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=== Gr 19:30 ===
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'''Sommario'''
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'''In primo Piano'''
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'''Editoriale'''
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'''NOTIZIE BREVI'''
''''Gr 19:30'''
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'''ITALIA''' '''AMBURGO'''
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'''Siparietto'''
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Amburgo, dove ieri e' iniziato il vertice Asem, al quale partecipano i ministri degli esteri dei 27 Paesi dell'Ue e 16 loro colleghi dei Paesi asiatici, e' stata teatro di duri scontri .
 Un corteo di protesta è partito da Millerntorplatz, con l`intenzione di assediare il palazzo della Rathaus (municipio): circa 5000 persone, dopo un'attesa estenuante, si sono mosse in maniera estremamente determinata. Le forze di polizia tedesche, tra le quali erano presenti le "snatch-squad" (BFE, fusione tra digos e celere), hanno letteralmente blindato il corteo in testa, lati e coda, rendendo la situazione ai limiti della claustrofobia e contribuendo enormemente all'innalzarsi della tensione, tensione sfociata in scaramucce sul ponte nei pressi del roedingsmarkt, e in seguito in scontri di media intensità fino nel quartiere di Schanzen, nella zona dello squat storico di Amburgo, il Rote Flora.
La polizia ha compiuto diversi arresti, soprattutto durante l'assedio del Rote Flora, caricato e usato gli idranti. L'aspetto preoccupante degli avvenimenti di ieri è lo spropositato impiego di uomini e mezzi delle FFOO tedesche, che pretendono di garantire il permesso di manifestare in maniera assolutamente discrezionale e imprevedibile.





'''Corte europea sospende espulsione imam Varese'''

La Corte europea ha sospeso le espulsioni, attualmente in corso, dell'ex imam di Varese Abdelmajiid Zergout e di El Keflaoui, assolti lo scorso 24 maggio dall'accusa di terrorismo internazionale. Lo ha reso noto Luca Bauccio, legale della difesa. "La decisione e' stata presa in base all'art. 3 della convenzione dei diritti dell'uomo e all'art. 9 del regolamento della Corte", ha spiegato Bauccio. "A questo punto il ministro dell'Interno non puo' piu' procedere, si deve fermare. La Corte europea ha chiesto spiegazioni, atti e documenti all'Italia".





'''Israele - Palestina ,Al-Fatah incontrerà Hamas'''

Il movimento politico palestinese che fa capo al presidente Abu Mazen, al-Fatah, ha accettato ieri di incontrare Hamas, il partito del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh. Lo rende noto l'agenzia Mena. Per compiere un passo verso la distenzione, Abu Mazen ha inoltre invitato Hamas a fermare gli attacchi contro Israele. Sembra si stia preparando l'ennesima tregua tra Fatah e Hamas, ieri sera esponenti dei due gruppi si sono incontrati per cercare di risolvere la questione degli scontri a Gaza ma non solo. Intanto ieri 12esimo giorno di bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza. Gli aerei militari hanno attaccato presunte postazioni delle brigate al qassam, secondo la solita strategia degli attacchi 'chirurgici'. Sono 60 le vittime palestinesi degli attacchi degli ultimi giorni, alle quali si aggiungono altri tre militanti della Jihad islamica rimasti uccisi oggi in un'esplosione nella zona centrale della Striscia di Gaza.


'''Palestinesi in Iraq'''


Parliamo sempre di palestinesi ma spostiamoci in Iraq, dove la guerra portata avanti dagli Stati Uniti miete vittime anche tra i rifugiati palestinesi che si trovano lì dal 1967. Circa 40.000 rifugiati palestinesi che vivevano in Iraq sono le nuove vittime delle forze di liberazione e del nuovo regime liberale. Dalle uccisioni alle minacce, rapimenti, umiliazioni, imprigionamenti, evacuazioni forzate dalle loro case, trattamenti estremamente discriminatori e minacciosi. Ondate di palestinesi senza assistenza stanno disperatamente cercando di scappare da questa disumana realtà cercando protezione nei paesi confinanti, soprattutto in Giordania e Siria, solo per affrontare un’altra tragedia.

Da quando gli americani hanno invaso l’Iraq il comportamento verso i Palestinesi è stato caratterizzato da assalti brutali e crudele ostilità contro persone innocenti sotto l'infondata accusa di essere dei collaboratori delle rimanenze del vecchio regime.Inoltre i palestinesi d'Iraq vengono anche discriminati nei loro diritti civili, viene loro vietato di ritirare i documenti necessari per partire, l'assistenza sanitaria ed altri diritti fondamentali. La discriminazione si è intensificata sopratutto da quando sono scoppiati gli scontri nel campo profughi palestinese vicino Tripoli.



