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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SOMALIA: FUGA DI CIVILI DA MOGADISCIO

Centinaia di soldati etiopi sarebbero entrati stamattina nella capitale somala Mogadiscio per combattere contro le milizie che tentano di ottenere il controllo del centro abitato. A riportare la notizia è stata la radio locale Shabelle. Intanto, i combattimenti proseguono in città, dove le truppe somalo-etiopi si scontrano con gli insorti a colpi di artiglieria e mortaio. I combattimenti e le vittime civili sono aumentate negli ultini giorni. Intanto il comandante delle forze militari somale, Abdullahi Ali Omar, è uscito illeso dall'esplosione di una bomba piazzata sul ciglio della strada a Mogadiscio. Stando a quanto riferito da alcuni testimoni oculari, la deflagrazione non ha investito il veicolo su cui viaggiava il comandante, ma ha ferito due poliziotti. Continua inesorabile l'esodo della popolazione di Mogadiscio, che, approfittando della calma relativa in corso da ieri in alcune zone della città, si sta affrettando a lasciare la capitale, teatro dei più sanguinosi combattimenti degli ultimi 15 anni. La gente affolla all'inverosimile qualsiasi mezzo pur di lasciare la città. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur/Unhcr) almeno 47.000 persone hanno lasciato Mogadiscio negli ultimi 10 giorni, portando così a quasi 100.000 il numero dei civili che dallo scorso febbraio hanno lasciato la capitale somala per fuggire dalle violenze quotidiane che da mesi la scuotono. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) dice che da giovedì il Medina Hospital, il Keysaney (i due principali ospedali cittadini) e lo Shifo Hospital hanno trattato “646 feriti”. Solo oggi sei persone sono morte nell’ospedale Medina per le ferite riportate. Un numero incalcolabile di cadaveri è ancora riverso lungo molte strade di Mogadiscio e solo tra ieri e oggi in alcune zone si è potuto uscire per raccoglierli.

IRAQ: ATTENTATI A KIRKUK E BAGHDAD

Nonostante i tentativi di colloquio tra il governo di Al Maliki e gruppi dlela guerriglia irachena, ancora attentati hanno segnato le ultime ore. Un autobomba parcheggiata in un garage è esplosa stamane nell'area di Baiyaa, nella capitale Baghdad, uccidendo almeno 3 persone e ferendone altre 10. Un kamikaze alla guida di un camion bomba si è fatto esplodere vicino a una scuola elementare e a una stazione di polizia di Kirkuk, nel nord dell'Iraq. Le vittime dell'attentato sono dodici, nove bambini. I feriti invece sono 178. L'attentato è stato compiuto mentre nella caserma erano in visita soldati americani. Oltre agli allievi dell'istituto scolastico, sono morti un poliziotto e due donne. Inoltre sono stati ritrovati i corpi dei 21 sciiti rapiti domenica sera sulla strada da Baghdad alla provincia di Diyala.

PALESTINA: GAZA, ARRIVATE LE COMPAGNE DI ROR (corrisp. ROR)

PALESTINA: IL MINISTRO DELL'INFORMAZIONE A ROMA

Il ministro per l'Informazione palestinese, Mustafa Barghouti, è stato ricevuto questa mattina a Roma dal ministro degli Affari Esteri Massimo D'Alema. Barghouti è il primo ministro palestinese del nuovo governo di unità nazionale ad essere ricevuto dalle autorità politiche di una capitale europea insieme al Ministro degli Esteri dell'Anp, Ziad Abu Amr, atteso oggi a Parigi. Barghouti ha detto che l'Unione Europea svolge “un ruolo essenziale” per consentire al nuovo governo palestinese di “apportare un miglioramento alle condizioni di vita della popolazione attraverso la ripresa delle attività economiche”. Barghouti – medico, esponente della società civile oggi a capo del partito palestinese ‘Terza via’ entrato nel governo a fianco di al-Fatah e Hamas – ha garantito il “massimo impegno” del presidente dell’Anp Mahmoud Abbas (Abu Mazen) per favorire “la ripresa dei negoziati di pace con Israele”. Ha inoltre chiesto all’UE di negoziare con il nuovo governo “senza operare distinzioni tra i ministri”; l’Europa ha finora accettato il dialogo solo con esponenti di governo non legati ad Hamas. I giornalisti palestinesi hanno proclamato tre giorni di sciopero per protestare contro il mancato rilascio di Alan Johnston, il corrispondente della Bbc rapito nella striscia di Gaza lo scorso 12 marzo. Da allora non si hanno più notizie del reporter. Johnston è attualmente l'unico giornalista occidentale residente a Gaza.

