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VITTIMA PER INCURSIONE A NABLUS, COLONI AGGRESSIVI A HEBRON





Un palestinese di 27 anni è stato ucciso oggi dai soldati israeliani in un’incursione notturna nel campo rifugiati di Balata, nella città di Nablus, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti israeliane e palestinesi, che discordano poi sulla ricostruzione dei fatti. Secondo le fonti ufficiali israeliane, citate dal quotidiano Haaretz, l’uomo, Mohammad Abu Thraa, sarebbe morto per una ferita agli arti inferiori durante un tentativo di arresto. Secondo il governatore di Nablus, Jamal Muheisin, Abu Thraa è stato deliberatamente assassinato dai militari israeliani. L’agenzia di stampa palestinese Maan sottolinea come Mohammad Abu Thraa (ex-esponente delle Brigate al-Aqsa, braccio armato del partito del presidente palestinese Al-Fatah) fosse stato graziato da Israele in base all’accordo di amnistia raggiunto con l’Autorità Palestinese. A smentire la tesi israeliana, sempre secondo Maan, anche il fatto che nel luogo dell’arresto di Mohammad Abu Thraa non sia stato rinvenuto sangue (il che sembrerebbe escludere il ferimento di cui parla la ricostruzione ufficiale), mentre colpi di arma da fuoco sono stati uditi poco dopo il fermo. Sempre fonti palestinesi fanno sapere che in una serie di operazioni notturne in Cisgiordania, l’esercito israeliano ha arrestato altri nove palestinesi. Intanto a Hebron almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti dalla sassaiola di un gruppo di coloni ebrei che ormai occupano quasi metà della città. I coloni, che appartengono a un gruppo di 13 famiglie recentemente costrette da un tribunale israeliano a lasciare l’edificio occupato e appartenente a un palestinese, si sono scontrati con un gruppo di abitanti locali, nonostante la presenza dei militari israeliani. Tra i cinque palestinesi feriti, anche un ragazzino di 12 anni. L’agenzia stampa palestinese Maan riporta poi, sempre a Hebron, il ferimento di altri quattro palestinesi, dopo che alcuni coloni hanno sguinzagliato i loro cani contro un gruppo di persone nei pressi della moschea Ibrahimi, nel cuore della città.

















'''Thailandia'''

Dopo settimane di proteste, in Thailandia, questa volta è la Corte Costituzionale a decretare lo scioglimento del partito del premier Somchai Wongsawat e del partito Chart Thai, il secondo partito della coalizione di governo. I leader di entrambe le formazioni politiche sono stati interdetti dalle cariche pubbliche per 5 anni. Secondo la Corte costituzionale, hanno compiuto brogli elettorali nelle elezioni del dicembre 2007.

Si mette dunque un punto fermo nella protesta che in Thailandia va avanti ormai da agosto: migliaia di militanti della coalizione di opposizione Alleanza del popolo per la democrazia (Pad) da allora chiedono le dimissioni del governo: hanno occupato a lungo i palazzi ministeriali mentre nei giorni scorsi la protesta si è spostata negli aeroporti. La situazione però, potrebbe rimanere pressoché la stessa: i dirigenti dei partiti non interdetti hanno già annunciato che «ci iscriveremo tutti a un nuovo partito e puntiamo a eleggere un nuovo primo ministro l'8 dicembre».

Lunedì, intanto, sempre all'aeroporto un’esplosione ha causato un morto e venti feriti.


'''Romania/ Socialdemocratici vincono elezioni ma con stretto margine'''

La Commissione elettorale centrale romena (Bec) ha annunciato oggi risultati finali, ma non definitivi delle elezioni legislative in Romania, con il 100% delle schede scrutinate. In testa rimangono i Socialdemocratici (Psd) in alleanza con i Conservatori (Pc) con un margine minimo di voti rispetto al secondo, il partito Democraticoliberale (Pdl). La situazione di fatto non cambia rispetto ai risultati diffusi ieri e consegna al Psd una vittoria che potrebbe, però, non garantire la guida del governo.
Il partito Liberale (Pnl), del primo ministro uscente Calin Popescu Tariceanu non si schioda dal 18,57% alla Camera e dal 18,74% al Senato, confermandosi come terza forza e possibile ago della bilancia a seconda se deciderà di allearsi con il Pdl, con il Psd o di rimanere all'opposizione. Infine l'Unione democratica dei magiari (Udmr), ultimo partito che entra in Parlamento ottiene il 6,17% e il 6,39% alla Camera e al Senato rispettivamente.
"Sono i risultati parziali basati sul 100% dei seggi, sono ancora parziali perché attendiamo ancora i verbali di quattro circoscrizioni", ha spiegato il portavoce del Bec Marian Muhulet precisando che sono stati segnalati una ventina di casi di contestazioni che saranno esaminate oggi.


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Contro l'ergastolo

Ieri durante la prima giornata di mobilitazione contro l'ergastolo, iniziativa di solidarieta' con un presidio a Bologna, fuori il carcere. Un breve resoconto. Da ieri, ricordiamo, sciopero della fame degli ergastolani e altri prigionieri per l'abolizione dell'ergastolo.

