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'''GAZA: SI SPARA ANCORA, APPELLO DEL PRESIDENTE ABBAS ALLA CALMA'''
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'''Messico
Proteste di piazza contro l'aumento del prezzo del mais'''
 
Circa 75.000 persone sono scese in piazza ieri, a Città del Messico, per protestare contro l'aumento del prezzo del mais, ingrediente base per le tortillas, e per chiedere un cambio nella politica economica del governo. Alla manifestazione hanno preso parte in particolare sindacalisti, agricoltori e simpatizzanti del candidato sconfitto di misura alle presidenziali, Lopez Obrador. Su uno degli striscioni esposti si leggeva "Calderon ha rubato le elezioni, e ora ci ruba le tortillas".
È di 21 palestinesi uccisi e oltre 180 feriti nelle ultime 24 ore – in maggioranza esponenti dei servizi di sicurezza del partito al-Fatah – l’ultimo bilancio delle gravi violenze interne esplose da ieri nella Striscia di Gaza, fornito poco fa da fonti sanitarie locali. Tre esponenti della guardia presidenziale del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) sono stati uccisi in queste ore in scontri con elementi del movimento Hamas – al potere da gennaio dell’anno scorso – portando a 15 il numero dei morti di oggi. Tra le vittime vi sarebbe anche un bambino di 7 anni, colpito a morte in uno scambio di tiri nel quartiere Sabra di Gaza, una donna 38enne e due adolescenti di 15 e 17 anni. A nulla, per ora, è servito l’appello dello stesso Abbas per la cessazione “immediata” delle ostilità.
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'''Argentina''' '''Iraq. Neo-segretario alla Difesa Gates: non una ma 4 guerre civili'''
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 Il ministero degli Esteri di Buenos Aires ha inviato alla Spagna una richiesta di estradizione nei confronti dell’ex-poliziotto Rodolfo Almirón, già capo dello squadrone paramilitare di ultra-destra ‘Triple A’ (‘Alianza anticomunista argentina’), a cui sono attribuiti oltre 1.500 assassinii di oppositori politici durante il governo di ‘Isabelita’ Perón (1° luglio 1974-24 marzo 1976). “Associazione illecita” e “omicidio plurimo” sono i capi di accusa contro Almirón; la stessa Perón era già stata raggiunta in Spagna da due mandati di cattura internazionali per la sua presunta responsabilità nell’uccisione di un giovane dissidente.  E' impreciso parlare di guerra civile in Iraq, dove in realtà le guerre in corso sono quattro: lo sostiene il neo segretario alla Difesa Usa Robert Gates.
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'''M.O''' Rispondendo ad una domanda in una conferenza stampa al Pentagono, Gates ha definito "uno slogan che non rende l'idea" parlare di guerra civile in Iraq. Secondo il segretario alla Difesa, si tratta "della semplificazione esagerata di una situazione molto complessa".
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'''Israele''' Gates sostiene che le guerre in corso in Iraq sono ben quattro: il conflitto tra sciiti nel sud del Paese, gli scontri in corso a Baghdad, le violenze provocate dagli insorti sunniti in varie aree del Paese, gli attacchi di al Qaida un po' dappertutto.
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Il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che Israele sta considerando seriamente l'eventualità di deviare il percorso di parte del muro che dovrebbe essere costruito in Cisgiordania. Secondo Haaretz, il governo israeliano avrebbe deciso di spingere il muro ancora più all'interno dei territori occupati, per inglobare due colonie isolate, circondando circa 20.000 palestinesi. Le due colonie, Nili e Naaleh, sono abitate solo da 1.500 cittadini israeliani. Israele sostiene che il muro sia necessario per la sicurezza. Gli oppositori affermano invece che il provvedimento sia solo una scusa per accaparrarsi nuovi territori. Secondo un rapporto dell'intelligence Usa diffuso oggi, il termine "guerra civile" descrive accuratamente alcuni degli "elementi chiave" della violenza in Iraq. "Il termine guerra civile non cattura adeguatamente la complessità del conflitto, ma descrive accuratamente elementi chiave del conflitto iracheno", si legge nel documento parzialmente declassificato dal presidente Usa George W. Bush.
Line 41: Line 39:
"Nessun piano per una guerra con Teheran"
Robert Gates ha poi ribadito che gli Stati Uniti non si stanno preparando a una guerra con l'Iran: . "Il presidente, George W. Bush lo ha detto chiaro. Il segretario di Stato, Condoleezza Rice, lo ha detto chiaro. Io l'ho detto chiaro. Non stiamo facendo piani per una guerra contro l'Iran", ha tagliato corto con i giornalisti Gates, che prima di succedere a Donald Rumsfeld alla guida del Pentagono è stato tra l'altro direttore della Cia.
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'''Gaza''' Ma ha chiarito però che gli Usa non intendono lasciare campo libero all'Iran. "Ciò che stiamo cercando di fare in Iraq è contrastare ciò che gli iraniani stanno facendo ai nostri soldati", ha spiegato, bloccare "le loro attività, in particolare
questi proiettili (EFP) che uccidono i nostri soldati".
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A Gaza proprio ieri mattina per l appunto,le forze di occupazione israeliana hanno sequestrato oltre 21 palestinesi di differenti città della Cisgiordania.Leggiamo di seguito qual è stato il quadro di rastrellamenti durante la giornata
Il portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato alla radio ebraica che le forze armate hanno arrestato 3 giovani palestinesi e una donna nel villaggio di Al-Yamoun, a ovest di Jenin, e 3 altri nei pressi di Tafouh, a sud di Nablus.
A Nablus, i militari israeliani hanno arrestato 6 palestinesi dopo aver invaso la città con oltre 15 blindati.Testimoni oculari hanno raccontato che i soldati hanno arrestato un giovane del campo di Balata, 2 fratelli nel campo di Al-Ain, e 3 altri in via Amman.
Le forze di occupazione hanno fatto esplodere la casa della famiglia Ar-Ratout dopo averne arrestato i proprietari.
Gli EFP sono contenitori di metallo pieni di esplosivo, spesso chiusi con un cappuccio di rame, in grado di penetrare anche i mezzi corazzati. Gli Usa sostengono di avere le prove che la maggior parte di questi micidiali proiettili è fabbricata in Iran.
Line 49: Line 47:
'''Israele
Uccisi due militanti palestinesi a Nablus'''
  
