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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia

L'avvovato turco Ahemt Guven ha intentato causa contro il professore universitario Atilla Yayla con l'accusa di aver insultato la memoria e la tradizione di Mustafa Kemal Ataturk. Il professore aveva dichiarato durante un discorso tenuto il 18 novembre scorso che l'era del governo monopartitico di Ataturk (1925-45) non è stata così progressista come l'ideologia ufficiale vuole fare credere, ma "in alcuni casi ha fatto fare anche dei passi indietro". I nazionalisti turchi hanno già lanciato contro il docente di Scienze politiche l'accusa di tradimento. Yayla è stato sospeso dall'insegnamento per aver offeso il leader e fondatore della Repubblica turca. Il caso del professore l'ultimo episodio che vede limitata la liberta' di espressione in Turchia, dove l'articolo 310 del Codice penale ha portato alla sbarra molti intellettuali, storici e docenti.L'articolo prevede i reati di "Oltraggio all'identita', alla Repubblica, al Parlamento, al governo, ai ministeri, ai membri delle forze armate e di pubblica sicurezza, ai membri della magistratura". La sua modifica è una delle richieste dell'Unione europea per concedere l'entrata della Turchia nel suo ensemble.

MESSICO

Centinaia di persone si sono radunate ieri davanti all'ambasciata statunitense di Città del Messico per protestare contro la visita del presidente Bush al presidente messicano Felipe Calderon. I manifestanti hanno lanciato pietre contro l'edificio, subendo successivamente l'impatto con la polizia anti-sommossa. Dieci di loro sarebbero rimasti feriti. Nel frattempo, Bush ha concluso il suo tour sudamericano proprio in Messico, discutendo con Calderon delle questioni dell'immigrazione e del narcotraffico. Bush ha promesso "una nuova politica nei confronti dell'immigrazione messicana", dopo aver annunciato la volontà di costruire una barriera al confine tra i due Paesi per fermare il flusso di messicani in entrata.

BANGLADESH

L'associazione per la difesa dei diritti umani Odhikar ha accusato le forze di sicurezza bengalesi di aver ucciso almeno 50 persone da due mesi a questa parte. Lo stato di emergenza, proclamato dal nuovo governo dopo aver cancellato le elezioni previste per gennaio, avrebbe permesso alle forze di sicurezza di uccidere i dissidenti politici tramite tortura o esecuzioni sommarie. Il Bangladesh sta vivendo una pesante crisi politica, con il nuovo governo, sostenuto dai militari, impegnatosi nella lotta contro la corruzione e in un giro di vite contro l'insicurezza. Non è stata ancora fissata una nuova data per le elezioni.

BURKINA FASO

Sono oltre 432 le persone morte e 4958 quelle contagiate dall’epidemia di meningite iniziata lo scorso gennaio in Burkina Faso. È l’ultimo bilancio diffuso dal ministero della Sanità, che ieri ha anche lanciato un appello per la consegna rapida di nuove dosi di vaccino, dal momento che, nonostante le recenti richieste di aiuto, le scorte delle autorità sanitarie sono quasi terminate. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo ma non abbiamo ancora le dosi di vaccino che ci servono. Abbiamo bisogno di 3 milioni e 500.000 dosi per coprire tutti i distretti sanitari e la capitale Ouagadougou. È importante lanciare una campagna di vaccinazione per fermare il contagio” ha detto un responsabile del ministero della Sanità.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

PALESTINA

Ieri sera tardi si sono visti nuovamente il presidente dell'Anp Abu Mazen e il premier incaricato Ismail Haniye. Al termine dell'incontro il portavoce di Abu Mazen Nabil Abu Rudeina è stato ottimista: "Viviamo gli ultimi momenti che precedono la formazione del governo di unità nazionale, che sarà annunciato entro la fine della settimana". Abu Rudeina ha confermato che ci sono ancora delle difficoltà nell'individuare la persona che possa assumere l'incarico di ministro degli Interni. Abu Mazen e Haniye potrebbero tornare a riunirsi anche oggi. Intanto, sono proseguite nella striscia di Gaza le ricerche per ritrovare il corrispondente della Bbc scomparso da due giorni. Il giornalista sembra essere stato rapito, ma il sequestro non è stato rivendicato. Ismail Haniye ha affermato che il governo palestinese ha dato la priorità alla questione della liberazione di Alan Johnston.

