Size: 2461
Comment:
|
Size: 7614
Comment:
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 38: | Line 38: |
Turchia: esplosione fabbrica Istanbul, decine morti e feriti ISTANBUL - Almeno 17 persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite in una esplosione di origine accidentale in una fabbrica di Istanbul. Lo ha detto il direttore del dipartimento della Sanità della metropoli turca Mehmet Bakar alla rete televisiva Cnn Turk. Tre dei feriti sono in gravi condizioni. Un precedente bilancio comunicato dal governatore di Istanbul, Muammer Guler, aveva dato la cifra di 11 morti. Il governatore, che si è recato sul luogo del disastro insieme al capo della polizia metropolitana, ha escluso l'ipotesi di un attentato ma ha detto di ignorare per ora le cause dell'esplosione. La fabbrica dove è avvenuta l'esplosione si trova nel quartiere popolare di Zeytinburnu, sulla sponda europea della città. Secondo le autorità, l'esplosione è avvenuta in una zona industriale dove ci sono numerose fabbriche di abbigliamento, ma locali dove si fabbricano petardi. Secondo fonti giornalistiche, alcuni testimoni hanno riferito dell'esplosione di una caldaia. Iraq: indagine, oltre un milione morti da invasione 2003 LONDRA - Più di un milione di iracheni sono morti a causa del conflitto nel loro Paese dall'invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2003, secondo i risultati di una ricerca condotta da una delle principali società di sondaggi britanniche. L'indagine, effettuata da Opinion Research Business (Orb) interpellando 2414 adulti in interviste personali, ha scopertoche il 20% cento delle persone hanno avuto almeno un morto nella loro nucleo famigliare a causa del conflitto. Secondo i dati dell'ultimo censimento completo in Iraq, effettuato nel 1997, nel Paese c'erano 4,05 milioni di nuclei famigliari, una cifra su cui Orb si è basata per calcolare che approssimativamente 1,03 milioni di persone sono morte a causa della guerra. Il margine di errore dell'indagine, condotta in agosto e settembre 2007, è stato dell'1,7%, e la forchetta dei decessi si pone fra 946 258 e 1,12 milioni. La ricerca ha interessato 15 delle 18 province irachene. Fra quelle non incluse figurano due delle regioni più turbolente - Kerbala e Anbar - e la provincia settentrionale di Erbil, dove le autorità hanno rifiutato il permesso di effettuare l'indagine. |
|
Line 49: | Line 71: |
'''ciao marco ti ho messo un po' di cose, sono da rileggere e integrare, sara''' | |
Line 50: | Line 73: |
---- /!\ '''Edit conflict - other version:''' ---- | Rifiuti: proteste a Marigliano, bloccata autostrada A30 Nella notte appiccati oltre 70 roghi a cumuli spazzatura Proseguono le proteste a Marigliano, con blocco per oltre un'ora dell' autostrada A30 in direzione Caserta, contro l'apertura di un sito di stoccaggio. Decine di manifestanti che da giorni presidiano l'area destinata ad ospitare i rifiuti hanno bloccato l'autostrada. Nel Napoletano sono stati appiccati oltre 70 roghi a cumuli di rifiuti la scorsa notte. Il vesuviano e l'area a nord di Napoli sono state le zone maggiormente interessate dagli incendi di spazzatura. CHIMARE MARIO, SE VUOI Incidenti lavoro: morto in lavori per spettacolo, una condanna Gup Venezia infligge 8 mesi a amministratore Tese spa Per la morte in un incidente di lavoro di Luca Dalla Libera, operaio valdostano, il Gup di Venezia ha condannato ieri pomeriggio a 8 mesi l'Ad di Tese Spa. L'incidente avvenne nel 2004 a Marghera durante lo smontaggio di una struttura per uno spettacolo della Biennale nel capannone del Petrolchimico. In ottobre il responsabile dei lavori aveva patteggiato la pena di 8 mesi. Comunicato stampa 800 BANGLADESI IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE A PIAZZA SAN GIOVANNI, ROMA: PERMESSI DI SOGGIORNO UMANITARIO O CERTIFICATI DI MORTE? Dopo un mese dalla convocazione presso il Viminale