SPAGNA: ARRESTI DI MILITANTI ETA

Altri tre militanti dell'Eta sono stati arrestati ieri in Spagna nell'ambito dell'operazione contro l'organizzazione armata separatista iniziata la settimana scorsa. La polizia, negli ultimi giorni, ha smantellato un intero commando del gruppo armato basco con l'arresto di 10 persone e il sequestro di 200 chili di esplosivo nella provincia di Guipuzcoa.

COLOMBIA: I PARAMILITARI VOGLIONO PIENA AGIBILITA' POLITICA

“Crediamo sia giunto il momento, signor presidente, di un salto qualitativo del processo di pace. Completata la tappa del disarmo e della smobilitazione non ci sembra corretto circoscrivere il presente e il futuro al solo aspetto giudiziario”: lo scrivono in una lettera al presidente Alvaro Uribe, pubblicata dalla stampa nazionale, i 14 capi paramilitari delle Autodifese Unite della Colombia (Auc), ufficialmente smantellate grazie a un controverso e discusso negoziato col governo, reclusi nel carcere di massima sicurezza di Itagüí. “Dove una volta esercitavamo il potere illegale e armato saremo benvenuti e appoggiati nella lotta politica disarmata e democratica” aggiungono i firmatari della missiva chiedendo di poter entrare nella vita politica “nell’ambito di un nuovo accordo nazionale”; a Uribe chiedono di designare un ente governativo che si occupi di garantire agli ex-squadroni della morte estrema destra “pieni diritti per dibattere in pubblico le nostre ragioni e le nostre idee”. La lettera delle Auc, datata 14 marzo ma il cui contenuto è stato reso noto solo ieri, giunge in un momento critico per il governo di Uribe, coinvolto nello scandalo della cosiddetta ‘para-politica’ sulle collusioni tra la classe dirigente e i paramilitari, che ha già portato in carcere diversi esponenti della coalizione al potere, dopo aver colpito direttamente la famiglia dell’ex-ministro degli Esteri Maria Consuelo Araujo (indagati il padre, ex-ministro, e il fratello, senatore dimissionario), costretta a rinunciare all’incarico alla fine di febbraio; sarebbe coinvolto, secondo rapporti dell’intelligence americana, anche il comandante in capo dell’esercito colombiano, generale Mario Montoya.

  • ITALIA

PORDENONE: LA CASSAZIONE DECIDERA' AULLA BASE USA DI AVIANO

Sara' la Corte di Cassazione a decidere se sia di competenza della magistratura italiana la causa intentata da cinque pacifisti pordenonesi contro il governo degli Stati Uniti. Il giudice del Tribunale di Pordenone, Alberto Rossi, ha depositato oggi il decreto di sospensiva della discussione della causa, con la quale i pacifisti e il Comitato Via le bombe chiedono che vengano smantellati eventuali ordigni atomici presenti nella base Usaf di Aviano (Pordenone). Secondo il giudice, e' necessario attendere il pronunciamento della Cassazione - come era stato richiesto nell'ultima udienza dai legali del Governo e del Ministero della Difesa americano - prima di procedere ed eventualmente entrare nel merito. Gli avvocati degli Stati Uniti si erano appellati alla Cassazione in quanto sostengono che nella causa pordenonese vi sia un difetto di giurisdizione, in quanto, a loro avviso, la competenza della materia non sarebbe dei tribunali italiani.

ROMA: SGOMBERATO E MURATO IL CSOA GATTO SELVAGGIO (corrisp. ROR)

ROMA: SGOMBERO DI ROM AL CAMPO BOARIO (corrisp. ROR)

CATANZARO: PROTESTA CONTO LA CHIUSURA DELL'OSPEDALE

Circa cinquecento persone, secondo una stima della polizia di Stato, hanno manifestato stamattina a Catanzaro davanti la sede della Regione contro l'ipotesi di chiusura dell'ospedale di Soveria Mannelli (Catanzaro). La manifestazione e' stata promossa dai sindaci della zona della Comunita' montana dei monti Reventino, Tiriolo e Mancuso. Presenti cittadini e studenti giunti a Catanzaro a bordo di alcuni pullman.