'''Lula stanzia fondi per distruibuire gratis la pillola anticoncezionale'''

Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha stanziato 51 milioni di dollari, pari a circa 38 milioni di euro, per sovvenzionare la diffusione della pillola anticoncezionale nel paese. Lula ha spiegato che il programma garantirà ai poveri il medesimo diritto dei ricchi a decidere il numero dei figli che vuole. Il Brasile contrasta, contemporaneamente, Aids e malattie trasmesse sessualmente distribuendo gratuitamente preservativi. Attualmente, pillole contraccettive sono qualche volta distruibuite gratis dalle cliniche pubbliche.




'''Indigeni accusano le forze speciali dell'uccisione di 3 bambini e la sparizione di 28 persone'''

Gli indigeni Emberas Katios del Chocó, Colombia, accusano lo Scuadrone movile antidisturbo (Esmad), forza speciale governativa, della sparizione di 28 membri della loro comunità, di averne ferito altri 13 e di aver ingiustamente arrestato due suore. Azioni che, secondo gli indigeni, rientrerebbero nell'intento di far sgomberare con la forza un picchetto indigeno organizzato su una delle arterie viarie principali della regione. Uno dei fatti elencati vede come vittime tre bambini della comunità di Docabu, gettati nelle acque del rio San Juan da agenti dell'Esmad.




'''Guatemala''' -
'''Proteste e ricorsi contro la candidatura dell'ex dittatore Ríos Montt'''
  
  
Una rete di organizzazioni per i diritti umani ha presentato ieri un ricorso al Tribunale supremo elettorale contro la candidatura a deputato dell'ex dittatore Efraín Ríos Montt. Le elezioni generali si terranno il prossimo 9 settembre. Il ricorso è stato presentato al tribunale con una lista di migliaia di firme dei parenti delle vittime della guerra civile che ha insanguinato il paese dal 1960 al 1996. All'esterno del Tribunale elettorale diversi manifestanti hanno protestato contro l'attribuzione di incarichi pubblici a "criminali" incriminati davanti a tribunali nazionali e internazionali. La scorsa settimana un altro ricorso contro la candidatura dell'ex-generale, leader storico del Fronte repubblicano guatemalteco (Frg) e già presidente del Parlamento nella passata legislatura, era stato depositato presso la Corte Suprema. Ríos Montt è stato rinviato a giudizio per genocidio da una corte guatemalteca, mentre la giustizia spagnola ne ha chiesto l'estradizione per le denunce presentate nel 1999 contro l'ex-dittatore dal Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú, da domenica ufficialmente candidata alla presidenza.
Secondo i rapporti sul conflitto civile stilati dall’ONU, nei 15 mesi della sua presidenza ‘de facto’ (23 marzo 1982-8 agosto 1983) Ríos Montt condusse una campagna anti-guerriglia di inaudita ferocia: oltre 15.000 guatemaltechi vennero assassinati, 70.000 cercarono rifugio nei Paesi vicini, specialmente in Messico, 500.000 si rifugiarono sulle montagne per sfuggire all’esercito e centinaia di villaggi vennero rasi al suolo.






'''Mozambico'''-
'''Il governo sta considerando di legalizzare l'aborto per salvare le madri'''
  

Le autorità del Mozambico stanno considerando l'ipotesi di legalizzare l'aborto con lo scopo di ridurre l'alto tasso di mortalità materna causata da interruzioni di gravidanza eseguite clandestinamente e senza rispettare le minime condizioni di sicurezza. Il Mozambico è uno dei paesi con un più alto tasso di mortalità materna, su cui l'aborto illegale inciderebbe per oltre l'11 per cento. La proposta di una nuova legislazione è stata presentata all'inizio di quest'anno dal ministro della Salute, che ha sottolineato come le interruzioni clandestine di gravidanza rappresentino la terza causa di morte delle gestanti. Nei mezzi di informazione, con alcune eccezioni, il dibattito sul tema è scarso e i leader della chiesa cattolica, fermamente contrari all'approvazione di una tale norma, hanno accusato i media di continuare a tacere la loro posizione.
 
 


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'Gr 19:30

ESTERI

AMBURGO

Amburgo, dove ieri e' iniziato il vertice Asem, al quale partecipano i ministri degli esteri dei 27 Paesi dell'Ue e 16 loro colleghi dei Paesi asiatici, e' stata teatro di duri scontri .

