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<style="background-color: #CCCCCC; align: right">Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

ITALIA

Bologna: nel parco contro gli stupri

La Rete delle Donne di Bologna invita a mantenere alta l'attenzione sulla violenza contro le donne come indice di vivibilità delle città, e come qualità della relazione tra donne e uomini. Domani, 2 ottobre illumineranno il parco, di notte, per esprimere il desiderio di resistere all'indifferenza che alimenta la solitudine delle donne che subiscono atti di violenza dentro e fuori le mura domestiche. Lo spazio pubblico è tale se tutte e tutti possono vivere in libertà, che non è soltanto di pensiero e di parola ma anche di azione. La responsabilità di garantire questa libertà appartiene a ciascuno e ciascuna di noi, non solo alle istituzioni. La sicurezza delle donne deriva dalla consapevolezza che la propria dignità non è negoziabile e non ha a che fare con i flussi migratori dell'attuale società, ma con l'antico conflitto tra i sessi.

Maschile Plurale invita gli uomini a uscire dal loro guscio secolare e dal loro orgoglio immortale. A frugarsi, a scrutarsi dentro fino in fondo. A confrontarsi. Con sé e l’altro da sé, con gli altri uomini e con le donne. A interrogarsi su cosa sta succedendo dentro e fuori di loro. forare le nebbie che isolano e a rifiutare i silenzi che rendono complici.

Napoli – interrotta tavola rotonda all’Università Orientale

Oggi il Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani , insieme al Collettivo Internazionalista di Napoli, ai compagni e le compagne del C.S.O.A. "TerraTerra" e al Vesuvio Zona Rossa hanno interrotto la tavola rotonda ""LAUREE DEBOLI, MESTIERI FORTI: LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI DEI LAUREATI IN STUDI UMANISTICI"" che si è svolta presso l’Università Orientale e che vedeva riunite le Autorità Accademiche e le imprese.

Gli studenti hanno denunciato la convenzione stipulata tra l'Orientale e un'azienda dall'ambiguo profilo societario (Synergia en Europe) che ha messo sotto contratto co.co.pro molti studenti che, così come migliaia di lavoratori , sono costretti a lavorare con vincoli gerarchici, di orario e di presenza. Insomma hanno lavorato 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana per 241 euro al mese.

Gli studenti chiedono l’uscita delle imprese private dall’Università e hanno in cantiere altre iniziative per i prossimi giorni.

In Italia 3 mln stranieri residenti Istat, incremento del 10, 1% rispetto all'anno precedente (ANSA) - ROMA, 2 OTT - Al primo gennaio 2007 gli stranieri residenti in Italia erano 2.938.922 (1.473.073 maschi e 1.465.849 femmine, + 10,1% sull'anno precedente). E' quanto evidenzia l'Istat in un rapporto. L'incremento relativo del 2006 e' leggermente inferiore a quello registrato nell'anno precedente. La crescita della popolazione straniera residente nel nostro paese e' dovuta in parte, anche nel 2006, all'aumento dei nati di cittadinanza straniera (figli di genitori residenti in Italia, entrambi stranieri).

Germania - Sensazionale successo della campagna: "Strike-Bike" in produzione

"Un incredibile dinamica ha portato la campagna "Strike-Bike" al successo! Sono state già raccolte più di 1.300 ordinazioni da tutto il mondo. Questo è il risultato della campagna "Strike-Bike", lanciata – Bici della solidarietà – lanciata dai lavoratori e dalle lavoratrici di una fabbrica in Turingia. La fabbrica è stata occupata il 10 luglio 2007 e i lavoratori hanno deciso di riprendere la produzione, con l’obiettivo di arrivare a 1800 ordinazioni entro il 2 ottobre.

Iraq, dal 2005 Blackwater coinvolta in 195 sparatorie

La compagnia di sicurezza privata di mercenari Blackwater, sotto inchiesta in Iraq per l'uccisione di 11 iracheni il 16 settembre scorso, è stata coinvolta in almeno 195 sparatorie dal 2005. Lo ha rivelato ieri un rapporto del Congresso statunitense. Oggi, a Washington i responsabili della compagnia dovranno presentarsi a un'udienza della Commissione parlamentare che controlla l'attività del governo.

