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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ: CONTINUANO LE BATTAGLIE TRA IRACHENO-STATUNITENSI E SADRISTI

Una sessione di emergenza del Parlamento iracheno è stata convocata per oggi per valutare la situazione nella località meridionale di Bassora, dove da martedì sono in corso sanguinosi combattimenti tra miliziani dell'esercito del Mahdi e truppe dell'esercito iracheno e americano. Il Parlamento si riunisce in una Baghdad sotto coprifuoco, una misura indetta ieri dopo gli scontri avvenuti nel quartiere, roccaforte di Sadr City, dove migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro le violenze. Le restrizioni alla circolazione di persone e mezzi saranno mantenute fino alle 05:00 locali di domenica. Intanto da Bassora, dove nelle prime ore di oggi un ordigno ha causato una nuova esplosione a uno dei più importanti oleodotti del paese già colpito ieri da un attentato, Moqtada Sadr ha chiesto “una soluzione pacifica e politica”. Sul bilancio complessivo delle vittime negli ultimi tre giorni, mentre le fonti ufficiali tacciono fonti giornalistiche internazionali ipotizzano tra i 100 e i 150 morti e centinaia di feriti, inclusi numerosi civili, nella solo Baghdad forze americane hanno ucciso ieri 34 persone. Questa mattina negli scontri tra esercito iracheno e le milizie sciite di Moqtada al-Sadr a Nassiriya si sono almeno sette persone. Abbiamo chiesto a Cristian Elia, di Peacereporter perché di questa sanguinosa offensiva contro le milizie sciite.

GRAZIE AI 'PAESI AMICI', LIBERALIZZATO USO TELEFONI CELLULARI

Attraverso la 'Empresa de Telecomunicaciones de Cuba' (Etecsa), il governo dell'Avana ha annunciato oggi che tutta la popolazione potrà beneficiare del servizio di telefonia cellulare, finora riservato ai cittadini stranieri e agli alti funzionari. “L'Ectesa è in condizioni di offrire il servizio inizialmente per uso collettivo...in seguito sarà formalizzato tramite contratto personale in modalità prepagata” ha fatto sapere l'azienda in una nota pubblicata dal quotidiano 'Granma', ricordando che in forma limitata i telefoni mobili erano stati introdotti nell'isola dal 1991. “Crediti e tecnologie ottenute da paesi amici consentiranno di applicare un programma di sviluppo delle telecomunicazioni nei prossimi anni che contribuirà a un servizio migliore. La priorità sarà assistere i comuni con la più bassa intensità telefonica e i centri con oltre 300 abitanti che ancora non hanno le linee”; aggiornamenti su tariffe e contratti saranno resi noti nei prossimi giorni, ha precisato la 'Ectesa'. Già a febbraio, nel suo discorso di insediamento di fronte all'Assemblea nazionale, il neo-presidente Raul Castro aveva annunciato l'abolizione di “alcuni dei divieti che limitano la vita dei cittadini": grazie alla maggiore disponibilità di energia, era stata disposta da la rimozione di quelli relativi all’acquisto di elettrodomestici e altre attrezzature elettriche ed elettroniche – dai computer ai lettori Dvd ad alcuni strumenti agricoli - imposti negli anni ’90 nel cosiddetto “período especial”, a quanto pare ormai superato grazie alle forniture di petrolio venezuelane; per altri beni voluttuari come i tostapane o specialmente energivore come i condizionatori d’aria la liberalizzazione è prevista il prossimo anno.