é invece di stamattina la notizia di due militanti palestinesi uccisi da soldati israeliani a Nablus, in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti ospedaliere e membri delle Brigate Martiri di al Aqsa, la milizia legata a Fatah alla quale appartenevano le due vittime, entrambe di 21 anni. Gli scontri sono avvenuti prima dell'alba, quando una decina di ruspe e veicoli militari israeliani sono entrati nella città vecchia. L'esercito israeliano ha confermato di aver colpito almeno un militante armato.
'''NEL SUD CITTÀ CONQUISTATA DA TALEBANI'''
Line 54: Line 49:
I talebani hanno preso il controllo della cittadina di Musa Qala, nell’omonimo distretto nella provincia meridionale di Helmand: lo si apprende da fonti ufficiali. “I talebani hanno attaccato la sede dell’amministrazione locale la notte scorsa. L’edificio è stato danneggiato e la polizia è stata disarmata” ha detto il governatore della provincia di Helmand, Asadullah Wafa, all’agenzia ‘Afp’. Fonti del ministero dell’Interno aggiungono che, secondo quanto riferito dai capi tribali di Musa Qala, la cittadina “non sarebbe completamente sotto il controllo del nemico, ma le pressioni e le minacce sono troppo forti”.

Intanto sono avvenuti altri scontri nella provincia occidentale di Farah, al confine con l’Iran, dove - riferisce il portavoce del ministero l’Interno - la polizia di frontiera afgana è stata attaccata da presunti “talebani”, 20 dei quali sarebbero stati uccisi negli scontri mentre tre agenti sono rimasti feriti. Altri combattimenti tra soldati dell’Isaf e “terroristi” – così definiti da fonti della coalizione internazionale - si sono verificati nella provincia di Paktika, in questo caso presso il confine con il Pakistan, e conclusisi con la uccisione di almeno due miliziani. Nel distretto di Barmal, gli scontri hanno provocato altri cinque morti.

