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Da Paula: IMPORTANTE: mandare replica di oggi direttamente dal desktop di ROR in regia dove già ci sono sia la replica di oggi che di domani oggi è quella sui centri di detenzione. Le repliche sono datate. Vedere se possibile ripetere esperimento con Jaromil. Il telefono è sulla rubrica alla voce Palestina dove c'è anche l'indirizzo da inserire per ascoltarlo in streaming da gerusalemme. Anche in chat si può provare a cercarlo scrivendogli già un po' di domandine. Fatevi pure suggerire da lui cose interessanti che non siano state dette ieri (una parte della sua corripondenza di ieri sta sul sito, dove parla di cosa va a fare lì). L'altroieri c'era una notizia su sgomberi a Palermo ma non c'è stato modo di sentire Killerina. Poi c'è la storia della ligabue sul manifesto di oggi. lascio un po' di audio registrati questa mattina e già sentiti nel Gr delle 13.00 (frisullo e nablus)in più ci sarebbe quello con Maren da Ramallah che andrebbe tagliato e che sta sul desktop di ROR2 in sala regia. Si potrebbe inoltre sentire sul tentativo di sgombero in Puglia che stava su Indymedia dove c'è anche il telefono di una degli occupanti. |
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= Gr ore 19.30 = == Sommario == '''Dal Mondo''' Palestina: Unita' militari israeliane assieme e due bulldozer sono entrate stamane a Bet Lahiya per un'operazione militare che è costata la vita ad un ragazzo palestinese di 17 anni. Ascolteremo anche una corrispondenza da Nablus che ci racconta quale è la situazione degli internazionali arrestati ieri dopo la manifestazione di 50 attivisti. 9 sono agli arresti e rischiano il rimpatrio. Intanto si è risolto in un clamoroso fallimento il nuovo incontro sui temi della sicurezza che si è svolto ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi. ARGENTINA - Manifestanti ancora a Plaza de Mayo, contro il presidente Duhalde GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera". Turchia :Da domani operatori di associazioni come Azad, saranno in nel paese già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascolteremo Dino Frisullo di Azad. '''Dall'Italia''' Consegna firme referendum: Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare Puglia: Tentativo di sgombero questa mattina del Coppola Rossa. . MELFI - Alla FIAT nel 2002 si sono registrati all'interno dello stabilimento Fiat Sata 1543 provvedimenti disciplinari '''Dal Mondo''' PALESTINA - Si e' conclusa dopo qualche ora l'incursione delle truppe israeliane a Beit Lahiya, un villaggio nel settore nord della Striscia di Gaza reinvaso in mattinata. Confermata dagli israeliani la morte di un diciassettene palestinese, colpito alla testa da un proiettile sparato dai militari israeliani mentre passava in bicicletta vicino al punto dove centinaia di persone si erano radunate per scagliare pietre contro gli occupanti, causandone cosi' la reazione armata; 4 i feriti. Secondo testimoni oculari i tank, una trentina, non si sono allontanati molto da Beit Lahiya. Un palestinese di 28 anni ferito oggi durante il raid israeliano della mattina a Bet Lahya nella Striscia di Gaza è morto. Unità militari assieme a due bulldozer avevano fatto irruzione per un'operazione di cattura di ricercati palestinesi e di ricerca di esplosivi. Nell'incursione, a cui gruppi di abitanti del villaggio hanno risposto lanciando pietre contro i carri armati e i soldati israeliani, sono stati feriti altri quattro palestinesi e quattro sono stati arrestati. Feriti anche tre bambini. Intanto è fallito il nuovo incontro sula "sicurezza" di ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi. In discussione era l'applicazione del piano proposto dal ministro della difesa dello Stato ebraico, Benyamin Ben Eliezer, sul ritiro delle truppe isreliane da Gaza, prima tappa di una generalizzata evacuazione delle zone autonome. Su questa iniziativa ieri il governo dell'Anp aveva espresso il proprio consenso di massima. Secondo l'ANP, però, nelle ultime ore il governo Sharon ha fatto marcia indietro su un punto fondamentale, rifiutando di coinvolgere anche Betlemme nella prima fase del ritiro militare e ha posto nuove condizioni. BUENOS AIRES: DISOCCUPATI PROSEGUONO PROTESTA CONTRO IL GOVERNO A PLAZA DE MAYO In circa cinquecento hanno trascorso la notte a Plaza de Mayo per protestare contro la politica economica del governo e chiedere nuovi posti di lavoro. I ‘piqueteros’ (dimostranti) hanno deciso di continuare anche oggi la manifestazione, almeno fino alle 17:00, quando arriveranno le Madri di Plaza de Mayo per il consueto incontro settimanale. Le autorità hanno tentato, per ora senza successo, di intavolare un negoziato per convincere i ‘piqueteros’ ad abbandonare la piazza. A nome dei dimostranti, Néstor Pitrola ha chiesto le dimissioni del presidente Eduardo Duhalde in quanto servo di O’Neill (sottosegretario del tesoro Usa, n.d.r.) e della politica sanguisuga degli Stati Uniti”. Se Brasilia si è vista concedere un prestito di 30 miliardi di dollari – il più alto erogato finora - dal Fondo monetario internazionale (Fmi) e Montevideo può ora contare su un credito-ponte di 1 miliardo e mezzo di dollari da parte della Casa Bianca, Buenos Aires ha ricevuto solo promesse verbali. GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera", con l'accusa di aver affeso la famiglia reale. All'origine del caso, un dibattito televisivo dedicato alla crisi tra Stati Uniti e Iraq, durante il quale un commentatore aveva criticato il sovrano Abdullah per i suoi presunti legami con Israele e la sua scarsa fedeltà alla causa araba. Per Amman, il vero colpevole dello sgarbo non è però Assab Abu Jalil, il docente dell'università della California che ha pronunciato i pesanti giudizi contro i reali, ma la tv del Qatar. TURCHIA - Le recenti decisioni del Parlamento turco in materia di pena di morte, pluralismo linguistico e garanzie democratiche sono sicuramente una vittoria dei democratici kurdi e turchi, e