1000 dei 5.500 soldati del Regno Unito schierati in Iraq saranno ritirati entro Natale

Lo ha annunciato a Baghdad il premier britannico Brown. Aggiungendo che entro due mesi le truppe britanniche trasferiranno alle autorita' locali il controllo della provincia di Bassora. E il premier irakeno al-Maliki ha replicato che l'esercito iracheno e' pronto a sostituire "al piu' presto" le truppe inglesi.

SIRIA IN VIGORE NUOVO REGOLAMENTO PER LIMITARE AFFLUSSO RIFUGIATI IRACHENI

la Siria ha introdotto da due giorni un nuovo e più restrittivo regolamento sull’ingresso di iracheni all’interno del proprio territorio. La misura è stata presa perché con quasi un milione e mezzo di rifugiati iracheni presenti, la Siria non è più in grado di provvedere a bisogni crescenti che vanno dalla sanità, all’istruzione, all'occupazione, al complesso dei servizi pubblici. D’ora in avanti, le rappresentanze diplomatiche siriane non rilasceranno più visti a iracheni a meno che non si tratti di commercianti, persone d’affari e studenti universitari. Dall’inizio dell’invasione anglo-americana e dalla conseguente caduta del regime di Saddam Hussein, il flusso di iracheni in fuga dal conflitto è rimasto costante ed è stato diretto soprattutto verso la Giordania - che da qualche tempo ha già imposto misure restrittive - e la Siria. Secondo le stime gli iracheni che hanno oltrepassato quotidianamente la frontiera con la Siria sono tra i 4.000 e i 6.000. Ma negli ultimi giorni, proprio a causa dell’intenzione di rivedere la prassi di ingresso nel paese da parte del governo di Damasco, il flusso di persone al confine era aumentato raggiungendo anche i 20.000 ingressi ogni 24 ore.

Israele ammette raid aereo in Siria Censura militare sugli obiettivi dell'attacco

Dopo quattro settimane di continui 'no comment', Israele ha ammesso di aver compiuto il raid in Siria. La decisione arriva all'indomani di un'intervista televisiva in cui lo stesso presidente siriano Assad confermava il raid del 6 settembre. Resta invece vietata la divulgazione di ulteriori dettagli sugli obiettivi dell'attacco.

Israele: rilasciati 86 palestinesi. Spari sulla folla in festa

Israele ha liberato 29 detenuti palestinesi originari della striscia di Gaza. Il gesto distensivo verso il presidente dell'Anp, Abu Mazen, e' stato pero' macchiato dagli spari sulla folla che era giunta ad accoglierli nei pressi del valico di Eretz. Mentre il bus entrava nella striscia di Gaza, i militari israeliani hanno aperto il fuoco sulla folla che si era avvicinata al mezzo per festeggiare il ritorno a casa dei prigionieri. I detenuti usciti dal carcere di Ketziot, nel sud di Israele, i 29 di Gaza e i 57 rientrati 24 ore prima in Cisgiordania, appartengono a Fatah o ad altre fazioni minori palestinesi ma nessuno ad Hamas. Nelle carceri israeliane restano circa 11mila detenuti palestinesi e la loro liberazione e' una delle principali richieste del governo dell'Anp nell'ambito del rilancio del processo di pace.

MYANMAR/ BIRMANIA: Tornata la calma, ma si temono ripercussioni

Le strade sono quasi vuote e la zona centrale di Rangon e la città vecchia sono ancora presidiate dalle forze dell’ordine. Forte è la paura che una volta spenti i riflettori e scemata l’attenzione mediatica, la giunta punisca tutti coloro che hanno osato sfidarla e questo, secondo molti, è un rischio concreto. Fonti birmane e delle Nazioni Unite hanno reso noto che circa 1.700 persone sono state arrestate durante la repressione delle manifestazioni di opposizione dei giorni scorsi, e rinchiuse in un campus universitario di Rangoon. Tra di loro 500 monaci buddisti e 200 donne. Altre fonti parlano di un nuovo carcere di massima sicurezza, mentre i siti on-line della dissidenza parlano di oltre 5000 reclusi.

