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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

GAZA

L'aviazione d'Israele continua a martellare la Striscia, mentre si prepara l'intervento di terra Gaza - Infopal. Le forze di occupazione israeliane continuano il loro lavoro criminale massacrando altri civili della Striscia di Gaza. Fonti locali nel campo profughi di al-Breij, della Striscia di Gaza, hanno riferito che gli aerei da guerra hanno scaricato tonnellate di bombe ed esplosivi contro una moschea, ieri sera. La moschea conteneva un asilo. 9 ora locale. Continua a salire il numero delle vittime dell'ininterrotto massacro israeliano, autorizzato da tutti i governi del mondo, quello italiano compreso: i morti sono più di 360 e i feriti oltre 1700, di cui almeno 300 sono in gravi condizioni. I micidiali aerei F16 e apache, made in USA, continuano i loro bombardamenti, giorno e notte. Ieri sera hanno iniziato a bombardare il porto e le acque di Gaza, all’alba di oggi hanno colpito massicciamente la zona dei ministeri e hanno ucciso 10 cittadini palestinesi e feriti diverse decine. Gli aerei israeliani hanno anche attaccato diverse zone di Gaza. I testimoni oculari hanno riferito che l'aviazione da guerra israeliana ha lanciato più di 20 missili contro il quartiere dei ministeri, a ovest di Gaza, il Club sportivo ash-Shams, la postazione della marina, e l’ex sede della sicurezza preventiva. I testimoni hanno confermato che i missili sono stati lanciati in un lasso di tempo di meno di 5 minuti. Le ambulanze non riescono a raggiungere le vittime. Il dott. Basem Naim, ministro della sanità a Gaza, ha confermato la presenza di decine di corpi ancora sotto le macerie. Naim ha anche riferito che le forze di occupazione non bombardano soltanto le sedi ufficiali ma anche le case dei cittadini e le associazioni private. Ieri all’alba, le forze di occupazione israeliane hanno bombardato la moschea del campo profughi di Jabalia. Sono già 6 le moschee distrutte. Hanno abbattuto anche una modesta casa vicino alla moschea, uccidendo nel sonno 5 sorelline in età tra i 4 e 17 anni: Jawaher, Dina, Samar, Ikram e Tahrir. Il ministro ha chiesto al mondo arabo ed islamico di inviare medici, medicine e attrezzature per installare ospedali da campo e potere soccorrere subito i feriti.

Invece, per quanto riguarda le polemiche sul trasferimento dei feriti attraverso il valico di Rafah, Naim ha riferito “delle difficoltà di spostamento fuori dalla Striscia di Gaza, perché molti di loro sono gravissimi, e trasferirli da altre parti può metterne in pericolo la vita. Non abbiamo dimenticato, ultimamente, il decesso di 6 feriti ad al-Arish in Egitto”.

abbiamo sentito vittorio arrigoni in diretta da gaza (ror)

Gaza

Maan news Hamas, la Jihad islamica e le brigate an-nasser si sono rifiutati di partecipare alla'incontro unitario proposto da Mahmoud Abbas lunedì scorso. Le organizzazioni hanno chiamato alla resistenza e la jihad ha dichiarato "è nostro dovere difendere la nostra terra, il nostro popolo e rispondere ai massacricommessi contro i palestinesi nella striscia di gaza". Fatah invece continua a chiamare all'unità in questi momenti difficili

Dichiarazione della Commissione Europea per Gaza

«La mancanza di varchi per beni e personale umanitari sta creando una situazione drammatica per migliaia di civili», si legge nel comunicato della Commissione Ue. «Molto preoccupato per la condizione dei civili nella Striscia di Gaza», l'esecutivo comunitario chiede «la cessazione delle ostilità e lo stop ai razzi contro la popolazione in Israele». In particolare, Bruxelles chiede «misure urgenti per consentire una sicura distribuzione di aiuti e l'accesso per le agenzie internazionali». Inoltre, considerata «la drammatica situazione degli ospedali a Gaza», la Commissione Ue ha avviato «sostegno supplementare sotto forma di assistenza medica nella Striscia».

