Anchor(top)

[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]

[#appunti Appunti e note redazionali]

[:RorFonti: Fonti]

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Germania: l'outing della ministra «Io amo una donna»

Mentre nell'Europa dell'Est sale la marea omofobica; mentre in Italia la politica al femminile ribolle di proclami sulla famiglia tradizionale uniti a gite dal parrucchiere; mentre succede tutto questo, in Germania la democristiana Karin Wolff, ministra della Cultura e vicepremier del Land di Francoforte, dichiara pubblicamente di stare con una donna. E' andata con la sua compagna a una festa della Bild, primo quotidiano popolare tedesco. Ottenendo un titolone sensazionale in prima, «Ministra della Cdu—Io amo una donna!», e un commento più che incoraggiante visto il giornale di destra: «Che donna coraggiosa ».

Wolff non è di sinistra, è laureata in Teologia evangelica a Magonza, ha insegnato religione. Come ministro però ha preso posizioni ultra-laiche. Sul velo islamico nelle scuole — in Germania sono i Lander a stabilire se si può portare o no — ha dichiarato: «Non si tratta di folklore o di un simbolo di conciliazione. Il velo è professione di fede e perciò non ha spazio nelle nostre classi». Semplice. Come è stata semplice la sua uscita da politica democristiana lesbica; e chissà se in Germania, o in Europa, il caso Wolff aiuterà qualche sua collega, quale Rosi Bindi, a uscire dall'ipocrisia; rendendo più semplice la vita di tante altre lesbiche e donne.

OCCUPATO STAMATTINA L'ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI

Corrispondenza a cura della redazione di radioondarossa (144sec)

NO TAV: AL VIA UNA RACCOLTA FIRME CONTRO IL PROGETTO

Una raccolta di firme da presentare all'Unione Europea, un documento in cui si spiegano le ragioni della contrarietà al passaggio in Valle di Susa della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione: questo il frutto dell'assemblea pubblica, indetta dai comitati no-Tav, che si è svolta ieri sera a Condove (Torino). All'incontro hanno preso parte diverse centinaia di persone. "I politici possono dire quello che vogliono – ha detto Alberto Perino, uno degli esponenti del movimento - ma da qui la Tav non passerà mai". Ma sentiamolo ai nostri microfoni

[Contributo audio, durata: 45sec.]

RETE 28 APRILE: LA POSIZIONE SULLE PENSIONI

Sentiamo ora la posizione della rete 28 aprile, con Giorgio Cremaschi.

[Contributo audio, durata: 124sec.]

PEDOFILIA: PRETE CONDANNATO A 4 ANNI E 2 MESI DI CARCERE

Quattro anni e due mesi di reclusione. E' quanto dovra' scontare un prete siciliano di 58 anni accusato di abusi sessuali su due ragazzini dodicenni e giudicato oggi con rito abbreviato dal gup di Roma Claudio Mattioli. Al sacerdote, agli arresti domiciliari dallo scorso novembre presso un convento di Bassano Romano e gia' condannato una decina di anni fa per fatti analoghi, il pm Nunzia D'Elia ha contestato due episodi di violenza sessuale compiuti tra aprile e il maggio del 2006. Il primo avvenne nell'oratorio della Madonna di Cestokowa, alla Rustica, ai danni di un allievo del corso di religione, l'altro ai danni di un altro bambino presso un campo scuola di Ventotene.

Operaio morto a Marghera Urtato da bobina e schiacciato da muletto

Un operaio dell'Alcoa di Marghera e' morto in un incidente sul lavoro. L'uomo e' stato prima urtato da una pesante bobina di alluminio e poi schiacciato dal muletto che la trasportava. Sulla vicenda sta svolgendo indagini la polizia del Commissariato di Marghera.

