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'''NOTIZIE BREVI''' | '''PALESTINA''' Nonostante il cessate il fuoco annunciato ieri notte tra Hamas e Fatah, numerosi spari sono stati uditi nella tarda mattinata nella zona del ministero degli esteri a Gaza. Non si ha notizia di vittime. Un portavoce del ministero ha precisato che l'edificio era vuoto. Già nella prima mattinata alcune sparatorie sono avvenute soprattutto fuori dal palazzo dell'ufficio del presidente dell'Anp a Gaza City, e l'abitazione di Muhammed Dahlan, il capo dei servizi di sicurezza del presidente palestinese. La tregua è stata annunciata ieri a mezzanotte con un conferenza stampa a Gaza City, a cui però non hanno partecipato rappresentanti di Hamas e Fatah. L'annuncio è stato fatto da Rabbah Muhanna, esponente del piccolo Fronte popolare per la Liberazione della Palestina. Questi, secondo la stampa palestinese, i punti dell'intesa notturna del cessate il fuoco raggiunta con la mediazione di ufficiali egiziani dislocati a Gaza. La intesa si riferisce sia alla striscia di Gaza sia alla Cisgiordania. 1. - Cessate il fuoco immediato di tutte le forze; 2. - Ritiro dalle strade dei miliziani armati; 3. - Dislocazione delle forze di sicurezza nelle posizioni mantenute prima degli incidenti degli ultimi giorni; 4. - Divieto di organizzare di manifestazioni e cortei; 5. - Liberazione di tutti gli ostaggi; 6. - Costituzione di un ufficio congiunto (fra Hamas e al-Fatah) con una sala di emergenza capace di affrontare eventi imprevisti; 7. - Consultazioni con altre forze politiche per calmare la situazione; 8. - Costituzione di una commissione di inchiesta che faccia luce sugli spari al convoglio del premier Ismail Haniyeh al valico di Rafah, giovedì scorso. Secondo Hamas si è trattato di un tentativo di assassinio da parte della Guardia presidenziale e di al-Fatah, cosa che è stata smentita con sdegno dallo stesso presidente Abu Mazen in un discorso alla Nazione pronunciato sabato. Intanto il premier britannico Tony Blair è giunto a Ramallah in Cisgiordania, dove è stato ricevuto dal presidente palestinese Abu Mazen. In una conferenza stampa congiunta Blair e Abu Mazen hanno affermato che le prossime settimane rischiano di rivelarsi critiche per le sorti del processo di pace mediorientale ed è quindi urgente verificare se e come sia possibile rilanciare un dialogo israelo-palestinese, malgrado la grave crisi politica in corso tra Hamas e Fatah. Abu Mazen ha ribadito che sarà necessario andare ad elezioni presidenziali ed elezioni politiche anticipate e che la sua priorità resta comunque la costituzione di un governo di tecnocrati, se Hamas lo consentirà. Secondo Khaled Meshal leader di Hamas rifugiato a Damasco ha risposto accusando Abu Mazen di non avere il diritto di sciogliere il parlamento poichè la costiutizione non lo prevede. Accettare il suo diktat - ha aggiunto - significherebbe contraddire la volontà della maggioranza, la legittimità del nostro sistema elettorale. Abu Mazen sta cercando il golpe a scapito della grande maggioranza della popolazione. Non lo permetteremo. L'alternativa potrebbe essere quella di continuare il dialogo per il compromesso politico e la creazione di un governo di unità nazionale. |
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'''IRAQ''' Il 'Washington Times' pubblica un rapporto segreto di 40 pagine, commissionato dal governo Saudita, dove si sostiene che l'Iran ha creato uno 'stato sciita dentro uno stato' in Iraq fornendo sostegno logistico ai gruppi armati. Questo rapporto consiglia l'Arabia Saudita di appoggiare i musulmani sunniti iracheni nell'eventualità di una aggravarsi del conflitto interreligioso con la maggioranza sciita irachena, poichè ritiene che le milizie di Muqtada al Sadr, braccio armato dello Sciri (il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in Iraq, principale forza politica sciita), come «il veicolo principale utilizzato dall'Iran per raggiungere le sue mire nel campo della sicurezza militare. Intanto due soldati americani sono stati uccisi nella provincia di Anbar in Iraq, secondo quanto riporta oggi un comunicato del comando statunitense. Un soldato, della prima brigata della prima divisione corazzata è morto a seguito delle ferite riportate in «un'azione del nemico» venerdì. Il secondo militare caduto era un marine, rimasto ucciso sabato. Sale così a 2945 il bilancio dei militari americani caduti in Iraq dall'inizio della guerra nel marzo del 2003 Tony Blair ha assicurato al governo iracheno