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'''“C’ERA UNA VOLTA LA GUERRA”: LA FAVOLA RACCONTATA AGLI STUDENTI BRITANNICI'''

Un kit scolastico sul tema della guerra in Iraq elaborato dal ministero Difesa di Londra e distribuito nelle scuole ha sollevato la proteste del principale sindacato degli insegnanti che denuncia un tentativo di riscrivere la storia. La National union of teachers ha scritto al ministro per la scuola Ed Balls protestando per l’intromissione dei militari nei programmi scolastici, per di più in violazione della legge sull’Educazione. Gli insegnanti, inoltre, criticano i contenuti, e soprattutto le omissioni, nel materiale destinato a studenti e docenti, sulla base del quale le classi dovrebbero discutere della guerra in Iraq. “Non ho dubbi - ha detto il segretario generale del sindacato, Steve Sinnot citato dal quotidiano The Independent, che al caso dedica un articolo in prima pagina - che molti membri di questo sindacato non accetterebbero come ‘fatti’ le asserzioni nella scheda destinata agli insegnanti né potrebbero ritenere incontestabili alcune delle affermazioni contenute del materiale rivolto specificamente agli studenti”. Tra gli argomenti più controversi nel kit scolastico, sintetizza il quotidiano, c’è quello che l’Iraq minacciava il mondo con armi di distruzione di massa, mentre molte inchieste, anche ufficiali, in Gran Bretagna hanno dimostrato l’esagerazione di questa affermazione dei servizi segreti; inoltre nel ricostruire le motivazioni del conflitto, si enfatizza la cosiddetta ‘alleanza dei volenterosi’ contro la dittatura irachena come un fenomeno mondiale e si omette di dire l’opposizione delle Nazione Unite all’intervento armato come pure non si spiegano tutte le incongruenze con la legge internazionale; nelle schede si rivendica l’instaurazione della democrazia nel paese ma non si accenna alle violenze, alle fratture nella società, alla crescita dell’estremismo religioso e soprattutto non si fa alcuna menzione delle vittime civili. Il materiale, inoltre, ridimensiona il costo economico dello sforzo militare inglese, aumenta il numero dei soldati presenti in Iraq e si concentra sul loro ruolo nella ricostruzione, anche dove questa è in stallo per motivi di sicurezza. Il ministro Balls sembra aver preso le distanze dal kit scolastico, rispondendo agli insegnanti che il suo dipartimento “non promuove o appoggia specifiche risorse e metodi di insegnamento nelle scuole”. Il dicastero della Difesa, attraverso il suo portavoce intervistato dal quotidiano, ha invece difeso il contenuto del materiale dicendo che è stato prodotto sulla base di “fonti internet” e messo a punto consultando insegnanti e studenti, e ricordando che l’uso del kit scolastico è “assolutamente volontario”.

'''Iraq: Mossul; 2 kamikaze con autobomba, 3 soldati uccisi'''
 
BAGHDAD - Tre soldati iracheni sono stati uccisi oggi e dieci tra civili e militari sono rimasti feriti nelle esplosioni di due autobomba guidate da altrettanti attentatori suicidi a Mossul (396 km a nord di Baghdad). Lo ha riferito l'agenzia irachena Nina.

Citando fonti della polizia, l'agenzia ha precisato che i kamikaze hanno fatto esplodere le autobomba contro due pattuglie dell'esercito iracheno in rapida successione una dall'altra nella zona industriale di Wadi Ikab, nella parte est di Mossul.
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'''Manifestanti contro il sito di stoccaggio di rifiuti a Marigliano. Ferito un poliziotto'''

Resta alta la tensione a Marigliano, nel napoletano, dove da stamane si fronteggiano manifestanti e polizia nei pressi dell'area dove si sta realizzando un sito di stoccaggio per i rifiuti. Le forze dell'ordine hanno eseguito una seconda operazione di alleggerimento all'ingresso del sito per consentire ai camion di entrare. Da quanto si apprende sembra che negli scontri siano rimaste contuse altre persone. L'agente aggredito stamane ha riportato una ferita alla mano.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

