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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

POMIGLIANO, IL GIORNO DOPO AUDIO ROR

I lavoratori di pomigliano chiedono il reintegro di 316 dipendenti. I sindacati sono stati contestati per il fallimento della loro trattativa con l'azienda. Violente cariche della polizia hanno disperso i dipendenti che contestavano i sindacati.

«Considero gravi i tentativi di aggressione e le minacce rivolte a chi sta trattando con la Fiat per difendere i lavoratori di Pomigliano.» La denuncia arriva dal leader della Fiom, Gianni Rinaldini dopo che, al termine dell'incontro tra Fiat e sindacati per affrontare la difficile vertenza sul trasferimento fuori da Pomigliano di 315 lavoratori da adibire ad attività di logistica «un gruppo di persone, del tutto estranee allo stabilimento auto di Pomigliano e autoproclamatesi espressione dell'antagonismo sociale, ha tentato di aggredire i delegati e i dirigenti sindacali, rivolgendo minacce ad alcuni di essi». La tensione a Pomigliano nel frattempo e' ancora alta.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PALESTINA 1 Mo: chiusi territori palestinesi

(ANSA) - TEL AVIV, 17 APR - Dalla mezzanotte di oggi e per l'intera prossima settimana chiusura totale dei Territori palestinesi e della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato un portavoce militare. La misura, ordinata dal ministero della difesa israeliano, e' stata introdotta per ragioni di sicurezza in coincidenza con le celebrazioni della Pasqua ebraica.

PALESTINA 2 M.O.: STAMPA, IN ESTATE MASSICCIA OPERAZIONE ISRAELIANA A GAZA

Gerusalemme, 17 apr. - (Aki) - Nell'apparato israeliano della Difesa si fa sempre più forte la convinzione che, durante la prossima estate, sia necessaria un'operazione di terra su vasta scala nella Striscia di Gaza per colpire le infrastrutture di Hamas. Lo scrive oggi il quotidiano israeliano 'The Jerusalem Post', citando fonti di Gerusalemme, dopo la morte di tre soldati israeliani a Gaza negli ultimi due giorni. Stando alla fonti, l'incursione dovrebbe essere simile a quella lanciata nel 2002 in Cisgiordania, ma con una maggiore difficoltà sul campo, per via della presenza 'militarè di Hamas. L'offensiva comunque non verrebbe sferrata prima di giugno o luglio, circa un mese o un mese e mezzo dopo la conclusione della visita nella regione del presidente statunitense George W. Bush, in programma per maggio. Il prossimo 14 maggio, infatti, ricorre il 60esimo anniversario dalla nascita di Israele e per l'occasione molti leader stranieri sono attesi nello Stato ebraico per i festeggiamenti. L'operazione inoltre potrebbe essere sferrata nel mezzo dell'estate, un periodo che gli esperti considerano ottimale per questo tipo di intervento. Secondo le fonti citate dal 'Jerusalem Post' i vertici della Difesa sarebbero consapevoli degli alti costi di una simile operazione in termini di vite umane, tra i soldati israeliani come tra i palestinesi.

Secondo le fonti, l'idea sarebbe di «ripulire Gaza» e colpire duramente le infrastrutture militari di Hamas: pare esclusa, comunque, l'intenzione di Israele di mantenere una presenza militare all'interno di Gaza. L'obiettivo, infatti, sarebbe quello di consegnare la Striscia all'amministrazione egiziana o di un altro interlocutore. A tal proposito le fonti ammettono che né l'Egitto, né eventualmente la Nato, l'Unione Europea o le Nazioni Unite sarebbero 'felicì di prendere in gestione la situazione di Gaza. Significative sono, in questo contesto, le ripetute missioni effettuate al Cairo da Amos Gilad, capo dell'ufficio della sicurezza del ministero della Difesa israeliano. La scorsa settimana, l'emittente 'Channel 2' ha rivelato che per la prima volta l'Egitto starebbe valutando di dispiegare proprie truppe nella Striscia di Gaza. Intanto, un funzionario dell'ufficio del premier israeliano Ehud Olmert non ha voluto confermare né smentire la notizia di una possibile operazione su vasta scala a Gaza in estate. «Abbiamo detto chiaramente che ritiamo Hamas responsabile per la situazione nella Striscia di Gaza», si è limitato a dire il funzionario. Per un alto ufficiale del Comando meridionale, le forze di sicurezza sono pronte per un'operazione su vasta scala a Gaza se una direttiva in questo senso arriverà dall'apparato politico. «Abbiamo già preparato diversi scenari, compresa un'invasione su vasta scala di Gaza», ha detto.

