Differences between revisions 5 and 6
Revision 5 as of 2007-05-16 17:16:56
Size: 16551
Editor: anonymous
Comment:
Revision 6 as of 2008-06-26 09:54:19
Size: 16557
Editor: anonymous
Comment: converted to 1.6 markup
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 1: Line 1:
[[Anchor(top)]] <<Anchor(top)>>
Line 3: Line 3:
||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[#appunti Appunti e note redazionali]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[:RorFonti: Fonti]|| ||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[[RorFonti| Fonti]]||
Line 154: Line 154:
[[Anchor(appunti)]] <<Anchor(appunti)>>
Line 164: Line 164:
||<tablestyle="background-color: #CCCCCC; align: right">[#top Torna a inizio pagina]|| ||<tablestyle="background-color: #CCCCCC; align: right">[[#top|Torna a inizio pagina]]||

Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Processo compagno arrestato a Copenhagen

E' finito bene il processo per il compagno arrestato in seguito alle mobilitazioni contro lo sgombero della Ungdomshuset, storica casa occupata di Copenhagen. La Danimarca è ancora calda: proprio in questi giorni ancora scontri per le strade, e ancora repressione. Ne abbiamo parlato con un compagno che si trova in Danimarca per i processo a Marco. A fine gr la lunga intervista con lui.

boicottaggio elephant man Continua la campagna di boicottaggio contro il reggae omofobo. Dopo il presidio di Sabato scorso. L'appuntamento è DALLE 21 AL TENDA A STRISCE Via G. Perlasca (sulla Palmiro Togliatti all'altezza della Collatina), Roma. Sentiamo una compagna di Strike che partecipa al boicottaggio.

NAPOLI

Mentre continua il presidio di Serre, a Napoli gli attivisti stanno approntando gli ultimi preparativi per la manifestazione di sabato prossimo contro l'emergenza rifiuti.

SCIOPERO FERROVIE

L'Assemblea Nazionale dei ferrovieri ha revocato lo sciopero del 17 e 18 maggio indicendone un altro dalle 21 del 16 giugno alle 21 del 17. Lo comunicano i delegati Rsu/Rls dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri. La decisione, si legge in una nota, si e' resa necessaria dopo l'intervento del ministero dei Trasporti "per limitare in modo immotivato, irragionevole e autoritario - sostengono i sindacalisti - lo sciopero di 24 ore dichiarato" a maggio.

Padova, prostitute in corteo contro il sindaco

Da giorni scattano a Padova le multe per i clienti delle prostitute, in base all'ordinanza 'anti-lucciole' del sindaco Zanonato. Intanto, le prostitute si sono spostate dal bordo della strada, dove scatta l'infrazione di 'intralcio alla circolazione', alle aree di servizio, dove le soste sono consentite. Ma l’ordinanza prevede anche multe alle prostitute poco vestite. Questo pomeriggio si domani è tenuto un corteo di protesta delle lavoratrici del sesso, dalla stazione fino al municipio.

ESTERI

Palestina

Raggiunta nuova tregua tra Fatah e Hamas

Hamas ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale a partire dalle ore 20:00 locale, le 19:00 in Italia. Lo ha dichiarato il parlamentare di Hamas Halil al-Haya. "Il nostro obiettivo è di impedire ulteriori spargimenti di sangue palestinese" ha spiegato. Questo sviluppo è stato in seguito confermato anche da Fawzi Barhum, il portavoce di Hamas a Gaza. Anche Barhum ha assicurato che a partire dalle 20 locali i miliziani di Hamas cesseranno il fuoco e ha aggiunto che si attendono che i rivali di al-Fatah facciano altrettanto. La recrudescenza degli scontri nella Striscia di Gaza ha causato almeno quaranta vittime da domenica 13 a oggi, ed è la più grave dalla nascita, a febbraio, del governo di unità nazionale palestinese.

Iran: Parlamentari chiedono al governo di eliminare la censura

15 parlamentari iraniani hanno chiesto al ministero della Cultura e della Guida Islamica di "eliminare tutte le pressioni, minacce, strettoie" imposte alla stampa. La notizia è stata riferita dall'agenzia iraniana 'Rooz'. Il governo ha recentemente diffuso alla stampa una lista di "fonti autorizzate di notizie". Tra le agenzie maggiormente criticate e ostracizzate c'erano l'Isna, agenzia degli studenti, e l'Ilna, specializzata nelle tematiche del lavoro, entrambe accusate di fornire ai gruppi per i diritti umani notizie contro l'Iran. I giornalisti della Ilna sono stati esclusi dalle conferenze stampa del presidente Ahmadinejad e alcuni di loro sono stati licenziati con la scusa di una riduzione di personale.