“C’ERA UNA VOLTA LA GUERRA”: LA FAVOLA RACCONTATA AGLI STUDENTI BRITANNICI

Un kit scolastico sul tema della guerra in Iraq elaborato dal ministero Difesa di Londra e distribuito nelle scuole ha sollevato la proteste del principale sindacato degli insegnanti che denuncia un tentativo di riscrivere la storia. La National union of teachers ha scritto al ministro per la scuola Ed Balls protestando per l’intromissione dei militari nei programmi scolastici, per di più in violazione della legge sull’Educazione. Gli insegnanti, inoltre, criticano i contenuti, e soprattutto le omissioni, nel materiale destinato a studenti e docenti, sulla base del quale le classi dovrebbero discutere della guerra in Iraq. “Non ho dubbi - ha detto il segretario generale del sindacato, Steve Sinnot citato dal quotidiano The Independent, che al caso dedica un articolo in prima pagina - che molti membri di questo sindacato non accetterebbero come ‘fatti’ le asserzioni nella scheda destinata agli insegnanti né potrebbero ritenere incontestabili alcune delle affermazioni contenute del materiale rivolto specificamente agli studenti”. Tra gli argomenti più controversi nel kit scolastico, sintetizza il quotidiano, c’è quello che l’Iraq minacciava il mondo con armi di distruzione di massa, mentre molte inchieste, anche ufficiali, in Gran Bretagna hanno dimostrato l’esagerazione di questa affermazione dei servizi segreti; inoltre nel ricostruire le motivazioni del conflitto, si enfatizza la cosiddetta ‘alleanza dei volenterosi’ contro la dittatura irachena come un fenomeno mondiale e si omette di dire l’opposizione delle Nazione Unite all’intervento armato come pure non si spiegano tutte le incongruenze con la legge internazionale; nelle schede si rivendica l’instaurazione della democrazia nel paese ma non si accenna alle violenze, alle fratture nella società, alla crescita dell’estremismo religioso e soprattutto non si fa alcuna menzione delle vittime civili. Il materiale, inoltre, ridimensiona il costo economico dello sforzo militare inglese, aumenta il numero dei soldati presenti in Iraq e si concentra sul loro ruolo nella ricostruzione, anche dove questa è in stallo per motivi di sicurezza. Il ministro Balls sembra aver preso le distanze dal kit scolastico, rispondendo agli insegnanti che il suo dipartimento “non promuove o appoggia specifiche risorse e metodi di insegnamento nelle scuole”. Il dicastero della Difesa, attraverso il suo portavoce intervistato dal quotidiano, ha invece difeso il contenuto del materiale dicendo che è stato prodotto sulla base di “fonti internet” e messo a punto consultando insegnanti e studenti, e ricordando che l’uso del kit scolastico è “assolutamente volontario”.

Iraq: Mossul; 2 kamikaze con autobomba, 3 soldati uccisi

BAGHDAD - Tre soldati iracheni sono stati uccisi oggi e dieci tra civili e militari sono rimasti feriti nelle esplosioni di due autobomba guidate da altrettanti attentatori suicidi a Mossul (396 km a nord di Baghdad). Lo ha riferito l'agenzia irachena Nina.

Citando fonti della polizia, l'agenzia ha precisato che i kamikaze hanno fatto esplodere le autobomba contro due pattuglie dell'esercito iracheno in rapida successione una dall'altra nella zona industriale di Wadi Ikab, nella parte est di Mossul.

ITALIA

Manifestanti contro il sito di stoccaggio di rifiuti a Marigliano. Ferito un poliziotto

Resta alta la tensione a Marigliano, nel napoletano, dove da stamane si fronteggiano manifestanti e polizia nei pressi dell'area dove si sta realizzando un sito di stoccaggio per i rifiuti. Le forze dell'ordine hanno eseguito una seconda operazione di alleggerimento all'ingresso del sito per consentire ai camion di entrare. Da quanto si apprende sembra che negli scontri siano rimaste contuse altre persone. L'agente aggredito stamane ha riportato una ferita alla mano.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

“ELETTRODOMESTICO LIBERO” NELL’ISOLA

Con il “miglioramento della disponibilità di energia elettrica”, Raul Castro - che il 24 febbraio ha sostituito il fratello Fidel alla guida di Cuba - ha rimosso i divieti all’acquisto di elettrodomestici e altre attrezzature elettriche ed elettroniche imposti negli anni ’90 nel cosiddetto “período especial”, a quanto pare ormai superato grazie alle forniture di petrolio venezuelane. La decisione, che pone fine al mercato nero di oggetti che venivano comunque acquistati con espedienti o bloccati in dogana o in qualche caso sequestrati, viene interpretata dalla maggior parte degli stessi mezzi d’informazione che spesso scrivono di Cuba in maniera molto critica, come il segnale di una sorta di ‘nuovo corso’ legato alla gestione di Raul; in questi termini ne danno oggi notizia anche giornali degli Stati Uniti accennando in qualche caso all’opportunità di ridiscutere l’embargo americano vigente da decenni nei confronti dell’Avana. Mentre sarà subito possibile comprare tra le altre cose computers e lettori di Dvd, la liberalizzazione sembrano non riguardare per il momento attrezzature voluttuarie come i tostapane o specialmente energivore come i condizionatori d’aria.

