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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

PACCHETTO SICUREZZA: MODIFICATE LE NORME SUI RIFUGIATI

Solo pochi giorni fa il Ministro Maroni aveva dichiarato che non era sua intenzione restringere il diritto d'asilo. Invece, prontamente esposti ieri nel consiglio dei Ministri, sono arrivati due decreti legislativi che riguardano direttamente l'acquisizione dello status di rifugiato in Italia. Per la prima volta in Italia verrà anche abolita la libertà di circolazione sul territorio nazionale, e verrà eliminata la seconda istanza di giudizio sulle richieste di protezione internazionale, in aperto contrasto con le norme europee, e con i principi costituzionali e generali di diritto, oltre che con la convenzione internazionale sullo status di rifugiato. Sempre secondo le modifiche proposte, molti potenziali rifugiati si troveranno rinchiusi nei Centri di Permanenza Temporanea perchè entrati clandestinamente in Italia.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FRANCIA: NO ALLA RIFORMA DELLE PENSIONI audio rodu

Una ottantina di manifestazioni contro il progetto Sarkozy di riforma delle pensioni sono previste oggi in tutta la Francia. La giornata d'azione proclamata dalle organizzazioni sindacali - che non comporta sempre l'astensione dal lavoro - potrà avere ripercussioni nei settori dei trasporti, funzione pubblica, Posta, France Telecom, servizi di gas e elettricità. Stamani il traffico nei trasporti pubblici era leggermente perturbato, soprattutto in provincia, dove circolava un treno su due. Il traffico era invece normale sulla rete di metro e autobus a Parigi.

PALESTINA - Dieci feriti nei disordini in un valico di confine nella Striscia di Gaza

Dieci palestinesi sono rimasti feriti nel corso degli scontri che si sono verificati oggi al valico di Karni, che separa Gaza da Israele. E' probabile che i 10 siano rimasti intossicati dal gas sprigionato dai lacrimogeni lanciati durante una manifestazione indetta da Hamas e bloccata da pattuglie israeliane di confine. Due di loro sembrano essere in gravi condizioni, secondo quanto riferiscono le squadre di soccorso sopraggiunte sul posto al termine della dimostrazione. Il movimento palestinese intendeva protestare contro l'isolamento alla Striscia di Gaza imposto da Israele.

ISRAELE Oltre la metà degli israeliani contrari alla restituzione delle Alture del Golan

Secondo l'utlimo sondaggio effettuato in Israele, il 52 percento della popolazione non vuole cedere le Alture del Golan alla Siria. Il nuovo sondaggio, commissionato dal quotidiano Yediot Ahronot, fornisce dati molto diversi da quelli diffusi ieri sera dalla seconda rete televisiva dello Stato ebraico, secondo cui il 70 percento degli israeliani era contrario alla restituzione dei territori siriani occupati nel 1967. L'indagine di oggi mostra un netto spostamento della posizione dell'opinione pubblica, quasi la metà della quale (il 48 percento) si è mostrata favorevole alla cessione dei territori del Golan a Damasco "in cambio di un pieno accordo di pace che includa relazioni diplomatiche e accordi appropriati di siicurezza".

CINA Più di 51 mila morti nel nuovo bilancio ufficiale delle vittime del terremoto

Sono ormai salite a 51.151 le vittime del terremoto che il 12 maggio scorso ha colpito la regione cinese dello Sichuan. Secondo il bilancio ufficiale aggiornato delle autorità di Pechino, altre 29.328 persone rimangono al momento disperse e 288.431 sono i feriti provocati dal sisma. E' stata intanto rilevata oggi un'altra scossa di assestamento, di magnitudo 4,5 sulla scala Richter, che ha interessato le zone terremotate del Paese.

ITALIA

RIFIUTI: DISCARICHE CONTROLLATE DALL'ESERCITO

La Campania si prepara alla lotta dopo l'annuncio in pompa magna di ieri del premier Silvio Berlusconi sui rifiuti. La notizia di voler affidare le discariche campane in mano all'esercito, di costruire quattro inceneritori e individuare nella segretezza dieci nuovi siti individuati che saranno dichiarati “zone di interesse strategico-nazionale”e le pene da legge marziale per reprimere il dissenso popolare non fermeranno chi cercherà di opporsi a questa politica sui rifiuti. Ieri nove manifestazioni hanno accolto il consiglio dei ministri.