in particolare della strategia di pace e dialogo scelta da quattro anni dal movimento kurdo, assurdamente catalogato come "terrorista" dall'UE. Il rischio è che, fermo restando il grosso della legislazione e degli apparati repressivi in Turchia, le recenti riforme siano considerate dall'Europa (e dall'Italia) più che sufficienti a motivare un giudizio della Turchia come paese "normale" e dunque a moltiplicare i dinieghi di asilo e trasformarli in deportazioni, come già più volte prospettato negli incontri fra i due governi. Per questo alcuni operatori di associazioni come Azad, saranno in Turchia già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascoltiamo Dino Frisullo di Azad. '''Dall'Italia''' ROMA - Consegna firme referendum: Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare PUGLIA - Continuano le espulsioni dui massa dal territorio italiano, oggi a Foggia e' stato dato il via alla espulsione di 74 persone di varia nazionalita' risultati senza permesso di soggiorno. Si tratta di persone di nazionalità polacca, ucraina, sudanese, marocchina e ghanese. In totale erano state condotte in Questura 82 persone, ma 8 di esse sono risultate poi in regola. Adelfia (Ba)- 08/08/2002 '''Tentativo di sgombero questa mattina del C.S.O.A. Coppola Rossa''' - ore 7.00: Dopo aver forzato le serrature dell'ex mattatoio occupato dal Coppolarossa, gli sgherri della cooperativa SPAZIO ESSE di Altamura (coloro che si aggiudicarono la struttura all'asta qualche mese fa), entrano nel centro sociale ed iniziano ad accatastare i materiali ivi presenti per farne un falò. Il tutto con la scorta dei carabinieri schierata dinanzi ai cancelli. - Ore 8.00: Con un'azione di forza, il collettivo del centro sociale - che nel frattempo si ammassava dinanzi al cancello - riesce ad entrare nella struttura ed a salire sul tetto principale e sulla torretta, per difendere la struttura e l'area del canile autogestito (quaranta cani, anche loro sotto la minaccia degli accalappiacani). Comincia la resistenza - Ore 10.00 : Si scaldano gli animi; mentre i ragazzi del centro reclamano il proprio diritto a restare nella struttura che da cinque anni occupano, il comandante locale dei carabinieri cerca di mettere in manette due compagni del centro sociale... tra improperi e minacce dei neo-proprietari. - Ore 12.00: Dopo un colloquio telefonico coi nostri avvocati, appuriamo che Spazio Esse ha commesso un illecito forzando l'ingresso: per effettuare uno sgombero, occorre un'ordinanza firmata da un magistrato, che in questo caso non esiste. Gravissima la condotta del locale comandante di stazione dei carabinieri che anziché verificare l' esistenza dell'ordinanza di sgombero, ha spalleggiato a tutti gli effetti i "signori" di Spazio Esse. Risultato: cooperativa e forze dell'ordine fuori dal coppolarossa, lo sgombero è solo rimandato. Il gravissimo ed illecito atto di questi "signori", i quali si stanno contraddistinguendo per le loro modalità mafiose di agire, si colloca nella più generale volontà repressiva dell'amministrazione comunale di Adelfia che non ha voluto trovare un accordo col collettivo del centro sociale e che ha la responsabilità di quanto accaduto stamane, e di ciò che potrebbe accadere nelle prossime ore nel caso di uno sgombero coatto. Il collettivo del centro sociale dichiara a sindaco, amministrazione comunale, forze dell'ordine, e neo-proprietari, che senza una valida alternativa non lascerà volontariamente l'ex-mattatoio (il coppolarossa è l'unica struttura di questo tipo nell'intera regione); Dovranno passare sui nostri corpi perché cinque anni di attività autogestite non si cancellano con una "mazzetta" da 250.000.000 di lire. Si tratta della solita mafia politica che con le sue connivenze, privatizza luoghi, sottraendoli al patrimonio pubblico ed alla socialità. E' cominciato quindi, il presidio permanente del centro sociale; compagne e compagni nella struttura determinati a resistere. c.s.o.a. coppolarossa -Adelfia terra di Bari MELFI - Dalla "comunita' aziendale"alla "comunita' disciplinare":nel 2002 si sono registrati all'interno dello stabilimento Fiat Sata 1543 provvedimenti disciplinari Dall'inzio dell'anno sono 50 i lavoratori espulsi dallo stabilimento Fiat di Melfi,dipendenti sia della Sata che delle aziende terziarizzate e sono ben 1543 i provvedimenti disciplinari emessi in cinque mesi a fronte del 1950 circa emessi nel 2001. Fabbrica integrata, produzione snella:precarieta' e repressione: Qualche settimana fa 50 operai si sono visti recapitare dall'azienda SATA(qui la FIAT si fa chiamare Società automobilistica tecnologia avanzata)una comunicazione di scioglimento del contratto(tra i 50 dipendenti licenziati anche il delegato RSU). I provvedimenti disciplinari fanno parte di una prassi consolidata dalla SATA per licenziare liberamente chiunque abbia problemi di salute o sia sindacalizzato.Nel caso dei 50 operai licenziati nelle ultime settimane, a nulla e' servita la sospensione dei provvedimenti decretata dall'Ufficio Provinciale del Lavoro di Potenza. L'obiettivo della SATA e' quello di ridurre il più possibile il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato e di utilizzare sempre più lavoratori precari con una flessibilità selvaggia:la"miseria"della schiavitu' industriale nei punti piu' alti(o presunti tali)dell'organizzazione capitalistica del lavoro....!!! Ai richiami ed ai provvedimenti disciplinari che si sono intensificati, si affianca il divieto di parcheggiare, per chi non ha auto del gruppo Fiat, nelle apposite aree interne al recinto dello stabilimento...e un'infinita' di microvessazioni quotidiane(ps.le comunicazioni di cessazione contratto a fronte del rifiuto dei lavoratori di accettare a mano la consegna dei provvedimenti viene fatta verbalmente....!) Persino in una provincia che ha tassi di disoccupazione intorno al 23% cresce l'insofferenza per il dispositivo disciplinare e di neo-schiavismo industriale realizzato dalla FIAT:l'idea di scambiare dignita' e