Prosegue il flusso di persone verso l'Egitto

Continua, sempre con lentezza, l' esodo in Egitto dei palestinesi feriti dai bombardamenti dei caccia israeliani sulla Striscia di Gaza. Il flusso è cominciato ieri attraverso il valico di Rafah dopo che per oltre 48 ore vi erano state tensioni tra le autorità di frontiera egiziane e quelle di Gaza. In totale fino a questo momento sono giunti all'ospedale di Al Arish, il più vicino a Rafah - che era stato svuotato dei malati meno gravi - 36 feriti gravi, accompagnati da 32 familiari. Dopo i primi accertamenti in loco i più gravi devono essere trasferiti in aereo al Cairo, mentre due sono già stato portati all'ospedale di Ismailiy e altri 11 in quello della Mezzaluna Rossa. Nel frattempo circa 120 tonnellate di generi di soccorso (viveri, farmaci e materiale sanitario) sono state scaricate da aerei libici e qatarioti atterrati ad Al Arish e sono stati trasportati nella Striscia di Gaza.

Domani manifestazione dei giornalisti in Siria

Si svolgerà domani a Damasco una manifestazione di protesta contro gli eventi sanguinosi nella Striscia di Gaza e di solidarietà per il giornalista iracheno Muntazar al-Zaydi, sotto processo in Iraq con l'accusa di aver aggredito il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. L'iniziativa è stata organizzata dall'Unione dei Giornalisti Siriani in collaborazione con l'Unione dei Giornalisti Iracheni. I giornalisti siriani e di altri paesi arabi si ritroveranno a mezzogiorno di domani di fronte alla sede dell'Unione dei GIornalisti Siriani a Damasco, ma secondo le fonti dell'organizzazione, l'Unione sta ancora aspettando l'autorizzazione alla manifestazione da parte delle autorità siriane. La protesta è in continuità con una serie di mobilitazioni popolari cui si sta assistendo in varie province della Siria per esprimere condanna nei confronti dei raid israeliani su Gaza e della carneficina in corso nella Striscia da quattro giorni a questa parte. Le organizzazioni studentesche, operaie, economiche e politiche siriane hanno inscenato nei giorni scorsi marce di protesta, la più grande delle quali nella capitale Damasco. Qui le squadre antisommossa sono state dispiegate attorno all'ambasciata egiziana e a quella saudita per impedire eventuali attacchi da parte della folla, soprattutto dopo che gli Esteri egiziani hanno convocato l'ambasciatore siriano al Cairo per esprimere preoccupazione alla luce delle manifestazioni di siriani e palestinesi di fronte alla propria sede diplomatica a Damasco all'inizio della settimana. Assembramenti questi che le autorità siriane hanno autorizzato regolarmente.

IRAQ: RINVIATO IL PROCESSO AL GIORNALISTA IRACHENO MUNTADHAR AL ZAIDI

Baghdad, 30 dic. (Adnkronos/Xin) - E' stato rinviato a data da destinarsi il processo di Muntadhar al-Zaidi, il giornalista iracheno che lo scorso 14 dicembre ha lanciato le sue scarpe contro il presidente statunitense George W.Bush in conferenza stampa a Baghdad con il premier Nuri al-Maliki. Lo ha riferito il suo avvocato Diyaa al-Saadi, alla vigilia dell'apertura del procedimento, prevista per domani.

NOTIZIE BREVI

ITALIA

Roma:proseguono le operazioni contro persone prostituite

Continuano le operazioni contro le persone prostituite nel Comune di roma. Feste sicure hanno chiamato l'operazione. Quattordici prostitute sono state controllate, multati 7 clienti, una persona denunciata perchè guidava con una patente revocata ed una autovettura rubata è stata trovata durante una operazione della polizia condotta assieme ai vigili urbani nelle zone Casilino, Trevi, via Tiburtina, via Salaria, via Emilio Longoni e vie limitrofe e Campi Sportivi, nell'ambiente dell'operazione «Feste Sicure» della questura di Roma. Le prostitute controllate, di cui 4 sono state portate all'ufficio immigrazione, sono 8 romene, 1 albanese, 2 nigeriane, 1 ucraina, 1 brasiliana ed una equadoregna

IMMIGRATI: LAMPEDUSA, DA OGGI AL VIA RIMPATRI CLANDESTINI SBARCATI

Palermo, 30 dic. - (Adnkronos) - Al via da oggi i rimpatri coatti degli immigrati clandestini sbarcati a centinaia sull'isola di Lampedusa nei giorni di Natale. I primi ad essere imbarcati, tra i 30 e i 40, saranno egiziani e verranno trasferiti in aereo da Lampedusa a Il Cairo. Le operazioni saranno coordinate sul posto direttamente dal questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio.

