Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
oaxaca ancora repressione
Lunedì cinquantotto feriti, alcuni gravi, in scontri con la Polizia Federale Preventiva (PFP). Martedì trenta uomini armati hanno fatto irruzione nell'atrio della chiesa di Santo Domingo de Guzmán. Hanno incendiato e distrutto l'accampamento principale della APPO, l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, che da maggio esige le dimissioni del governatore dello Stato, Ulisses Ruiz, leader del Partito Rivoluzionario Istituzionale, il PRI, che ha governato il Messico per settant'anni. Nell'accampamento dormivano solo quindici persone e non ci sono stati feriti ma, secondo César Mateos, uno dei portavoce della APPO, gli assalitori erano elementi in abiti civili della polizia locale, che fa capo a Ruiz e che è considerata da molteplici osservatori indipendenti come responsabile di almeno quattordici dei diciassette morti ad Oaxaca dall'inizio del conflitto, cinque mesi fa.
Un aggiornamento dal messico con guido proiettis
CORRISPONDENZA
Bologna 2 dicembre: facciamo la festa allo stupratore
A bologna una manifestazione per ogni aggressione, questa l arisposta che viene da diversi collettivi bolognesi alle numerose aggressione alle donne dei diversi mesi. La prima sarà sabato a crevalcuore. L'appuntamento è alle due. Da Roma si sta organizzando un treno alle 7.52 da tiburtinA per andare tutte insieme e pagando € 30 andata e ritorno. Sarebbe buono prenotare tramite mail alla portedifuga2006@yahoo.it.
CORRISPONDENZA
sabato manifestazione a vicenza contro l'ampliamento della base americana
La manifestazione, organizzata dall'Assemblea cittadina permanente prevede l'attraversamento della città da sud a nord, con arrivo alla destinazione finale: l'ex aeroporto Dal Molin, struttura militare dismessa e luogo deputato ad accogliere uomini e mezzi per quella che potrebbe diventare la più grande base militare Usa in Europa. Il progetto prevede l'occupazione di un'area con una superficie di circa 450 mila metri quadri a nord della città che dovrebbe ospitare la 173a Brigata aerotrasportata. per info www.altravicenza.it oppure scrivere a nodalmolin@libero.it
CORRISPONDENZA
ESTERI
Venezuela - Nuova legge contro i reati contro le donne
L'Assemblea Nazionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha approvato all'unanimità la legge organica sul diritto delle donne a vivere una vita libera dalla violenza. Grazie a questo nuovo strumento giuridico si potranno classificare 19 nuovi reati contro le donne. Si passa quindi dal reato di violenza psicofisica a quello di violenza domestica, istituzionale e sessuale. Saranno reati anche l'induzione alla prostituzione, la schiavitù sessuale e la tratta delle donne.
REPUBBLICA CENTRAFRICANA AVIAZIONE FRANCESE SOSTIENE ESERCITO CONTRO RIBELLI
L’aviazione militare ha affermato di aver aperto il fuoco oggi contro i ribelli nel nord-est del Repubblica Centrafricana, dove da giorni è iniziata una controffensiva delle Forze governative per riprendere il controllo di alcune località conquistate nelle ultime settimane dalla sedicente Unione delle forze democratiche (Ufdr); l’informazione non è stata però confermata da fonti indipendenti. Già lunedì scorso, l’aviazione francese era entrata in azione per appoggiare l’offensiva governativa a Birao, la prima della città conquistate da questo nuovo gruppo ribelle nelle scorse settimane. Il capo dei miliziani dell’Ufdr ha affermato che anche il giorno successivo gli aerei di Parigi hanno bombardato a nord di Birao, provocando vittime tra i ribelli e la popolazione civile. Anche in questo caso, le notizie non sono ancora verificabili da fonti indipendenti.
Anp: Abu Mazen abbandonerà i colloqui per un governo di unità nazionale e convocherà il Comitato esecutivo dell'Olp
Secondo Saeb Erekat, assistente di Abu Mazen, il fatto che il presidente palestinese abbia oggi parlato di punto morto nei negoziati con Hamas per un governo di unità nazionale significa una cosa sola: non continuerà più a negoziare sul tema, "convocherà il Comitato esecutivo dell'Olp o la direzione e studierà le varie opzioni". Il portavoce di Hamas nella striscia di Gaza Fawzi Barhoum ha affermato che non si può parlare di "punto morto", ma solo di "difficoltà e ostacoli". Tuttavia, ora si comprende meglio anche la partenza per un lungo viaggio all'estero del premier Ismail Haniye, il quale probabilmente sapeva che l'ultimo colloquio, qualche giorno fa, con Abu Mazen ha segnato la fine dei negoziati, dato che le parti non sono riuscite ad accordarsi né sulla piattaforma politica del governo, né sui nomi che avrebbero dovuto comporre l'esecutivo.
