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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano resfriadomal se so bevuti un pischello de 17 anni resfriadomal perche s'era attaccato alla wireless del vicino resfriadomal rischia il carcere resfriadomal (singapore) kry qunado? resfriadomal (singapore) http://www.infobae.com/notas/nota.php?Idx=292742&IdxSeccion=100841 http://www.securitywireless.info/Article15006.html

Editoriale

NOTIZIE BREVI

Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina ritiene che la scelta delle elezioni anticipate sia affrettata e priva di motivazioni ragionevoli.

Il portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP) in Cisgiordania ha dichiarato che "la decisione di Abu Mazen di indire nuovi elezione presidenziale e politiche è affrettata e priva di ragionevoli motivi e rischia di peggiorare le già precarie condizioni sociale . Crediamo invece che ci debba essere un dialogo sincero e costruttivo tra tutte le forze politiche e sociali palestinesi, basato sul documento "concordato nazionale" siglato a giugno, non solo tra Hamas e Fatah, per la formazione d'un governo di unità nazionale che rappresenta l'aspirazione del popolo palestinese e non il quartetto,( UE, USA, ONU e Russia). Crediamo che è giunto il momento di riattivare e di riformare l'OLP -l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina - su base rappresentativa e democratica con la partecipazione di tutte le forze politiche, Invitiamo inoltre le due parti Hamas e Fatah alla ragione e ad astenersi da ogni azione e dichiarazione che non favorisca il dialogo e il rispetto tra i palestinesi".

Comunicato del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina

Invitiamo tutti a mobilitarsi per fermare lo scontro fra Hamas e il Fatah

In questi giorni , abbiamo lavorato insieme alle forze patriottiche e islamiche palestinesi per contenere lo scontro fra Hamas e Fatah e abbiamo promosso iniziative mirate a creare le condizioni di ripresa del dialogo nazionale lontano dall'ingerenza delle potenze mondiali che incentivano lo scontro con il loro schieramento da una parte o dall'altra .

Siamo riusciti a bloccare la degenerazione e far rilasciare i rapiti da ambe le parti, e soprattutto di evitare manifestazioni di piazza dove e' facile provocare attriti. Stiamo lavorando per mettere ordine all'agenda politica palestinese iniziando dalla ripresa del dialogo per formare un governo di unità nazionale capace di affrontare tutti i problemi reali del popolo palestinese a partire dall'occupazione militare israeliana e come portare avanti la resistenza verso una prospettiva di libertà e liberazione che coinvolge tutti i settori popolari.

Invitiamo tutte le forze palestinesi a rispettare il documento de Il Cairo ( documento del "concordato nazionale" ) , e promuovere subito il dialogo per portare a termine tutto il lavoro finora compiuto .

Invitiamo le forze palestinesi a tener conto solo dell'agenda palestinese e a non prestare ascolto all'agenda del quartetto e alle potenze che non rispettano le scelte del nostro popolo.

Invitiamo la popolazione di Gaza a scendere in piazza per bloccare la violenza e per il dialogo per la formazione di un governo che rappresenti le aspirazioni del popolo palestinese.

Invitiamo tutte le comunità palestinesi nel mondo di mobilitarsi con presidi davanti le sedi diplomatiche palestinesi.

19/dicembre /2006

Fronte Popolare di Liberazione della Palestina


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ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Tortura di un anarchico a Catania

