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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Cagliari: sostegno agli stupratori

Il 14 e il 21 Aprile sono stati organizzati 2 concerti al circolo Asi di Selargius - comune poco distante da Cagliari – per raccogliere fondi per pagare le spese legali di, dli autori dello stupro di gruppo avvenuto a Bologna il 24 Il 24 Settembre 2006 in zona Cerenaica, a Bologna, è avvenuto l’ennesimo stupro contro una ragazza, che ha denunciato Francesco Liori e Federico Fildani, due “ragazzi per bene”, come autori della violenza. Oggi, gli amici dei due stupratori hanno organizzato due concerti in loro sostegno: uno il 14 aprile, che è saltato a causa della reazione sdegnata delle organizzazioni di donne, e un altro previsto per il 21. Si tratta di un’iniziativa che sostiene apertamente e rivendica la cultura dello stupro, riproponendo il modello che tende a riabilitare gli stupratori, circondati di maschile solidarietà. Numerosi i comunicati di solidarietà alla ragazza, che coraggiosamente ha affrontato la violenza, trovando il coraggio di reagire e denunciare, e di condanna dell’iniziativa a sostegno degli stupratori, che come al solito vede la complice indifferenza della società e delle istituzioni. A Bologna è stata indetta, per venerdì prossimo 20 aprile, una manifestazione proprio dove avvenne lo stupro, l’anno scorso. Corrispondenza di QUELLE CHE NON CI STANNO

GENOVA-PROCESSO AI 25

Corteo del coordinemanto cittadino di lotta per la casa Oggi si apre il tavolo interministeriale sull'emergenza abitativa. Il tavolo vede la partecipazione, oltre ai rappresentanti del ministero, di associazioni e sindacati di inquilini. La proposta è quella di affrontare l'emergenza abitativa con il ripristino della legge sull'equo canone e con moltissime altre misure, frutto di un dibattito ancora aperto che si è svolto negli ultimi tempi. Il coordinamento di lotta per la casa, insieme ad Obiettivo Casa, Action, ed altri movimenti per il diritto all'abitare hanno sfilato stamattina per le strade di Trastevere sono arrivati fino all'istituto San Michele, dove si stava svolgendo la riunione del tavolo, con l'intenzione di portare i loro contenuti ai rappresentanti riuniti nel tavolo. Hanno trovato un forte dispiegamento di polizia ad attenderli. Sentiamo la corrispondenza per gli ultimi aggiornamenti.

NO COKE TARQUINIA

Continua lo sciopero della fame degli attivisti del movimento no coke a Traquinia e Civitavecchia. Ieri pomeriggio un'altra persona è stata ricoverata in ospedale. Lo sciopero continua da 19 giorni. Oggi si è riunito al ministero dell'ambiente un tavolo tecnico a cui hanno partecipato, oltre al ministro Pecoraro Scanio, rappresentanti del movimento no coke e delle istituzioni locali. Sentiamo una corrispondenza di stamattina sulla questione, con un'attivista che ci ha spiegato anche perchè si è scelto di optare per lo sciopero della fame.

'OGGI CELEBRAIZONE DEL GIORNO DEI PRIGIONIERI IN PALESTINA

I palestinesi celebrano il Giorno dei Prigioneri il 17 aprile. Questa data è stata dedicata ai prigionieri da quando, il 17 aprile del 1974, si svolse il primo scambio tra detenuti. La questione dei prigionieri è molto importante per i palestinesi: dal 1967 (guerra dei 6 giorni), 1/5 della popolazione, infatti, è stata arrestata dalle forze di occupazione israeliane. Il numero di arresti sale se ti tiene conto del fatto che la maggior parte delle persone sono state arrestate anche più volte. A rendere noti i dati è la società dei prigionieri palestinesi, che si occupa anche degli arresti partiti con l'inizio della seconda Intifada, nel 2000. Preoccupante è anche il numero di donne ancora detenute-112- e quello dei minorenni-350. Spesso le donne vengono sequestrate ed imprigionate per costringere i mariti, padri, fratelli detenuti a confessare. La situazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane è gravissima. Più volte organizzazioni umanitarie e la stessa SPP, hanno denunciato le condizioni in cui vivono detenuti e detenute, assenza di cure mediche, incarcerazione preventiva ingiustificata, fino alle torture, a cui sono è stato sottoposto quasi l'80% dei prigionieri.