MORTI SUL LAVORO - OPERAIO MUORE INVESTITO SU A1

Sull'A1 Milano-Napoli, nel tratto tra Pontecorvo e Ceprano , un mezzo pesante ha sbandato in prossimità di un area di cantiere, investendo un operaio che è deceduto sul colpo. Lo rende noto Autostrade per l'Italia. L'incidente è avvenuto nella corsia in direzione Roma. Il cantiere, al chilometro 655,8 era regolarmente segnalato. «Al fine di garantire sempre le migliori condizioni di sicurezza, Autostrade per l'Italia raccomanda il rigoroso rispetto delle segnaletiche di preavviso di cantiere, con particolare riferimento ai limiti di velocità ed al divieto di sorpasso in approccio alle segnaletiche di pre-segnalazione dei cantieri di lavoro.

Sono sotto choc e con le lacrime agli occhi i colleghi di Giuseppe Simeone, l'operaio di 29 anni falciato ed ucciso sull'A1 mentre ripuliva un'area verde. Sul luogo della tragedia c'è ancora il decespugliatore e la mascherina che la vittima indossava al momento dell'impatto. Ancora non è chiara la dinamica. La Polstrada sta accertando le cause che hanno portato l'autista della cisterna a perdere il controllo del mezzo pesante invadendo l'area di segnaletica del cantiere, uccidendo l'operaio.

MORTI SUL LAVORO - SCHIACCIATO DA RUSPA; PM ORDINA PERIZIA

BOLZANO, 22 MAG - Il pm bolzanino Axel Bisignano ha ordinato una perizia tecnica sull'incidente sul lavoro, nel quale ieri era morto un meccanico di 30 anni. L'uomo, Thomas Pichler, stava effettuando lavori di manutenzione sull'impianto idraulico di un piccolo escavatore, quando è stato schiacciato dalla pala. La perizia dovrà stabilire l'esatta dinamica dell'incidente che non ha avuto testimoni. Pichler era stato trovato ormai esanime da alcuni colleghi nell'officina della ditta Bitumisarco. Il Gup di Bolzano si è occupato oggi di un altro incidente mortale, avvenuto nel settembre 2006 in un cantiere di una scuola a Merano. L'operaio Ricardo Zagaria, di 55 anni, era precipitato da circa sei metri d'altezza. Il direttore tecnico della ditta esecutrice, Sandro Freddi, ha patteggiato 12 mesi di reclusione per omicidio colposo, mentre sono stati rinviati a giudizio il legale rappresentante dalla ditta appaltatrice, Ezio Paternoster, il responsabile del cantiere Luigi Tanzi e il legale rappresentante della ditta subappaltatrice, Ezio Troian.

Scajola: si torna al nucleare entro 5 anni

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - 'Entro la legislatura porremo la prima pietra di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione'. Lo ha detto il ministro Scajola. Intervenendo all'assemblea di Confindustria, il ministro dello Sviluppo Economico, ha aggiunto: 'Non e' piu' eludibile un piano di azione per il ritorno al nucleare'. E ha ricordato che si tratta di un 'solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione'.

«L'annuncio del governo di voler riaprire il nucleare è inaccettabile e somiglia molto al tentativo velleitario e arrogante fatto a Scanzano dove è stata presentata come soluzione un'ipotesi non ancora verificata in nessuna parte del mondo. Questo annuncio suona come una dichiarazione di guerra: un referendum ha segnato l'uscita dell'Italia dal nucleare. Il governo pensa di riaprire il discorso con qualche decreto legge? Avrà le risposte che merita». Ad affermarlo in una nota è Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia, commentando le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola sul nucleare. Invece di continuare a perdere tempo sul nucleare, continua Onufrio, «è necessario rendere più facile il percorso autorizzativo delle fonti rinnovabili e lanciare un piano nazionale per l'efficienza energetica. Come dimostra il rapporto elaborato dal Politecnico di Milano per Greenpeace l'efficienza può dare a costi inferiori a quelli di produzione l'equivalente di 15 centrali entro il 2020: è questa e non il nucleare la strada giusta» conclude Onufrio.

Fao: aumenta emergenza alimentare, Su tema summit a Roma dal 3 al 5 giugno tra capi stato e governo

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - I prezzi delle materie prime alimentari continueranno a segnare rialzi riflettendosi su un ulteriore peggioramento dell' emergenza cibo. Il vice direttore generale della Fao, Hafez Ghanem, spiega che l'aumento e' destinato ad 'esacerbare il gia' inaccettabile livello di emergenza con cui devono fare i conti 854 milioni di persone e c'e' il rischio che il numero di coloro che soffrono la fame aumenti di milioni di unita.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ATTENTATO CONTRO SOLDATI ETIOPICI A MOGADISCIO, SPARATORIA A BAIDOA