Sudan: trecento vittime in scontri tra forze armate ed ex ribelli del sud
Sarebbero almeno trecento, secondo la Bbc, le vittime degli scontri avvenuti nei giorni scorsi nel Sudan meridionale tra le forze armate sudanesi e gli ex ribelli del sud. Gli scontri avrebbero avuto luogo nella città di Malakal. Inviati del governo centrale e dell'Onu hanno mediato un temporaneo cessate il fuoco.
REPUBBLICA CENTRAFRICANA AVIAZIONE FRANCESE SOSTIENE ESERCITO CONTRO RIBELLI
L’aviazione militare ha affermato di aver aperto il fuoco oggi contro i ribelli nel nord-est del Repubblica Centrafricana, dove da giorni è iniziata una controffensiva delle Forze governative per riprendere il controllo di alcune località conquistate nelle ultime settimane dalla sedicente Unione delle forze democratiche (Ufdr); l’informazione non è stata però confermata da fonti indipendenti. Già lunedì scorso, l’aviazione francese era entrata in azione per appoggiare l’offensiva governativa a Birao, la prima della città conquistate da questo nuovo gruppo ribelle nelle scorse settimane. Il capo dei miliziani dell’Ufdr ha affermato che anche il giorno successivo gli aerei di Parigi hanno bombardato a nord di Birao, provocando vittime tra i ribelli e la popolazione civile. Anche in questo caso, le notizie non sono ancora verificabili da fonti indipendenti.
Anp: Abu Mazen abbandonerà i colloqui per un governo di unità nazionale e convocherà il Comitato esecutivo dell'Olp
Secondo Saeb Erekat, assistente di Abu Mazen, il fatto che il presidente palestinese abbia oggi parlato di punto morto nei negoziati con Hamas per un governo di unità nazionale significa una cosa sola: non continuerà più a negoziare sul tema, "convocherà il Comitato esecutivo dell'Olp o la direzione e studierà le varie opzioni". Il portavoce di Hamas nella striscia di Gaza Fawzi Barhoum ha affermato che non si può parlare di "punto morto", ma solo di "difficoltà e ostacoli". Tuttavia, ora si comprende meglio anche la partenza per un lungo viaggio all'estero del premier Ismail Haniye, il quale probabilmente sapeva che l'ultimo colloquio, qualche giorno fa, con Abu Mazen ha segnato la fine dei negoziati, dato che le parti non sono riuscite ad accordarsi né sulla piattaforma politica del governo, né sui nomi che avrebbero dovuto comporre l'esecutivo.
Sudan: trecento vittime in scontri tra forze armate ed ex ribelli del sud
Sarebbero almeno trecento, secondo la Bbc, le vittime degli scontri avvenuti nei giorni scorsi nel Sudan meridionale tra le forze armate sudanesi e gli ex ribelli del sud. Gli scontri avrebbero avuto luogo nella città di Malakal. Inviati del governo centrale e dell'Onu hanno mediato un temporaneo cessate il fuoco.
placanica non sono stato io a sparare guardate fuori
Nulla di nuovo per giustificare la riapertura dell'inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani. Lo ha dichiarato alla stampa il Procuratore Capo, Francesco Lalla. Secondo il magistrato nelle dichiarazioni di Mario Placanica rilasciate a Calabria Ora e poi a varie radio e tv «non ci sono gli estremi per intervenire». Lalla ha poi espresso dubbi sulla genuinità delle dichiarazioni dell'ex carabiniere, dichiarazioni che potrebbero essere, a suo avviso, indotte da terzi, ed ha accennato ad un probabile nesso temporale dell'azione mediatica di Placanica con l'imminente riunione, tra una settimana, della Corte di Strasburgo per decidere sul ricorso presentato dall'avvocato Pisapia.
CORRISPONDEZA E COMMENTO DI SUPPOROT LEGALE
seconda udienza preliminare per i fatti panorama
57 attivisti denunciati per concorso plurimo in rapina pluriaggravata a Roma per i fatti del 6 novembre al supermercato Panorama e al “chiosco” di libri dei piccoli artigiani di Feltrinelli.
CORRISPONDENZA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Iraq
Gli Stati Uniti sono pronti a modificare le loro tattiche per meglio sostenere il governo iracheno di al Maliki: lo ha detto Bush. Il presidente Usa, che ha incontrato il premier iracheno, ha poi ribadito che gli Stati Uniti resteranno in Iraq fino a missione compiuta e fin quando Baghdad lo chiedera' loro. Al Maliki ha espresso la determinazione di fare dell'Iraq un Paese unito e democratico ed ha detto che l'Iraq e' aperto al dialogo con i Paesi vicini, ma senza ricevere ingerenze.
