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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CONGO: LA CITTA' DI GOMA ASSEDIATA DAI RIBELLI

E' sempre altissima la tensione nella Repubblica democratica del Congo dove le autorità del Nord Kivu hanno imposto il coprifuoco nella citta di Goma sotto l'assedio dei ribelli di Laurent Nkunda che sono alle porte della città da mercoledì, dopo aver inflitto una pesante sconfitta ai soldati dell'esercito regolare. Sul fronte umanitario intanto questa mattina un convoglio delle Nazioni Unite carico di medicine e acqua è riuscito a raggiungere Rutshuru, la città nella parte orientale del Congo che è divenuta la roccaforte dei ribelli. Il mandato dei caschi blu nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) prevede di "impedire a contingenti armati di entrare a Goma", capitale della provincia del Nord-Kivu minacciata dai ribelli. Dopo che il generale Nkunda ha rifiutato l'offerta governativa di due milioni e mezzo di dollari per rinunciare alla conquista di Goma, si spera che il Ruanda e il Congo trovino un qualche accordo sullo sfruttamento dei giacimenti minerari del Kivu (coltan, diamanti, rame, cobalto e oro, ndr.), che sono la vera causa di questo conflitto: il Ruanda, per mezzo dei ribelli di Nkunda da essa sostenuti, vuole prendere il controllo di queste miniere che il Congo lo scorso aprile ha deciso di cedere alla Cina per 9 miliardi di dollari". La contrapposizione tra hutu e tutsi è solo una bugia per nascondere questa verità.

IRAQ: ATTENTATI E ATTACCHI ARMATI IN TUTTO IL PAESE

Diversi attentati terroristici hanno causato la morte di 7 persone e il ferimento del vice-ministro del petrolio, Saheb Salman Qutub. Una delle esplosioni ha colpito il quartiere di Karrada, danneggiando diversi negozi. Un'altra è esplosa presso un commissariato di polizia nella zona orientale di Baghdad, mentre nella terza è stato colpito il ministro e una sua guardia del corpo, gravemente ferita. Un poliziotto iracheno è stato ucciso e altre nove persone sono state ferite dall'esplosione di un'autobomba guidata da un attentatore suicida a Baquba, e un'altra persona è morta a Mosul. Nonostante il numero degli attentati sia diminuito da due anni a questa parte, i livelli di violenza rimangono alti nel Paese, e gli attentati quotidiani. All'origine dell'instabilità nel Paese anche le tensioni tra il governo iracheno e le milizie dei Consigli del risveglio, gruppi tribali sunniti sostenuti dagli Stati Uniti in funzione anti-al Qaeda che premono per essere assunti in massa nell'esercito iracheno. Il leader del movimento accusano le autorità di fare promesse senza seguito, riducendo i salari di quelli già arruolati nelle forze di sicurezza irachene. La preoccupazione più grande, da parte del governo iracheno, è che molti di loro sono ex-insorti e, una volta entrati nei ranghi della sicurezza, potrebbero nuovamente cambiare 'divisa'.

PALESTINA: A GAZA CROLLA UN TUNNEL, 4 MORTI

Quattro persone hanno perso la vita e altre tre risultano disperse in conseguenza del crollo, oggi, di un tunnel sotterraneo che collega la Striscia di Gaza con l’Egitto: lo hanno reso noto responsabili di Hamas, il movimento palestinese vincitore delle elezioni politiche del 2006 che controlla la regione. I tunnel tra Gaza e l’Egitto sono utilizzati dai palestinesi, in gravi difficoltà economiche a causa di un blocco israeliano che dura ormai da oltre un anno, per trasportare nella Striscia prodotti alimentari e carburante. Da alcune settimane l'esercito egiziano fa esplodere i tunnel per impedire il transito di merci. Un migrante originario del Sudan che stava avvicinandosi alla barriera di filo spinato del valico di Rafah, il principale punto di passaggio dall’Egitto alla Striscia di Gaza e verso Israele, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da alcune guardie di frontiera: lo ha reso noto oggi un responsabile del servizio egiziano di pronto soccorso. Sono centinaia, ogni anno, i migranti africani che cercano di raggiungere Israele dall’Egitto; in agosto n’organizzazione non governativa occidentale aveva calcolato che dall’inizio dell’anno erano stati 19 i migranti uccisi da guardie di frontiera o poliziotti egiziani.

COLOMBIA: NIENTE ACCORDO TRA INDIGENI E GOVERNO

Dopo una giornata di tensione, l’incontro tra il presidente Alvaro Uribe e migliaia di indigeni riuniti a La Maria, nel dipartimento sud-occidentale del Cauca, si è concluso senza un accordo per porre fine alla vasta mobilitazione dei popoli nativi colombiani per la terra e contro la violenza governativa iniziata il 21 ottobre. I dirigenti delle comunità autoctone hanno ribadito le loro istanze, sottolineando di essere vittime di una politica di esclusione sociale ed economica che continua a metterne a rischio la sopravvivenza. “I nostri diritti non sono rispettati e in più siamo accusati di essere delinquenti, terroristi. Verso di noi è in atto una politica di discriminazione” ha detto Aida Quilcué, consigliera dell’Organizzazione nazionale indigena della Colombia (Onic), contestando al presidente i risultati della lotta ai gruppi armati che, ha aggiunto, “si è ripercossa contro i civili”. Il governatore di La Maria, Elides Pechené, ha riportato l’attenzione sul problema delle terre il cui possesso, nonostante le promesse del governo, non viene garantito ai popoli che da sempre le abitano: “Siamo i nativi di questa terra, siamo millenari, e il parlamento produce leggi che tutelano solo le aziende straniere e non fanno i nostri interessi”. Nulla di concreto è emerso ala fine dell’incontro; Uribe si è impegnato a proseguire il dialogo con i nativi, attraverso un gruppo di suoi delegati, ma allo stesso tempo ha ribadito che se le mobilitazioni violeranno l’ordine pubblico interverranno, nuovamente, le forze di sicurezza.