GAZA: HAMAS ACCUSA, QUI COME NEL GHETTO DI VARSAVIA

TEL AVIV, 17 APR - Negli stessi giorni in cui si celebrano i 65 anni della rivolta del ghetto di Varsavia, Hamas paragona quella sanguinosa pagina della storia ebraica all'altrettanto tragica realtà della Striscia. «Gaza è oggi quello che fu il ghetto di Varsavia», denuncia Mahmoud al-Zahar, numero due di Hamas, sulle pagine del Washington Post. «Resistere è l'unica opzione che resta agli abitanti di Gaza - dice al-Zahar - e come 65 anni fa i coraggiosi ebrei del ghetto di Varsavia si sollevarono in difesa della propria gente anche noi, abitanti di Gaza che è oggi la più grande prigione a cielo aperto del mondo, non possiamo che fare altrettanto». Il riferimento dell'alto esponente di Hamas è alla rivolta esplosa nel ghetto ebraico di Varsavia all'alba del 19 aprile 1943 e soffocata nel sangue dai nazisti. «Agli ebrei questo paragone non piacerà, ma le analogie sono tante», gli fa eco un commentatore vicino ad Hamas che però chiede l'anonimato. Per il movimento integralista, «gli ebrei scelsero di morire in battaglia piuttosto che nei campi di sterminio nazisti, mentre per noi l'alternativa oggi è morire sotto le bombe israeliane o a causa dell'assedio imposto alla Striscia». Hamas paragona «il muro che cingeva il ghetto, con quello che isola noi palestinesi, e uguali ai nostri tunnel di Gaza sono i tunnel che anche allora gli ebrei furono costretti a costruire sotto le loro case per poter sopravvivere. Infine il numero indiscriminato di vittime civili provocate dai nazisti: per mille resistenti ebrei che combatterono nel ghetto - conclude l'analista - morirono oltre 10 mila civili. Proprio come accade oggi, quando l'esercito dello Stato ebraico compie le sue sanguinose incursioni nella Striscia.». L'affermazione del leader Hamas non ha finora provocato reazioni da parte israeliana. Il presidente della repubblica Shimon Peres (di origine polacca) si trova a Varsavia proprio per celebrare i 65 anni di quella rivolta, e in un discorso davanti al parlamento si è limitato ad assicurare la volontà del suo governo di giungere ad un accordo di pace con i palestinesi, anche attraverso la concessione di territori. Intanto, all'indomani dei tragici combattimenti di ieri, costati la vita a 18 palestinesi e a tre soldati israeliani, oggi nella Striscia di Gaza si sono celebrati i funerali delle vittime. (ANSAmed).

IRAQ: SALE A 50 BILANCIO MORTI ATTENTATO KAMIKAZE A FUNERALE CAPO TRIBÙ

Baghdad, 17 apr. - (Aki) - È salito a 50 morti e 35 feriti il bilancio dell'attentato kamikaze compiuto questa mattina all'interno della camera ardente dello sceicco Karim Mashid, nel villaggio di Albu Muhammad, nella provincia di Diyala. Secondo quanto riferisce l'inviato della Tv araba 'al-Jazeerà, si teme che possano esserci nuovi attacchi kamikaze nelle prossime ore nelle altre città della zona sunnita, teatro di una dura lotta tra le tribù fedeli al governo di Baghdad e i terroristi di al-Qaeda. La maggior parte dei feriti non sono stati infatti trasportati nella città di Baaquba, la più vicina al luogo dell'attentato, ma direttamente a Kirkuk, che dista 85 chilometri da Albu Muhammad. Il capo tribù per il quale era in corso il funerale era stato ucciso ieri insieme a due suoi figli, tutti esponenti di primo piano del clan degli Sheikh Farghu, ritenuto membro dei 'Consigli del Risvegliò, le milizie create dal governo iracheno con funzioni anti-al-Qaeda

