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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

VALERIO VERBANO 28 ANNI DOPO

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SERBIA Al via la manifestazione di Belgrado. Disordini e proteste di solidarietà in tutto il paese

Mentre a Belgrado centinaia di migliaia di persone si stanno radundando per la 'manifestazione del popolo per il Kosovo' nel centro della città sventolando bandiere patriottiche e striscioni con la scritta 'il Kosovo è Serbia', al confine con la provincia secessionista la protesta si è trasformata in atti di violenza. Sul lato serbo del valico di Merdare un gruppo di veterani si è radunato per una manifestazione contro la secessione che presto è sfociata in azioni violente: copertoni in fiamme e pietre sono stati lanciati contro gli agenti kosovari e i militari cechi della Kfor costringendoli ad indietreggare di qualche decina di metri dal loro presidio sul lato kosovaro. Uno dei partecipanti all'attacco, Djean Milosevic, ha affermato che "è da qui che dobbiamo difendere il Kosovo, non da Belgrado" e che sono necessarie "azioni decise". A Mitrovica nord un gruppo di attivisti si è radunato per il quarto giorno consecutivo gridando 'Russia aiutaci' e un picchetto ha impedito ad avvocati e magistrati l'accesso al tribunale cittadino. Alcuni disordini si sono verificati anche nella Republika Srpska, regione autonoma a maggioranza serba, dove circa mille persone hanno manifestato in solidarietà con Belgrado e Mitrovica contro 'lo scippo del Kosovo'.

KOSOVO: L'ITALIA RICONOSCE L'AUTOPROCLAMAZIONE DI INDIPENDENZA AUDIO RODU

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al riconoscimento del Kosovo con il voto favorevole di tutti i ministri con l'eccezione del ministro Ferrero di Rifondazione il quale sostiene che l'indipendenza del Kosovo sia avvenuta in palese violazione del diritto internazionale" e rappresenta uno "strappo". Opposto il commento del premier uscente Romano Prodi, secondo cui il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo non toglie nulla alla Serbia con la quale l'Italia continua e continuerà ad avere sempre un rapporto di "amicizia e affetto. A Prodi tuttavia ha già risposto l'ambasciata di Belgrado a Roma, che dichiara di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sul riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo da parte dell'Italia e che, una volta ricevuta tale notifica, la rappresentanza diplomatica serba intende trasmettere "una nota di protesta alla Farnesina" e quindi, dopo 48 ore, "ritirare per consultazioni a Belgrado" l'ambasciatrice così come avvenuto nelle altre capitali che hanno riconosciuto il Kosovo. A queste si è aggiunta oggi l'Estonia. Con il riconoscimento della secessione kosovora l'italia ha sbagliato ancora, sostiene ai nostri microfoni Raffaella Bolini della presidenza nazionale Arci.

PALESTINA Sedi dell'Anp restano chiuse a Gerusalemme est

Secondo quanto riportano alcune fonti palestinesi, le autorità israeliane hanno prorogato di altri 180 giorni la chiusura di alcuni uffici dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) a Gerusalemme est, nonostante sembrasse imminente una riapertura delle sedi dopo il vertice di Annapolis. Gli uffici erano stati chiusi da Israele dopo la seconda intifada tra il 2001 e il 2002, per evitare che proseguissero le attività politiche, e da quel momento non sono più stati operativi. I palestinesi hanno dichiarato che la proroga della chiusura è considerata "come una violazione delle promesse fatte dal primo ministro Ehud Olmert, e un pessimo segnale per il prosieguo dei negoziati".

PALESTINA Autorità israeliane negano diritto alla casa ai palestinesi

Il movimento pacifista israeliano 'Peace Now' denuncia in un rapporto pubblicato oggi il fatto che le autorità di Tel Aviv negano ai palestinesi il diritto di avere una propria casa in Cisgiordania, rifiutando loro i permessi di costruzione e procedendo poi alla demolizione delle abitazioni che a causa di quel diniego sono state edificate senza licenza. Secondo i dati di 'Peace Now' nel periodo compreso tra il 2000 e il settembre 2007 l'amministrazione civile israeliana ha concesso in Cisgiordania 18.472 permessi di costruzione ai coloni ebraici, e solo 91 ai cittadini palestinesi: circa il 94 per cento dei permessi di costruzione richiesti dai palestinesi residenti in Cisgiordania sono stati respinti. Nel stesso periodo risulta che l'amministrazione civile israeliana ha demolito 1.663 costruzioni di proprietà palestinese e solo 199 appartenenti ai coloni.

