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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Italia, centinaia di clandestini sbarcano sulle coste di Lampedusa

Nelle ultime ore almeno 750 le persone (1.000 in totale da ieri), che a bordo di diversi barconi sono state intercettate e tratte in salvo dagli uomini della Guardia Costiera. Intorno alle 04.00 di questa mattina un peschereccio con a bordo 339 extracomunitari (fra loro 47 donne e 4 bambini), è riuscito a entrare direttamente nel porto di Lampedusa. Intorno all'alba, invece, un altro barcone su cui viaggiavano 39 persone è approdato sulla spiaggia di Cala Croce. La terza imbarcazione proveniente dalle coste africane con a bordo 47 persone fra cui due donne è stata avvistata dalle motovedette della Guardia Costiera a oltre 50 miglia a sud delle coste. Stando alle dichiarazioni dei militari starebbe facendo rotta verso Lampedusa. Una quarta imbarcazione al cui interno erano stipati un centinaio di extracomunitari è stata soccorsa dalla Marina Militare a circa 70 miglia a sud di Lampedusa. Preoccupazioni sono state sollevate in merito alla disponibilità di posti nel centro di prima accoglienza dell'isola che con gli ultimi arrivi rischia di collassare.

A ROMANIA NON APPROVA LE MISURE SUI NOMADI

ROMA - "Il governo romeno non approva, ripeto non approva, parte o gran parte delle misure del governo italiano" contenute nel pacchetto sicurezza per i nomadi. Lo ha sottolineato il presidente romeno Traian Basescu in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier Silvio Berlusconi. "Le impronte ai bambini saranno prese con l'autorizzazione dei genitori, del tutore legale o altrimenti alla presenza di un giudice", aggiunge Basescu. "Vorrei farvi notare che la metà dei poliziotti romeni sono di etnia rom", afferma Basescu. Precedentemente era stato lo stesso presidente del Consiglio Italiano a ricordare che "40 poliziotti romeni hanno preso parte a Bucarest ad un corso di lingua italiana".

Sulla raccolta delle impronte digitali ai bambini rom, sostiene Berlusconi, c'é stata una "disinformazione completa" perché l'intento del governo è identificare i minori, e gli adulti, per garantire loro "diritti". Il premier aggiunge peraltro che già l'Ue l'anno scorso ha deciso che tutti i passaporti dei cittadini europei rechino le impronte digitali dei titolari perché "l'identificazione è un fatto primario".

Francia: immigrati regolari in Cpt rinchiusi a Rennes, coppia residente in Belgio con bimba 2 anni

(ANSA)-PARIGI, 31 LUG- Una coppia di ecuadoriani residenti regolarmente in Belgio e la loro bambina di due anni sono stati rinchiusi in un Cpt in Francia. I tre sono stati arrestati a Cherbourg, nel nord della Francia, e mandati venerdi' al Centro di permanenza temporanea per immigrati clandestini di Rennes. La coppia non aveva con se' i documenti della bambina. La famiglia dovrebbe essere liberata e ricondotta in Belgio entro fine settimana. Ci hanno trattato come animali, ha raccontato la madre.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ROMA IN MOVIMENTO audio ror

Stamattina contestato Marrazzo dai lavoratori del policlino mentre nel pomeriggio appuntamento al campidoglio per impedire lo scempio di alcuni quartieri di Roma coinvolti dai mondiali di nuoto del 2009.

ESTERI

PALESTINA: SITUAZIONE SEMPRE PIù TESA NEI TERRITORI OCCUPATI

La situazione nei Territori Palestinesi Occupati si fa sempre più tesa: ieri ai funerali di un bambino ucciso dai militari israeliani a Nalin, vicino alla città di Ramallah, un altro ragazzo è stato ucciso dai soldati della stella di David. Nel frattempo la battaglia del villaggio di Bil'in sembra quasi arrivata a conclusione, con l'esercito che avrebbe acconsentito a implementare la decisione dell'Alta Corte israeliana di spostare il percorso del muro che tagliava enormi porzioni di territorio palestinese. Noi ci siamo fatti fare una panoramica della situazione attuale dalla nostra inviata in Cisgiordania Irene.

Karadzic: aperta udienza all'Aja, imputato di genocidio e crimini guerra e contro l'umanità

(ANSA) - L'AIA, 31 LUG - E' cominciata all'Aia l'udienza preliminare nel procedimento contro l'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic. Karadzic e' imputato di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita'. L'udienza e' presieduta dal giudice olandese Alphons Orie. L'ex leader serbo bosniaco nel frattempo ha affermato: 'Ho deciso di assicurare la mia propria difesa'. Karadzic conferma al giudice del Tpi di essere avvocato di se stesso. 'Ho un consigliere invisibile - ha detto l'ex leader serbo bosniaco -. Non sono interessato ad avere qualcun altro che legge per me i capi di imputazione, desidero leggerli per mio conto ed avere il tempo necessario per farlo'. Karadzic ha deciso di non rispondere se si dichiara innocente o colpevole. Il giudice ha fissato una nuova udienza il 29 agosto.

