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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

TORTURE: UN RAPPORTO ACCUSA ESERCITO E DENUNCIA L’IMPUNITÀ

“Un’indagine completa e indipendente su ciò che è accaduto a Guantanamo, Abu Ghraib e in altri luoghi di detenzione ‘speciali’, che preveda procedimenti penali contro i responsabili di crimini di guerra, qualsiasi posizione ricoprano nella catena di comando militare”: lo ha chiesto al termine di una lunga audizione presso la Camera dei rappresentanti (camera bassa del parlamento), Allenn Keller, dell’organizzazione americana ‘Physicians for Human rights’, composta da medici e operatori sanitari impegnati per il rispetto dei diritti umani. “L’esercito americano ha violato la regola d’oro ostentata per anni: non torturare. E pur di non ammettere le sue responsabilità ha cominciato a definire ‘tecniche di interrogatorio avanzate’ quelle che in altri tempi si sarebbero chiamate con il loro vero nome: torture” ha detto Keller dopo aver presentato all’assemblea il rapporto “Broken laws, broken lives’ (Leggi violate, vite violate’), recentemente diffuso dall’organizzazione, premio nobel per la pace nel 1997 in qualità di membro fondatore del comitato per la campagna contro le mine anti-uomo. Nel documento, “si evidenziano gli abusi e gli illeciti commessi ai danni di 11 ex detenuti, rilasciati senza alcuna accusa a loro carico, nelle carceri di Guantanamo, Abu Ghraib e di diverse località dell’Afghanistan tra il 2002 e il 2006”. Oltre 120 pagine di racconti e referti medici che documentano “pratiche inumane di interrogatorio” a cui sono stati sottoposti, presumibilmente, altre centinaia di detenuti e che hanno causato, in chi le ha subite “gravi conseguenze a livello fisico e psicologico”. “Dopo anni di inchieste, filmati, denunce, ammissioni parziali e processi dalla discutibile credibilità non ci sono più dubbi sul fatto che l’attuale amministrazione abbia commesso crimini di guerra in spregio a tutte le convenzioni sui diritti umani – sostiene nella prefazione al rapporto l’ex generale dell’esercito americano Antonio Teguba, capo della commissione di inchiesta sugli abusi nel carcere iracheno di Abu Ghraib - Quello che resta da chiarire è se i responsabili pagheranno per questo”.

Cipro: il 3 settembre colloqui riunificazione isola

NICOSIA - Il 3 settembre cominceranno negoziati tra dirigenti greco-ciprioti e turco-ciprioti con l'intento di giungere alla riunificazione dell'isola, divisa da 34 anni, Lo ha annunciato il capo missione dell'Onu a Cipro Taye-Brook Zerihoun.

L'annuncio è stato fatto al termine di un incontro di oltre due ore fra il presidente cipriota, Demetris Christofias, e il leader turco-cipriota, Mehmet Ali Talat, al quartier generale delle Nazioni Unite a Nicosia, che si trova nella zona cuscinetto fra il settore greco e quello turco dell'ultima capitale europea divisa.

I due dirigenti avevano convenuto di rilanciare il dialogo per la riunificazione dopo l'elezione di Christofias in febbraio. Il primo di luglio Talat e Christofias avevano annunciato di volersi incontrare oggi.

L'isola è divisa dal 1974, quando truppe turche invasero il nord dell'isola, a maggioranza turca, in seguito ad un colpo di stato a Nicosia. L'entità turco-cripriota del nord (Rtcn, Repubblica turca di Cipro Nord) è riconosciuta solo da Ankara.

Grecia, esplosione ai cantieri navali vicino Atene: 8 morti

E' salito a 8 morti il bilancio dell'esplosione avvenuta ieri notte nei cantieri navali Perama del Pireo, a due passi da Atene, dove era in riparazione una nave cisterna, la 'Friendship Gas', battente bandiera panamense. Lo ha riferito la radio greca, precisando che altri quattro operai sono rimasti leggermente feriti.

Nell'ambito delle indagini avviate per verificare se siano state rispettate le norme per la sicurezza due persone sono state arrestate.

Esattamente un anno fa erano morti due lavoratori portuali al Pireo. Il loro sindacato ha indetto tre giorni di sciopero, per protestare contro la scarsa sicurezza e la mancata vigilanza del Ministero della navigazione sul rispetto delle norme.

Un gruppo di 200 dipendenti dei cantieri ha tentato di forzare l'ingresso del ministero quando si è saputo che il ministro Giorgos Voulgarakis non li avrebbe ricevuti. La polizia è intervenuta con i lacrimogeni per disperderli.