diritti contro lavoro(quale che sia)comincia a mostrare la corda.... Puo' darsi che la FIAT a fare assunzioni regolari e a dare diritti sindacali, in una regione che piu' di ogni altra ricorre al lavoro nero, si senta "discriminata"... Dall'altro lato i lavoratori cominciano a non distinguere piu' tra la condizione di "sommersi" e "salvati"... In Basilicata 5400 aziende su diecimila ispezionate dai carabinieri dell'ispettorato del lavoro-ricorre al lavoro nero"sommerso"; nei primi sei mesi dell'anno sono state denunciate a piede libero 4000 persone-arrestate 18,sono stati constatati 500 casi di sfruttamento minorile = Gr di giovedi 8 agosto - ore 17.00 = Dal Mondo '''PALESTINA''' Si e' conclusa dopo qualche ora l'incursione delle truppe israeliane a Beit Lahiya, un villaggio nel settore nord della Striscia di Gaza reinvaso in mattinata. Un portavoce militare ebraico, capitano Jacob Dallal, ha confermato la morte di un diciassettene palestinese, colpito alla testa da un proiettile sparato dai militari israeliani mentre passava in bicicletta vicino al punto dove centinaia di persone si erano radunate per scagliare pietre contro gli occupanti, causandone cosi' la reazione armata; feriti quattro. Testimoni oculari hanno riferito che comunque i tank, una trentina, non si sono allontanati molto da Beit Lahiya, rimanendo attestati nei dintorni all'interno del perimetro comunale. '''Zimbabwe''' Entro la mezzanotte di oggi, infatti, i white farmer dovranno abbandonare i loro latifondi, altrimenti incorreranno in gravi sanzioni, tra cui severe pene detentive. Si tratta della fase più delicata della controversa riforma agraria, cavallo di battaglia del presidente Robert Mugabe. Sono circa 2.900 white farmer che devono incondizionatamente abbandonare gli appezzamenti. In base alla legge, approvata dal parlamento di Harare nel maggio scorso, i proprietari terrieri, che avrebbero già dovuto cessare ogni attività entro le 24:00 del 24 giugno scorso, hanno avuto a disposizione oltre 40 giorni per lasciare le loro aziende agricole. Le terre ‘acquistate dall 'esecutivo verranno inserite nel programma di redistribuzione dei terreni lanciato due anni fa da Mugabe. I bianchi, che discendono dai colonialisti britannici e sudafricani, costituiscono lo 0,6 per cento della popolazione dello Zimbabwe, ma, fino all’inizio del programma di redistribuzione, possedevano circa il 70 per cento delle terre coltivabili. Tra le farm zimbabwiane ne figura persino una di 85mila ettari intestata alla compagnia diamantifera De Beers. Dall'Italia '''Consegna firme referendum''' Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare '''Espulsioni di migranti''' Continuano le espulsioni dui massa dal territorio italiano, oggi a Foggia e' stato dato il via alla espulsione di 74 persone di varia nazionalita' risultati senza permesso di soggiorno. Si tratta di persone di nazionalità polacca, ucraina, sudanese, marocchina e ghanese. In totale erano state condotte in Questura 82 persone, ma 8 di esse sono risultate poi in regola. PUGLIA - Ore 10.00: Questa mattina, dopo aver forzato le serrature dell'ex mattatoio, gli sgherri della cooperativa di mafia SPAZIOESSE di Atamura (coloro che si aggiudicarono la struttura all'asta qualche mese fa), entrano nel centrosociale Coppola Rossaed iniziano ad accatastare le masserizie dei compagni per farne un falò. Il tutto con la scorta della celere schierata dinanzi ai cancelli. Con un'azione di forza, i compagni del centro - che nel frattempo si ammassavano dinanzi al cancello - riescono ad entrare nella struttura ed a salire sul tetto principale e sulla torretta ex cabina dell'en. elettrica, a presidiare l'area del canile autogestito, a difesa dei quaranta cani del centro, anche loro sotto minaccia degli accalappiacani. Ore 12.55: I compagni hanno riconquistato la struttura del centro. fuori la Cooperativa Mafiosa, la celere ed i pezzi grossi delle forze dell'ordine. Non esisteva nessuna ingiunzione ufficiale che decidesse lo sgombero degli stabili occupati, l'iniziativa di sgombero è illeggitima ed i colloqui per i chiarimenti con le forze dell'ordine sono ancora in corso. Non è spiegabile però, per quale dannato motivo, a far compagnia ai mafiosi della cooperativa (ricordo: spazioesse di altamura), ci fossero decine e decine di uomini in divisa antisom. O forse la spiegazione è troppo chiara: gli apparati della mafia locale sono coperti da politici e vertici militari e lo sgombero in atto è a tutti gli effetti UNO SGOMBERO di MAFIA. ---- |
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TURCHIA - Le recenti decisioni del Parlamento turco in materia di pena di morte, pluralismo linguistico e garanzie democratiche sono sicuramente una vittoria dei democratici kurdi e turchi, e in particolare della strategia di pace e dialogo scelta da quattro anni dal movimento kurdo, assurdamente catalogato come "terrorista" dall'UE. Il rischio è che, fermo restando il grosso della legislazione e degli apparati repressivi in Turchia, le recenti riforme siano considerate dall'Europa (e dall'Italia) più che sufficienti a motivare un giudizio della Turchia come paese "normale" e dunque a moltiplicare i dinieghi di asilo e trasformarli in deportazioni, come già più volte prospettato negli incontri fra i due governi. Per questo alcuni operatori di associazioni come Azad, saranno in Turchia già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascoltiamo Dino Frisullo di Azad. | |