Rapimenti in Cecenia

Oggi l'agenzia Interfax, citando fonti dei servizi di sicurezza della repubblica russa, riferisce di una persona rapita e due sparite nelle ultime ore. Un giovane di 27 anni è stato prelevato da sconosciuti con il volto coperto mentre si allontanava dalla sua casa nel villaggio di Bilty, nel distretto di Nojai-Yurt. Si sono invece perse le tracce di una insegnante di una scuola di Grozny, che non e' piu' tornata a casa dal mercato locale, e di un giovane di 25 anni, scomparso dalla citta' di Argun. Solitamente sono le milizie filo-russe fedeli al presidente ceceno Ramzan Kadyrov a compere rapimenti di civili, spesso a fine di estorsione. Il conflitto in Cecenia ha provocato 250 morti ceceni e almeno 25 morti russi dal 1994 a oggi. Solo quest'anno le vittime sono oltre 300.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Non ha superato la notte la terza tregua raggiunta ieri sera tra le milizie di Hamas e gli uomini fedeli a Fatah. All'alba di oggi, membri del braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam, hanno attaccato a Gaza la casa di Rashid Abu Shbak, uno dei capi di Forza 17, le forze di sicurezza del partito del presidente, uccidendo 5 guardie del corpo. Gli assalitori hanno anche dato fuoco all'abitazione e, prima di fuggire, hanno tenuto in ostaggio la moglie e la figlia dell'esponente di Fatah.

In tarda mattinata è salito a sei il bilancio dei militanti di Fatah uccisi nell'attacco sferrato prima dell'alba a Gaza da Hamas contro la casa di Rashid Abu Shbak, un comandante di Forza-17, la guardia presidenziale di Abu Mazen. Un settimo esponente di Fatah è invece stato ucciso in una diversa sparatoria nell'area di Tal al Hawa. E un ufficiale egiziano è stato ferito nella notte mentre pattugliava la città per verificare la tenuta della tregua.

E intanto è già scattata la rappresaglia israeliana al lancio di razzi Qassam contro Sderot: elicotteri da guerra di Israele hanno bombardato una zona rurale nel nord della striscia di Gaza da dove i palestinesi lanciano i razzi. Olmert ha convocato il Consiglio della Sicurezza per decidere altre rappresaglie.

Un infermiera è morta per un colpo d'arma da fuoco ricevuto alla testa che l'ha raggiunta mentre si trovava in ambulanza. Intanto una stazione radio locale ha riferito che militanti di Hamas hanno circondato un edificio residenziale nella parte ovest della città e costretto i 52 abitanti a posizionarsi come "scudi umani" attorno ad una vicina sede del braccio armato del movimento islamico.

IRAQ

Due soldati iracheni e 5 civili sono morti ieri sera a Nassiriya nel corso di scontri armati tra forze governative e miliziani del Mahdi fedeli al leader sciita Moqtada al Sadr. Sempre ieri sera a Baghdad, 4 civili sono morti in un bombardamento di artiglieria che ha colpito il quartiere di Ur. Nella capitale sono anche stati rivenuti in serata i corpi di 15 persone rapite, torturate e uccise. A Mahmudiya, 30 chilometri a sud di Baghdad, un civile è morto per l'esplosione di una bomba al passaggio di un minibus.

Almeno 14 persone sono morte e 22 sono rimaste ferite nell'espllsione di un'autobomba, avvenuta in un affollato mercato nella città di Maqdadiyah, cento chilometri a nord est di Baghdad, in provincia di Diyala. Subito dopo l'esplosione, che ha danneggiato diversi negozi ed edifici, diversi colpi di mortaio sono stati lanciati verso il centro della città, apparentemente per impedire l'arrivo dei soccorsi.