MIGRANTI: UNA VITTIMA E NUOVI SBARCHI IN SPAGNA, ITALIA E GRECIA

Il cadavere di un uomo è stato recuperato a bordo di un barcone su cui viaggiavano altri 79 migranti sbarcato stamani a La Gomera, un’isola dell’arcipelago spagnolo delle Canarie: secondo fonti locali tra i passeggeri, di cui uno ricoverato per ipotermia, ci sarebbero anche nove minorenni. Altri due barconi, con a bordo rispettivamente 70 e 77 migranti, sono stati intercettati stamani a largo di Lampedusa dalla Guardia costiera in servizio di pattugliamento. Gli occupanti delle navi, tra cui nove donne, dopo le procedure di rito saranno trasportati nel Centro di prima accoglienza (Cpt) dell’isola; da diversi giorni, a causa delle cattive condizioni del mare, non si registravano arrivi a Lampedusa. Proseguono intanto le ricerche di una decina di migranti che sono stati visti allontanarsi da un peschereccio arenatosi sulla spiaggia di Licata, in provincia di Agrigento. La polizia, su segnalazione di un residente della zona, ha bloccato un uomo originario della Libia secondo cui sull’imbarcazione erano solo in quattro. Sbarchi anche in Grecia dove la Guardia costiera ha intercettato 179 migranti approdati su tre isole del mar Egeo: Lesbo, Samos e Farmokonisi: secondo la radio statale, negli ultimi 12 mesi, sono sbarcati oltre 112.000 migranti che hanno portato al limite i centri di accoglienza delle isole delle Grecia.

Libano: pesanti scontri a Tripoli

Almeno tre persone, tra cui una donna, sono rimaste uccise a Tripoli, in Libano, in scontri tra miliziani sunniti e loro rivali alawiti. Dodici le persone rimaste ferite tra il quartiere a maggioranza sunnita di Bab al-Tabbane e quello abitato prevalentemente da alawiti di Jabal Mohsen. In un altro episodio, giovedi' notte, guardie di frontiera siriane hanno trattenuto un sergente dell'esercito libanese e un civile libanese nei pressi del posto di confine di Abbudiyye, nel Nord del Paese.

Afghanistan: ucciso soldato Gb

Un soldato britannico e' stato ucciso e altri 6 sono rimasti feriti ieri nella provincia afghana di Helmand dopo un attacco dei taleban.Lo ha annunciato a Londra il ministero delal Difesa, precisando che i soldati sono stati attaccati durante un pattugliamento di routine. Il militare morto apparteneva al 'Royal Army Veterinary Corps' e si occupava di un'unita' cinofila. Con lui sale a 112 il numero dei soldati britannici che hanno perso la vita in Afghanistan.

La Gran Bretagna ha intenzione di rimanere una potenza atomica, almeno per i prossimi 40 anni, e per questo spendera' una somma colossale.Sono circa 3,8 miliardi di euro per dotarsi di nuove e sofisticate testate nucleari. Grazie al 'Freedom of Information Act', la legge d'accesso all'informazione riservata del governo, il quotidiano 'Guardian' ha appreso che una decisione di massima per la costruzione di nuove testate (da montare su missili a bordo di sottomarini Trident) e' gia' stata presa.

ITALIA

Ryanair usa Bossi contro Alitalia

Con un banner pubblicitario che compare nella homepage del sito, Ryanair sfrutta la recente uscita di Bossi contro governo e Alitalia. Il banner riporta la discussa foto del leader della Lega con il dito medio alzato al suono dell'inno nazionale e la'scritta: 'Il governo supporta le alte tariffe di Alitalia, supporta i frequenti scioperi di Alitalia, se ne frega dei passeggeri italiani'. Quindi, l'invito a volare Ryanair a 10 euro, prenotando entro luglio.

Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Libano: una donna uccisa in scontri a Tripoli

BEIRUT - Una donna è rimasta uccisa questa mattina negli scontri divampati la notte scorsa nei sobborghi della città settentrionale libanese di Tripoli. Lo riferisce l'agenzia ufficiale libanese Nna, secondo cui almeno altre sette persone sono inoltre rimaste ferite negli scontri a fuoco, che hanno avuto per teatro ancora una volta il sobborgo sunnita di Bab al-Tebbeneh e quello alawita di Jabal Mohsen.

Secondo la stessa fonte, i gruppi contrapposti hanno utilizzato armi automatiche e razzi rpg, spingendo molte famiglie che vivono nella zona a fuggire altrove.