Karadzic: accordo impunita' con Usa

(ANSA) - BELGRADO, 31 LUG - L'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic ha sostenuto l'esistenza di un accordo con gli Usa per la propria impunita'. Prima dell'estradizione al Tpi dell'Aja, Karadzic ha chiamato in causa Richard Holbrooke, plenipotenziario americano dell'amministrazione Clinton per i Balcani negli anni '90 che gli avrebbe garantito l'impunita' in cambio del ritiro dalla politica. Holbrooke in passato ha sempre smentito l'accordo.

Turchia: stampa, Erdogan "avvisato"

(ANSA) - ANKARA, 31 LUG - Il primo ministro turco Erdogan impari la lezione. E' l'esortazione dei principali quotidiani turchi nei confronti del premier. Quello di ieri - affermano i principali quotidiani - e' un avvertimento perche' rispetti i principi laici all'indomani della decisione della Corte Costituzionale di non interdire il partito Akp. Gli editorialisti si augurano che Erdogan riduca le tensioni tra governo e opposizione, e cerchi la il compromesso per ridurre le inquietudini dei filo-laici.

ITALIA

ALITALIA: RABBIA E PAURA TRA I DIPENDENTI A FIUMICINO

Rabbia, ma soprattutto timore tra i dipendenti Alitalia in servizio nello scalo romano. «Altro che cordata di imprenditori pronti a entrare in Alitalia - denuncia Elena S., impiegata di terra da 15 anni - un fatto concreto da cui prendere esempio, invece, è quello della recente fusione tra British e Iberia, e non le chiacchiere che si susseguono fin da prima delle elezioni sui presunti salvatori della compagnia». Vicino all'impiegata le fa eco una hostess con quasi 20 anni di anzianità sul lungo raggio. «A questo punto - dice Alessandra, 34 anni, romana - sarebbe stato più saggio accettare la proposta di Air France. Con Spinetta eravamo riusciti quasi a concludere, ma i ripetuti scontri politici e l'incapacità di chi ha gestito la situazione negli ultimi anni, hanno fatto saltare l'accordo». Preoccupazione anche tra gli operai di Alitalia Airport. «Qui c'è un fatto che deve essere chiaro a tutti - dice Paolo R., 28 anni, addetto al carico e allo scarico dei bagagli - ovvero che a livello politico e istituzionale non fanno altro che parlare di dati e cifre: un numero che deve restare bene impresso a tutti è che qui si sta giocando con le sorti di migliaia di lavoratori».

INCIDENTI LAVORO: OPERAIO FERITO IN CANTIERE CENTRALE ENEL

CIVITAVECCHIA, 31 LUG - Un operaio di 50 anni, del quale non sono state ancora rese note le generalità, dipendente di una ditta appaltatrice dell'Enel, è rimasto ferito in maniera grave nel cantiere della centrale Enel di Torre Valdalica Nord, a Civitavecchia. L'uomo, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, è stato colpito alle gambe poco dopo le 11.00 da un fascio di tubi. L'operaio è stato trasportato nel pronto soccorso dell'ospedale S. Paolo di Civitavecchia dove è stato sottoposto ad una serie di accertamenti. Oltre alle fratture alle gambe presenterebbe difficoltà respiratorie. Al momento nell'area dell'infortunio sono in corso indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente mentre l'Enel, a quanto si è appreso, ha avviato una indagine interna.

Il mese scorso nello stesso cantiere morì un operaio slovacco di 24 anni precipitato da alcune decine di metri mentre stava lavorando alla costruzione del carbonile. Un altro incidente sul lavoro avvenuto nell'ottobre scorso costò la vita, invece, ad un operaio, di 31 anni, di Civitavecchia colpito da un tubo Innocenti caduto da un'altezza di oltre 30 metri. Anche i due operai deceduti erano dipendenti di una delle molte ditte appaltatrici che operano nel cantiere.

CASERMA ROMA; PRONTO PIANO PER PRIMA TRANCHE MILITARI

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Sedi diplomatiche e di ambasciate che si trovano limitrofe al centro storico di Roma, la Pineta di Castel Fusano, il centro di identificazione per immigrati di Ponte Galeria e poi stazioni ferroviarie e della metropolitana. Questi i luoghi indicati dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di Roma, presieduto dal prefetto Carlo Mosca, che questa mattina ha preso in esame il piano di dislocazione della prima trance di militari che da lunedì saranno in pattuglia insieme alle forze dell'ordine della capitale. Questa mattina nel corso del comitato è stata fatta quindi una prima 'scrematurà dei luoghi che per i prossimi sei mesi saranno presidiati anche dai militari. Tra questi, quindi, ci saranno anche le stazioni ferroviarie di Ponte Mammolo, Anagnina, Mattia Battistini, La Storta, Saxa Rubra, Labaro, Tor di Quinto, Ostia e Acilia. Ma lo schieramento completo, richiederà, è stato spiegato, tempi e modi più lunghi. Per questo motivo altre riunioni tecniche saranno effettuate già da questo pomeriggio tra forze dell'ordine e forze armate.