  • Un corteo di protesta è partito da Millerntorplatz, con l`intenzione di assediare il palazzo della Rathaus (municipio): circa 5000 persone, dopo un'attesa estenuante, si sono mosse in maniera estremamente determinata. Le forze di polizia tedesche, tra le quali erano presenti le "snatch-squad" (BFE, fusione tra digos e celere), hanno letteralmente blindato il corteo in testa, lati e coda, rendendo la situazione ai limiti della claustrofobia e contribuendo enormemente all'innalzarsi della tensione, tensione sfociata in scaramucce sul ponte nei pressi del roedingsmarkt, e in seguito in scontri di media intensità fino nel quartiere di Schanzen, nella zona dello squat storico di Amburgo, il Rote Flora.

La polizia ha compiuto diversi arresti, soprattutto durante l'assedio del Rote Flora, caricato e usato gli idranti. L'aspetto preoccupante degli avvenimenti di ieri è lo spropositato impiego di uomini e mezzi delle FFOO tedesche, che pretendono di garantire il permesso di manifestare in maniera assolutamente discrezionale e imprevedibile.

Corte europea sospende espulsione imam Varese

La Corte europea ha sospeso le espulsioni, attualmente in corso, dell'ex imam di Varese Abdelmajiid Zergout e di El Keflaoui, assolti lo scorso 24 maggio dall'accusa di terrorismo internazionale. Lo ha reso noto Luca Bauccio, legale della difesa. "La decisione e' stata presa in base all'art. 3 della convenzione dei diritti dell'uomo e all'art. 9 del regolamento della Corte", ha spiegato Bauccio. "A questo punto il ministro dell'Interno non puo' piu' procedere, si deve fermare. La Corte europea ha chiesto spiegazioni, atti e documenti all'Italia".

Israele - Palestina ,Al-Fatah incontrerà Hamas

Il movimento politico palestinese che fa capo al presidente Abu Mazen, al-Fatah, ha accettato ieri di incontrare Hamas, il partito del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh. Lo rende noto l'agenzia Mena. Per compiere un passo verso la distenzione, Abu Mazen ha inoltre invitato Hamas a fermare gli attacchi contro Israele. Sembra si stia preparando l'ennesima tregua tra Fatah e Hamas, ieri sera esponenti dei due gruppi si sono incontrati per cercare di risolvere la questione degli scontri a Gaza ma non solo. Intanto ieri 12esimo giorno di bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza. Gli aerei militari hanno attaccato presunte postazioni delle brigate al qassam, secondo la solita strategia degli attacchi 'chirurgici'. Sono 60 le vittime palestinesi degli attacchi degli ultimi giorni, alle quali si aggiungono altri tre militanti della Jihad islamica rimasti uccisi oggi in un'esplosione nella zona centrale della Striscia di Gaza.

Palestinesi in Iraq

Parliamo sempre di palestinesi ma spostiamoci in Iraq, dove la guerra portata avanti dagli Stati Uniti miete vittime anche tra i rifugiati palestinesi che si trovano lì dal 1967. Circa 40.000 rifugiati palestinesi che vivevano in Iraq sono le nuove vittime delle forze di liberazione e del nuovo regime liberale. Dalle uccisioni alle minacce, rapimenti, umiliazioni, imprigionamenti, evacuazioni forzate dalle loro case, trattamenti estremamente discriminatori e minacciosi. Ondate di palestinesi senza assistenza stanno disperatamente cercando di scappare da questa disumana realtà cercando protezione nei paesi confinanti, soprattutto in Giordania e Siria, solo per affrontare un’altra tragedia.

Da quando gli americani hanno invaso l’Iraq il comportamento verso i Palestinesi è stato caratterizzato da assalti brutali e crudele ostilità contro persone innocenti sotto l'infondata accusa di essere dei collaboratori delle rimanenze del vecchio regime.Inoltre i palestinesi d'Iraq vengono anche discriminati nei loro diritti civili, viene loro vietato di ritirare i documenti necessari per partire, l'assistenza sanitaria ed altri diritti fondamentali. La discriminazione si è intensificata sopratutto da quando sono scoppiati gli scontri nel campo profughi palestinese vicino Tripoli.

