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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CINA: CRESCE ANCORA IL NUMERO DELLE VITTIME

É salito a 72mila, tra morti e dispersi, il bilancio delle vittime del terremoto che la scorsa settimana ha colpito la provincia cinese del Sichuan. Lo comunica il responsabile della provincia Liu Qibao. Le vittime accertate sono 32.476, i dispersi sono 29.418 e i feriti 209.914. Il bilancio viene considerato ancora provvisorio, visto che i soccorritori, che sono stati schierati nei 3592 villaggi colpiti, non sono ancora stati in grado di raggiungerne 77. Negli ultimi tre giorni oltre 200 persone che stavano prestando soccorso nelle aree colpite dal terremoto del Sichuan sono state sepolte da alcune frane. Lo riferisce l'agenzia cinese Xinuha.

SUDAN: MIGLIAIA IN FUGA NELLA REGIONE PETROLIFERA

Con una reazione a catena non nuova in Sudan, dopo gli scontri di sabato scorso nei pressi della capitale Khartoum, ieri si è infiammato anche l'Abyei, la regione ricca di petrolio contesa tra il nord e il sud del Paese. Gli scontri tra l'esercito e gli uomini del Sudan People's Liberation Army, l'ex-gruppo ribelle protagonista di una ventennale guerra contro Khartoum, hanno provocato almeno quattro morti e costretto alla fuga migliaia di civili. La tensione rischia di mettere in pericolo un processo di pace vecchio ormai di tre anni, ma mai decollato. Gli incidenti, scoppiati mercoledì per un diverbio tra soldati ed ex-ribelli, sono proseguiti anche il giorno successivo, costringendo alla fuga almeno 25.000 persone. La regione è contesa tra le amministrazioni nord e sud (che, secondo gli accordi di pace, nel 2011 deciderà tramite referendum se diventare indipendente dal Sudan o meno), che dopo la firma della pace non sono ancora riuscite a garantire uno status certo alla regione. Più di cento arresti a Khartoum, e una nuova offensiva dell'esercito nel nord del Darfur. Il governo sudanese ha risposto così all'attacco lanciato contro la capitale dai ribelli del Justice and Equality Movement, lo scorso fine settimana. Il bilancio degli scontri, tra i più sanguinosi di tutta la guerra, parla di più di duecento vittime (93 delle quali soldati). Oltre a inasprire il conflitto nella regione occidentale, l'attacco ha affossato le già deboli prospettive di pace.

SUDAFRICA: CACCIA ALL'IMMIGRATO, 14 VITTIME

Con la conferma della morte di altre due persone questa notte è salito a 14 il bilancio delle persone uccise negli attacchi xenofobi in corso da quasi una settimana in Sudafrica ai danni di immigrati provenienti dai paesi circostanti. Lo riferisce stamani la radio di stato, ‘Sabc’, precisando che nuove violenze si sono verificate durante la notte nella baraccopoli di Madalakufa (a est di Johannesburgh), dove ignoti hanno anche dato alle fiamme una trentina di abitazioni. Ancora da confermare, invece, le notizie relative a un senza tetto bruciato vivo in un altro campo per immigrati. I media sudafricani sottolineano come la tensione continui ad essere molto alta, nonostante la forte presenza della polizia, in varie zone del paese e in molti dei quartieri poveri di Johannesburg. Iniziate una settimana fa ad Alexandra, le violenze sono dilagate a Hillbrow, Jeppe, Cleveland, Hoenydew e Primrose, dove da stamani vengono segnalati in movimento gruppi di giovani armati alla ricerca di immigrati. Finora le autorità hanno arrestato 200 persone ritenute responsabili di tali azioni.