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INDIA - EsisteREBBE un racket del trapianto di organi nello Stato indiano del Kerala. È quanto sta accertando con un’indagine la locale sezione dell’Associazione medica indiana, dopo la denuncia pubblica fatta a metà giugno da alcuni membri di etnie tribali del distretto di Idukki. Durante una conferenza stampa convocata dalla Commissione per la protezione dei tribali alcuni abitanti del villaggio di Poomala hanno raccontato di essere stati convinti a farsi espiantare un rene in cambio di 20 mila rupie (poco più di 400 euro). Uno di loro, Chemban Kanan, ha detto di aver accettato la proposta di un uomo d’affari del posto per poter sfamare moglie e figli. Dopo l’intervento chirurgico gli è stata versata solo metà della somma pattuita, cosa che ha indotto l’uomo a denunciare quanto sta accadendo a lui e ai suoi vicini. Secondo le testimonianze dei tribali c’è una ben organizzata rete di medici, cliniche private e affaristi di pochi scrupoli, volta a procacciare organi per i trapianti. Sono stati accertati già 26 casi di vendita di reni. | INDIA - EsisteREBBE un racket del trapianto di organi nello Stato indiano del Kerala. È quanto sta accertando con un’indagine la locale sezione dell’Associazione medica indiana, dopo la denuncia pubblica fatta a metà giugno da alcuni membri di etnie tribali del distretto di Idukki. Durante una conferenza stampa convocata dalla Commissione per la protezione dei tribali alcuni abitanti del villaggio di Poomala hanno raccontato di essere stati convinti a farsi espiantare un rene in cambio di 20 mila rupie (poco più di 400 euro). Uno di loro, Chemban Kanan, ha detto di aver accettato la proposta di un uomo d’affari del posto per poter sfamare moglie e figli. Dopo l’intervento chirurgico gli è stata versata solo metà della somma pattuita, cosa che ha indotto l’uomo a denunciare quanto sta accadendo a lui e ai suoi vicini. Secondo le testimonianze dei tribali c’è una ben organizzata rete di medici, cliniche private e affaristi di pochi scrupoli, volta a procacciare organi per i trapianti. Sono stati accertati già 26 casi di vendita di reni. |
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BRASILE - Il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Horst Koehler ha annunciato ieri un accordo con il Brasile per 30mila milioni di dollari, l'80 per cento dei quali sarà disponibile a partire dall'anno prossimo. In cambio l’istituzione finanziaria internazionale ha ottenuto dal governo brasiliano garanzie relative al raggiungimento di obiettivi di bilancio attraverso una oculata politica fiscale. “Crediamo che le autorità brasiliane siano convinte del fatto che questo accordo sia molto utile agli interessi del Paese e che sarà appoggiato e sostenuto dai principali candidati alle prossime elezioni presidenziali del 6 ottobre” – ha detto Koelher. | BRASILE - Il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Horst Koehler ha annunciato ieri un accordo con il Brasile per 30mila milioni di dollari, l'80 per cento dei quali sarà disponibile a partire dall'anno prossimo. In cambio l’istituzione finanziaria internazionale ha ottenuto dal governo brasiliano garanzie relative al raggiungimento di obiettivi di bilancio attraverso una oculata politica fiscale. “Crediamo che le autorità brasiliane siano convinte del fatto che questo accordo sia molto utile agli interessi del Paese e che sarà appoggiato e sostenuto dai principali candidati alle prossime elezioni presidenziali del 6 ottobre” – ha detto Koelher. |
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Gr ore 19.30
Sommario
Dal Mondo
Palestina: Unita' militari israeliane assieme e due bulldozer sono entrate stamane a Bet Lahiya per un'operazione militare che è costata la vita ad un ragazzo palestinese di 17 anni. Ascolteremo anche una corrispondenza da Nablus che ci racconta quale è la situazione degli internazionali arrestati ieri dopo la manifestazione di 50 attivisti. 9 sono agli arresti e rischiano il rimpatrio. Intanto si è risolto in un clamoroso fallimento il nuovo incontro sui temi della sicurezza che si è svolto ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi.
ARGENTINA - Manifestanti ancora a Plaza de Mayo, contro il presidente Duhalde
GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera".
Turchia :Da domani operatori di associazioni come Azad, saranno in nel paese già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascolteremo Dino Frisullo di Azad.
Dall'Italia
Consegna firme referendum: Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare
Puglia: Tentativo di sgombero questa mattina del Coppola Rossa. .
MELFI - Alla FIAT nel 2002 si sono registrati all'interno dello stabilimento Fiat Sata 1543 provvedimenti disciplinari
Dal Mondo PALESTINA - Si e' conclusa dopo qualche ora l'incursione delle truppe israeliane a Beit Lahiya, un villaggio nel settore nord della Striscia di Gaza reinvaso in mattinata. Confermata dagli israeliani la morte di un diciassettene palestinese, colpito alla testa da un proiettile sparato dai militari israeliani mentre passava in bicicletta vicino al punto dove centinaia di persone si erano radunate per scagliare pietre contro gli occupanti, causandone cosi' la reazione armata; 4 i feriti. Secondo testimoni oculari i tank, una trentina, non si sono allontanati molto da Beit Lahiya. Un palestinese di 28 anni ferito oggi durante il raid israeliano della mattina a Bet Lahya nella Striscia di Gaza è morto. Unità militari assieme a due bulldozer avevano fatto irruzione per un'operazione di cattura di ricercati palestinesi e di ricerca di esplosivi. Nell'incursione, a cui gruppi di abitanti del villaggio hanno risposto lanciando pietre contro i carri armati e i soldati israeliani, sono stati feriti altri quattro palestinesi e quattro sono stati arrestati. Feriti anche tre bambini. Intanto è fallito il nuovo incontro sula "sicurezza" di ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi. In discussione era l'applicazione del piano proposto dal ministro della difesa dello Stato ebraico, Benyamin Ben Eliezer, sul ritiro delle truppe isreliane da Gaza, prima tappa di una generalizzata evacuazione delle zone autonome. Su questa iniziativa ieri il governo dell'Anp aveva espresso il proprio consenso di massima. Secondo l'ANP, però, nelle ultime ore il governo Sharon ha fatto marcia indietro su un punto fondamentale, rifiutando di coinvolgere anche Betlemme nella prima fase del ritiro militare e ha posto nuove condizioni.
