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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

TORINO: DURA CONTESTAZIONE OPERAIA CONTRO PADRONI E SINDACATI CONCERTATIVI (corrisp. Onda Rossa: "Torino-corteo4")

Fischi e contestazioni nei confronti dei sindacati confederali, parole dure, "assassini, pagherete caro, pagherete tutto" ma anche una costante richiesta di giustizia, perché non si puo' morire di lavoro. E' esplosa questa mattina la rabbia dei 30 mila lavoratori si sono dati appuntamento a Torino per la manifestazione organizzata da tutte le sigle sindacali contro gli omicidi sul lavoro dopo la tragedia della Thyssen Krupp costata la vita finora a quattro giovani operai, mentre altri tre ancora lottano tra la vita e la morte in ospedale. Nelle intenzioni delle direzioni di Cgil Cisl e Uil doveva essere una manifestazione silenziosa, ma non appena il corteo si è cominciato a muovere da piazza Arbarello in direzione di piazza Castello, insieme agli applausi che accompagnavano il passaggio dello striscione listato a lutto delle Acciaierie Speciali Terni, si sono cominciate a levare anche le prime proteste contro i vertici dell'azienda, contro le burocrazie sindacali, contro i giornalisti. Ad aprire il corteo i lavoratori della Thyssen Krupp, lo stabilimento teatro della tragedia. Accanto all'unico sopravvissuto, Antonio Bocuzzi, ci sono i familiari delle vittime e tanti compagni che a stento trattengono le lacrime. C'e' il padre di Bruno Santino, che mostra un giornale con la foto del figlio e in un silenzio carico di tensione urla: Assassini, chi mi ridarà mio figlio?. C'e' la zia di Roberto Scola, che si stringe ai compagni del nipote e tra le lacrime ripete non si possono mandare i nostri figli a lavorare e non vederli tornare. Mentre Torino si ferma per due ore in segno di lutto, con serrande abbassate e luminarie natalizie spente, il corteo sfila con i gonfaloni, gli striscioni di decine di consigli di fabbrica, i rappresentanti sindacali, le autorità per lo più esponenti del centrosinistra e della sinistra di governo. Un silenzio surreale cala su piazza Castello, quando è proprio Bocuzzi, dopo aver chiesto di non dimenticare chi non c'e' più e chi ogni giorno muore sul posto di lavoro, e l'impegno perché da domani andare a lavorare non sia andare in guerra, invita a due minuti di silenzio. I manifestanti si raccolgono e poi riesplode la contestazione non appena prende la parola il rappresentante dei sindacati concertativi. Basta con le parole, vogliamo giustizia, "Vergogna, vergogna" gridano lavoratori ed attivisti della sinistra alternativa mentre interviene il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini, che parla anche a nome di Fim e Uilm. Contro l'esponente della Fiom fischi e grida. Ma la contestazione non si ferma e cresce di intensità appena terminato il comizio. I lavoratori aderenti ai sindacati di base e i giovani dei centri sociali si dirigono a migliaia in corteo sotto la sede dell'Unione Industriali, contro la quale viene indirizzato un fitto lancio di uova e di arance.

TORINO: PARLA IL SEGRETARIO FIOM (corrisp. Onda Rossa: "Torino-Fiom")

ROMA: MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI DI TORINO (corrisp. Onda Rossa)

MONDO: MILIONI DI MORTI SUL LAVORO

Nel mondo in un anno muoiono sul lavoro 2.400.000 persone; 274 in una sola ora, 4 per ogni minuto che passa. In Europa: ogni 5 secondi c’è un incidente sul lavoro che provoca 15 morti al giorno e 300.000 invalidi all’anno. In Italia sono 250.000 i lavoratori resi invalidi dagli incidenti del lavoro.

ESTERI

AFGHANISTAN: OFFENSIVA NATO NEL SUD

Le truppe afgane e della coalizione Nato/Isaf hanno annunciato di aver ripreso il controllo della città di Musa Qala, considerata una roccaforte talebana nella provincia meridionale di Helmand. In un offensiva militare congiunta con forze di terra e bombardamenti aerei, i soldati hanno accerchiato il centro, conquistato dai talebani diversi mesi fa, e costretto gli insorti alla fuga. Interpellati dalla tv araba Al Jazeera, i miliziani hanno confermato la perdita della città aggiungendo tuttavia di essere ancora presenti su tutto il territorio circostante e di aspettare la prima occasione per lanciare un attacco e riconquistare Musa Qala. Non sono ancora stati forniti bilanci chiari dei morti provocati dall offensiva, iniziata venerdì e proseguita fino ad oggi, ma, secondo le informazioni in circolazione, tra le vittime vi sarebbero almeno due bambini e un numero imprecisato di civili. Altre operazioni sarebbero tutt'ora in corso a Kandahar, capoluogo della provincia.