AFGHANISTAN: SQUADRONI DELLA MORTE AL SERVIZIO DELLA NATO

Al termine di una missione investigativa in Afghanistan, l’australiano Philip Alston, inviato speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni sommarie, arbitrarie ed extragiudiziali, ha denunciato il ricorso, da parte delle forze d’occupazione straniere, a “squadroni della morte” composti da “milizie irregolari afgane” per combattere una guerra sporca contro la guerriglia talebana. “Ho raccolto molte testimonianze di violenti raid contro presunti insorti condotti da milizie afgane pesantemente armate agli ordini di militari stranieri”, ha dichiarato Alston a Kabul. “Azioni che spesso si concludono con l’uccisione dei sospetti, senza che nessun esercito o istituzione se ne prenda la responsabilità. Queste unità segrete, chiamate Campaign Forces, pur essendo sottoposte a una regolare catena di comando, operano al di fuori di ogni legge e nella più totale impunità. E’ una situazione assolutamente inaccettabile”. L’inviato speciale dell’Onu ha spiegato che queste milizie operano in tutte le zone ‘calde’ del Paese, dalle province di Helmand e Kandahar nel sud a quella di Nangarhar nell’est.

PALESTINA: LA FRANCIA SI CANDIDA PER MEDIARE TRA HAMAS E ISRAELE

Intanto la diplomazia francese apre ad Hamas. Il ministro degli Esteri Bernard Kouchner ha confermato le indiscrezioni del quotidiano "Le Figaro", nel corso di un intervento radiofonco. Kouchner ha sottolineato che non si tratta di relazioni ma solo di contatti, necessari per svolgere un concreto ruolo di mediazione nella Striscia di Gaza. A tale proposito, secondo quanto rivelato oggi da "Le Figaro", un mese fa l'ex ambasciatore in Iraq, Yves Aubin de La Messuzieres aveva incontrato a Gaza due esponenti di Hamas, Ismail Haniyeh e Mahmoud al Zahar. Un esercito regolare per il futuro stato palestinese: questa la richiesta che il capo negoziatore dell'Anp, Abu Ala, avrebbe rivolto ai rappresentanti israeliani durante i colloqui di pace, domenica scorsa a Gerusalemme. I palestinesi, che chiedono "una forza che sia in grado di difendere la nazione dalle minacce e di consentire la realizzazione del diritto basilare di vivere in sicurezza". Tzipi Livni, il capo della diplomazia israeliana, avrebbe risposto ricordando che si è sempre parlato di uno stato palestinese demilitarizzato.

EUROPA: IL PARLAMENTO DISCUTERA' DI ROM E DELLA POLITICA DELL'ITALIA

Il Parlamento europeo ha approvato con 106 sì, 100 no e due astenuti, la proposta avanzata dal gruppo dei socialisti europei di tenere domani un dibattito in aula sulla situazione in Italia e in tutta Europa dei Rom. "La situazione è molto difficile in Italia ma non solo in Italia", ha osservato il capogruppo Martin Schulz, spiegando di volere sapere dalla Commissione Ue "che cosa ha fatto e cosa farà in futuro".

AMBIENTE: DISTRUGGERLO COSTA MOLTO CARO

La distruzione dell’ambiente costa ogni anno al pianeta oltre 2000 miliardi di euro, secondo uno studio che sarà presentato oggi a Bonn in occasione della Nona Conferenza delle parti (Cop) della Convenzione Onu sulla diversità biologica (Cdb) che si protrarrà fino al 31 maggio. Anticipazioni del settimanale tedesco ‘Der Spiegel’ segnalano che la progressiva ‘scomparsa’ delle specie animali e vegetali a causa dello sruttamento indiscriminato equivale al 6% del Prodotto interno lordo (Pil) mondiale e “sono i poveri a portare sulle spalle il peso più grande”.

ARMI: NO ALLE BOMBE A GRAPPOLO

I rappresentanti di un centinaio di paesi e organizzazioni non governative si riuniscono da oggi a Dublino per una conferenza di 12 giorni dedicata alla messa a punto di un trattato internazionale contro le bombe a grappolo. L’obiettivo è ottenere un patto vincolante sulla scia del Trattato di Ottawa adottato nel 1997 per la messa al bando delle mine anti-persona; i grandi assenti a Dublino saranno Stati Uniti, Russia, India, Pakistan e Israele. La Conferenza, che si concluderà il 30 maggio, si inserisce nel processo iniziato nel febbraio 2007 a Oslo dove, convocati dalla Norvegia, 46 paesi avevano approvato una dichiarazione congiunta in cui invocavano il divieto, a partire dal 2008, di “utilizzare, produrre, trasferire e accumulare” le bombe a grappolo o ‘cluster bombs’; le tre conferenze precedenti, tenute a Lima, Vienna e Wellington, sono servite a redigere la proposta che sarà presentata a Dublino e che sarà sottoposta al voto a Oslo a dicembre.