Gr 13:00

ESTERI

IRAQ

Nonostante i tentativi di colloquio tra il governo di Al Maliki e gruppi dlela guerriglia irachena, ancora attentati hanno segnato le ultime ore. Un autobombile parcheggiata in un garage è esplosa stamane nell'area di Baiyaa, nella capitale Baghdad, uccidendo almeno 3 persone e ferendone altre 10. Anche a Kirkuk un'esplosione ha causato 11 morti e 90 feriti e inoltre sarebbero andate ditrutte anche sette abitazioni. Inoltre sono stati ritrovati i corpi dei 21 sciiti rapiti domenica sera sulla strada da Baghdad alla provincia di Diyala.

PALESTINA

I giornalisti palestinesi hanno proclamato tre giorni di sciopero per protestare contro il mancato rilascio di Alan Johnston, il corrispondente della Bbc rapito nella striscia di Gaza lo scorso 12 marzo. Da allora non si hanno più notizie del reporter. Johnston è attualmente l'unico giornalista occidentale residente a Gaza.

Intanto il premier israeliano, Ehud Olmert, ha invitato ieri i leader degli stati arabi a una conferenza di pace regionale, per uno scambio di vedute su una possibile risoluzione del conflitto in Medio Oriente, in base alla proposta di pace saudita.

Il ministro per l'Informazione palestinese, Mustafa Barghouti, è stato ricevuto questa mattina a Roma dal ministro degli Affari Esteri Massimo D'Alema. L'incontro, riferisce la Farnesina, è durato circa 45 minuti. Barghouti è il primo ministro palestinese del nuovo governo di unità nazionale ad essere ricevuto dalle autorità politiche di una capitale europea insieme al Ministro degli Esteri dell'Anp, Ziad Abu Amr, atteso oggi a Parigi.

IRAN

La televisione iraniana ha diffuso poco fa nuove immagini, senza audio, dei 15 marinai britannici catturati nelle acque del Golfo. Secondo quanto riporta Skynews, il nuovo video, che mostra i militari che parlano rilassati con alle spalle una cartina del Golfo.

SUDAN

Cinque "berretti verdi" dell'Unione Africana sono stati uccisi in uno contro a fuoco con uomini armati non identificati, secondo quanto riferito da un portavoce dell'UA. Lo scontro, nel quale avrebbero perso la vita anche tre degli assalitori, è avvenuto in Darfur, la regione occidentale sudanese, nei pressi del confine con il Ciad. Quella di oggi è la peggiore perdita subita in un solo giorno dal contingente dal 2004 ad oggi. In Darfur, teatro di una guerra che dal febbraio 2003 ha provocato almeno 200.000 morti, sono presenti 7.000 peacekeepers dell'UA.

SPAGNA

Altri tre militanti dell'Eta sono stati arrestati ieri in Spagna nell'ambito dell'operazione contro l'organizzazione armata separatista iniziata la settimana scorsa. La polizia, negli ultimi giorni, ha smantellato un intero commando del gruppo terroristico basco con l'arresto di 10 persone e il sequestro di 200 chili di esplosivo nella provincia di Guipuzcoa.

SOMALIA

Centinaia di soldati etiopi sarebbero entrati stamattina nella capitale somala Mogadiscio per combattere contro le milizie che tentano di ottenere il controllo del centro abitato. A riportare la notizia è stata la radio locale Shabelle. Intanto, i combattimenti proseguono in città, dove le truppe somalo-etiopi si scontrano con gli insorti a colpi di artiglieria e mortaio. I combattimenti e le vittime civili sono aumentate negli ultini giorni, mentre oltre 50.000 persone sarebbero fuggite dalla città, dove vi è anche un contingente di peacekeepers di 1.500 uomini dell'Unione Africana.

Intanto il comandante delle forze militari somale, Abdullahi Ali Omar, è uscito illeso dall'esplosione di una bomba piazzata sul ciglio della strada a Mogadiscio. Stando a quanto riferito da alcuni testimoni oculari, la deflagrazione non ha investito il veicolo su cui viaggiava il comandante, ma ha ferito due poliziotti.

CUBA-SPAGNA

Il ministro degli Esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos e' giunto ieri sera a L'Avana per una visita di tre giorni, la prima di un ministro dell'Unione europea da quando nel 2003 Bruxelles applico' sanzioni a Cuba legate all'arresto e alla condanna di 75 dissidenti accusati di complicita' con gli Stati Uniti. Nel corso della sua visita, il responsabile spagnolo incontrera' domani nella capitale cubana il presidente cubano ad interim, Raul Castro. Invitato dal collega cubano Felipe Perez Roque, Moratinos comincera' le sue attivita' a Cuba con un omaggio floreale al monumento consacrato all'eroe nazionale cubane, Jose' Marti'.