Fonti della delegazione Usa, e della stessa Casa Bianca, hanno insistito che l'annullamento in extremis dell'incontro a tre con re Abdallah II di Giordania previsto per ieri sera e' stato dovuto semplicemente a mancanza di tempo, e al fatto che le altre parti non lo hanno ritenuto necessario, negando invece che il premier di Baghdad abbia voluto cosi' manifestare a Bush la propria irritazione per le indiscrezioni secondo cui l'amministrazione statunitense nutrirebbe forti dubbi sulla sua reale capacita' di gestire la situazione. Stando a quanto riferito dal quotidano 'The New York Times', infatti, in un memorandum segreto il consigliere di Washington per la Sicurezza Nazionale, Stephen Hadley, avrebbe espresso un giudizio quanto meno perplesso sul valore di Maliki.
Un altro soldato americano e' stato ucciso a Baghdad, durante combattimenti con guerriglieri iracheni: lo ha reso noto il Comando Usa, secondo cui il decesso risale al primo pomeriggio di ieri. In totale le perdite subite dagli Stati Uniti nel Paese arabo dal marzo 2003, allorche' inizio' l'invasione per rovesciare il regime di Saddam Hussein, ammontano a 2.881.
“Un vero scandalo”: così il vice segretario generale delle Nazioni Unite, con delega agli affari umanitari, Jan Egeland, ha definito ieri gli oltre 100 morti quotidiani provocati dalla violenza in Iraq.”Non conosco un solo posto sulla terra dove così tante persone sono uccise, massacrate, torturate fino alla morte come in Iraq" ha denunciato ieri a Ginevra Egeland, parlando di fronte al Consiglio Onu per i diritti umani.
Almeno altri 86 cadaveri di persone rapite, torturate e infine giustiziate sono stati ritrovati in Iraq nelle ultime 24 ore dalle truppe americane o dalle forze governative locali, confermando il costante aggravamento della violenza settaria alimentata dalla faida tra estremisti sciiti e sunniti, di cui fanno quotidianamente le spese soprattutto i civili. Tra le nuove vittime, stando a fonti del ministero dell'Interno iracheno, il maggior numero di resti umani sono stati recuperati in diverse zone di Baghdad. Il Comando Usa a sua volta ha reso noto che ieri alcuni suoi soldati hanno localizzato poco a sud di Baquba una "fossa comune", nella quale erano stati occultati 28 corpi.
Libano.Prevista per domani manifestazione dell'opposizione a Beirut
Le forze dell'opposizione politica, guidate da Hezbollah, hanno organizzato per domani alle 3 del pomeriggio per le strade della capitale Beirut una manifestazione contro il governo del premier Fuad Saniora, ritenuto filo-occidentale. L'appello alla mobilitazione è stato lanciato dalla televisione di Hezbollah e da altri partiti dell'opposizione.
Siria, un aiuto interessato L’attentato al confine col Libano ripropone il problema dei gruppi islamici siriani
L’attentato avvenuto martedi al confine tra Libano e Siria riporta alle cronache il problema dei gruppi islamici armati siriani. Il regime di Damasco, messo sotto pressione dalle accuse internazionali sia sul fronte iracheno che su quello libanese, sta stringendo le maglie della repressione contro le opposizioni interne, in particolare i gruppi islamici. Un ruolo attivo della siria nel controllo del islamismo radicale puo far comodo a Stati Uniti e Israele, ma anche al Libano, all'Iraq e perfino all'Iran. Un aiuto che la Siria potrebbe essere disposta a fornire, in cambio da un lato dell'alleggerimanto della sua posizione nella vicenda del processo Hariri e dall'altro, forse, delle alture del Golan.
Messico.Nuovo mandato di arresto contro ex-presidente Echeverria
Un giudice messicano ha emesso un nuovo mandato di cattura contro l'ex-presidente Luis Echeverria, accusato di genocidio per la morte di circa 300 manifestanti avvenuta a Città del Messico il 2 ottobre 1968, il giorno prima dell'apertura dei giochi olimpici in città. A quel tempo Echeverria era ministro dell'Interno, prima di salire alla presidenza tra il 1970 e il 1976. Le accuse contro Echeverria erano cadute lo scorso luglio perché, secondo la giustizia messicana, i crimini vecchi di più di 30 anni cadono automaticamente in prescrizione. Il nuovo mandato però contesta la precedente sentenza, sostenendo che Echeverria ha goduto dell'immunità fino al 1976 come presidente, e che i termini di decorrenza devono perciò essere calcolati da quella data. I legali dell'ex-presidente hanno annunciato che faranno ricorso.
