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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA: NUOVI SCONTRI HAMAS-AL FATAH

Sono ripresi a Gaza gli scontri armati fra miliziani di Hamas e del Fatah. Il sito online Ynet del quotidiano Yediot Ahronot ha appreso che due miliziani (uno di Hamas, l'altro del Fatah) sono rimasti uccisi nel rione di Sajaya. In precedenza il premier Ismail Haniyeh aveva fatto appello a tutti i miliziani affinché abbandonassero le strade e rientrassero nelle loro caserme. Da Gaza si è appreso inoltre che sono stati uccisi da proiettili vaganti un pescatore e uno studente. Quest'ultimo è stato colpito nella zona dell'Università islamica.

PESCATORE UCCISO DA PROIETTILI VAGANTI Un pescatore palestinese è stato ucciso oggi da proiettili vaganti mentre nella zona del porto di Gaza era in corso un conflitto a fuoco fra miliziani rivali. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. L'uomo si chiamava Samir el Amudi. A quanto risulta, si tratta della prima vittima oggi a Gaza nel contesto delle lotte intestine fra Hamas e Al Fatah.

TERZO RAID ISRAELIANO, ALMENO DUE MORTI Almeno due persone sono rimaste uccise nel nuovo raid israeliano su Gaza, nel quale è stato centrato un minibus. Lo hanno indicato fonti locali. Ancora non é noto se si tratti di civili o di miliziani di Hamas. Trasportava materiale bellico il veicolo colpito stasera a Gaza dall'aviazione israeliana accanto a un'installazione della Forza esecutiva (Hamas). Lo ha affermato la radio militare israeliana. Fonti locali affermano che sul posto ci sono almeno due morti, probabilmente militanti di Hamas, e cinque feriti.

ANCORA ATTACCHI A BAGHDAD E NEL NORD

Un gruppo di uomini armati non identificati ha ucciso oggi a Baghdad due giornalisti della rete tv americana ‘Abc’ che rientravano a casa dopo il lavoro quando l’automobile su cui viaggiavano è stata attaccata. L’emittente ha precisato che si tratta del camaraman Alaa Uldeen Aziz e del tecnico del suono Saif Laith Yousuf; per il momento non si conoscono altri particolari. La giornata – ha riferito l’agenzia ‘Aswat al-Iraq’ - si è aperta con l’esplosione di un’auto-bomba guidata da un attentatore suicida contro un posto di controllo della polizia irachena nell’area di al-Musayab, 70 chilometri a sud della capitale, che ha ucciso tre agenti, ferendone altri quattro. La stessa fonte ha riferito che uomini armati hanno assaltato nella tarda serata di ieri un convoglio di mezzi carichi di generi alimentari nei pressi del villaggio di Kharabat Root, una settantina di chilometri a est della località settentrionale di Kirkuk, uccidendo i tre autisti e dando fuoco ai mezzi. Ancora a Kirkuk una carica esplosiva è scoppiata oggi al passaggio di pattuglia della polizia nel quartiere meridionale di Sahat al-Ihtifalat, ferendo un civile; altri sette civili, tra cui un ingegnere della ‘North Oil Company’, erano rimasti feriti ieri in diversi attacchi dinamitardi nel settore sud di Kirkuk e nel vicino distretto di al-Huweija. Il comando americano ha inoltre riferito questa mattina dell’uccisione di tre marines e del ferimento di un quarto per lo scoppio di una mina occorso ieri al passaggio del veicolo a bordo del quale stavano pattugliando un’area di Baghdad sud: salgono così a 3399 i militari americani uccisi dall’inizio della guerra nel marzo 2003, 48 solo in questo mese. Alla lista delle vittime si aggiungono 40 cadaveri ritrovati nelle ultime 24 ore in diverse aree di Baghdad, Baquba e Kut; la maggior parte dei corpi aveva le mani legate dietro la schiena, gli occhi bendati e un foro di proiettile alla testa o al torace.

Usa, congresso preme per ottenere rapporto segreto Cia su 11/9

Il Congresso degli Stati Uniti è tornato alla carica, con una proposta di legge che gode di appoggio bipartisan, per costringere la Cia a rendere pubblico un proprio rapporto segreto sull'attacco agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001.

Senatori democratici e repubblicani hanno sottoscritto la proposta, che se approvata obbligherebbe la Central Intelligence Agency (Cia) a consegnare entro 30 giorni una copia declassificata quantomeno della "sintesi" del rapporto. Iniziative analoghe erano fallite in passato in Congresso, ma ora che la maggioranza è nelle mani dei democratici l'esito potrebbe essere diverso.

