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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

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Editoriale

GENOVA, TRA RINVVI A GIUDIZIO PROMOZIONI E INTERCETTAZIONI audio con supportolegale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ISRAELE 1: gli oltranzisti vogliono costruire nuovi avamposti

Il movimento dei coloni israeliani annuncia che costruirà tre nuovi avamposti in Cisgiordania. Il primo sorgerà nei pressi di Beit El e prenderà il nome di Givat Haor. Il secondo sarà innalzato nei pressi di Kochav Yaakov e si chiamerà Maoz Ester. Il terzo sarà costruito vicino al blocco di Maaleh Adumin. Gli avamposti sono embrioni di colonie, composti da camper e abitazioni prefabbricate, piazzati sulle terre da occupare.

Secondo quanto affermato dagli attivisti di “Land of Israel” la costruzione dei tre nuovi insediamenti si contrappone al piano del premier israeliano Ehud Olmert di concedere alla popolazione palestinese uno Stato in Cisgiordania. C'è dell'altro. I coloni, appartenenti alla destra israeliana, dopo aver fatto sapere che la costruzione dei tre avamposti potrebbe terminare entro il 12 dicembre -data in cui si riunirà per la prima volta la commisione congiunta per le trattative di pace- hanno annunciato la possibilità di riprendere possesso di altrettanti insediamenti costruiti a settembre e in seguito sgomberati dalla polizia.

Alla conferenza di Annapolis terminata ieri, il premier israeliano Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen hanno annunciato la ripresa della Road Map, il piano di pace del 2004, che prevede lo smantellamento delle colonie nei territori occupati. La decisione di costruire nuovi avamposti è una provocazione contro questa decisione, da parte del movimento dei coloni che si oppone alla creazione dello stato palestinese.

ISRAELE 2 Raid aerei israeliani a Gaza, uccisi 4 uomini di Hamas

Fonti palestinesi hanno riferito che, stamane, due raid aerei israeliani avrebbe ucciso quattro uomini di Hamas nella parte meridionale della striscia di Gaza. Israele ha confermato la notizia, riferendo che, in un primo attacco, gli aerei avrebbero colpito degli uomini in uniforme militare in una zona da dove, poco prima, era stati lanciati alcuni missili in territorio israeliano. Il secondo attacco avrebbe invece colpito alcuni uomini che stavano piazzando dell'esplosivo nei pressi della rete di confine tra Gaza e Israele. Da giugno, Hamas controlla l'intera Striscia, dopo aver scacciato gli uomini di Fatah a séguito di pesanti scontri.

ISRAELE 3 Per Olmert il fallimento delle trattative sarebbe -la fine di Israele-

Secondo il premier israeliano Ehud Olmert, impegnato nei colloqui di pace di Annapolis, il fallimento delle trattative per la creazione di uno stato palestinese segnerebbe la fine di Israele. Secondo Olmert, il fallimento potrebbe sfociare in una ribellione stile Sudafrica, in cui gli israeliani verrebbero sopraffatti dai palestinesi. Israele e Palestina si sono accordati per la creazione di uno stato palestinese entro il 2008.

FRANCIA BANLIEUE Polizia ristabilisce l'ordine nei sobborghi nord di Parigi

Le forze di sicurezza hanno ristabilito la calma nei sobborghi a nord di Parigi. La polizia ha affermato oggi che, dopo notti di protesta, è dovuta intervenire solo per alcuni casi di incendio doloso. Sono stati dati alle fiamme auto e alcuni cassetti dell'immondizia nella regione del Val d'Oise nel nord di Parigi, ma la polizia ha fatto solo un paio di arresti e non ci sono stati attacchi agli ufficiali, ha riferito un portavoce del governo locale. Il governo ha impiegato pattuglie di ronda nella parte della città più colpita da incidenti, Villiers-le-Bel, dopo che mercoledì il presidente francese Nicholas Sarkozy aveva promesso pesanti pene per i manifestanti che a inizio settimana avevano attaccato la polizia. Audio con Maldestra.

