Differences between revisions 1 and 3 (spanning 2 versions)
Revision 1 as of 2002-07-08 07:44:57
Size: 5127
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Revision 3 as of 2002-07-08 10:35:30
Size: 19359
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 3: Line 3:
Line 4: Line 5:
Line 13: Line 15:

G.R. FLASH 11.00

TEL AVIV, 8 LUG - Un funzionario della sicurezza israeliana, citato oggi dal quotidiano Haaretz ha espresso grande soddisfazione per l'esito della Operazione Strada Determinata - lanciata in Cisgiordania circa 20 giorni fa. Secondo questo funzionario, le forze israeliane che hanno invaso le aree autonome palestinesi hanno arrestato 600 attivisti palestinesi, 150 dei quali erano ricercati da tempo. Inoltre, scrive Haaretz, sono stati fermati almeno dieci ritenuti ''aspiranti kamikaze''. L’esercito israeliano, dopo aver imposto il coprifuoco su quasi tutte le citta' cisgiordane, afferma di aver scoperto e demolito numerosi laboratori per la confezione di ordigni. Ma il comandante della regione militare meridionale israeliana (che include la striscia di Gaza) generale Doron Almog ha gia' avvertito che nuove minacce incombono su Israele. ''Io prevedo - ha detto Almog - che alcune organizzazioni palestinesi possano ricorrere ad armi non convenzionali e dirigere le loro operazioni contro obiettivi strategici in Israele''.

Palestina -Carcere piu' duro per i sei detenuti eccellenti del carcere di Gerico, tra cui i sospettati responsabili dell’assassinio del ministro del Turismo israeliano Rehavam Zeevi: il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Yasser Arafat ha probito a tutti l'uso dei telefoni cellulari. A rivelarlo e' stata la radio statale, sulla base di un rapporto preparato dall'ambasciata israeliana a Washington. Arafat si sarebbe deciso a intervenire dopo le pressioni arrivate da Stati Uniti e Gran Bretagna, sotto la cui vigilanza sono i prigionieri in base dell'accordo che porto' in maggio alla fine dell'assedio al quartiere generale del presidente a Ramallah. Israele ritiene che uno dei detenuti, il leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) Ahmed Saadat, abbia usato il telefonino per coordinare dalla sua cella le attivita' dei suoi.

KABUL, 8 LUG - Il presidente afghano Hamid Karzai potrebbe rivolgersi ad investigatori internazionali per cercare di catturare gli autori dell’assassinio del vicepresidente pashtun Haji Abdul Qadir, ucciso a Kabul due giorni fa. Haji Qadir, vicepresidente e ministro per le Opere pubbliche nonche' governatore della provincia sud orientale di Nangarhar, e' stato ucciso con il genero con 36 colpi di fucile sparati da due uomini mentre usciva dal suo ufficio nella capitale in pieno giorno. Circa diecimila persone hanno partecipato ieri ai funerali nel capoluogo di Nangarhar, Jalalabad, dove il noto capo tribale ed ex comandante mujaheddin e' stato sepolto. Haji Qadir era dopo Karzai il piu' importante rappresentante dell'etnia pashtun, maggioritaria in Afghanistan ma minoritaria nel governo. Rimpiazzarlo non sara' facile. Qadir, pur essendo pashtun, aveva buoni rapporti con i tajiki dell'Alleanza del nord, che occupano i ministeri principali. Se l'inchiesta afghana dovesse fallire - ha detto Karzai, citato dalla televisione locale - ''chiederemo aiuto ad amici stranieri e organizzazioni internazionali''. Nessuno ha rivendicato l'attentato, che ha inferto un duro colpo alla fragile stabilita' del neoeletto governo di Karzai. Fratello di Abdul Haq, ucciso dai Taleban prima del crollo del loro regime nel novembre scorso, Qadir era rientrato in dicembre dal Pakistan a Jalalabad, dove nel 1996, quale governatore, aveva accolto il saudita Osama bin Laden, principale finanziatore della guerriglia contro il governo filosovietico di Najibullah.