Lula stanzia fondi per distruibuire gratis la pillola anticoncezionale

Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha stanziato 51 milioni di dollari, pari a circa 38 milioni di euro, per sovvenzionare la diffusione della pillola anticoncezionale nel paese. Lula ha spiegato che il programma garantirà ai poveri il medesimo diritto dei ricchi a decidere il numero dei figli che vuole. Il Brasile contrasta, contemporaneamente, Aids e malattie trasmesse sessualmente distribuendo gratuitamente preservativi. Attualmente, pillole contraccettive sono qualche volta distruibuite gratis dalle cliniche pubbliche.

Indigeni accusano le forze speciali dell'uccisione di 3 bambini e la sparizione di 28 persone

Gli indigeni Emberas Katios del Chocó, Colombia, accusano lo Scuadrone movile antidisturbo (Esmad), forza speciale governativa, della sparizione di 28 membri della loro comunità, di averne ferito altri 13 e di aver ingiustamente arrestato due suore. Azioni che, secondo gli indigeni, rientrerebbero nell'intento di far sgomberare con la forza un picchetto indigeno organizzato su una delle arterie viarie principali della regione. Uno dei fatti elencati vede come vittime tre bambini della comunità di Docabu, gettati nelle acque del rio San Juan da agenti dell'Esmad.

Guatemala - Proteste e ricorsi contro la candidatura dell'ex dittatore Ríos Montt

Una rete di organizzazioni per i diritti umani ha presentato ieri un ricorso al Tribunale supremo elettorale contro la candidatura a deputato dell'ex dittatore Efraín Ríos Montt. Le elezioni generali si terranno il prossimo 9 settembre. Il ricorso è stato presentato al tribunale con una lista di migliaia di firme dei parenti delle vittime della guerra civile che ha insanguinato il paese dal 1960 al 1996. All'esterno del Tribunale elettorale diversi manifestanti hanno protestato contro l'attribuzione di incarichi pubblici a "criminali" incriminati davanti a tribunali nazionali e internazionali. La scorsa settimana un altro ricorso contro la candidatura dell'ex-generale, leader storico del Fronte repubblicano guatemalteco (Frg) e già presidente del Parlamento nella passata legislatura, era stato depositato presso la Corte Suprema. Ríos Montt è stato rinviato a giudizio per genocidio da una corte guatemalteca, mentre la giustizia spagnola ne ha chiesto l'estradizione per le denunce presentate nel 1999 contro l'ex-dittatore dal Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú, da domenica ufficialmente candidata alla presidenza. Secondo i rapporti sul conflitto civile stilati dall’ONU, nei 15 mesi della sua presidenza ‘de facto’ (23 marzo 1982-8 agosto 1983) Ríos Montt condusse una campagna anti-guerriglia di inaudita ferocia: oltre 15.000 guatemaltechi vennero assassinati, 70.000 cercarono rifugio nei Paesi vicini, specialmente in Messico, 500.000 si rifugiarono sulle montagne per sfuggire all’esercito e centinaia di villaggi vennero rasi al suolo.

Mozambico- Il governo sta considerando di legalizzare l'aborto per salvare le madri

Le autorità del Mozambico stanno considerando l'ipotesi di legalizzare l'aborto con lo scopo di ridurre l'alto tasso di mortalità materna causata da interruzioni di gravidanza eseguite clandestinamente e senza rispettare le minime condizioni di sicurezza. Il Mozambico è uno dei paesi con un più alto tasso di mortalità materna, su cui l'aborto illegale inciderebbe per oltre l'11 per cento. La proposta di una nuova legislazione è stata presentata all'inizio di quest'anno dal ministro della Salute, che ha sottolineato come le interruzioni clandestine di gravidanza rappresentino la terza causa di morte delle gestanti. Nei mezzi di informazione, con alcune eccezioni, il dibattito sul tema è scarso e i leader della chiesa cattolica, fermamente contrari all'approvazione di una tale norma, hanno accusato i media di continuare a tacere la loro posizione.

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Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Israele - Palestina ,Al-Fatah incontrerà Hamas

Il movimento politico palestinese che fa capo al presidente Abu Mazen, al-Fatah, ha accettato ieri di incontrare Hamas, il partito del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh. Lo rende noto l'agenzia Mena. Per compiere un passo verso la distenzione, Abu Mazen ha inoltre invitato Hamas a fermare gli attacchi contro Israele. Sembra si stia preparando l'ennesima tregua tra Fatah e Hamas, ieri sera esponenti dei due gruppi si sono incontrati per cercare di risolvere la questione degli scontri a Gaza ma non solo. Intanto ieri 12esimo giorno di bombaradamenti israeliani contro la Striscia di Gaza. Gli aerei militari hanno attaccato presunte postazioni delle brigate al qassam, secondo la solita strategia degli attacchi 'chirurgici'. Sono 60 le vittime palestinesi degli attacchi degli ultimi giorni.