Giamaica – un altro episodio di omofobia, ad un funerale…

Un funerale a Mandeville, in Giamaica è stato disturbato dalla violenza omofobica di una folla di persone che hanno attaccato i partecipanti, alcuni dei quali, come riporta la radio Real Jamaica, erano "gay travestiti". Il morto era un commerciante giamaicano, e gli amici che lo piangevano sono stati assaliti durante la cerimonia funebre con pietre scagliate attraverso le finestre, e poi all'uscita della chiesa, con coltelli, altri lanci di pietre e bottiglie. Gli attacchi omofonici contro gay e lesbiche sono numerosi in Giamaica, che, stando all’ultimo rapporto mondiale sui diritti umani, resta per omossessuali e lesbiche uno dei luoghi più pericolosi del pianeta. Il movimento per i diritti lgbt giamaicano è costretto ad operare clandestinamente, in un paese in cui l'omosessualità è illegale e punita con dieci anni di carcere e di lavori forzati. Gli attivisti che si sono rivolti alla polizia per individuare gli aggressori rischiano loro stessi di essere arrestati.

Questa però è la prima volta che la violenza di massa contro gli omosessuali si esercita durante un servizio religioso.

Brasile

Notte di violenti scontri nelle favelas di Rio de Janeiro: 14 morti Le violenze nelle favelas di Rio de Janeiro hanno causato nella notte tra lunedì e martedì la morte di 14 persone nel corso di due differenti scontri tra la polizia locale e trafficanti di droga. Lo hanno annunciato oggi le autorità della polizia: sei trafficanti di droga, di età compresa tra i 15 e i 30 anni, sono stati uccisi all'interno del loro veicolo lunedì notte nella favela di Rebu, nella parte occidentale di Rio di Janeiro. La polizia nella vettura dei trafficanti ha ritrovato 3 mila dosi di cocaina. Questa mattina otto persone sono morte in scontri a fuoco tra bande rivali nella favela di Morro da Mineira, nella zona settentrionale di Rio.

Afghanistan

Mentre negli Usa si ritorna al Far West…. Violenti scontri vicino a Kabul, la più grande offensiva talebana dal 2001 Oggi almeno 100 talebani hanno sferrato un massiccio attacco ad una sede della polizia e contro i quartieri generali di un distretto del governo: si tratta della maggiore offensiva militare dal 2001 da parte dei talebani nelle zone vicino alla capitale. L'attacco dei talebani ha colpito il distretto di Tagab, nella provincia di Kapisa, a 70 chilometri dalla capitale Kabul: numerosi talebani sarebbero morti e sono rimasti feriti almeno 5 agenti di polizia. Il governo ha richiesto e ottenuto l'intervento delle truppe statunitensi.

HONDURAS

Sono oltre 7300 i migranti honduregni espulsi tra gennaio e aprile dagli Stati Uniti perché privi di documenti, un numero in continua ascesa negli ultimi due anni, secondo la direttrice del ‘Comité de atención del Migrante Retornado’ di Tegucigalpa, la brasiliana Valdette Wilemann. Secondo il governo, ogni anno oltre 500.000 cittadini chiedono il visto di ingresso in territorio americano, ma solo 10.000 riescono a ottenerlo. Oltre un milione di honduregni vive negli Usa: 300.000 con permessi di residenza, 80.000 tutelati da un accordo bilaterale che scadrà a luglio e 600.000 illegalmente.