IRAQ: ATTENTATO CONTRO UNA RAFFINERIA

Secondo il portavoce del ministro del Petrolio, un incendio di vaste proporzioni scatenato da un attentato avrebbe interessato una raffineria nella zona meridionale della capitale irachena, Baghdad. Il generale Abdoul Karim Khalaf, portavoce del ministero dell'Interno iracheno, ha fatto sapere che almeno cinque persone sarebbero morte questa mattina dopo che alcuni colpi di mortaio avrebbero colpito una prigione nel centro di Baghdad. La casa circondariale si trova a poca distanza dai palazzi che ospitano il ministero dell'Interno. Il generale ha inoltre aggiunto che nell'attacco sarebbero rimaste ferite decine di persone. Al momento non si hanno notizie sull'identità delle vittime. Poche ore dopo fonti ufficiali del ministero degli Interni hanno reso noto che nell'attacco contro il carcere di Baghdad avvenuto questa mattina alcuni detenuti sarebbero riusciti a evadere. Secondo altre fonti sette detenuti sono morti altri 23 detenuti sono rimasti feriti.

PALESTINA: SEMPRE DRAMMATICA LA SITUAZIONE UMANITARIA A GAZA

Oggi l'Organizzazione mondiale della Sanità e l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, hanno manifestato "profonda preoccupazione" per la difficile situazione creatasi nella Striscia di Gaza dovuta alla riduzione della forniture di carburante e di energia elettrica imposta da Israele. L'Oms e L'Unrwa in un comunicato hanno lanciato un appello affinché siano assicurate le forniture di carburante e di elettricità necessarie per il funzionamento dei servizi sanitari. Il peggioramento della situazione si teme possa causare una "crisi umanitaria" nella Striscia di Gaza. Uno dei dirigenti della formazione palestinese al Fatah, Hatem Abdel Qader, ha fatto sapere che le autorità egiziane hanno iniziato una serie di colloqui per arrivare a organizzare un incontro fra i leader di al Fatah e Hamas. L'incontro potrebbe avvenire dopo il 19 dicembre nella capitale egiziana.

EUROPA: DECINE DI MIGRANTI MORTI IN TRE NAUFRAGI

E' di circa 60 morti e 90 dispersi il drammatico e ancora parziale bilancio di tre diversi naufragi di migranti avvenuti tra sabato e domenica. Nel primo incidente, avvenuti al largo delle coste del Senegal, una quarantina di migranti africani, salpati 12 giorni fa, a bordo di una piroga contenente 130 persone, alla volta delle Canarie, ha fatto naufragio sabato nei pressi di Youff, a nord di Dakar. Secondo la testimonianza di alcuni sopravvissuti, circa 20 persone sarebbero morte, mentre altre 40 sarebbero ufficialmente disperse. In un altra tragedia del mare, 50 migranti sub-sahariani sono stati dichiarati dispersi dopo che la loro imbarcazione è affondata a lago di Dakhla (Sahara Occidentale), nelle acque territoriali del Marocco. Secondo le autorità locali, l'imbarcazione sarebbe partita dalle coste della Mauritania il 30 novembre scorso. Una disgrazia simile, per la dinamica dell incidente, è avvenuta a poche ore di distanza nella notte tra sabato e domenica, al largo delle coste turche, dove una barca salpata da Smirne sarebbe affondata causando la morte di almeno 40 passeggeri. Solo sei dei migranti a bordo del natante, di cui due di origine palestinese, sono riusciti a riguadagnare la terraferma lanciando l allarme. Uno di essi sarebbe in condizioni gravi e tutti sono stati ricoverati in ospedale. La nazionalit e il numero totale dei viaggiatori, che cercavano con un mezzo di fortuna di dirigersi verso le isole della Grecia o le coste italiane, non sono stati resi noti.

COREA: DEVASTAZIONE AMBIENTALE

Ha devastato circa 17 chilometri di costa, della Corea del Sud, estendendosi per circa 20 chilometri dalla fonte, la marea nera fuoriuscita dalla petroliera Hebei sprint. La petroliera e' stata urtata due giorni fa da una chiatta che trasportava una gru nel porto coreano di Daesan, nella regione di Taean, circa 100 chilometri a sud di Seul. La Corea ha dispiegato oltre 100 navi e 5.600 persone per cercare di limitare le conseguenze della peggiore perdita di greggio che il Paese ricordi, che ha oscurato spiagge da sogno, coprendo gli uccelli di catrame e spandendo un odore insopportabile su un'area naturale protetta. La sabbia di Mallipo bay e' ricoperta da uno strato di petrolio di circa 10 centimetri di spessore.