G8 di Genova, 24.000 euro a donna picchiata dalla polizia

Sarà risarcita con 24.300 euro per danni biologici ed esistenziali Rita Sieni, di 44 anni, abitante a Pinerolo (Torino), che durante il G8 del 2001 a Genova venne gravemente ferita nel corso di ripetuti pestaggi da parte dei poliziotti. La donna riportò la frattura di una mandibola, trauma cranico e lesioni varie in tutto il corpo. Lo ha deciso nei giorni scorsi, come pubblicano oggi alcuni quotidiani genovesi, il giudice civile Angela Latella. A farsi carico del risarcimento, maggiorato della rivalutazione secondo gli indici Istat, sarà il ministero dell' Interno. L' episodio in cui la donna subì la violenza dei poliziotti si verificò il 21 luglio del 2001 davanti a Punta Vagno, in corso Italia, quando alcuni agenti si misero all'inseguimento di un gruppo pacifico il "Coordinamento pinerolese contro il G8", di cui anche lei faceva parte, cominciando a picchiare tutti i manifestanti indistintamente e a lanciare lacrimogeni.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MOSCHEA ROSSA, GUIDA RELIGIOSA INVITA ALLA RESA

La guida religiosa della Moschea Rossa a Islamabad ha chiesto ai suoi seguaci di arrendersi alle autorità in un colloquio diffuso dalla televisione pubblica pakistana. In una dichiarazione rilasciata dopo il suo arresto di ieri, Abdul Aziz, ha invitato i suoi fedeli a non sacrificare la loro vita per lui. Il religioso interpellato mentre cercava di fuggire travestito da donna afferma di aver notato all’uscita della moschea, l’imponente assedio delle forze dell’ordine e le risorse di cui dispone il governo, giudicando quindi impossibile una resistenza a lungo dei suoi seguaci. Questa mattina le forze governative avevano fatto esplodere diversi ordigni nei dintorni della moschea rossa, da mercoledì sotto assedio delle forze dell'ordine. Gli assediati hanno risposto con tiri e lancio di granate secondo le forze pakistane. Non si sa finora se ci sono delle vittime oltre alle 16 cadute durante ai precedenti scontri tra studenti e forze di sicurezza. Un membro delle forze dell'ordine, dopo aver auspicato che gli studenti si arrendano pacificamente, ha affermato sotto anonimato che la polizia ha usato bombe lacrimogene, ma ha scelto poi di non fare irruzione nell'edificio di culto.

MOGADISCIO: NUOVI ATTACCHI, SINDACO SCAMPA AD ATTENTATO

Il sindaco di Mogadiscio e potente ex-‘signore della guerra’ di Jowhar, Mohamed Dhere, è scampato a un fallito attentato teso stamani al suo convoglio nel nord di Mogadiscio. Lo riferiscono fonti locali, le quali precisano che una bomba piazzata sul ciglio della strada nel quartiere di Shibis, nord della capitale, è esplosa questa mattina all’alba al passaggio del convoglio del sindaco. L’episodio non avrebbe causato conseguenze, così come la reazione dei militari addetti alla sicurezza che hanno subito aperto il fuoco in tutte le direzioni. Secondo i media locali, forze governative e truppe etiopi si sono subito raccolte in massa nella zona del fallito attacco, procedendo a una serie di perquisizioni e al fermo di un buon numero di persone, inclusi molti uomini che stavano lavorando in un garage poco distante dal luogo dell’esplosione. Intanto, dopo due notti relativamente tranquille, il sonno degli abitanti dei quartieri sud di Mogadiscio è stato nuovamente turbato dai rumori di sparatorie e di esplosioni. Un doppio attacco, che avrebbe causato solo il ferimento di quattro persone, è stato lanciato contro un commissariato nel distretto di Waberi, sud di Mogadiscio, intorno alle 19:30 di ieri. Qualche minuto più tardi alter esplosioni e conseguenti sparatorie sono state udite nel quartiere meridionale di Howlwadag district.