FRANCIA: ANCHE OGGI MOBILITAZIONE STUDENTESCA IN TUTTO IL PAESE

Oggi nuova giornata di mobilitazione studentesca, contro la privatizzazione delle università, mentre sono ancora oltre una quarantina le univesità totalmente p parzialmente in sciopero, da Parigi a Nantes, tolosa, marsiglia, Montpellier e tante altre città. A queste si sono aggiunti decine e decine di licei che sono scesi in occupazione. E' quindi caduto nel vuoto l'appello del sindacato Unef a terminare la lotta, vista la trattativa che questo sindacato ha in corso con la ministra Pecresse. A Parigi questo pomeriggio è partito un corteo dal sito di Parigi 7, che si trova in un quartiere pieno di banche, uffici e negozi di lusso e che non offre alcune facilitazione per la vita degli studenti A lione uno dei campus bloccati è stato sgomberato a forza dalla polizia che è intervenuta dopo che alcuni studenti avevano dato vita ad un esproprio in un supermercato. 13 persone sono state fermate, quindi oggi pomeriggio c'è stato un presidio di solidarietà con queste fuori dal commissariato. Da Lione sentiamo Claire, compagna che studia alla facoltà di scienze politiche.

FRANCIA, giro di vite contro il p2p, il popolo del web contro Sarkozy

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ROMA - Anche il popolo del web in Francia è in rivolta. Dopo aver fatto infuriare gli addetti al trasporto pubblico e gli studenti, Nicolas Sarkozy è riuscito ad attirarsi anche i fulmini degli internauti d'oltralpe (e non solo). A dar fuoco alle polveri la firma dell'accordo antipirateria, o se si preferisce, "per lo sviluppo e la protezione delle opere e dei programmi culturali sulle nuove reti", siglato dai provider, le major dell'audiovisivo e i poteri pubblici per contrastare il download illegale. Ma tra le associazioni dei consumatori c'è già chi parla di un'escalation repressiva nei confronti di internet, un tema che sta molto a cuore alle 12 milioni di famiglie francesi che hanno una connessione Adsl.

La strada francese contro il p2p è fatta di liste nere e intese incrociate tra major e provider, una accordo definito "storico" da Sarkozy, che parla di "momento decisivo per l'arrivo di un internet civilizzato". L'inquilino dell'Eliseo, secondo i critici, usa gli stessi argomenti delle major: paragona gli atti di pirateria a dei "comportamenti medievali dove, con la scusa del digitale, ognuno può taccheggiare liberamente", e parla di "Far west di alta tecnologia", popolata di fuorilegge che possono "sottrarre le opere dell'ingegno senza farsi problemi o, peggio ancora, venderle nella più assoluta impunità. E sulle spalle di chi? Sulle spalle degli artisti".

Per farsi aiutare in questa operazione, il presidente francese ha chiesto aiuto a un big del settore, ovvero Denis Olivennes, numero uno di Fnac, gigante internazionale della distribuzione di musica, film, videogames ed elettronica, attiva anche in Italia.

L'accordo, che Sarkozy definisce "solido ed equilibrato", prevede l'invio di email di "avvertimento" agli internauti che scaricano illegalmente da internet musica e film e, in caso di recidiva, l'interruzione o la sospensione del collegamento alla rete. E cambiare provider sarebbe impossibile. È infatti prevista la realizzazione di una black list degli utenti cattivi. Di fatto, sempre secondo i critici, è l'ufficializzazione del monitoraggio delle reti di sharing da parte delle major che altrove, come ad esempio in Italia, è invece messo sotto accusa per violazione della privacy degli utenti.

AUSTRALIA Leader del Partito liberale contro le scuse agli aborigeni

Il nuovo leader nazionale del Partito liberale, Brendan Nelson, ha detto che si opporrà alle scuse ufficiali alla alla comunità aborigena, annunciate nei giorni scorsi dal neoeletto primo ministro, il laburista Kevin Rudd. Nelson sostiene che l’attuale generazione non abbia alcuna responsabilità per la sottrazione dei bambini aborigeni alle loro famiglie allo scopo di “civilizzarli”. Nelson ha poi aggiunto: «Nella maggior parte dei casi, ma non in tutti, tutto ciò venne fatto con le migliori intenzioni».

Pakistan: Sharif boicotta elezioni, Ex premier Pakistan tentera' spingere altri a fare lo stesso

L'ex premier Sharif ha annunciato che un'alleanza di partiti dell'opposizione ha deciso di boicottare le prossime elezioni in Pakistan. Nawaz Sharif tentera' di convincere altre formazioni dell'opposizione ad effettuare la stessa scelta.