ITALIA

NAPOLI: I COMITATI CAMPANI PREPARANO LA MANIFESTAZIONE DI MERCOLEDI (corrisp. ROR)

Da questa mattina gli autocompattatori dell'Asia, l'azienda municipale che cura la nettezza urbana, sono al lavoro per l'intervento di raccolta straordinaria dei rifiuti che coinvolge gli impianti di combustibile da rifiuti di Caivano e Giuliano e la discarica di Serre in località Macchia Soprana. Secondo dati dell'azienda, mentre sabato a terra c'era una giacenza di 5.100 tonnellate ora sono 3.500. 700 tonnellate in più rispetto l'ordinario sarebbero state raccolte questa notte. Oggi ripartono le spedizioni di rifiuti via treno verso la Germania, come ha confermato ieri l'assessore alla Nettezza urbana, Gennaro Mola: l'obiettivo è liberarsi di "oltre mille tonnellate al giorno" di spazzatura. Ottimista il prefetto Alessandro Pansa: "Il culmine della crisi è passato. In pochi giorni la città sarà ripulita". Ma è ancora protesta a Giugliano (Napoli) per la paventata riapertura del sito di stoccaggio delle ecoballe di Taverna del Re. I rappresentanti dei comitati di protesta hanno già incontrato il sindaco di Giugliano, Il sito è stato chiuso qualche mese fa dopo aver ingoiato circa due milioni di ecoballe.

ABRUZZO: I LAVORATORI DELLA SEVEL NON SONO TOSSICODIPENDENTI (corrisp. ROR)

Gr 13:00

ESTERI

LIBANO

Oggi in un'intervista al quotidiano libanese As Safir, il generale Claudio Graziano, comandante della missione Unifil nel paese dei cedri, ha dichiarato che "Gli ultimi incidenti non costituiscono un rischio per la nostra missione e le misure di sicurezza che adottiamo sono adeguate al momento che sta attraversando il Paese". Graziano ha aggiunto che i rapporti con le forze armate libanesi sono buoni e che "l'Unifil non è l'occhio di Israele". "Nessuno, dice ancora il generale italiano, ha interesse allo scoppio della violenza lungo il confine in cui operiamo. Siamo pronti ad affrontare minacce da ogni parte".

PALESTINA

Un esercito regolare per il futuro stato palestinese: questa la richiesta che il capo negoziatore dell'Anp, Abu Ala, avrebbe rivolto ai rappresentanti israeliani durante i colloqui di pace, domenica scorsa a Gerusalemme. La notizia è stata riferita dal sito web del quotidiano israeliano "Yedioth Ahronoth", e confermata poi da alti funzionari di entrambe le delegazioni. I palestinesi, che chiedono "una forza che sia in grado di difendere la nazione dalle minacce e di consentire la realizzazione del diritto basilare di vivere in sicurezza". Tale richiesta ha lasciato perplessa Tzipi Livni, il capo della diplomazia israeliana, la quale avrebbe risposto ricordando che si è sempre parlato di uno stato palestinese demilitarrizzato.

Intanto la diplomazia francese apre ad Hamas. Il ministro degli Esteri Bernard Kouchner ha confermato le indiscrezioni del quotidiano "Le Figaro", nel corso di un intervento radiofonco. Kouchner ha sottolineato che non si tratta di relazioni ma solo di contatti, necessari per svolgere un concreto ruolo di mediazione nella Striscia di Gaza. A tale proposito, secondo quanto rivelato oggi da "Le Figaro", un mese fa l'ex ambasciatore in Iraq, Yves Aubin de La Messuzieres aveva incontrato a Gaza due esponenti di Hamas, Ismail Haniyeh e Mahmoud al Zahar.

CINA

É salito a 72mila, tra morti e dispersi, il bilancio delle vittime del terremoto che la scorsa settimana ha colpito la provincia cinese del Sichuan. Lo comunica il responsabile della provincia Liu Qibao. Le vittime accertate sono 32.476, i dispersi sono 29.418 e i feriti 209.914. Il bilancio viene considerato ancora provvisorio, visto che i soccorritori, che sono stati schierati nei 3592 villaggi colpiti, non sono ancora stati in grado di raggiungerne 77.