BUENOS AIRES: DISOCCUPATI PROSEGUONO PROTESTA CONTRO IL GOVERNO A PLAZA DE MAYO
In circa cinquecento hanno trascorso la notte a Plaza de Mayo per protestare contro la politica economica del governo e chiedere nuovi posti di lavoro. I ‘piqueteros’ (dimostranti) hanno deciso di continuare anche oggi la manifestazione, almeno fino alle 17:00, quando arriveranno le Madri di Plaza de Mayo per il consueto incontro settimanale. Le autorità hanno tentato, per ora senza successo, di intavolare un negoziato per convincere i ‘piqueteros’ ad abbandonare la piazza. A nome dei dimostranti, Néstor Pitrola ha chiesto le dimissioni del presidente Eduardo Duhalde in quanto servo di O’Neill (sottosegretario del tesoro Usa, n.d.r.) e della politica sanguisuga degli Stati Uniti”. Se Brasilia si è vista concedere un prestito di 30 miliardi di dollari – il più alto erogato finora - dal Fondo monetario internazionale (Fmi) e Montevideo può ora contare su un credito-ponte di 1 miliardo e mezzo di dollari da parte della Casa Bianca, Buenos Aires ha ricevuto solo promesse verbali.
GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera", con l'accusa di aver affeso la famiglia reale. All'origine del caso, un dibattito televisivo dedicato alla crisi tra Stati Uniti e Iraq, durante il quale un commentatore aveva criticato il sovrano Abdullah per i suoi presunti legami con Israele e la sua scarsa fedeltà alla causa araba. Per Amman, il vero colpevole dello sgarbo non è però Assab Abu Jalil, il docente dell'università della California che ha pronunciato i pesanti giudizi contro i reali, ma la tv del Qatar.
TURCHIA - Le recenti decisioni del Parlamento turco in materia di pena di morte, pluralismo linguistico e garanzie democratiche sono sicuramente una vittoria dei democratici kurdi e turchi, e in particolare della strategia di pace e dialogo scelta da quattro anni dal movimento kurdo, assurdamente catalogato come "terrorista" dall'UE. Il rischio è che, fermo restando il grosso della legislazione e degli apparati repressivi in Turchia, le recenti riforme siano considerate dall'Europa (e dall'Italia) più che sufficienti a motivare un giudizio della Turchia come paese "normale" e dunque a moltiplicare i dinieghi di asilo e trasformarli in deportazioni, come già più volte prospettato negli incontri fra i due governi. Per questo alcuni operatori di associazioni come Azad, saranno in Turchia già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascoltiamo Dino Frisullo di Azad.
Dall'Italia
ROMA - Consegna firme referendum: Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare
PUGLIA - Continuano le espulsioni dui massa dal territorio italiano, oggi a Foggia e' stato dato il via alla espulsione di 74 persone di varia nazionalita' risultati senza permesso di soggiorno. Si tratta di persone di nazionalità polacca, ucraina, sudanese, marocchina e ghanese. In totale erano state condotte in Questura 82 persone, ma 8 di esse sono risultate poi in regola.
Adelfia (Ba)- 08/08/2002 Tentativo di sgombero questa mattina del C.S.O.A. Coppola Rossa - ore 7.00: Dopo aver forzato le serrature dell'ex mattatoio occupato dal Coppolarossa, gli sgherri della cooperativa SPAZIO ESSE di Altamura (coloro che si aggiudicarono la struttura all'asta qualche mese fa), entrano nel centro sociale ed iniziano ad accatastare i materiali ivi presenti per farne un falò. Il tutto con la scorta dei carabinieri schierata dinanzi ai cancelli. - Ore 8.00: Con un'azione di forza, il collettivo del centro sociale - che nel frattempo si ammassava dinanzi al cancello - riesce ad entrare nella struttura ed a salire sul tetto principale e sulla torretta, per difendere la struttura e l'area del canile autogestito (quaranta cani, anche loro sotto la minaccia degli accalappiacani). Comincia la resistenza - Ore 10.00 : Si scaldano gli animi; mentre i ragazzi del centro reclamano il proprio diritto a restare nella struttura che da cinque anni occupano, il comandante locale dei carabinieri cerca di mettere in manette due compagni del centro sociale... tra improperi e minacce dei neo-proprietari. - Ore 12.00: Dopo un colloquio telefonico coi nostri avvocati, appuriamo che Spazio Esse ha commesso un illecito forzando l'ingresso: per effettuare uno sgombero, occorre un'ordinanza firmata da un magistrato, che in questo caso non esiste. Gravissima la condotta del locale comandante di stazione dei carabinieri che anziché verificare l' esistenza dell'ordinanza di sgombero, ha spalleggiato a tutti gli effetti i "signori" di Spazio Esse. Risultato: cooperativa e forze dell'ordine fuori dal coppolarossa, lo sgombero è solo rimandato. Il gravissimo ed illecito atto di questi "signori", i quali si stanno contraddistinguendo per le loro modalità mafiose di agire, si colloca nella più generale volontà repressiva dell'amministrazione comunale di Adelfia che non ha voluto trovare un accordo col collettivo del centro sociale e che ha la responsabilità di quanto accaduto stamane, e di ciò che potrebbe accadere nelle prossime ore nel caso di uno sgombero coatto. Il collettivo del centro sociale dichiara a sindaco, amministrazione comunale, forze dell'ordine, e neo-proprietari, che senza una valida alternativa non lascerà volontariamente l'ex-mattatoio (il coppolarossa è l'unica struttura di questo tipo nell'intera regione); Dovranno passare sui nostri corpi perché cinque anni di attività autogestite non si cancellano con una "mazzetta" da 250.000.000 di lire. Si tratta della solita mafia politica che con le sue connivenze, privatizza luoghi, sottraendoli al patrimonio pubblico ed alla socialità. E' cominciato quindi, il presidio permanente del centro sociale; compagne e compagni nella struttura determinati a resistere. c.s.o.a. coppolarossa -Adelfia terra di Bari