ITALIA

INDAGATA LA SINDACO DI MILANO

La sindaco di Milano Letizia Moratti è indagata per abuso d'ufficio nell'ambito di una nuova inchiesta della Procura di Milano su alcuni incarichi assegnati a consulenti esterni. Insieme a Letizia Moratti nell'inchiesta sugli "incarichi d'oro" è indagato anche Giampietro Borghini, ex sindaco del capoluogo lombardo e attuale direttore generale del Comune. Borghini risponde di concussione, abuso d'ufficio e truffa aggravata. Indagata anche Rita Amabile, vicedirettore generale del Comune. La Guardia di finanza è andata a Palazzo Marino ad acquisire documenti e a perquisire gli uffici. Tra le ipotesi formulate dal pm Robledo quella che alcuni dirigenti abbiano costretto alcuni dipendenti ad andare in pensione per liberare alcuni incarichi. Sentiamo Gianni Occhi, consigliere comunale per rifondazione comunista.

TORINO: RINVIATA LA SENTENZA CONTRO I COMPAGNI ANTIFASCISTI

È stata rinviata al prossimo dieci dicembre la sentenza per gli 11 compagni/e accusati di devastazione e saccheggio per gli scontri di via Po a Torino nel 2005, quando una manifestazione antifascista si scontrò con la polizia che voleva impedire al corteo di raggiungere Piazza Castello. In città sono previste iniziative di comunicazione da parte dei compagni

REPORT MEETING INDY audio con attivista di indyroma

se vi interessa:

L'Udi (unione donne in italia) ha raccolto 100 mila firme per la legge di iniziativa popolare sulla rappresentanza delle donne nelle liste elettorali, si chiama 50&50. oggi pomeriggio le consegnano al senato. vi scrivo il telefono di Pina Nuzzo: 349.8444924 - ciao daria

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Filippine: si arrendono militari ribelli

I militari ribelli si arrendono alle truppe del governo filippino che avevano fatto irruzione nel lussuoso Peninsula Hotel di Makati, il cuore finanziario di Manila, nel quale erano asserragliati. I leader della rivolta - il generale Danilo Lin e l'ufficiale dell'esercito e senatore Antonio Trillanes - hanno spiegato di aver capitolato per evitare la perdita di vite umane.

Qualche minuto prima un intenso crepitio di colpi d'arma da fuoco aveva accompagnato l'irruzione delle forze speciali filippine. All'inetrno del lussuoso albergo, erano entrati un centinaio di membri delle forze speciali, schierati dalle autorita' per mettere fine alla rivolta. I soldati avevano abbattutto la vetrata d'ingresso dell'hotel con un blindato.

DITTATURA: A PROCESSO EX-DITTATORE VIDELA E ALTRI 16 EX-GERARCHI

Il giudice federale Sergio Torres ha disposto il rinvio a giudizio di 17 ex-gerarchi dell’ultima dittatura (1976-’83) guidati dall’ex-dittatore Jorge Rafael Videla per responsabilità nel cosiddetto ‘Plan Cóndor’, la strategia congiunta di repressione degli oppositori politici intrapresa dalle dittatura sudamericane negli anni ’70-’80. Nella lista figurano, tra gli altri, l’ex-capo dell’esercito Cristino Nicolaides, l’ex-ministro dell’Interno Albano Harguindeguy, l’ex-direttore degli Istituto militari Santiago Omar Riveros e l’ex-generale Luciano Benjamín Menéndez, già a capo del III Corpo dell’esercito, con giurisdizione nel centro e nel nordovest dell’Argentina, una delle aree del paese dove la repressione fu più cruenta. Tutti sono accusati di “crimini di lesa umanità” commessi nell’ambito del ‘Plan’, definito “un accordo criminale” tra i regimi di Argentina, Cile, Paraguay, Bolivia, Brasile e Uruguay, mirato “alla commissione di atti illeciti tra cui la sparizione forzata di persone”. Dovranno rispondere della sorte di oltre una settantina di ‘desaparecidos’ tra cui anche la nuora del poeta Juan Gelman, Maria Cludia Garcia Irureta, arrestata il 24 agosto 1976 quando aveva 19 anni e della quale si sono perse per sempre le tracce.