L'esercito, che già nelle scorse settimane è stato schierato in zona per separare le parti, ha intanto chiuso l'autostrada tra Tripoli e Akkar, per evitare che gli automobilisti siano esposti al fuoco dei cecchini.

Secondo quanto riferisce il sito web del diffuso quotidiano "an-Nahar", il fuoco di cecchini viene rivolto anche contro zone distanti dal teatro degli scontri, che da mesi si verificano ad intermittenza tra la comunità locale sunnita, che sostiene la coalizione antisiriana 14 marzo, e la minoranza alawita che sostiene l'alleanza guidata dal movimento sciita Hezbollah sostenuta da Siria e Iran.

Argentina: desaparecidos, ergastolo a ex generale Menendez

BUENOS AIRES - Un tribunale argentino ha condannato all'ergastolo, da scontare in un carcere comune, l'ex generale dell'esercito Luciano Benjamin Menendez, riconoscendolo colpevole di violazione dei diritti umani e responsabilità nell'assassinio di alcuni oppositori durante l'ultima dittatura (1976-1983). Lo scrive l'agenzia di stampa statale Telam.

La sentenza, che chiude il Processo Brandalisis (prende il nome da una delle vittime, Humberto Brandalisis), riguarda il sequestro, la tortura e l'assassinio nel 1977 di quattro membri del Partito rivoluzionario dei lavoratori (Prt). La Corte federale di Cordoba (Argentina centrale) l'ha firmata dopo aver respinto le eccezioni interposte dai difensori dell'ex generale e degli altri sette imputati, tutti condannati a pene varianti fra 18 anni e l'ergastolo.

Nell'ultima dichiarazione resa prima del verdetto, Menendez ha rivendicato la giustezza dell'operato dei militari che "si trovarono ad affrontare una guerra sferrata dalla guerriglia dei Montoneros e dell'Erp". L'ex generale ha chiuso il suo intervento attaccando il governo in carica oggi e sostenendo, con riferimento alle simpatie di alcuni ministri e della stessa coppia presidenziale, che "i guerriglieri del '70 oggi al potere non possono consumare il proposito di imporci il loro regime autoritario". Come comandante del 3. Corpo dell'esercito, Menendez, che oggi ha 81 anni, si comportò come un vero e proprio signore della vita e della morte degli oppositori della giunta militare.

Menendez è la personalità della dittatura di più alto rango che viene condannata in Argentina dal 1985, anno in cui a Buenos Aires si svolse un maxi-processo che vide sul banco degli imputati i protagonisti di responsabili del golpe del 1976, fra cui l'ex generale Rafael Videla e l'ex ammiraglio Emilio Massera, condannati all'ergastolo, e poi rimessi in libertà con le leggi di Obbedienza dovuta e Punto finale, approvate negli anni successivi. Tempo fa quelle leggi sono state dichiarate incostituzionali, per cui i responsabili delle giunte militari ed i generali che li appoggiarono sono stati nuovamente incriminati e posti, dato l'avanzato stato di età, agli arresti domiciliari in attesa di processo.

GB: suppletiva Glasgow; sconfitta dei laburisti

LONDRA - Il partito laburista del premier britannico Gordon Brown ha perso una cruciale elezione suppletiva svoltasi ieri in Scozia, a Glasgow est, una delle roccaforti del Labour, secondo i risultati annunciati oggi.

I laburisti avevano vinto a Glasgow est nel 2005 - quando premier era Tony Blair - con oltre 13'000 voti di vantaggio, e il rovescio di ieri alimenterà lo scontento per la leadership di Brown, dopo la batosta subita dal partito alle elezioni amministrative parziali del 1. maggio.

John Mason, candidato del partito indipendentista scozzese Snp ha battuto la candidata laburista Margaret Curran con soli 365 voti di vantaggio. "La vittoria dell'Snp non è solo un terremoto politico, è una vittoria epica e le sue scosse vengono sentite fino a Westminster", il parlamento britannico, ha detto Mason nel suo discorso della vittoria.

Mutui: Usa, pignoramenti raddoppiati La crisi dei mutui si fa sentire sempre di più sui proprietari di case statunitensi, al punto che nel secondo trimestre i pignoramenti - o meglio le procedure di avvio - sono quasi raddoppiati, +171% rispetto ad un anno fa.

Rispetto al primo trimestre l' aumento è stato invece del 14%, in base ai dati forniti da RealtyTrac, una società specializzata. Sono circa 740mila i proprietari che rischiano di essere espropriati dalle banche come conseguenza del fatto che il prezzo delle case continua a scendere e non è più in grado di garantire il prestito a suo tempo concesso.