del Tavolo sull’Emergenza Bangladesh e l’incontro del 9 Gennaio col Prefetto di Roma, le Istituzioni nazionali e locali – pure riconoscendo lo stato di emergenza politica e soprattutto umanitaria in cui riversa il Bangladesh dopo il passaggio del ciclone Sidr – non si sono ancora impegnate a riconoscere la protezione umanitaria a favore dei cittadini bangladesi presenti in Italia, impossibilitati ad aiutare le proprie famiglie in difficoltà. L’Associazione Bangladesh in Italia, il Comitato Immigrati in Italia e l’Associazione Dhuumcatu lanciano un appello alle Istituzioni italiane al senso di responsabilità politica dinanzi a 800 giovani bangladesi, che hanno scelto lo sciopero della fame e purtroppo anche della sete come via ultima per chiedere il riconoscimento – sancito dal diritto nazionale ed internazionale – alla protezione umanitaria. Un impegno che deve essere urgente, perché sono già 9 i bangladesi colpiti da malore e diverse decine soccorse dall’unità mobile del 118, disposta presso lo stesso presidio a Piazza San Giovanni in Laterano. Invitiamo altresì gli organi di stampa a partecipare alla conferenza stampa, indetta per Giovedì 31 Gennaio 2008 alle ore 12.00 a Piazza San Giovanni in Laterano ed informare l’opinione pubblica della gravità della situazione in cui versano i bangladesi presenti sul territorio. CONFERNZA STAMPA 31 Gennaio 2008, 0re 12.00 Piazza San Giovanni in Laterano, Roma SI PUO SENTIRE DUUMCATU |
[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva] |
[#appunti Appunti e note redazionali] |
[:RorFonti: Fonti] |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Turchia: esplosione fabbrica Istanbul, decine morti e feriti
ISTANBUL - Almeno 17 persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite in una esplosione di origine accidentale in una fabbrica di Istanbul. Lo ha detto il direttore del dipartimento della Sanità della metropoli turca Mehmet Bakar alla rete televisiva Cnn Turk. Tre dei feriti sono in gravi condizioni.
Un precedente bilancio comunicato dal governatore di Istanbul, Muammer Guler, aveva dato la cifra di 11 morti. Il governatore, che si è recato sul luogo del disastro insieme al capo della polizia metropolitana, ha escluso l'ipotesi di un attentato ma ha detto di ignorare per ora le cause dell'esplosione.
La fabbrica dove è avvenuta l'esplosione si trova nel quartiere popolare di Zeytinburnu, sulla sponda europea della città. Secondo le autorità, l'esplosione è avvenuta in una zona industriale dove ci sono numerose fabbriche di abbigliamento, ma locali dove si fabbricano petardi. Secondo fonti giornalistiche, alcuni testimoni hanno riferito dell'esplosione di una caldaia.
Iraq: indagine, oltre un milione morti da invasione 2003
LONDRA - Più di un milione di iracheni sono morti a causa del conflitto nel loro Paese dall'invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2003, secondo i risultati di una ricerca condotta da una delle principali società di sondaggi britanniche.
L'indagine, effettuata da Opinion Research Business (Orb) interpellando 2414 adulti in interviste personali, ha scopertoche il 20% cento delle persone hanno avuto almeno un morto nella loro nucleo famigliare a causa del conflitto.
Secondo i dati dell'ultimo censimento completo in Iraq, effettuato nel 1997, nel Paese c'erano 4,05 milioni di nuclei famigliari, una cifra su cui Orb si è basata per calcolare che approssimativamente 1,03 milioni di persone sono morte a causa della guerra. Il margine di errore dell'indagine, condotta in agosto e settembre 2007, è stato dell'1,7%, e la forchetta dei decessi si pone fra 946 258 e 1,12 milioni.
La ricerca ha interessato 15 delle 18 province irachene. Fra quelle non incluse figurano due delle regioni più turbolente - Kerbala e Anbar - e la provincia settentrionale di Erbil, dove le autorità hanno rifiutato il permesso di effettuare l'indagine.