Sono almeno due, secondo un bilancio provvisorio che potrebbe crescere ulteriormente, i soldati morti questa mattina per l’esplosione di una bomba che ha investito un convoglio militare etiopico a Mogadiscio. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, precisando che la bomba fatta detonare a distanza avrebbe colpito più di un veicolo e che numerosi altri militari sarebbero rimasti feriti. Ancora ignoto invece il numero di civili rimasti coinvolti nella sparatoria seguita all’attentato, avvenuto nel quartiere di Waberi, nella zona centro-meridionale della capitale. Sembrerebbe non aver provocato vittime, invece, l’intensa sparatoria avvenuta ieri sera nei pressi della sede del parlamento di transizione a Baidoa, sud della Somalia. Secondo la ricostruzione, un gruppo di giovani uomini armati ha tentato di dare l’assalto alla sede del parlamento, prima di essere respinto dalle forze di sicurezza. Oggi a Baidoa sono attesi il primo ministro somalo Nur Hassan Hussein Aka Adde e una delegazione delle Nazioni Unite guidata dall’inviato speciale Ahmadu Ould Abdalla.

Fao: prezzi resteranno alti, aumenta emergenza alimentare

ROMA - I prezzi delle materie prime alimentari continueranno a segnare rialzi riflettendosi su un ulteriore peggioramento dell'emergenza cibo. A meno di due settimane dall'apertura del vertice sull'emergenza alimentare e sui cambiamenti climatici, il vice direttore generale della Fao Hafez Ghanem anticipa il quadro che si troveranno a dover affrontare trenta capi di Stato e di Governo, dal 3 al 5 giugno a Roma, chiamati ad elaborare strategie di intervento a breve e lungo periodo. "Il cibo non è a buon mercato come un tempo, sottolineano alla Fao, l'aumento dei prezzi alimentari è destinato ad esacerbare il già inaccettabile livello di emergenza alimentare con cui devono fare i conti 854 milioni di persone e c'é il rischio che il numero di coloro che soffrono la fame aumenti di milioni di unità". I prezzi delle derrate alimentari si manterranno alti, secondo l'ultimo rapporto Fao sulle prospettive alimentari, nonostante le previsioni di crescita della produzione dei cerali del 3,8%, arrivando a toccare 2,191 milioni di tonnellate. Per buona parte del 2008 la situazione resterà dominata dall'aumento dei prezzi e dalla loro volatilità, a causa della necessità di ricostituire le scorte e per l'aumento della domanda globale.

Militari Usa aprono il fuoco da un elicottero in Iraq, morti 8 civili. Uccisi due giornalisti

Almeno otto civili iracheni sono rimasti uccisi in seguito all'attacco di un elicottero militare statunitense contro un'auto in corsa, il cui conducente aveva ignorato l'ordine di fermarsi: lo hanno denunciato fonti della polizia locale, secondo cui la strage è avvenuta ieri sera a Baiji, a circa 180 chilometri a nord di Baghdad.

Stando a quanto riferito da un portavoce delle forze dell'ordine, maggiore Ahmed Hussein, tra le vittime ci sono anche un uomo sulla sessantina e due bambini, di 8 e di 11 anni rispettivamente. Il capo della polizia cittadina, colonnello Moudhher al-Qaisi, dal canto suo ha precisato che tutte le persone uccise erano semplici pastori, i quali stavano guidando il loro bestiame in un terreno incolto alle porte del centro urbano.

Uccisi due giornalisti Due giornalisti iracheni sono stati uccisi nel corso di due diversi incidenti a Baghdad e nella provincia di Diyala (centro nord). Wissa Ali Ouda, reporter della tv privata Afaq (che appartiene al partito del premier al Maliki) è stato ucciso da un cecchino mentre stava tornando a casa a Baghdad. Haidar Hashem al Husseini, corrispondente del quotidiano Al Sgharq a Baquba, è stato ritrovato crivellato di proiettili dopo essere stato sequestrato due giorni fa a Al Abbara.

Usa: esecuzione in Mississippi

Lo stato del Mississippi ha messo a morte per iniezione letale nel carcere di Parchman Earl Wesley Berry, condannato per omicidio. Si tratta della seconda esecuzione negli Usa da quando la Corte Suprema, a meta' aprile, ha messo fine a una moratoria di fatto durata sette mesi. Berry aveva cercato inutilmente di ottenere un rinvio dell'ultima ora da parte dei giudici di Washington. Era stato condannato per aver rapito nel 1987 una donna all'uscita di chiesa, picchiandola poi a morte.