SALVADOR

Ogni giorno “tra enormi difficoltà” almeno 700 salvadoregni tentano di entrare illegalmente negli Stati Uniti, ma circa 200 sono arrestati lungo la strada, prima ancora di raggiungere la frontiera: lo ha riferito il ministro degli Esteri, Francisco Esteban Laínez, impegnato in un viaggio al confine tra Messico e Usa che ha incluso una visita ad Harlingen, in Texas, dove è situato il Centro di detenzione per migranti ‘Willacy’; l'istituto, inaugurato lo scorso anno dal Dipartimento della sicurezza interna americano con un costo di 60 milioni di dollari, ospita attualmente 2000 persone, oltre la metà cittadini salvadoregni.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

NO COKE TARQUINIA

Continua lo sciopero della fame degli attivisti del movimento no coke a Traquinia e Civitavecchia. Ieri pomeriggio un'altra persona è stata ricoverata in ospedale. Lo scioepro continua da 19 giorni. Oggi si siunirà al ministero dell'ambiente un tavolo tecnico a cui parteciperanno, oltre al ministro Pecoraro Scanio, rappresentanti del movimento no coke e delle istituzioni locali. Il tavoolo dovrebbe portare alla definizione di unj decreto ministeriale che preveda la riapertura della valuytaizone di impatto ambientale, allargata a tutto il comprensorio dell'alto lazio. sentiamo una corrispondenza di stamattina sulla questione, con un'attivista che ci ha spiegato anche perchè si è scelto di optare per lo sciopero della fame.

Corteo del coordinemanto cittadino di lotta per la casa

Oggi si apre il tavolo interministeriale sull'emergenza abitativa. Il tavolo vede la partecipazione, oltre ai rappresentanti del ministero, di associazioni e sindacati di inquilini. La proposta è quella di affrontare l'emergenza abitativa con il ripristino della legge sull'equo canone e con moltissime altre misure, frutto di un dibattito ancora aperto che si è svolto negli ultimi tempi. Il coordinamento di lotta per la casa, insieme ad Obiettivo Casa, Action, ed altri movimenti per il diritto all'abitare hanno sfilato stamattina per le strade di Trastevere sono arrivati fino all'istituto San Michele, dove si stava svolgendo la riunione del tavolo, con l'intenzione di portare i loro contenuti ai rappresentanti riuniti nel tavolo. Hanno trovato un forte dispiegamento di polizia ad attenderli.

Sentiamo la corrispondenza fatta stamattina.

OGGI CELEBRAIZONE DEL GIORNO DEI PRIGIONIERI IN PALESTINA

I palestinesi celebrano il Giorno dei Prigioneri il 17 aprile. Questa data è stata dedicata ai prigionieri da quando, il 17 aprile del 1974, si svolse il primo scambio tra detenuti. La questione dei prigionieri è molto importante per i palestinesi: dal 1967 (guerra dei 6 giorni), 1/5 della popolazione, infatti, è stata arrestata dalle forze di occupazione israeliane. Il numero di arresti sale se ti tiene conto del fatto che la maggior parte delle persone sono state arrestate anche più volte. A rendere noti i dati è la società dei prigionieri palestinesi, che si occupa anche degli arresti partiti con l'inizio della seconda Intifada, nel 2000. Preoccupante è anche il numero di donne ancora detenute-112- e quello dei minorenni-350. Spesso le donne vengono sequestrate ed imprigionate per costringere i mariti, padri, fratelli detenuti a confessare. La situazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane è gravissima. Più volte organizzazioni umanitarie e la stessa SPP, hanno denunciato le condizioni in cui vivono detenuti e detenute, assenza di cure mediche, incarcerazione preventiva ingiustificata, fino alle torture, a cui sono è stato sottoposto quasi l'80% dei prigionieri.

MIGRANTI

HONDURAS

Sono oltre 7300 i migranti honduregni espulsi tra gennaio e aprile dagli Stati Uniti perché privi di documenti, un numero in continua ascesa negli ultimi due anni, secondo la direttrice del ‘Comité de atención del Migrante Retornado’ di Tegucigalpa, la brasiliana Valdette Wilemann. Secondo il governo, ogni anno oltre 500.000 cittadini chiedono il visto di ingresso in territorio americano, ma solo 10.000 riescono a ottenerlo. Oltre un milione di honduregni vive negli Usa: 300.000 con permessi di residenza, 80.000 tutelati da un accordo bilaterale che scadrà a luglio e 600.000 illegalmente.

