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'''Bangladesh: elezioni; chiusi i seggi, affluenza stimata al 75%'''
 

DACCA - Si sono ufficialmente chiusi i seggi nel Bangladesh, chiamato stamattina alle sue prime elezioni democratiche in sette anni. Alle 16:00 ora locale (le 11:00 in Svizzera) hanno chiuso 300 dei 299 seggi aperti (un seggio elettorale sarà aperto solo il 12 gennaio), permettendo il voto agli oltre 81 milioni di bengalesi.

Due ore prima della chiusura dei seggi oltre il 50% degli elettori aveva già votato e la commissione elettorale nazionale pensa di raggiungere un'affluenza del 75%. Nonostante la chiusura, all'esterno dei seggi si sono formate lunghe code e le autorità hanno garantito a tutti la possibilità di esprimere il loro voto. Diversi partiti hanno chiesto alla commissione elettorale di estendere l'orario di apertura dei seggi. Già stasera si procederà allo spoglio, ma i risultati potrebbero arrivare solo dopo qualche giorno.

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OFFENSIVA ISRAELIANA: TERZO GIORNO DI BOMBARDAMENTI, VITTIME CIVILI

E’ proseguita per tutta la notte, con “diverse decine” di incursioni aeree, l’offensiva militare di Israele nella Striscia di Gaza: lo hanno riferito ufficiali di ‘Tsahal’ e fonti palestinesi, secondo le quali negli ultimi bombardamenti hanno perso la vita anche sei bambini. Anche questa notte, la maggior parte degli attacchi sembra essersi concentrata su Gaza City. Testimoni hanno riferito che almeno cinque missili hanno colpito l’Università islamica, un importante centro culturale dal quale oggi si alzano colonne di fumo nero; sempre nel capoluogo palestinese, in centro città, i caccia F-16 dell’aviazione israeliana hanno distrutto l’edificio sede del ministero degli Interni. Le incursioni, però, sono continuate anche nel nord e nel sud della Striscia. I responsabili di un ospedale della città di Jabaliya hanno riferito che quattro bambine di una stessa famiglia, tra gli uno e i 12 anni, hanno perso la vita durante un bombardamento su una moschea. Due ragazzini sono stati uccisi nel corso di un raid nei pressi di Rafah, non lontano dal confine con l’Egitto. Secondo un bilancio diffuso questa mattina dal capo dei servizi di emergenza della Striscia, Muauiya Hussanein, l’offensiva iniziata sabato ha provocato almeno 310 vittime e 1420 feriti. Stragi che, in attesa di una grande manifestazione in programma oggi a Beirut, alimentano a livello internazionale le richieste di immediato cessate-il-fuoco. “La Cina – ha detto questa mattina a Pechino il vice-primo ministro Li Keqiang – è scioccata e seriamente preoccupata per le operazioni militari a Gaza, che hanno causato un gran numero di morti e feriti. (…) Il mondo teme per il processo di pace in Medio Oriente: ricorrere alla forza armata per le risolvere le differenze, soprattutto uccidere e ferire i civili, va contro questi sforzi”. Ieri Israele ha richiamato in servizio 6500 riservisti dell’esercito. Insieme con i movimenti di decine di blindati lungo la frontiera meridionale con la Striscia, questa misura accresce il timore di un’offensiva di terra nella regione palestinese. Ad accrescere la tensione è oggi anche la notizia della morte di un secondo israeliano colpito da un razzo lanciato dai militanti della Striscia: secondo i servizi di sicurezza israeliani, l’uomo è rimasto ucciso mentre era al lavoro in un cantiere edile nel centro di Ashkelon.

Pakistan: sale bilancio attentato di ieri, 41 morti

PESHAWAR - È salito ad almeno 41 morti il bilancio dell'attentato compiuto ieri con un'autobomba nella valle pachistana di Swat, nella Provincia di Frontiera del Nord-Ovest (Nwfp), nel cortile di una scuola dove si stavano svolgendo le operazioni di voto per il rinnovo del consiglio provinciale. L'attentato è stato rivendicato in un messaggio diffuso via radio da Shah Dauran, considerato vicino al leader religioso Taleban pachistano Maulana Fazlullah.

