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'''Ancora chiusa la Striscia di Gaza'''

Potrebbero esserci ancora trenta ore di autonomia della centrale elettrica

I valichi da Israele alla Striscia di Gaza resteranno chiusi anche oggi, per il 21° giorno consecutivo.

Lo hanno reso noto oggi i vertici militari israeliani, motivando la decisione con il lancio di razzi dalla Striscia verso Israele avvenuti ieri. Il governo di Tel Aviv, in risposta alle pressioni internazionali, ha aperto ieri per poche ore il valico di Kerem Shalom (da cui sono passati viveri e medicinali, in quantità limitate) e del valico di Karni, per la consegna di gasolio industriale. Mahmud al-Khizindar, vicedirettore della associazione delle compagnie dei combustibili a Gaza, ha dichiarato che la quantità di gasolio lasciata passare non copre il fabbisogno della centrale elettrica di Gaza che, a suo parere, potrà funzionare solo per le prossime trenta ore. Al-Khizindar ha anche segnalato che nella Striscia - dove vivono un milione e mezzo di abitanti - mancano anche il gas da cucina e la benzina per le automobili.

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ESTERI

Ancora chiusa la Striscia di Gaza

Potrebbero esserci ancora trenta ore di autonomia della centrale elettrica

I valichi da Israele alla Striscia di Gaza resteranno chiusi anche oggi, per il 21° giorno consecutivo.

Lo hanno reso noto oggi i vertici militari israeliani, motivando la decisione con il lancio di razzi dalla Striscia verso Israele avvenuti ieri. Il governo di Tel Aviv, in risposta alle pressioni internazionali, ha aperto ieri per poche ore il valico di Kerem Shalom (da cui sono passati viveri e medicinali, in quantità limitate) e del valico di Karni, per la consegna di gasolio industriale. Mahmud al-Khizindar, vicedirettore della associazione delle compagnie dei combustibili a Gaza, ha dichiarato che la quantità di gasolio lasciata passare non copre il fabbisogno della centrale elettrica di Gaza che, a suo parere, potrà funzionare solo per le prossime trenta ore. Al-Khizindar ha anche segnalato che nella Striscia - dove vivono un milione e mezzo di abitanti - mancano anche il gas da cucina e la benzina per le automobili.

ITALIA

739 incidenti in un anno negli edifici scolastici

Una scuola su tre presenta crolli di intonaco; più della metà degli istituti è priva di agibilità statica e igienico-sanitaria; il 64% non ha il certificato di prevenzione incendi; 739 gli incidenti avvenuti in un anno. È quanto emerge dal rapporto Impararesicuri, l'annuale monitoraggio di Cittadinanzattiva sulle scuole, effettuato su un campione di 132 istituti, ribadito oggi dall'associazione per la giornata della sicurezza scolastica. Il certificato di agibilità statica è presente solo nel 34% delle scuole italiane, quello di agibilità igienico-sanitaria nel 39% e quello di prevenzione incendi nel 37%. Nelle scuole monitorate da Cittadinanzattiva, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione hanno inoltre segnalato 739 incidenti, con 90 richieste di intervento del pronto soccorso e 34 casi nei quali è stato disposto il trasferimento in ospedale. Ed ancora: una scuola su quattro non ha una piantina con i percorsi di evacuazione, le uscite di emergenza non sono segnalate nel 17% dei casi e, delle scuole che hanno laboratori scientifici, solo il 63% ha cartelli informativi sulle precauzioni da seguire e l' 84% possiede armadi chiusi per riporre sostanze e attrezzature pericolose. Scarsa anche la formazione del personale: una scuola su quattro non attua corsi sulla sicurezza del lavoro, il 17% non fa le prove di evacuazione, il 42% non fa corsi di primo soccorso nè di prevenzione incendi e l'83% non ha svolto alcun corso sulla sicurezza elettrica. Per quanto riguarda la valutazione assegnata, nessun edificio ha ottenuto il massimo punteggio, 12 hanno conseguito un giudizio buono, 33 discreto, 56 appena sufficiente, 24 insufficiente e 7 pessimo. Nell'ultima categoria, su 7 scuole ben 6 sono dell'infanzia: sono dunque soprattutto i più piccoli a vivere in ambienti insicuri.

Corteo degli e delle studenti a Rivoli

Oltre 3 mila persone, in maggioranza studenti, hanno dato vita stamattina ad un corteo per le strade di Rivoli per ricordare di Vito Scafidi, lo studente di 17 anni morto sabato mattina. I manifestanti sono arrivati davanti al lice Darwin dove è avvenuta la tragedia. A Rivoli, intanto, stamattina si è aperta, nella sede dell' ospedale, la camera ardente. I funerali sono previsti per domani alle 15 a Pianezza. Un'altra protesta di studenti è invece in corso a Torino. Un centinaio di giovani, ritrovatisi in piazza Arbarello, sono sfilati fino davanti alla sede della Provincia, in via Maria Vittoria, che ha la responsabilità sugli istituti scolastici

Domani gli/le studenti medi di Roma si mobilitano in solidarietà alla scuola di Rivoli

A scendere in piazza domani, l'Unione degli Studenti di Roma, il Collettivo autorganizzato degli studenti e delle studentesse, la Rete dei collettivi, il Collettivo senza tregua e gli studenti e le studentesse in mobilitazione di Roma, per chiedere attenzione e investimenti per l'edilizia scolastica a Roma e in Italia. . «Anche nella nostra provincia, infatti - si legge - sono moltissime, troppe, le scuole non a norma, dove ogni giorno gli studenti e i lavoratori rischiano. Serve un'assunzione chiara di responsabilità da parte del governo e degli enti locali, a cominciare dal ripristino di fondi sottratti all'edilizia con la legge 133. Dalla mattina molte scuole saranno in mobilitazione con volantinaggi, striscioni, assemblee straordinarie per discutere della tragedia». Nel pomeriggio una delegazione di studenti, insegnanti, genitori, rappresentativa del mondo della scuola romano, si incontrerà dalle 17 a piazza Venezia, davanti alla sede della Provincia. «Sarà una manifestazione sobria, che eviterà speculazioni e spettacolarizzazioni del dolore degli studenti e delle famiglie», concludono gli studenti.

Incidenti sul lavoro:Un operaio precipita da una scala

Un operaio, di 25 anni, di Terlizzi, al lavoro in cima ad una scala, è precipitato da quattro metri di altezza. Il giovane, che lavora per una ditta del posto, che si occupa di realizzare isolamenti termici, ha riportato una frattura a un braccio. Su quanto accaduto indagano i carabinieri che dovranno stabilire se sono state rispettate le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

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