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'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''
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'''Siparietto'''
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'''Maroni: nuovi CIE'''
'Nei prossimi giorni apriremo nuovi Centri di identificazione ed espulsione finanziati dalla legge'. Lo ha annunciato il ministro Maroni. Il titolare del Viminale e' a Varese per una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, in cui si e' parlato dell'omicidio di un cittadino marocchino domenica scorsa, un uomo privo di permesso di soggiorno. 'Tutto - ha spiegato Maroni - e' derivato da un provvedimento di espulsione non eseguito per mancanza di posti in un Cie'.
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'''Francia: attivisti arrestati'''
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'''ESTERI''' Almeno dieci persone definite dal governo "appartenenti al movimento anarco-autonomo di estrema sinistra" sono state arrestate in Francia per gli atti di sabotaggio contro i binari e i cavi dell'alta tensione. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno francese, Michele Alliot-Marie.
"Nove degli arrestati lavorano per la SNCF", la societa' delle ferrovie, ha aggiunto. Il governo francese vuole vedere una connessione tra le persone arrestate e il movimento antinucleare tedesco. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, si e' congratulato con la polizia per la "rapidita' dell'inchiesta e delle sue conclusioni". Sabato scorso erano state bloccate delle linee del TGV Nord, Est e Sud-Est. Domenica sera invece il TGV Bruxelles-Perpignan, nel sud della Francia aveva urtato due blocchi di cemento di 30 chili l'uno sistemati sui binari. Il presidente della Sncf non ha esitato nel leggere il tutto come "atti di sabotaggio" e incredibilmente rapida sono anche le conclusioni delle forze dell'ordine e del governo francese.
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'''ITALIA''' '''ELEZIONI in Nicaragua: SANDINISTI SEMPRE IN TESTA, OPPOSIZIONE RESPINGE RISULTATI'''
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Col 78% delle schede scrutinate, il ‘Frente Sandinista de Liberación Nacional’ (Fsln, governo) resta ampiamente in vantaggio in circa 100 dei 146 comuni del paese – tra cui 10 dei 17 capoluoghi dipartimentali - nonostante il ‘Partido Liberal Constitucionalista’ (Plc, opposizione) continui a rifiutarsi di riconoscere i risultati. Il presidente del Consiglio supremo elettorale (Cse), Roberto Rivas, si è presentato ai giornalisti per la diffusione dell’ultimo rapporto preliminare senza la presenza degli esponenti del Plc che hanno dichiarato di non poter convalidare i dati, parlando di non meglio precisate “anomalie”; il candidato liberale a sindaco di Managua, l’ex-banchiere Eduardo Montealegre, già sconfitto dal presidente Daniel Ortega alle presidenziali del 2006, ha messo in dubbio l’operato del Cse, sostenendo che “non dice la verità al popolo” ed esortando i suoi sostenitori a scendere in piazza per “difendere la vittoria”.

'''ESTRADIZIONE EX-PRESIDENTE SÁNCHEZ DE LOZADA'''
L’incaricata d’affari boliviana a Washington, Erika Dueñas, ha annunciato di aver notificato ufficialmente al Dipartimento di stato americano la domanda di estradizione nei confronti dell’ex-presidente Gonzalo Sánchez de Lozada, dell’ex-ministro degli Idrocarburi Jorge Berindoague e dell’ex-ministro della Difesa Carlos Sánchez Berzaín, tutti riparati negli Usa e sotto processo in Bolivia per ‘genocidio’, violazione della costituzione e peculato. Dueñas, massima rappresentante boliviana a Washington dopo l’espulsione a settembre dell’ambasciator Gustavo Guzmán – in risposta a un’analoga misura adottata da La Paz contro l’ambasciatore americano Philip Goldberg – si è detta peraltro sorpresa della presenza di quest’ultimo al momento della consegna dei documenti per l’estradizione; Goldberg è stato dichiarato ‘persona non grata’ dal governo boliviano perché accusato di ripetute ingerenze nella politica interna del paese andino e di sostegno all’opposizione conservatrice. Sánchez de Lozada, Berindoague e Sánchez Berzaín fuggirono negli Usa nell’ottobre del 2003, quando una massiccia protesta popolare partita da El Alto e passata alla storia come la ‘guerra del gas’ costrinse alla rinuncia il loro governo: di fronte alla giustizia boliviana devono rispondere, tra l’altro, della morte di almeno 67 persone causata dalle forze dell'ordine durante le manifestazioni.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

ITALIA

Maroni: nuovi CIE 'Nei prossimi giorni apriremo nuovi Centri di identificazione ed espulsione finanziati dalla legge'. Lo ha annunciato il ministro Maroni. Il titolare del Viminale e' a Varese per una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, in cui si e' parlato dell'omicidio di un cittadino marocchino domenica scorsa, un uomo privo di permesso di soggiorno. 'Tutto - ha spiegato Maroni - e' derivato da un provvedimento di espulsione non eseguito per mancanza di posti in un Cie'.