La Cia è l'unica agenzia federale che non ha reso pubbliche le conclusioni sulle indagini interne sugli errori che aprirono la strada all'attacco da parte dei terroristi di Al Qaida.

LEGISLATIVE: VINCE COALIZIONE DI GOVERNO

L’Alleanza presidenziale ha mantenuto la maggioranza all’Assemblea nazionale ottenendo in totale 249 seggi su 389 alle elezioni legislative di ieri, secondo i risultati ufficiali diffusi dal ministro dell’Interno, Yazid Zerhouni. In dettaglio, ai tre partiti della coalizione al potere - Fronte di liberazione nazionale (Fln), Raggruppamento nazionale democratico (Rnd, liberale) e Movimento per la società di pace (Msp, ex-Hamas, islamico) – sono stati assegnati rispettivamente 136, 61 e 52 scranni. Il Partito dei lavoratori (Pt, estrema sinistra nazionalista) diventa il primo schieramento di opposizione con 26 seggi; è l’unica formazione politica guidata da una donna, Louiza Hanoune. Come anticipato in mattinata, il tasso di affluenza alle urne è stato del 35,51% contro il 46,1% del 2002.

PROCESSO AI PARAMILITARI: MANCUSO SVELA ‘STRUTTURA FINANZIARIA’ AUC

Diverse multinazionali delle banane, due delle principali imprese nazionali e una decina di compagnie carbonifere avrebbero finanziato i paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc) responsabili di efferati massacri di civili in un ventennio di lotta senza quartiere contro la guerriglia: lo ha detto Salvatore Mancuso, già ‘numero 1’ delle Auc parlando della ‘struttura economica’ della rete paramilitare davanti alla procura speciale di ‘Giustizia e Pace’ di Medellín. Secondo Mancuso le multinazionali ‘Chiquita’, ‘Dole’ e ‘Del Monte’ attraverso le loro filiali colombiane pagavano ai paramilitari un centesimo di dollaro per ogni cassa di banane esportate; rivelazioni già anticipate in una lunga intervista concessa all’editorialista del quotidiano ‘El Tiempo’ Natalia Springer, pubblicata l’11 maggio su ‘Un Pasquín’, dopo un incontro con Mancuso nel carcere di massima sicurezza di Itaguí.

Nel marzo scorso la ‘Chiquita’ aveva ammesso di aver versato tra il 1997 e il 2004 – attraverso la sua filiale ‘Banadex’ - almeno 1,7 milioni di dollari agli ‘squadroni della morte’ delle Auc per garantire “la protezione dei suoi impiegati” nelle regioni settentrionali di Urabá e Santa Marta (Magdalena). Gli inquirenti attribuiscono alle Auc almeno 10.000 cadaveri sepolti in fosse comuni in diverse zone del paese: “Chi ha finanziato i paramilitari – ha detto recentemente il procuratore generale Mario Iguarán – ha pagato per questo sangue”.

Giappone: superlavoro uccide più che mai, è allarme

È allarme in Giappone per le sempre più gravi conseguenze sociali del superlavoro: secondo l'ultimo studio del ministero della Sanità, nel 2006 ha toccato la cifra record di 205 (+61% rispetto all'anno precedente) il numero di persone che hanno ricevuto risarcimenti per danni psicofisici provocati dal superlavoro, e tra queste ben 65 (+57%) si sono tolte la vita.

Lo studio, commentano i responsabili del ministero, dimostra "quanto siano spesso spinte ai limiti le condizioni dei lavoratori", sempre più pressati da mansioni fisicamente e mentalmente insostenibili.

Il ruolo preponderante nello sviluppo di queste patologie, tuttavia, è ricoperto più dallo stress psicologico che dalla fatica materiale, come conferma il balzo del 78% fatto registrare dai casi cui è stato riconosciuto il diritto a compensazioni per disordini psichici, in particolare per depressione.

Un ulteriore campanello d'allarme è suonato per il mondo giovanile: oltre il 60% degli individui affetti da stati depressivi appartiene alla fascia dei ventenni e trentenni, un dato che sottolinea le crescenti difficoltà delle nuove generazioni verso le relazioni interpersonali lavorative.

Dall'indagine ministeriale emerge inoltre che i soggetti ammalatisi per l'eccessivo impegno in ditta totalizzavano dalle 80 alle 160 ore di straordinario settimanali, solitamente non retribuite, una situazione che ha privato le vittime di ogni possibilità di disporre di tempo libero e condurre una vita 'normale'.