ILARIA ALPI: DEPOSITATA ISTANZA REVISIONE PROCESSO HASSAN

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Una istanza di revisione del processo a carico del somalo Hashi Omar Hassan, condannato in giudicato nel 2003 a ventisei anni di carcere in merito all'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994, è stata depositata alla Corte d'Appello di Perugia. A depositare l'istanza sono stati gli avvocati del somalo, Natale Caputo, Douglas Douale e Antonio Moriconi. I legali hanno spiegato che la richiesta è motivata dalla scoperta di nuovi elementi e da nuove testimonianze che possono legittimare la riapertura del processo.(ANSA).

ROMA: CONTINUA LA PROTESTA DEI LAVORATORI PRECARI ISTAT ausio rodu

Duecento lavoratrici e lavoratori dell'Istat ieri mattina hanno occupato le strade intorno alla sede centrale di Roma, a via Cesare Balbo. Dopo un corteo spontaneo partito intorno alle 11.30, i lavoratori si sono diretti verso la vicina piazza dell'Esquilino e via Cavour. Dopo aver manifestato ai cittadini il loro sdegno per i provvedimenti del governo, che uccidono la ricerca pubblica e ledono i diritti di tutti i lavoratori pubblici(tagliando i servizi ai cittadini), il corteo è stato bloccato dalle Forze dell'Ordine dopo un'ora circa e l'identificazione di alcuni lavoratori. I lavoratori erano li per protestare contro il Decreto Legge 112 (noto come "Decreto Brunetta"), che blocca le assunzioni e toglie ogni speranza ai precari, taglia il salario dei lavoratori, colpendo in particolare il personale di livello basso. Noi ci siamo fatti raccontare tutto da Lorenzo, lavoratore Istat.

CIVITAVECCHIA: PROTESTE CONTRO LA CENTRALE A CARBONE audio rodu

Un centinaio di persone ha protestato IERI mattina davanti alla centrale a carbone dell’Enel a Civitavecchia. Erano presenti i comitati di Tarquinia, Allumiere, Civitavecchia. Gli uomini avevano una fascia nera al braccio e portavano uno striscione con la scritta «Il territorio celebra il suo funerale». Il presidente del Consiglio doveva presenziare alla prima accensione della centrale Torrevaldaliga Nord, ma non si è fatto vedere. Ne abbiamo parlato con Alessandro del Movimento Territoriale contro la Centrale a Carbone.

Siparietto

E' morto ieri George Lapassade

Filosofo, sociologo, antropologo, analista istituzionale... e molto altro ancora.

Addio!

"Se l'uomo vuole essere soggetto, attore cosciente della sua storia deve analizzare le istituzioni dalle quali dipende, per analizzare le istituzioni che lo attraversano e trovare nell'azione di gruppo una via d'uscita all'atomizzazione burocratica della quale è vittima." (G.Lapassade)


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GUERRIGLIA FARC: “PACE IMPOSSIBILE CON QUESTO GOVERNO”

“Con Uribe (il presidente, ndr) la pace non è che una chimera. La soluzione politica al conflitto è possibile solo con un altro governo (…) un nuovo governo che, facendo della pace il suo primo obiettivo, raccolga le truppe nelle caserme e mandi a casa i gringos”: così Luciano Marín, più noto con l’alias di Iván Márquez, membro del segretariato (comando centrale) delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), è tornato a parlare a nome della guerriglia dopo un lungo silenzio, in un’intervista rilasciata all’emittente tv sudamericana ‘Telesur’. Nel suo primo intervento dopo la liberazione di Ingrid Betancourt e altri 14 ostaggi, il 2 luglio, in un’operazione le cui modalità sono ancora in gran parte poco chiare, Márquez ha dichiarato che per le Farc “la lotta armata non è in discussione, perché le cause che l’hanno motivata non sono cambiate”, aggiungendo che la nomina di Alfonso Cano a capo del gruppo armato, dopo la morte a marzo del fondatore Manuel ‘Tirofijo’ Marulanda, “implica la continuità dei piani”. In quella che è sembrata una replica indiretta a Fidel Castro, che di recente aveva criticato la presa di ostaggi da parte delle Farc, Márquez ha giustificato il sequestro come strumento di lotta, respingendo di fatto anche i reiterati appelli a deporre le armi giunti dai presidenti venezuelano Hugo Chávez e boliviano Evo Morales. Sull’operazione che ha condotto alla liberazione di Betancourt, il comandante delle Farc ha detto che è stata possibile solo grazie al “tradimento” dei due guerriglieri che la custodivano: “L’esercito ha solo messo gli elicotteri, tutto il lavoro lo hanno fatto due traditori”.