MELFI - Dalla "comunita' aziendale"alla "comunita' disciplinare":nel 2002 si sono registrati all'interno dello stabilimento Fiat Sata 1543 provvedimenti disciplinari Dall'inzio dell'anno sono 50 i lavoratori espulsi dallo stabilimento Fiat di Melfi,dipendenti sia della Sata che delle aziende terziarizzate e sono ben 1543 i provvedimenti disciplinari emessi in cinque mesi a fronte del 1950 circa emessi nel 2001. Fabbrica integrata, produzione snella:precarieta' e repressione: Qualche settimana fa 50 operai si sono visti recapitare dall'azienda SATA(qui la FIAT si fa chiamare Società automobilistica tecnologia avanzata)una comunicazione di scioglimento del contratto(tra i 50 dipendenti licenziati anche il delegato RSU). I provvedimenti disciplinari fanno parte di una prassi consolidata dalla SATA per licenziare liberamente chiunque abbia problemi di salute o sia sindacalizzato.Nel caso dei 50 operai licenziati nelle ultime settimane, a nulla e' servita la sospensione dei provvedimenti decretata dall'Ufficio Provinciale del Lavoro di Potenza. L'obiettivo della SATA e' quello di ridurre il più possibile il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato e di utilizzare sempre più lavoratori precari con una flessibilità selvaggia:la"miseria"della schiavitu' industriale nei punti piu' alti(o presunti tali)dell'organizzazione capitalistica del lavoro....!!! Ai richiami ed ai provvedimenti disciplinari che si sono intensificati, si affianca il divieto di parcheggiare, per chi non ha auto del gruppo Fiat, nelle apposite aree interne al recinto dello stabilimento...e un'infinita' di microvessazioni quotidiane(ps.le comunicazioni di cessazione contratto a fronte del rifiuto dei lavoratori di accettare a mano la consegna dei provvedimenti viene fatta verbalmente....!) Persino in una provincia che ha tassi di disoccupazione intorno al 23% cresce l'insofferenza per il dispositivo disciplinare e di neo-schiavismo industriale realizzato dalla FIAT:l'idea di scambiare dignita' e diritti contro lavoro(quale che sia)comincia a mostrare la corda.... Puo' darsi che la FIAT a fare assunzioni regolari e a dare diritti sindacali, in una regione che piu' di ogni altra ricorre al lavoro nero, si senta "discriminata"... Dall'altro lato i lavoratori cominciano a non distinguere piu' tra la condizione di "sommersi" e "salvati"... In Basilicata 5400 aziende su diecimila ispezionate dai carabinieri dell'ispettorato del lavoro-ricorre al lavoro nero"sommerso"; nei primi sei mesi dell'anno sono state denunciate a piede libero 4000 persone-arrestate 18,sono stati constatati 500 casi di sfruttamento minorile
Gr di giovedi 8 agosto - ore 17.00
Dal Mondo
PALESTINA
Si e' conclusa dopo qualche ora l'incursione delle truppe israeliane a Beit Lahiya, un villaggio nel settore nord della Striscia di Gaza reinvaso in mattinata. Un portavoce militare ebraico, capitano Jacob Dallal, ha confermato la morte di un diciassettene palestinese, colpito alla testa da un proiettile sparato dai militari israeliani mentre passava in bicicletta vicino al punto dove centinaia di persone si erano radunate per scagliare pietre contro gli occupanti, causandone cosi' la reazione armata; feriti quattro. Testimoni oculari hanno riferito che comunque i tank, una trentina, non si sono allontanati molto da Beit Lahiya, rimanendo attestati nei dintorni all'interno del perimetro comunale.
Zimbabwe
Entro la mezzanotte di oggi, infatti, i white farmer dovranno abbandonare i loro latifondi, altrimenti incorreranno in gravi sanzioni, tra cui severe pene detentive. Si tratta della fase più delicata della controversa riforma agraria, cavallo di battaglia del presidente Robert Mugabe. Sono circa 2.900 white farmer che devono incondizionatamente abbandonare gli appezzamenti. In base alla legge, approvata dal parlamento di Harare nel maggio scorso, i proprietari terrieri, che avrebbero già dovuto cessare ogni attività entro le 24:00 del 24 giugno scorso, hanno avuto a disposizione oltre 40 giorni per lasciare le loro aziende agricole. Le terre ‘acquistate dall 'esecutivo verranno inserite nel programma di redistribuzione dei terreni lanciato due anni fa da Mugabe. I bianchi, che discendono dai colonialisti britannici e sudafricani, costituiscono lo 0,6 per cento della popolazione dello Zimbabwe, ma, fino all’inizio del programma di redistribuzione, possedevano circa il 70 per cento delle terre coltivabili. Tra le farm zimbabwiane ne figura persino una di 85mila ettari intestata alla compagnia diamantifera De Beers.
Dall'Italia
Consegna firme referendum
Domani alle 10.30 il Comitato promotore nazionale per i sei referendum su ambiente, lavoro e scuola depositera' in Corte di Cassazione le oltre 500mila firme raccolte raccolte sui quesiti referendari per ridurre i rifiuti, contro l'elettrosmog e per difendere la sicurezza alimentare
Espulsioni di migranti
Continuano le espulsioni dui massa dal territorio italiano, oggi a Foggia e' stato dato il via alla espulsione di 74 persone di varia nazionalita' risultati senza permesso di soggiorno. Si tratta di persone di nazionalità polacca, ucraina, sudanese, marocchina e ghanese. In totale erano state condotte in Questura 82 persone, ma 8 di esse sono risultate poi in regola.
PUGLIA - Ore 10.00: Questa mattina, dopo aver forzato le serrature dell'ex mattatoio, gli sgherri della cooperativa di mafia SPAZIOESSE di Atamura (coloro che si aggiudicarono la struttura all'asta qualche mese fa), entrano nel centrosociale Coppola Rossaed iniziano ad accatastare le masserizie dei compagni per farne un falò. Il tutto con la scorta della celere schierata dinanzi ai cancelli. Con un'azione di forza, i compagni del centro - che nel frattempo si ammassavano dinanzi al cancello - riescono ad entrare nella struttura ed a salire sul tetto principale e sulla torretta ex cabina dell'en. elettrica, a presidiare l'area del canile autogestito, a difesa dei quaranta cani del centro, anche loro sotto minaccia degli accalappiacani.
Ore 12.55: I compagni hanno riconquistato la struttura del centro. fuori la Cooperativa Mafiosa, la celere ed i pezzi grossi delle forze dell'ordine. Non esisteva nessuna ingiunzione ufficiale che decidesse lo sgombero degli stabili occupati, l'iniziativa di sgombero è illeggitima ed i colloqui per i chiarimenti con le forze dell'ordine sono ancora in corso. Non è spiegabile però, per quale dannato motivo, a far compagnia ai mafiosi della cooperativa (ricordo: spazioesse di altamura), ci fossero decine e decine di uomini in divisa antisom. O forse la spiegazione è troppo chiara: gli apparati della mafia locale sono coperti da politici e vertici militari e lo sgombero in atto è a tutti gli effetti UNO SGOMBERO di MAFIA.