NEPAL I maoisti invitano il re ad abbandonare la residenza reale: Viva da comune cittadino

I maoisti nepalesi, forti della netta vittoria appena conseguita alle elezioni dell'Assemblea costituente, hanno invitato il re ad abbandonare la sua residenza nel palazzo reale Narayanhiti di Kathmandu, e ad "accettare di vivere come un normale cittadino". In tal caso, ha dicharato Baburan Bhattarai, il numero due del Partito comunista Nepalese-Maoista (Cpn-M), "al re saranno garantite condizioni di vita dignitose". L’abolizione della monarchia è la prima condizione posta dai maoisti per la loro partecipazione al processo democratico

CINA: INCIDENTI LAVORO E STRADALI, 19 MILA MORTI NEL 2008

PECHINO, 17 APR - Gli incidenti sul lavoro e quelli stradali hanno gia ucciso, dall'inizio dell'anno, 19.248 persone nei primi tre mesi del 2008, bilancio in ribasso - scrive l'agenzia ufficiale Xinhua - rispetto allo stesso periodo del 2007. Il numero totale degli incidenti, più di 110 mila, è il 14% in meno dello scorso anno, ha detto Wang Jun, a capo del dipartimento statale per la sicurezza sul lavoro. In Cina gli incidenti statali sono conteggiati insieme a quelli sul lavoro. Gli incidenti nelle miniere sono calati di circa un quarto, ha detto Wang il quale ha però aggiunto che rimane una parte della produzione effettuata illegalmente con una sistematica copertura degli incidenti. Le miniere di carbone cinesi sono le più pericolose al mondo con incidenti pressochè giornalieri causati soprattutto da una ricerca di maggiore produzione a discapito della sicurezza.

BOMBA DI ETA A BILBAO AUDIO RODU

Una bomba è esplosa questa mattina davanti a una sede del partito socialista locale alla periferia di Bilbao, nei Paesi baschi. Lo scoppio è avvenuto alle 6 di questa mattina, dopo che la polizia aveva rinvenuto un pacco sospetto nei pressi della sede del Psoe. Eta aveva comunque avvertito attraverso una telefonata della presenza dell'ordigno. L'esplosione ha provocato danni alla rete idrica e del gas della città, mentre sette poliziotti sono stati feriti lievemente a seguito della detonazione. Da Bilbao il servizio con Nicola La Torre, nostro collaboratore da Bilbao. ITALIA

MORTI LAVORO: OPERAIO MORTO IN CAVA MARMO NEL TRAPANESE

TRAPANI, 17 APR - La vittima è un giovane romeno: Craiu Vasile di 23 anni. L'incidente si è verificato all'interno della cava di pietra della società «Crema Italia», nei pressi di monte Cofano. L'operaio, utilizzando una scala, era salito sulla cima di un blocco di marmo, del peso di circa un paio di tonnellate. Improvvisamente il blocco si è sgretolato. Il romeno è precipitato a terra rimanendo schiacciato da un grosso frammento. Per estrarre il corpo sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Trapani che, impiegando un mezzo cingolato, hanno imbragato il masso per spostarlo. La vittima è morta sul colpo.