ITALIA

Operaio investito da un tir sull'autostrada. Stava tagliando una siepe

Si chiamava Giuseppe Simeone, 29 anni, di Rocca D'Evandro (Caserta) l'operaio morto stamani dopo essere stato investito da un tir sull'Autostrada del sole. La vittima stava tagliando una siepe nell'area verde dell'autostrada, quando e' stato falciato dal mezzo pesante e sono stati vani tutti i tentativi di soccorso.

  • L'incidente sul lavoro e' avvenuto questa mattina alle 9,20 tra Ceprano e Pontecorvo, in provincia di Frosinone. L'operaio lavorava per la ditta Cassone di San Vittore nel Lazio (Frosinone).

Sono intervenuti gli agenti della polstrada e gli operatori del 118, che hanno solo potuto constatare il decesso. Il corpo dell'operaio e' stato portato all'obitorio del cimitero di Arce (Frosinone), a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

forse può interessarvi. saluti, daria

Notizia dell'ultima ora. Il Gruppo EveryOne ha concluso la prima fase delle le proprie indagini relative alla presunta rapitrice di Ponticelli.

Oltre alla conferma che si tratta di una montatura, Angelica è risultata essere una giovane slava e non una Romnì. Non è la prima volta che reati commessi da altre etnie (ma nel caso di Angelica si conferma anche la sua estraneità ai fatti delittuosi che le sono stati attribuiti) vengono addossati ai Rom al fine di giustificarne la persecuzione.

Il caso di Angelica, ragazza Rom accusata del tentato rapimento di una bambina di sei mesi avvenuto a Napoli, nel quartiere Ponticelli, è una montatura.

La testimonianza di Flora Martinelli, la madre della bambina, del padre di lei Ciro e dei loro vicini di casa è falsa. Il Gruppo EveryOne ha indagato accuratamente sull'evento che ha scatenato una vera e propria caccia al Rom, che da Napoli si è diffusa a macchia d'olio in tutta Italia. Fin dall'inizio le dinamiche del rapimento non ci hanno convinto, perché chi conosce la palazzina in cui sarebbe avvenuto il reato sa che è praticamente inaccessibile, sia per il cancello che per l'attenta sorveglianza degli inquilini, affermano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. Vi sono poi discordanze fra le testimonianze della Martinelli, di suo padre e dei vicini. La donna in un primo momento ha dichiarato che la porta del suo appartamento sarebbe stata forzata, poi ha ricordato di averla lasciata aperta. Dopo aver notato la porta aperta, la madre sarebbe andata a controllare la culla, quindi sarebbe tornata verso il pianerottolo dove avrebbe sorpreso - passati almeno venti secondi - la ragazzina Rom con la sua piccola in braccio. Non solo: avrebbe avuto ancora il tempo di raggiungerla e strapparle la bambina. Quindi la Rom si sarebbe mossa al rallentatore, consentendo a nonno Ciro di raggiungerla, afferrarla e schiaffeggiarla al piano di sotto. Alcuni dei vicini hanno riferito alle autorità che Angelica aveva ancora la bambina in braccio, quando l'hanno fermata. Ma non basta, perché nei giorni precedenti al fatto, gli inquilini della palazzina si erano riuniti più volte, con un solo ordine del giorno: come ottenere lo sgombero delle famiglie Rom accampate a Ponticelli. Dopo queste analisi di massima, il Gruppo EveryOne - che può contare su attivisti e organizzazioni locali - ha effettuato ulteriori accertamenti, sia presso il carcere, dove un funzionario, dopo aver ascoltato le ipotesi che scagionavano la presunta rapitrice, ammetteva:

Avete ragione, anche noi siamo in difficoltà, perché questo non è un evento diverso da tanti altri, ma qualcuno ha voluto trasformarlo in un caso nazionale. Gli inquilini di Ponticelli fanno blocco: i Rom non li vogliono più. Qualcuno però, mostra qualche scrupolo di coscienza, ma ha paura, perché le pressioni sono forti e mettersi contro il comitato di Ponticelli è pericoloso. Angelica, in realtà, conosceva una delle famiglie che abitano in via Principe di Napoli, dove è avvenuto l'episodio, continuano gli attivisti del Gruppo EveryOne, ha suonato al citofono ed è stata notata da alcune inquiline. Pochi istanti dopo è scattata la trappola e la furia dei condomini si è scatenata contro di lei, che è stata raggiunta in strada, afferrata, schiaffeggiata e consegnata alla polizia. Vi sono testimoni che conoscono la verità e due di loro sono disposte a parlare al giudice. E' importante che l'avvocato Rosa Mazzei, che difende la ragazza Rom, non si faccia intimidire e sostenga la verità in tribunale. Un attivista di Napoli suppone che la linea di difesa potrebbe essere, invece, quella di ammettere il furto, ma non il tentato rapimento. Le conseguenze del caso di Ponticelli, con l'eco mediatica promossa da quotidiani e network, sono state gravissime e sono un indice evidente di come sia necessario abbandonare razzismo e xenofobia per riscoprire la strada dei diritti umani.