SALVADOR

Ogni giorno “tra enormi difficoltà” almeno 700 salvadoregni tentano di entrare illegalmente negli Stati Uniti, ma circa 200 sono arrestati lungo la strada, prima ancora di raggiungere la frontiera: lo ha riferito il ministro degli Esteri, Francisco Esteban Laínez, impegnato in un viaggio al confine tra Messico e Usa che ha incluso una visita ad Harlingen, in Texas, dove è situato il Centro di detenzione per migranti ‘Willacy’; l'istituto, inaugurato lo scorso anno dal Dipartimento della sicurezza interna americano con un costo di 60 milioni di dollari, ospita attualmente 2000 persone, oltre la metà cittadini salvadoregni.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

AFGHANISTAN, due attacchi questa mattina

Quattro persone, di cui due stranieri, sono morte in un'esplosione al passaggio di un mezzo dell'Onu a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan. Secondo fonti giornalistiche sul posto, il mezzo delle Nazioni Unite è saltato su una bomba piazzata sulla strada, a ridosso del centro di Kandahar. Un portavoce dell'Onu, Alim Siddik, ha confermato che "l'esplosione ha colpito il veicolo di sicurezza mentre si stava recando alla base di Kandahar", il quartier generale della Nato nel sud del Paese. Sempre in Afghanistan, nella regione occidentale, due studenti sono rimasti uccisi in un'esplosione.

Oggi in Palestina si celebra il Giorno dei Prigioneri

Questa data è stata dedicata ai prigionieri da quando, il 17 aprile del 1974, si svolse il primo scambio tra detenuti. La questione dei prigionieri è molto importante per i palestinesi: dal 1967 (guerra dei 6 giorni), 1/5 della popolazione, infatti, è stata arrestata dalle forze di occupazione israeliane. La Società dei Prigionieri Palestinesi (SPP) ha reso noto, infatti, che il numero di palestinesi arrestati in 40 anni corrisponde al 20% della popolazione, questo perché molte persone sono state arrestate più volte. A partire dalla seconda Intifada, iniziata a settembre del 2000, oltre 40 mila palestinesi sono stati arrestati - 11 mila sono ancora in galera. Tra loro ci sono anche 3.000 minorenni - 350 sono ancora in carcere. 500 donne sono state arrestate - 112 sono ancora detenute.

Altra questione è quella della tortura, sempre secondo la SPP, l'80% dei prigionieri - uomini, donne, bambini - è stato torturato.

ITALIA


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Appunti e note redazionali

Perino sapete chi è… è il Bové della valle di Susa come lo ha graziosamente ridefinito La busiarda. Tutto il grosso della discussione ruota intorno al quaderno dell’osservatorio che l’assemblea dei sindaci ha licenziato giovedì. Cose che a noi interessano poco. Possiamo discutere e commentare ma restano robe istituzionali largamente non condivise dal movimento. Come abbiamo più volte ribadito. Per noi l’osservatorio è una sottospecie di cavallo di Troia per arrivare a far passare il Tav in qualche modo. I sindaci la pensano diversamente ma l’importante è che nei momenti di lotta riusciamo a portare i sindaci con noi. Tant’è che l’uomo per tutte le stagioni, Mario Virano il presidente dell’Osservatorio per la Torino-Lione, domani sarà a un convegno dal titolo “Si Tav, ma quando?”. Con la presenza di “colossi” quali: Presso, Chiamparino, Pininfarina e il nostro ministro per le piramidi Antonio Di Pietro. Faremo un presidio sotto l’Unione industriale (sede super partes del convegno…) e la questura ha già sgomberato la via dai cassonetti per arginare i barbari ecoterroristi venuti dalla valle di Susa. A parte gli scherzi è un momento importante in cui speriamo che la gente faccia qualcosa di pratica che non è male… si era un po’ persa l’abitudine e altri appuntamenti come questo erano passati un po’ in sordina.

