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'''Funerali della Bhutto, scontri in tutto il Paese'''

Centinaia di migliaia di persone sono arrivate nel villaggio di Garhi Khuda Baksh per rendere l'estremo saluto alla Bhutto, la cui bara è stata avvolta nella bandiera rossa, nera e verde del suo partito, il Ppp, che ha decretato 40 giorni di lutto e sta discutendo la sua partecipazione alle elezioni legislative dell'8 gennaio.

In Pakistan proseguono intanto i disordini. E' di 17 morti, di cui tre poliziotti, il bilancio degli scontri e delle violenze avvenuti in tutto il Pakistan all'indomani dell'attentato. Lo hanno reso noto fonti di polizia, precisando che le proteste più violente si sono concentrate nella provincia meridionale di Sindh, da cui proveniva l'ex premier, dove si sono contati 16 morti.

E qui le autorità locali hanno ordinato alle forze di sicurezza di sparare a vista contro i manifestanti, dopo l'uccisione di un poliziotto e il ferimento di altri tre a Karachi, dove oltre duemila persone hanno assaltato una stazione di polizia, appiccando il fuoco. Violenti scontri anche a Hyderabad, dove sono state date alle fiamme 25 banche, un centinaio di veicoli e fast food stranieri. Tra le vittime c'è anche il candidato di un partito filogovernativo, impegnato in una manifestazione elettorale in vista del voto dell'8 gennaio prossimo.

Intanto questa mattina il premier pachistano, Mohammedmian Soomro ha fatto sapere che il piano che prevede lo svolgimento di elezioni generali il prossimo 8 gennaio non è cambiato, ed è ancora valido. "Attualmente le elezioni restano dov'erano", ha dichiarato Soomro nel corso di una conferenza stampa. "Ci consulteremo con tutti i partiti politici per prendere qualunque decisione in merito. Sono pronto ad incontrarli subito". Quanto all'assassinio della Bhutto, il premier ha assicurato l'avvio di un'inchiesta per far luce su quanto accaduto. Il governo di Islamabad ritiene comunque attendibile la rivendicazione di Al Qaeda per l'attentato. Parlando al termine di una riunione d'emergenza durante la quale è stato confermato il voto dell'8 gennaio, un portavoce ha affermato che "quasi certamente" l'ex premier pachistana è stata uccisa dal gruppo terroristico che fa capo a Osama Bin Laden.

'''IRAQ: ATTACCO SUICIDA A BAGHDAD, 11 I MORTI E 65 I FERITI'''

E' di undici morti e 65 feriti il bilancio dell'attentato suicida avvenuto questa mattina a Baghdad, nella piazza al-Tayaran. Lo hanno riferito le forze di sicurezza irachene, precisando che a provocare l'esplosione e' stato un kamikaze a bordo di un'autobomba. Le stesse fonti hanno poi dato notizia dell'arresto del cosiddetto "ministro della Difesa" dello Stato islamico in Iraq, Ahmed Turki Abbas, dopo scontri con le forze di sicurezza a Mahmoudiya.

'''Sri Lanka: decine ribelli tamil uccisi'''

Trentacinque ribelli separatisti del gruppo dell'Esercito di liberazione delle Tigri tamil sono stati uccisi in una serie di scontri avvenuti tra ieri e oggi nello Sri Lanka del Nord. Lo rendono noto fonti militari locali.
Venticinque membri delle Tigri Tamil sono morti ieri nel distretto di Vavuniya, a nord del paese mentre altri 10 avrebbero perso la vita oggi durante alcuni combattimenti nella penisola di Jaffna.
Sono gli ennesimi scontri all'interno di un paese martoriato, a causa di una guerra civile che ha provocato circa 70.000 vittime dall'inizio del conflitto nel 1983.

'''Nepal: parlamento vota fine monarchia, sì a repubblica'''

l parlamento provvisorio del Nepal ha approvato oggi una mozione che abolisce la monarchia. La decisione fa parte dei negoziati in atto tra i principali partiti ed i ribelli maoisti per portare avanti l'accordo di pace firmato nel 2006. Lo mostrano le immagini delle televisioni locali.
La mozione, che sigla il passaggio del Nepal dalla monarchia ad una repubblica democratica federale, è stata approvata con una maggioranza di 270 voti su 329.Pochissimi i voti contrari, tre in tutto. Nelle immagini televisive si vedono i funzionari parlamentari che leggono il risultato della votazione. I funzionari hanno dichiarato che il re Gyanendra potrà continuare a vivere nel palazzo reale, pur non avendo più alcun potere, fino alle elezioni che si dovrebbero tenere a metà aprile del prossimo anno.