Peppe "Sucamorvo" compagno catanese, accusato ingiustamente di aver lanciato una molotov contro la caserma dei carabinieri di Piazza Dante, senza uno straccio di prova, era già stato "ospitato" per ben 3 mesi in carcere (dal 28/10/04) ed è tuttora sottoposto ad obbligo di firma. Il castello accusatorio alla luce del processo, tuttora in corso, si sgretola e dissolvendosi lascia intravedere una montatura che ha il sapore di una persecuzione politica. Dalla data del suo rilascio, infatti, Peppe non ha più avuto pace, gli instancabili tutori dell'ordine costituito non hanno mai smesso di fargli sentire il fiato sul collo: continuamente pedinato, controllato senza sosta, spiato, ascoltato, fermato in ogni occasione e per ogni pretesto. Oltre a costanti umiliazioni e soprusi, ha subito innumerevoli denunce e indagini (per volantini e scritte murali).Gli è stato ripetutamente sequestrato il mezzo di locomozione con motivazioni pretestuose. Ha infine perso il lavoro a causa delle soffocanti attenzioni dei morbosi agenti di pubblica insicurezza. Ma tutto questo non bastava, il terrorismo è una cosa seria e, si sa, nessuno lo sa fare meglio dello stato: lunedì 18 dicembre fermo di routine per "Sucamorvo" che viene invitato in questura dagli ormai inseparabili gendarmi, ma stavolta una novità. In breve tempo si accorge che la meta è diversa, gli rispondono che: "stanno cambiando deposito". "L'oggetto" viene portato al commissariato di S. Cristoforo. S'incomincia con accuse inventate di sana pianta e minacce, ma si è appena all'inizio. La polizia, non solo la digos, sa tutto di Peppe e non esita ad utilizzare qualsiasi argomento per metterlo in una condizione di mobbing, ma ancora è troppo poco., scontenti del risultato ottenuto, sotto gli occhi severi delle foto dell'onnipresente duce lo spogliano di forza così da metterlo finalmente in una condizione d'inferiorità e impotenza, e scatta il programmato e sistematico pestaggio. Mentre viene tenuto bloccato con le mani al collo, lo colpiscono molte e molte volte ai reni con una paletta e un libro, meticolosamente vengono evitati punti che potrebbero lasciare segni mentre le sevizie diventano sempre più pesanti. I tutori della legge (del più forte) da sempre inguaribili romantici, non smettono mai di sognare il ventennio e probabilmente delusi dalla fine dell'esperienza irachena sanno di poter contare su di noi nei momenti di nostalgia. "Sucamorvo" è un obiettivo privilegiato, è un ragazzo di quartiere che non ha mai nascosto di essere anarchico (merce rara in città). A nessuno importa dove finiscono quelli come lui; nei salotti bene non lo fanno manco entrare, quale miglior occasione per guadagnarsi lo stipendio divertendosi. Ma hanno fatto male i conti, stavolta non staremo in silenzio ad aspettare il nostro turno e nonostante per molti sia ormai accettata; la tortura, per noi è e sempre resterà il più riprovevole, disgustoso e degradante mezzo di dominio dell'uomo sull'uomo.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Panama-USA

Dopo oltre due anni di negoziati, cominciati nell’aprile 2004, Panama e Stati Uniti hanno firmato un Trattato di libero commercio (Tlc) che prevede principalmente la riduzione progressiva dei dazi doganali sulle merci di entrambi i paesi e norme comuni per gli investimenti e la tutela della proprietà intellettuale. Per gli Usa, il Tlc aprirà nuovi spazi di mercato a Panama soprattutto nel settore dei servizi da cui dipende l’80% dell’economia del paese dell’istmo; “opportunità significative” sono state al contempo concesse alle imprese statunitensi per partecipare alla costruzione di un terzo sistema di chiuse del Canale di Panama, un progetto con un costo complessivo di 5.250 milioni di dollari già approvato per referendum popolare lo scorso ottobre. Il governo panamense, che temeva di rimanere escluso dai flussi di investimento nordamericani di cui già beneficiano altri paesi centroamericani firmatari di un Tlc con Washinton, si è detto “soddisfatto”; ha protestato invece l’opposizione, secondo cui il trattato “non protegge sufficientemente i diritti dei lavoratori”. Panama ad ottobre ha peraltro ottenuto il seggio non permanente in palio per l’America Latina al Consiglio di sicurezza dell’Onu, dopo il mancato accordo tra i due candidati, Guatemala e Venezuela, quest’ultimo fortemente osteggiato dalla Casa Bianca.

Argentina

La ‘Audiencia Nacional’ di Madrid ha deciso di lasciare ai tribunali argentini il rinvio a giudizio dell’ex-capitano di corvetta della Marina Ricardo Miguel Cavallo accusato di genocidio durante l’ultima dittatura militare (1976-’83). Pur non rinnegando il principio della giurisdizione universale per delitti di lesa umanità, la magistratura spagnola ha dato priorità ai colleghi di Buenos Aires sulla base del criterio del ‘locus commissi delicti’, il luogo in cui si è verificato il reato; Cavallo, infatti, figura nella lista degli ex-ufficiali della Esma indagati in patria grazie all’annullamento delle ‘leggi del perdono’ e potrà essere estradato entro 40 giorni. Una vicenda diversa da quella di un altro ex-repressore del regime, Adolfo Scilingo, condannato in Spagna nell’aprile 2005 a 640 anni di detenzione che non aveva invece cause pendenti nel suo paese. Arrestato in Messico nel 2000 ed estradato in Spagna nel 2003 su richiesta del giudice Baltasar Garzón, Cavallo è da allora detenuto in regime di carcerazione preventiva nel carcere di Soto del Real, a pochi chilometri da Madrid; gli vengono attribuiti sette omicidi, 150 casi di abusi e lesioni personali e 400 atti di concorso in terrorismo, per i quali il pm della ‘Audiencia’ Madrid Dolores Delgado aveva chiesto una condanna fino a 17.010 anni.