ETA
Uno dei principali dirigenti dell'organizzazione armata basca Eta, Zigor Garro Pirez e' stato arrestato in Francia. Con lui sono state arrestate altre due persone. L'uomo e', secondo le fonti, il capo dell'apparato logistico dell'Eta e avrebbe partecipato al recente furto di centinaia di armi e munizioni nel sud della Francia. L'arresto e' stato il frutto di un'azione congiunta delle polizie francese e spagnola.
Lettonia.La Nato offre il parternariato a Bosnia, Serbia e Montenegro
Serbia, Bosnia Erzegovina e Montenegro hanno ricevuto, a margine della conferenza stampa finale del summit di Riga, l offerta della Nato per il Partenariato per la Pace (Pfp), e quindi l adesione all alleanza Atlantica. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato,Scheffer. I paesi balcanici oltre alla già consolidata partecipazione della turchia andrebbero così a rafforzare la presenza della Nato nell europa orientale e la sua capacità di intervento nelle aree di conflitto in medioriente.
AFRICA: Somalia Imboscata delle Corti contro un convoglio etiope, 20 vittime
Le Corti islamiche hanno reso noto oggi di aver teso un'imboscata contro un convoglio di militari etiopi diretti a Baidoa, la città somala meridionale sede delle istituzioni di transizione sostenute da Addis Abeba. I miliziani delle Corti avrebbero fatto esplodere un ordigno al passaggio del convoglio per poi attaccarlo, uccidendo almeno 20 soldati etiopi. La notizia è stata smentita dal governo di Baidoa, mentre le autorità etiopi non hanno commentato. La possibilità di un conflitto tra le Corti e l'Etiopia preoccupa la comunità internazionale, tanto da spingere gli Usa a chiedere l'invio nella regione di una missione di pace gestita da Unione Africana e Onu. La Somalia sta faticosamente tentando di uscire da 15 anni di guerra civile che hanno provocato circa mezzo milione di morti.
Ciad.Autorità propongono spostamento dei campi profughi dal confine con il Sudan
A causa degli scontri tra esercito e ribelli che da alcuni mesi hanno investito il Ciad orientale, le autorità di N'Djamena hanno proposto all'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati di spostare nella parte centrale del Paese i campi che attualmente ospitano circa 200 mila sudanesi fuggiti dal Darfur. Il Ciad orientale è teatro di scontri tra esercito e ribelli ciadiani, sostenuti secondo N'Djamena da Sudan e Arabia Saudita, oltre che delle incursioni dei ribelli darfurini e delle milizie Janjaweed, protagoniste della guerra in Darfur che in tre anni e mezzo ha provocato circa 300 mila vittime.
SUD SUDAN: COMBATTIMENTI A MALAKAL,GRAVE VIOLAZIONE DELL’ACCORDO DI PACE
Sarebbero almeno 13 le persone morte negli intensi combattimenti di cui in settimana è stata teatro Malakal, la capitale dello Stato dell’Upper Nile, nel Sud Sudan. Lo riferisce la radio di Stato sudanese (Srs), precisando che martedì intensi scontri sono esplosi tra elementi dell’Esercito popolare di liberazione del Sudan (Spla) – l’ex-gruppo ribelle protagonista di una ventennale guerra con Khartoum, ma, dopo l’accordo di pace firmato nel 2005, divenuto la massima autorità amministrativa del Sud Sudan – e i miliziani di Gabriel Gatwick, meglio conosciuto come ‘Tanginya’, il comandante di una milizia alleata del governo sudanese negli anni della guerra. Secondo il bilancio diffuso ieri sera dalla Radio Sudanese negli scontri sarebbero morti “quattro soldati dello Spla, sei miliziani e tre civili”.
Nigeria.SI APRE AD ABUJA STORICO SUMMIT AFRICA-AMERICA LATINA
Si apre oggi ad Abuja, capitale della Nigeria, il 1° Summit Africa-Sud America nella prospettiva di creare un nuova grande alleanza Sud-Sud. Cosa abbiamo in comune le 12 nazioni sudamericane e 53 africane lo ha chiarito bene il presidente sudafricano Thabo Mbeki confermando la sua partecipazione al vertice: “Abbiamo entrambi resistito al sistema del colonialismo caratterizzato da sfruttamento, schiavitù e abuso”. Ma è al futuro, ancor più che al passato, che guardano i 66 capi di Stato e di governo attesi in Nigeria accompagnati da 900 tra ministri e delegati per quella che è la prima grande conferenza tra i due ‘continenti’ mai organizzata nella storia. L’obiettivo generale dell’incontro è di rafforzare la cooperazione politica ed economica tra le due sponde dell’Atlantico, spaziando in tutti i settori fondamentali: dalla pace al commercio, dalla cooperazione scientifica alle infrastrutture e ancora investimenti economici per lacooperazione allo sviluppo.