MYANMAR/ BIRMANIA: Ripartito l’inviato dell’ONU

Intanto, l’inviato speciale delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari ha incontrato questa mattina a Naypyidaw, remoto villaggio nella giungla trasformato nella nuova capitale del paese, il capo della giunta militare, generale Than Shweh. Secondo fonti del ministero dell’Informazione il faccia a faccia della durata prevista di circa un’ora si sarebbe dovuto concludere intorno alle 7 del mattino italiane. Nessun dettaglio sui contenuti della discussione è stato reso noto.

L'inviato speciale dell'Onu ha anche incontrato la dissidente storica e Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi.

MYANMAR/ BIRMANIA: Il Ministro degli esteri accusa tentativi di neo-colonizzazione

Il ministro degli Affari Esteri birmano in un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha accusato opportunisti politici appoggiati da paesi forti di essere i responsabili della repressione subita la settimana scorsa dai manifestanti nel suo paese e ha quindi avvertito la comunita' internazionale ad astenersi dall'imporre sanzioni che non farebbero altro che gettare benzina sul fuoco.

E manifestazioni di solidarietà e contro il regime dei militari sono previste in settimana un po’ ovunque. A Napoli ci sono già due appuntamenti, previsti per domani. Uno è di protesta di fronte ai distributori Total e l’altro, di Amnesty International, è previsto a Piazza del Gesù.

MESSICO_ ‘MURO’ ANTI-IMMIGRATI

"Non considero una soluzione la costruzione di muri, non mi piacciono...né intorno a una casa né tanto meno lungo le frontiere” ha detto il Premio Mobel per la Pace Rigoberta Menchú Túm, intervenendo al Forum universale delle culture in corso a Monterrey, nel nord del Messico. Per la dirigente indigena Maya guatemalteca, il nuovo muro anti-clandestini in costruzione lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti, “non risolve nulla”: “I migranti escono dalle loro terre per cercare di migliorare le loro vite ma anche per portare risorse ai loro paesi e fanno l’impossibile”. “I Parlamenti, iniziando da quello del Guatemala – ha aggiunto – devono avere un’agenda per affrontare correttamente il tema dell’emigrazione”.

Proprio lo scorso fine-settimana, parlando dall’Arizona, il ministro della Sicurezza interna americano Michael Chertoff aveva annunciato che la ‘barriera’ anti-clandestini ha raggiunto nel frattempo i 233 chilometri di lunghezza sul totale di 482 chilometri che la Casa Bianca si prefigge di erigere entro la fine del 2008.

Canada: azione in solidarietà con gli anarchici Gabriel, José e Marco

In Canada, vetrate della Royal Bank of Canada sono state ‘liberate della propria integrità’ da un piccolo gruppo di anarchici nella tarda serata. Questa azione è stata compiuta per la giornata internazionale di solidarietà con gli anarchici Gabriel Pombo da Silva e José Fernandez Delgado (prigionieri delle carceri tedesche) e Marco Camenish (detenuto in Svizzera), che sono in sciopero della fame. Come anche per contribuire alle azioni avvenute in giro per il mondo in questa giornata di solidarietà internazionale. Azioni anche in Belgio, dove scritte contro il carecere sono comparse sulle mura del palazzo di giustizia di Bruxelles. In Germania si sono tenute 2 manifestazione di fronte alle carceri di Rheinbach e Aachen. Nei paesi baschi, il 28 settembre si è tenuta una manifestazione di fronte al consolato tedesco di Bilbao. Inotre, in Spagna, Joaquín Garcés Villacampa, prigioniero anarchico nel carcere di Castellòn sta portando avanti uno sciopero della fame dal 28 al 30 settembre in solidarietà con Gabriel e José.