KENYA importante svolta nei negoziati tra governo e opposizione

KanyaSvolta positiva nei negoziati per la soluzione della sanguinosa crisi politica kenyana. Il governo ha annunciato questa mattina di accettare "in linea di principio" l'ipotesi della creazione del posto di primo ministro, ruolo attualmente non previsto dalla Costituzione presidenzialista keniana, da attribuire al leader dell'opposizione Raila Odinga in chiave di bilanciamento del potere del presidente Mwai Kibaki. Il passo del governo potrebbe calmare la situazione che, dopo un periodo di relativa calma, sembrava volgere nuovamente al peggio. Ieri l'opposizione aveva annunciato il ritorno in piazza entro una settimana in mancanza di un'intesa, mentre si erano diffuse notizie secondo cui i due schieramenti stavano preparando milizie paramilitari. Finora in Kenya, dopo la contestata vittoria di Mwai Kibaki alle elezioni presidenziali di dicembre, ci sono stati oltre mille morti e 600 mila sfollati nelle violenze che, inizialmente a carattere politico, sono diventate a carattere etnico: da una parte i Kikuyu schierati con il presidente Kibaki e dall'altra i Luo sostenitori dell'oppositore Odinga.

ITALIA

STRAGE DI LINATE: LA CASSAZIONE CONFERMA CONDANNE E ASSOLUZIONI DELL'APPELLO AUDIO RODU

La Cassazione ha confermato le condanne e le assoluzioni decise dal processo d'appello con l'accusa di disastro aviatorio colposo e per omicidio plurimo colposo in relazione all'incidente di Linate dell' 8 ottobre 2001 che provocò 118 morti. Abbiamo contattato Gianni Cevone dell'RDB CUB di Linate con il quale ragioniamo su quel disastro e sui progressi, se sono stati fatti, nelle procedure e applicazione di strumenti di sicurezza.

TORINO - FIERA LIBRO DI TORINO: IL BOICOTTAGGIO E' DOVEROSO AUDIO RODU

Due docenti vestiti con la bandiera israeliana per "non boicottare la Fiera del Libro": hanno dato vita questa mattina ad una provocatoria iniziativa all'Università di Torino, luogo molto attivo in questi mesi per la promozione del boicottaggio e per la solidarietà al popolo palestinese. Ai due professori ha subito risposto il docente di Filosofia Gianni Vattimo, che, indossando una bandiera palestinese, ha dichiarato: "Essere contro il governo di Israele non significa essere antisemiti - ha spiegato - ma invitare Israele come paese ospite alla Fiera del libro è stato un atto provocatorio". Sempre all'università torinese è attivo in mobilitazione permanente il Collettivo universitario autonomo, che questa mattina ha steso uno striscione con la scritta "Palestina libera e indipendente e hanno evidenziato l'isolamento dei docenti contrari al boicottaggio: "Questi professori rappresentano soltanto se stessi e si devono mettere in testa che da qui alla Fiera del libro gli studenti faranno una miriade di iniziative contro la scelta della Fiera", hanno dichiarato gli studenti del collettivo. Sentiamo Davide del collettivo che ci racconta l'iniziativa di questa mattina.

Licenziamento per capo che insulta

(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Scatta il licenziamento per giusta causa nei confronti del capo che 'con espressioni rozze ed eccessive' insulta i dipendenti. Lo sottolinea la Cassazione che parla di 'violazione dei principi di civilta' che non ammettono eccezioni, o attenuazione, neppure nell'ambito delle relazioni professionali'. La suprema corte ha cosi' confermato la perdita del posto per il capo del settore macelleria di un supermercato milanese, che era solito mortificare tre lavoratrici insultandole.

Un morto e un ferito nel Chietino - Agricoltore schiacciato da trattore, operaio e' precipitato

(ANSA)- VASTO (CHIETI), 21 FEB- Un agricoltore e' morto nelle campagne di Cupello (Chieti) ed un operaio e' rimasto ferito in modo grave a Vasto. Entrambi sono rimasti coinvolti in incidenti sul lavoro. L'uomo deceduto e' rimasto schiacciato dal trattore con cui stava lavorando a Montalfano. A Vasto, invece, un operaio romeno e' precipitato da secondo piano in un cantiere edile. Il cantiere e' stato sequestrato dai Carabinieri, cosi' come un altro cantiere della zona, risultato non in regola.

