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Appunti e note redazionali

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Editoriale

NUVOLE NERE SU ROMA audio con REDATTORE DI MALDESTRA

NOTIZIE BREVI

ITALIA

ROMA: IN MILLE PER DIRE NO AL FASCISMO audio ror

Manifestazione antifascista questa mattina a Roma promossa dagli studenti e studentesse antifascisti dell'università la Sapienza. Un migliaio di compagni e compagne si sono mobilitati per denunciare l'aggressione squadrista di due giorni fa da parte di cinque esponenti di Forza nuova e la repressione giudiziaria che ieri ha confermato gli arresti domiciliari per Emiliano, il compagno dei collettivi romani colpevole di essersi autodifeso dall'aggressione del gruppo di fascisti. Il servizio con Vincenzo del collettivo universitario della facoltà di lettere dell'università La Sapienza.

GAY PRIDE 1: COLLETTIVO,SFILEREMO COMUNQUE A PIAZZA S.GIOVANNI

ROMA, 29 MAG - «Il movimento lgbt, che nel 2007 ha portato in quella piazza un milione di persone, si vede negare l'agibilità politica della piazza più rappresentativa delle lotte sociali a Roma»: è il commento del collettivo «Facciamo breccia» alla decisione della Questura di Roma di revocare il permesso alla sfilata del Gay Pride a concludersi in piazza San Giovanni il 7 giugno prossimo. Secondo il collettivo - tra i promotori dei cortei «No vat» e delle manifestazioni contro il Papa alla Sapienza - «l'asservimento delle istituzioni è imbarazzante, se è vero che la negazione sarebbe dovuta alla presenza di un coro nei palazzi ecclesiastici. Trenta preti che cantano dovrebbero tener lontano un intero Pride?». Per di più, «l'iniziativa in questione, il solito convegno ecclesiastico contro il relativismo culturale, viene aperta il 5 giugno anche da Zingaretti, presidente della provincia di Roma, che ha dato il patrocinio al Pride. Zingaretti dimostrerebbe serietà e coerenza se in conseguenza di questo fatto facesse sapere di ritirare la sua partecipazione, o al Pride o al convegno». Il movimento lgbt, concludono, «sfilerà comunque fino a Piazza San Giovanni in un pride festoso, autodeterminato e politico, che sarà anche una risposta di piazza contro sessismo, fascismo e razzismo».

GAY PRIDE 2: ARCIGAY, NEGARE PIAZZA S.GIOVANNI È PROVOCAZIONE

ROMA, 29 MAG - «Com'è possibile, a soli dieci giorni dalla parata, improvvisamente negare un diritto sancito dalla Costituzione?»: è quanto si chiede il presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, commentando la decisione della Questura di Roma di ritirare l'autorizzazione al Gay pride romano a concludersi in Piazza San Giovanni. «Se com'è stato riferito ciò è dovuto al fatto che all'interno dei palazzi Lateranensi si tiene durante la giornata un Convegno internazionale, con un concerto conclusivo dentro la Basilica - dice Mancuso - ciò si prefigurerebbe come un'inutile e incomprensibile provocazione politica. Cosa c'entra il Pride con un Convegno clericale? Quali problemi d'ordine pubblico potrebbero sorgere tra una parata che sfila nelle vie di Roma e si conclude nella serata nella storica piazza e un'iniziativa della gerarchia cattolica dentro le mura della Basilica?». «Esprimiamo la nostra solidarietà - conclude - e chiediamo al Ministero degli Interni di garantire il regolare svolgimento, così come autorizzato l'11 aprile, della manifestazione a Roma con la conclusione in Piazza San Giovanni, così come di tutti gli altri Pride previsti in questo periodo, da quello concomitante a Milano il 7 giugno a quello nazionale di Bologna del 28 giugno». (ANSA).

