le vie legali e istituzionali per risolvere il problema che ha già avuto un altissimo costo per la popolazione”. L’appello arriva dopo i gravi disordini scoppiati sabato nell’omonima capitale Oaxaca, tra la polizia federale e i sostenitori dell’opposizione protagonisti da sei mesi di una massiccia mobilitazione contro il governatore conservatore Ulises Ruiz, accusato di essere giunto al potere con brogli e di utilizzare le forze dell’ordine come una sua guardia privata. I 200 movimenti sociali riuniti nella ‘Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca’ (Appo) avevano convocato una nuova marcia di protesta con l’obiettivo di accerchiare la polizia che dalla fine di ottobre ha occupato la piazza centrale dello Zócalo; La polizia ha reagito lanciando gas lacrimogeni che hanno provocato almeno una trentina di feriti e arrestando oltre 150 persone. Il portavoce dell’associazione, Florentino López, annunciando già da oggi nuove manifestazioni. La polizia ha intanto eretto barricate su tutte le strade di accesso allo Zócalo.
EQUADOR candidato della sinistra Rafael Correa, secondo le ultime proiezioni, ha vinto il ballotaggio al secondo turno delle elezioni presidenziali in Ecuador sconfiggendo il conservatore Alvaro Noboa. Con lo spoglio che è giunto a circa il 20% delle schede scrutinate, il 43enne economista ha ottenuto il 66% dei voti contro il 34% dell'imprenditore bananiero, forte di un nettissimo vantaggio di ben trentadue punti sullo sfidante. La candidatura di Correa era sostenuta dal presidente venezuelano Hugo Chavez, prendendo la parola davanti ad una folla di simpatizzanti a Quito. «Accettiamo questa vittoria con dignità ed umiltà - ha detto l'economista -. Siamo solo uno strumento del potere del popolo». Noboa, candidato del Prian, non ha riconosciuto la vittoria dell'avversario e, in attesa di conoscere i risultati definitivi, ha denunciato dei brogli parlando di un «gigantesco imbroglio contro di me».
CINA Un'esplosione, la terza in pochi giorni, ha ucciso 24 persone ieri sera in una miniera di carbone a Linfen, nella provincia settentrionale dello Shanxi. Lo riferisce oggi l'agenzia Xinhua (Nuova Cina). Secondo i primi accertamenti, l'incidente è stato causato da un guasto nell'impianto di ventilazione della miniera, che ha prodotto un accumulo di gas. Lo scoppio ha investito tutti i minatori che erano al lavoro nell'impianto, la Luweitan Coal Mine. Il titolare di quest'ultimo, che operava senza licenza, è stato arrestato, mentre il direttore generale è ricercato. Tra sabato e domenica altre due esplosioni, nella provincia settentrionale di Heilongjiang e in quella meridionale dello Yunnan, avevano fatto 53 morti e 34 tra feriti e dispersi. Nei primi dieci mesi di quest'anno, sono state 3.726 le vittime in oltre 2.300 incidenti nelle miniere di carbone cinesi.
MESSICO Una nuova ondata di violenza ha investito Oaxaca, capitale dell'omonimo Stato del Messico meridionale. Negli incidenti, 6 persone sono morte, oltre 140sono state ferite e almeno 160sono state arrestate dalla polizia. Fonti ufficiali e dell'opposizione sono concordi nel valutare gli scontri avvenuti tra manifestanti e polizia come i più gravi da quando sono scoppiate le tensioni tra l'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca (APPO) e il governatore dello Stato, Ulises Ruiz.
CONGO Violenta sparatoria fra caschi blu e miliziani fedeli a generale ribelle - Secondo quanto dichiarato da un ufficiale dei caschi blu delle Nazioni Unite in Congo, una violenta sparatoria avrebbe interessato l'area intorno alla città di Sake, nella regione orientale del nord Kivu. I caschi blu sarebbero intervenuti aprendo il fuoco in loro difesa contro l'avanzata delle milizie fedeli a Laurent Nkunda, generale ribelle dell'esercito congolese, che avevano sparato contro gli uomini dell'Onu. Al momento non si hanno notizie di morti o feriti.
PERU Il 'Collettivo 25 novembre' che raggruppa diverse organizzazioni di donne peruviane ha annunciato la propria mobilitazione a Lima per chiedere al potere esecutivo azioni efficaci che mettano un freno alle violenze sulle che negli ultimi cinque anni hanno causato 340 morti. La mobilitazione vedrà il gruppo dirigersi verso la sede del Congresso Nazionale per consegnare a Mercedes Cabanillas una carta con le proposte elaborate dalle organizzazioni femminili. Nel comunicato il collettivo ha fatto sapere che "il governo vuole che queste situazioni si risolvano in ambito familiare Ma questo è falso e impossibile. Così facendo dimostra di non conoscere la struttura sociale, economica e politca que sono alla base delle discriminazioni delle donne".