'''Congo: scontri all'ovest, 90 morti'''

Almeno 90 persone sono state uccise tra mercoledi' e ieri negli scontri tra forze dell'ordine e oppositori nell'ovest del Congo. La zona interessata ai combattimenti e' quella della provincia di Bas Congo, mentre gli insorti appartengono ad un movimento politico-religioso. Lo si apprende da fonti concordanti.

'''Kosovo: Kostunica, no ad Ahtisaari'''

Il primo ministro serbo Vojislav Kostunica ha liquidato come 'illegittime' le proposte del mediatore ONU, Ahtisaari, sul futuro del Kosovo.Secondo Kostunica, il piano del mediatore mette in discussione la sovranita'della Serbia su parte del proprio territorio "in violazione della Carta dell'Onu". Una cosa che Ahtisaari non sarebbe titolato a fare poiche' -a giudizio del premier- il suo mandato non consente la revisione dei confini di "un paese europeo democratico come la Serbia".

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA: SI SPARA ANCORA, APPELLO DEL PRESIDENTE ABBAS ALLA CALMA

È di 21 palestinesi uccisi e oltre 180 feriti nelle ultime 24 ore – in maggioranza esponenti dei servizi di sicurezza del partito al-Fatah – l’ultimo bilancio delle gravi violenze interne esplose da ieri nella Striscia di Gaza, fornito poco fa da fonti sanitarie locali. Tre esponenti della guardia presidenziale del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) sono stati uccisi in queste ore in scontri con elementi del movimento Hamas – al potere da gennaio dell’anno scorso – portando a 15 il numero dei morti di oggi. Tra le vittime vi sarebbe anche un bambino di 7 anni, colpito a morte in uno scambio di tiri nel quartiere Sabra di Gaza, una donna 38enne e due adolescenti di 15 e 17 anni. A nulla, per ora, è servito l’appello dello stesso Abbas per la cessazione “immediata” delle ostilità.

Iraq. Neo-segretario alla Difesa Gates: non una ma 4 guerre civili

  • E' impreciso parlare di guerra civile in Iraq, dove in realtà le guerre in corso sono quattro: lo sostiene il neo segretario alla Difesa Usa Robert Gates.

Rispondendo ad una domanda in una conferenza stampa al Pentagono, Gates ha definito "uno slogan che non rende l'idea" parlare di guerra civile in Iraq. Secondo il segretario alla Difesa, si tratta "della semplificazione esagerata di una situazione molto complessa".

Gates sostiene che le guerre in corso in Iraq sono ben quattro: il conflitto tra sciiti nel sud del Paese, gli scontri in corso a Baghdad, le violenze provocate dagli insorti sunniti in varie aree del Paese, gli attacchi di al Qaida un po' dappertutto.

Secondo un rapporto dell'intelligence Usa diffuso oggi, il termine "guerra civile" descrive accuratamente alcuni degli "elementi chiave" della violenza in Iraq. "Il termine guerra civile non cattura adeguatamente la complessità del conflitto, ma descrive accuratamente elementi chiave del conflitto iracheno", si legge nel documento parzialmente declassificato dal presidente Usa George W. Bush.

"Nessun piano per una guerra con Teheran" Robert Gates ha poi ribadito che gli Stati Uniti non si stanno preparando a una guerra con l'Iran: . "Il presidente, George W. Bush lo ha detto chiaro. Il segretario di Stato, Condoleezza Rice, lo ha detto chiaro. Io l'ho detto chiaro. Non stiamo facendo piani per una guerra contro l'Iran", ha tagliato corto con i giornalisti Gates, che prima di succedere a Donald Rumsfeld alla guida del Pentagono è stato tra l'altro direttore della Cia.

Ma ha chiarito però che gli Usa non intendono lasciare campo libero all'Iran. "Ciò che stiamo cercando di fare in Iraq è contrastare ciò che gli iraniani stanno facendo ai nostri soldati", ha spiegato, bloccare "le loro attività, in particolare questi proiettili (EFP) che uccidono i nostri soldati".

Gli EFP sono contenitori di metallo pieni di esplosivo, spesso chiusi con un cappuccio di rame, in grado di penetrare anche i mezzi corazzati. Gli Usa sostengono di avere le prove che la maggior parte di questi micidiali proiettili è fabbricata in Iran.