BOLIVIA: LE FORZE ARMATE SOSTENGONO IL PRESIDENTE MORALES

Il giorno dopo l’approvazione della nuova Costituzione, fortemente osteggiata dall’opposizione boliviana e dai potenti gruppi economici che la sostengono, pieno sostegno è stato garantito dal capo delle Forze Armate boliviane, il generale Wilfredo Vargas, alla “rivoluzione sociale” attuata dal presidente Evo Morales. L’alto ufficiale ha respinto con forza le proposte avanzate recentemente da alcuni esponenti dell’opposizione che avevano chiesto all’esercito di “rompere con la democrazia”. Durante la cerimonia di promozione di nuovi ufficiali, il capo dell’esercito ha chiesto loro di difendere la Costituzione e i compiti che essa assegna alle forze armate. Il capo dell’esercito ha poi definito questi settori dell’opposizione “cattivi cittadini”, denunciando come il tentativo di scatenare la violenza dimostra l’“incapacità” di queste forze di proporre soluzioni attraverso il dialogo democratico.

ITALIA

TORINO: PROCESSO AGLI ANTIFASCISTI, TUTTI LIBERI (corrisp. Onda Rossa: "Torino-trib2")

ROMA: OPERAIO MUORE INVESTITO DA TRENO

Ennesimo incidente sul lavoro. Un giovane operaio - Harold Anthony Forsythe, dipendente delle ferrovie dello Stato - è morto la scorsa notte dopo essere stato travolto da un treno, alle porte di Roma. Secondo quanto si è appreso l'uomo, 26 anni, è stato investito mentre lavorava alla manutenzione della linea della stazione di Torricola, dove era stato chiamato a causa di un guasto. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente. Il macchinista del treno 9378 proveniente da Napoli e diretto a Roma, che lo ha investito, avrebbe detto agli agenti della polizia ferroviaria di non essersi accorto di nulla.

STUPRI: IL 69% IN FAMIGLIA

In Italia impera lo stereotipo dell'immigrato che violenta la donna italiana, ma non è questa la più grande violenza contro le donne italiane: secondo l'Istat il 69% degli stupri è opera dei partner, mariti o fidanzati e solo il 6% degli estranei.

"Se anche considerassimo che di questi estranei il 50% sono immigrati - ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale Istat per le indagini su condizione e qualità della vita, nell'ambito del Global forum sulle statistiche di genere in corso presso la sede dell'Istat - ciò vorrebbe dire che si arriverebbe al 3% degli stupri, e se anche ci aggiungessimo il 50% dei conoscenti al massimo si arriverebbe al 10% del totale degli stupri opera di stranieri. E invece l'immagine che viene fuori è qualla di stupri in strada ad opera di immigrati".

Secondo Sabbadini il "non fare i conti con le statistiche esistenti nel Paese può portare ad orientare in modo errato le priorità e il tipo di politiche"; spesso i reati di cui sono autori gli immigrati sono rivolti contro propri connazionali ma - nota Sabbadini - "di questo si parla ancora poco".

La realtà è invece che gran parte delle violenze più gravi subita dalle donne è domestica e quindi nella maggior parte dei casi è opera dei partner italiani". Per avere un quadro obiettivo della realtà bisognerebbe condurre indagini con metodologie adeguate e per questo servono secondo la direttrice centrale dell'Istat misurazioni in un ottica di genere.

Uno dei problemi più gravi relativi alla violenza domestica è - secondo Sabbadini - che le donne non la riconoscono: solo il 27,3% delle vittime di stupri dal partner dichiarano che il fatto rappresenta un reato.

Dalle indagini emerge inoltre che solo il 28% dei compagni autori di violenza denunciati sono stati imputati e solo l'8% condannati: la violenza maschile resta dunque impunita. E non si tratta solo di quella a sfondo sessuale.

Dall'inizio degli anni '90 il numero di omicidi in Italia è diminuito di un terzo, ma il numero di omicidi in famiglia è raddoppiato: vuol dire che sono diminuiti gli omicidi degli uomini sugli uomini e aumentati quelli degli uomini sulle donne, "cioè - ha spiegato Sabbadibni - non si è riusciti ad incidere su una delle forme più terribili di violenza, quella in famiglia".