GRAZIE A METODO CUBANO “Yo, sí puedo”, NESSUN ADULTO ANALFABETA A ORURO

Nel dipartimento di Oruro, tra i circa 391.000 abitanti tutti gli adulti sanno leggere e scrivere: è il primo risultato del metodo cubano ‘Yo sí puedo’ (sì, io posso) adoperato in Bolivia per sconfiggere l’analfabetismo. Oggi, il presidente Evo Morales ha ufficialmente dichiarato Oruro “senza analfabeti”, nella speranza di raggiungere lo stesso risultato in tutte le regioni del paese entro la fine dell’anno. Secondo i rappresentanti del ministero dell’Istruzione e della Cultura nella regione occidentale, oltre 32.500 adulti di più di 15 anni di età hanno imparato a leggere e scrivere grazie a ‘Yo sí puedo’ e alla cooperazione del Venezuela; circa l’85% degli analfabeti finora erano donne, che grazie a questo programma, stanno uscendo da condizioni di marginalità. Il metodo “Yo sí puedo’, ideato nel 2006 e approvato dall’Unesco, viene attuato con successo in 20 paesi nel mondo; consiste in lezioni audiovisive a gruppi di 20 persone per una durata di tre mesi. I corsi sono non solo in lingua spagnola, ma anche in idiomi indigeni quechua e aymara che rischierebbero altrimenti l’estinzione.

Legislative in Iran: favoriti i conservatori

TEHERAN - Aperti i seggi oggi in Iran per permettere a 44 milioni di iraniani di eleggere i 290 deputati del parlamento. Le previsioni danno per favoriti i conservatori, attualmente al potere, anche perché a centinaia di riformisti è stato impedito di candidarsi adducendo l'assenza dei requisiti necessari. Il parlamento iraniano, è eletto ogni quattro anni. I conservatori avevano già beneficiato nel 2004 della squalifica di numerosi candidati riformisti. Le autorità hanno dichiarato che l'insieme dei risultati dello scrutinio sarà noto prima del nuovo anno iraniano, il 20 marzo.

Tibet: il mercato del centro storico di Lhassa in fiamme

PECHINO - Incendi sono scoppiati oggi al mercato del centro storico di Lhassa, il Barkhor. Lo hanno indicato i pompieri e un gruppo di difesa dei diritti dei tibetani. Il luogo circonda il principale monastero della capitale tibetana.

"Ci sono diversi focolai nella strada del Barkhor, siamo attualmente sul posto", ha dichiarato un pompiere di Lhassa al telefono. Secondo un'organizzazione di difesa dei tibetani "International Campaign for Tibet", la situazione è peggiorata oggi nella città storica.

"Un'auto della polizia è stata incendiata vicino al monastero di Ramoche e siamo venuti a conoscenza che i movimenti della popolazione sono stati limitati dalle autorità", ha dichiarato Kate Saunders, un responsabile dell'organizzazione.

Dall'inizio della settimana monaci buddisti manifestano nel Tibet e nelle regioni vicine dove vivono minorità tibetane, in occasione del 49esimo anniversario della rivolta di Lhassa che aveva portato all'esilio del Dalai Lama, capo spirituale dei buddisti tibetani.

ITALIA

  • RIFIUTI: ANCORA CARICHE DELLA POLIZIA ALLA DISCARICA DI MARIGLIANO

Tornano le proteste a Marigliano, in provincia di Napoli, contro la riapertura del sito di stoccaggio deciso unilateralmente dal supercommissario De Gennaro. E tornano anche le cariche della polizia che ha represso la protesta manganellando e ferendo alcuni dei trecento manifestanti che stavano impedendo il passaggio dei camion davanti all’ingresso del sito. Da Marigliano il servizio con Nunzia, del comitato no discarica.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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Appunti e note redazionali

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gror080314 (last edited 2008-06-26 09:54:04 by anonymous)