AMAZZONIA: INATTESA RIDUZIONE DEL DISBOSCAMENTO A GIUGNO

“I nuovi dati in nostro possesso attenuano la visione pessimista che avevamo per il 2008. Io stesso avevo stimato che il disboscamento sarebbe avanzato per 15.000 chilometri quadrati nell’anno in corso, invece ora ritengo che non saranno superati i 12.000 chilometri” ha detto il ministro dell’Ambiente Carlos Minc annunciando un’inattesa riduzione della deforestazione in Amazzonia nel mese di giugno pari a 870 chilometri quadrati, inferiore rispetto alle cifre degli ultimi mesi e anche in confronto ai 1398 chilometri quadrati distrutti nello stesso mese del 2007. “Rileviamo un tasso di disboscamento ancora molto alto che certo non possiamo festeggiare. Ma possiamo dire che siamo ottimisti perché il fenomeno inizia a scendere proprio nei mesi in cui ci attendevamo il maggiore aumento” ha aggiunto Minc. Solitamente è proprio tra maggio e agosto che la distruzione dei boschi registra il tasso più alto dell’anno quando i coloni abusivi danno fuoco alla selva per estendere le aree coltivabili. Come da prassi, gli ultimi dati sono basati su rilievi satellitari dell’Istituto nazionale di investigazioni spaziali (Inpe) spesso condizionati dai fenomeno atmosferici: in questo caso, ha evidenziato Minc, “è invece significativo che le cifre aggiornate siano state registrate in totale assenza di nubi e quindi con maggiore precisione”. Merito dei progressi, secondo il ministro, è da attribuire anche alla cosiddetta ‘Operazione arco di fuoco’, a cui partecipano investigatori, agenti della polizia federale, la forza nazionale di sicurezza e autorità locali, iniziata a febbraio e concentrata in 36 comuni dell’Amazzonia dove è maggiore la deforestazione. L’operazione ha portato tra l’altro alla localizzazione e alla chiusura di segherie abusive e centri illegali di produzione di carbone.

SCHIAVITÙ E SEGREGAZIONE RAZZIALE: I DEPUTATI AMERICANI CHIEDONO SCUSA

I deputati “chiedono scusa agli afro-americani a nome del popolo degli Stati Uniti, per i misfatti commessi contro di loro e contro i loro avi che soffrirono sotto la schiavitù e a causa delle leggi segregazioniste denominate ‘Jim Crow’”: lo dice una delibera senza precedenti approvata a maggioranza dalla Camera dei deputati di Washington. La risoluzione è stata presentata dal democratico Steve Cohen, primo bianco eletto nel distretto di Memphis a maggioranza di colore, insieme con una ventina di membri del ‘black caucus’ del parlamento, gruppo che riunisce gli onorevoli afro-americani. Nella risoluzione si afferma che gli africani resi schiavi “furono brutalizzati, umiliati, disumanizzati e sottoposti dalla vergognosa azione di essere privati del loro nome e della loro identità”. Nel testo, inoltre, si riconosce esplicitamente che le “persistenti conseguenze” della schiavitù e della segregazione continuano ad affliggere la comunità nera. “Chiedere scusa per secoli di brutale disumanizzazione e ingiustizie non può cancellare il passato, ma l’ammissione degli errori commessi può accelerare la riconciliazione e aiutare gli americani ad affrontare i fantasmi del loro passato”: è un altro passo del documento. Nel testo non si fa riferimento ad eventuali forme di risarcimento. La schiavitù negli Stati Uniti fu ufficialmente abolita nel 1865 ma di fatto la segregazione razziale continuò in diversi stati del Sud attraverso leggi locali denominate ‘Jim Crow’, fino alla conquista dei diritti civili con le battaglie degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. A maggio il Senato aveva espresso una simile risoluzione di scuse nei confronti dei nativi americani per abusi commessi contro di loro dal governo americano, ma deve ancora essere presentata alla camera bassa. Nel 1988 il Parlamento riconobbe l’errore di aver internato i cittadini giapponesi negli Stati Uniti in campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale e nel 1993 si scusò con i nativi Hawaiani per la conquista del loro territorio 100 anni prima. Oggi, la comparsa sulla scena politica del candidato presidenziale democratico, il nero di origine africana Barak Obama - e l’eventualità che a novembre sia eletto presidente – è forse uno degli elementi di spinta di quest’ultima in fondo molto tardiva delibera.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

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gror080731 (last edited 2008-07-31 16:58:11 by anonymous)