CILE
Sono quattro i generali dell’esercito, tuttora in servizio, che saranno processati con l’accusa di aver partecipato all’uccisione di 22 loro connazionali nella località di Paine (a sud di Santiago) agli inizi del regime di Augusto Pinochet (1973-1990). Le vittime erano contadini giustiziati poco dopo l’insediamento di Pinochet alla guida del paese. I quattro generali, all’epoca sotto-tenenti, sono i generali Guillermo Castro Muñoz, Cristián Le Dantec Gallardo, Julio Baeza von Bohlen e Eduardo Ludovico Aldunate Hermann. Quest’ultimo è stato anche comandante aggiunto della missione Onu ad Haiti
NICARAGUA
l presidente Daniel Ortega ha annunciato la presentazione di un ricorso presso il Segretario Generale dell’Onu per denunciare presunte minacce della Colombia ai danni della sovranità del suo paese. In particolare, Ortega ha chiesto il rispetto di una sentenza della Corte Costituzionale su un tratto di mare conteso: "Il Nigaragua rivendicherà i suoi diritti perché la Colombia facendosi forte della forza militare di cui è a disposizione non sta permettendo ai nostri pescatori di esercitare il loro lavoro”.
ITALIA
ciao marco ti ho messo un po' di cose, sono da rileggere e integrare, sara
Rifiuti: proteste a Marigliano, bloccata autostrada A30 Nella notte appiccati oltre 70 roghi a cumuli spazzatura
Proseguono le proteste a Marigliano, con blocco per oltre un'ora dell' autostrada A30 in direzione Caserta, contro l'apertura di un sito di stoccaggio. Decine di manifestanti che da giorni presidiano l'area destinata ad ospitare i rifiuti hanno bloccato l'autostrada. Nel Napoletano sono stati appiccati oltre 70 roghi a cumuli di rifiuti la scorsa notte. Il vesuviano e l'area a nord di Napoli sono state le zone maggiormente interessate dagli incendi di spazzatura.
CHIMARE MARIO, SE VUOI
Incidenti lavoro: morto in lavori per spettacolo, una condanna Gup Venezia infligge 8 mesi a amministratore Tese spa
- Per la morte in un incidente di lavoro di Luca Dalla Libera, operaio valdostano, il Gup di Venezia ha condannato ieri pomeriggio a 8 mesi l'Ad di Tese Spa. L'incidente avvenne nel 2004 a Marghera durante lo smontaggio di una struttura per uno spettacolo della Biennale nel capannone del Petrolchimico. In ottobre il responsabile dei lavori aveva patteggiato la pena di 8 mesi.
Comunicato stampa
800 BANGLADESI IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE A PIAZZA SAN GIOVANNI, ROMA: PERMESSI DI SOGGIORNO UMANITARIO O CERTIFICATI DI MORTE?
Dopo un mese dalla convocazione presso il Viminale del Tavolo sull’Emergenza Bangladesh e l’incontro del 9 Gennaio col Prefetto di Roma, le Istituzioni nazionali e locali – pure riconoscendo lo stato di emergenza politica e soprattutto umanitaria in cui riversa il Bangladesh dopo il passaggio del ciclone Sidr – non si sono ancora impegnate a riconoscere la protezione umanitaria a favore dei cittadini bangladesi presenti in Italia, impossibilitati ad aiutare le proprie famiglie in difficoltà. L’Associazione Bangladesh in Italia, il Comitato Immigrati in Italia e l’Associazione Dhuumcatu lanciano un appello alle Istituzioni italiane al senso di responsabilità politica dinanzi a 800 giovani bangladesi, che hanno scelto lo sciopero della fame e purtroppo anche della sete come via ultima per chiedere il riconoscimento – sancito dal diritto nazionale ed internazionale – alla protezione umanitaria. Un impegno che deve essere urgente, perché sono già 9 i bangladesi colpiti da malore e diverse decine soccorse dall’unità mobile del 118, disposta presso lo stesso presidio a Piazza San Giovanni in Laterano. Invitiamo altresì gli organi di stampa a partecipare alla conferenza stampa, indetta per Giovedì 31 Gennaio 2008 alle ore 12.00 a Piazza San Giovanni in Laterano ed informare l’opinione pubblica della gravità della situazione in cui versano i bangladesi presenti sul territorio.
CONFERNZA STAMPA 31 Gennaio 2008, 0re 12.00 Piazza San Giovanni in Laterano, Roma
SI PUO SENTIRE DUUMCATU
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
Edit conflict - your version:
End of edit conflict
Appunti e note redazionali
Servizi audio della giornata
[#top Torna a inizio pagina] |