GAZA: INCURSIONE ISRAELIANA, QUATTRO VITTIME

Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi e altri sei sono rimasti feriti nell’incursione lanciata questa mattina dall’esercito israeliano, con forze aeree e di terra, nella zona centrale della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, precisando che gli scontri sono avvenuti nei pressi del campo per rifugiati di Bureji e hanno coinvolto soldati israeliani, supportati da blindati e dall’intervento dell’aviazione, e militanti di Hamas. Secondo la televisione di Hamas, due miliziani sarebbero morti per i colpi sparati dall’intervento dell’aviazione, mentre gli altri due, incluso un locale capo militare di Hamas, nella sparatoria successiva. Israele si è formalmente ritirata da Gaza nel 2005, ma da allora ha condotto continui raid militari. Dal 15 giugno scorso, Gaza è ormai sotto il controllo di Hamas, il movimento politico vincitore delle elezioni palestinesi dello scorso anno osteggiato dalla comunità internazionale.

NONNE DI PLAZA DE MAYO TROVANO UN’ALTRA NIPOTE

L’organizzazione delle ‘Abuelas de Plaza de Mayo’ (Nonne di Plaza de Mayo) ha annunciato il ritrovamento del nipote numero 88, una ragazza partorita da una detenuta politica in un centro di detenzione clandestina durante l’ultima dittatura (1976-’83). Il suo nome è Belén, ha 29 anni, ed è risultata essere figlia di Rosa Taranto e Horacio Antonio Altamiranda, sequestrati nel maggio 1977 nella loro casa della periferia sud di Buenos Aires. Secondo testimonianze concordi, Rosa, incinta di sette mesi, venne portata col marito nel campo di prigionia ‘El Vesubio’, nella provincia bonaerense; la donna venne poi trasferita all’ospedale militare di Campo de Mayo, nella capitale, dove partorì con un cesareo, prima di essere nuovamente reclusa e in seguito assassinata senza che avesse mai visto sua figlia, data in adozione quando aveva tre mesi. Belén seppe di essere stata adottata nel 2005 e contattò le ‘Abuelas’: dopo una lunga verifica delle informazioni la Commissione nazionale per il diritto all’identità ha ufficializzato solo in questi giorni l’identificazione della ragazza in base all’esame del Dna. Secondo le organizzazioni a tutela dei diritti umani furono 30.000 i ‘desaparecidos’ provocati dall’ultimo regime e 500 i bambini sottratti illegalmente ai genitori e affidati ai gerarchi del regime.

ITALIA


/!\ Edit conflict - other version:



/!\ Edit conflict - your version:


4 LUGLIO: IL DAL MOLIN FESTEGGIA IL GIORNO DELL'INDIPENDENZA DAGLI USA

Oggi 4 luglio è l'anniversario dell'indipendenza degli Stati uniti dalla Gran Bretagna. In questo anniversario il presidio permanente contro la nuova base statunitense all'aeroporto dal Molin di Vicenza ha deciso di festeggiare l’indipendenza della terra dalle servitù militari. Il festeggiamento arriva in anticipo perché, scrivono in un comunicato, "siamo convinti di vincere la lotta in difesa del nostro futuro, della nostra salute, della nostra sicurezza". Il comunicato del presidio di Vicenza continua: "La presenza di installazioni militari condiziona pesantemente la nostra quotidianità; lo fa sottraendo e inquinando le risorse naturali, imponendo restrizioni ai cittadini e alla loro mobilità, costringendoci ad abituarci al clima della guerra." L'appuntamento è per questa sera in Piazza dei Signori. La serata vedrà esibirsi il gruppo donne del Presidio, con il loro spettacolo teatrale “Alla fiera del nord-est”, ed alcuni gruppi musicali. Dal presidio No al Dal Molin, sentiamo Eufrosine

Lavoro: divieto dimissioni in bianco

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


/!\ End of edit conflict



Anchor(appunti)

Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


[#top Torna a inizio pagina]