ALITALIA: MICCICHÈ, SIAMO VICINI A SCELTA PARTNER ESTERO

«Siamo vicini». Così Gaetano Miccichè, responsabile della divisione corporate di Intesa SanPaolo, risponde, prima di prendere parte all'assemblea della Cai in studio legale nel centro di Milano, a chi gli chiede un'indicazione sulla tempistica prevista per la scelta del partner estero della nuova Alitalia. Miccichè non ha aggiunto altro, limitandosi a fare gli auguri di buon anno ai cronisti. ( Una soluzione per la crisi, la paghino i dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici che hanno il posto garantito aiutino con un 'prestito anticrisì i lavoratori privati che rischiano di perderlo. Questa in sintesi la proposta che il presidente di Confindustria Veneto Andrea Riello lancia in un'intervista al Gazzettino. «I dipendenti pubblici potrebbero rinunciare per il prossimo anno ad incassare una piccola percentuale delle loro retribuzioni - spiega Riello - destinandola a un prestito temporaneo per rimpinguare il fondo di solidarietà. Prestito che gli verrebbe restituito non appena ci sarà la ripresa». Secondo Riello, che conclude il suo ultimo anno alla guida di Confindustria Veneto, non tutti gli statali però dovrebbero prestare una piccola quota del loro stipendio, ma solo quelli che guadagnano di più: «A tutti dovrebbe essere chiesto un aumento della produttività e magari uno sforzo di solidarietà a chi guadagna più di 30 mila euro l'anno». Per il presidente di Confindustria Veneto, infatti, soprattutto in questo momento i sacrifici devono essere distribuiti fra le varie categorie.«È chiaro che stavolta dovrebbe essere uno sforzo rigorosamente collettivo. Qui siamo abituati a rimboccarci le maniche, imprenditori e dipendenti, e non sarebbe difficile. Ma dovrebbero farlo anche altre categorie, la politica in primis, e i dipendenti pubblici che non hanno la preoccupazione della perdita del posto di lavoro, nè della riduzione dello stipendio», dice. Quanto alla settimana corta e alla proposta del suo successore Andrea Tomat di ore di lavoro in più da 'regalarè allo Stato per risanare i conti pubblici, Riello ritiene che siano «strumenti che si possono e si devono usare insieme a molti altri, senza pregiudizi ideologici e con la coscienza di remare tutti da una stessa parte».

CASSAZIONE: CHI HA IMPIEGO PRECARIO PER LA LEGGE RESTA UN DISOCCUPATO Roma, 30 dic. (Adnkronos) - Precario uguale disoccupato. L'impiego "temporaneo", infatti, non cancella lo "stato di disoccupazione". Lo sottolinea la Cassazione per la quale "un rapporto di impiego precario e temporaneo non può essere ritenuto sufficiente a fare venire meno il requisito dello stato di disoccupazione".

In questo modo la Quinta sezione penale con la sentenza 48361, depositata oggi, ha annullato la doppia condanna per il reato di falsità ideologica inflitta nei due precedenti gradi di giudizio a Donato D.C., un pugliese ultrasessantenne che, nonostante fosse stato assunto in via temporanea come coadiutore sanitario presso la Asl 1 di Taranto, in vista della sua partecipazione a un concorso pubblico aveva nascosto ai funzionari l'avvenuta assunzione provvisoria. Ne era scaturita una denuncia da parte della Asl che si era costituita parte civile nel processo contro il precario.

Sia il Tribunale di Taranto che la Corte d'appello di Lecce, 7 gennaio 2008, avevano riconosciuto Donato D. C. colpevole di falsità ideologica in atto pubblico per induzione in errore dei pubblici funzionari, condannandolo pure al risarcimento dei danni in favore della Asl. Contro la doppia condanna Donato si è rivolto alla Cassazione, richiamandosi alla girusprudenza del Consiglio di Stato secondo la quale un impiego precario non fa venire meno lo stato di disoccupazione. Piazza Cavour ha accolto il ricorso e ha annullato la sentenza impugnata "perché il fatto non sussiste".

In particolare, i supremi giudici, facendo propria la giurisprudenza di Palazzo Spada, hanno ricordato che "un rapporto di impiego precario non può essere ritenuto sufficiente a fare venire meno il requisito dello stato di disoccupazione, necessario ai sensi dell'art. 12 L. 482 del '78 per la partecipazione privilegiata ai pubblici concorsi".