ETIOPIA PARLAMENTO FAVOREVOLE A POSSIBILE INTERVENTO IN SOMALIA
Il Parlamento etiope ha autorizzato oggi a larghissima maggioranza - 311 sì, 99 no (praticamente tutta l’opposizione) e 16 astenuti - il governo di Addis Abeba a “prendere tutte le misure per difendere l’Etiopia” e “contrattaccare qualsiasi invasione del nostro paese”, facendo esplicito riferimento alle Corti Islamiche, il movimento che in pochi mesi ha preso il controllo di gran parte dei territori centro-meridionali della confinante Somalia. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali e internazionali, precisando che “il Parlamento crede che vi sia un pericolo chiaro e presente contro il nostro paese”, sottolinea il testo approvato stamani, aggiungendo comunque una “precondizione” in cui si chiede al governo “di proseguire il processo di pace”. “Ma allo stesso tempo – prosegue il documento – il Parlamento giudica necessario prendere tutte le misure legali necessarie a proteggere la nostra sovranità”. La tensione tra l’Etiopia – principale alleato del Governo di transizione somalo (Tng), riconosciuto internazionalmente ma con scarso controllo del territorio – e le Corti Islamiche è andata crescendo esponenzialmente nelle ultime settimane. Se le Corti recentemente hanno dichiarato una ‘jihad’ contro l’Etiopia (accusata di aver dispiegato decine di migliaia di soldati in territorio somalo per difendere le fragili istituzioni somale), il primo ministro etiope, Meles Zenawi, nei giorni scorsi ha definito le Corti (ormai l’autorità di fatto in gran parte della Somalia) un “pericolo attuale e reale” per l’Etiopia, sottolineando che il suo paese intende “risolvere il problema soprattutto attraverso il negoziato e il dialogo” ma dicendosi anche pronto a “difendersi da tale minaccia” militarmente. Intanto proprio stamattina, le Corti Islamiche hanno annunciato di aver fatto saltare in aria un mezzo militare etiope nei pressi di Baidoa, la città che ospita le istituzioni di transizione e che si trova oltre 400 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio, sede invece del ‘governo’ delle Corti. Notizie di queste genere sono state diffuse spesso dalle Corti nelle ultime settimane, ma quasi mai è stato possibile ottenere conferme indipendenti.
ITALIA
Mafia nel barese
Un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 70 presunti esponenti della criminalita' organizzata del nord barese risulta da un' operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari alla quale partecipano 700 uomini. Tra i reati contestati, quello di associazione mafiosa . Con l'operazione, smantellato il clan mafioso Pastore-Pistillo.
Roma, detenuto si impicca a Rebibbia
Un detenuto di Rebibbia, a Roma, si e' ucciso la notte scorsa con la cinta di un accappatoio legata alle sbarre di una finestra. Era un italiano, aveva 57 anni. Il cadavere e' stato trovato nel reparto infermeria. La salma e' stata messa a disposizioni dell'autorita' giudiziaria.
Droga: 12 arresti, 50 perquisizioni Sequestrate due tonnellate di hashish
A Roma, arresto di 12 persone e sequestro2 tonnellate di hashish. Gli investigatori, che hanno compiuto una cinquantina di perquisizioni in numerose citta', hanno sequestrato anche immobili, conti correnti, imbarcazioni, vetture e denaro per oltre 5 mln di euro. L'indagine si e' avvalsa di agenti infiltrati nell'organizzazione che operava tra Anzio, Nettuno e Ostia con terminali in Marocco e a Malta.
Papa oggi nella moschea blu
Benedetto XVI sara' accolto dal Gran Mufti' di Istanbul che lo accompagnera' all'interno della Moschea Blu, la Sultan Ahmet Cadmi. Oggi e' il giorno della visita del Papa alla moschea piu' famosa di tutta la Turchia. Se il pomeriggio i riflettori saranno puntati sul suo ingresso in moschea, al mattino il programma prevede il momento centrale di tutto il viaggio papale: la celebrazione ecumenica assieme a Bartolomeo I, patriarca della chiesa ortodossa, in occasione della festivita' di Sant'Andrea.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
Appunti e note redazionali
Servizi audio della giornata