Hong Kong: Bibbia non e' indecente

L'ente supervisore sui media di Hong Kong ha respinto le richieste di censurare come 'indecente' la Bibbia. Oltre duemila denunce erano state presentate circa i contenuti sessuali e violenti, con riferimenti allo stupro e all'incesto, del testo sacro. 'La Bibbia e' un testo religioso che e' parte della civilta'. E' passato di generazione in generazione', afferma l'organismo per il controllo dei media, che non chiedera' il giudizio del tribunale per la censura.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA: RAID AEREO, INCIDENTI ALL'ATENEO ISLAMICO

Ancora una giornata di violenze fra israeliani e palestinesi. La città israeliana di Sderot (Neghev) è stata di nuovo sottoposta a bombardamenti di razzi palestinesi, lanciati da Gaza, che hanno indotto un decimo della popolazione a lasciare le abitazioni e a cercare rifugio altrove. Gaza, d'altra parte, resta oggetto di ripetuti raid della aviazione israeliana che in 24 ore hanno provocato la morte di nove miliziani e il ferimento di decine di altri.

A Gaza le scuole restano chiuse, le strade sono pressoché deserte e miliziani presidiano i tetti degli edifici più elevati e dei ministeri. In mattinata l' Università islamica (una roccaforte di Hamas) è stata centrata da colpi di mortaio sparati presumibilmente da miliziani di al-Fatah. Non si ha notizia di vittime. A inasprire ulteriormente gli animi vi sono informazioni stampa secondo le quali ieri Hamas avrebbe cercato di attentare alla vita del presidente Abu Mazen, tendendogli un agguato a sud del valico di Erez (ossia all'ingresso dal territorio israeliano).

Hamas ha già smentito questa informazione. Ma per il momento Abu Mazen sembra intenzionato a restare a Ramallah (Cisgiordania) e dunque non è noto quando potrà incontrare il premier Ismail Haniyeh (Hamas) per stabilizzare la situazione. Sempre ieri il premier Ehud Olmert si è trovato inaspettatamente faccia a faccia con i razzi Qassam palestinesi. Assieme con il ministro della difesa Amir Peretz era impegnato in un sopralluogo quando Sderot è stata oggetto di un nuovo bombardamento.

Uno dei razzi è caduto a poche centinaia di metri dal primo ministro, afferma la stampa. Una fonte militare israeliana, citata da radio Gerusalemme, ha affermato che i raid aerei su Gaza "continueranno per tutto il tempo necessario", mentre ha escluso la imminenza di alcuna operazione terrestre in quanto, ha spiegato, difficilmente essa potrebbe conseguire risultati di lunga durata. Viceversa il ministro per le questioni strategiche Avigdor Lieberman (Israel Beitenu, estrema destra) ha perorato un ingresso in forze di Israele nella striscia di Gaza. A suo parere è necessario che Israele controlli la zona di confine fra Gaza e l'Egitto e che tagli la Striscia in tre segmenti. Dopo di che, ha aggiunto, la Striscia andrebbe consegnata ad una forza multinazionale organizzata dalla Nato.

LEGISLATIVE: AFFLUENZA AL 35% SECONDO GOVERNO

E stata del 35,51% l’affluenza alle urne per le elezioni legislative di ieri contro il 46,1% del 2002, secondo i dati ufficiali diffusi dal ministro degli Interni di Algeri, Yazid Zerhouni. Si tratta per il momento dell’unico dato disponibile, in attesa dei risultati che dovrebbero essere annunciati entro 72 ore dalla chiusura dei seggi, dopo una giornata elettorale carica di tensione per possibili attentati dopo quelli dell’11 aprile ad Algeri, con un bilancio di 30 morti e 220 feriti. Circa i 19 milioni di elettori erano convocati per scegliere i 389 deputati dell’Assemblea nazionale tra 12.229 candidati di 24 partiti e 102 liste in un voto in cui si prevede la vittoria dell’Alleanza presidenziale, che riunisce il Fronte di liberazione nazionale (Fln, partito nazionalista di maggioranza con 199 seggi), il Raggruppamento nazionale democratico (Rnd, liberale, 47 seggi) e il Movimento per la società di pace (Msp, ex-Hamas, islamico), già maggioritari nell’assemblea uscente.

India: almeno cinque uccisi in esplosione moschea

Almeno cinque persone sono state uccise da un'esplosione durante la preghiera del venerdì in una moschea storica nella capitale dellostato meridionale indiano dell'Andhra Pradesh. Lo rende noto la polizia. Altre 22 persone sono rimaste ferite.