NIGERIA

Giovani appartenenti alla comunità Ogoni hanno occupato ieri sera un'istallazione petrolifera della Shell nella regione del delta del Niger per protestare contro le perdite di petrolio dagli oleodotti che attraversano i loro villaggi. Gli occupanti hanno detto che non se ne andranno finché non saranno loro riconosciute compensazioni economiche per i danni subiti. Le proteste hanno portato la Royal Dutch Shell a ridurre la propria produzione di greggio in Nigeria a 170 mila barili al giorno. Un portavoce della Shell ha detto che sono in corso negoziati con gli Ogoni. Gli Ogoni hanno avuto, sulla questione delle perdite di greggio dagli oleodotti, una battaglia con il colosso petrolifero che dura da oltre 14 anni. La Shell, secondo fonti vicine alla compagnia, starebbe considerando di riprendere l'estrazione di petrolio nell'Ogoniland 14 anni dopo essere stata costretta ad andare via dalla zona per le proteste degli abitanti, uno dei fattori che avrebbe innescato la nuova protesta nel sito prossimo a K-Dere.

È stato rivendicato da una comunità locale il rapimento di quattro cittadini americani dipendenti di una fornitrice della Chevron, prelevati la scorsa settimana durante un attacco contro una nave-piattaforma a largo delle coste dello Stato di Bayelsa, nella regione meridionale nigeriana del Delta del Niger. Un gruppo di giovani Ijaw della comunità di Egbema 1, nella provincia nord di Warri, ha rivendicato l’attacco dell’8 maggio scorso alla ‘Global Cheyenne’ e il successivo sequestro, avanzando alcune condizioni per il rilascio dei quattro statunitensi.

L'abitazione del vicepresidente nigeriano Jonathan Goodluck è stata distrutta oggi all'alba dall'esplosione di una carica di dinamite. Gli aggressori si sono poi diretti verso la locale stazione di polizia, dove vi è stato uno scontro in cui è morto un agente. L'attacco è avvenuto a Otueke, presso Ogbia, nello stato meridionale di Bayelsa. Il vicepresidente Goodluck si trova da alcune settimane negli Stati Uniti per seguire un corso intensivo di 'leadership' presso la Kennedy School of Government, dell'università di Harvard a Boston.

SOMALIA

Una forte esplosione ha investito questa mattina un convoglio di soldati ugandesi presenti a Mogadiscio nell’ambito della forza di pace dell’Unione Africana (Amisom) mentre attraversavano il quartiere di Hamaraweyne, nel centro della capitale somala. Proprio nel fine settimana il contingente ugandese della forza di pace aveva avviato operazioni di sminamento e di bonifica in alcune aree di Mogadiscio.

Continuano le azioni di pirateria al largo delle coste somale. Due pescherecci sudcoreani sono stati sequestrati da uomini armati che hanno preso in ostaggio gli equipaggi. Lo ha annunciato l'agenzia sudcoreana Yonhap, precisando che le imbarcazioni provenivano dalla città kenyana di Mumbai ed erano dirette verso lo Yemen.

CECENIA

Oggi l'agenzia Interfax, citando fonti dei servizi di sicurezza della repubblica russa, riferisce di una persona rapita e due sparite nelle ultime ore. Un giovane di 27 anni è stato prelevato da sconosciuti con il volto coperto mentre si allontanava dalla sua casa nel villaggio di Bilty, nel distretto di Nojai-Yurt. Si sono invece perse le tracce di una insegnante di una scuola di Grozny, che non e' piu' tornata a casa dal mercato locale, e di un giovane di 25 anni, scomparso dalla citta' di Argun. Solitamente sono le milizie filo-russe fedeli al presidente ceceno Ramzan Kadyrov a compere rapimenti di civili, spesso a fine di estorsione. Il conflitto in Cecenia ha provocato 250 morti ceceni e almeno 25 morti russi dal 1994 a oggi. Solo quest'anno le vittime sono oltre 300.

FILIPPINE

Sette soldati sono rimasti uccisi questa mattina in uno scontro con i guerriglieri comunisti del Nuovo Esercito del Popolo (Npa) nel nord dell'arcipelago. Almeno un centinaio di ribelli hanno attaccato all'alba una pattuglia militare nella zona di Abra. La guerriglia comunista è attiva nelle Filippine dal 1969: da allora, negli scontri con le forze governative, sono morte almeno 40 mila persone, oltre 80 dall'inizio dell'an no.

ITALIA

SCIOPERO FERROVIE

L'Assemblea Nazionale dei ferrovieri ha revocato lo sciopero del 17 e 18 maggio indicendone un altro dalle 21 del 16 giugno alle 21 del 17. Lo comunicano i delegati Rsu/Rls dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri. La decisione, si legge in una nota, si e' resa necessaria dopo l'intervento del ministero dei Trasporti "per limitare in modo immotivato, irragionevole e autoritario - sostengono i sindacalisti - lo sciopero di 24 ore dichiarato" a maggio.