EGITTO

Il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit ha detto ieri che "nessun emendamento sarà fatto all'Iniziativa di pace araba" (Beirut 2002), come richiesto dallo Stato ebraico. L'Iniziativa prevede il pieno riconoscimento di Israele da parte di tutti i Paesi arabi in cambio dello sgombero completo da parte israeliana di tutti i territori arabi occupati con la forza.

IRAN

L'Iran rilancia la sfida sul nucleare. Mentre i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) si riuniscono al Palazzo di vetro di New York insieme alla Germania per mettere a punto una nuova risoluzione punitiva contro Teheran per il suo rifiuto di sospendere l'arricchimento dell'uranio, il presidente della Repubblica islamica, Mahmud Ahmadinejad, parlando in un comizio a Yazd, ostenta sicurezza, ribaltando i termini della situazione.

E' l'Iran, ha detto il leader, ad aver isolato le grandi potenze, e "come rappresentante dei popoli che lottano per la libertà, resisterà per difendere i suoi diritti". "I nemici - ha aggiunto Ahmadinejad - si riuniscono, scrivono dei documenti, li pubblicano, e pensano che i popoli li debbano osservare. Dicono che vogliono isolare la nostra nazione. Ma chi siete voi per isolare la nostra nazione? E' questa nazione che ha isolato voi".

AFGHANISTAN

La situazione in Afghanistan continua ad aggravarsi anche a causa dell’offensiva condotta dalla coalizione internazionale contro i taleban e della risposta della guerriglia che si espande anche nella capitale. Ed è di questa mattina alle 6.40 circa ora afgana un forte esplosione ha investito un mercato della capitale Kabul, nell'area di Jadi Maimand. La deflagrazione è avvenuta in un negozio che vendeva armi e munizioni, causando il crollo di diversi edifici adiacenti. Un primo bilancio parla di sei morti e almeno quindici feriti, secondo altre fonti locali, invece, il numero oscillerebbe tra le dieci e le venti vittime.

EGITTO

Il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit ha detto ieri che "nessun emendamento sarà fatto all'Iniziativa di pace araba" (Beirut 2002), come richiesto dallo Stato ebraico. L'Iniziativa prevede il pieno riconoscimento di Israele da parte di tutti i Paesi arabi in cambio dello sgombero completo da parte israeliana di tutti i territori arabi occupati con la forza.

INDIA

Presso Nandigram, nello stato indiano del Bengala occidentale, violenti scontri tra polizia e agricoltori. Il bilancio degli incidenti è di almeno sette morti. Gli agricoltori protestavano contro l'espropriazione delle proprie terre, che dovrebbero essere concesse a una compagnia indonesiana per la costruzione di un grande polo chimico.

BANGLADESH

L'associazione per la difesa dei diritti umani Odhikar ha accusato le forze di sicurezza bengalesi di aver ucciso almeno 50 persone da due mesi a questa parte. Lo stato di emergenza, proclamato dal nuovo governo dopo aver cancellato le elezioni previste per gennaio, avrebbe permesso alle forze di sicurezza di uccidere i dissidenti politici tramite tortura o esecuzioni sommarie. Il Bangladesh sta vivendo una pesante crisi politica, con il nuovo governo, sostenuto dai militari, impegnatosi nella lotta contro la corruzione e in un giro di vite contro l'insicurezza. Non è stata ancora fissata una nuova data per le elezioni.

BURKINA FASO

Sono oltre 432 le persone morte e 4958 quelle contagiate dall’epidemia di meningite iniziata lo scorso gennaio in Burkina Faso. È l’ultimo bilancio diffuso dal ministero della Sanità, che ieri ha anche lanciato un appello per la consegna rapida di nuove dosi di vaccino, dal momento che, nonostante le recenti richieste di aiuto, le scorte delle autorità sanitarie sono quasi terminate. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo ma non abbiamo ancora le dosi di vaccino che ci servono. Abbiamo bisogno di 3 milioni e 500.000 dosi per coprire tutti i distretti sanitari e la capitale Ouagadougou. È importante lanciare una campagna di vaccinazione per fermare il contagio” ha detto un responsabile del ministero della Sanità.

THAILANDIA

Sospetti militanti musulmani hanno attaccato oggi un minibus nella provincia di Yala, nella Thailandia meridionale, provocando otto morti e un ferito. Il minibus stava viaggiando alla volta di Hat Yai, la maggiore città del sud del Paese. I gruppi ribelli meridionali rivendicano l'indipendenza per le province del sud, a maggioranza musulmana. L'attacco di oggi è avvenuto un giorno dopo l'anniversario della nascita del Barisan Revolusi Nasional, uno dei maggiori gruppi ribelli attivi nel Paese.