'''Colombia: ostaggi, via a "Operazione Emmanuel" stasera'''

L'operazione umanitaria che deve permettere la liberazione di tre ostaggi in mano alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) comincerà dopo le 15 (le 20:30 svizzere) dall'aeroporto venezuelano di Santo Domingo (Stato di Tachira) quando sei velivoli decolleranno per trasferirsi a Villavicencio in Colombia. Lo ha reso noto il presidente venezuelano Hugo Chavez.
Lo stesso capo dello Stato venezuelano, a cui le Farc vogliono consegnare Clara Rojas, suo figlio Emmanuel di tre anni, e la ex deputata Consuelo Gonzalez de Perdomo, ha dichiarato di non essere a conoscenza dell'esistenza di un limite temporale per la fine dell'operazione, fissato in un comunicato del governo colombiano alle 18:59 colombiane di domenica (le 0:59 svizzere di lunedì).
La stessa operazione, ha concluso Chavez, è stata ribattezzata 'Operazione Emmanuel', in omaggio al bambino di tre anni nato che Clara Rojas ha avuto nella selva da un guerrigliero delle Farc. Una volta a Villavicencio, le Farc faranno conoscere le coordinate del luogo in territorio colombiano dove saranno rilasciati i tre ostaggi.

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Funerali della Bhutto, scontri in tutto il Paese

Centinaia di migliaia di persone sono arrivate nel villaggio di Garhi Khuda Baksh per rendere l'estremo saluto alla Bhutto, la cui bara è stata avvolta nella bandiera rossa, nera e verde del suo partito, il Ppp, che ha decretato 40 giorni di lutto e sta discutendo la sua partecipazione alle elezioni legislative dell'8 gennaio.

In Pakistan proseguono intanto i disordini. E' di 17 morti, di cui tre poliziotti, il bilancio degli scontri e delle violenze avvenuti in tutto il Pakistan all'indomani dell'attentato. Lo hanno reso noto fonti di polizia, precisando che le proteste più violente si sono concentrate nella provincia meridionale di Sindh, da cui proveniva l'ex premier, dove si sono contati 16 morti.

E qui le autorità locali hanno ordinato alle forze di sicurezza di sparare a vista contro i manifestanti, dopo l'uccisione di un poliziotto e il ferimento di altri tre a Karachi, dove oltre duemila persone hanno assaltato una stazione di polizia, appiccando il fuoco. Violenti scontri anche a Hyderabad, dove sono state date alle fiamme 25 banche, un centinaio di veicoli e fast food stranieri. Tra le vittime c'è anche il candidato di un partito filogovernativo, impegnato in una manifestazione elettorale in vista del voto dell'8 gennaio prossimo.

Intanto questa mattina il premier pachistano, Mohammedmian Soomro ha fatto sapere che il piano che prevede lo svolgimento di elezioni generali il prossimo 8 gennaio non è cambiato, ed è ancora valido. "Attualmente le elezioni restano dov'erano", ha dichiarato Soomro nel corso di una conferenza stampa. "Ci consulteremo con tutti i partiti politici per prendere qualunque decisione in merito. Sono pronto ad incontrarli subito". Quanto all'assassinio della Bhutto, il premier ha assicurato l'avvio di un'inchiesta per far luce su quanto accaduto. Il governo di Islamabad ritiene comunque attendibile la rivendicazione di Al Qaeda per l'attentato. Parlando al termine di una riunione d'emergenza durante la quale è stato confermato il voto dell'8 gennaio, un portavoce ha affermato che "quasi certamente" l'ex premier pachistana è stata uccisa dal gruppo terroristico che fa capo a Osama Bin Laden.