Negli ultimi tre giorni oltre 200 persone che stavano prestando soccorso nelle aree colpite dal terremoto del Sichuan sono state sepolte da alcune frane. Lo riferisce l'agenzia cinese Xinuha.

SUDAFRICA

Con la conferma della morte di altre due persone questa notte è salito a 14 il bilancio delle persone uccise negli attacchi xenofobi in corso da quasi una settimana in Sudafrica ai danni di immigrati provenienti dai paesi circostanti. Lo riferisce stamani la radio di stato, ‘Sabc’, precisando che nuove violenze si sono verificate durante la notte nella baraccopoli di Madalakufa (a est di Johannesburgh), dove ignoti hanno anche dato alle fiamme una trentina di abitazioni. Ancora da confermare, invece, le notizie relative a un senza tetto bruciato vivo in un altro campo per immigrati. I media sudafricani sottolineano come la tensione continui ad essere molto alta, nonostante la forte presenza della polizia, in varie zone del paese e in molti dei quartieri poveri di Johannesburg. Iniziate una settimana fa ad Alexandra, le violenze sono dilagate a Hillbrow, Jeppe, Cleveland, Hoenydew e Primrose, dove da stamani vengono segnalati in movimento gruppi di giovani armati alla ricerca di immigrati. Finora le autorità hanno arrestato 200 persone ritenute responsabili di tali azioni.

AMBIENTE

La distruzione dell’ambiente costa ogni anno al pianeta oltre 2000 miliardi di euro, secondo uno studio che sarà presentato oggi a Bonn in occasione della Nona Conferenza delle parti (Cop) della Convenzione Onu sulla diversità biologica (Cdb) che si protrarrà fino al 31 maggio. Anticipazioni del settimanale tedesco ‘Der Spiegel’ segnalano che la progressiva ‘scomparsa’ delle specie animali e vegetali a causa dello sruttamento indiscriminato equivale al 6% del Prodotto interno lordo (Pil) mondiale e “sono i poveri a portare sulle spalle il peso più grande”.

ARMI

I rappresentanti di un centinaio di paesi e organizzazioni non governative si riuniscono da oggi a Dublino per una conferenza di 12 giorni dedicata alla messa a punto di un trattato internazionale contro le bombe a grappolo. L’obiettivo è ottenere un patto vincolante sulla scia del Trattato di Ottawa adottato nel 1997 per la messa al bando delle mine anti-persona; i grandi assenti a Dublino saranno Stati Uniti, Russia, India, Pakistan e Israele. La Conferenza, che si concluderà il 30 maggio, si inserisce nel processo iniziato nel febbraio 2007 a Oslo dove, convocati dalla Norvegia, 46 paesi avevano approvato una dichiarazione congiunta in cui invocavano il divieto, a partire dal 2008, di “utilizzare, produrre, trasferire e accumulare” le bombe a grappolo o ‘cluster bombs’; le tre conferenze precedenti, tenute a Lima, Vienna e Wellington, sono servite a redigere la proposta che sarà presentata a Dublino e che sarà sottoposta al voto a Oslo a dicembre.

ITALIA

NAPOLI

Un'altra notte di incendi, blocchi stradali e tensione a Napoli per la nuova emergenza rifiuti. I vigili del fuoco hanno dovuto spegnere 75 roghi tra Napoli e provincia, alcuni dei quali di consistenti dimensioni. Gruppi di persone, a Fuorigrotta e Bagnoli, zona occidentale della città, sono scese in strada bloccando il traffico e collocando cassonetti della N.U. sulla sede stradale.

Sciopero improvviso a Napoli del personale degli autobus dell'Anm e dell'Actp. L'astensione sarebbe stata decisa dalla base per protesta contro il progetto di centralizzare il servizio dei controllori affidandolo al Consorzio Unico Campania. Forti i disagi per gli utenti. Lo sciopero e' cominciato questa mattina.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080519 (last edited 2008-06-26 09:52:39 by anonymous)