Indonesia - Giakarta, 8 lug. – Incendio in un locale: imprecisati i morti. I vigili del fuoco temono il peggio: "Potrebbero esserci ancora trenta cadaveri", ha dichiarato il comandante Bastoni. Alcuni dei clienti dell'Heppi Karaoke avevano cercato scampo dalle fiamme lanciandosi dalle finestre ma sono morti precipitando da almeno venti metri d'altezza. Le autorita' non si pronunciano sulle cause dell'incidente, ma secondo la stampa locale e' stato un cortocircuito a innescare l'incendio. Quel che e' certo e' che i proprietari del locale non avevano predisposto nessuna misura antincendio: "L'edificio non aveva uscite d'emergenza ne' scale", ha spiegato Bastoni. "quel locale non avrebbe dovuto essere li'". Eppure l'Heppi Karaoke occupava, con diversi bar e ristoranti, un intero piano del palazzo, situato in una delle zone commerciali piu' frequentate di Palembang. Fortunatamente, i pompieri sono riusciti almeno a impedire che le fiamme si propagassero agli edifici vicini.

Ancora una morte in carcere - Un detenuto del carcere siracusano di Cavadonna, C.S., di 26 anni, si è tolto la vita la scorsa notte impiccandosi in cella con la cintura dell' accappatoio.
È accaduto intorno alle 3,30. Il giovane detenuto è stato trasferito al pronto soccorso dell' ospedale generale "Umberto I" di Siracusa ma vi è' giunto gia' privo di vita. Non è' chiaro il motivo che ha spinto il giovane ad uccidersi.

G.R. FLASH Ore 12,30

Dal Summit sull’AIDS di Barcellona. I Paesi ricchi devono investire di più sul Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria. Altrimenti il Fondo di Kofi Annan non avrà alcun impatto sulla lotta all'Aids». Parola di Oxfam International, ong da anni in prima linea nella battaglia per il diritto alla salute nei Paesi poveri. Che in occasione del summit di Barcellona ha presentato il rapporto "Global Fund, False hope or a new start?". Una denuncia sul disinteresse dei Paesi ricchi per il fondo lanciato l'anno scorso dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. I dati del rapporto parlano chiaro: solo per combattere l'Aids, secondo l'Onu servono 10 miliardi di dollari l'anno. Ma, ad oggi, solo 2 miliardi di dollari sono stati donati al Fondo per combattere la tubercolesi, la malaria e l'Aids.
«Uno scandalo», denuncia Oxfam International: i 10 miliardi di dollari l'anno che servono per combattere l'Aids equivalgono ad appena 4 giorni di spese militari globali o a quanto i Paesi ricchi spendono in sussidi all'agricoltura in appena 4 giorni.
L'anno scorso, i Paesi ricchi avevano fatto a gara per annunciare donazioni al Fondo. C'erano state più di 300 impegni di donazioni per un totale di 5 miliardi di dollari, più del doppio dei denaro stanziato per il Fondo. Ad oggi, infatti, il Global Fund dispone di 1,6 miliardi di dollari per cinque anni: il 3% di quanto servirebbe per combattere solo l'Aids in quel periodo.

Afghanistan -Kabul, 8 lug. - E' salito a 12 il numero degli arresti operati dalla polizia afghana per l'assassinio del vicepresidente, Hagi Abdul Qadir, avvenuto sabato scorso a Kabul. Lo hanno riferito fonti del Ministero dell'Interno, pur ammettendo che non ci sono indizi sul movente e gli autori dell'attentato. Dei 12 finiti in manette, 10 sono guardie del ministero dove il vicepresidente e ministro per i Lavori pubblici Qadir e' stato ucciso. Per ora gli arresti delle guardie sono motivati solo con la negligenza di non essere intervenuti per fermare l'assassino che da pochi metri ha eploso ben 36 colpi verso la vettura di Qadir. Al momento l'unica certezza e' che, come tutti i leader e signori della guerra afghani, Qadir si era fatto molti nemici, soprattutto fra i traficanti di oppio tra la parte orientale del Paese e il Pakistan.