NEL SUD CITTÀ CONQUISTATA DA TALEBANI

I talebani hanno preso il controllo della cittadina di Musa Qala, nell’omonimo distretto nella provincia meridionale di Helmand: lo si apprende da fonti ufficiali. “I talebani hanno attaccato la sede dell’amministrazione locale la notte scorsa. L’edificio è stato danneggiato e la polizia è stata disarmata” ha detto il governatore della provincia di Helmand, Asadullah Wafa, all’agenzia ‘Afp’. Fonti del ministero dell’Interno aggiungono che, secondo quanto riferito dai capi tribali di Musa Qala, la cittadina “non sarebbe completamente sotto il controllo del nemico, ma le pressioni e le minacce sono troppo forti”.

Intanto sono avvenuti altri scontri nella provincia occidentale di Farah, al confine con l’Iran, dove - riferisce il portavoce del ministero l’Interno - la polizia di frontiera afgana è stata attaccata da presunti “talebani”, 20 dei quali sarebbero stati uccisi negli scontri mentre tre agenti sono rimasti feriti. Altri combattimenti tra soldati dell’Isaf e “terroristi” – così definiti da fonti della coalizione internazionale - si sono verificati nella provincia di Paktika, in questo caso presso il confine con il Pakistan, e conclusisi con la uccisione di almeno due miliziani. Nel distretto di Barmal, gli scontri hanno provocato altri cinque morti.

Congo: scontri all'ovest, 90 morti

Almeno 90 persone sono state uccise tra mercoledi' e ieri negli scontri tra forze dell'ordine e oppositori nell'ovest del Congo. La zona interessata ai combattimenti e' quella della provincia di Bas Congo, mentre gli insorti appartengono ad un movimento politico-religioso. Lo si apprende da fonti concordanti.

Kosovo: Kostunica, no ad Ahtisaari

Il primo ministro serbo Vojislav Kostunica ha liquidato come 'illegittime' le proposte del mediatore ONU, Ahtisaari, sul futuro del Kosovo.Secondo Kostunica, il piano del mediatore mette in discussione la sovranita'della Serbia su parte del proprio territorio "in violazione della Carta dell'Onu". Una cosa che Ahtisaari non sarebbe titolato a fare poiche' -a giudizio del premier- il suo mandato non consente la revisione dei confini di "un paese europeo democratico come la Serbia".

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA, 8 MORTI IN MENO DI 24 ORE

Davanti all'afflusso crescente di feriti negli scontri fra armati di Hamas e del Fatah, gli ospedali di Gaza hanno lanciato un appello agli abitanti della Striscia perché donino sangue: lo si è appreso da fonti mediche palestinesi. Gli scontri fra armati di Hamas e di al-Fatah hanno fatto da ieri 13 morti e circa 170 feriti: è l'ultimo bilancio reso noto questa mattina dal capo dei servizi di pronto soccorso palestinesi, dottor Muawiya Hassanin. Sei persone sono state uccise ieri, altre sette oggi, ha precisato Hassanin, fra cui due giovani civili. Fra gli uccisi da questa mattina figura il generale Abdelkader Salim, capo dei servizi di intelligence Anp per il nord della Striscia di Gaza, ucciso con una nguardia del corpo in un attacco dei miliziani di Hamas. Secondo Hassanin le strutture mediche di Gaza sono in situazione di emergenza. Otto sale operatorie sono al lavoro in forma permanente, negli ospedali manca il sangue. Circa 70 feriti sono considerati in condizioni gravi.

NUMEROSI FERITI IN ATTACCO BASE FORZA 17 - Un attacco a colpi di mortaio sferrato dalla forza esecutiva del governo di Hamas appoggiata da miliziani integralisti contro una base di addestramento della Guardia presidenziale, la Forza 17, ha provocato "numerosi feriti": lo hanno riferito fonti della Forza 17. L'attacco si è verificato mentre nella base si sta svolgendo un corso di addestramento per 500 nuove reclute della Guardia presidenziale. Non è escluso che ci possano essere morti. La base si trova nel quartiere di Tal Al-Hawa a Gaza City.