MESSICO

Centinaia di persone si sono radunate ieri davanti all'ambasciata statunitense di Città del Messico per protestare contro la visita del presidente Bush al presidente messicano Felipe Calderon. I manifestanti hanno lanciato pietre contro l'edificio, scontrandosi successivamente con la polizia anti-sommossa. Il bilancio degli incidenti sarebbe di decine di feriti. Nel frattempo, Bush ha concluso il suo tour sudamericano proprio in Messico, affrontando con Calderon le questioni dell'immigrazione illegale e del traffico di droga. Bush ha promesso una nuova politica nei confronti dell'immigrazione messicana, dopo aver annunciato la volontà di costruire una barriera al confine tra i due Paesi per fermare il flusso di messicani in entrata.

NATO

Le truppe italiane non sono impegnate in appoggio all'operazione della Nato 'Achille' nel Sud dell'Afghanistan.Lo riferiscono all'ANSA fonti della difesa italiane. Secondo l'agenzia spagnola Efe, che ha citato il ministero della difesa spagnolo, truppe italiane e spagnole sono impegnate da lunedi' in un'operazione che ha lo scopo di 'impermeabilizzare' la frontiera al Sud e nell'Ovest dell'Afghanistan, in collaborazione con esercito e polizia afghani.


Gr 9:30

MESSICO

Centinaia di persone si sono radunate ieri davanti all'ambasciata statunitense di Città del Messico per protestare contro la visita del presidente Bush al presidente messicano Felipe Calderon. I manifestanti hanno lanciato pietre contro l'edificio, scontrandosi successivamente con la polizia anti-sommossa. Il bilancio degli incidenti sarebbe di decine di feriti. Nel frattempo, Bush ha concluso il suo tour sudamericano proprio in Messico, affrontando con Calderon le questioni dell'immigrazione illegale e del traffico di droga. Bush ha promesso una nuova politica nei confronti dell'immigrazione messicana, dopo aver annunciato la volontà di costruire una barriera al confine tra i due Paesi per fermare il flusso di messicani in entrata.

AFGHANISTAN

La situazione in Afghanistan continua ad aggravarsi anche a causa dell’offensiva condotta dalla coalizione internazionale contro i taleban e della risposta della guerriglia che si espande anche nella capitale. Ed è di questa mattina alle 6.40 circa ora afgana un forte esplosione ha investito un mercato della capitale Kabul, nell'area di Jadi Maimand. La deflagrazione è avvenuta in un negozio che vendeva armi e munizioni, causando il crollo di diversi edifici adiacenti. Un primo bilancio parla di sei morti e almeno quindici feriti, secondo altre fonti locali, invece, il numero oscillerebbe tra le dieci e le venti vittime.

IRAN

Il testo con le nuove sanzioni contro l’Iran arriva oggi sul tavolo del Consiglio di Sicurezza nella speranza di superare le ultime riserve che, finora, hanno impedito di approvarlo. La nuova risoluzione chiede ancora a Teheran di fermare il suo programma nucleare e incrementa le misure punitive per non aver rispettato il primo richiamo votato a dicembre dallo stesso Consiglio di Sicurezza dell’ONU

PALESTINA

Sembra in dirittura d’arrivo il nuovo governo di unità nazionale palestinese. La squadra di governo, come comunicato da fonti ufficiali, potrebbe essere varata entro questo fine settimana. Segnale di distensione politica, dunque, anche se restano tesi i rapporti tra le due anime palestinesi, Hamas e Fatah, che ieri a Gaza si sono nuovamente date battaglia: ucciso un comandante di Hamas.

THAILANDIA

Sospetti militanti musulmani hanno attaccato oggi un minibus nella provincia di Yala, nella Thailandia meridionale, provocando otto morti e un ferito. Il minibus stava viaggiando alla volta di Hat Yai, la maggiore città del sud del Paese. I gruppi ribelli meridionali rivendicano l'indipendenza per le province del sud, a maggioranza musulmana. L'attacco di oggi è avvenuto un giorno dopo l'anniversario della nascita del Barisan Revolusi Nasional, uno dei maggiori gruppi ribelli attivi nel Paese.


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