USA-Controllo

Negli Usa il gigante delle telecomunicazioni Verizon è accusato di censurare l’attività web di un gruppo abortista nord americano, Naral Pro-Choice America. Secondo quanto riportato da Democracy now! del 30 settembre Verizon avrebbe bloccato lo scambio di messaggi tra il gruppo Naral e altri utenti del web con uno specifico programma di intercettazione adducendo la motivazione che quanto scambiato in rete risultava “repellente e controverso”. Sempre negli Usa il Laboratorio di Intelligenza Artificiale dell’Università dell’Arizona ha sviluppato un progetto denominato Dark Web che avrebbe come scopo il monitoraggio e la selezione di tutto il contenuto della rete che possa essere legato ad attività terroristiche. A tale scopo è stato messo a punto il programma Writeprint che permette di seguire e identificare un utente del web in base alle caratteristiche linguistiche e semantiche tipiche del suo modo di scrivere. Nonostante gli autori assicurino che il programma opera con un grado di confidenza del 95%, restano forti dubbi che vengano schedati e perseguiti utenti del tutto innocenti. (fonte: sciencedaily.com)


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Il Commissario dell'ONU incontra di nuovo Aung San Suu Kij

Questa mattina il commissario dell'ONU in Birmania Ibrahim Gambari ha di nuovo incontrato Aung San Suu Kij, una delle rappresentanti dell'opposizione alla giunta militare che governa il Paese da più di 20 anni. Intanto altre notizie arrivano riguardo al ritrovamento di cadaveri gettati nei canali di rangoon. probabilemnte si tratta dei corpi dei monaci arrestati la settimana scorsa e di cui non si aveva più notizia.

Palestina

Ieri sarebbe dovuto avvenire il rilascio di 87 prigionieri palestinesi , ma Shimon Peres si è rifiutato di firmare il rilacio di 30 prigionieri tra gli 87 che dovevano essere liberati. Resteranno cosìancora nelle carceri israeliane i prigionieri di Gaza, nonstante le proteste dei loro familiari ieri al valico di Erez. Il rilacio rientra nella strategia israeliana in vista del vertice sul Medio Oriente, che si terrà a Washington nel mese di novembre.

Tre bombe a Baghdad

Le bombe sono scoppiate questa mattina in diverse aree di Baghdad, uccidendo almeno due persone e ferendone nove. Due degli ordigni sono esplosi uno dopo l'altro al passaggio di una pattuglia della polizia vicino a un distributore di benzina nella zona meridionale di Salman Pack, provocando l'uccisione di un poliziotto e il ferimento di altri cinque. Secondo la stessa fonte, un altro ordigno è poi esploso nei pressi del mercato di al-Mishin, nella parte orientale della capitale, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre quattro.

Iraq, dal 2005 Blackwater coinvolta in 195 sparatorie

La compagnia di sicurezza privata Blackwater, sotto inchiesta in Iraq per l'uccisione di 11 iracheni il 16 settembre scorso, è stata coinvolta in almeno 195 sparatorie l dal 2005. Lo ha rivelato ieri un rapporto del Congresso statunitense. Oggi, a Washington i responsabili della compagnia dovranno presentarsi a un'udienza della Commissione parlamentare che controlla l'attività del governo.

Gordon Brown ha dichiarato che le truppe inglesi dovrebbero ritirarsi da Bassora.

Elezioni in Ucraina

Contrariamente al battage pubblicitario di tutta la stampa occidentale sulla presunta vittoria degli arancioni (ieri repubblica titolava: Ucraina, gli arancioni in testa. Yanucovych non ci sta. Appello alla piazza) il partito di Yanucovych (primo ministro uscente, filo russo) ha sopravanzato il partito di Yulia Tymoshenko che ieri alle 13.00 era dato al 33% dei voti, seguito da Yanucovich al 31,5%. In serata (con l’80% dei voti scrutinati) secondo l’agenzia novosti le posizioni si erano invertite: 32,6% Yanucovich e 31,8% Tymoshenco. Immediatamente il presidente Yushenko, alleato degli arancioni, ha dato ordine alle forze di polizia di controllare le operazioni di voto lasciando intendere che il voto potesse essere viziato da irregolarità. La notizia è stata subito rilanciata dalla reuters ieri sera con il seguito di tutti i media occidentali. Questa mattina con il 94% dei voti scrutinati Yanukovich è al 34,2%, Timoshenko al 30,8% e il partito del presidente Yushenko (anch’esso arancione) al 14,3%, seguono più distanziati i comunisti con il 5,6% dei voti ed altri raggruppamenti minori. Per formare il nuovo governo occorrono 226 seggi su 450 del parlamento (Rada) e al momento l’unica soluzione possibile è un governo di unità nazionale. Nonostante la presenza di una commissione di osservatori dell’OCSE, le elezioni in Ucraina rischiano di diventare una palestra di disordine per i forti interessi dimostrati dall’occidente, in primo luogo degli Usa.