Ieri Bill Gross, gestore di Pimco, il colosso mondiale dei fondi di investimento, aveva affermato che sono circa 25 milioni gli americani che rischiano di vedersi pignorare l' immobile. L' avvio della procedura di pignoramento consiste nell' invio da parte dell' istituto finanziatore di una cosiddetta 'default notice', in pratica un avviso di possibile dissesto.

Proprio per far fronte alle difficoltà dei proprietari di case l' amministrazione Bush ha messo a punto un piano straordinario di sostegno attualmente all' esame del Congresso, che prevede peraltro anche un intervento finanziario di salvataggio per le due agenzie semipubbliche del settore, Fannie Mae e Freddie Mac.

I pignoramenti nella prima metà di quest' anno da parte delle banche sono stati 370.179 con una crescita del 154% rispetto al pari periodo dell' anno prima. La conseguenza di quest' operazione di riappropriamento è un ulteriore calo del prezzo delle abitazioni, che vengono in pratica messe all' asta ad un prezzo scontato per consentire alle banche di recuperare almeno in parte il prestito.

Va aggiunto che molti americani proprietari di case che incorrono nelle procedure di pignoramento sono indotti a lasciare l' immobile in quanto trovano alloggi in affitto ad un costo più basso rispetto a quello del mutuo. Lo scoppio della bolla immobiliare viene così amplificato.

Grecia: 5 morti esplosione nave

E' salito a 5 morti e 4 feriti il bilancio dell'esplosione avvenuta ieri sulla nave cargo 'Friendship Gas' al porto ateniese del Pireo.Ma altre tre persone sono considerate 'disperse' e potrebbero far aumentare il bilancio della tragedia sulla nave battente bandiera panamense. Tra i morti nell'esplosione, seguita da un incendio e di cui non sono ancora chiare le cause, si trovava il comandante in seconda della nave in porto per riparazioni ai cantieri navali di Perama, nel Pireo.

ITALIA

Bari: in fiamme stabilimento Peroni

Un incendio si e' sviluppato nello stabilimento della Birra Peroni, a Bari. Non ci sarebbero vittime, ma due operai sarebbero intossicati. La direzione fa sapere: sono tutti al sicuro. A quanto si e' appreso, e' stata sentita un'esplosione e poi si sono sviluppate le fiamme. Altre esplosioni sono state udite in seguito. Un fumo denso si leva dalla zona retrostante lo stabilimento, dove operano i vigili del fuoco, con l'ausilio di un elicottero. Sono intervenuti anche ambulanze e carabinieri.

DEMOLITO IL VECCHIO VELODROMO OLIMPICO A ROMA

E' stato demolito il vecchio velodromo olimpico nel quartiere Eur di Roma. La demolizione è avvenuta poco prima delle 18 attraverso l'esplosione di 120 chili di tritolo. La struttura è implosa. Nel pomeriggio il prefetto di Roma Carlo Mosca ha dato l'ordine di far brillare le cariche di esplosivo, da ieri posizionate all'interno della struttura, per motivi di sicurezza pubblica.

Tre sirene hanno suonato, poi un enorme boato e gli edifici a servizio del vecchio velodromo, gli unici ancora presenti, sono implosi. Con loro sono crollati gli spalti adiacenti. La vecchia pista, distrutta perché in abbandono da decenni, è ora in parte coperta dalle macerie.

La società Eur Spa che gestisce l'impianto e ha provveduto alla demolizione adesso costruirà, come previsto dall'apposito accordo di programma, un centro polifunzionale, alcune scuole, un centro sportivo, una piscina e un centro benessere.

Secondo quanto si è appreso, resta invariata la disposizione di sequestro dell'area, decisa dalla magistratura che ieri aveva bloccato la demolizione per analizzare la regolarità dell' autorizzazione per l'intervento da parte di Eur spa. La demolizione, infatti, è avvenuta per motivi di sicurezza pubblico su disposizione del prefetto, vista la presenza delle cariche di esplosivo. La società Eur Spa ha fatto sapere di "sentirsi tranquilla. Senza autorizzazione non avremmo mai proceduto alla demolizione".

Nei 19.000 metri quadri occupati dagli edifici demoliti ora c'é un cumulo di macerie, ma fino a ieri mattina ci vivevano alcune decine di senzatetto poi sgomberati.

Siparietto


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gror080725 (last edited 2008-07-25 17:27:20 by anonymous)