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Editoriale

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ESTERI

LIBANO Via libera dell'Onu a tribunale internazionale per morte di premier Hariri

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato questa notte, con dieci voti a favore e cinque astensioni (tra cui quelle di Cina e Russia), la creazione di un tribunale internazionale per indagare sulla morte del premier libanese Rafik Hariri, ucciso il 10 febbraio 2005 a Beirut con un autobomba che provocò la morte di altre 22 persone. Il Parlamento libanese avrà tempo fino al 10 giugno per ratificare la proposta. In caso contrario, l'Onu potrà decidere di creare un tribunale "ad hoc", come nei casi di Ruanda ed ex-Yugoslavia. Per l'attentato gli Usa e parte della comunità internazionale hanno accusato più volte la Siria, la quale ha sempre smentito qualsiasi coinvolgimento.

AFGHANISTAN Nuovo raid Nato a Helmand, dozzine i Talebani feriti e uccisi

Un raid della Nato avrebbe ucciso e ferito oggi dozzine di presunti Talebani nella provincia meridionale di Helmand. La notizia è stata diffusa dal ministero della Difesa afgano. Qualche ora prima la Nato aveva dichiarato di credere che i Talebani avessero abbattuto uno dei suoi elicotteri nella provincia del sud del Paese. Appoggiate dalle forze aeree, un'operazione congiunta tra forze Nato e afgane avrebbe colpito i Talebani nel distretto di Sangin, vicino a Kajaki, dove mercoledì notte sarebbe precipitato l'elicottero Nato.

MAROCCO Assolto da accusa di terrorismo ex-detenuto di Guantanamo

Mohamed Benmoujane, un marocchino di 25 anni, è stato scagionato ieri in appello dall'accusa di terrorismo. Il tribunale di Rabat ha scagionato l'uomo, catturato nel 2001 dalle autorità pakistane e consegnato agli Usa, che lo hanno detenuto a Guantanamo fino all'ottobre del 2006. L'uomo aveva ammesso di aver partecipato a un campo di addestramento di al-Qaeda in Afghanistan, definendolo "un errore".

ALGERIA Dieci milioni di preservativi gratis, ma nessuno li vuole

Un ufficiale sanitario, Mohamed Mesbah, ha dichiarato che l'Algeria avrebbe 10 milioni di preservativi gratuiti da distribuire, ma non c'è nessuno che li voglia. La popolazione del Paese musulmano, che conta 33 milioni di persone, avrebbe, secondo i dati dell'agenzia delle Nazioni Unite UnAids, circa 19 mila sieropositivi(lo 0,05 per cento del totale). Le stime delle autorità algerine sono però molto più basse. Quando gli esperti hanno iniziato a parlare dell'uso dei profilattici per evitare il contagio, il governo ha sollecitato gli imam a parlare del virus dell'Hiv e dei rischi connessi al sesso non protetto durante le preghiere del venerdì. Le stime ufficiali hanno evidenziato che circa il 40 per cento della popolazione non sa nulla riguardo all'Aids e alla prevenzione. Alcuni credono che la trasmissione del virus avvenga attraverso il semplice contatto, altri invece sostengono che il virus sia una punizione divina e colpisca i "deviati", inclusi gli omosessuali.

ITALIA

MILANO

Manifestazione questa mattina a Milano dei Vigili del fuoco del comando di Milano, che alle 9 daranno vita ad un corteo dalla sede centrale di via Messina con arrivo in via Pirelli, sede della Regione Lombardia.Tra i motivi della manifestazione, i Vigili del fuoco sottolineano la carenza di organici, e chiedono altri 500 uomini. I VVFF chiedono inoltre l'assunzione dei precari, l'aumento dello stipendio, la firma del contratto scaduto da mesi e denunciano la scarsità di fondi a disposizione del Comando provinciale di Milano. Massimo Berto responsabile provinciale Rdb dei vigili del fuoco -contributo audio, durata: 1min5sec-

TAXI

Sciopero oggi dei tassisti, con una manifestazione a Roma, per la seconda volta in poche settimane. Al centro delle proteste ci sono le norme sul cosiddetto 'trasporto innovativo contenute nel disegno di legge sulle liberalizzazioni, che hanno nuovamente messo in allarme il settore, a meno di un anno dalle dure proteste della scorsa estate. La norma è pensata per venire incontro alle esigenze di particolari categorie, come i disabili, e per favorire il trasporto multiplo ed ecologico. Sentiamo Mario tassista di Roma -contributo audio, durata: 1min21sec-

TORINO

I lavoratori dello stabilimento torinese del gruppo Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni hanno effettuato questa mattina blocchi stradali in una delle principali vie d'accesso alla città creando problemi alla viabilità in un'ora di punta. La protesta, organizzata nell'ambito di uno sciopero di quattro ore, è dovuta ai timori che l'azienda voglia smantellare il sito torinese dove lavorano 420 persone, trasferendo la produzione a Terni (qui i dipendenti sono circa 3.000). Il 7 giugno la Thyssenkrupp presenterà il nuovo piano industriale per gli stabilimenti italiani ai sindacati in un incontro a Roma. Fabio Carletti della segreteria Fiom di Torino. -contributo audio, durata: 1min28sec-

Siparietto


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