VERSO ELEZIONI: CONTADINI INVADONO ASUNCIÓN PER RIFORMA AGRARIA

Migliaia di 'campesinos' provenienti da tutto del paese, soprattutto dall'est ricco di terre fertili in mano a poche famiglie di latifondisti, hanno manifestato pacificamente nella capitale Asunción contro le condizioni di estrema povertà in cui sono costretti a vivere nonostante, secondo cifre ufficiali, l'economia nazionale nel 2007 sia cresciuta del 6,4%. “Se questa crescita c'è stata, noi contadini non l'abbiamo sentita. Oltre il 90% dei piccoli agricoltori è indebitato, lo stato non li protegge e i loro prodotti non hanno mercato” ha detto Odilón Espínola, capo della 'Federación Nacional Campesina (Fnc). “Questa – ha aggiunto – è la nostra quindicesima marcia nazionale consecutiva in cui reclamiamo una vita più dignitosa. L'unica possibile soluzione sarebbe una vera riforma agraria, con assistenza tecnica e sovvenzioni per gli agricoltori”; Espínola ha rigettato il rapporto della Banca Centrale: “E' una menzogna, i poveri sono restati poveri e devono essere aiutati. Non si può parlare di democrazia in Paraguay quando 300.000 contadini non hanno accesso alla terra”. La mobilitazione dei contadini giunge in piena campagna elettorale per le presidenziali del 20 aprile a cui concorreranno ufficialmente sette candidati, come ha confermato ieri il Tribunale di giustizia elettorale chiudendo le iscrizioni. L'ex-vescovo della povera diocesi di San Pedro, Fernando Lugo è sempre al primo posto, secondo l'ultimo sondaggio pubblicato dal quotidiano 'Ultima Hora', con il 34% delle intenzioni di voto; con la sua 'Alianza Patriótica para el Cambio' (Apc), di cui fanno parte la Democrazia cristiana e alcuni movimenti progressisti che tentano di opporsi ai 61 anni di potere ininterrotto del Partido Colorado, Lugo si è già impegnato tra l'altro a promuovere la riforma agraria. Lo seguono nelle preferenze dei paraguayani l'ex-generale golpista Lino Oviedo con il 29% e Blanca Ovelar, candidata del governo, col 25%.

USA: oltre 300'000 detenuti potrebbero essere deportati

WASHINGTON - Nelle prigioni degli Stati Uniti sono ospitati oltre 300'000 immigrati che potrebbero essere deportati ai loro paesi di origine, rivelano dati appena annunciati. Si tratta di circa il dieci per cento della popolazione carceraria statunitense.

Le autorità americane stanno creando un database per collegare le informazioni delle prigioni federali, statali e locali per individuare rapidamente i detenuti che possono essere deportati non appena completate le sentenze da scontare.

Nel 2007 sono stati deportati 95'000 immigranti con la fedina penale sporca mentre altri 164'000 sono stati incriminati per violazione delle leggi sull'immigrazione spalancando la strada alla loro successiva deportazione. Nel 2006 le deportazioni erano state 64'000


NAIROBI - La tragedia umanitaria della Somalia, in caduta sempre più libera, diventa una spaventosa lotta tra poveri: un gruppo di persone affamate ha assaltato oggi a mani nude e saccheggiato un camion di aiuti alimentari del PAM (Programma Alimentare Mondiale dell'ONU) a Mogadiscio. Lo rendono noto fonti locali di cui riferisce Radio Nairobi.

La fonte cita anche alcuni testimoni sul posto che hanno sentito le persone responsabili del saccheggio affermare - prima di essere disperse dalla polizia - "Ci vediamo passare questi camion pieni di cibo sotto al naso e noi siamo affamati, ma non riceviamo mai niente".

Mentre la situazione generale umanitaria si fa sempre più spaventosa, a quanto denunciano le organizzazioni che operano sul campo, a partire dall'ONU. Gli sfollati, privi di tutto, sono almeno un milione, probabilmente di più, e quanti necessitano di interventi d'emergenza per sopravvivere il doppio

ITALIA

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Sdl e le associazioni professionali Unione Piloti, Anpav e Avia, con un documento congiunto sottolineano che la proposta di accordo quadro arrivata da Air France-Klm "ripropone nella sostanza e nella forma quanto illustrato al sindacato nel corso della riunione dello scorso 25 marzo. Il documento congiunto indica anche che "il sindacato non può esimersi dal richiamare il giudizio fortemente negativo nei confronti del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa per come ha condotto tutta la vicenda fin dal suo inizio". Hanno quindi "deciso di chiedere un'audizione alle commissioni parlamentari nella stessa giornata dell'audizione del ministro dell'Economia" prevista per mercoledì prossimo. Intanto è terminata l'assemblea dei lavoratori nella zona tecnica di Fiumicino, convocata da Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl e Sdl. La Cub trasporti, che non ha mai partecipato al tavolo di trattativa, ha distribuito un volantino che dice "Basta con trattative private" ed esprimono "sbigottimento per il comportamento delle organizzazioni sindacali che siedono al tavolo con Air France-Klm: è ora - sottolineano - di convocare tutti i lavoratori in assemblee generali senza esclusione di nessuno, né quelli di Az Airport, né quelli delle palazzine Npu e Rpu e neppure quelli di Magliana".