LEGGE RAZZISTA APPROVATA DAL GOVERNO ISRAELIANO – Una tempesta di reazioni furiose e contraddittorie sta suscitando oggi in Israele la decisione del consiglio dei ministri di appoggiare una proposta di legge per la quale cittadini appartenenti alla minoranza araba non potranno stabilirsi o ricevere terreni demaniali in insediamenti a cui lo stato ha riconosciuto vergognosamente avente ''carattere ebraico''. La proposta di legge di chiaro significato razzista e antisemita, formulata dal deputato del Partito Nazionale Religioso (della destra ultranazionalista) Haim Druckman e sostenuta dal ministro dell'istruzione Limor Livnat, e' stata approvata nel corso della seduta di ieri del governo da 17 ministri. I ministri laburisti, ad eccezione di quello dei trasporti Efraim Sneh che si e' espresso contro la proposta di legge, si sono resi latitanti al momento della votazione a causa di asserite ''questioni piu' importanti''. La proposta di legge permettera' all' Agenzia Ebraica, l'ente addetto alla presunta immigrazione ebraica in Israele, di assegnare terreni che ha ricevuto dallo stato ''in conformita' con i suoi obiettivi'' che sono tra l'altro di stabilire delle comunita' esclusivamente ebraiche. L'iniziativa del deputato Druckman mira ad aggirare una precisa sentenza dell' Alta Corte di Giustizia che nel marzo del 2000, accogliendo il ricorso di una famiglia araba e dell' Associazione Israeliana per i Diritti Civili, aveva stabilito che i cittadini arabi israeliani hanno il diritto di stabilirsi in insediamenti comunitari situati in terreni demaniali. Il ministro senza portafoglio ed ex-ministro della giustizia Dan Meridor ha definito ''un grave errore'' l' assenso del governo a una proposta di legge ''flagrantemente discriminatoria''. Da parte sua invece il deputato Drukman ha inneggiato ad una storica ''vittoria del sionismo'' Con quest’ultima barbarie l’onta del razzismo condanna definitivamente lo stato e la società israeliana.

PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DELL’UNIVERSITA' DI TEHERAN - Nessuna manifestazione potra' essere tenuta domani in Iran per commemorare la rivolta studentesca di tre anni fa, quando si verificarono i piu' gravi incidenti di piazza dalla rivoluzione del 1979. Lo ha deciso il ministero dell'interno. Da parte sua l'Associazione degli studenti dell' Universita' di Teheran, in un comunicato, protesta per il fatto che dopo tre anni ancora nessuno e' stato condannato per l'assalto da parte delle forze di sicurezza al dormitorio dello stesso ateneo e per l'uccisione di uno studente, la scintilla che provoco' la rivolta. Intanto il quotidiano 'Hayat-e Now' riferisce che a Qazvin, circa 150 chilometri a ovest di Teheran, e' cominciato davanti alla Corte rivoluzionaria un processo a otto studenti della locale Universita', accusati di avere formato un gruppo politico con l'intento di svolgere ''propaganda contro il sistema''. Il fatto di cui si ricorda il terzo anniversario è avvenuto il 9 luglio del 1999 qundo forze di sicurezza in borghese e squadristi di gruppi estremisti islamici diedero l'assalto al dormitorio dell'Universita' di Teheran, dopo che gli studenti avevano dato vita a una manifestazione di protesta contro la chisura di un giornale riformista. Nell'assalto uno studente venne appunto ucciso e molti altri feriti. La settimana successiva vide manifestazioni di studenti e gravi incidenti nelle strade di Teheran. Diversi studenti sono tuttora in carcere per la rivolta, mentre nessuno di coloro che ordinarono e parteciparono all'assalto all'ostello si trova in prigione. La magistratura ha emesso una condanna contro un agente che prese parte all'operazione, ma solo per aver rubato un rasoio elettrico. Nel suo comunicato, pubblicato oggi dal quotidiano 'Hambastegi', l'Associazione degli studenti dell'Universita' di Teheran parla di ''farsa giudiziaria'', affermando che esiste una ''volonta' superiore che esige che la verita' non sia rivelata''. ''Ma il sole - avvertono gli studenti - non rimarra' nascosto per sempre dietro le nuvole''. Nel primo anniversario della rivolta, nel 2000, avvennero gravi incidenti davanti all'Universita', con decine di studenti feriti e molti arrestati. Lo scorso anno gli scontri furono di portata ben piu' limitata, con alcuni giovani arrestati.

MOSCA CONTRARIA AD ATTACCO ALL’’IRAQ -ARRIVA OGGI IL SOVRANO GIORDANO ABDALLAH - Il governo russo ha oggi avvertito che un attacco militare contro l'Iraq sarebbe ''assolutamente inaccettabile'', mentre continuano le rivelazioni sui presunti piani del Pentagono. Una dichiarazione diffusa dal ministero degli esteri, e pubblicata dall'agenzia Interfax, afferma che ''il problema iracheno deve essere risolto attraverso un processo politico e diplomatico in osservanza delle risoluzioni dell'Onu''. ''Qualsiasi altra opzione, in particolare l'uso della forza, e' assolutamente inaccettabile''. ''Mosca - continua la dichiarazione - e' fermamente convinta che un regolamento per l'Iraq debba prevedere una sospensione e quindi l'abolizione delle sanzioni economiche, mentre Baghdad ristabilisce la cooperazione sul disarmo con le Nazioni Unite''. Ieri ennesime rivelazioni, pubblicate dal domenicale inglese 'Observer'' parlavano della Giordania come probabile base di partenza per una operazione militare contro l'Iraq entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo. Oggi e' atteso a Mosca il re di Giordania Abdallah II per discutere la crisi in medio Oriente e la situazione in Iraq.