ITALIA

Sciopero giornalisti

La Fnsi proclama tre giornate consecutive di sciopero dei giornalisti: 21,22 e 23 dicembre. Questo il testo del comunicato:" il Sindacato dei giornalisti è costretto a una nuova, durissima, iniziativa di sciopero e di protesta contro l’intransigenza degli editori della Fieg e dell’Agenzia per i contratti nel pubblico impiego Aran che continuano a rifiutare i tavoli contrattuali. La Fnsi sottolinea la gravità di vertenze contrattuali che determinano una situazione nel settore dell’informazione al limite dell’emergenza democratica. Gli editori della Fieg non solo respingono i pressanti inviti del Ministro del Lavoro ad aprire il negoziato e ignorano i pressanti appelli provenienti dalle Istituzioni, dalla società civile, dal mondo della cultura e dello spettacolo e dall’opinione pubblica, ma minacciano la disdetta del contratto vigente e mettono a serio rischio la previdenza autonoma di categoria e tutte le forme di tutela dei giornalisti. La Federazione della Stampa sottolinea la grande unità e determinazione della categoria, dimostrata dalle iniziative di protesta nazionali e aziendali, come lo sciopero delle firme, le astensioni aziendali, e le forme di applicazione rigorosa del contratto vigente. Gli editori della Fieg si assumono per intero la responsabilità della più dura azione sindacale nazionale mai proclamata dalla Fnsi. Nello stesso momento in cui annunciano uno sciopero di tre giorni consecutivi, che determinano l’assenza dei giornali dalle edicole per ben cinque giorni, la Fnsi rinnova la propria disponibilità ad aprire immediatamente, senza pregiudiziali, il negoziato contrattuale ed a partecipare a tutti i tavoli di confronto proposti dal Ministro del Lavoro Damiano sulla previdenza, sul mercato del Lavoro, sulla precarietà e sugli ammortizzatori sociali dei giornalisti e a quelli annunciati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi sulla riforma dell’editoria. La Fnsi si dice disposta a collaborare con tutte le aziende del settore della comunicazione e con il Governo per dare un assetto pluralista ed equilibrato ad un settore che si trova al centro di profonde trasformazioni. Occorre però che sia garantita l’indipendenza dei media e del giornalismo, la dignità delle colleghe e dei colleghi dipendenti, autonomi e freelance, e che sia delineato un futuro certo del sistema di tutele previdenziali e sanitarie della categoria. Allo stesso tempo, il Sindacato dei giornalisti chiama alla protesta i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione e delle aziende private per l’assenza di regole definite nel settore, nonostante la legge 150 approvata sei anni fa preveda esplicitamente il diritto alla contrattazione. La Giunta della Fnsi si riunirà nei primi giorni di gennaio per decidere le nuove azioni sindacali, di mobilitazione e di sciopero dei giornalisti da attuare nelle prime settimane del 2007”. A scioperare saranno i giornalisti di agenzie, web, uffici stampa pubblici e privati e stampa per impedire l'uscita dei giornali venerdì, sabato e domenica. I giornalisti dei quotidiani del mattino si asterranno dal lavoro nelle giornate di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre per impedire l'uscita dei quotidiani nelle giornate di venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 dicembre; i giornalisti dei quotidiani del pomeriggio si asterranno dal lavoro in modo da impedire l'uscita dei quotidiani nelle giornate giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre; i giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di giovedì 21 alle ore 07.00 di domenica 24 dicembre;i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti si asterranno dal lavoro per le intere giornate di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre; i giornalisti degli uffici stampa pubblici e privati si asterranno dal lavoro per le intere giornate di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre. Non sono previste - conclude la Fnsi - deroghe di alcun tipo.


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