NAPOLI 1 GIUGNO A CHIAIANO

«Dopo aver appreso di esplosioni che sarebbero avvenute ieri sera, stamattina abbiamo fatto delle verifiche nella zona della cava e non abbiamo trovato nessun segno di scontro, nè di esplosione nel sito». Così Massimo Di Dato, esponente della rete campana salute e ambiente, spiega la posizione dei movimenti antidiscarica di Chiaiano sui lanci di petardi e bombole contro le forze dell'ordine di ieri sera. «Dopo queste nostre verifiche - ha aggiunto - questa storia non ci convince; non abbiamo conferme che ci sarebbero stati lanci di molotov o di bombole di gas con petardi attaccati». Oggi i manifestanti hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare il significato della manifestazione in programma domenica prossima. «Quando abbiamo aperto l' accesso alle cave per i tecnici avevamo dimostrato una certa fiducia nelle istituzioni, fiducia che è stata ancora una volta frustrata da ciò che è emerso dalle inchieste della magistratura» ha affermato Ivo, uno dei rappresentanti dei movimenti, commentando le inchieste giudiziarie che hanno portato nei giorni scorsi a numerosi arresti nell'ambito della struttura del commissariato contro l'emergenza rifiuti.(ANSA).

Rifiuti: a Ivrea traffico illeciti, 7 arresti per smaltimento rifiuti pericolosi, anche amianto

TORINO, 29 MAG - Per risparmiare sui costi di smaltimento dei rifiuti pericolosi ne gestivano abusivamente ingenti quantitativi tra cui anche l'amianto.I carabinieri del Comando provinciale di Torino e del Noe hanno eseguito all'alba 7 misure cautelari personali.I rifiuti venivano triturati e dispersi su terreni agricoli. Tra gli arrestati il direttore di un consorzio a partecipazione pubblica che si occupa dello smaltimento e del recupero dei rifiuti per circa 90 comuni della provincia di Torino.

Si' a polizia in case clandestini Lo stabilisce la Cassazione che da' torto ad un Giudice di Pace

La polizia giudiziaria puo' entrare - senza l'autorizzazione del pm - nelle case degli immigrati clandestini.La mancanza del rispetto delle garanzie previste dalla legge per lo svolgimento dell'accesso domiciliare non invalida il decreto di espulsione per chi viene trovato senza documenti. Lo stabilisce la Cassazione accogliendo un ricorso del Prefetto di Milano contro la sentenza del Giudice di Pace che aveva annullato l'espulsione di un irregolare sudamericano.

MORTI SUL LAVORO

CADE DA IMPALCATURA NEL VICENTINO E MUORE

INCIDENTI LAVORO: CADE DA IMPALCATURA NEL VICENTINO E MUORE (ANSA) - VICENZA, 29 MAG - Un uomo è morto stamani dopo essere caduto da un'impalcatura in un'azienda di noleggio di macchine e attrezzature per l'edilizia a Sandrigo (Vicenza). L' incidente - da quanto si è appreso finora - è avvenuto all'interno della ditta «Tre R». Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem e i carabinieri di Thiene (Vicenza). (ANSA)

MORTO SCHIACCIATO DA TRATTORE IN TRENTINO

TRENTO, 29 MAG - Non è sopravvissuto ai gravi traumi riportati in seguito al ribaltamento del proprio trattore un uomo di 54 anni di Ivano Fracena (Trento). Dopo l'infortunio avvenuto ieri pomeriggio in una campagna di sua proprietà alle porte del paese, Erminio Croda è stato soccorso e trasportato con l'elicottero in gravi condizioni all'ospedale S.Chiara di Trento, ma nella notte è deceduto per le gravi lesioni interne. Da una prima ricostruzione, Croda, consigliere comunale a Ivano Fracena ed ex comandante dei vigili del fuoco volontari, in un tratto in forte pendenza ha perso il controllo del mezzo agricolo che si è rovesciato su un fianco. L'uomo è così rimasto schiacciato al torace e all'addome.

MORTO ARTIGIANO NEL BERGAMASCO

BERGAMO, 29 MAG - È morto stamattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo Stefano Locatelli, l'artigiano (e non l'idraulico come scritto in precedenza) residente a Bonate Sotto (Bergamo), rimasto vittima ieri sera di un incidente sul lavoro in una ditta del paese. L'uomo, 30 anni, stava lavorando con un collega nel cortile dell'azienda 'Record' di via Vittorio Veneto, quando un cancello elettrico scorrevole, in ferro e vetro, è improvvisamente uscito dai binari e ha travolto l'artigiano. La vittima, residente in via Roma, è stata portata al policlinico di Ponte San Pietro (Bergamo) e poi trasferita ai Riuniti di Bergamo in condizioni gravissime. Questa mattina prima dell'alba il decesso sopraggiunto in seguito a un grave trauma cranico.