Gas: ancora tensioni Russia- Ucraina

Rinviata la firma, prevista per oggi, dell'accordo per la vendita a Gazprom del 50% di Beltrangaz (il gestore bielorusso dei gasdotti). "Le trattative proseguono oggi", ha riferito il portavoce del governo di Minsk, precisando che la data della firma - che faceva parte dell'intesa finale raggiunta tra i due Paesi - sara' fissata al termine dei negoziati. Anche Gazprom ha confermato che la firma non avverra' oggi, ma "piu' avanti".

ITALIA

Alitalia: continua stato agitazione

Continua per il quarto giorno di fila lo stato di agitazione del personale di cabina. Nello scalo romano, tra partenze e arrivi, risultano gia' cancellati una trentina di voli, nella fascia oraria compresa tra le 7:00 e le 22:00 per Milano Linate, Genova, Napoli, Istanbul, Palermo, Torino, Ginevra e Nizza.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Mo: ancora scontri a Gaza

Non si placano gli scontri nella Striscia di Gaza, dove Israele ha sferrato un raid aereo e alcuni razzi sono stati lanciati dai palestinesi. Almeno quattro palestinesi sono morti e altri quattro sono rimasti feriti attacco israeliano sul quartiere di Zeitoun. Proseguono poi i lanci di razzi dalla Striscia verso la citta' israeliana di Sderot. Finora si ha notizia di sette razzi esplosi nella zona. Non ci sono state vittime, ma danni materiali sono segnalati in una sinagoga e in una scuola.

Iraq: uccisi tre soldati Usa

Tre soldati Usa sono stati uccisi ieri da una bomba a sud di Baghdad. Lo rende noto un comunicato diffuso dai militari statunitensi. "Tre soldati sono stati uccisi e uno ferito nell'esplosione di una bomba rudimentale al passaggio della loro pattuglia", e' scritto nel comunicato odierno. Non e' stato specificato se la pattuglia stava partecipando alle ricerche per trovare i tre militari Usa spariti dal 12 maggio e il cui rapimento e' stato rivendicato da al Qaida.

Wolfowitz, dimissioni dal 30 giugno

Paul Wolfowitz lascia la Banca Mondiale. Le dimissioni saranno effettive dal 30 giugno.Il Board della Banca Mondiale spiega che 'ci sono state incomprensioni su entrambi i lati' nel caso di nepotismo che lo ha visto sponsorizzare nel 2005 promozione e aumento di stipendio alla sua compagna Shaha Riza. Le trattative per la designazione del nuovo presidente, in vista dell'uscita di Wolfowitz, inizieranno 'subito'.

CRESCE L’ECONOMIA… E AUMENTANO I POVERI NELLE BARACCOPOLI

Mentre l’economia è cresciuta facendo diventare l’India la quarta potenza economica al mondo, la popolazione delle baraccopoli è più che raddoppiata nell’arco di un ventennio: secondo i dati diffusi ieri in Parlamento dal ministro per lo Sviluppo delle abitazioni e per la lotta alla povertà urbana Kumari Selja, è salita dai 27,9 milioni del 1981 ai 61,8 del 2001, ultimo dato disponibile. Dei circa 19 milioni di abitanti di Mumbai, la più grande città indiana considerata dagli economisti la grande speranza del Paese, circa 6,5 vivono in baracche accozzate in un dedalo di fogne a cielo aperto. Come Dharavi, la “più squallida e grande” baraccopoli asiatica, che si estende su 175 ettari alla periferia nordovest di Mumbai, tra le due principali linee ferroviarie periferiche di Mumbai, la Western e la Central, ospitando oltre un milione di persone, perlopiù migranti giunti dalle zone rurali degli stati più poveri come Bihar o Gujarat. Con 1,8 milioni di persone alloggiate in slum, è la capitale New Dehli a seguire il primato di Mumbai. Mentre il ministro sostiene di avere promosso numerosi progetti per sconfiggere la povertà urbana, la società civile – come Yuva Urban, un’organizzazione sociale che da oltre vent’anni si occupa degli abitanti delle baraccopoli – accusa il governo di non essere riuscito a “provvedere abitazioni da prezzi accessibili ai poveri urbani” e di avere “completamente ignorato questo problema”.

ITALIA


Appunti e note redazionali

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gror070518 (last edited 2008-06-26 09:54:19 by anonymous)