ITALIA
ROMA Circa trecento lavoratori, che da questa mattina presidiano la sede della Regione Lazio per chiedere il rinnovo del contratto nella sanità privata, hanno bloccato la viabilità di via Giovanni Genocchi e piazza Oderico da Pordenone, due strade che delimitano l'edificio regionale. In questo momento è in corso un incontro tra rappresentanti della Cgil, Cisl e Uil e l'assessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
PALESTINA La tregua stabilita tra ANP e governo israeliano tiene da 24 ore, anche se i miliziani palestinesi dei Comitati di resistenza popolare denunciano Israele di aver infranto la tregua quando stamane soldati hanno ucciso a Kabatya (Cisgiordania) uno dei loro comandanti locali, Abdul Razek Baker (22 anni), e una donna di circa 50 anni, Fatima Shreim, che cercava di soccorrerlo. Un portavoce dei Comitati di Resistenza Popolari, Abu Mujahid, ha detto alla agenzia di stampa palestinese Ramattan che «il crimine non resterà impunito». «L'uccisione del nostro compagno e della anziana donna è una chiara violazione della tregua», ha aggiunto. Ieri il premier israeliano Ehud Olmert aveva chiarito che per il momento la tregua israelo-palestinese riguarda solo la zona di Gaza, dove le attività militari israeliane sono effettivamente cessate dalle 6 di ieri mattina come anche i lanci dei razzi Qassam.
IRAN-IRAQ Il presidente iracheno Jalal Talabani in giornata arriverà a Teheran per dei colloqui con il suo omologo iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Lo riferisce il network iraniano 'Khabar'. La visita di Talabani, inizialmente prevista per sabato scorso ma rinviata a causa della chiusura dell'aeroporto di Baghdad dovuta al coprifuoco, prevede un incontro anche con la guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei. Nell'agenda dei colloqui tra Ahmadinejad e Talabani, che sarà accompagnato da una folta delegazione del governo, tra cui i ministri degli Esteri e del Petrolio, figurano la stabilizzazione dell'Iraq e il progetto per la costruzione di un oledotto tra Bassora e il porto iraniano di Abadan. Un incontro che interrompe 25 anni di assenza totale tra i governi dei due paesi.
IRAQ Un soldato australiano Jake Kovko, si è sparato alla testa per errore mentre maneggiava la sua pistola.
AFGHANISTAN Un attentatore suicida alla guida di un'autobomba si è fatto esplodere contro un convolgio della Nato nei pressi di Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, uccidendo due soldati dell'Isaf e ferendo un civile. Lo ha riferito Daoud Ahamdi, portavoce del governatore della provincia di Kandahar. Il maggiore Luke Knittig, portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza della Nato (Isaf), ha confermato l'attacco ma non ha precisato la nazionalità dei due militari. Nella provincia di Kandahar stazionano le truppe del contingente canadese.
EQUADOR candidato della sinistra Rafael Correa, secondo le ultime proiezioni, ha vinto il ballotaggio al secondo turno delle elezioni presidenziali in Ecuador sconfiggendo il conservatore Alvaro Noboa. Con lo spoglio che è giunto a circa il 20% delle schede scrutinate, il 43enne economista ha ottenuto il 66% dei voti contro il 34% dell'imprenditore bananiero, forte di un nettissimo vantaggio di ben trentadue punti sullo sfidante. La candidatura di Correa era sostenuta dal presidente venezuelano Hugo Chavez, prendendo la parola davanti ad una folla di simpatizzanti a Quito. «Accettiamo questa vittoria con dignità ed umiltà - ha detto l'economista -. Siamo solo uno strumento del potere del popolo». Noboa, candidato del Prian, non ha riconosciuto la vittoria dell'avversario e, in attesa di conoscere i risultati definitivi, ha denunciato dei brogli parlando di un «gigantesco imbroglio contro di me».
CINA Un'esplosione, la terza in pochi giorni, ha ucciso 24 persone ieri sera in una miniera di carbone a Linfen, nella provincia settentrionale dello Shanxi. Lo riferisce oggi l'agenzia Xinhua (Nuova Cina). Secondo i primi accertamenti, l'incidente è stato causato da un guasto nell'impianto di ventilazione della miniera, che ha prodotto un accumulo di gas. Lo scoppio ha investito tutti i minatori che erano al lavoro nell'impianto, la Luweitan Coal Mine. Il titolare di quest'ultimo, che operava senza licenza, è stato arrestato, mentre il direttore generale è ricercato. Tra sabato e domenica altre due esplosioni, nella provincia settentrionale di Heilongjiang e in quella meridionale dello Yunnan, avevano fatto 53 morti e 34 tra feriti e dispersi. Nei primi dieci mesi di quest'anno, sono state 3.726 le vittime in oltre 2.300 incidenti nelle miniere di carbone cinesi.
MESSICO Una nuova ondata di violenza ha investito Oaxaca, capitale dell'omonimo Stato del Messico meridionale. Negli incidenti, 6 persone sono morte, oltre 140sono state ferite e almeno 160sono state arrestate dalla polizia. Fonti ufficiali e dell'opposizione sono concordi nel valutare gli scontri avvenuti tra manifestanti e polizia come i più gravi da quando sono scoppiate le tensioni tra l'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca (APPO) e il governatore dello Stato, Ulises Ruiz.
ITALIA
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