MURATORE PRECIPITA E MUORE, DAVANTI FIGLIO

SAN MARCELLO (ANCONA), 29 MAG - Un muratore palermitano di 54 anni, Santino Guida, è morto oggi in un cantiere edile delle Marche, a San Marcello (Ancona), precipitando da un'impalcatura alta sei metri. Nel cantiere lavorava anche uno dei suoi quattro figli, che è stato fra i primi a soccorrere il padre, senza poter far niente per salvarlo.

INCIDENTI SUL LAVORO: ESPLODE CENTRALINA ENEL, OPERAIO USTIONATO

LATINA, 29 MAG - Una centralina dell'Enel è esplosa nel primo pomeriggio provocando un ferito. Secondo quanto si è appreso dai vigili del fuoco, l'uomo, dipendente dell'Enel, è stato colpito dall'esplosione rimanendo ustionato. Lo scoppio è avvenuto all'interno di una cabina elettrica lungo la Migliara 42. I vigili del fuoco di Latina stanno accertando le cause dell'esplosione. (ANSA)

IRAQ: FRATTINI, FORTE IMPEGNO ITALIA PER STABILIZZAZIONE

STOCCOLMA, 29 MAG - «Voglio cogliere quest'occasione per riaffermare il nostro convinto impegno» per la ricostruzione e la stabilizzazione dell'Iraq. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini nel suo intervento alla Conferenza internazionale sull'Iraq in corso a Stoccolma. Il titolare della Farnesina ha citato in particolare i 240 milioni di euro stanziati dall'Italia dal 2003 a oggi per attività di ricostruzione civile e i 400 milioni promessi in crediti d'aiuto che saranno stanziati nei prossimi anni (la prima tranche di 100 milioni si sta finalizzando in questi mesi). «Abbiamo fornito consiglieri per i ministeri iracheni - ha aggiunto Frattini - e dal 2006 l'Italia guida l'Unità di supporto alla ricostruzione nella provincia del Dhi Qar». Inoltre, ha concluso, Roma presiede il Comitato internazionale dei donatori per l'Iraq.

ESTERI

IRAQ: RAPPORTO, 2007 ANNO RECORD SUICIDI ESERCITO USA

NEW YORK, 29 MAG - L'Iraq uccide a scoppio ritardato: uno studio dell'esercito americano ha scoperto che il 2007 è stato un anno record per i suicidi dei soldati. Oltre 108 militari dei ranghi dell'Esercito si sono tolti la vita l'anno scorso e il numero potrebbe salire perchè una ventina di casi sono ancora sotto inchiesta, si legge in un rapporto diffuso oggi dalle forze armate. Il numero dei suicidi è il più alto in quasi 20 anni: i casi confermati erano stati 79 nel 2003, l'anno dell'invasione dell'Iraq e nel 2006 erano già saliti a 102. Vittime di questa epidemia di disperazione sono stati soprattutto giovani, quasi tutti al rientro in patria, che hanno usato armi da fuoco per togliersi la vita.

CILE, 500 arresti tra gli studenti che manifestavano contro il governo

La polizia cilena ha arrestato almeno 500 studenti e un giornalista nel corso di diverse manifestazioni, perlopiù pacifiche, che si sono tenute in varie città del Paese per protestare contro il progetto di Legge Generale dell'Educazione. Manifestazione studentescaLa metà degli arresti, compreso quello di un corrispondente di Radio Canelo, sono stati effettuati nella capitale Santiago, dove squadre anti-sommossa hanno interrotto con gas lacrimogeni e idranti un corteo non violento di studenti universitari e liceali. Negli ultimi giorni, scioperi e occupazioni di scuole e atenei hanno interessato tutto il Cile. I disordini maggiori si sono verificati a Vina del Mar e Valparaiso. Nicolas Manriquez, portavoce degli studenti, ha denunciato lo scontento degli alunni degli istituti pubblici, che lamentano l'assenza di un sostegno da parte dello Stato. Nonostante ciò, la presidente del Cile Michelle Bachelet ha rinnovato oggi il suo consenso alla nuova legge sull'educazione e ha espresso fiducia nell'insegnamento pubblico, sostenendo che "un Paese è più giusto se garantisce a tutti un'istruzione di qualità".