CONTINUANO LE INCURSIONI ISRAELIANE - In Cisgiordania quattro palestinesi sono stati uccisi in scambi a fuoco con l'esercito israeliano. Le incursioni sono scattate dopo l'attentato kamikaze di Eilat, rivendicato dalla Jihad Islamica e dalle Brigate Al Aqsa. Ieri quattro palestinesi, tre miliziani di Al Aqsa e un civile, erano stati mortalmente colpiti dal fuoco dell'esercito israeliano. Questa notte e questa mattina altri quattro palestinesi, due dei quali membri dei servizi di sicurezza preventiva sono stati uccisi a Ramallah.

MOGADISCIO: COLPI DI MORTAIO…NUOVO ATTACCO

Un nuovo attacco con colpi di mortaio è stato lanciato questa mattina da ignoti nel sud di Mogadiscio. Almeno un colpo di obice sarebbe caduto su una scuola coranica causando il ferimento di sette persone che si trovavano all’interno dell’edificio. Non è ancora chiaro quale fosse l’obiettivo dell’attacco e chi abbia sparato i colpi, ma fonti sanitarie contattate nel sud della città fanno sapere di aver ricoverato almeno due persone in gravi condizioni. Secondo fonti giornalistiche locali, la scuola di Corano colpita era aperta al momento dell’attacco per i corsi di lettura del libro sacro dedicati agli adulti. Tra i feriti vi sarebbe il maestro della scuola, Moalim Abdullahi, e una donna incinta. In un episodio separato, avvenuto nel nord di Mogadiscio, un poliziotto è stato ucciso da ignoti che sarebbero riusciti a sottrargli il fucile d’ordinanza prima di sparargli. “C’è un crescente clima di insicurezza. Tra attacchi politici, sparatorie tra clan e delinquenza comune, Mogadiscio sembra essere tornata agli anni più bui della sua storia. La gente ha paura e cerca di restare in casa il più possibile, anche se a causa dei continui attacchi di mortaio anche le abitazioni non sono più sicure” dice una fonte contattata nella capitale somala, la quale precisa che fuori dalla città sta riemergendo con sempre maggior forza il fenomeno del banditismo.

SUDAN

L’utilizzo di bambini soldato nella guerra in corso in Darfur è in aumento: lo ha detto Radhika Coomaraswamy, rappresentante speciale del Segretario Generale dell’Onu per l’uso dei minori nei conflitti armati, precisando che “l’aumento di minori usati nel conflitto del Darfur va di pari passo alla diminuzione di bambini combattenti nel Sud Sudan”. Secondo la funzionaria Onu, i minori vengono reclutati sia dai due gruppi ribelli che dall’esercito governativo. La Coomaraswamy, che ieri ha completato una visita di sette giorni nella regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di un conflitto che ha causato una grave crisi umanitaria, ha detto che gravi lacune sono state registrate anche nelle operazioni di reintegro dei bimbi soldato.

Iraq: 18 insorti uccisi in scontri con forze Usa a Ramadi

Rispondendo ad un attacco, ripetuto tra ieri sera e le prime ore di oggi, le forze americane hanno ucciso nella città di Ramadi 18 insorti, grazie anche all'ausilio di un duplice intervento aereo. Secondo quanto ha reso noto il comando Usa questa mattina con un comunicato, i soldati americani sono stati attaccati ieri sera a colpi di armi automatiche e anche con razzi, e hanno quindi risposto al fuoco, ma non riuscendo ad avere la meglio hanno chiesto infine l'appoggio aereo. Al termine di una raid dei caccia, sul campo sono rimasti "almeno quindici insorti", si legge nel comunicato. Questa mattina si è ripetuta una situazione analoga, e dopo un altro raid aereo le forze sul campo hanno constatato la morte di altri tre assalitori.

NEPAL

Il capo degli ex-ribelli maoisti, Pusha Kamal Dahal (noto come 'Prachanda', 'Il terribile'), ha denunciato ritardi nel processo di disarmo e nell'aggiornamento delle leiste elettorali. "È un indizio del ritardo nella formazione di un governo ad interim e del fatto che non si terranno le elezioni dell'assemblea costituente entro la metà di giugno" ha aggiunto, annunciando che "se non vi saranno rettifiche... saremo costretti a lanciare un movimento di protesta pacifico".