Palestinesi in Iraq

Parliamo sempre di palestinesi ma spostiamoci in Iraq, dove la guerra portatata avanti dagli Stati Uniti miete vittime nache tra i rifugiati palestinedi che si trovano lì dal 1967. Circa 40.000 rifugiati palestinesi che vivevano in Iraq sono le nuove vittime delle forze di liberazione e del nuovo regime liberale. Dalle uccisioni alle minacce, rapimenti, umiliazioni, imprigionamenti, evacuazioni forzate dalle loro case, trattamenti estremamente discriminatori e minacciosi. Ondate di palestinesi senza assistenza stanno disperatamente cercando di scappare da questa disumana realtà cercando protezione nei paesi confinanti, soprattutto in Giordania e Siria, solo per affrontare un’altra tragedia.

Da quando gli americani hanno invaso l’Iraq il comportamento verso i Palestinesi è stato caratterizzato da assalti brutali e crudele ostilità contro persone innocenti sotto l'infondata accusa di essere dei collaboratori delle rimanenze del vecchio regime. Conseguentemente gli attacchi sono stati giustificati e intensificati. Secondo Rased, organizzazione palestinesi per i diritti umani, i Palestinesi sono stati oggetto di 662 attacchi armati, 186 persone sono state uccise e tra queste 5 donne e 7 bambini. Anche l’ Ambasciata Palestinese non è stata risparmiata ed è stata assaltata tre volte, mentre uno dei rappresentani palestinesi è stato imprigionato per più di un anno. Oltre a questi attacchi diretti, i palestinesi d'Iraq vengono anche discriminati nei loro diritti civili, viene loro vietato di ritairare i documenti necessari per partire, l'assistenza sanitaria ed altri diritti fonadamentali. La discriminazione si è intensificata sopratutto da quando sono scoppiati gli scontri nel campo profughi palestinese vicino Tripoli.

Lula stanzia fondi per distruibuire gratis la pillola anticoncezionale

Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha stanziato 51 milioni di dollari, pari a circa 38 milioni di euro, per sovvenzionare la diffusione della pillola anticoncezionale nel paese. Lula ha spiegato che il programma garantirà ai poveri il medesimo diritto dei ricchi a decidere il numero dei figli che vuole. Il Brasile contrasta, contemporaneamente, Aids e malattie trasmesse sessualmente distribuendo gratuitamente preservativi. Attualmente, pillole contraccettive sono qualche volta distruibuite gratis dalle cliniche pubbliche.

Indigeni accusano le forze speciali dell'uccisione di 3 bambini e la sparizione di 28 persone

Gli indigeni Emberas Katios del Chocó, Colombia, accusano lo Scuadrone movile antidisturbo (Esmad), forza speciale governativa, della sparizione di 28 membri della loro comunità, di averne ferito altri 13 e di aver ingiustamente arrestato due suore. Azioni che, secondo gli indigeni, rientrerebbero nell'intento di far sgomberare con la forza un picchetto indigeno organizzato su una delle arterie viarie principali della regione. Uno dei fatti elencati vede come vittime tre bambini della comunità di Docabu, gettati nelle acque del rio San Juan da agenti dell'Esmad.

Corte europea sospende espulsione imam Varese

La Corte europea ha sospeso le espulsioni, attualmente in corso, dell'ex imam di Varese Abdelmajiid Zergout e di El Keflaoui, assolti lo scorso 24 maggio dall'accusa di terrorismo internazionale. Lo ha reso noto Luca Bauccio, legale della difesa. "La decisione e' stata presa in base all'art. 3 della convenzione dei diritti dell'uomo e all'art. 9 del regolamento della Corte", ha spiegato Bauccio. "A questo punto il ministro dell'Interno non puo' piu' procedere, si deve fermare. La Corte europea ha chiesto spiegazioni, atti e documenti all'Italia".

Iraq, oggi pomeriggio incontro con il presidente del sindacato dei lavoratori del petrolio

A poca distanza dalla stesura della legge per la gestione delle risorse petrolifere irachene, un incontro pubblico a cui parteciperanno rapprentanti di associazioni contro la guerra e giornalisti, dal titolo 'Petrolio iracheno e vecchi interessi'. Ne abbiamo parlato con Paola Gasparoli di un Ponte per, che ha organizzato l'incontro.

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gror070529 (last edited 2008-06-26 10:01:29 by anonymous)