che le truppe di occupazione britanniche resteranno in Iraq "sino a quando il lavoro non è stato completato". Intanto, fonti militari Usa hanno fatto sapere che gli Stati Uniti sono intenzionati a triplicare, portando a 9 mila, il numero dei militari americani addetti all'addestramento delle forze di sicurezza irachene. '''AFGHANISTAN''' Quattro insorti afghani sono stati uccisi e 6 soldati sono stati feriti in operazioni della coalizione guidata dagli Usa e della Nato. I 4 guerriglieri sono stati uccisi ieri a Kandahar in un'operazione diretta dagli americani, secondo un comunicato della coalizione che ha riferito anche di tre feriti tra i suoi ranghi. In un altro scontro, sempre ieri, tre soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, della Nato) sono stati feriti da un ordigno a Zahre. '''RUSSIA''' Un maxitrasporto di uranio arricchito e' stato effettuato oggi da Rossendorf (Germania Est) a Podolsk in Russia, dove sara' riprocessato. Il trasporto dal centro di ricerche all'aeroporto di Dresda e' avvenuto tra imponenti misure di sicurezza, con 500 agenti e poliziotti in borghese. Il reattore di Rossendorf era stato costruito dall'Unione Sovietica nella ex Ddr e resta un centro chiave di ricerca, anche se il reattore fu fermato poco dopo la riunificazione tedesca nel '90. '''KENYA''' Tre persone sono morte e numerose altre sono rimaste ferite nei violenti scontri esplosi ieri a Kibera, il grande sobborgo povero di Nairobi in cui si ritiene vivano circa 800.000 persone, e proseguiti per buona parte della giornata. La notizia si è appresa stamani da fonti locali, le quali precisano che intensi scontri sono avvenuti ieri dopo che la polizia è intervenuta nello ‘slum’ per disperdere una manifestazione non autorizzata. I combattimenti, proseguiti per almeno sei ore, hanno impegnato gli agenti speciali dell’Unità di servizio generale (Gsu) della polizia di Nairobi e numerosi manifestanti che hanno preso di mira gli agenti con fitte sassaiole e anche con colpi di arma da fuoco, scatenando così la reazione della polizia. '''INDONESIA''' Una forte scossa di terremoto, pari al 5,7 grado della scala Richter, è stata avvertita oggi nelle province settentrionali e occidentali di Sumatra, in Indonesia. Il primo bilancio parla di almeno 4 morti, 150 feriti e decine di edifici danneggiati. Il terremoto è avvenuto all'alba ed avuto l'epicentro sotterraneo a 30 chilometri a sud est di Prapat, una cittadina del nord di Sumatra. |
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Protestano i precari delle Croce Rossa sotto il ministero dell'Economia. Il Coordinamento nazionale Precari della Cri e la Federazione delle rappresentanze sindacali di base Cub - RdB si sono ritrovati, questa mattina in via XX settembre per un presidio sotto il ministero per chiedere la risoluzione contrattuale dei 2500 precari italiani che lavorano nella Croce Rossa. Il contratto scadrà il prossimo 31 dicembre e ad oggi non si conosce il futuro di questi 2500 dipendenti. «Esisteva un emendamento - affermano alcuni partecipanti al presidio - per rinnovare il contratto a spese della Croce Rossa ma è stato stralciato l'ultimo giorno prima dell'approvazione della finanziaria. Vogliamo sapere perché vogliono smembrare la Croce Rossa e perché non vogliono assumere e prolungare questi contratti». Intanto la protesta continuerà, domani un altro presidio sotto il ministero della Salute e se la situazione non si modificherà i sindacati organizzeranno una manifestazione nazionale a Roma fra il 27 e 29 dicembre. Lunedì 18 e martedì 19 dicembre è confermato lo sciopero dei giornalisti delle televisioni e delle radio nazionali. Più giornate consecutive di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, del web e degli uffici stampa pubblici e privati saranno attuate, senza preavviso, in date che saranno comunicate dalla Segreteria della Fnsi. |
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[:RorFonti: Fonti] |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
PALESTINA
Nonostante il cessate il fuoco annunciato ieri notte tra Hamas e Fatah, numerosi spari sono stati uditi nella tarda mattinata nella zona del ministero degli esteri a Gaza. Non si ha notizia di vittime. Un portavoce del ministero ha precisato che l'edificio era vuoto. Già nella prima mattinata alcune sparatorie sono avvenute soprattutto fuori dal palazzo dell'ufficio del presidente dell'Anp a Gaza City, e l'abitazione di Muhammed Dahlan, il capo dei servizi di sicurezza del presidente palestinese.