IRAQ: ATTACCO SUICIDA A BAGHDAD, 11 I MORTI E 65 I FERITI

E' di undici morti e 65 feriti il bilancio dell'attentato suicida avvenuto questa mattina a Baghdad, nella piazza al-Tayaran. Lo hanno riferito le forze di sicurezza irachene, precisando che a provocare l'esplosione e' stato un kamikaze a bordo di un'autobomba. Le stesse fonti hanno poi dato notizia dell'arresto del cosiddetto "ministro della Difesa" dello Stato islamico in Iraq, Ahmed Turki Abbas, dopo scontri con le forze di sicurezza a Mahmoudiya.

Sri Lanka: decine ribelli tamil uccisi

Trentacinque ribelli separatisti del gruppo dell'Esercito di liberazione delle Tigri tamil sono stati uccisi in una serie di scontri avvenuti tra ieri e oggi nello Sri Lanka del Nord. Lo rendono noto fonti militari locali. Venticinque membri delle Tigri Tamil sono morti ieri nel distretto di Vavuniya, a nord del paese mentre altri 10 avrebbero perso la vita oggi durante alcuni combattimenti nella penisola di Jaffna. Sono gli ennesimi scontri all'interno di un paese martoriato, a causa di una guerra civile che ha provocato circa 70.000 vittime dall'inizio del conflitto nel 1983.

Nepal: parlamento vota fine monarchia, sì a repubblica

l parlamento provvisorio del Nepal ha approvato oggi una mozione che abolisce la monarchia. La decisione fa parte dei negoziati in atto tra i principali partiti ed i ribelli maoisti per portare avanti l'accordo di pace firmato nel 2006. Lo mostrano le immagini delle televisioni locali. La mozione, che sigla il passaggio del Nepal dalla monarchia ad una repubblica democratica federale, è stata approvata con una maggioranza di 270 voti su 329.Pochissimi i voti contrari, tre in tutto. Nelle immagini televisive si vedono i funzionari parlamentari che leggono il risultato della votazione. I funzionari hanno dichiarato che il re Gyanendra potrà continuare a vivere nel palazzo reale, pur non avendo più alcun potere, fino alle elezioni che si dovrebbero tenere a metà aprile del prossimo anno.

Colombia: ostaggi, via a "Operazione Emmanuel" stasera

L'operazione umanitaria che deve permettere la liberazione di tre ostaggi in mano alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) comincerà dopo le 15 (le 20:30 svizzere) dall'aeroporto venezuelano di Santo Domingo (Stato di Tachira) quando sei velivoli decolleranno per trasferirsi a Villavicencio in Colombia. Lo ha reso noto il presidente venezuelano Hugo Chavez. Lo stesso capo dello Stato venezuelano, a cui le Farc vogliono consegnare Clara Rojas, suo figlio Emmanuel di tre anni, e la ex deputata Consuelo Gonzalez de Perdomo, ha dichiarato di non essere a conoscenza dell'esistenza di un limite temporale per la fine dell'operazione, fissato in un comunicato del governo colombiano alle 18:59 colombiane di domenica (le 0:59 svizzere di lunedì). La stessa operazione, ha concluso Chavez, è stata ribattezzata 'Operazione Emmanuel', in omaggio al bambino di tre anni nato che Clara Rojas ha avuto nella selva da un guerrigliero delle Farc. Una volta a Villavicencio, le Farc faranno conoscere le coordinate del luogo in territorio colombiano dove saranno rilasciati i tre ostaggi.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Pakistan: elezioni confermate per 8 gennaio, premier

Le elezioni dell'8 gennaio in Pakistan sono confermate, secondo quanto ha dichiarato oggi il primo ministro pachistano pro tempore, Mohammadmian Soomro. "Le elezioni si terranno per quando sono state annunciate " ha risposto il premier ai giornalisti che gli chiedevano se era stata presa una decisione sulla data delle elezioni politiche alla luce dell'assassinio di Benazir Bhutto. Numerosi analisti si aspettavano un rinvio delle elezioni in seguito all'assassinio della leader dell'opposizione.