Pastore romeno morto per monossido

(ANSA) - MATTINATA (FOGGIA), 21 FEB - Un pastore romeno di 31 anni e' morto la scorsa notte nel casolare in cui viveva, nelle campagne di Mattinata. Con ogni probabilita' e' stato ucciso dal monossido di carbonio sprigionatosi da una stufetta a legna lasciata accesa. L'uomo, che lavorava per conto di un'azienda agricola in localita' Stinco, e' stato trovato morto sul letto dal titolare dell'azienda, che ha avvertito i carabinieri di Mattinata.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan: soldato britannico ucciso nel sud

LONDRA/KABUL - Un soldato britannico è rimasto ucciso, e un altro ferito, in un'esplosione avvenuta mentre erano di pattuglia, oggi, nel sud dell'Afghanistan. Lo ha annunciato il ministero della difesa britannico in un comunicato. La notizia è stata confermata anche dalla Forza di sicurezza internazionale (Isaf).

Circa 40 commando dei Royal Marines, ha precisato il ministero, stavano compiendo un "pattugliamento di sensibilizzazione" nella provincia di Helmand, una di quelle dove più attivi sono gli insorti taleban, quando sono stati investiti dall'esplosione. Sale così a 17 il bilancio dei militari stranieri morti in Afghanistan dall'inizio dell'anno. Il numero dei soldati britannici morti in Afghanistan dal 2001 sale a 89. Il Regno Unito ha circa 7'800 uomini nel paese asiatico, in maggioranza dispiegati nella turbolenta provincia di Helmand.

L'Isaf ha anche annunciato che due importanti leader Taleban sono stati uccisi in un'operazione congiunta delle truppe della Forza internazionale e dei militari afghani, il 18 febbraio, nella provincia meridionale di Helmand, roccaforte della ribellione. I taleban "hanno subito un altro brutto colpo", afferma in un comunicato il generale Carlos Branco, portavoce dell'Isaf. I due leader taleban sono il Mullah Abdul Matin e il Mullah Karim Agha, responsabili di numerosi attacchi contro Isaf e forze afghane a Helmand, aggiunge il comunicato. Non ci sono notizie di vittime civili nell'operazione, afferma la nota.

Iraq: ucciso altro soldato americano

E' rimasto vittima di un'esplosione di un ordigno artigianale (ANSA) - BAGHDAD, 21 FEB - Un soldato americano e' morto a Baghdad a causa dell'esplosione di un ordigno artigianale contro il veicolo sul quale viaggiava. Secondo un bilancio ufficioso, che si basa sulle cifre del sito internet indipendente www.icasualties.org, sono saliti cosi' a 3.968 i militari americani uccisi in Iraq dall'invasione del marzo 2003.

‘DESAPARECIDOS’: FIGLIA 'RUBATA' CITA IN GIUDIZIO GENITORI ADOTTIVI

Un caso giudiziario inedito nella storia argentina domina le pagine dei quotidiani: per la prima volta la figlia di una coppia di ‘desaparecidos’, sottratta alla nascita alla madre, ha deciso di citare in giudizio il militare che la sequestrò e i genitori adottivi che la crebbero fino al 2000, prima che fosse accertata la sua vera identità. María Eugenia Sampallo Barragán, oggi 30 anni, si è presentata ieri al processo contro l’ex-capitano dell’esercito Enrique Berthier e la coppia formata da Osvaldo Rivas e María Cristina Gómez Pinto, accusati di sottrazione di minore e falsificazione dei documenti di identità. “La querelante ha preso atto che i suoi genitori adottivi non sono pentiti e non hanno mai rivelato quanto accadde, per quello ha deciso di denunciarli” ha precisato ai giornalisti Tomás Ojea Quintana, avvocato delle ‘Nonne di Plaza de Mayo’, che rappresenta la donna. La prima udienza si è chiusa con la presentazione dei capi d’accusa senza interventi degli imputati; il processo riprenderà oggi con la deposizione della querelante. Il 6 dicembre 1977 gli agenti del regime prelevarono dalla loro casa di Buenos Aires Mirta Mabel Barragán, incinta di sei mesi, e Leonardo Rubén Sampallo, con il loro bambino di tre anni; quest’ultimo venne consegnato il 30 dicembre successivo al nonno paterno ma non si seppe più nulla dei rapiti. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, appena nata María Eugenia fu portata ai genitori adottivi da Berthier, conosciuto anche come ‘il repressore di El Vesubio’, il centro di detenzione clandestino di La Tablada. Fu la stessa María Eugenia a rivolgersi otto anni fa alla Commissione nazionale per il diritto all’identità (Conadi) per chiedere il test del Dna con cui si accertò che era figlia di Barragán e Sampallo.