TURCHIA Chiusa per immoralità un'associazione pro - gay

Un tribunale del quartiere di Beyglou, nel centro di Istanbul, in Turchia, ha emesso oggi una sentenza che obbliga alla chiusura l'associazione LambdaIstanbul, fondato nel 1993, l'unica del Paese che si batte per i diritti degli omosessuali nel Paese. Per il pubblico ministero, l'associazione aveva violato le leggi sulla protezione della famiglia e sulla moralità pubblica. Lo ha reso noto l'agenzia Anadolu. A differenza degli altri Paesi musulmani, in Turchia l'omosessualità non è un reato, ma è circondata da una diffusa riprovazione sociale con l'eccezione dei quartieri europei di Istanbul, dove esistono vari luoghi di ritrovo riservati agli omosessuali, senza che ciò susciti scandalo. Non esistono comunque leggi per la protezione degli omosessuali dalla discriminazione.

NORVEGIA Il disegno di legge per la fecondazione assistita alle lesbiche ha la maggioranza in parlamento

-Il disegno di legge è sostenuto da cinque partiti-, ha annunciato oggi soddisfatta la deputata laburista Gunn Karin Gjul, relatrice del disegno di legge per concedere alle lesbiche il diritto di avere l'assistenza per la fecondazione artificiale. La maggioranza dei deputati del parlamento norvegese è favorevole, in quanto il disegno di legge gode dell'appoggio delle tre formazioni di centro sinistra al potere e dei partiti liberale e conservatore all'opposizione. La disposizione fa parte di un disegno di legge che vuole accordare agli omosessuali, così come agli eterosessuali, il diritto di sposarsi e di adottare, ma non era certo finora il parere favorevole del parlamento su questo punto specifico.

PALESTINA Arrestati sessanta palestinesi a Gaza

Sessanta palestinesi, sospettati di fiancheggiare gruppi armati, sono stati arrestati la scorsa notte da soldati israeliani nel rione di Sajaya, alla periferia di Gaza. Lo riferiscono fonti militari israeliane. Alla operazione, conclusasi all'alba di oggi, hanno preso parte unità della Brigata di fanteria Ghivati e mezzi blindati. Non si sono verificati incidenti, hanno aggiunto le fonti. Da Gaza si è appreso intanto del decesso in ospedale di un palestinese di 29 anni rimasto ferito in scontri a fuoco verificatisi ieri.

Siparietto


Gr 13:00

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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Nepal: tolta bandiera da palazzo re

Dopo proclamazione del Paese in repubblica (ANSA)- NEW DELHI, 29 MAG - E' stata rimossa la bandiera con il simbolo del re dall'ex palazzo reale del Paese. Oggi verra' issata la nuova bandiera nazionale. La rimozione e' stata effettuata dopo la proclamazione della trasformazione del Nepal in repubblica avvenuta ieri sera. Moltissime persone si sono riunite davanti all'ingresso principale del palazzo (che re Gyanendra dovra' lasciare entro 15 giorni) per assistere alla cerimonia. L'edificio sara' trasformato in un museo.