In ogni caso, la Suprema Corte rileva che quand'anche Donato D.C. "avesse correttamente segnalato la propria condizione di assegnatario in via provvisoria del posto di coadiutore sanitario presso la Asl, ciò non avrebbe comportato la sua cancellazione dall'elenco di disoccupati tenuto dall'ufficio provinciale del lavoro".

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

L'aviazione d'Israele continua a martellare la Striscia, mentre si prepara l'intervento di terra

Un'altra notte di sangue nella Striscia di Gaza. L'aviazione israeliana ha condotto una serie di nuovi raid aerei nella notte scorsa, nei quali sono rimaste uccise almeno dieci persone e altre quaranta sono state ferite.

A riferirlo è stato il direttore dei servizi di emergenza per il territorio di Gaza, Moawiya Abu Hassanein.Da sabato scorso, quando è iniziata l'operazione Piombo Fuso dell'esercito d'Israele, sono almeno 350 i palestinesi uccisi. Decine di aerei israeliani stanno continuando praticamente senza sosta a colpire la striscia con il pretesto di effettuare le solite operazioni chirurgiche:obiettivi governativi e dei servizi di sicurezza nella Striscia. I mezzi corazzati del governo di Tel Aviv continuano a trovarsi al confine pronti all'avanzata via terra.Il bilancio dei morti sale a 1600. mentre questa mattina è stata bloccata la nave 'dignity' del free gaza movement.

abbiamo sentito vittorio arrigoni in diretta da gaza (ror)

Gaza

Hamas, la Jihad islamica e le brigate an-nasser si sono rifiutati di partecipare alla'incontro unitario proposto da Mahmoud Abbas lunedì scorso. Le organizzazioni hanno chiamato alla resistenza e la jihad ha dichiarato "è nostro dovere difendere la nostra terra, il nostro popolo e rispondere ai massacricommessi contro i palestinesi nella striscia di gaza". Fatah invece continua a chiamare all'unità in questi momenti difficili

Dichiarazione della Commissione Europea per Gaza

«La mancanza di varchi per beni e personale umanitari sta creando una situazione drammatica per migliaia di civili», si legge nel comunicato della Commissione Ue. «Molto preoccupato per la condizione dei civili nella Striscia di Gaza», l'esecutivo comunitario chiede «la cessazione delle ostilità e lo stop ai razzi contro la popolazione in Israele». In particolare, Bruxelles chiede «misure urgenti per consentire una sicura distribuzione di aiuti e l'accesso per le agenzie internazionali». Inoltre, considerata «la drammatica situazione degli ospedali a Gaza», la Commissione Ue ha avviato «sostegno supplementare sotto forma di assistenza medica nella Striscia».

Prosegue il flusso di persone verso l'Egitto

Continua, sempre con lentezza, l' esodo in Egitto dei palestinesi feriti dai bombardamenti dei caccia israeliani sulla Striscia di Gaza. Il flusso è cominciato ieri attraverso il valico di Rafah dopo che per oltre 48 ore vi erano state tensioni tra le autorità di frontiera egiziane e quelle di Gaza. In totale fino a questo momento sono giunti all'ospedale di Al Arish, il più vicino a Rafah - che era stato svuotato dei malati meno gravi - 36 feriti gravi, accompagnati da 32 familiari. Dopo i primi accertamenti in loco i più gravi devono essere trasferiti in aereo al Cairo, mentre due sono già stato portati all'ospedale di Ismailiy e altri 11 in quello della Mezzaluna Rossa. Nel frattempo circa 120 tonnellate di generi di soccorso (viveri, farmaci e materiale sanitario) sono state scaricate da aerei libici e qatarioti atterrati ad Al Arish e sono stati trasportati nella Striscia di Gaza.