AGRICOLTORE MUORE SCHIACCIATO DA TRATTORE

CASTROVILLARI (COSENZA), 17 APR - Un agricoltore, Silvio Malomo, di 69 anni, è morto a Castrovillari schiacciato dal trattore con il quale stava eseguendo lavori di aratura. Il trattore, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, si è ribaltato in un punto in cui il terreno su cui Maolomo stava eseguendo i lavori era particolarmente scosceso. I militari della Compagnia di Castrovillari hanno sequestrato il trattore ed inviato un'informativa alla Procura della Repubblica. (ANSA). DED 17-APR-08 18:57 NNN

NUOVO DUPLICE OMICIDIO DEL LAVORO AUDIO RODU

Secondo quanto segnalato ai colleghi dagli operai di turno questa mattina, nella fabbrica 'Masterplast', a Cornate D'Adda, il macchinario la cui esplosione ha causato la morte di due operai non funzionava correttamente. L'infortunio, che ha coinvolto anche altri tre operai rimasti feriti, è stato causato dall'esplosione di un macchinario che produce palline di plastica per imballaggi. Pezzi di ferro, bulloni e viti sono stati scagliati in un raggio di decine di metri. I due operai che erano più vicini alla macchina sono morti sul colpo. Si tratta di Raimondo Casati, 47 anni , che è stato sbalzato contro una putrella di ferro, e del suo compagno di lavoro, Mouss Compaure, un 28enne originario del Burkina Faso è stato anch'egli colpito al volto da un pezzo di ferro. Il servizio con Elvira Miriello, segretaria della Filcem Cgil di Milano.

INCIDENTI LAVORO: CISL, IN CAVE UN MORTO OGNI 2.555 ADDETTI

ROMA, 17 APR - Un morto ogni 15.462 addetti nei settori industria, commercio e servizi; una vittima sui cantieri ogni 6.183 addetti; un incidente mortale sul lavoro ogni 2.555 addetti nel settore delle cave. Sono i dati che emergono dall'indagine sugli infortuni verificatisi nei diversi settori nel periodo 2002-2006, realizzata dall'Ufficio ricerche per la salute e la sicurezza sul lavoro della Filca, il sindacato degli edili della Cisl, e diffusi nella pubblicazione 'Lo scandagliò. «Si tratta di numeri - afferma il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti - che dimostrano inequivocabilmente il maggiore indice di rischio dei nostri settori rispetto al totale del mondo del lavoro. Nei settori Filca, inoltre, gli infortuni mortali rappresentano quasi un terzo del totale degli infortuni, ma il numero degli addetti è pari solo al 12%». Nel 2006 ci sono stati oltre 300 infortuni mortali in edilizia. È il quadro, viene sottolineato, di «una vera roulette russa che indigna e fa riflettere». A livello europeo, sempre sulla base della ricerca, nelle costruzioni l'Italia è la prima nazione per infortuni mortali; nel rapporto, invece, tra abitanti e numero totale di incidenti mortali è terzultima. Se in Svezia, la regione più virtuosa, muore un lavoratore ogni milione e 216mila abitanti, in Italia questo rapporto si abbassa ad uno ogni 232mila; fanno peggio solo la Spagna ed il Portogallo.

ARRESTATI 16 NEO-NAZISTI SUDOTIROLESI AUDIO RODU

16 neonazisti sudtirolesi di età compresa tra i 16 e i 27 anni sono stati arrestati dalla polizia di Bolzano a Merano, Scena, Tirolo, Lagundo e dintorni. Gli indagati sono circa altri 100. Sono tutti accusati a vario titolo di incitamento alla discriminazione, odio e violenza, per motivi razziali, etnici e nazionali. Al gruppo sono contestati in particolare 8 episodi di violenza consumati nei confronti di giovani italiani e stranieri per motivi etnici, razziali e sociali e politici. Il servizio con Marco Angelucci, giornalista del “Corriere dell'alto adige”.

Via segreto da documenti 30 anni fa Regolamento attuativo della riforma dei servizi segreti

(ANSA) - ROMA, 17 APR - Dal 1 maggio sara' possibile visionare i documenti coperti da segreto di Stato risalente ad oltre 30 anni fa,come quelli sul caso Moro. Lo prevede il regolamento del presidente del Consiglio - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale oggi in edicola - che precisa i criteri per l'individuazione delle notizie oggetto di segreto di Stato. Il provvedimento e' l'unico dei 12 regolamenti attuativi della legge di riforma dei servizi segreti ad essere stato licenziato dal Governo.

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