ATTACCHI A STRANIERI: CAPE TOWN CHIEDE “STATO DI CALAMITÀ” PER AIUTARE SFOLLATI

Il governo locale della provincia di Western Cape ha chiesto che in parte del suo territorio sia dichiarato lo “stato di calamità” per avere risorse e mobilitazioni adeguate per affrontare l’emergenza degli sfollati. Sono 6600 le persone alloggiate in sei campi d’emergenza allestiti sulla spiaggia fuori Cape Town e 12.000 sono distribuiti in diverse sistemazioni in tutta la città; circa un terzo sono scappati in seguito all'ondata di aggressioni nei loro quartieri mentre gli altri hanno scelto di andarsene per paura. Secondo stime del Ministero della Sicurezza sarebbero 30.000 complessivamente le persone messe in fuga dagli attacchi contro gli immigrati e i loro beni che dal 11 maggio e per oltre due settimane si sono verificate principalmente nella provincia di Gauteng, con 56 vittime, ma estesesi in altre parti del paese, in ultimo a Cape Town; altre fonti non ufficiali alzano la stima degli sfollati a 80.000, una parte dei quali rientrati in patria o comunque fuorusciti dal paese. È da lunedì che la polizia non segnala più gravi incidenti, ma restano alcuni episodi di tensione. Il governo centrale ha ribadito che non intende creare “campi profughi” a lungo termine, smentendo fonti di stampa internazionali che avevano diffuso la notizia. Le argomentazioni sono ben espresse dal capo del governo della provincia di Western Cape, Ebraihm Rasool, che nel comunicare il piano locale di assistenza ha detto che la sua amministrazione “non appoggia i lontani, freddi e inadeguati campi sulla spiaggia”, ma piuttosto “delle sistemazioni decentralizzate presso comunità” situate nei pressi dei quartieri dove al gente viveva. “I campi sulla spiaggia sono un errore – ha detto Rasool –Sradicano al gente dal loro lavoro e dalle scuole, e trasformano gente autosufficiente e autonoma in persone dipendenti dagli aiuti”. Inoltre, i campi profughi aumenterebbe il rischio sanitario, le tensioni tra gruppi diversi, e renderebbero la reintegrazione più difficile, oltre ad essere un approccio poco umano da parte del governo. Rasool ha aggiunto che il governo provinciale ha mobilitato 15 team di mediatori culturali, 2000 volontari che parlano lingue straniere e messo a disposizione 400.000 rand (circa 34.000 euro) al giorno per le necessità alimentari; ha fatto sapere inoltre che la polizia ha arrestato 371 persone sospettate di aver partecipato alle violenze nella zona. La sindaco di Cape Town Helen Zille ha annunciato che sarà chiesto ufficialmente l’aiuto dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati nell’affrontare la situazione.

INCURSIONI ISRAELIANE: ARRESTATE DECINE DI PALESTINESI A EST DI BEIT HANOUN

Una sessantina di palestinesi sono stati arrestati la scorsa notte durante un’incursione militare israeliana nel rione di Al Farta, a est di Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti palestinesi precisando che all’operazione, conclusasi all’alba di questa mattina hanno preso parte unità della Brigata di fanteria Givati e decine di mezzi corazzati israeliani. I militari – hanno raccontato testimoni, hanno chiesto a tutti gli uomini tra i 16 e i 60 anni di disporsi dalla parte est della città, in modo da essere trasferiti in territorio israeliano. I blindati sono entrati nei campi circostanti, prima di abbandonare l’area, distruggendo alberi e coltivazioni. Dall’ospedale di Gaza è giunta inoltre la notizia del decesso di un palestinese di 29 anni rimasto ferito in scontri a fuoco verificatisi ieri nella zona di al ‘Omour.

Accordo su trattato contro bombe a grappolo

DUBLINO - I paesi partecipanti a una conferenza internazionale apertasi il 19 maggio a Dublino hanno concordato il testo di una bozza di convenzione per la messa al bando delle bombe e delle munizioni a grappolo. "Il testo è stato accettato da tutti", ha detto un portavoce del ministero degli esteri irlandese.

Alla Conferenza di Dublino hanno partecipato 109 paesi ma non Stati Uniti, Cina, Russia, India, Pakistan e Israele, ossia i maggiori produttori mondiali di questo tipo di armamenti.

La conferenza si doveva concludere venerdi ma l'intesa è giunta con due giorni di anticipo, dopo l'annuncio del premier britannico Gordon Brown stando al quale il suo paese escluderà le bombe a grappolo dai propri arsenali

ITALIA

PIAZZA SAN GIOVANNI - NEANCHE UN PASSO INDIETRO

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080529 (last edited 2008-06-26 10:00:15 by anonymous)