-Sempre in merito dell’attacco USA all’Iraq, BAGHDAD attribuisce al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan il fallimento della trattativa tra Iraq e Onu sul ritorno degli ispettori Onu in Iraq; l’accusa è contenuta sul piu' influente quotidiano iracheno Babel. ''Il segretario generale voleva discutere di una sola questione, il ritorno degli ispettori, ignorando le altre questioni poste dall'Iraq'', scrive il giornale in un editoriale di prima pagina. Iraq e Onu non sono riusciti a raggiungere un accordo dopo un ennesimo negoziato, compiuto nei giorni scorsi a Vienna, tra Annan e il ministro degli esteri iracheno Naji Sabri. Il nodo non sciolto sta nel fatto che l'Onu ha focalizzato la discussione sulle modalita' e tempi del rientro degli ispettori incaricati di controllare che Baghdad non costruisca missili o armi chimiche e biologiche, mentre Baghdad vuole che questo problema sia inserito in trattative di carattere piu' politico e globale. Il fallimento dei colloqui, secondo Babel, era ''deliberato e in linea con i desideri dell'amministrazione americana che voleva che fallisse per poter attuare i suoi obiettivi perversi contro l'Iraq''. Baghdad ha piu' volte chiesto durante questi ultimi colloqui garanzie ad Annan che gli Usa non attaccheranno Saddam Hussein, ma il segretario generale Onu ha risposto di non poter dare garanzie in questo senso

Describe gror080702 here. salve, sono salvatore, questo è il primo g.r.

G.R. FLASH ORE 9,30

CINA: INCIDENTI IN MINIERA, 51 DISPERSI = - Pechino, 8 lug. - Sono almeno cinquantuno gli operai rimasti intrappolati in fatiscenti miniere della Cina per una serie di incidenti che si sono verificati negli ultimi giorni. Due minatori sono morti e cinque sono dispersi a causa di un'inondazione in un impianto di estrazione del carbone di Shongshu, nella provincia nordorientale di Jilin. In un'altra miniera di Shongshu sono bloccati da giovedi', a causa di un'esplosione di gas, 37 minatori e le speranze di trovarli in vita sono ormai pochissime. Proseguono poi le ricerche di nove persone sorprese da una frana in una miniera della contea di Zichang.

TEL AVIV, 8 GIU - Un soldato israeliano e' rimasto ferito stamane in un agguato palestinese teso nella zona della colonia di Sa-Nur, presso Jenin. Lo ha riferito la radio militare secondo cui gli attentatori sono riusciti a dileguarsi. In Israele anche oggi viene mantenuto alto l'allarme-attentati, facendo circolare la notizia che la polizia avrebbe ricevuto informazioni relative a un presunto kamikaze palestinese che si appresterebbe a entrare in azione. L'uomo sarebbe stato localizzato nella zona di Taibeh, una cittadina araba a nord di Tel Aviv, a cavallo della linea di demarcazione fra Israele e Cisgiordania. Questo immaginario allarme ha consentito aala polizia di erigere a nord di Tel Aviv numerosi posti di blocco.

Intanto il premier israeliano ARiel Sharon ha chiesto al presidente americano George Bush di organizzare un incontro tra un rappresentante dell'Araabia Saudita e il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres. Lo ha rivelato questa mattina la radio statale israeliana, citando fonti del governo. Secondo l'emittente, gli Usa stanno tutt'ora valutando la richiesta israeliana. Lo Stato israeliano non ha rapporti diplomatici con Ryad, ma uno dei punti del piano di pace predisposto dal principe ereditario saudita Abdullah prevede proprio il riconoscimento di Israele da parte di tutti gli Stati arabi in cambio della liberazione dei territori palestinesi occupati durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Sharon sembra intenzionato ad avviare una serie di riunioni proprio per studiare le prossime mosse: il primo colloquio e' stato con Peres, ma seguiranno in settimana incontri con il ministro della Difesa, Benjamin Ben-Eliezer, e il titolare delle Attivita' produttive Silvan Shalom