Venezuela: referendum, si' oltre 55%

IL MONDO SI POPOLA DI ALBERI PER COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un miliardo: è questo il numero di alberi piantati in tutto il mondo nel 2007 per tentare di contrastare i cambiamenti climatici causati dall’inquinamento. Secondo il programma dell’Onu per l’Ambiente (Unep), sono Etiopia e Messico, grazie a due imponenti progetti di ri-forestazione, a guidare l’iniziativa di livello planetario concordata nel novembre scorso a Nairobi. Con 700 milioni di alberi piantati, il Paese africano si attesta come il più ‘virtuoso’, anche se oggi solo il 3% del suo territorio è occupato da foreste, contro il 40% di un secolo fa. Seguono Messico, con 217 milioni di fusti, Turchia (150), Kenia (100), Cuba (96,5), Ruanda (50), Corea del Sud (43), Tunisia (21), Marocco e Myanmar (20) e Brasile (16). L’obiettivo di un miliardo di alberi piantati entro l’anno è stato raggiunto a meno di una settimana dall’inizio del vertice dei ministri dell’ambiente della comunità internazionale in programma a Bali dal 3 al 14 dicembre. Cina, Guatemala e Spagna annunceranno a breve i loro progetti di ri-forestazione, mentre l’Indonesia ha comunicato che pianterà 79 milioni di alberi in un solo giorno, alla vigilia dell’inizio del vertice, che si propone di lanciare i negoziati per un accordo globale da chiudere entro il 2009: un 'seguito' al Protocollo di Kyoto che scade nel 2012.

ITALIA

Procersso agli antifascisti di Torino

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GRAMIGNA: ARRESTATI ALTRI DUE ATTIVISTI

Nell'ambito dell'inchiesta sulle "nuove BR" sono stati arrestati ieri due militanti del CPO Gramigna di Padova. Abbiamo raggiunto Chiara del Gramigna. audio

Iniziative di nodo solidale in Svizzera

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FERROVIE: LA RIVOLTA DELLA CALABRIA CONTRO TAGLIO TRENI

E' un coro unanime di dissenso quello che si leva dalla Calabria per protestare contro il taglio di sei treni preannunciato dalle Ferrovie dello Stato nell'ambito della nuova programmazione dei servizi 2007-2008. Sindaci, sindacati e imprenditori sono pronti alla mobilitazione contro i tagli che inevitabilmente riguarderanno anche i lavoratori. I treni interessati sono due Eurostar (il 9371 ed il 9378) che effettuano il collegamento tra Reggio Calabria e Roma e quattro intercity (Torino - Reggio Calabria, Reggio Calabria - Torino, Milano - Crotone e Crotone- Milano). La Fit-Cisl, inoltre, denuncia anche che nel 2008 in Calabria ci si ritrovera' con meno treni e con oltre 200 lavoratori in meno occupati nelle ferrovie. Contro il taglio dei treni preannunciato dalle Ferrovie siamo pronti - sostiene il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti - alla mobilitazione. C'e' una insensibilita' di questo governo nazionale nei confronti della citta' di Reggio Calabria e dell'intera regione. Gia' siamo penalizzati dai lavori per l'ammodernamento dell'autostrada ed ora ci tocca subire anche queste altre decisioni penalizzanti. Il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha invece chiesto un incontro al Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per fare piena luce - ha detto - su questa vicenda dei tagli dei treni in Calabria. E' una situazione che viviamo con grande preoccupazione. Il taglio di sei treni a lunga percorrenza si innesta in Calabria in una situazione dei trasporti gia' difficile in virtu' dei perenni lavori in corso sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e con una viabilita' secondaria in precarie condizioni. C'e' poi da aggiungere che in Calabria la linea Jonica non e' elettrificata e, su questo versante, non sono previsti investimenti. Il progetto dell'alta Velocita', inoltre, prevede che la rete si fermi alle porte della Calabria. La riduzione dei treni - sostiene in Presidente regionale della Confindustria, Umberto De Rose - e' un colpo quasi letale ai danni della Calabria. Nel settore della mobilita' abbiamo gia' una situazione disastrosa e il taglio di sei treni rischia di provocare un isolamento della Calabria rispetto al resto del territorio nazionale. Per il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, i tagli di Trenitalia rischiano di allontanare ulteriormente la Calabria dal resto del Paese. Cio' e' inaccettabile. Il segretario della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra, afferma che non accettiamo il disinteresse delle Ferrovie della Calabria che invece di potenziare la rete pensa di ridurre i treni. Il deputato dell'Ulivo-Pd, Franco Laratta, annuncia che a meta' dicembre occuperemo tutte le stazioni ferroviarie della Calabria per protestare contro questa azienda che continua a mortificare i cittadini calabresi. Dura e' anche la posizione del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, secondo il quale contro la paventata riduzione dei treni a lunga percorrenza occorre una mobilitazione forte ed immediata

Siparietto


Gr 9:30

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gror071129 (last edited 2008-06-26 09:57:05 by anonymous)