Domania manifestazione dei giornalisti in Siria

Si svolgerà domani a Damasco una manifestazione di protesta contro gli eventi sanguinosi nella Striscia di Gaza e di solidarietà per il giornalista iracheno Muntazar al-Zaydi, sotto processo in Iraq con l'accusa di aver aggredito il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. L'iniziativa è stata organizzata dall'Unione dei Giornalisti Siriani in collaborazione con l'Unione dei Giornalisti Iracheni. I giornalisti siriani e di altri paesi arabi si ritroveranno a mezzogiorno di domani di fronte alla sede dell'Unione dei GIornalisti Siriani a Damasco, ma secondo le fonti dell'organizzazione, l'Unione sta ancora aspettando l'autorizzazione alla manifestazione da parte delle autorità siriane. La protesta è in continuità con una serie di mobilitazioni popolari cui si sta assistendo in varie province della Siria per esprimere condanna nei confronti dei raid israeliani su Gaza e della carneficina in corso nella Striscia da quattro giorni a questa parte. Le organizzazioni studentesche, operaie, economiche e politiche siriane hanno inscenato nei giorni scorsi marce di protesta, la più grande delle quali nella capitale Damasco. Qui le squadre antisommossa sono state dispiegate attorno all'ambasciata egiziana e a quella saudita per impedire eventuali attacchi da parte della folla, soprattutto dopo che gli Esteri egiziani hanno convocato l'ambasciatore siriano al Cairo per esprimere preoccupazione alla luce delle manifestazioni di siriani e palestinesi di fronte alla propria sede diplomatica a Damasco all'inizio della settimana. Assembramenti questi che le autorità siriane hanno autorizzato regolarmente.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Roma:proseguono le operazioni contro persone prostituite

Continuano le operazioni contro le persone prostituite nel Comune di roma. Feste sicure hanno chiamato l'operazione. Quattordici prostitute sono state controllate, multati 7 clienti, una persona denunciata perchè guidava con una patente revocata ed una autovettura rubata è stata trovata durante una operazione della polizia condotta assieme ai vigili urbani nelle zone Casilino, Trevi, via Tiburtina, via Salaria, via Emilio Longoni e vie limitrofe e Campi Sportivi, nell'ambiente dell'operazione «Feste Sicure» della questura di Roma. Le prostitute controllate, di cui 4 sono state portate all'ufficio immigrazione, sono 8 romene, 1 albanese, 2 nigeriane, 1 ucraina, 1 brasiliana ed una equadoregna

ALITALIA: MICCICHÈ, SIAMO VICINI A SCELTA PARTNER ESTERO

«Siamo vicini». Così Gaetano Miccichè, responsabile della divisione corporate di Intesa SanPaolo, risponde, prima di prendere parte all'assemblea della Cai in studio legale nel centro di Milano, a chi gli chiede un'indicazione sulla tempistica prevista per la scelta del partner estero della nuova Alitalia. Miccichè non ha aggiunto altro, limitandosi a fare gli auguri di buon anno ai cronisti. (

Una soluzione per la crisi, la paghino i dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici che hanno il posto garantito aiutino con un 'prestito anticrisì i lavoratori privati che rischiano di perderlo. Questa in sintesi la proposta che il presidente di Confindustria Veneto Andrea Riello lancia in un'intervista al Gazzettino. «I dipendenti pubblici potrebbero rinunciare per il prossimo anno ad incassare una piccola percentuale delle loro retribuzioni - spiega Riello - destinandola a un prestito temporaneo per rimpinguare il fondo di solidarietà. Prestito che gli verrebbe restituito non appena ci sarà la ripresa». Secondo Riello, che conclude il suo ultimo anno alla guida di Confindustria Veneto, non tutti gli statali però dovrebbero prestare una piccola quota del loro stipendio, ma solo quelli che guadagnano di più: «A tutti dovrebbe essere chiesto un aumento della produttività e magari uno sforzo di solidarietà a chi guadagna più di 30 mila euro l'anno». Per il presidente di Confindustria Veneto, infatti, soprattutto in questo momento i sacrifici devono essere distribuiti fra le varie categorie.«È chiaro che stavolta dovrebbe essere uno sforzo rigorosamente collettivo. Qui siamo abituati a rimboccarci le maniche, imprenditori e dipendenti, e non sarebbe difficile. Ma dovrebbero farlo anche altre categorie, la politica in primis, e i dipendenti pubblici che non hanno la preoccupazione della perdita del posto di lavoro, nè della riduzione dello stipendio», dice. Quanto alla settimana corta e alla proposta del suo successore Andrea Tomat di ore di lavoro in più da 'regalarè allo Stato per risanare i conti pubblici, Riello ritiene che siano «strumenti che si possono e si devono usare insieme a molti altri, senza pregiudizi ideologici e con la coscienza di remare tutti da una stessa parte».

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ESTERI

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gror081230 (last edited 2008-12-30 19:01:35 by anonymous)