"La violenza contro le donne deve entrare a regime nelle statistiche ufficiali - ha sostenuto la direttrice centrale dell'Istat - e deve diventare una delle nostre priorità. Obiettivo fondamentale è individuare una metodologia condivisa a livello internazionale che ci permetta di avere punti di riferimento certi per avviare le indagini sulla violenza e la possibilità di confrontare le diverse situazioni". Secondo Sabbadini, la statistica ufficiale è anche molto indietro nella misurazione della consistenza delle famiglie con partner dello stesso sesso e "dovrebbe cominciare a darsi una strategia su questo terreno".

Il presidente dell'Istat, Luigi Biggeri, ha da parte sua affermato che "costruire gli standard a livello internazionale sulla violenza deve essere una delle priorità del prossimo futuro" e che bisognerà porre l'attenzione anche sulla discriminazione, "terreno difficilissimo ma che ormai necessita di essere misurato in tutte le sue manifestazioni".

TRASPORTI: I TIR BLOCCANO STRADE E AUTOSTRADE

Scatta «bisonte selvaggio» ed è subito paralisi: sono pesanti i disagi alla circolazione in tutti i principali snodi autostradali con l'avvio dei cinque giorni di sciopero dei Tir, scattato a mezzanotte che vedrà i Tir in agitazione fino a venerdì prossimo, 14 dicembre. Traffico in tilt alle porte di Roma. Chiusa la diramazione Roma-nord tra Appiano Romano e Settebagni in entrambe le direzioni. Numerosi tir fin dalle prime ore di questa mattina sono fermi sulla A1 all'altezza di Fiano Romano. La protesta ha bloccato il traffico in entrata nella capitale nella parte di Roma nord. Al momento secondo una prima stima i tir sono oltre 700. Per coloro che sono diretti a Roma, Autostrade per l'Italia consiglia di percorrere la bretella della A1 per poi immettersi sulla A24 Roma-L'Aquila in direzione di Roma.


Gr 13:00

MORTI SUL LAVORO

DATI: nel Mondo in un anno muoiono sul lavoro 2.400.000 persone; 274 in una sola ora, 4 per ogni minuto che passa.

In Europa: ogni 5 secondi c’è un incidente sul lavoro che provoca 15 morti al giorno e 300.000 invalidi all’anno.

In Italia sono 250.000 i lavoratori resi invalidi dagli incidenti del lavoro.

ITALIA

TORINO

Diverse decine di migliaia al corteo di Torino dopo i quattro morti sul lavoro alle accierie ThyssenKrupp. Il corteo ha gridato «Assassini, assassini, dov'erano gli estintori? Tanta la rabbia e la tensione. Contestati anche i leader sindacali al grido di Vergogna, Vergogna!!! in particolare Rinaldini segretario generale della Fiom che ha detto: "Non sono morti bianche, siamo di fronte a un omicidio compiuto nei confronti dei lavoratori, è una strage"

INFORTUNI: ROMA, OPERAIO MUORE INVESTITO DA TRENO

Un operaio delle Ferrovie dello Stato e' morto la notte scorsa dopo essere stato investito da un treno mentre lavorava sul tratto ferroviario Roma-Napoli, all'altezza della stazione di Torricola. L'operaio, di 26 anni, era a lavoro con una squadra di colleghi quando e' stato travolto dal convoglio. Il giovane e' stato soccorso dal personale del 118 ma, in condizioni disperate, e' morto mentre veniva trasportato all'ospedale S. Eugenio. Sul posto e' intervenuta la polizia ferroviaria e una volante del commissariato Esposizione. Si indaga sulla dinamica dell'incidente

ROMA

Scatta «bisonte selvaggio» ed è subito paralisi: sono pesanti i disagi alla circolazione in tutti i principali snodi autostradali con l'avvio dei cinque giorni di sciopero dei Tir, scattato a mezzanotte che vedrà i Tir in agitazione fino a venerdì prossimo, 14 dicembre. Traffico in tilt alle porte di Roma. Chiusa la diramazione Roma-nord tra Appiano Romano e Settebagni in entrambe le direzioni. Numerosi tir fin dalle prime ore di questa mattina sono fermi sulla A1 all'altezza di Fiano Romano. La protesta ha bloccato il traffico in entrata nella capitale nella parte di Roma nord. Al momento secondo una prima stima i tir sono oltre 700. Per coloro che sono diretti a Roma, Autostrade per l'Italia consiglia di percorrere la bretella della A1 per poi immettersi sulla A24 Roma-L'Aquila in direzione di Roma.