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

LULA ELOGIA CHAVEZ, "GRANDE PACIFICATORE” TRA COLOMBIA

"Chi è stato il grande pacificatore del conflitto tra Colombia ed Ecuador? E' stato Chávez, per questo all'ex-guerrigliero, oggi pacificatore, vanno le mie felicitazioni": così il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva si è rivolto, tendendogli la mano, al collega venezuelano Hugo Chávez, al termine di un incontro ieri a Recife, nello stato brasiliano del Pernambuco, dove i due capi di stato hanno anche siglato importanti accordi energetici e commerciali. Lula ha evidenziato che Chávez “ha giocato un ruolo straordinario” per dipanare la crisi tra Quito e Bogotá seguita all'attacco colombiano in territorio ecuadoriano del 1° marzo, in cui sono rimasti uccisi il portavoce e negoziatore delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) Raul Reyes e oltre une ventina di ribelli. “Conosco Chávez da molto tempo, so dei suoi impegni con i poveri del Venezuela, conosco il tipo di attacchi, il tipo di offese che riceve e molte volte lui stesso provoca... Ma il suo discorso pacificatore ha permesso che la riunione del Gruppo di Rio desse i suoi frutti” ha aggiunto Lula riferendosi all'incontro del 7 marzo in cui i 20 paesi del meccanismo di consultazione latinoamericano con cui è stata quasi pienamente ricomposta la crisi che aveva coinvolto anche lo stesso Venezuela e il Nicaragua; in quanto al Brasile, “non accettiamo, in alcun caso, che un paese interferisca nella sovranità di un altro”. Inaugurando formalmente con il collega la prima raffineria di greggio binazionale a Recife, Lula ha anche insistito sulla necessità di una maggiore cooperazione tra i paesi latinoamericani per lo sfruttamento delle ricche risorse energetiche della regione, compiuto al momento “da aziende americane, inglesi, olandesi, di ogni parte del mondo, meno le nostre. Come se fossimo governanti ciechi e sordi, capaci solo di parlare lingue differenti, senza capirsi”.

Tragedia al largo delle coste yemenite, morti 75 immigrati somali

Almeno 75 somali hanno perso la vita in mare, al largo delle coste dello Yemen, mentre cercavano di compiere la traversata tra la Somalia e il paese arabo. Secondo una fonte ufficiale yemenita il capitano dell'imbarcazione, che aveva a bordo piu' di 250 immigrati, ha costretto i passeggeri ad abbandonare la nave quando ancora si trovava al largo e a raggiungere la terraferma a nuoto. Solo 180 di loro sono sopravvissuti, tutti gli altri sono affogati. Lo Yemen è meta ambita da numerosi immigrati africani che vedono questo paese come un avamposto da cui poi poter raggiungere le altre regioni del Medio Oriente.

Niente pena di morte per l'ex black panther Abu Jumal. Ma neanche un nuovo processo

E' colpevole di omicidio, ma ha diritto a una nuova udienza penale, dunque la sua condanna alla pena capitale non può essere eseguita. La Corte federale d'Appello di Filaldelfia ha confermato che Abu Jamal, il giornalista afroamericano da 26 anni nel braccio della morte, nel dicembre 1981 uccise un poliziotto, ha diritto ad una nuova sentenza che stabilisca se deve essere condannato a morte o all'ergastolo. Ma non ci sarà, come chiedeva la difesa, un nuovo processo. La procura, a sua volta, dovrebbe presentare appello contro la sentenza della Pennsylvania.

Questione di forma Secondo i giudici del Terzo Circuito d'appello, la giuria che condannò a morte Abu Jamal nel 1982 a Philadelphia non era stata adeguatamente informata del fatto che le circostanze attenuanti potevano essere approvate anche a maggioranza semplice e non all'unanimità.

E di sostanza Ex militante delle Pantere Nere, Abu Jamal fu accusato di aver ucciso il poliziotto bianco David Faulkner, 25 anni, nel 1981. Il giornalista che dalle radio di filadelfia si proclamava "voce di chi non ha voce", oggi 53 anni, si è sempre proclamato innocente, dicendosi vittima del razzismo del giudice e di una giuria composta da due afroamericani e dieci bianchi. Il suo avvocato, Robert Bryan, ha dichiarato oggi di voler proseguire la battaglia per ricominciare interamente il processo e si è detto pronto ad andare fino alla Corte Suprema.