- La tregua è stata annunciata ieri a mezzanotte con un conferenza stampa a Gaza City, a cui però non hanno partecipato rappresentanti di Hamas e Fatah. L'annuncio è stato fatto da Rabbah Muhanna, esponente del piccolo Fronte popolare per la Liberazione della Palestina. Questi, secondo la stampa palestinese, i punti dell'intesa notturna del cessate il fuoco raggiunta con la mediazione di ufficiali egiziani dislocati a Gaza. La intesa si riferisce sia alla striscia di Gaza sia alla Cisgiordania.
1. - Cessate il fuoco immediato di tutte le forze; 2. - Ritiro dalle strade dei miliziani armati; 3. - Dislocazione delle forze di sicurezza nelle posizioni mantenute prima degli incidenti degli ultimi giorni; 4. - Divieto di organizzare di manifestazioni e cortei; 5. - Liberazione di tutti gli ostaggi; 6. - Costituzione di un ufficio congiunto (fra Hamas e al-Fatah) con una sala di emergenza capace di affrontare eventi imprevisti; 7. - Consultazioni con altre forze politiche per calmare la situazione; 8. - Costituzione di una commissione di inchiesta che faccia luce sugli spari al convoglio del premier Ismail Haniyeh al valico di Rafah, giovedì scorso. Secondo Hamas si è trattato di un tentativo di assassinio da parte della Guardia presidenziale e di al-Fatah, cosa che è stata smentita con sdegno dallo stesso presidente Abu Mazen in un discorso alla Nazione pronunciato sabato.
Intanto il premier britannico Tony Blair è giunto a Ramallah in Cisgiordania, dove è stato ricevuto dal presidente palestinese Abu Mazen. In una conferenza stampa congiunta Blair e Abu Mazen hanno affermato che le prossime settimane rischiano di rivelarsi critiche per le sorti del processo di pace mediorientale ed è quindi urgente verificare se e come sia possibile rilanciare un dialogo israelo-palestinese, malgrado la grave crisi politica in corso tra Hamas e Fatah. Abu Mazen ha ribadito che sarà necessario andare ad elezioni presidenziali ed elezioni politiche anticipate e che la sua priorità resta comunque la costituzione di un governo di tecnocrati, se Hamas lo consentirà.
Secondo Khaled Meshal leader di Hamas rifugiato a Damasco ha risposto accusando Abu Mazen di non avere il diritto di sciogliere il parlamento poichè la costiutizione non lo prevede. Accettare il suo diktat - ha aggiunto - significherebbe contraddire la volontà della maggioranza, la legittimità del nostro sistema elettorale. Abu Mazen sta cercando il golpe a scapito della grande maggioranza della popolazione. Non lo permetteremo. L'alternativa potrebbe essere quella di continuare il dialogo per il compromesso politico e la creazione di un governo di unità nazionale.
ESTERI
IRAQ
Il 'Washington Times' pubblica un rapporto segreto di 40 pagine, commissionato dal governo Saudita, dove si sostiene che l'Iran ha creato uno 'stato sciita dentro uno stato' in Iraq fornendo sostegno logistico ai gruppi armati. Questo rapporto consiglia l'Arabia Saudita di appoggiare i musulmani sunniti iracheni nell'eventualità di una aggravarsi del conflitto interreligioso con la maggioranza sciita irachena, poichè ritiene che le milizie di Muqtada al Sadr, braccio armato dello Sciri (il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in Iraq, principale forza politica sciita), come «il veicolo principale utilizzato dall'Iran per raggiungere le sue mire nel campo della sicurezza militare.