USA, Phoneix, - Mentre i vigili del fuoco di Phoneix sono finalmente riusciti a domare il piu' disastroso incendio della storia dell'Arizona, in Canada si sono sviluppate decine di roghi con fumo denso arrivato fino negli Stati Uniti. Dopo tre settimane d'inferno, in Arizona si contano ora i danni provocati dalle due lingue di fuoco ribattezzate 'Rodeo' e 'Chediski': 187mila ettari della foresta nazionale Apache-Sitgreaves e della riserva di Fort Apache sono andati in fumo e almeno 400 abitazioni sono state distrutte.

AFRICA -Si apre oggi l’atteso vertice di Durban, in Sudafrica, con l’intento di dare attuazione alla tanto chiacchierata Unione africana (Ua), il nuovo organismo panafricano che nelle intenzioni dei fautori, il libico Mohammar Gheddafi in testa, dovrebbe meglio garantire gli interessi politici ed economici del Continente. L’idea è brillante, ma recentemente un comitato di saggi dell’Organizzazione dell’unità africana (Oua), incaricato di studiare il nuovo progetto, ha rilevato che la situazione economica e sociale dell’Africa non consente, almeno per ora, un passaggio radicale dal vecchio al nuovo organismo. Il progetto della nuova Unione partirà comunque a Durban, nella logica dei piccoli passi. Sono una cinquantina i capi di Stato e di governo africani che si sono dati appuntamento nella città sudafricana per il trentottesimo summit continentale che si concluderà mercoledì. Il progetto dell’Ua si ispira a quello dell'Unione europea: Parlamento, Corte di Giustizia, Banca centrale, Commissione, e addirittura una moneta unica. Tutte realtà che verranno messe gradualmente in cantiere, soldi permettendo. Va ricordato che nel corso della settimana si erano succedute varie sessioni ministeriali per mettere a punto l'agenda del vertice. E domenica, sono già iniziate delle consultazioni tra una ventina di capi di Stato per iniziativa soprattutto del segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. Fonti diplomatiche riferiscono che l’atmosfera, negli incontri informali, si è surriscaldata soprattutto per le posizioni assunte da Gheddafi che ha duramente criticato il Nepad, il nuovo partnenariato per lo sviluppo africano, che si propone di passare da una logica di assistenza a quella appunto di ‘partnership’ coi Paesi tradizionalmente donatori. Il colonnello libico ha liquidato il Nepad senza mezzi termini, definendolo come “filocapitalista e filoccidentale”. C’è da dire che Gheddafi è stato escluso, per il momento, dal direttivo dell'organismo, che comprende Sudafrica, Nigeria, Camerun, Egitto ed Algeria.

G.R. FLASH 11.00

TEL AVIV, 8 LUG - Un funzionario della sicurezza israeliana, citato oggi dal quotidiano Haaretz ha espresso grande soddisfazione per l'esito della Operazione Strada Determinata - lanciata in Cisgiordania circa 20 giorni fa. Secondo questo funzionario, le forze israeliane che hanno invaso le aree autonome palestinesi hanno arrestato 600 attivisti palestinesi, 150 dei quali erano ricercati da tempo. Inoltre, scrive Haaretz, sono stati fermati almeno dieci ritenuti aspiranti kamikaze. L’esercito israeliano, dopo aver imposto il coprifuoco su quasi tutte le citta' cisgiordane, afferma di aver scoperto e demolito numerosi laboratori per la confezione di ordigni. Ma il comandante della regione militare meridionale israeliana (che include la striscia di Gaza) generale Doron Almog ha gia' avvertito che nuove minacce incombono su Israele. Io prevedo - ha detto Almog - che alcune organizzazioni palestinesi possano ricorrere ad armi non convenzionali e dirigere le loro operazioni contro obiettivi strategici in Israele.

Palestina -Carcere piu' duro per i sei detenuti eccellenti del carcere di Gerico, tra cui i sospettati responsabili dell’assassinio del ministro del Turismo israeliano Rehavam Zeevi: il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Yasser Arafat ha probito a tutti l'uso dei telefoni cellulari. A rivelarlo e' stata la radio statale, sulla base di un rapporto preparato dall'ambasciata israeliana a Washington. Arafat si sarebbe deciso a intervenire dopo le pressioni arrivate da Stati Uniti e Gran Bretagna, sotto la cui vigilanza sono i prigionieri in base dell'accordo che porto' in maggio alla fine dell'assedio al quartiere generale del presidente a Ramallah. Israele ritiene che uno dei detenuti, il leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) Ahmed Saadat, abbia usato il telefonino per coordinare dalla sua cella le attivita' dei suoi.