Ucciso un esponente di Hamas a Gaza

L'esercito israeliano ha ucciso questa mattina un militante di Hamas, ferendone altri due, in scontri a Khan Yunes, nel sud della Striscia di Gaza: lo hanno riferito fonti mediche palestinesi e confermato esponenti di Hamas. Secondo un portavoce militare israeliano le truppe hanno sparato contro un gruppo di uomini armati durante un'incursione; per il momento non sono stati resi noti altri particolari. Sempre questa mattina diversi veicoli blindati e carri armati israeliani sono penetrati a Gaza dal punto di passaggio di Kissufim, sparando contro alcuni palestinesi. Non è chiaro se i due episodi siano collegati.

ITALIA

FIERA DEL LIBRO: PROTESTE, ANCHE IN RICORDO DELLA “NAKBA” PALESTINESE

"Non vogliamo certo promuovere atti violenti, ma al contrario far capire che festeggiare i 60 anni di Israele vuol dire festeggiare 60 anni di violenza su un popolo sovrano": alla vigilia di alcuni giorni di manifestazioni che cominciano domani a Torino, in piazza Castello, lo sottolinea il movimento internazionale “Free Palestine” che, per solidarietà con il popolo palestinese, promuove il boicottaggio della Fiera del Libro di Torino, in calendario a maggio, diffondendo anche un appello a scrittori, editori, giornalisti e artisti affinché “sospendano ogni relazione culturale con lo stato di Israele fino a quando la repressione nei confronti di un popolo pacifico non avrà fine”. Motivo delle manifestazioni torinesi è la scelta della Fiera di avere Israele come ospite onore, in occasione dei 60 anni della sua fondazione, che cade il 14 maggio, un giorno prima del ‘Nakba day’ (il giorno della catastrofe), data in cui i palestinesi ricordano quest’anno il 60° anniversario dell’inizio del loro esodo nel 1948 a causa della perdità delle terre successiva al conflitto arabo-israeliano. "Nakba, ancora Nakba", "Nakba, encore Nakba", "Nakba, always Nakba" è già stato a Parigi il tema di un’ “animazione teatrale di strada” - con alberi d’olivo palestinesi da cui cadono frutti esplosivi - realizzata in occasione del Salone del libro di Parigi, tenuto dal 14 al 19 marzo anche in questo caso con Israele ospite d’onore, contro la pluridecennale occupazione israeliana dei Territori palestinesi. “Invitiamo le nazioni, le case editrici, i singoli scrittori, i giornalisti, i visitatori – dicono gli aderenti al gruppo Free Palesatine - a riflettere attentamente sull’eventualità di ignorare la sofferenza e i lutti che colpiscono i palestinesi per celebrare i sessanta anni della nascita di Israele all’interno della Fiera del Libro di Torino che si fa ogni anno. Che valore avrebbero le presentazioni dei libri? Che suono giungerebbe dagli spettacoli e dalle previste kermesse? Che luce rifletterebbero i premi e i riconoscimenti?". Free Palestine promuove anche l’iniziativa "2008 Anno della Palestina", donando libri di di autori israeliani critici con il loro governo a tutti gli scrittori che decideranno di non partecipare alla Fiera del Libro o ad altre manifestazioni analoghe in Europa e Israele, in solidarietà alla popolazione della Palestina; anche giornalisti, intellettuali e artisti concretamente simpatizzanti potranno ricevere lo stesso dono. Il primo libro è già stato consegnato a Ilan Pappe, storico israeliano e sostenitore del boicottaggio della Fiera del Libro di Torino.

LA NUOVA PROPOSTA

Air France-Klm ha inviato questa notte la proposta di accordo quadro ai sindacati. La bozza, di di 9 pagine, conferma il numero di 2.100 esuberi: 1.500 esuberi per Alitalia, 100 esuberi tra i dipendenti all'estero, e 500 esuberi tra le attivita' di Az Servizi di cui e' prevista la reinternalizzazione: perimetro che viene ampliato per comprendere un numero maggiore di dipendenti. E' previsto un forte piano di accompagnamento sociale: il gruppo Air France-Klm, viene sottolineato, ha scelto come linea di condotta di non abbandonare nessun dipendente.