Intanto due soldati americani sono stati uccisi nella provincia di Anbar in Iraq, secondo quanto riporta oggi un comunicato del comando statunitense. Un soldato, della prima brigata della prima divisione corazzata è morto a seguito delle ferite riportate in «un'azione del nemico» venerdì. Il secondo militare caduto era un marine, rimasto ucciso sabato. Sale così a 2945 il bilancio dei militari americani caduti in Iraq dall'inizio della guerra nel marzo del 2003
Tony Blair ha assicurato al governo iracheno che le truppe di occupazione britanniche resteranno in Iraq "sino a quando il lavoro non è stato completato". Intanto, fonti militari Usa hanno fatto sapere che gli Stati Uniti sono intenzionati a triplicare, portando a 9 mila, il numero dei militari americani addetti all'addestramento delle forze di sicurezza irachene.
AFGHANISTAN
Quattro insorti afghani sono stati uccisi e 6 soldati sono stati feriti in operazioni della coalizione guidata dagli Usa e della Nato. I 4 guerriglieri sono stati uccisi ieri a Kandahar in un'operazione diretta dagli americani, secondo un comunicato della coalizione che ha riferito anche di tre feriti tra i suoi ranghi. In un altro scontro, sempre ieri, tre soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, della Nato) sono stati feriti da un ordigno a Zahre.
RUSSIA
Un maxitrasporto di uranio arricchito e' stato effettuato oggi da Rossendorf (Germania Est) a Podolsk in Russia, dove sara' riprocessato. Il trasporto dal centro di ricerche all'aeroporto di Dresda e' avvenuto tra imponenti misure di sicurezza, con 500 agenti e poliziotti in borghese. Il reattore di Rossendorf era stato costruito dall'Unione Sovietica nella ex Ddr e resta un centro chiave di ricerca, anche se il reattore fu fermato poco dopo la riunificazione tedesca nel '90.
KENYA
Tre persone sono morte e numerose altre sono rimaste ferite nei violenti scontri esplosi ieri a Kibera, il grande sobborgo povero di Nairobi in cui si ritiene vivano circa 800.000 persone, e proseguiti per buona parte della giornata. La notizia si è appresa stamani da fonti locali, le quali precisano che intensi scontri sono avvenuti ieri dopo che la polizia è intervenuta nello ‘slum’ per disperdere una manifestazione non autorizzata. I combattimenti, proseguiti per almeno sei ore, hanno impegnato gli agenti speciali dell’Unità di servizio generale (Gsu) della polizia di Nairobi e numerosi manifestanti che hanno preso di mira gli agenti con fitte sassaiole e anche con colpi di arma da fuoco, scatenando così la reazione della polizia.
INDONESIA
Una forte scossa di terremoto, pari al 5,7 grado della scala Richter, è stata avvertita oggi nelle province settentrionali e occidentali di Sumatra, in Indonesia. Il primo bilancio parla di almeno 4 morti, 150 feriti e decine di edifici danneggiati. Il terremoto è avvenuto all'alba ed avuto l'epicentro sotterraneo a 30 chilometri a sud est di Prapat, una cittadina del nord di Sumatra.
ITALIA
Protestano i precari delle Croce Rossa sotto il ministero dell'Economia. Il Coordinamento nazionale Precari della Cri e la Federazione delle rappresentanze sindacali di base Cub - RdB si sono ritrovati, questa mattina in via XX settembre per un presidio sotto il ministero per chiedere la risoluzione contrattuale dei 2500 precari italiani che lavorano nella Croce Rossa. Il contratto scadrà il prossimo 31 dicembre e ad oggi non si conosce il futuro di questi 2500 dipendenti. «Esisteva un emendamento - affermano alcuni partecipanti al presidio - per rinnovare il contratto a spese della Croce Rossa ma è stato stralciato l'ultimo giorno prima dell'approvazione della finanziaria. Vogliamo sapere perché vogliono smembrare la Croce Rossa e perché non vogliono assumere e prolungare questi contratti». Intanto la protesta continuerà, domani un altro presidio sotto il ministero della Salute e se la situazione non si modificherà i sindacati organizzeranno una manifestazione nazionale a Roma fra il 27 e 29 dicembre.
Lunedì 18 e martedì 19 dicembre è confermato lo sciopero dei giornalisti delle televisioni e delle radio nazionali. Più giornate consecutive di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, del web e degli uffici stampa pubblici e privati saranno attuate, senza preavviso, in date che saranno comunicate dalla Segreteria della Fnsi.