KABUL, 8 LUG - Il presidente afghano Hamid Karzai potrebbe rivolgersi ad investigatori internazionali per cercare di catturare gli autori dell’assassinio del vicepresidente pashtun Haji Abdul Qadir, ucciso a Kabul due giorni fa. Haji Qadir, vicepresidente e ministro per le Opere pubbliche nonche' governatore della provincia sud orientale di Nangarhar, e' stato ucciso con il genero con 36 colpi di fucile sparati da due uomini mentre usciva dal suo ufficio nella capitale in pieno giorno. Circa diecimila persone hanno partecipato ieri ai funerali nel capoluogo di Nangarhar, Jalalabad, dove il noto capo tribale ed ex comandante mujaheddin e' stato sepolto. Haji Qadir era dopo Karzai il piu' importante rappresentante dell'etnia pashtun, maggioritaria in Afghanistan ma minoritaria nel governo. Rimpiazzarlo non sara' facile. Qadir, pur essendo pashtun, aveva buoni rapporti con i tajiki dell'Alleanza del nord, che occupano i ministeri principali. Se l'inchiesta afghana dovesse fallire - ha detto Karzai, citato dalla televisione locale - chiederemo aiuto ad amici stranieri e organizzazioni internazionali. Nessuno ha rivendicato l'attentato, che ha inferto un duro colpo alla fragile stabilita' del neoeletto governo di Karzai. Fratello di Abdul Haq, ucciso dai Taleban prima del crollo del loro regime nel novembre scorso, Qadir era rientrato in dicembre dal Pakistan a Jalalabad, dove nel 1996, quale governatore, aveva accolto il saudita Osama bin Laden, principale finanziatore della guerriglia contro il governo filosovietico di Najibullah.

Indonesia - Giakarta, 8 lug. – Incendio in un locale: imprecisati i morti. I vigili del fuoco temono il peggio: "Potrebbero esserci ancora trenta cadaveri", ha dichiarato il comandante Bastoni. Alcuni dei clienti dell'Heppi Karaoke avevano cercato scampo dalle fiamme lanciandosi dalle finestre ma sono morti precipitando da almeno venti metri d'altezza. Le autorita' non si pronunciano sulle cause dell'incidente, ma secondo la stampa locale e' stato un cortocircuito a innescare l'incendio. Quel che e' certo e' che i proprietari del locale non avevano predisposto nessuna misura antincendio: "L'edificio non aveva uscite d'emergenza ne' scale", ha spiegato Bastoni. "quel locale non avrebbe dovuto essere li'". Eppure l'Heppi Karaoke occupava, con diversi bar e ristoranti, un intero piano del palazzo, situato in una delle zone commerciali piu' frequentate di Palembang. Fortunatamente, i pompieri sono riusciti almeno a impedire che le fiamme si propagassero agli edifici vicini.

Ancora una morte in carcere - Un detenuto del carcere siracusano di Cavadonna, C.S., di 26 anni, si è tolto la vita la scorsa notte impiccandosi in cella con la cintura dell' accappatoio. È accaduto intorno alle 3,30. Il giovane detenuto è stato trasferito al pronto soccorso dell' ospedale generale "Umberto I" di Siracusa ma vi è' giunto gia' privo di vita. Non è' chiaro il motivo che ha spinto il giovane ad uccidersi.