USA-Controllo

Negli Usa il gigante delle telecomunicazioni Verizon è accusato di censurare l’attività web di un gruppo abortista nord americano, Naral Pro-Choice America. Secondo quanto riportato da Democracy now! del 30 settembre Verizon avrebbe bloccato lo scambio di messaggi tra il gruppo Naral e altri utenti del web con uno specifico programma di intercettazione adducendo la motivazione che quanto scambiato in rete risultava “repellente e controverso”.

Sempre negli Usa il Laboratorio di Intelligenza Artificiale dell’Università dell’Arizona ha sviluppato un progetto denominato Dark Web che avrebbe come scopo il monitoraggio e la selezione di tutto il contenuto della rete che possa essere legato ad attività terroristiche. A tale scopo è stato messo a punto il programma Writeprint che permette di seguire e identificare un utente del web in base alle caratteristiche linguistiche e semantiche tipiche del suo modo di scrivere. Nonostante gli autori assicurino che il programma opera con un grado di confidenza del 95%, restano forti dubbi che vengano schedati e perseguiti utenti del tutto innocenti. (fonte: sciencedaily.com)

ITALIA

Migranti a Lampedusa

Sbarco di 34 persone a Lampedusa, tra i quali una donna: sono arrivate questa mattina direttamente nel porto dell'isola.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Strike-bike: traduzioni delle feature dal sito

ESTO BASE

Strike Bike - Bici della solidarieta' dalla fabbrica occupata a Nordhausen!

Strike Bike - Bici della solidarieta' dalla fabbrica occupata a Nordhausen! I/le 135 colleghi e colleghe della Fahrradfabrik Bike Systems GmbH (corrisponde piu' o meno alla nostra SpA, ndt) a Nordhausen, in Turingia, in occupazione dal 10 luglio 2007 hanno deciso di riprendere la produzione di biciclette in forma autogestita. Per poter continuare dobbiamo necessariamente arrivare a 1800 ordinazioni entro il 2 ottobre. Se riusciremo a raccogliere le 1800 ordinazioni, diffonderemo anche idee solidali e incoraggeremo colleghi e colleghe che si trovano in situazioni analoghe, affinché non si lascino semplicemente "schiacciare all'interno della ristrutturazione". Da nessuno!

GERMANIA: FABBRICA OCCUPATA CONTINUA PRODUZIONE

...Se ogni spazio, collettivo, aggregazione compra almeno una bicicletta, e rende nota la cosa, diamo una mano concreta... I 135 lavoratori della fabbrica di biciclette "Bike Systems Gmbh" in Thuringian Nordhausen, in occupazione dal 10 luglio 2007, hanno deciso di riprendere la produzione in modo autogestito. Per raggiungere questo obbiettivo hanno bisogno di 1800 ordini entro il 2 ottobre. Stanno collaborando con gli anarco sindacalisti della FAU (Freie Arbeiterinnen- und Arbeiter-Union = Sindacato dei Liberi Lavoratori) e hanno aperto un sito

Da più di due mesi hanno tenuto l'occupazione della fabbrica in tre turni di presenza. Vogliono prevenirne la chiusura e lo smantellamento.

Durante le discussioni e le visite di gente solidale, hanno sviluppato l'idea di continuare la produzione in quanto l'obbiettivo non poteva limitarsi ad evitare lo sgombero dello stabile e lo smantellamento degli ultimi macchinari. E' così nata l'idea della Strike-Bike (Bici dello Sciopero) che ha riscosso man mano pareri sempre più favorevoli.

La riuscita della loro lotta per l'autogestione potrebbe significare un esempio per molti altri lavoratori in condizioni simili.