Nell'ultima proposta di Air France-Klm è prevista la riduzione della flotta con la messa a terra di 37 aerei passeggeri e 3 full cargo, settore che proseguirà l'attività sino al 2010 quando terminerà il servizio con il fermo degli altri due aeromobili. In particolare, si legge nel documento, nel trasporto passeggeri saranno subito tagliati 16 MD 80-82, 18 aeromobili regionali per il corto/medio raggio e 3 B767 per il lungo raggio. Per il Cargo, durante un periodo di transizione che inizierà immediatamente nel 2008, la flotta operativa verrà ridotta da 5 a 3 velivoli MD11, operando su rotte che generino minori perdite. Nel 2010 l'attività sarà chiusa.

Dal 2010 al 2018, si legge nel documento, "la flotta a lungo raggio dovrebbe essere aumentata di 8 nuovi aeromobili, qualora le condizioni di mercato lo consentissero. Questo incremento del 40% della flotta a lungo raggio - secondo il gruppo franco-olandese - posizionerà Alitalia tra i maggiori vettori internazionali a lungo raggio. Lo sviluppo della flotta a medio raggio sarà probabilmente inferiore a causa della crescente concorrenza dei vettori low-cost e dell'alta velocità su rotaia". AirFrance-Klm ritiene che "il rinnovo della flotta Alitalia sia una delle principali priorità del gruppo. Nel medio raggio Air France-KLM sfrutterà il proprio potere negoziale e le risorse del gruppo al fine di sostituire progressivamente gli MD 80 con aerei della serie A320 e con aerei per il trasporto di 100 passeggeri il prima possibile". Per quanto riguarda il Cargo, Air France-Klm rileva che "l'attività di Alitalia è in perdita significativa e strutturale, con un Ebit 2006 negativo di -74 milioni di euro. Ciò rappresenta una perdita strutturale di più del 30% dei ricavi totali. Alitalia - si legge nel documento - non può sostenere una tale situazione, non coerente con la nuova strategia di 'crescita profittevole' a cui Alitalia mira all'interno del gruppo allargato". Si sono analizzati in dettaglio i possibili miglioramenti della produttività, osserva il colosso d'oltralpe, "ma questi non sono sufficienti a controbilanciare le pesanti perdite, soprattutto in un contesto di inatteso elevato prezzo del carburante. Di conseguenza, l'attività cargo di Alitalia non potrà essere redditizia in futuro e verrà chiusa nel 2010". Durante un periodo di transizione che inizierà immediatamente nel 2008, la flotta operativa verrà ridotta da 5 a 3 velivoli MD11, operando su rotte che generino minori perdite. L'attività bellies (cioé il trasporto merci su aerei passeggeri), che rappresenta circa metà del traffico di Alitalia Cargo, verrà mantenuta e beneficerà nel medio termine del rinnovo e sviluppo della flotta a lungo raggio.

NEL PIANO 4.190 DIPENDENTI AZ SERVIZI La proposta di accordo quadro inviata da Air France-Klm ai sindacati affronta il nodo delle attività deconsolidate sotto Az Servizi prevedendo di comprendere nel perimetro dell'offerta per Alitalia le attività di handling di Roma Fiumicino e le attività di manutenzione leggera e manutenzione di linea. Restano escluse altre attività, tra cui quelle di manutenzione pesante gestite dagli stabilimenti Atitech di Napoli. Il numero dei dipendenti coinvolti sale così a 4.191. Tra questi sono stimati 500 esuberi nell'area manutenzione, di cui 280 potranno accedere al pensionamento. In particolare l'operazione, che prevede il trasferimento di rami di azienda sotto due diverse nuove società del gruppo, comprende 1.881 lavoratori di Az Airport e 2.300 dipendenti delle attività di manutenzione.

GESTIONE CON SINDACATI,BASTA STOP SALARI Il documento strategico che accompagna proposta di Air France-Klm ai sindacati sottolinea che il gruppo franco-olandese "desidera stabilire con i dipendenti di Alitalia una duratura relazione di fiducia fondata su una politica contrattuale dinamica". Se andrà in porto l'operazione di acquisizione di Alitalia, i francesi intendono interrompere "il ciclo di congelamento dei salari" e negoziare "normalmente degli accordi salariali come viene fatto nel resto del gruppo". Le parti sociali saranno anche coinvolte nelle scelte di gestione del gruppo secondo il modello già adottato in Air France e Klm: "Saranno rappresentate nel comitato di gruppo europeo Air Frace-Klm-Alitalia, e saranno quindi informate e consultate per tutte le decisioni strategiche del gruppo di cui faranno parte".

Siparietto


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gror080328 (last edited 2008-06-26 10:06:59 by anonymous)