Gr di giovedi 8 agosto - ore 13.00
SOMMARIO
Dal Mondo
PALESTINA - Unita' militari israeliane assieme a due bulldozer sono entrate stamane a Bet Lahiya per un'operazione di cattura di palestinesi. Ascolteremo anche una corrispondenza da Nablus che ci racconta quale è la situazione degli internazionali arrestati ieri dopo la manifestazione di 50 attivisti. 9 sono agli arresti e rischiano il rimpatrio. Intanto si è risolto in un clamoroso fallimento il nuovo incontro sui temi della sicurezza che si è svolto ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi.
Turchia - Da domani operatori di associazioni come Azad, saranno in nel paese già a partire da domani, per incontrare coloro che si occupano di detenzione politica, di profughi, di diritti umani. A riguardo ascolteremo Dino Frisullo di Azad.
IRAN - Dopo la condanna di una quarantina di dissidenti liberali, il presidente iraniano Mohammad Khatami ha ammonito i conservatori, affermando che il tentativo di eliminare i gruppi di opposizione potrebbe costringerli ad optare per attivita' clandestine.
GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera".
INDIA - EsisteREBBE un racket del trapianto di organi nello Stato indiano del Kerala.
SPAGNA - Centodiciotto migranti sono arrivati nelle ultime 24 ore in Andalusia (sud del paese) e le Canarie
ARGENTINA - Il 70 per cento dei minori di 18 anni in Argentina vive sotto la soglia di poverta' o in stato di assoluta indigenza: lo rivela uno studio pubblicato IERI.
BRASILE - Il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Horst Koehler ha annunciato ieri un accordo con il Brasile per 30mila milioni di dollari
Dall'Italia
IMMIGRAZIONE - Stamane all'alba, 25 migranti sono sbarcati sulla spiaggia del villaggio turistico Valtur di Otranto.
DAL MONDO
PALESTINA - Un palestinese di 28 anni ferito oggi durante un raid israeliano a Bet Lahya nella Striscia di Gaza è morto. Lo hanno detto fonti mediche palestinesi. Stamani unità militari israeliane assieme a due bulldozer avevano fatto irruzione per un'operazione di cattura di ricercati palestinesi e di ricerca di esplosivi. Nell'incursione, a cui gruppi di abitanti del villaggio hanno risposto lanciando pietre contro i carri armati e i soldati israeliani, sono stati feriti altri quattro palestinesi e quattro sono stati arrestati. Sarebbero rimasti feriti anche tre bambini. Intanto è risolto in un clamoroso fallimento il nuovo incontro sui temi della sicurezza che si è svolto ieri sera tra esponenti israeliani e palestinesi. Lo ha annunciato Nabil Abu Rudeina, consigliere del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Yasser Arafat. In discussione era l'applicazione del piano proposto dal ministro della difesa dello Stato ebraico, Benyamin Ben Eliezer, il quale riguarda il ritiro delle truppe con la stella di David da Gaza, con conseguente trasferimento alla polizia palestinese della responsabilità in materia di sicurezza. Gaza, sulla carta, dovrebbe rappresentare la prima tappa di una generalizzata evacuazione delle zone autonome da parte delle forze armate di Israele. Su questa iniziativa ieri il governo dell'Anp aveva espresso il proprio consenso di massima. Rudeina, però, ga dichiarato nelle ultime ore che l'esecutivo dello Stato ebraico ha fatto marcia indietro su un punto fondamentale, rifiutando di coinvolgere anche Betlemme nella prima fase del ritiro militare, e ha posto nuove condizioni, al momento non meglio precisate. Oggi ci sarà il faccia a faccia con il segretario di Stato nordamericano, Colin Powell.
E i nove attivisti internazionali (5 Francesi, 3 Americani e 1 Irlandese) arrestati ieri durante una pacifica manifestazione duramente caricata dai militari israeliani nei pressi del villaggio di Huwara (tra Nablus e Ramallah),dopo esser stati trattenuti nella prigione dell'insediamento illegale di Ariel, saranno trasferiti alla prigione di Ramle e, quindi, espulsi da Israele.La manifestazione,a cui hanno partecipato,oltre ai palestinesi del villaggio di Huwara, una cinquantina di pacifisti internazionali, tra cui gli attivisti dell'International Solidarity Movement (tra loro anche 4 volontarie italiane del Servizio Civile Internazionale), è stata duramente caricata sulla strada per Nablus.I militari Israeliani, durante e dopo gli scontri, hanno proceduto all'arresto di 10 Palestinesi (tutti rilasciati, tranne uno) e dei nove internazionali che ora attendono di essere espulsi.La manifestazione era stata organizzata per protestare contro il coprifuoco che impedisce il collegamento tra il villaggio di Huwara e Nablus con gravi conseguenze umanitarie per la popolazione civile del villaggio palestinese.