Francia: attivisti arrestati

Almeno dieci persone definite dal governo "appartenenti al movimento anarco-autonomo di estrema sinistra" sono state arrestate in Francia per gli atti di sabotaggio contro i binari e i cavi dell'alta tensione. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno francese, Michele Alliot-Marie. "Nove degli arrestati lavorano per la SNCF", la societa' delle ferrovie, ha aggiunto. Il governo francese vuole vedere una connessione tra le persone arrestate e il movimento antinucleare tedesco. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, si e' congratulato con la polizia per la "rapidita' dell'inchiesta e delle sue conclusioni". Sabato scorso erano state bloccate delle linee del TGV Nord, Est e Sud-Est. Domenica sera invece il TGV Bruxelles-Perpignan, nel sud della Francia aveva urtato due blocchi di cemento di 30 chili l'uno sistemati sui binari. Il presidente della Sncf non ha esitato nel leggere il tutto come "atti di sabotaggio" e incredibilmente rapida sono anche le conclusioni delle forze dell'ordine e del governo francese.

ELEZIONI in Nicaragua: SANDINISTI SEMPRE IN TESTA, OPPOSIZIONE RESPINGE RISULTATI

Col 78% delle schede scrutinate, il ‘Frente Sandinista de Liberación Nacional’ (Fsln, governo) resta ampiamente in vantaggio in circa 100 dei 146 comuni del paese – tra cui 10 dei 17 capoluoghi dipartimentali - nonostante il ‘Partido Liberal Constitucionalista’ (Plc, opposizione) continui a rifiutarsi di riconoscere i risultati. Il presidente del Consiglio supremo elettorale (Cse), Roberto Rivas, si è presentato ai giornalisti per la diffusione dell’ultimo rapporto preliminare senza la presenza degli esponenti del Plc che hanno dichiarato di non poter convalidare i dati, parlando di non meglio precisate “anomalie”; il candidato liberale a sindaco di Managua, l’ex-banchiere Eduardo Montealegre, già sconfitto dal presidente Daniel Ortega alle presidenziali del 2006, ha messo in dubbio l’operato del Cse, sostenendo che “non dice la verità al popolo” ed esortando i suoi sostenitori a scendere in piazza per “difendere la vittoria”.

ESTRADIZIONE EX-PRESIDENTE SÁNCHEZ DE LOZADA L’incaricata d’affari boliviana a Washington, Erika Dueñas, ha annunciato di aver notificato ufficialmente al Dipartimento di stato americano la domanda di estradizione nei confronti dell’ex-presidente Gonzalo Sánchez de Lozada, dell’ex-ministro degli Idrocarburi Jorge Berindoague e dell’ex-ministro della Difesa Carlos Sánchez Berzaín, tutti riparati negli Usa e sotto processo in Bolivia per ‘genocidio’, violazione della costituzione e peculato. Dueñas, massima rappresentante boliviana a Washington dopo l’espulsione a settembre dell’ambasciator Gustavo Guzmán – in risposta a un’analoga misura adottata da La Paz contro l’ambasciatore americano Philip Goldberg – si è detta peraltro sorpresa della presenza di quest’ultimo al momento della consegna dei documenti per l’estradizione; Goldberg è stato dichiarato ‘persona non grata’ dal governo boliviano perché accusato di ripetute ingerenze nella politica interna del paese andino e di sostegno all’opposizione conservatrice. Sánchez de Lozada, Berindoague e Sánchez Berzaín fuggirono negli Usa nell’ottobre del 2003, quando una massiccia protesta popolare partita da El Alto e passata alla storia come la ‘guerra del gas’ costrinse alla rinuncia il loro governo: di fronte alla giustizia boliviana devono rispondere, tra l’altro, della morte di almeno 67 persone causata dalle forze dell'ordine durante le manifestazioni.


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