VITTIMA PER INCURSIONE A NABLUS, COLONI AGGRESSIVI A HEBRON

Un palestinese di 27 anni è stato ucciso oggi dai soldati israeliani in un’incursione notturna nel campo rifugiati di Balata, nella città di Nablus, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti israeliane e palestinesi, che discordano poi sulla ricostruzione dei fatti. Secondo le fonti ufficiali israeliane, citate dal quotidiano Haaretz, l’uomo, Mohammad Abu Thraa, sarebbe morto per una ferita agli arti inferiori durante un tentativo di arresto. Secondo il governatore di Nablus, Jamal Muheisin, Abu Thraa è stato deliberatamente assassinato dai militari israeliani. L’agenzia di stampa palestinese Maan sottolinea come Mohammad Abu Thraa (ex-esponente delle Brigate al-Aqsa, braccio armato del partito del presidente palestinese Al-Fatah) fosse stato graziato da Israele in base all’accordo di amnistia raggiunto con l’Autorità Palestinese. A smentire la tesi israeliana, sempre secondo Maan, anche il fatto che nel luogo dell’arresto di Mohammad Abu Thraa non sia stato rinvenuto sangue (il che sembrerebbe escludere il ferimento di cui parla la ricostruzione ufficiale), mentre colpi di arma da fuoco sono stati uditi poco dopo il fermo. Sempre fonti palestinesi fanno sapere che in una serie di operazioni notturne in Cisgiordania, l’esercito israeliano ha arrestato altri nove palestinesi. Intanto a Hebron almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti dalla sassaiola di un gruppo di coloni ebrei che ormai occupano quasi metà della città. I coloni, che appartengono a un gruppo di 13 famiglie recentemente costrette da un tribunale israeliano a lasciare l’edificio occupato e appartenente a un palestinese, si sono scontrati con un gruppo di abitanti locali, nonostante la presenza dei militari israeliani. Tra i cinque palestinesi feriti, anche un ragazzino di 12 anni. L’agenzia stampa palestinese Maan riporta poi, sempre a Hebron, il ferimento di altri quattro palestinesi, dopo che alcuni coloni hanno sguinzagliato i loro cani contro un gruppo di persone nei pressi della moschea Ibrahimi, nel cuore della città.

Thailandia

Dopo settimane di proteste, in Thailandia, questa volta è la Corte Costituzionale a decretare lo scioglimento del partito del premier Somchai Wongsawat e del partito Chart Thai, il secondo partito della coalizione di governo. I leader di entrambe le formazioni politiche sono stati interdetti dalle cariche pubbliche per 5 anni. Secondo la Corte costituzionale, hanno compiuto brogli elettorali nelle elezioni del dicembre 2007.

Si mette dunque un punto fermo nella protesta che in Thailandia va avanti ormai da agosto: migliaia di militanti della coalizione di opposizione Alleanza del popolo per la democrazia (Pad) da allora chiedono le dimissioni del governo: hanno occupato a lungo i palazzi ministeriali mentre nei giorni scorsi la protesta si è spostata negli aeroporti. La situazione però, potrebbe rimanere pressoché la stessa: i dirigenti dei partiti non interdetti hanno già annunciato che «ci iscriveremo tutti a un nuovo partito e puntiamo a eleggere un nuovo primo ministro l'8 dicembre».

Lunedì, intanto, sempre all'aeroporto un’esplosione ha causato un morto e venti feriti.

Romania/ Socialdemocratici vincono elezioni ma con stretto margine

La Commissione elettorale centrale romena (Bec) ha annunciato oggi risultati finali, ma non definitivi delle elezioni legislative in Romania, con il 100% delle schede scrutinate. In testa rimangono i Socialdemocratici (Psd) in alleanza con i Conservatori (Pc) con un margine minimo di voti rispetto al secondo, il partito Democraticoliberale (Pdl). La situazione di fatto non cambia rispetto ai risultati diffusi ieri e consegna al Psd una vittoria che potrebbe, però, non garantire la guida del governo. Il partito Liberale (Pnl), del primo ministro uscente Calin Popescu Tariceanu non si schioda dal 18,57% alla Camera e dal 18,74% al Senato, confermandosi come terza forza e possibile ago della bilancia a seconda se deciderà di allearsi con il Pdl, con il Psd o di rimanere all'opposizione. Infine l'Unione democratica dei magiari (Udmr), ultimo partito che entra in Parlamento ottiene il 6,17% e il 6,39% alla Camera e al Senato rispettivamente. "Sono i risultati parziali basati sul 100% dei seggi, sono ancora parziali perché attendiamo ancora i verbali di quattro circoscrizioni", ha spiegato il portavoce del Bec Marian Muhulet precisando che sono stati segnalati una ventina di casi di contestazioni che saranno esaminate oggi.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA

http://associazione-aut-aut.noblogs.org/post/2008/11/30/07-11-pisa-assemblea-nazionale-studenti-medi

http://adeschiamoidiritti.noblogs.org/


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gror081202 (last edited 2008-12-02 19:25:52 by anonymous)