G.R. FLASH Ore 12,30

Dal Summit sull’AIDS di Barcellona. I Paesi ricchi devono investire di più sul Fondo Globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria. Altrimenti il Fondo di Kofi Annan non avrà alcun impatto sulla lotta all'Aids». Parola di Oxfam International, ong da anni in prima linea nella battaglia per il diritto alla salute nei Paesi poveri. Che in occasione del summit di Barcellona ha presentato il rapporto "Global Fund, False hope or a new start?". Una denuncia sul disinteresse dei Paesi ricchi per il fondo lanciato l'anno scorso dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. I dati del rapporto parlano chiaro: solo per combattere l'Aids, secondo l'Onu servono 10 miliardi di dollari l'anno. Ma, ad oggi, solo 2 miliardi di dollari sono stati donati al Fondo per combattere la tubercolesi, la malaria e l'Aids. «Uno scandalo», denuncia Oxfam International: i 10 miliardi di dollari l'anno che servono per combattere l'Aids equivalgono ad appena 4 giorni di spese militari globali o a quanto i Paesi ricchi spendono in sussidi all'agricoltura in appena 4 giorni. L'anno scorso, i Paesi ricchi avevano fatto a gara per annunciare donazioni al Fondo. C'erano state più di 300 impegni di donazioni per un totale di 5 miliardi di dollari, più del doppio dei denaro stanziato per il Fondo. Ad oggi, infatti, il Global Fund dispone di 1,6 miliardi di dollari per cinque anni: il 3% di quanto servirebbe per combattere solo l'Aids in quel periodo.

Afghanistan -Kabul, 8 lug. - E' salito a 12 il numero degli arresti operati dalla polizia afghana per l'assassinio del vicepresidente, Hagi Abdul Qadir, avvenuto sabato scorso a Kabul. Lo hanno riferito fonti del Ministero dell'Interno, pur ammettendo che non ci sono indizi sul movente e gli autori dell'attentato. Dei 12 finiti in manette, 10 sono guardie del ministero dove il vicepresidente e ministro per i Lavori pubblici Qadir e' stato ucciso. Per ora gli arresti delle guardie sono motivati solo con la negligenza di non essere intervenuti per fermare l'assassino che da pochi metri ha eploso ben 36 colpi verso la vettura di Qadir. Al momento l'unica certezza e' che, come tutti i leader e signori della guerra afghani, Qadir si era fatto molti nemici, soprattutto fra i traficanti di oppio tra la parte orientale del Paese e il Pakistan.

LEGGE RAZZISTA APPROVATA DAL GOVERNO ISRAELIANO – Una tempesta di reazioni furiose e contraddittorie sta suscitando oggi in Israele la decisione del consiglio dei ministri di appoggiare una proposta di legge per la quale cittadini appartenenti alla minoranza araba non potranno stabilirsi o ricevere terreni demaniali in insediamenti a cui lo stato ha riconosciuto vergognosamente avente carattere ebraico. La proposta di legge di chiaro significato razzista e antisemita, formulata dal deputato del Partito Nazionale Religioso (della destra ultranazionalista) Haim Druckman e sostenuta dal ministro dell'istruzione Limor Livnat, e' stata approvata nel corso della seduta di ieri del governo da 17 ministri. I ministri laburisti, ad eccezione di quello dei trasporti Efraim Sneh che si e' espresso contro la proposta di legge, si sono resi latitanti al momento della votazione a causa di asserite questioni piu' importanti. La proposta di legge permettera' all' Agenzia Ebraica, l'ente addetto alla presunta immigrazione ebraica in Israele, di assegnare terreni che ha ricevuto dallo stato in conformita' con i suoi obiettivi che sono tra l'altro di stabilire delle comunita' esclusivamente ebraiche. L'iniziativa del deputato Druckman mira ad aggirare una precisa sentenza dell' Alta Corte di Giustizia che nel marzo del 2000, accogliendo il ricorso di una famiglia araba e dell' Associazione Israeliana per i Diritti Civili, aveva stabilito che i cittadini arabi israeliani hanno il diritto di stabilirsi in insediamenti comunitari situati in terreni demaniali. Il ministro senza portafoglio ed ex-ministro della giustizia Dan Meridor ha definito un grave errore l' assenso del governo a una proposta di legge flagrantemente discriminatoria. Da parte sua invece il deputato Drukman ha inneggiato ad una storica vittoria del sionismo Con quest’ultima barbarie l’onta del razzismo condanna definitivamente lo stato e la società israeliana.

PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DELL’UNIVERSITA' DI TEHERAN - Nessuna manifestazione potra' essere tenuta domani in Iran per commemorare la rivolta studentesca di tre anni fa, quando si verificarono i piu' gravi incidenti di piazza dalla rivoluzione del 1979. Lo ha deciso il ministero dell'interno. Da parte sua l'Associazione degli studenti dell' Universita' di Teheran, in un comunicato, protesta per il fatto che dopo tre anni ancora nessuno e' stato condannato per l'assalto da parte delle forze di sicurezza al dormitorio dello stesso ateneo e per l'uccisione di uno studente, la scintilla che provoco' la rivolta. Intanto il quotidiano 'Hayat-e Now' riferisce che a Qazvin, circa 150 chilometri a ovest di Teheran, e' cominciato davanti alla Corte rivoluzionaria un processo a otto studenti della locale Universita', accusati di avere formato un gruppo politico con l'intento di svolgere propaganda contro il sistema. Il fatto di cui si ricorda il terzo anniversario è avvenuto il 9 luglio del 1999 qundo forze di sicurezza in borghese e squadristi di gruppi estremisti islamici diedero l'assalto al dormitorio dell'Universita' di Teheran, dopo che gli studenti avevano dato vita a una manifestazione di protesta contro la chisura di un giornale riformista. Nell'assalto uno studente venne appunto ucciso e molti altri feriti. La settimana successiva vide manifestazioni di studenti e gravi incidenti nelle strade di Teheran. Diversi studenti sono tuttora in carcere per la rivolta, mentre nessuno di coloro che ordinarono e parteciparono all'assalto all'ostello si trova in prigione. La magistratura ha emesso una condanna contro un agente che prese parte all'operazione, ma solo per aver rubato un rasoio elettrico. Nel suo comunicato, pubblicato oggi dal quotidiano 'Hambastegi', l'Associazione degli studenti dell'Universita' di Teheran parla di farsa giudiziaria, affermando che esiste una volonta' superiore che esige che la verita' non sia rivelata. Ma il sole - avvertono gli studenti - non rimarra' nascosto per sempre dietro le nuvole. Nel primo anniversario della rivolta, nel 2000, avvennero gravi incidenti davanti all'Universita', con decine di studenti feriti e molti arrestati. Lo scorso anno gli scontri furono di portata ben piu' limitata, con alcuni giovani arrestati.

MOSCA CONTRARIA AD ATTACCO ALL’’IRAQ -ARRIVA OGGI IL SOVRANO GIORDANO ABDALLAH - Il governo russo ha oggi avvertito che un attacco militare contro l'Iraq sarebbe assolutamente inaccettabile, mentre continuano le rivelazioni sui presunti piani del Pentagono. Una dichiarazione diffusa dal ministero degli esteri, e pubblicata dall'agenzia Interfax, afferma che il problema iracheno deve essere risolto attraverso un processo politico e diplomatico in osservanza delle risoluzioni dell'Onu. Qualsiasi altra opzione, in particolare l'uso della forza, e' assolutamente inaccettabile. Mosca - continua la dichiarazione - e' fermamente convinta che un regolamento per l'Iraq debba prevedere una sospensione e quindi l'abolizione delle sanzioni economiche, mentre Baghdad ristabilisce la cooperazione sul disarmo con le Nazioni Unite. Ieri ennesime rivelazioni, pubblicate dal domenicale inglese 'Observer parlavano della Giordania come probabile base di partenza per una operazione militare contro l'Iraq entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo. Oggi e' atteso a Mosca il re di Giordania Abdallah II per discutere la crisi in medio Oriente e la situazione in Iraq.

-Sempre in merito dell’attacco USA all’Iraq, BAGHDAD attribuisce al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan il fallimento della trattativa tra Iraq e Onu sul ritorno degli ispettori Onu in Iraq; l’accusa è contenuta sul piu' influente quotidiano iracheno Babel. Il segretario generale voleva discutere di una sola questione, il ritorno degli ispettori, ignorando le altre questioni poste dall'Iraq, scrive il giornale in un editoriale di prima pagina. Iraq e Onu non sono riusciti a raggiungere un accordo dopo un ennesimo negoziato, compiuto nei giorni scorsi a Vienna, tra Annan e il ministro degli esteri iracheno Naji Sabri. Il nodo non sciolto sta nel fatto che l'Onu ha focalizzato la discussione sulle modalita' e tempi del rientro degli ispettori incaricati di controllare che Baghdad non costruisca missili o armi chimiche e biologiche, mentre Baghdad vuole che questo problema sia inserito in trattative di carattere piu' politico e globale. Il fallimento dei colloqui, secondo Babel, era deliberato e in linea con i desideri dell'amministrazione americana che voleva che fallisse per poter attuare i suoi obiettivi perversi contro l'Iraq. Baghdad ha piu' volte chiesto durante questi ultimi colloqui garanzie ad Annan che gli Usa non attaccheranno Saddam Hussein, ma il segretario generale Onu ha risposto di non poter dare garanzie in questo senso

gror080702 (last edited 2008-07-02 17:28:47 by anonymous)