Adesso è importante che le organizzazioni locali per i diritti dell'uomo vigilino sulla serenità di Angelica, che subisce pressioni gravi e intollerabili. Salvaguardare la tranquillità della ragazza significa salvaguardare la verità sul caso di Ponticelli, che è la tragica verità di un'altra ingiustizia, di un'altra calunnia, di altre disumane violenze subite dal popolo Rom in Italia, già colpito da emarginazione e segregazione, vessato da provvedimenti iniqui. Gli attivisti del Gruppo EveryOne concludono con alcune considerazioni che dovrebbero far riflettere: Da anni lanciamo l'allarme riguardo alla campagna razziale in corso in Italia. Grazie all'appoggio di forze politiche transnazionali attive nel campo dei diritti umani e civili, abbiamo ottenuto Risoluzioni europee e documenti-guida da parte delle Nazioni Unite, che ammoniscono l'Italia contro le sue politiche razziali. I Rom in Italia non sono criminali, ma famiglie in difficoltà. Su 150 mila 'zingari' presenti nel nostro Paese, 90 mila sono bambini. La speranza di vita media dei Rom, qui da noi, è di soli 35 anni, contro gli 80 degli altri cittadini. La mortalità dei bimbi Rom è 15 volte superiore a quella degli altri bambini. Sono numeri che esprimono una persecuzione. Riguardo alla criminalità Rom, essa non ha un'incidenza rilevante, come dimostrano i dati del Ministero degli Interni e le aggressioni nei confronti di italiani sono praticamente inesistenti. Il caso di Giovanna Reggiani fu un'altro grande inganno, perché il presunto omicida, Romulus Mailat, non è Rom, ma un romeno di etnia Bunjas, che non ha nulla a che vedere con i popoli 'zingari'. L'abbiamo documentato, a suo tempo, agli inquirenti e alla stampa, ma il nostro dossier scientifico non fu preso in considerazione. Il razzismo fa comodo a uno stuolo di persone, a partiti politici e media, alla criminalità organizzata, che muove miliardi di euro ogni anno. A questo proposito, ricordiamo che i Rom coinvolti in delitti agiscono quasi sempre per ordine di criminali mafiosi italiani, i quali - a causa dell'emarginazione e della segregazione in cui versano i 'nomadi' - li hanno ridotti in schiavitù. Lo sanno le autorità, lo sanno i politici e sarebbe ora che lo sapessero tutti i cittadini italiani.

NUCLEARE: PRIMA PIETRA ENTRO LA LEGISLATURA

"Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro Paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione". Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. "Non è più eludibile un piano di azione per il ritorno al nucleare", ha aggiunto ricordando che si tratta di un "solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione".

Il Paese ha bisogno di energia "a costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale". Il ministro ha spiegato che "bisogna agire con forza lungo tre direttrici: diversificazione, infrastrutture e internazionalizzazione". Per raggiungere gli obiettivi e "rilanciare gli investimenti semplificheremo gli iter autorizzativi, promuoveremo il dialogo con il territorio, premiando con incentivi e iniziative di sviluppo le popolazioni interessate ai nuovi insediamenti".

E in questa azione, sarà consentita anche la possibilità di "estendere l'uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando il ciclo dei rifiuti". "Ereditiamo inefficienze e ritardi, accumulati negli ultimi 20 anni dall'ultimo piano energetico nazionale: è ora di voltare pagina", ha proseguito annunciando una "strategia energetica nazionale" che "sarà sottoposta a pubblica consultazione e dibattito attraverso una Conferenza nazionale per l'energia e l'ambiente".

Rifiuti: sindaco, pronti alla galera

C'e' attesa a Serre, nel Salernitano, uno dei luoghi-simbolo delle proteste per i rifiuti. Apparentemente si respira aria tranquilla ma gli sguardi che si incrociano fanno intuire l'apprensione del momento, in attesa del provvedimento che sancira' l'apertura di nuove discariche in Campania.Il sindaco Cornetta - pronto con i concittadini a sfidare anche il carcere - dice:'Sono sereno perche' non credo che all'improvviso si possa tornare indietro'.

Siparietto


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ESTERI

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