ISOLE SALOMONE

E' salito a 12 il bilancio delle vittime dello tsunami che, stamani, ha colpito le coste delle isole Salomone, situate a nord-est dell'Australia. Il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe quindi aumentare. Le autorità australiane hanno deciso di chiudere le coste orientali del Paese per precauzione.

ITALIA

PORDENONE

Sara' la Corte di Cassazione a decidere se sia di competenza della magistratura italiana la causa intentata da cinque pacifisti pordenonesi contro il governo degli Stati Uniti. Il giudice del Tribunale di Pordenone, Alberto Rossi, ha depositato oggi il decreto di sospensiva della discussione della causa, con la quale i pacifisti e il Comitato Via le bombe chiedono che vengano smantellati eventuali ordigni atomici presenti nella base Usaf di Aviano (Pordenone). Secondo il giudice, e' necessario attendere il pronunciamento della Cassazione - come era stato richiesto nell'ultima udienza dai legali del Governo e del Ministero della Difesa americano - prima di procedere ed eventualmente entrare nel merito. Gli avvocati degli Stati Uniti si erano appellati alla Cassazione in quanto sostengono che nella causa pordenonese vi sia un difetto di giurisdizione, in quanto, a loro avviso, la competenza della materia non sarebbe dei tribunali italiani.

CATANZARO

Circa cinquecento persone, secondo una stima della polizia di Stato, stanno manifestando da stamattina a Catanzaro davanti la sede della Regione contro l'ipotesi di chiusura dell'ospedale di Soveria Mannelli (Catanzaro). La manifestazione e' stata promossa dai sindaci della zona della Comunita' montana dei monti Reventino, Tiriolo e Mancuso. Alla manifestazione partecipano cittadini e studenti giunti a Catanzaro a bordo di alcuni pullman. Disagi si segnalano per gli automobilisti che percorrono l'arteria principale d'ingresso al capoluogo regionale.


Gr 9:30

ESTERI

ISOLE SALOMONE

E' salito a 12 il bilancio delle vittime dello tsunami che, stamani, ha colpito le coste delle isole Salomone, situate a nord-est dell'Australia. Il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe quindi aumentare. Le autorità australiane hanno deciso di chiudere le coste orientali del Paese per precauzione.

PAKISTAN

Una valanga di neve ha colpito stamane il villaggio di Mumi, a circa 25 km dalla città di Chitral, nel Pakistan settentrionale, provocando almeno dieci morti secondo le autorità. Sale così a 40 il numero delle vittime provocate dalle valanghe che negli ultimi giorni hanno colpito la parte settentrionale del Paese. Ostacolate dalla neve caduta recentemente, le squadre di soccorso stanno utilizzando aerei ed elicotteri per portare aiuto alla popolazione.

SOMALIA

Stamane, centinaia di soldati etiopi, stipati in 40 camion, sarebbero entrati nella capitale somala Mogadiscio per combattere contro le milizie claniche che tentano di ottenere il controllo del centro abitato. A riportare la notizia è stata la radio locale Shabelle. Intanto, i combattimenti proseguono in città, dove le truppe somalo-etiopi si scontrano con gli insorti a colpi di artiglieria e mortaio. Le vittime civili dallo scorso giovedì sono decine, mentre almeno 30.000 persone sarebbero fuggite dalla città, dove vi è anche un contingente di peacekeepers di 1.500 uomini dell'Unione Africana.

ITALIA

PROCIDA (NAPOLI), 2 APR - Dalle 6,40 di questa mattina i medici del presidio sanitario di Procida hanno chiesto l'ausilio dell'idroambulanza al 118 per il trasporto in un ospedale della terraferma di una donna incinta di due gemelli, alla ventottesima settimana,colpita da colica renale, ma il soccorso non e' possibile perche' l'idroambulanza non funziona. E' quanto riferiscono i medici del presidio, Fabrizio Lojodice e Tiberio Sauro. Secondo quanto spiegano i sanitari, alle 6,30 di questa mattina e' stato deciso il trasporto in un ospedale della terraferma. Dopo dieci minuti e' stata fatta la telefonata al 118. Ci e' stato riferito che l'idroambulanza di Procida non funziona, quella di Ischia, che ieri ha effettuato due soccorsi, oggi non funziona ed allora - riferiscono i medici - ci e' stato riferito che sarebbe arrivata quella da Capri. Purtroppo, a questo momento non e' giunta. All'interno del presidio sanitario di Procida si registra la protesta dei parenti della donna.(ANSA).


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gror070402 (last edited 2008-06-26 09:50:24 by anonymous)