Bangladesh: elezioni; chiusi i seggi, affluenza stimata al 75%

DACCA - Si sono ufficialmente chiusi i seggi nel Bangladesh, chiamato stamattina alle sue prime elezioni democratiche in sette anni. Alle 16:00 ora locale (le 11:00 in Svizzera) hanno chiuso 300 dei 299 seggi aperti (un seggio elettorale sarà aperto solo il 12 gennaio), permettendo il voto agli oltre 81 milioni di bengalesi.

Due ore prima della chiusura dei seggi oltre il 50% degli elettori aveva già votato e la commissione elettorale nazionale pensa di raggiungere un'affluenza del 75%. Nonostante la chiusura, all'esterno dei seggi si sono formate lunghe code e le autorità hanno garantito a tutti la possibilità di esprimere il loro voto. Diversi partiti hanno chiesto alla commissione elettorale di estendere l'orario di apertura dei seggi. Già stasera si procederà allo spoglio, ma i risultati potrebbero arrivare solo dopo qualche giorno.

ITALIA

Crolla la fiducia delle imprese a dicembre: raggiunto il minimo storico

Crolla la fiducia delle imprese nel mese di dicembre: secondo la rilevazione dell'Isae l'indice scende a 66,6 da 71,6 del mese precedente e tocca il minimo storico della rilevazione. Al tempo stesso l'indagine conferma le difficoltà di accesso al credito per le imprese e il peggioramento delle previsioni sull'andamento del fatturato all'export.

Il calo della fiducia - afferma l'Isae - è imputabile principalmente al peggioramento dei giudizi sul livello corrente degli ordini e della domanda in generale; gli imprenditori sono pessimisti anche per quanto riguarda il livello atteso della produzione. Tornano ad accumularsi, anche se di poco, le scorte di prodotti finiti. Le imprese confermano inoltre le difficoltà di accesso al credito emerse già nell'indagine dello scorso mese: circa il 13% delle imprese che hanno avuto recenti contatti con le banche non hanno ottenuto il finanziamento sperato (era il 14% a novembre); nella maggior parte dei casi, il mancato finanziamento è dovuto ad un esplicito rifiuto da parte degli operatori finanziari.

Nel 2008 i debiti degli italiani sono aumentati del 41%

Nel 2008 i debiti delle famiglie italiane sono aumentati del 41,1%, con punte che raggiungono il +53,2% in alcune province come Cremona. E' quanto sottolinea Contribuenti.it spiegando che "al 30 novembre 2008 il livello medio del debito delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 19.630 euro e la piu' 'esposta' e' la provincia di Roma, con oltre 24.250 euro".

Dall'inizio dell'anno "l'indebitamento medio delle famiglie e' cresciuto del 41,1%" e i "dati 2008 confermano la crisi economica delle famiglie con una crescita dell'indebitamento che nell'ultimo anno ha raggiunto il 53,2% in provincia Cremona, il 51,4% a Bologna, il 49,6% a Milano, il 48,2 a Napoli, il 47,6 a Palermo, il 46,2 a Pescara, il 45,9 a Torino, il 44,0 a Caserta, il 43,1 a Bari ed il 42,7 a Firenze".

Le province dove, invece, l'indebitamento e' cresciuto in misura inferiore alla media nazionale sono quelle "di Isernia con il 27,3%, seguita da Potenza con 28,2%, Campobasso con 29,7%, Enna con 30,8%, Brindisi con 31,3, Udine con 32,4, Pisa con 33,6%, Avellino con 34,7%, Aosta con 35,6% e Rieti con 36,2%".

In particolare, le famiglie residenti nella provincia di Roma hanno visto crescere l'indebitamento del 41,6% anche se, in termini assoluti di indebitamento, al 30 novembre 2008 sono quelle che guidano la classifica con 24.250 euro, a cui seguono quelle di Milano con 23.335 e Napoli con 22.229.

"Le province piu' indebitate - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it - sono quelle che registrano anche i piu' alti debiti con il fisco. Non e' da escludere che molte famiglie hanno contratto debiti per pagare il fisco a rate. Tra queste, vi sono anche delle famiglie che si sono rivolte alle fondazioni antiusura. Tuttavia, la iniqua rateizzazione fiscale attuata dai concessionari non agevola le famiglie: accade anche di pagare 8.000 euro per prima rata e rate da 300 euro mensili per i successivi 3 anni".

Siparietto


Gr 9:30

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gror081229 (last edited 2008-12-29 18:35:42 by anonymous)