Soldati israeliani uccidono una guardia del corpo dell'ex premier palestinese Abu Ala

Una delle guardie del corpo di Abu Ala, il negoziatore capo palestinese, è stata uccisa la scorsa notte da soldati israeliani in uno scontro a fuoco divampato alla periferia di Ramallah, Cisgiordania. L'incidente è avvenuto poche ore dopo un incontro a Gerusalemme fra il presidente palestinese Abu Mazen e il premier israeliano Ehud Olmert. La guardia del corpo è stata identificata in Muatsem Sharif al-Mahdi, un esponente di al-Fatah. Fonti militari israeliane riferiscono che ha aperto il fuoco su soldati che erano penetrati nel rione di Bitunye (Ramallah) per arrestarlo in quanto sospettato di traffico di armi. Mentre fonti palestinesi hanno accusato Israele di "aver dimostrato una volta di più di non essere interessata ad agevolare la realizzazione dei progetti di sicurezza dell'Anp in Cisgiordania".

L'incontro Abu-Mazen-Olmert Si sarebbe concluso con note distensive l'incontro di ieri tra Abu Mazen e Olmert, dopo che nei giorni scorsi i controversi piani di edilizia nei territori occupati aveva suscitato non poche irritazioni tra i palestinesi. Secondo alcune autorità israeliane i motivi di frizione sarebbero stati superati e ambedue le parti si sarebbero impegnate a non compiere nulla che unilateralmente possa pregiudicare l'esito dei negoziato di pace, lanciato il mese scorso alla conferenza di Annapolis. Ed è anche ciò che ha detto il negoziatore palestinese Saeb Errikat.

TERRA SANTA: BARUFFA TRA PRETI NELLA BASILICA NATIVITA'

In marcato contrasto con lo spirito di Natale una violenta baruffa è scoppiata nella Basilica della Natività a Betlemme tra preti greci ortodossi e armeni causata da rivalità sul controllo di una parte del sito sacro alle confessioni cristiane. A quanto si è appreso la baruffa, che si è conclusa col ferimento di cinque preti e di due poliziotti, è scoppiata dopo che preti greci ortodossi, impegnati in lavori di pulizia postnatalizia nella basilica, sono stati assaliti da preti armeni che li hanno accusati di aver 'sconfinato' nell' area a loro riservata.

Cominciata con urli e rimproveri la lite è degenerata a vie di fatto, con l'impiego di scope e sbarre di ferro fino a un pugilato vero e proprio tra preti, davanti a un pubblico esterrefatto di fedeli. E' stato necessario l' arrivo della polizia palestinese - due dei cui agenti sono stati contusi nel parapiglia assieme a cinque preti - per porre fine alla rissa. I preti malconci hanno dovuto essere curati nel vicino ospedale di Bet Jalla. Ha contribuito a calmare gli animi anche l' intervento del sindaco Victor Batarse. Non è certo la prima volta, ha detto, che le pulizie postnatalizie nella basilica sono causa di baruffe tra preti. "Nei precedenti due anni tutto era filato liscio, quest'anno purtroppo non è stato così" ha poi osservato tirando un sospiro.

  • La basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme è un altro teatro, a volte, di aspre risse tra preti delle diverse confessioni cristiane che si accusano di sconfinare in aree della Chiesa a loro assegnate da un plurisecolare status quo.

Sri lanka, ministro aggredisce giornalista e viene tenuto in ostaggio fino a quando chiede scusa

Un ministro si è presentato nella sede di una tv per protestare in quanto non era stato citato da un telegiornale eaggredisce un giornalista. Immediatamente è stato sequestrato e trattenuto finche' non ha chiesto scusa davanti alle telecamere. E' accaduto nello Sri Lanka al titolare del dicastero del Lavoro, Mervyn Silva, che si era presentato negli studi dell'emittente pubblica Rupavahini, a Colombo. Le scuse pubbliche di Silva hanno messo fine al sequestro di alcune ore e hanno scongiurato l'intervento delle teste di cuoio, subito arrivate sul posto. Lo stesso ministro ha poi spiegato il motivo dell'aggressione a un giornalista, a cui ha strappato la camicia: era furioso perche' l'emittente aveva ignorato la cerimonia da lui presieduta per l'inaugurazione di un ponte distrutto dallo tsunami del 2004. Per il ministro dell'Informazione Anura Priyadharshana Yapa la questione "e' chiusa" perche' si trattato solo di uno "spiacevole incidente".

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror071228 (last edited 2008-06-26 09:50:46 by anonymous)