Per contatti e ordinazioni:

»Bikes in Nordhausen e.V.« c/o. André Kegel, Bruno-Kunze-Str. 39 - 99734 Nordhausen Telefon: 03631 - 622 124 and 03631 - 403 591 Fax: 03631 - 622 170 eMail: fahrradwerk@gmx.de


(Qui non traduco tutto, perche' si tratta di link, a loro volta in tedesco). Alcuni cenni sul contenuto:

-informazioni e background, raccolta dei comunicati stampa della FAU (Federazione/Sindacato Anarchico Tedesco, che sostiene l'iniziativa).

- modulo di ordinazione.

- un flyer aggiornato con informazioni tecniche dettagliate sulle bici, sul background dell'occupazione, e con il modulo di ordinazione (da stampare e diffondere!)

-il comunicato stampa del 19.09.2007 in versione pdf.


AGGIORNAMENTO

Sensazionale successo della campagna: "Strike-Bike" in produzione! Conferenza stampa all'interno della Fabbrica Martedi' 2.10.07 alle 15:00.

"Un incredibile dinamica ha portato la campagna "Strike-Bike" al successo! Sono state già raccolte più di 1.300 ordinazioni da tutto il mondo. Questo è il risultato della campagna "Strike-Bike", lanciata dai colleghi e dalle colleghe della fabbrica occupata in cooperazione con il sindacato anarchico FAU "Unione dei liberi lavoratori e delle libere lavoratrici". Sensazionalmente perfetto: i/le "sediziosi" colleghi e colleghe produrranno la "strike-bike" rossa in forma autogestita alla fine di ottobre...". I colleghi e le colleghe pubblicanno un comunicato stampa del coordinamento di solidarietà della FAU del 30.09.07 in pdf. Contemporaneamente per martedì 2 ottobre, ore 15 è prevista una conferenza stampa nella quale si forniranno informazioni, si aprirà l'ultimo giro di prenotazioni e si fornirà un quadro complessivo sulla fabbrica di Nordhausen.

IRAQ

Bassora, Iraq: continuano gli attacchi e le provocazioni ai lavoratori del settore petrolifero. Ucciso da fuoco statunitense ingegnere capo.

Lunedì 17 settembre Taleb Naji Abud, ingegnere capo della Southern Oil Company di Bassora, è stato ucciso da una pattuglia statunitense nei pressi degli oleodotti di Ruhmaila, uno dei siti petroliferi più importanti del sud Iraq. Un numero imprecisato di operai è rimasto ferito.

Taleb Naji Abud era diretto alle istallazioni di Rumaila insieme ad altri operai per iniziare la giornata di lavoro, quando un convoglio militare statunitense di pattuglia nell’area ha aperto il fuoco senza nessun motivo apparente e senza lanciare nessun avviso. Molti degli operai colpiti erano membri del sindacato.

La reazione di condanna dell’episodio da parte delle rappresentanze sindacali è stata immediata e ieri mattina, 20 settembre, si è svolta una manifestazione davanti ai cancelli della Southern Oil Company, una delle maggiori compagnie petrolifere dello stato iracheno, fortunatamente senza nessun episodio di repressione che ha coinvolto centinaia di operai del settore.

La IFOU (Iraqi Federation of Oil Unions) nel condannare l’episodio di violenza chiede che il governo iracheno stia dalla parte dei lavoratori che non possono e non devono essere oggetto di attacchi militari. Denunciano l’attacco come l’ennesimo tentativo di minare il lavoro sindacale. Ricordiamo che la IFOU lotta non solo per il raggiungimento di migliori condizioni di vita per i lavoratori , ma si è sempre espressa contro la privatizzazione del petrolio iracheno e contro la nuova proposta di legge petrolifera che il parlamento iracheno dovrebbe cominciare a discutere dopo mesi di contrasti, opposizioni e trattative.

Quest’estate il più grave attacco alla IFOU è arrivato direttamente dal governo e dal ministro del petrolio. Il primo con l’emissione di un ordine di arresto nei confronti della leadership sindacale, il secondo con la richiesta alle compagnie petrolifere irachene di non trattare con la IFOU giudicata fuori legge e non rappresentativa. Hassan Jumma Awad, presidente della IFOU e dei suoi 26.000 iscritti, inserisce la sparatoria contro gli operai nella campagna contro le libertà sindacale.

Servizi audio della giornata


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[Astrology Vedic]

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gror071002 (last edited 2008-06-26 09:54:12 by anonymous)