ESTERI

PALESTINA

Oggi l'Organizzazione mondiale della Sanità e l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, hanno manifestato "profonda preoccupazione" per la difficile situazione creatasi nella Striscia di Gaza dovuta alla riduzione della forniture di carburante e di energia elettrica imposta da Israele. L'Oms e L'Unrwa in un comunicato hanno lanciato un appello affinché siano assicurate le forniture di carburante e di elettricità necessarie per il funzionamento dei servizi sanitari. Il peggioramento della situazione si teme possa causare una "crisi umanitaria" nella Striscia di Gaza.

LIBANO

Pare probabile l'ottavo rinvio per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica libanese, prevista per domani. L'oggetto del contendere tra maggioranza e opposizione è l'emendamento alla costituzione che permetterebbe al capo delle forze armate Michel Suleiman di accedere alla massima carica politica del paese. Secondo il quotidiano libanese 'an-Nahar' il presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri, e Hezbollah, vorrebbero l'approvazione della legge in sede parlamentare, senza cioè l'avallo del primo ministro Fuad Siniora, considerato illegittimo. La maggioranza dell'assemblea, non sembra però favorevole alla richiesta di Berri e si è schierata con il governo. La seduta del parlamento potrebbe essere spostata da domani a venerdì.

IRAQ

Secondo il portavoce del ministro del Petrolio, un incendio di vaste proporzioni scatenato da un attentato avrebbe interessato una raffineria nella zona meridionale della capitale irachena, Baghdad.

Il generale Abdoul Karim Khalaf, portavoce del ministero dell'Interno iracheno, ha fatto sapere che almeno cinque persone sarebbero morte questa mattina dopo che alcuni colpi di mortaio avrebbero colpito una prigione nel centro di Baghdad. La casa circondariale si trova a poca distanza dai palazzi che ospitano il ministero dell'Interno. Il generale ha inoltre aggiunto che nell'attacco sarebbero rimaste ferite decine di persone. Al momento non si hanno notizie sull'identità delle vittime. Poche ore dopo fonti ufficiali del ministero degli Interni hanno reso noto che nell'attacco contro il carcere di Baghdad avvenuto questa mattina alcuni detenuti sarebbero riusciti a evadere. Secondo altre fonti sette detenuti sono morti altri 23 detenuti sono rimasti feriti

ARGENTINA

"Le cose che un tempo sembravano sogni e utopie, poco a poco prendono forma". Queste le parole usate dalla neopresidente argentina Cristina Fernandez Kirchener, che oggi assumerà ufficialmente la carica presidenziale, non appena firmato l'atto costitutivo della Banca del Sud. La neo presidnete ha aggiunto. Molti i presidenti presenti per la nascita del nuovo istituto di credito. Fra loro Hugo Chavez, sostenitore della prima ora della Banca del Sud ha detto: "Solo uniti si può essere liberi". Presente anche il presidente uscente argentino, Nestor Kirchner, marito di Cristina, che si è voluto complimentare con Evo Morales per la lotta intrapresa a favore della dignità degli indios boliviani. Oltre ai leader di Venezuela, Argentina e Bolivia presenti il presidente brasiliano Lula, Correa per l'Ecuador e il presidente del Paraguay.

PAKISTAN

Diventano sempre più frequenti gli attentati in Pakistan, il più recente è avvenuto a Kamra, località a una sessantina di chilometri da Islamabad nota in zona per la presenza di una grande base dell'aeronautica, ha causato il ferimento di cinque bambini che si stavano recando a scuola. Waheed Arshad, portavoce dell'esercito pakistano, ha fatto sapere che solo l'attentatore sarebbe morto nell'esplosione.

EGITTO

Uno dei dirigenti della formazione palestinese al Fatah, Hatem Abdel Qader, ha fatto sapere che le autorità egiziane hanno iniziato una serie di colloqui per arrivare a organizzare un incontro fra i leader di al Fatah e Hamas. L'incontro potrebbe avvenire dopo il 19 dicembre nella capitale egiziana. "I contatti sono in corso ma non tutti i segnali giunti finora son positivi" ha detto Qader. Secondo il quotidiano arabo "al-Sharq al-Aswat" i colloqui si sarebbero interrotti per le richieste di al-Fatah che chiede nuove elezioni e la fine dello strapotere di Hamas a Gaza.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror071210 (last edited 2008-06-26 09:53:57 by anonymous)