ITALIA

ROMA: ALITALIA, IL SINDACATO ASSISTENTI DI VOLO SE NE VA DALL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI (corrisp. ROR)

E’ cominciata alle 15 l'assemblea convocata dalle organizzazioni che rappresentano piloti, assistenti di volo e una parte del personale di terra di Alitalia per informare i lavoratori sui motivi del ‘no’ all'accordo, ma anche per decidere le prossime mosse da fare dopo la spaccatura con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno sottoscritto l'intesa. L'assemblea dei lavoratori Alitalia, convocata all'aeroporto di Fiumicino da Anpac, UP, Sdl, Avia ed Anpav si svolge a porte chiuse. Si profila sempre più decisa l’ipotesi di uno sciopero contro il piano di salvataggio già firmato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Intanto il commissario straordinario Fantozzi comincia a esaminare l'offerta vincolante per Alitalia presentata dalla Cai.

FIRENZE: Studenti in lutto per il funerale dell´istruzione pubblica (Indy)

Il carro funebre è un´Ape fasciata da drappi neri, il corteo è formato da oltre 350 ragazzi vestiti a lutto, il morto è l´università pubblica, compianta pubblicamente ieri nel funerale celebrato dagli studenti di Firenze. La manifestazione parte alle 16 da piazza della Signoria dove giovanissime donne con il capo coperto da un velo nero singhiozzano gettando fiori sopra il feretro. Sfilano in silenzio gli studenti, a testa china e con mestizia, i loro abiti scuri colpiscono l´attenzione dei turisti che affollano le strade e fotografano incuriositi lo strano drappello. Quasi tutti i ragazzi tengono in mano un cero votivo acceso, quando comincia a calare il sole l´effetto scenico aumenta. In testa uno striscione "Università pubblica, qui stateci voi, vendesi". La marcia si ferma proprio nel centro di piazza Santa Croce, dove la bara è adagiata a terra. Sopra c´è scritto "Ci vogliono qui". Accanto una coppia, lui ha i capelli verdi, lei è fasciata da un velo impenetrabile. Tutto intorno gli studenti cantano brani di Rino Gaetano e urlano «Siamo noi, il futuro dell´Italia siamo noiiii». Un solo discorso, breve: «Questa morte ci lascia un vuoto nel cuore e nel portafoglio. Il malato era grave ma non inguaribile, l´agonia è stata lenta ma l´ultimo attacco, quello fatale, è durato 9 minuti appena». I 9 minuti che in Parlamento sono serviti per l´ok al decreto Gelmini.

MILANO: ANCHE IL RETTORE CONTRO LA LEGGE GELMINI

"La riduzione del finanziamento pubblico alle Università significa far morire i nostri Atenei. Rinunciare a formare capitale umano, ammazzare la ricerca e l'innovazione scientifica e tecnologica del nostro Paese". Così il rettore del Politecnico di Milano durante il suo intervento alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009 dell'ateneo milanese. Il professor Ballio durante il suo discorso inaugurale ha espresso preoccupazione per il futuro del sistema universitario: "Si stia attenti a rottamare il sistema statale italiano - ha detto - è frequentato dal 95% degli allievi universitari e la prima classifica internazionale della robustezza dei sistemi universitari nazionali contraddice le tesi di chi gioca allo sfascio davanti all'opinione pubblica. Oggi il Governo italiano invia al Paese un messaggio devastante: l'Università statale è una pubblica amministrazione e come tutte le amministrazioni statali è inefficiente e sprecona. E' irresponsabile ridurre i finanziamenti per l'Università, quando l'Italia è il fanalino di coda del mondo occidentale negli investimenti in alta educazione". Intanto quattro studenti, di cui due minorenni e due di 19 anni, sono stati identificati e denunciati per interruzione di pubblico servizio per aver cercato di occupare l'Istituto Statale Magistrale Agnesi in via Tabacchi a Milano.

PALERMO: MORTO SUL LAVORO OPERAIO ENEL

Un operaio dell'impresa Ceit incaricata di effettuare lavori su una linea elettrica per conto dell'Enel, Rosario Nicoletti, è morto questo pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto a Monreale. Da una prima ricostruzione sembra che il mezzo su cui la vittima stava lavorando, dotato di cestello elevatore, sia scivolato in una scarpata. Funzionari dell'Enel hanno avviato una indagine interna per accertare le cause dell'incidente.

AUTOMOBILE: CROLLO NELLE VENDITE

Continua il periodo nero del mercato dell'auto in Italia: ad ottobre è sceso del 18,89%, a 167.940 unità, contro le 207.049 di un anno fa. Lo rende noto il ministero dei Trasporti. Un ottobre così magro non si registrava da 12 anni (144.248 targhe nel 1996). Si tratta inoltre del secondo mese peggiore del 2008 dopo agosto. A settembre il calo era stato del 5,5%. Nei primi dieci mesi dell'anno sono state immatricolate in Italia 1.879.165 unità, segnando una flessione dell'11,97% rispetto alle 2.134.755 dello stesso periodo del 2007.

gror081103 (last edited 2008-11-03 18:34:07 by anonymous)