KOSOVO: ATHISSARI, PROPOSTA NUOVO STATUS NON PRIMA DI MARZO

L'inviato dell'Onu Martti Ahtissari non finalizzera' la sua proposta sullo status del Kosovo prima di marzo. "Non affrontero' la questione dello status fino a quando la proposta non sara' finalizzata", ha dichiarato l'ex presidente finlandese in una conferenza stampa a Belgrado dopo aver mostrato il suo piano al presidente serbo Boris Tadic. Ahtissari mostrera' oggi il suo documento anche ai leader di Pristina, e le due parti avranno tempo fino alla fine di febbraio per presentare "suggerimenti costruttivi", con un primo incontro fissato il 13. Solo a questo punto Athissari finalizzera' il suo piano, con una proposta sullo status del Kosovo, e lo sottomettera' al Consiglio di Sicurezza Onu.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

SCONTRI TRA AL FATAH E HAMAS, MORTI DUE PALESTINESI

Due palestinesi di al-Fatah, il gruppo guidato da Abu Mazen, sono stati uccisi stamani nel corso di scontri con Hamas. Lo si apprende da fonti militari. Le due vittime, la cui identita' non e' stata resa nota, appartenevano ai servizi segreti ed hanno trovato la morte durante uno scontro a fuoco a Jabaliya, nei pressi di Gaza. Violenti scontri tra al-Fatah e Hamas si sono verificati questa mattina anche nel centro della striscia di Gaza. Ieri sei palestinesi sono stati uccisi e altri 70 feriti nella striscia di Gaza in una nuova ondata di combattimenti tra le due opposte fazioni.

CISGIORDANIA, 2 PALESTINESI UCCISI DA SOLDATI ISRAELIANI - Due palestinesi sono stati uccisi in nottata da soldati israeliani in Cisgiordania. Lo si è appreso da fonti della sicurezza palestinese. Khamdan Shoman, 34 anni, membro della Sicurezza preventiva (servizio di sicurezza dipendente da Al Fatah, il partito del presidente palestinese Mahmud Abbas), è uscito dalla sua auto a Bytunia, nei pressi di Ramallah, quando i militari hanno aperto il fuoco contro di lui. Nello stesso incidente è morto anche Mohammed Arab, 30 anni, ufficiale delle Sicurezza precentiva. Sul posto i soldati israeliani hanno arrestato tre palestinesi. Sempre secondo le stesse fonti, l'esercito israeliano ha circondato a Ramallah un attivista delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, gruppo armato legato ad Al Fatah, L'esercito israeliano non ha per ora confermato o smentito gli episodi.

Somalia: colpi mortaio su Mogadiscio

Proiettili di mortaio e razzi hanno colpito oggi Mogadiscio, in particolare la zona del porto, causando la morte di almeno tre persone. Lo hanno reso noto testimoni oculari. I proiettili sono caduti vicino ad una base delle truppe etiopiche, che appoggiano il governo nazionale di transizione (Tng) somalo e l'hanno aiutato nelle scorse settimane a cacciare i miliziani delle Corti islamiche dal Paese.

IRAQ: DUPLICE ATTACCO SUICIDA IN MERCATO HILLA, SALE A 57 NUMERO MORTI

E' di 57 morti ed oltre 150 feriti il bilancio aggiornato della strage causata da un duplice attacco suicida nell'affollato mercato di Hilla, 120 chilometri a sud di Baghdad, in Iraq. Lo riferiscono fonti del ministero dell'Interno iracheno.

ITALIA

Base Usa: Prodi, dissenso limitato

Quanto avvenuto oggi al Senato e' la manifestazione di un dissenso noto quanto circoscritto al tema della base Usa di Vicenza: lo ha detto Prodi.Ma l'opposizione -secondo il premier- ha commentato "con toni apocalittici i risultati delle votazioni di oggi, traendone le piu'estreme conclusioni". "Al rientro dei ministri degli Esteri e della Difesa -ha aggiunto Prodi- e' prevista una riunione con le forze della maggioranza per riaffermare le linee di politica estera contenute nel programma di governo".


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Appunti e note redazionali

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gror070202 (last edited 2008-06-26 09:48:55 by anonymous)