I 300 abitanti di uno sperduto villaggio della Turchia orientale hanno deciso unanimemente di proibire ai leader politici di ogni colore di mettere piede nel piccolo centro per la campagna elettorale in vista delle elezioni anticipate del 3 novembre, per protestare contro la negligenza delle autorita' che hanno trascurato di migliorare i servizi pubblici. E' vietato agli uomini politici di entrare a Guzeldere- e' la perentoria scritta su un grande striscione che il sindaco ha fatto issare all'entrata del villaggio con il consenso di tutti i suoi concittadini infuriati per non essere riusciti ad ottenere, nonostante le ripetute petizioni, un miglioramento della rete idrica, elettrica e telefonica, nonche' dei trasporti per gli scolari. Abbiamo l'elettricita' solo un giorno ogni 10. Abbiamo le linea telefonica, ma non la connessione. I cittadini devono andare al fiume per prendere l'acqua. Non abbiamo scuole e a causa dei problemi di trasporto solo 25 studenti possono frequentare scuole fuori dal villaggio. Ma nonostante varie sollecitazioni ai leader dei diversi partiti, nessuno di essi ci ha aiutato- ha dichiarato il sindaco (mohtar) del villaggio Veli Kizilkaia per spiegare la rivolta di tutti i suoi amministrati contro l'intera classe politica. IRAN - Dopo la condanna di una quarantina di dissidenti liberali a diversi anni di carcere, il presidente iraniano Mohammad Khatami ha ammonito i conservatori, affermando che il tentativo di eliminare i gruppi di opposizione potrebbe costringerli ad optare per attivita' clandestine. GIORDANIA - Le autorità giordane hanno chiuso la sede di Amman della televisione satellitare del Qatar "al Jazeera", con l'accusa di aver affeso la famiglia reale. All'origine del caso, un dibattito televisivo dedicato alla crisi tra Stati Uniti e Iraq, durante il quale un commentatore aveva criticato il sovrano Abdullah per i suoi presunti legami con Israele e la sua scarsa fedeltà alla causa araba. Per Amman, il vero colpevole dello sgarbo non è però Assab Abu Jalil, il docente dell'università della California che ha pronunciato i pesanti giudizi contro i reali, ma la tv del Qatar. INDIA - EsisteREBBE un racket del trapianto di organi nello Stato indiano del Kerala. È quanto sta accertando con un’indagine la locale sezione dell’Associazione medica indiana, dopo la denuncia pubblica fatta a metà giugno da alcuni membri di etnie tribali del distretto di Idukki. Durante una conferenza stampa convocata dalla Commissione per la protezione dei tribali alcuni abitanti del villaggio di Poomala hanno raccontato di essere stati convinti a farsi espiantare un rene in cambio di 20 mila rupie (poco più di 400 euro). Uno di loro, Chemban Kanan, ha detto di aver accettato la proposta di un uomo d’affari del posto per poter sfamare moglie e figli. Dopo l’intervento chirurgico gli è stata versata solo metà della somma pattuita, cosa che ha indotto l’uomo a denunciare quanto sta accadendo a lui e ai suoi vicini. Secondo le testimonianze dei tribali c’è una ben organizzata rete di medici, cliniche private e affaristi di pochi scrupoli, volta a procacciare organi per i trapianti. Sono stati accertati già 26 casi di vendita di reni. SPAGNA - Centodiciotto migranti sono arrivati nelle ultime 24 ore in Andalusia (sud del paese) e le Canarie (arcipelago di fronte alla costa atlantica del Marocco. Un'imbarcazione di fortuna con a bordo piu' di 70 stranieri è stata intercettata questa mattina al largo della costa di Tarifa (Andalusia). Ieri sera erano state fermate altre 42 persone nei pressi di Cadice (sempre in Andalusia) a bordo di un'imbarcazione alla deriva. L'emergenza arrivi si fa sentire anche alle Canarie, dove stamattina sono stati intercettati dalla Guardia Civile sei migranti. ARGENTINA - Il 70 per cento dei minori di 18 anni in Argentina vive sotto la soglia di poverta' o in stato di assoluta indigenza: lo rivela uno studio pubblicato IERI dal quotidiano "Clarin". Il rapporto dell'istituto "Siempro", che dipende dalla presidenza della repubblica argentina, indica che in totale si tratta di 8,6 milioni di persone. Sette minori su 10 vivono in famiglie definitive "povere" - secondo l'indice dei beni essenziali alla sopravvivenza stabilito dall'Istituto Nazionale di Statistica - e di questi quattro sono indigenti, cioe' non hanno abbastanza da mangiare. In alcune zone dell'immensa e poverissima periferia di Buenos Aires e nelle province settentrionali del Paese - Jujuy, Salta, Chaco e Misiones - l'indice arriva all'80%, di cui il 50% indigenti. Il rapporto spiega che con l'aumento della poverta' e dell'indigenza nel paese, a soffrirne maggioramente sono le famiglie piu' numerose. iERI inoltre la stampa di Buenos Aires riporta la notizia del ricovero in ospedale di tre ragazzini della provincia settentrionale di Corrientes: soffrono di un grave stato di denutrizione e delle malattie provocate dall'ingestione di terra per calmare i morsi della fame, hanno spiegato i medici. BRASILE - Il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Horst Koehler ha annunciato ieri un accordo con il Brasile per 30mila milioni di dollari, l'80 per cento dei quali sarà disponibile a partire dall'anno prossimo. In cambio l’istituzione finanziaria internazionale ha ottenuto dal governo brasiliano garanzie relative al raggiungimento di obiettivi di bilancio attraverso una oculata politica fiscale. “Crediamo che le autorità brasiliane siano convinte del fatto che questo accordo sia molto utile agli interessi del Paese e che sarà appoggiato e sostenuto dai principali candidati alle prossime elezioni presidenziali del 6 ottobre” – ha detto Koelher.
IMMIGRAZIONE - Stamane all'alba, 25 migranti sono sbarcati sulla spiaggia del villaggio turistico Valtur di Otranto. Si tratta di 22 curdi , 2 iracheni, una afghana. Sono arrivati su un gommone, presumibilmente dall'Albania ma hanno trovato sulla spiaggia, i Carabinieri ad attenderli. Il gruppo è stato condotto nel centro di accoglienza "Don Tonino Bello" della cittadina pugliese. Gli ospiti del villaggio non si sono accorti di nulla, stamani hanno ripreso a prendere il sole e a fare i bagni in uno dei punti più suggestivi dell'Adriatico. IMMIGRAZIONE - Aveva appena finito di scontare una pena, ma quando ha trovato ad attenderlo fuori dal carcere gli agenti dell'ufficio immigrazione della questura di Benevento che lo avrebbero preso e portato a Bari per esplellerlo dall'Italia, non ci ha pensato due volte: ha preso la figlioletta in braccio e ha tentato di sgozzarsi con una lametta. Protagonista della vicenda e' un albanese SANS PAPIER di 40 anni, Tare Maksin. Gli agenti della questura e quelli della polizia penitenziaria LO HANNO immobilizzato prima che riuscisse a tagliarsi. Gli agenti poi hanno preso Maksin e l'hanno accompagnato al porto di Bari, dove e' stato messo su una nave per essere rimpatriato. texas holdem - poker texas holdem online poker | poker - poker online poker texas holdem | empire poker - empire poker online poker texas holdem | online poker - online poker empire poker texas holdem | DALL'ITALIA