DITTATURA: EX-MINISTRO ARRESTATO PER SEQUESTRO DI PERSONA

L’ex-ministro dell’Interno e generale a riposo Albano Harguindeguy, in carica ai tempi della dittatura militare argentina, è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona; fonti della magistratura, precisano che Harguindeguy, 81 anni, è stato scortato dall’esercito nel tribunale di Buenos Aires, in ottemperanza a un mandato di arresto emesso il giorno prima. La corte ha deciso di concedere all’imputato gli arresti domiciliari in attesa di giudizio in considerazione della sua età. L’ex-ministro è accusato di aver fatto arrestare nel 1976, su ordine dell’allora dittatore Jorge Rafael Videla, l’imprenditore tessile Federico Gutheim e suo figlio Miguel per costringerli a sottoscrivere un accordo commerciale di esportazione con un'azienda di Hong Kong. Il caso è stato riaperto nel 2006 e vede imputati anche l’ex-dittatore Videla e l’allora ministro dell’economia José Alfredo Martinez de Hoz.

Colombia: Kouchner, Farc propongono liberare altro ostaggio

CARACAS - I guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno proposto al presidente del Venezuela, Hugo Chavez, di liberare un quarto ex parlamentare ostaggio nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. Lo ha annunciato il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, a Caracas.

All'inizio del mese le Farc avevano annunciato la futura liberazione "unilaterale" di tre ex parlamentari, Gloria Polanco, Luis Eladio Perez e Orlando Beltran, catturati nel 2001. Kouchner, arrivato a Caracas poco prima, si era intrattenuto con i loro familiari e poi con il presidente Chavez.

Il quarto ex parlamentare sarebbe Jorge Eduardo Gechem, a sei anni da quando alcuni sequestratori costrinsero il pilota del suo aeroplano ad atterrare su una superstrada di campagna e lo portarono via nella giungla. La moglie di Gechem, Lucy, ha detto ai giornalisti che notizie della possibilità del rilascio le erano state date dalla senatrice Piedad Cordoba, che ha collaborato strettamente con Chavez nelle mediazioni con le Farc per il rilascio degli ostaggi.

"Lei (Piedad Cordoba, ndr) ha detto che Jorge Eduardo sta per essere rilasciato molto presto - ha detto Lucy Gechem - e che dobbiamo aspettarci che notizie arrivino in giornata. Celebreremo oggi in massa". Tuttavia in una successiva dichiarazione in tv Cordoba ha affermato di non aver parlato dell'imminente rilascio di Gechen e di aver solo detto che le Farc potrebbero annunciarne oggi la liberazione".

RAMOS HORTA SI RISVEGLIA DAL COMA

Vanno migliorando le condizioni del presidente Jose Ramos Horta che oggi i medici australiani hanno fatto uscire dal coma indotto. “Si sta lentamente svegliando. Ha iniziato a dire qualche parola ai familiari” ha detto il portavoce del capo di stato dal Royal Darwin hospital, in Australia, dove Ramos Horta è ricoverato dall’11 febbraio, in seguito a un’aggressione, la cui dinamica e scopi non sono ancora chiari. In quello che potrebbe esser stato un tentativo di sequestro da parte di ribelli guidati dall’ex maggiore dell’esercito Alfredo Reinado, morto nell’attacco, il premio nobel per la pace 1996 è stato colpito da due proiettili al torace e ha poi subito cinque interventi chirurgici. Una fonte dell’ospedale di Darwin ha detto che i medici sono ottimisti sul decorso delle condizioni del paziente. Intanto per “aiutare il governo” a indagare sul doppio attentato ai vertici dello stato, a Dili ieri sono arrivati tre agenti dell’Fbi

ITALIA

Siparietto


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gror080221 (last edited 2008-06-26 09:58:13 by anonymous)