Altro per ora non c’è. Se volete, in questo momento di calma apparente c’è qualcuno che ha pensato addirittura di fare della valle di Susa una provincia autonoma. Se volete vi mando un po’ di materiale ma giusto per farvi due risate perché non credo sia una cosa seria ma una cosa per depressi, falliti ecc… per questa cosa sono, e come me tanti compagni del movimento, sono incazzato. Ma queste sono cose locali…

Saluti no Tav


iterbo - Tarquinia - Ricoverato un altro cittadino in sciopero della fame - Domani i no coke incontrano il ministro Pecoraro Scanio "Resistete continuate a lottare per i nostri figli!” 16 aprile 2007 - ore 18,50 copyright Tusciaweb Riceviamo e pubblichiamo - Domani mattina presso il ministero dell’ambiente, Pecoraro Scanio, in un tavolo altamente tecnico incontrerà alcuni rappresentanti del movimento contro il carbone a Civitavecchia, Lorenzo Parlati di Legambiente, il capogruppo dei verdi alla camera Angelo Bonelli, i responsabili di dipartimento del ministero e i tecnici dell’assessorato all’ambiente della regione Lazio e Fabrizio Fabbri come consulente del ministero all’ambiente.

Il problema dei cambiamenti climatici è ormai tema affrontato a livello mondiale. Dalla Conferenza di Parigi sono emersi nuovi dati e nuove risoluzioni assunte a livello internazionale, confermate poi a Bruxelles. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono già in atto, ma gli scenari per il prossimo futuro sono tali da richiedere un impegno concreto di tutti i paesi; non bastano le firme ai protocolli internazionali.

Il problema della produzione di energia tramite l’uso di combustibili fossili è dunque uno dei nodi fondamentali per la salvaguardia del nostro pianeta e nessun governo firmatario del Protocollo di Kyoto può ignorare le contraddizioni di una politica energetica che utilizzi il carbone come fonte di energia.

L’uso del carbone nelle centrali italiane già attive, o da attivare come quella di TorreValdaliga Nord a Civitavecchia è dunque una contraddizione inaccettabile, pertanto nell’incontro con il ministro dell’Ambiente che avverrà il 17 aprile, i rappresentanti del movimento No Coke Alto Lazio richiederanno a Pecoraro Scanio l’emanazione di un decreto ministeriale nel quale sia prevista la riapertura della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) o meglio di una nuova V.I.A. allargata all’intero comprensorio, dove in pochi chilometri sono concentrate tre centrali altamente inquinanti.

La realizzazione di una nuova V.I.A. ampliata all’intero comprensorio è una procedura dovuta anche all’accertamento tecnico del collegio peritale svolto nel corso della causa promossa dal Comune di Ladispoli nei confronti di Enel presso il Tribunale Civile di Civitavecchia. La perizia emessa dal Tribunale di Civitavecchia definisce “lacunosa e superficiale” la V.I.A. con la quale fu autorizzata la riconversione a carbone della centrale di TorreValdaliga Nord. Nonostante tale sentenza i lavori per la riconversione stanno proseguendo e la centrale sarà operativa dal 2008.

Si sono opposti al progetto di riconversione alcuni dei Comuni del comprensorio, la Provincia, la Regione Lazio.

Il ministro dell’Ambiente ha dichiarato pubblicamente che “il carbone pulito non esiste”. Il primo principio fondamentale della Repubblica Italiana recita: “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

L’uso del carbone nelle centrali italiane e la riconversione a carbone della centrale di TorreValdaliga Nord di Civitavecchia è dunque un atto contro la Costituzione.

Per questo ai cittadini non rimane che manifestare con forme estreme di protesta: ecco perché dal 29 marzo alcuni cittadini stanno praticando lo sciopero della fame presso il Comune di Tarquinia.

Oggi alle ore 15:30 siamo giunti ormai al quinto ricovero ospedaliero.

F.V. ha accusato un malore dovuto a crisi ipertensiva con tachicardia e tachipnea e versa in grave stato di agitazione psicomotoria.

F.V. era da ben19 giorni in sciopero della fame e prima di uscire in barella, piangendo ha detto: ”Resistete continuate a lottare per i nostri figli!”

Sconcerto, tensione, indignazione. Quanto ancora dovranno pagare i cittadini per la difesa del loro diritto alla salute e alla vita democratica del proprio paese?

Movimento no coke Alto Lazio

Servizi audio della giornata


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