NAPOLI

A Napoli e in provincia si diffondono i roghi dei rifiuti. Aumenta ormai, di giorno in giorno, il numero di interventi dei vigili del fuoco. Sono stati oltre cento tra la scorsa notte e le prime ore del giorno. Le aree che, al momento, risultano tra le piu' colpite sono la periferia di Napoli e la provincia: Secondigliano, Pianura, ma anche Volla, Sant'Antimo, Afragola. Cumuli e cassonetti in fiamme anche a San Giorgio a Cremano, ad Ercolano e a Torre del Greco.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

PALESTINA

Non ha superato la notte la terza tregua raggiunta ieri sera tra le milizie di Hamas e gli uomini fedeli a Fatah. All'alba di oggi, membri del braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam, hanno attaccato a Gaza la casa di Rashid Abu Shbak, uno dei capi di Forza 17, le forze di sicurezza del partito del presidente, uccidendo 5 guardie del corpo. Gli assalitori hanno anche dato fuoco all'abitazione e, prima di fuggire, hanno tenuto in ostaggio la moglie e la figlia dell'esponente di Fatah.

Sale a sei il bilancio dei militanti di Fatah uccisi nell'attacco sferrato prima dell'alba a Gaza da Hamas contro la casa di Rashid Abu Shbak, un comandante di Forza-17, la guardia presidenziale di Abu Mazen. Un settimo esponente di Fatah è invece stato ucciso in una diversa sparatoria nell'area di Tal al Hawa. E un ufficiale egiziano è stato ferito nella notte mentre pattugliava la città per verificare la tenuta della tregua

SOMALIA

Una forte esplosione ha investito questa mattina un convoglio di soldati ugandesi presenti a Mogadiscio nell’ambito della forza di pace dell’Unione Africana (Amisom) mentre attraversavano il quartiere di Hamaraweyne, nel centro della capitale somala. Proprio nel fine settimana il contingente ugandese della forza di pace aveva avviato operazioni di sminamento e di bonifica in alcune aree di Mogadiscio

NIGERIA

Giovani appartenenti alla comunità Ogoni hanno occupato ieri sera un'istallazione petrolifera della Shell nella regione del delta del Niger per protestare contro le perdite di petrolio dagli oleodotti che attraversano i loro villaggi. Gli occupanti hanno detto che non se ne andranno finché non saranno loro riconosciute compensazioni economiche per i danni subiti. Le proteste hanno portato la Royal Dutch Shell a ridurre la propria produzione di greggio in Nigeria a 170 mila barili al giorno. Un portavoce della Shell ha detto che sono in corso negoziati con gli Ogoni. Gli Ogoni hanno avuto, sulla questione delle perdite di greggio dagli oleodotti, una battaglia con il colosso petrolifero che dura da oltre 14 anni. La Shell, secondo fonti vicine alla compagnia, starebbe considerando di riprendere l'estrazione di petrolio nell'Ogoniland 14 anni dopo essere stata costretta ad andare via dalla zona per le proteste degli abitanti, uno dei fattori che avrebbe innescato la nuova protesta nel sito prossimo a K-Dere.

FILIPPINE

Sette soldati sono rimasti uccisi questa mattina in uno scontro con i guerriglieri comunisti del Nuovo Esercito del Popolo (Npa) nel nord dell'arcipelago. Almeno un centinaio di ribelli hanno attaccato all'alba una pattuglia militare nella zona di Abra. La guerriglia comunista è attiva nelle Filippine dal 1969: da allora, negli scontri con le forze governative, sono morte almeno 40 mila persone, oltre 80 dall'inizio dell'anno.

SERBIA

Nel suo discorso di insediamento Kostunica ha dichiarato che fra le sue priorità c'è il mantenimento del Kosovo sotto la sovranità serba, anche a costo di rallentare l'avvicinamento all'Europa, che è un altro dei suoi obiettivi. Poche ore prima, il segretario di Stato Usa, Condolezza Rice, da Mosca aveva dichiarato con fermezza che "il Kosovo non farà più parte della Serbia", "è impossibile aveva detto.

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror070516 (last edited 2008-06-26 09:54:19 by anonymous)