Siparietto
Gr 9:30
PALESTINA
E' stata annunciata una tregua in tarda serata a Gaza tra Hamas e al Fatah, dopo una mediazione condotta dal Fronte democratico, dal Fronte popolare e dalla Jihad islamica. L'accordo prevede il richiamo delle rispettive milizie dalle strade, lo sgombero dei ministeri occupati da armati di al Fatah, il rilascio dei rapiti da ambo le parti, la sospensione di ogni incitamento allo scontro. Annnunci relativi all'intesa sono stati fatti sia dai mediatori che dai rappresentanti di Hamas e di al Fatah. Tuttavia anche dopo che l'accordo è stato reso pubblico, sono stati sentiti colpi di arma da fuoco in diverse zone di Gaza città.
E' stato anche stabilito che verrà formato un comitato che indagherà sull'agguato compiuto al valico di Rafah ai danni del convoglio del premier Ismail Haniye. Emerge come al Fatah non solo sia diviso al suo interno, dopo la rottura con il governo palestinese, ma il movimento è del tutto isolato sulla scena palestinese. Alla Bbc il deputato indipendente Mustafa Barghouti, ex candidato presidenziale, ha affermato che bisogna tornare alle trattative per un governo di unità nazionale e la strada delle elezioni anticipate è impraticabile.
IRAQ
Le forze armate americane hanno reso noto oggi che un marine e' morto sabato scorso nella provincia di Al Anbar, in Iraq occidentale. Ieri l'esercito Usa aveva gia' dato notizia dell'uccisione di tre suoi soldati a Baghdad nell'esplosione di un ordigno. Il 'Washington Times' pubblica un rapporto segreto di 40 pagine, commissionato dal governo saudita, dove si sostiene che l'Iran ha creato uno 'stato sciita dentro uno stato' in Iraq fornendo sostegno logistico ai gruppi armati.
Tony Blair ha assicurato al governo iracheno che le truppe di occupazione britanniche resteranno in Iraq "sino a quando il lavoro non è stato completato". Intanto, fonti militari Usa hanno fatto sapere che gli Stati Uniti sono intenzionati a triplicare, portando a 9 mila, il numero dei militari americani addetti all'addestramento delle forze di sicurezza irachene.
AFGHANISTAN
Quattro insorti afghani sono stati uccisi e 6 soldati sono stati feriti in operazioni della coalizione guidata dagli Usa e della Nato. I 4 guerriglieri sono stati uccisi ieri a Kandahar in un'operazione diretta dagli americani, secondo un comunicato della coalizione che ha riferito anche di tre feriti tra i suoi ranghi. In un altro scontro, sempre ieri, tre soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, della Nato) sono stati feriti da un ordigno a Zahre.
RUSSIA
Un maxitrasporto di uranio arricchito e' stato effettuato oggi da Rossendorf (Germania Est) a Podolsk in Russia, dove sara' riprocessato. Il trasporto dal centro di ricerche all'aeroporto di Dresda e' avvenuto tra imponenti misure di sicurezza, con 500 agenti e poliziotti in borghese. Il reattore di Rossendorf era stato costruito dall'Unione Sovietica nella ex Ddr e resta un centro chiave di ricerca, anche se il reattore fu fermato poco dopo la riunificazione tedesca nel '90.
KENYA
Tre persone sono morte e numerose altre sono rimaste ferite nei violenti scontri esplosi ieri a Kibera, il grande sobborgo povero di Nairobi in cui si ritiene vivano circa 800.000 persone, e proseguiti per buona parte della giornata. La notizia si è appresa stamani da fonti locali, le quali precisano che intensi scontri sono avvenuti ieri dopo che la polizia è intervenuta nello ‘slum’ per disperdere una manifestazione non autorizzata. I combattimenti, proseguiti per almeno sei ore, hanno impegnato gli agenti speciali dell’Unità di servizio generale (Gsu) della polizia di Nairobi e numerosi manifestanti che hanno preso di mira gli agenti con fitte sassaiole e anche con colpi di arma da fuoco, scatenando così la reazione della polizia.
ITALIA
Lunedì 18 e martedì 19 dicembre è confermato lo sciopero dei giornalisti delle televisioni e delle radio nazionali. Più giornate consecutive di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, del web e degli uffici stampa pubblici e privati saranno attuate, senza preavviso, in date che saranno comunicate dalla Segreteria della Fnsi.
Appunti e note redazionali
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